On 23 Mar, 16:56, LuigiFortunati <***@gmail.com> wrote:
> On 23 Mar, 15:46, Luciano Buggio <***@libero.it> wrote:
>
> > > Certo, come non esiste il punto (ente SENZA dimensioni),
>
> > Sei sicuro che in natura non esiste il punto senza dimensione (in
> > senso proprio fisico)?
> > Come fai ad esserne così sicuro?
> > Tu ami dire che credi solo in quello che si fa vedere con gli
> > esperimenti: hai visto che la particella elementare non può essere - o
> > meglio "fare riferimento a", "consistere anche in" - un punto reale
> > senza dimensione (magari con intorno un campo)?
>
> Premetto che per me, il campo non e' altro che uno spazio dove la
> densita' "varia" da un punto ad un altro.
Ma questo non è un campo:
Un campo è dotato di continuità (vedi dopo), il tuo no.
>
> Parlo di densita' "reale" di particelle "reali", perche' quelle
> "virtuali" (come dice la parola stessa) non appartengono alla realta'.
Appunto, vedi? Per te il campo è uno spazio pieno di particelle, e la
densità del campo è la densità delle particelle: dove ce ne sono poche
la densità è bassa, e così via.
E dove ce ne sono poche è maggiore la quantità di spazio vuoto.
A questo mi riferivo io, parlando di campo, allo **spazio che sta
intorno alle particelle** (vedi campo gravitazionale che sta intorno
alle masse): la tua visione non differisce da quella ortodossa laddove
anche questa parla di "gravitoni", o bosoni di Higgs (nella
misura,come precisi, in cui siano particelle mediatrici reali e non
virtuali).
Tu hai ***solo*** le particelle, e non mi puoi assolutamente parlare
di campo come vorresti, cioè come **proprietà dello spazio**
>
> E per te, cos'e' il "campo"? E' un oggetto astratto? Un postulato?
E' un oggetto concreto continuo, e per la specualzione scientifica è
un postulato.
Il campo è una proprietà dello spazio (vuoto).
E' un postulato, poichè non ne possiamo avere esperienza se non per
il moto che induce negli oggetti.
Non possiamo averne un'idea qualitativa, che ci illumini sulla sua
"natura" (questo esce dalla competenza della fisica, e so che questo
ti fa imbestialire), ma possiamo perfettamente dedurre l'andamento di
questa "densità", in termini di potenziale, la cui derivata prima ci
viene appunto suggerita dall'osservazione del moto.
>
> Seconda questione.
>
> Se una particella non avesse dimensioni come potrebbe lasciare una
> traccia, sia pure puntiforme? (E' l'argomento di una precedente
> discussione).
Quel potenziale di cui sopra sta intorno ad un punto, che è un ***buco
puntiforme*** nello spazio, singolarità in cui il potenziale non viene
definito (in cui la funzione di potenziale non esiste, il suo campo
di esistenza è tutto il resto dello spazio stereogeometrico infinito).
E' un altro postulato
Questa è la "particella" elementare, che più elementare di così non si
può: esiste solo quella (con intorno il campo, fino ad infinito,
quindi se ti sembra troppo piccolo come mattone, pensa che è anche
grande come tutta la casa).
Ma è inutile parlarne, con te, in passato non ne hai mai voluto sapere
di questa cosa.
Questo punto non potrà mai urtare contro un altro punto uguale: la
probabilità (se l'evento non è mirato, cosa ceh può produrre solo la
nostra mente, a tavolino) della sovrapposizione di due punti è uno su
infinito, cioè zero.
Ciononostante la traiettoria del punto viene deviata attraverso il
campo che gli sta intorno.
Le "particelle" (i punti) interagiscono senza urtarsi, e tanto più
quanto più dappresso si rasentano: il campo resta rigidamente ancorato
al suo centro.
Dov'è il porblema per la scia?
> Puntiforme vuol dire "piccola come un puntino", e non zero (ZERO e'
> la "mancanza" del puntino, e di ogni altra cosa).
Puntiforme vuol dire fatto come un punto, cioè con dimensione zero.
Ma non è il punto in sè il modello.
Prendi un punto di una funzione ove essa non è definita perchè in quel
punto il limite (destro e sinistro) è infinito (+ o -).
Quel punto non ha dimensione.
Prendi adesso un qualsiasi altro punto della curva, dove la funzione è
definita ed ha un valore definito.
Anche quel punto non ha dimensione.
Secondo te, il primo non è qualcosa di "speciale, di "unico",
di..."singolare"?
Mai sentito parlare di "singolarità" (guarda che è in concetto della
fisica, non dello studio di funzione in matematica)
E' curioso che in fisica da sempre si parli di particelle puntiformi e
di singolarità, negandole, però: si dice:
"nella realtà queste cose non esistono" (un po' come le traiettorie
complessivamente rettilinee dotate di periodicità) :
> Ciao, Luigi.
>
> Ps. Al tuo post sull'urto (quello per cui hai ricevuto l'elogio di
> Giorgio Pastore) rispondero' in seguito.
Non mi pare che Giorgio mi abbia elogiato per quel post: non ha
parlato di geometria euclidea?
>
> Pps. Non mi avevi detto adieu?
La speranza di farti ragionare (a volte dimostri di saperlo fare) è
più forte:-(
Ciao, Luciano