Roberto Deboni DMIsr
2018-09-02 01:47:21 UTC
Stavo (ri)leggendo una rivista tecnica del 1974 e mi capita
sotto lo sguardo la parola "topo" per indicare il
"dispositivo di uscita grafica" (in realta' e' di
"entrata"), insieme alla tavoletta grafica (che una
volta era piu' di moda che oggi).
E cosi' ho avuto un "amarcord": quando ero meno anziano,
lo chiamavamo "topo", senza problemi e senza equivoci.
Dal che si evince che l'introduzione del "mouse" e' stato
solo un inglesismo, una anticipazione dell'invasione
che oggi ci sta inondando degli orrendi "stakeholders",
"best practice", etc. e non e' stata invece una necessita'
come sostenuto da alcuni in varie discussioni.
Sarebbe interessante una indagine per individuare da quale
fronte hanno sfondato la "linea del topo" per penetrare
la lingua italiana con l' "esercito dei mouse".
Io ho gia' dei sospetti ... :-)
sotto lo sguardo la parola "topo" per indicare il
"dispositivo di uscita grafica" (in realta' e' di
"entrata"), insieme alla tavoletta grafica (che una
volta era piu' di moda che oggi).
E cosi' ho avuto un "amarcord": quando ero meno anziano,
lo chiamavamo "topo", senza problemi e senza equivoci.
Dal che si evince che l'introduzione del "mouse" e' stato
solo un inglesismo, una anticipazione dell'invasione
che oggi ci sta inondando degli orrendi "stakeholders",
"best practice", etc. e non e' stata invece una necessita'
come sostenuto da alcuni in varie discussioni.
Sarebbe interessante una indagine per individuare da quale
fronte hanno sfondato la "linea del topo" per penetrare
la lingua italiana con l' "esercito dei mouse".
Io ho gia' dei sospetti ... :-)