Discussione:
Il calcio, più di cinquant'anni fa...
(troppo vecchio per rispondere)
The King ? Of Spades
2004-02-05 00:30:07 UTC
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Oggi sto a casa malato, e riprendo un testo di qualche decina d'anni fa. Il
modo di avvicinarsi al calcio non era poi tanto diverso da adesso, magari
solo un po' più naif.

La disfatta

La lotta a coltello che durava ormai da quasi un anno fu vinta da don
Camillo, il quale riuscì a finire il suo "Ricreatorio popolare" quando alla
"Casa del popolo" di Peppone mancavano ancora tutti i serramenti.
Il Ricreatorio popolare risultò una faccenda molto in gamba:
salone-ritrovo per rappresentazioni, conferenze e mercanzia del genere,
bibliotechina con sala di lettura e scrittura, area coperta per allenamenti
sportivi e giochi invernali. Inoltre una magnifica distesa cintata
contenente campo ginnico, pista, piscina, giardino per l'infanzia con
giostra, altalena, eccetera. Roba, per la massima parte ancora allo stato
embrionale, ma in tutte le cose l'importante è cominciare.
Per la festa d'inaugurazione don Camillo aveva preparato un programma in
gamba: canti corali, gare atletiche e partita di calcio. Perché don Camillo
aveva messo assieme una squadra semplicemente formidabile e fu, questo, un
lavoro cui don Camillo dedicò tanta passione che, fatti i conti, alla fine
degli otto mesi di allenamento, le pedate che don Camillo aveva dato da solo
agli undici giocatori risultarono molto più numerose delle pedate che gli
undici giocatori messi assieme erano riusciti a dare a un solo pallone.
Peppone sapeva tutto e masticava amaro, e non poteva sopportare che un
partito il quale rappresentava veramente il popolo, dovesse risultare
secondo nella gara iniziata con don Camillo a favore del popolo. E quando
don Camillo gli aveva fatto sapere che, per dimostrare «la sua simpatia
verso i più ignoranti strati sociali del paese», avrebbe generosamente
concesso alla squadretta di calcio "Dynamos" di misurarsi con la sua
"Gagliarda", Peppone diventò pallido e, fatti chiamare gli undici ragazzi
della squadra sportiva sezionale e appiccicatili sull'attenti contro il
muro, fece loro questo discorso: «Giocherete con la squadra del prete.
Dovete vincere o vi spacco la faccia a tutti! È il partito che lo comanda
per l'onore del popolo vilipeso!».
«Vinceremo!», risposero gli undici che sudavano per la paura.
Quando lo seppe, don Camillo radunò gli uomini della Gagliarda e riferi
in merito.
«Qui non siamo tra gente rozza e selvaggia come nell'ambiente di quelli
là» concluse sorridendo. «E possiamo ragionare da gentiluomini assennati.
Con l'aiuto di Dio gli appiccicheremo sei goal a zero. Io non faccio
minacce: io dico semplicemente che l'onore della parrocchia è nelle vostre
mani. Anzi nei vostri piedi. Ognuno faccia il suo dovere di buon cittadino.
Se poi, naturalmente, c'è qualche barabba che non ce la mette tutta fino
all'ultima goccia, io mica faccio le tragedie di Peppone che spacca le
facce! Io gli polverizzo il sedere a pedate!».

Alla festa dell'inaugurazione c'era tutto il paese. Peppone in testa con
tutta la mercanzia del seguito in fazzoletto rosso sgargiante. In qualità di
«sindaco generico» si compiacque dell'iniziativa e come «rappresentante del
popolo in particolare» affermò serenamente la sua fiducia che l'iniziativa
non sarebbe servita a indegni scopi di propaganda politica come qualche
maligno già sussurrava in giro.
Durante l'esecuzione dei cori, Peppone trovò modo di osservare col
Brusco che, in fondo, anche il canto è uno sport in quanto sviluppa i
polmoni. E il Brusco con signorile pacatezza gli rispose che, secondo lui,
la cosa sarebbe risultata ancora più efficace agli effetti del miglioramento
fisico della gioventù cattolica se i giovinetti avessero accompagnato il
canto con gesti adeguati in modo da sviluppare oltre a quelli dei polmoni,
anche i muscoli delle braccia.
Durante la partita di palla al cesto, Peppone disse con sincera
convinzione che anche il gioco dei cerchietti ha, oltre a un indubbio valore
atletico, una sua finissima grazia e si stupì che in programma non fosse
compresa anche una gara di cerchietti.
Siccome queste osservazioni erano espresse con tale discrezione che si
potevano agevolmente udire fino a settecento metri di distanza, don Camillo
aveva le vene del collo che sembravano due pali di gaggìa. E aspettava
quindi con ansia indescrivibile che arrivasse il momento della partita.
Allora avrebbe parlato lui.

