Dr. Pianale
2013-04-22 07:52:50 UTC
CDO, da leggere e riflettere
http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?id_articolo=260796
Un dipendente dell'Usqvarna scrive cercando di capire i motivi della
crisi dell'azienda e della ventilata chiusura dopo il passaggio a Ktm:
il commento è amarissimo
Che bella giornata ieri. Il sole splendeva, la temperatura era
dolcemente primaverile e per completare quest’idilliaco quadretto
l’azienda ci comunicava che eravamo in esubero. Probabili 200 persone
circa.
Che su 240, se non meno a dire il vero, mi sembra un numero
significativo.
Come passare sotto un treno per direttissima. E senza passare dal
via.
Ok, sembrerà (l’ennesima ) azienda che chiude, e a dire il vero credo
che lo sia. Ma ci tengo a ripercorrere le ultime tappe di questa
azienda, perché non so se solo a me sembra che ci sia qualcosa che non
torna.
Husqvarna fa moto. Le fa da anni, tra alti e bassi; quest’anno sono
110 anni pare. Alcuni anni fa, la buona MV Agusta cede il marchio
Husqvarna, per farla sopravvivere, a quel colosso di BMW. Non un
gruppo di incompetenti, stiamo parlando della più grossa azienda
motociclistica esistente forse. Forse.
BMW va alle redini dell’azienda, acquisisce uno stabilimento, prende
persone, cambia le linee, chiude modelli, se ne inventa di
nuovi...ottimo. Hanno un piano.
Poi mandano i loro dipendenti. Uno. Uno per reparto. Casa pagata,
vitto pagato, signor salario. Scuola pagata ai figli. Mezzi pagati
viaggi pagati. Va bene per un po’, tutto fila, progetti nuovi, tanti
numeri che girano, altissimi. Ma un modello non va. Poi anche l’altro.
Colpa della crisi, colpa dei motori. Abbassiamo i numeri, facciamo
altri progetti. Ma anche qualche festa perché no. Invitiamo Gli amici
tanto paga Husqy.. Grigliate. Feste aziendali. E’ natale, feste in
casa. Giri in moto. No ma aspetta. Paga sempre Husqy. Tutto approvato
dalla dirigenza, quei famosi geni di BMW. Ma non si smette mai di
lavorare… ora BMW ci dirà come fare le moto stradali! “Ma noi non
facevamo cross?” “E’ ora di cambiare! Ne faremo tantissime!”… E allora
vedi BMW stessa, che sotto il nome di Husqvarna paga BMW per le
consulenze e i lavori. Mmh… ma solo a me c’è qualcosa che non torna?
Ma la festa non finisce mai, le macchine aziendali (ovviamente BMW),
lavori sullo stabilimento, ampliamenti, parcheggi, lavori esterni,
lavori in linea, compriamo i camici, facciamo … i consulenti sono
impiegati che lavorano a tempo pieno nell’ufficio tecnico...Sarà una
prassi del settore, ma io comincerei davvero a fare due conti…
E le moto non si vedono.
Arriva il 2012. In BMW arriva il nuovo amministratore delegato. E lui
i conti li fa. In men che non si dica blocca i progetti nuovi e le
voci cominciano a girare. Torna MV, no ci compra KTM…
E, per assurdo, proprio il diretto concorrente. O meglio, chi fa
davvero lo stesso genere di moto che Husqvarna dovrebbe fare. Quel
che tanti si chiedono è come ha potuto un Antitrust firmare per
l’acquisizione da un concorrente all’altro (ok stiamo parlando del
gigante e del bambino) … ma senza piano industriale ??
I tedeschi di BMW se la filano e a gambe levate e senza salutare. Si
portano via anche le loro macchine aziendali, E le attrezzature di
progetti Husqvarna che poi faranno loro. Non li pagano neanche per il
loro valore. Qualche pezzo scompare magicamente.
E Husqvarna perde. Perde tanti soldi. KTM invece non perde tempo, si
installa e comincia, a fare i conti. Che finalmente a qualcuno non
tornano. Spariscono i capi, i consulenti. I progetti che perdono. Le
auto. E i dipendenti.
Dopo alcune interviste uscite fino al giorno prima dallo stesso Pierer
che dichiaravano e assicuravano che la produzione sarebbe rimasta a
Biandronno, Husqvarna oggi dichiara parziale chiusura aziendale.
Una Via senza ritorno. E non ci venissero a raccontare che è parziale,
che c’è chi rimane. Come ha detto lo stesso articolo di VareseNews, le
vendite rimarranno (e dove non si sa) solo fino ad esaurimento dello
stock (ricordate le famose moto che BMW produceva e non vendeva e poi
continuava a produrre?).
Continuo a farmi quella famosa domanda. Ma i conti non se li era mai
fatti nessuno? BMW cosa ha fatto ? Poteva con le loro competenze
(credo) farla risorgere puntando ai modelli giusti. Non
scialacquando. In Husqvarna ci sono dipendenti che da anni fanno il
loro lavoro con competenza. E passione. Entrambe vere.
Oggettivamente, fatico davvero a prendermela con KTM se non per la
forma…ma mi chiedo ancora, perché? Perché hanno comprato un azienda
per chiuderla ? Perché l’Antitrust ha firmato? Perché oltretutto
sembra che non ci possiamo fare nulla e noi dipendenti così come
l’indotto (che scusatemi ma non è poco) che portava un azienda come
Husqvarna alla provincia, non possiamo far altro che guardare. Tutto
Secondo le regole. Tutto Perfetto. Ci manca davvero solo di capire il
motivo.
Magari se fanno un manuale di istruzioni ce lo spiegano.
