Post by GiuseppeSi mi faresti un favore.
Bibliografia orientativa.
A) Scritti di Gould.
Allora, il testo fondamentale (che conoscerai già) è:
- G. Gould L'ala del turbine intelligente Adelphi 1988 (ora disponibile in
edizione economica, collana gli Adelphi)
Selezione degli scritti di Gould (saggi, articoli, note di copertina,
conversazioni-intervista destinate a riviste, ecc). Sono pure antologiche,
ma più complete le edizioni inglese (The Glenn Gould Reader, 1984) e
francese (due volumi, entrambi curati da Bruno Monsaingeon: Le dernier
puritain, Ecrits tome I, Fayard, Paris 1983 e Contrepoint à la ligne, Ecrits
tome II, Fayard, Paris 1985). La lacuna più seria dell'edizione adelphiana,
curata da A.Bassan Levi, è l'assenza del saggio sulla registrazione,
peraltro incluso in traduzione italiana nel saggio di C. Di Gennaro che
indico sotto (l'Appendice B, per la precisione, pp.127-152). E' comunque
preferibile l'edizione francese del saggio perché rispetta l'impaginazione
originale del testo; una colonna con il testo di Gould, quella a fianco con
citazioni di vari scrittori e saggisti pertinenti all'argomento.
Il libro italiano pubblicato da Adelphi si fregia comunque di un bel saggio
introduttivo di M.Bortolotto.
La totalità degli scritti di Gould non è mai stata pubblicata, neppure in
inglese. Ogni sito su Gould riporta in ogni caso links che indirizzano alla
Biblioteca (Nazionale, mi pare) Canadese, la quale custodisce i suoi
documenti (piuttosto numerosi, credo addirittura che lo spoglio non sia
ancora stato completato, o abbia comunque richiesto molti anni).
- G. Gould No, non sono un eccentrico. Interviste e montaggio a cura di
B.Monsaingeon, Edt, Torino, 1989 (ristampato).
Non fondamentale ma piacevole. Parecchie foto, alcune molto belle.
Riflessiva e piacevole l'introduzione di E.Restagno. Esistono altri libri di
fotografie, per lo più pubblicati da editori tedeschi. Vedi Zweitausendeins.
- G. Gould Lettere Rosellina Archinto Editore, Milano 1993
Parziale traduzione dell'edizione canadese.
- G. Gould La serie Schoenberg Rosellina Archinto Editore, Milano (non
ricordo bene la data, ma recente)
Il testo delle trasmissioni radiofoniche sul compositore austriaco.
Notevole, a dir poco.
B) Saggi su G.Gould
- C.Di Gennaro Glenn Gould, l'immaginazione al pianoforte. Quaderni di
Musica/Realtà, 45. 1995 (ristampato nel 1999).
Un saggio stimolante, non pretende di essere esaustivo; alcuni capitoli sono
estremamente interessanti, l'impressione generale (mia, assolutamente
personale) è che si tratti di un lavoro "transitorio", una prima messa a
punto critica. Ha il pregio, fra l'altro, di contenere l'unica traduzione
italiana del saggio di Gould "Prospettive sulla registrazione" del 1966.
Dovrebbe essere presto tradotto in italiano:
- K.Bazzana Glenn Gould. The performer in the work Clarendon Press, Oxford
1997.
A questa rubrica va aggiunto il libro intervista di J. Cott che ti ho già
indicato. E' anche il caso di consultare i due libri di P.Rattalino, "Da
Clementi a Pollini" e "Pianisti e fortisti" (Giunti-Ricordi, recentemente
ristampati; si trovano in ogni grande libreria); includono entrambi alcune
pagine su Gould (in generale il primo, sulle registrazioni beethoveniane il
secondo...le mie opinioni ne sono state influenzate, in parte; lo ammetto).
Evitare The great pianists di Harold Schoenberg. L'autore odia Gould, appena
lo menziona, e lo fa per sostenere delle palesi sciocchezze. Fra l'altro
(non mi aspetto che questa mia personalissima opinione sia condivisa) è
scarso come critico e monotono come scrittore. La sua biografia di Horowitz
è terribile, poco più che una superficiale raccolta di pettegolezzi, imho.
In realtà ha fatto un servizio peggiore a Horowitz, che pretende di
apprezzare, che a Gould....Si occupa di Glenn Gould anche A.Baricco, in
"L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin". Nulla di fondamentale (il
saggio è un pamphlet abbastanza superficiale), ma scritto in modo
divertente.
C) Biografie (dovevo segnalarle al punto B, ma abbi pazienza):
In italiano non ce ne sono, per quanto ne so io.
In lingua inglese sono sono state scritte tre biografie, mai tradotte in
italiano che io sappia:
- O.Friedrich Glenn Gould. A life and Variations Vintage Books, NY 1990
- P. Oswald Glenn Gould. The ecstasy and tragedy of a genius. W.W.Norton &
Company, NY & London 1997
- G. Payzant Glenn Gould: Music and Mind, Key Porter Books, Toronto 1984
Il libro di Oswald non l'ho mai visto. Gli altri due ho potuto sfogliarli
velocemente in una biblioteca francese (almeno uno dei due è stato tradotto
in questa lingua). Sono buone biografie, molto documentate. A me sono
risultate un po' noiose, per quanto ricche di informazioni. Sicuramente
servono per un lavoro serio su Gould, possono risultare un poco meno
essenziali per un semplice appassionato. Non ho idea di quanto siano
reperibili.
E' stata invece (ahimé) tradotto in italiano il seguente testo che ti
*sconsiglio*:
- M.Schneider Glenn Gould. Piano solo. Einaudi, Torino, 1991.
Non ho neppure ben capito cosa sia: si articola in trentadue capitoletti
(come le Variazioni Goldberg, sai che originale), non è un saggio critico,
ma neppure un indagine critica o biografica, alterna riflessioni di varia
natura (l'autore è psicoanalista e musicologo, dicono all'Einaudi: boh...) a
inesattezze in vari campi (biografico, discografico...e via dicendo).
Vale la pena solo se si è dei patiti, e bisogna avere proprio tutto. Ma
allora è più logico procurarsi le biografie in inglese.
Ovviamente, un altro libro, questa volta bello ma del tutto inutile ai fini
che ci proponiamo, collegato a GG è "Il soccombente" di T.Bernhard. Un
romanzo suggestivo, in cui un personaggio (non il personaggio principale) è
un GG di fantasia, quasi del tutto. Superfluo specificare che Gould non ha
mai seguito un masterclass a Salisburgo, con Horowitz...anche se l'idea è
stuzzicante. Non me lo vedo a studiare con Horowitz, se fosse successo
davvero penso che le schermaglie fra i due sarebbero state al vetriolo ma
interessantissime.
Ah, si menziona Gould anche nel libro intervista di A.Brendel "Il velo
dell'ordine", Adelphi 2002. Un paio di pagine assai critiche, non molto
significative.
Se interessa l'interpretazione pianistica il libro merita, comunque.
Naturalmente per una conoscenza completa sarebbero da prendere in
considerazioni anche le varie edizioni di materiale audiovisivo (si
trovavano moltissime cose in VHS, fino a un po' di tempo fa).
ciao
dR