E venne il momento della partita. Maglia bianca con grande "G" nera sul
petto gli undici della Gagliarda. Maglia rossa con falce e martello e stella
intrecciati con una elegante "D" gli undici della Dynamos.
Il popolo se ne infischiò dei simboli e salutò le squadre a modo suo:
«Viva Peppone!» o «Viva don Camillo!».
Peppone e don Camillo si guardarono e con molta dignità si salutarono
chinando leggermente il capo.
Arbitro neutro: l'orologiaio Binella apolitico dalla nascita. Dopo dieci
minuti di gioco il maresciallo dei carabinieri pallido come un morto si
avvicinò a Peppone seguito da due militi parimenti esangui.
«Signor sindaco», balbettò, «crede opportuno che telefoni in città per
avere rinforzi?».
«Lei può chiamare una divisione, se vuole, ma qui sei quei macellai non
la smettono di fare il gioco pesante, nessuno potrà impedire che ci scappi
fuori un mucchio di morti alto fino al terzo piano! Neanche Sua Maestà il Re
lo potrebbe impedire! Ha capito?», urlò Peppone dimenticando, tanto era
l'orgasmo, perfino l'esistenza della Repubblica.
Il maresciallo si volse a don Camillo che era lì a un metro.
«Lei crede che...» balbettò. Ma don Camillo non lo lasciò finire.
«Io» urlò «credo semplicemente che neanche l'intervento americano in
persona potrà impedire che si nuoti nel sangue qui se quei bolscevichi
maledetti non la smettono di rovinarmi gli uomini tirando calci negli
stinchi!».
«Va bene», concluse il maresciallo. E andò a barricarsi coi suoi due
uomini in caserma perché sapeva benissimo che, alla fine di tutte queste
faccende, la gente chiude i festeggiamenti tentando di bruciare la caserma
dei carabinieri.

Il primo goal lo segnò la Gagliarda e si levò un urlo che fece tremare
il campanile. Peppone con la faccia stravolta si volse verso don Camillo
stringendo i pugni per buttarglisi addosso. Don Camillo rispose mettendosi
in guardia. Mancava un millimetro al cozzo, ma don Camillo vide con la coda
dell'occhio che la gente s'era improvvisamente immobilizzata e tutti gli
occhi erano fissi su di lui e su Peppone.
«Se ci picchiamo noi, qui succede la battaglia di Maclodio» disse a
denti stretti don Camillo.
«Va bene: lo faccio per il popolo», rispose Peppone ricomponendosi.
«E io per la cristianità», disse don Camillo.
Non accadde niente. Però Peppone, finito dopo pochi istanti il primo
tempo, radunò la Dynamos.

«Fascisti!», disse con voce piena di disgusto.
Poi afferrò per il collo lo Smilzo, il centrattacco.
«Tu, sporco traditore, ricordati che quando eravamo in montagna io ti ho
salvato la pelle tre volte. Se entro i primi cinque minuti non segni, questa
volta te la faccio, la pelle!».
Lo Smilzo, iniziato il secondo tempo e avuta la palla, parti.
Lavorò con la testa, coi piedi, con le ginocchia, col sedere: diede
perfino una morsicata al pallone, sputò un polmone, si spaccò la milza, ma
al quarto minuto spediva il pallone in porta.
Poi si buttò per terra e non si mosse più. Don Camillo andò a mettersi
dalla parte opposta del campo per non compromettersi.
Il portiere della Gagliarda aveva la febbre per la paura.
I rossi si chiusero nella difensiva e non ci fu verso di rompere il
cerchio. Trenta secondi prima della fine, l'arbitro fischiò un fallo. Rigore
contro la Gagliarda.
Il pallone partì. Non l'avrebbe parato neppure Zamora un angolo simile.
Goal.
Ormai la partita era finita: l'unico compito degli uomini di Peppone era
quello di recuperare i giocatori e riportarli in sede. L'arbitro era
apolitico: si arrangiasse.

Don Camillo non capiva più niente. Corse in chiesa e andò a
inginocchiarsi davanti all'altare.
«Signore», disse, «perché non mi ha aiutato? Ho perso».
«E perché dovevo aiutare te e non gli altri? Ventidue gambe quelle dei
tuoi uomini, ventidue quelle degli altri: don Camillo, tutte le gambe sono
uguali. Io non posso occuparmi di affari di gambe. Io mi occupo di anime. Da
mihi animas, caetera tolle. Io i corpi li lascio alla terra. Don Camillo,
non riesci dunque a ritrovare il tuo cervello?».
«Faccio fatica, ma lo ritrovo», rispose don Camillo. «Non pretendevo che
voi amministraste personalmente le gambe dei miei. Tanto più che son
migliori di quelle degli altri. Dico che non avete impedito che la disonestà
di un uomo incolpasse i miei uomini di un fallo non commesso».
«Sbaglia il prete nel dir messa, don Camillo: perché non ammetti che
altri possa sbagliare pur senza essere in mala fede?».
«Si può ammettere che uno sbagli in tutti i campi. Ma non quando si
tratta di arbitraggio sportivo! Quando c'è di mezzo un pallone...».
«Anche don Camillo ragiona, non peggio di Peppone, ma addirittura peggio
di Fulmine che non ragiona per niente», continuò il Cristo.
«Anche questo è vero», ammise don Camillo. «Però Binella è un
farabutto».

