Post by Fatal_ErrorCosa intendi per fisica naturale?
Per farmi comprendere... mi serve vedere chiaro, in un certo senso,
quel particolare.. cosi' facendo illumino! Mi si accende la lampadina
(a me intendendo a chi legge).... usando la fisica classica per
visualizzare un certo fenomeno, o un meccanismo otterrei una pittura
mentale e dunque il suo corrispettivo. Cioe' il traduttore...
Ad ex: prendi un pendolo? Beh tu lo vedresti in un certo modo...
dunque un <<corpo ptforme>> con un <<vincolo>> inestendibile che e'
soggetto ad una <<Forza>> <<gravitazionale>> costante. Esso espleta
una <<dinamica>> che si puo'formalizzare con la tale scrittura :
<<equazione del moto>> etc etc
Ecco.... adesso prendi un altro pendolo. Cosa e' un corpo ptiforme? A
cosa e' soggetto? Ad una forza? Ok. Come si manifesta la Forza?
Dimostra una accelerazione per il corpo? E una accelerazione cosa e' ?
Una variazione di velocita'? etc etc
Post by Fatal_ErrorIl primissimo step è dunque accettare integralmente il postulato della "non
scelta",
Ok fin qui
Post by Fatal_Errorfatto: spazio-tempo "euclideo" in assenza di masse -> scelta fra infinite
possibilità -> ragion sufficiente?
Gia' qui
Per dire spazio-tempo euclideo tu avrai fatto dei ragionamenti ...
quali?
<<<<
Chiedo scusa di questa mia intromissione.
In maniera semplicistica, cioè come ragiona un analfabeta come me.
Il mio ragionamento è valido solo se ammettiamo che lo
spazio del nostro universo non è vuoto, ma in questo spazio c'è
un qualcosa che permette alle perturbazioni di questo qualcosa di
propagarsi da un punto ad un altro punto di questo spazio, cioè
tutto lo spazio del nostro universo è pieno del mezzo di
propagazione della luce, che ciascuno può chiamare con nomi
diversi, campo, spazio quantico, etere, etc.
Supponiamo che lo spazio globale del nostro universo, sia
pieno di una infinità di palline di dimensioni infinitesime, queste
palline hanno la proprietà di attirarsi e quindi si trovano tutte
a contatto una con l'altra, e formano ua struttura reticolare
uniforme con maglie di forma Euclidea che riempie tutto lo
spazio globale del nostro universo ( spazio globale uniforme
e isotropo su piccola scala ).
Se faccio oscillare una pallina rispetto al proprio punto di quiete,
tutte le palline che sono a contatto con questa pallina, oscillano
con essa, e questa oscillazione (tipo oscillazione delle molecole
dell'aria per il suono), si propaga in forma sferica in
tutte le direzioni (se le palline sono perfettamente elastiche,
l'oscillazione della pallina origine viene trasmessa alla
successine infinita di palline che vi si trovano a contatto ).
L'oscillazione non si trasmette istantaneamente a tutta la
sucessione di palline che formano l'onda palline,
cioè la propagazione di questa oscillazione impiega un certo
tempo per trasmettersi alla successione di palline che si trovano
a contatto ( tempo di ritardo di propagazione ), questo ritardo di
propagazione della perturbazione, ci dice che il mezzo di
propagazione in cui si muove la perturbazione, "per alcuni
istanti può diventare massivo", se non avesse massa non ci
sarebbe ritardo di propagazione, poichè la prima e l'ultima
pallina si muoverebbero senza ritardo di propagazione.
In questo spazio globale uniforme e isotropo, si trovano delle
masse locali, che su grande scala, risultano avere la proprietà di
essere distribuite in maniera isotropa ( isotropia delo spazio su
grande scala ).
Queste masse locali possiedono un proprio campo
gravitazionale locale, che interagisce con il cmpo gravitazionale
globale e isotropo generato dalle piccole masse dell'infinità di
infinitesime masse ( palline ) che si trovano nello spazio globale.
Queste masse locali provocano una anisotropia locale dello
spazio globale, cioè abbiamo una zona locale dello spazio
globale in cui la struttura delle maglie formate dalle palline,
non ha proprietà Euclidee, il diametro delle palline e delle
magglie, varia con il variare del valore del campo
gravitazionale dello spazio in cui si trovano.
La successione di maglie nello spazio locale non hanno
struttura Euclidea, in questo spazio locale, la struttura di
queste maglie, subiscono delle deformazioni, si curvano e
variano di dimensione.
Poichè la propagazione rettilinea delle perturbazioni in questo
reticolo è subordinata alla forma Euclidea delle maglie e alle
dimensioni delle palline, si capisce che in questo spazio
locale la luce non si propaga in linea retta e la velocità di
propagazione non è una costante come nello spazio globale
uniforme e isotropo.
Non è una costante perchè le dimensioni delle palline e delle
maglie in questo spazio locale varia con la variazione del
campo che genera la massa locale ( dimensioni minori delle
maglie e delle palline in prossimità della massa ).
La velocità di propagazione della luce, è una velocità
"DIMENSIONALE", cioè varia con le dimensioni delle
palline, e poichè le dimensioni delle palline che si trovano
nelo spazio locale del campo gravitazinale della massa locale,
non hanno una dimensione costante, si ha una velocità di
propagazione che non è una costante.
Questo tipo di propagazione produce su lunghe distanze
una perdita di oscillazioni dovuta al meccanismo di questo
tipo di propagazione (verbalmente forsi riuscirei a spiegarla)
e questo spiega il red-schift.
In parole povere: Io vedo lo spazio globale del nostro
universo, pieno di una infinità di eterini (palline), che sono
uniformemente distribuiti, formando uno spazio isotropo.
In questo spazio globale isotropo e uniforme si trovano
nidificate le masse locali che con il proprio campo
gravitazionale rendono il campo gravitazionale globale
localmente anisotropo e non uniforme.
Le masse locali si muovono nello spazio globale,
portandosi appresso il proprio spazio di quiete, cioè
modificando l'isotropia e l'uniformità dello spazio globale
in cui si muovono; con il passaggio della massa locale
gli eterini e le maglie non vengono trascinati dalla massa,
subiscono una deformazione dimensionale e di forma.
Transitata la massa con il proprio campo di interazione,
lo spazio ritorna ad essere isotropo e uniforme.
Secondo me un raggio di luce si curva quando passa
vicino ad una grande massa (Sole), perchè in prossimità
della massa il reticolo, che è il mezzo di propagazione del
raggio di luce e che è deformato dal campo generato dalla
massa del sole, non può proseguire in linea retta, perchè il reticolo
in prossimità del Sole si curva.
Non è lo spazio che si curva; è ciò che si trova nello spazio,
cioè il reticolo, la strada che percorre il raggio che viene curvata.
Chiedo scusa del mio linguaggio.
<<<<<<<<<
Non riesco a capire perchè non viene quotato corretto.
ciao anabeta