/Pianale vai Google
http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?id_articolo=260796
Un dipendente dell'Usqvarna scrive cercando di capire i motivi della
crisi dell'azienda e della ventilata chiusura dopo il passaggio a Ktm:
il commento è amarissimo
Che bella giornata ieri. Il sole splendeva, la temperatura era
dolcemente primaverile e per completare quest’idilliaco quadretto
l’azienda ci comunicava che eravamo in esubero. Probabili 200 persone
circa.
Che su 240, se non meno a dire il vero, mi sembra un numero
significativo.
Come passare sotto un treno per direttissima. E senza passare dal
via.
Ok, sembrerà (l’ennesima ) azienda che chiude, e a dire il vero credo
che lo sia. Ma ci tengo a ripercorrere le ultime tappe di questa
azienda, perché non so se solo a me sembra che ci sia qualcosa che non
torna.
Husqvarna fa moto. Le fa da anni, tra alti e bassi; quest’anno sono
110 anni pare. Alcuni anni fa, la buona MV Agusta cede il marchio
Husqvarna, per farla sopravvivere, a quel colosso di BMW. Non un
gruppo di incompetenti, stiamo parlando della più grossa azienda
motociclistica esistente forse. Forse.
BMW va alle redini dell’azienda, acquisisce uno stabilimento, prende
persone, cambia le linee, chiude modelli, se ne inventa di
nuovi...ottimo. Hanno un piano.
Poi mandano i loro dipendenti. Uno. Uno per reparto. Casa pagata,
vitto pagato, signor salario. Scuola pagata ai figli. Mezzi pagati
viaggi pagati. Va bene per un po’, tutto fila, progetti nuovi, tanti
numeri che girano, altissimi. Ma un modello non va. Poi anche l’altro.
Colpa della crisi, colpa dei motori. Abbassiamo i numeri, facciamo
altri progetti. Ma anche qualche festa perché no. Invitiamo Gli amici
tanto paga Husqy.. Grigliate. Feste aziendali. E’ natale, feste in
casa. Giri in moto. No ma aspetta. Paga sempre Husqy. Tutto approvato
dalla dirigenza, quei famosi geni di BMW. Ma non si smette mai di
lavorare… ora BMW ci dirà come fare le moto stradali! “Ma noi non
facevamo cross?” “E’ ora di cambiare! Ne faremo tantissime!”… E allora
vedi BMW stessa, che sotto il nome di Husqvarna paga BMW per le
consulenze e i lavori. Mmh… ma solo a me c’è qualcosa che non torna?
Ma la festa non finisce mai, le macchine aziendali (ovviamente BMW),
lavori sullo stabilimento, ampliamenti, parcheggi, lavori esterni,
lavori in linea, compriamo i camici, facciamo … i consulenti sono
impiegati che lavorano a tempo pieno nell’ufficio tecnico...Sarà una
prassi del settore, ma io comincerei davvero a fare due conti…
E le moto non si vedono.
Arriva il 2012. In BMW arriva il nuovo amministratore delegato. E lui
i conti li fa. In men che non si dica blocca i progetti nuovi e le
voci cominciano a girare. Torna MV, no ci compra KTM…
E, per assurdo, proprio il diretto concorrente. O meglio, chi fa
davvero lo stesso genere di moto che Husqvarna dovrebbe fare. Quel
che tanti si chiedono è come ha potuto un Antitrust firmare per
l’acquisizione da un concorrente all’altro (ok stiamo parlando del
gigante e del bambino) … ma senza piano industriale ??
I tedeschi di BMW se la filano e a gambe levate e senza salutare. Si
portano via anche le loro macchine aziendali, E le attrezzature di
progetti Husqvarna che poi faranno loro. Non li pagano neanche per il
loro valore. Qualche pezzo scompare magicamente.
E Husqvarna perde. Perde tanti soldi. KTM invece non perde tempo, si
installa e comincia, a fare i conti. Che finalmente a qualcuno non
tornano. Spariscono i capi, i consulenti. I progetti che perdono. Le
auto. E i dipendenti.
Dopo alcune interviste uscite fino al giorno prima dallo stesso Pierer
che dichiaravano e assicuravano che la produzione sarebbe rimasta a
Biandronno, Husqvarna oggi dichiara parziale chiusura aziendale.
Una Via senza ritorno. E non ci venissero a raccontare che è parziale,
che c’è chi rimane. Come ha detto lo stesso articolo di VareseNews, le
vendite rimarranno (e dove non si sa) solo fino ad esaurimento dello
stock (ricordate le famose moto che BMW produceva e non vendeva e poi
continuava a produrre?).
Continuo a farmi quella famosa domanda. Ma i conti non se li era mai
fatti nessuno? BMW cosa ha fatto ? Poteva con le loro competenze
(credo) farla risorgere puntando ai modelli giusti. Non
scialacquando. In Husqvarna ci sono dipendenti che da anni fanno il
loro lavoro con competenza. E passione. Entrambe vere.
Oggettivamente, fatico davvero a prendermela con KTM se non per la
forma…ma mi chiedo ancora, perché? Perché hanno comprato un azienda
per chiuderla ? Perché l’Antitrust ha firmato? Perché oltretutto
sembra che non ci possiamo fare nulla e noi dipendenti così come
l’indotto (che scusatemi ma non è poco) che portava un azienda come
Husqvarna alla provincia, non possiamo far altro che guardare. Tutto
Secondo le regole. Tutto Perfetto. Ci manca davvero solo di capire il
motivo.
Magari se fanno un manuale di istruzioni ce lo spiegano.
/Pianale vai Google