Non poté continuare perché udì avvicinarsi un vocìo tremendo e, di lì a
poco, entrò un uomo, disfatto, ansimante, col terrore sul viso.
«Vogliono ammazzarmi», singhiozzò. «Salvatemi!».
La folla era davanti alla porta e stava per entrare. Don Camillo
abbrancò un candelabro di mezzo quintale e lo brandì minaccioso.
«In nome di Dio», gridò, «indietro o vi spacco la testa! Ricordatevi che
chi entra qui è sacro e intoccabile!».
La gente ristette.
«Vergognati, mandria scatenata! Torna alla tua stalla a pregare Dio che
ti perdoni la tua bestialità!».
La gente abbassò il capo confusa e silenziosa e fece per andarsene.
«Segnatevi!» ordinò don Camillo. E col candelabro brandito nella mano
ciclopica, alto come una montagna, pareva Sansone.
Tutti si segnarono.
«Fra voi e l'oggetto del vostro odio bestiale sta la croce che ognuno di
voi ha tracciato con la sua mano. Chi cerca di violare questa sacra barriera
è un sacrilego. Vade retro!».
Rientrò e diede il catenaccio alla porta: ma non ce n'era bisogno.
L'uomo era accasciato su una panca e ansimava ancora.
«Grazie, don Camillo», sussurrò.
Don Camillo non rispose.
Camminò un poco in su e in giù, poi si fermò davanti all'uomo.
«Binella!» disse fremendo don Camillo. «Binella: qui davanti a me e a
Dio non puoi mentire! Il fallo non c'era! Quanto ti ha dato quel mascalzone
di Peppone per farti fischiare un fallo in caso di partita pari?».
«Duemilacinquecento lire».
«Mmmm!» muggì don Camillo mettendogli i pugni sotto il naso.
«Ma...» gemette Binella.
«Via!» urlò don Camillo indicandogli la porta.

Rimasto solo, don Camillo si rivolse al Cristo.
«Ve l'avevo detto io che quello è un venduto maledetto? Ho o non ho
ragione di arrabbiarmi?».
«No, don Camillo», rispose il Cristo. «La colpa è tua che, per lo stesso
servizio, hai offerto a Binella duemila lire. Quando Peppone gliene ha
offerte cinquecento di più, egli ha accettato la proposta di Peppone».
Don Camillo allargò le braccia.
«Gesù», disse, «ma allora, se noi ragioniamo così, va a finire che il
colpevole sono io!».
«Proprio così, don Camillo. Proponendogli tu, sacerdote, per primo
l'affare, egli ha stimato che fosse un affare lecito e allora, affare lecito
per affare lecito, si prende quello che frutta di più».
Don Camillo abbassò il capo.
«Vorreste dire che se quel disgraziato adesso prendeva un sacco di botte
dai miei, la colpa sarebbe stata mia?».
«In un certo senso sì, perché sei stato tu il primo a indurre l'uomo in
tentazione. Però la colpa tua sarebbe stata maggiore se, accettando la tua
offerta, Binella avesse concesso il fallo a favore dei tuoi. Perché allora
lo avrebbero picchiato i rossi. E quelli non avresti potuto fermarli».
Don Camillo ci pensò sopra un poco.
«In conclusione», disse, «è meglio che abbiano vinto gli altri».
«Proprio così, don Camillo».
«Gesù, allora vi ringrazio di avermi fatto perdere. E se vi dico che
accetto serenamente la sconfitta come punizione della mia disonestà, dovete
credere che son pentito davvero. Perché a non arrabbiarsi vedendo perdere
una squadra così, una squadra che, non faccio per vantarmi, potrebbe giocare
in divisione B, una squadra che di Dynamos se ne mangia duemila, credete, è
una cosa che spacca il cuore e grida vendetta a Dio!».
«Don Camillo!», ammonì sorridendo il Cristo.
«Non potete capirmi» sospirò don Camillo. «Lo sport è una faccenda tutta
speciale. Chi c'è dentro c'è dentro e chi non c'è dentro non c'è dentro.
Rendo l'idea?».
«Fin troppo, povero don Camillo. Ti capisco tanto che... Be': quando
farete la rivincita?».
Don Camillo balzò in piedi col cuore pieno di gioia.
«Sei a zero!» gridò. «Sei, a palla da schioppo che non li vedranno
neanche passare! Quant'è vero che centro quel confessionale!».
Buttò in aria il cappello e con un calcio l'agguantò al volo e lo
fulminò dentro la finestrina del confessionale.

«Goal!», disse il Cristo sorridendo.



da «Il piccolo mondo di Don Camillo», Giovanni Guareschi, 1949.


Alla prossima Sergio

--
http://www.amnesty.it
Tessera n. 503584 di Amnesty International
e-mail: ***@email.it
Jepp Jeu
2004-02-05 09:45:04 UTC
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Post by The King ? Of Spades
Oggi sto a casa malato, e riprendo un testo di qualche decina d'anni fa. Il
modo di avvicinarsi al calcio non era poi tanto diverso da adesso, magari
solo un po' più naif.
La disfatta
La lotta a coltello che durava ormai da quasi un anno fu vinta da don
Camillo, il quale riuscì a finire il suo "Ricreatorio popolare" quando alla
"Casa ...
<CUT>

Guareschi era e rimane uno scrittore mediocre.
Ha cavalcato furbescamente i tempi, ma, fatto grave per
un umorista, non fa ridere.
Ho letto un paio di libercoli e, devo dire, la noia fa
capolino dopo le prime 10 pagine.
Fanno più ridere i saggi di Umberto Eco.
Uno scrittore nato vecchio, un autore satirico di regime,
dove in ogni riga traspare una leccata di culo alla DC dei suoi
tempi.
La cosa più divertente della sua carriera fu l'epitaffio che
gli dedicò l'Unità, in prima pagina a titoli cubitali, nel
giorno della sua morte:
"E' MORTO UNO SCRITTORE MAI NATO".
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Blue_D
2004-02-05 13:26:19 UTC
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Post by Jepp Jeu
Guareschi era e rimane uno scrittore mediocre.
Ha cavalcato furbescamente i tempi, ma, fatto grave per
un umorista, non fa ridere.
Ho letto un paio di libercoli e, devo dire, la noia fa
capolino dopo le prime 10 pagine.
Fanno più ridere i saggi di Umberto Eco.
Uno scrittore nato vecchio, un autore satirico di regime,
dove in ogni riga traspare una leccata di culo alla DC dei suoi
tempi.
La cosa più divertente della sua carriera fu l'epitaffio che
gli dedicò l'Unità, in prima pagina a titoli cubitali, nel
"E' MORTO UNO SCRITTORE MAI NATO".
se non ci capisci un cazzo di letteratura e giudichi solo in base al tuo
colore politico è chiaro che poi scrivi queste cazzate.

Secondo me il mediocre sei tu, come lettore. Quando ti fai una cultura
ripassa, sarai sicuramente più fortunato.
cyb
2004-02-05 14:02:21 UTC
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Post by Blue_D
Post by Jepp Jeu
Guareschi era e rimane uno scrittore mediocre.
Ha cavalcato furbescamente i tempi, ma, fatto grave per
un umorista, non fa ridere.
Ho letto un paio di libercoli e, devo dire, la noia fa
capolino dopo le prime 10 pagine.
Fanno più ridere i saggi di Umberto Eco.
Uno scrittore nato vecchio, un autore satirico di regime,
dove in ogni riga traspare una leccata di culo alla DC dei suoi
tempi.
La cosa più divertente della sua carriera fu l'epitaffio che
gli dedicò l'Unità, in prima pagina a titoli cubitali, nel
"E' MORTO UNO SCRITTORE MAI NATO".
se non ci capisci un cazzo di letteratura
Tu capisci di letteratura? Interessante.
duque²°°¾
2004-02-05 14:10:31 UTC
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Post by cyb
Post by Blue_D
se non ci capisci un cazzo di letteratura
Tu capisci di letteratura? Interessante.
E ti puo' sempre dare buoni consigli sulla TV via satellite.
Mr. ISC
2004-02-05 14:15:52 UTC
Permalink
Who: duque²°°¾
When: Thu, 05 Feb 2004 15:10:31 +0100
Where: it.sport.calcio
Post by duque²°°¾
Post by cyb
Post by Blue_D
se non ci capisci un cazzo di letteratura
Tu capisci di letteratura? Interessante.
E ti puo' sempre dare buoni consigli sulla TV via satellite.
Ma chi, Bludì?
--
Meet the new boss, same as the old boss.
byc
2004-02-05 20:53:33 UTC
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Post by duque²°°¾
Post by cyb
Post by Blue_D
se non ci capisci un cazzo di letteratura
Tu capisci di letteratura? Interessante.
E ti puo' sempre dare buoni consigli sulla TV via satellite.
Lasciami stare, sono felicissimo.
Ho sempre desiderato parlare con uno che ne capisce veramente di
letteratura.
Mr. ISC
2004-02-05 14:15:51 UTC
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Who: cyb
When: Thu, 05 Feb 2004 15:02:21 +0100
Where: it.sport.calcio
Post by cyb
Post by Blue_D
Post by Jepp Jeu
Guareschi era e rimane uno scrittore mediocre.
Ha cavalcato furbescamente i tempi, ma, fatto grave per
un umorista, non fa ridere.
Ho letto un paio di libercoli e, devo dire, la noia fa
capolino dopo le prime 10 pagine.
Fanno più ridere i saggi di Umberto Eco.
Uno scrittore nato vecchio, un autore satirico di regime,
dove in ogni riga traspare una leccata di culo alla DC dei suoi
tempi.
La cosa più divertente della sua carriera fu l'epitaffio che
gli dedicò l'Unità, in prima pagina a titoli cubitali, nel
"E' MORTO UNO SCRITTORE MAI NATO".
se non ci capisci un cazzo di letteratura
Tu capisci di letteratura? Interessante.
Perché, non te n'eri accorto?
--
Meet the new boss, same as the old boss.
byc
2004-02-05 20:54:04 UTC
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Post by Mr. ISC
Post by cyb
Post by Blue_D
Post by Jepp Jeu
"E' MORTO UNO SCRITTORE MAI NATO".
se non ci capisci un cazzo di letteratura
Tu capisci di letteratura? Interessante.
Perché, non te n'eri accorto?
E' una domanda trabocchetto, vero?
Blue_D
2004-02-05 14:39:11 UTC
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Post by cyb
Post by Blue_D
se non ci capisci un cazzo di letteratura
Tu capisci di letteratura? Interessante.
si, ci capisco decisamente molto.

Giudicare Guareschi solo in base alla sua visione politica è come dire che
Leopardi è una merda perchè non è mai allegro.

Leggere queste cazzate a cielo aperto sparate solo per darsi un tono da
gente che non ha neanche la terza media mi fa ribollire il sangue.
Mr. ISC
2004-02-05 14:40:42 UTC
Permalink
Who: Blue_D
When: Thu, 5 Feb 2004 15:39:11 +0100
Where: it.sport.calcio
Post by Blue_D
Leggere queste cazzate a cielo aperto sparate solo per darsi un tono da
gente che non ha neanche la terza media mi fa ribollire il sangue.
*Speciale San Valentino*: regala una sign alla tua ragazza.
--
Meet the new boss, same as the old boss.
VonKappel
2004-02-05 14:51:29 UTC
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"Mr. ISC",
Post by Mr. ISC
Post by Blue_D
Leggere queste cazzate a cielo aperto sparate solo per darsi un tono da
gente che non ha neanche la terza media mi fa ribollire il sangue.
*Speciale San Valentino*: regala una sign alla tua ragazza.
Un bel mazzo di rose tutto spine e niente petali.

--
Grazie pP ma non ho detto che ha fatto una grande Cahmpion's League.
Solo una grande Champions League. [LDA on ISC]
Eos
2004-02-05 15:24:20 UTC
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Post by Mr. ISC
Post by Blue_D
Leggere queste cazzate a cielo aperto sparate solo per darsi un tono da
gente che non ha neanche la terza media mi fa ribollire il sangue.
*Speciale San Valentino*: regala una sign alla tua ragazza.
Io ho una collezione finemente rilegata di detti dei biscottini della
fortuna e di frasette dei baci perugina.

--
Non sono ne' favorevole ne' contrario e non do
spiegazioni perche' detesto il buon senso.
Jepp Jeu
2004-02-05 15:00:29 UTC
Permalink
Post by Blue_D
Post by cyb
Post by Blue_D
se non ci capisci un cazzo di letteratura
Tu capisci di letteratura? Interessante.
si, ci capisco decisamente molto.
Giudicare Guareschi solo in base alla sua visione politica è come dire che
Leopardi è una merda perchè non è mai allegro.
Leggere queste cazzate a cielo aperto sparate solo per darsi un tono da
gente che non ha neanche la terza media mi fa ribollire il sangue.
Mentre scrivi cazzate sul NG, qualcuno si è fregato le virgole
dalla tastiera del tuo PC!
Ti intendi di letteratura, ma di punteggiatura sei un cesso!
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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byc
2004-02-05 20:55:06 UTC
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Post by Blue_D
Post by cyb
Post by Blue_D
se non ci capisci un cazzo di letteratura
Tu capisci di letteratura? Interessante.
si, ci capisco decisamente molto.
Sono orgoglioso di poter corrispondere con un luminare delle lettere
scritte.
Post by Blue_D
Giudicare Guareschi solo in base alla sua visione politica è come dire che
Leopardi è una merda perchè non è mai allegro.
Leggere queste cazzate a cielo aperto sparate solo per darsi un tono da
gente che non ha neanche la terza media mi fa ribollire il sangue.
Queste quattro riche, soprattutto queste due finali, le tengo a mente,
Esimio.
Jepp Jeu
2004-02-05 14:58:21 UTC
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Post by Blue_D
Post by Jepp Jeu
Guareschi era e rimane uno scrittore mediocre.
Ha cavalcato furbescamente i tempi, ma, fatto grave per
un umorista, non fa ridere.
Ho letto un paio di libercoli e, devo dire, la noia fa
capolino dopo le prime 10 pagine.
Fanno più ridere i saggi di Umberto Eco.
Uno scrittore nato vecchio, un autore satirico di regime,
dove in ogni riga traspare una leccata di culo alla DC dei suoi
tempi.
La cosa più divertente della sua carriera fu l'epitaffio che
gli dedicò l'Unità, in prima pagina a titoli cubitali, nel
"E' MORTO UNO SCRITTORE MAI NATO".
se non ci capisci un cazzo di letteratura e giudichi solo in base al tuo
colore politico è chiaro che poi scrivi queste cazzate.
Secondo me il mediocre sei tu, come lettore. Quando ti fai una cultura
ripassa, sarai sicuramente più fortunato.
Lo scrittore fa cagare. Poi che tu ti sia fatto tutta la sua
opera, grazie agli allegati di Famiglia Cristiana, sono cazzi
tuoi, non miei. Io lo trovo banale.
Cazzo! Mi devi spiegare che genio ci voglia per leggere i
racconti di Guareschi: sembrano scritti da un bimbo di
3 anni.
Infine non ti incazzare, non stiamo parlando di calcio.

PS: Sei della Juve?
--
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Blue_D
2004-02-05 18:34:45 UTC
Permalink
Post by Jepp Jeu
Lo scrittore fa cagare.
appunto, vedi che non ci hai capito un cazzo?

ma che te lo dico a fare, tu probabilmente leggi solo per il gusto di
sfoggiare letture, ma capisci poco di quello che ti metti nel cervello.
molto probabilmente preferisci uno scrittore che riempia pagine e pagine di
libro con parole scelte a caso ad una narrazione solida, personaggi ben
delineati ed una storia tutto sommato coinvolgente....

Il fatto che la cappella sistina sia bella non toglie che un fiore di campo
abbia il suo perchè, intellettualoide da strapazzo. Te l'ho detto, fatti una
cultura vera, non di seconda mano, e poi riprova a parlare di letteratura.
byc
2004-02-05 20:59:14 UTC
Permalink
Post by Blue_D
Post by Jepp Jeu
Lo scrittore fa cagare.
appunto, vedi che non ci hai capito un cazzo?
Quindi lo scrittore, per te, NON FA cagare. Ok, posizione
condivisibilissima. Ma non solo non fa cagare, ma e' talmente GENIALE
da giustificare una reazione del genere, da parte tua, nei confronti
di un poster che lo stronca.
Post by Blue_D
molto probabilmente preferisci uno scrittore che riempia pagine e pagine di
libro con parole scelte a caso ad una narrazione solida, personaggi ben
delineati ed una storia tutto sommato coinvolgente....
Narrazione solida, personaggi ben delineati, ed una storia tutto
sommato coinvolgente. Hai appena descritto un qualsiasi numero di
"Topolino", Blue.
Post by Blue_D
Il fatto che la cappella sistina sia bella non toglie che un fiore di campo
Ma rotfl.
Blue_D
2004-02-05 21:36:16 UTC
Permalink
Post by byc
Post by Blue_D
Post by Jepp Jeu
Lo scrittore fa cagare.
appunto, vedi che non ci hai capito un cazzo?
Quindi lo scrittore, per te, NON FA cagare. Ok, posizione
condivisibilissima. Ma non solo non fa cagare, ma e' talmente GENIALE
da giustificare una reazione del genere, da parte tua, nei confronti
di un poster che lo stronca.
in realtà a me di guareschi frega niente, ho letto un paio di libri suoi al
liceo perchè dovevo, ho appuntato quello che c'era da appuntare e sono
passato oltre, ma ste sparate del "guareschi fa cagare" mi infastidiscono.
la cultura non si vende al chilo visto che tra l'altro è pure merce rara di
recente.

comunque uno scrittore che sappia raccontare sul serio storie è più raro di
quello che pensi. guarda il conte di montecristo, ci sono certi momenti che
ti chiedi quante pagine dovrà durare ancora una descrizione.
byc
2004-02-05 21:41:09 UTC
Permalink
Post by Blue_D
Post by byc
Post by Blue_D
Post by Jepp Jeu
Lo scrittore fa cagare.
appunto, vedi che non ci hai capito un cazzo?
Quindi lo scrittore, per te, NON FA cagare. Ok, posizione
condivisibilissima. Ma non solo non fa cagare, ma e' talmente GENIALE
da giustificare una reazione del genere, da parte tua, nei confronti
di un poster che lo stronca.
in realtà a me di guareschi frega niente,
rotfl. Sapevo che saremmo arrivati a questo punto, pero', Blue.
Post by Blue_D
ho letto un paio di libri suoi al
liceo perchè dovevo, ho appuntato quello che c'era da appuntare e sono
passato oltre, ma ste sparate del "guareschi fa cagare" mi infastidiscono.
Mettiamola cosi': sei un filino suscettibile.
Post by Blue_D
la cultura non si vende al chilo visto che tra l'altro è pure merce rara di
recente.
Ok. Ma ritengo che si possa essere molto colti anche senza essersi
soffermati su Guareschi, o meglio ancora senza apprezzarlo.
Blue_D
2004-02-05 21:58:36 UTC
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Post by byc
Ok. Ma ritengo che si possa essere molto colti anche senza essersi
soffermati su Guareschi, o meglio ancora senza apprezzarlo.
secondo me invece è indice di snobismo intellettualoide molto diffuso tra
chi vorrebbe ma non può. diciamo che di gente che cita liste di libri mai
letti e giudizi precotti ne conosco talmente tanta che ormai sono pure
prevenuto.

sparare su un autore perchè si, soprattutto se non è così inutile come si
vuole far credere, mi infastidisce a prescindere.
byc
2004-02-05 20:55:53 UTC
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Post by Jepp Jeu
PS: Sei della Juve?
Questo NON e' un fattore discriminante. Altrimenti ti faccio subito il
nome di una decina d'interisti.
Matloc®
2004-02-06 00:03:43 UTC
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Post by byc
Questo NON e' un fattore discriminante.
Provalo
Post by byc
Altrimenti ti faccio subito il nome di una decina d'interisti.
Non è probante dimostrare per assurdo senza le necessarie premesse
restrittive.

Ma che te lo dico a fare, tu probabilmente leggi solo per il gusto di
sfoggiare letture matematiche, ma capisci poco di quello che ti metti nel
cervello.
Molto probabilmente preferisci libri di matematica simbolica che riempiono
pagine e pagine di
dimostrazioni con simboli scelti a caso ad uno svolgimento solido, assiomi
ben
delineati ed una dimostrazione tutto sommato coinvolgente....
--
Fede Nerazzurra

Matloc®
¯¯¯¯¯¯¯
Bipdm
2004-02-06 00:19:00 UTC
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Post by Matloc®
Ma che te lo dico a fare, tu probabilmente leggi solo per il gusto di
sfoggiare letture matematiche, ma capisci poco di quello che ti metti nel
cervello.
Molto probabilmente preferisci libri di matematica simbolica che riempiono
pagine e pagine di
dimostrazioni con simboli scelti a caso ad uno svolgimento solido, assiomi
ben
delineati ed una dimostrazione tutto sommato coinvolgente....
Si può dimostrare altresì che cyb è coerente se e solo se non lo è la
geometria euclidea. ;-)
Matloc®
2004-02-06 00:31:22 UTC
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Post by Bipdm
Si può dimostrare altresì che cyb è coerente se e solo se non lo è
la geometria euclidea. ;-)
Sicuramente troverà consolazione in quella Riemanniana, allora. ;-)
--
Fede Nerazzurra

Matloc®
¯¯¯¯¯¯¯
The King † Of Spades
2004-02-05 14:33:58 UTC
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Post by Jepp Jeu
Guareschi era e rimane uno scrittore mediocre.
Ha cavalcato furbescamente i tempi, ma, fatto grave per un
umorista, non fa ridere. Ho letto un paio di libercoli e, devo
dire, la noia fa capolino dopo le prime 10 pagine.
Guarda, chiariamo subito un punto. Guareschi ideologicamente non piace
nemmeno a me, con quel suo antimodernismo qualunquista e il suo fideismo da
Italietta provinciale (e figurati se a me ateo può piacere il suo modo di
pensare), ma una cosa buona ce l'ha sempre avuta: sa raccontare le storie in
maniera chiara e comunque è stato un buon testimone del suo tempo. Non
dimenticare inoltre che ha fatto un brutto scherzo a De Gasperi,
rovinandogli la corsa al Quirinale, e questi se l'è legata al dito,
facendogli fare un anno di galera per diffamazione, per una notizia, poi
rivelatasi vera, scritta sul "Candido".
Post by Jepp Jeu
Fanno più ridere i saggi di Umberto Eco.
Grazie, ma Umberto Eco propone un tipo di rilettura per contrasto e
sottrazione, vedi l'Elogio di Franti e Fenomenologia di Mike Bongiorno su
"Diario Minimo"...

Alla prossima Sergio

--
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Tessera n. 503584 di Amnesty International
e-mail: ***@email.it

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Jepp Jeu
2004-02-05 15:37:05 UTC
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Post by The King † Of Spades
Post by Jepp Jeu
Guareschi era e rimane uno scrittore mediocre.
Ha cavalcato furbescamente i tempi, ma, fatto grave per un
umorista, non fa ridere. Ho letto un paio di libercoli e, devo
dire, la noia fa capolino dopo le prime 10 pagine.
Guarda, chiariamo subito un punto. Guareschi ideologicamente non piace
nemmeno a me, con quel suo antimodernismo qualunquista e il suo fideismo da
Italietta provinciale (e figurati se a me ateo può piacere il suo modo di
pensare), ma una cosa buona ce l'ha sempre avuta: sa raccontare le storie in
maniera chiara e comunque è stato un buon testimone del suo tempo.
Per lo spaccato, seppur caricaturale, del suo tempo, siamo daccordo:
Guareschi pur offrendo una fotografia un po' sbiadita, molto taroccata,
dei primi anni post-conflitto mondiale, ritrae una italia che non esiste
più.
Lascio fuori discorsi tipo destra, sinistra, beghini e atei (altrimenti
blu_diesel si incazza), ma (dal mio punto di vista) trovo Guareschi
un umorista mediocre, da leggere al massimo fino ai 14 anni, passando
poi a roba più sostanziosa.
Non è divertente, non fa mai ridere non mi appassiona neanche un po'!
Mai un guizzo, un'idea brillante, tutte le storie servono da contorno
alla sua fiacca morale.
Poi se piace, piace...
Nessuno ha la verità assoluta.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Blue_D
2004-02-05 18:39:10 UTC
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(altrimenti blu_diesel si incazza), ma (dal mio punto di vista) trovo
Guareschi
un umorista mediocre, da leggere al massimo fino ai 14 anni, passando
poi a roba più sostanziosa.
Ma perchè, tutti sti commenti ad minchiam li hai fatti dopo aver letto
qualcosa di guareschi? a leggerti sembri il tipico critico letterario che
parla di un autore dopo aver letto 10 pagine a campione di un libro.
probabilmente non hai neanche capito cosa voleva trasmettere l'autore con le
sue opere... o credi sul serio che Don Camillo parlasse di cattolicesimo e
di comunismo?
Non è divertente, non fa mai ridere non mi appassiona neanche un po'!
Mai un guizzo, un'idea brillante, tutte le storie servono da contorno
alla sua fiacca morale.
Poi se piace, piace...
già, hai ragione, nessuna idea originale... io avrei fatto atterrare un ufo
nella bassa padana, quello si che sarebbe stato un colpo di teatro.
Nessuno ha la verità assoluta.
ma dai! allora prima ti deve essere sfuggito questo concetto.
byc
2004-02-05 21:00:54 UTC
Permalink
Post by Blue_D
Post by Jepp Jeu
Nessuno ha la verità assoluta.
ma dai! allora prima ti deve essere sfuggito questo concetto.
A lui, eh.
--
cyb
Post by Blue_D
Leggere queste cazzate a cielo aperto sparate solo per darsi un tono da
gente che non ha neanche la terza media mi fa ribollire il sangue.
duque
2004-02-05 23:10:58 UTC
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Post by Blue_D
Leggere queste cazzate a cielo aperto sparate solo per darsi un tono da
gente che non ha neanche la terza media mi fa ribollire il sangue.
Pero', almeno tu, un po' di virgole ce le potevi mettere.
Blue_D
2004-02-06 11:12:43 UTC
Permalink
Post by duque
Post by Blue_D
Leggere queste cazzate a cielo aperto sparate solo per darsi un
tono da gente che non ha neanche la terza media mi fa ribollire il
sangue.
Pero', almeno tu, un po' di virgole ce le potevi mettere.
l'ho pensata tutta d'un fiato...

Winnipeg
2004-02-05 14:47:10 UTC
Permalink
Guarda che i tempi di Peppone e Don Camillo son finiti da un pezzo, e a
rivalutare la figura di quei due "loschi figuri" fu un regista francese.
Per quanto riguarda Guareschi (un poeta contadino a dir poco geniale) a
quell'epoca stava al gabbio per "reati d'opinione".
The King † Of Spades
2004-02-05 15:34:45 UTC
Permalink
Post by Winnipeg
Guarda che i tempi di Peppone e Don Camillo son finiti da un
pezzo, e a rivalutare la figura di quei due "loschi figuri" fu
un regista francese.
Lo so. Julien Duvivier.
Post by Winnipeg
Per quanto riguarda Guareschi (un poeta contadino a dir poco
geniale) a quell'epoca stava al gabbio per "reati d'opinione".
So anche questo. Qui non si fa nostalgia dei bei tempi andati. Ho pubblicato
il pezzo per mostrare come si parlasse di calcio più di 50 anni fa. Non mi
interessava né l'ideologia di Guareschi né che ci fossero di mezzo un Don
Camillo e un Peppone più un cristo che parla nella fantasia dello scrittore.

Alla prossima Sergio

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