il dottor Jody <***@hotmail.com> mi istruisce kon kuesta suo
intervento:
spero di non fare arrabbiare il nostro Jody....e' solo che mi piacerebbe
vedere i commenti degli utenti quotando il testo.
Da: http://www.jodyjody.altervista.org/Test_Toyota_prius_hybrid.htm
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ToYOTA PRIUS 1.5 hybrid
11 marzo 2006
Il processo di impigrimento nelle scelte automobilistiche del mio amico
architetto è uno dei casi di degenerazione delle passioni più vistose a cui
mi sia mai capitato di assistere.
Egli vive e lavora dalle parti di La Spezia ed ha scorrazzato
autorevolemente tra la Cisa, l'Aurelia e la Litoranea per molti anni a bordo
di svariate fiammanti Alfa Romeo, ultima delle quali una argentea 147 . due
anni fa, su pressioni della moglie conformista, si piegò a prendere una Golf
V. ma come da me predetto, questa vettura non lo ha mai soddisfatto e se ne
è presto sbarazzato, cedendo però a qualcosa di ancor meno
"automobilistico".
Si è comprato nientemeno che una Toyota Prius a trazione ibrida
(elettrico+termico).
Cos'è successo ? Nulla di particolarmente esclusivo. semplicemente, da buon
associato a Legambiente, si è lasciato suggestionare dal buonismo demagogico
pseudo-ecologista con cui certi gruppi di pressione , anche televisivi (ad
esempio, Beppe Grillo), hanno ammantato questo modello giapponese.
Si è davvero convinto di dare il suo contributo di buon samaritano dell'ambiente,
circolando con questo goffo berlinone orientale.
L'altro giorno ero nel suo studio e mi ha dato le chiavi per provarla.
"guarda come si costruiscono oggi le macchine. " mi dice, con un piglio da
fanatico nippomane che non pensavo gli si addicesse.
Salgo a bordo e mi ritrovo dentro un abitacolo tanto grande quanto poco
abitabile. un gigantesco tunnel di plastica (necessario per ospitare il
sistema di alimentazione ibrida) divide i due sedili anteriori, sottraendo
alla vivibilità dell'abitacolo moltissimo spazio.
Tramite l'avveniristico sistema di accensione, avverto il piacere del
"soffio" del motore elettrico, ma subito dopo l'occhio mi cade sul quadro
centrale .
C'è un grande display con dei pittogrammi colorati che si muovono,
rappresentando in modo improbabile una mappa del funzionamento del motore
(vedi figura sotto il titolo), indicandone i passaggi dei flussi di energia.
insomma, pupazzetti che fanno molto hi-tech. molto effetto-videogame, buono
per impressionare quegli adulti che non smettono mai di essere bambini.
I giapponesi sono maestri in questo genere di gadgettini.
Salvo dimenticare di inserire il più elementare dei trip-computer o dei
dual-drive, ben più utili per una guida che si presume che sia, su una
simile vettura, prevalentemente urbana.
Avevo già condotto un veicolo ibrido (il nostro prototipo Multipla Ibrida
tra le strade di Torino, vedi apposito test riportato in questa stessa
web-page).
Noto con sorpresa che i tecnici nipponici non hanno fatto un solo passo
avanti rispetto all'avanzamento tecnologico di quel prototipo italiano, che
già prevedeva la trazione elettrica e termica a metano.
Solito innesto invasivo del termico a soli 40 Km/h, l'inevitabile
puntellamento provocato dall'avvio del motore termico, stesso senso di
pesantezza e di scarsissima maneggiabilità, stesso fastidioso sibilo in fase
di ricarica dell'impianto elettrico.
Mi faccio un giro breve dalle parti di Sarzana... le fasi di traffico dove
si innesta il motore elettrico sono poche... la macchina è un polmone e non
mi diverte... torno nello studio del mio amico.
Mentre mi avvicino con aria di compatimento al mio amico architetto,
rifletto sulla totale inutilità di questo costosissimo mezzo (25.000 Euro,
cioè qualcosa come 50 milioni di lire...).
questa Prius nasce per non inquinare, ma ha un ingombro da station wagon che
rende pressoché inutilizzabile questa macchina nelle città più inquinate
come Roma o Milano;
in un'area come quella di Spezia Prius non serve a nulla per la salvaguardia
ambientale, non inserendosi pressoché mai la trazione elettrica, in
relazione alla discreta fluidità del traffico ;
Prius è pesante e scarsamente manovrabile, l'esatto opposto delle
caratteristiche che dovrebbe avere una vettura a vocazione urbana;
rispetto alla sua invasività esterna, Prius è oltretutto anche poco
abitabile, a causa dei molti spazi sacrificati per l'alloggiamento del
avveniristico sistema di alimentazione.
Mi trattengo dal farlo sentire umiliato, ed evito di sottolineargli come,
oltretutto, anche in una condizione di uso cittadino medio, i costi di
esercizio di questa vettura la rendono totalmente superflua anche dal punto
di vista delle economie.
Il costo chilometrico di Toyota Prius è infatti pari a 53 cent, contro i 32
cent di Fiat Panda Mjet (che ha in più un ingombro da vera cittadina) o i 35
cent di Fiat Grande Punto Mjet (che presenta più o meno le stesse
performance di abitabilità, ma in più ha il vantaggio di ingombri ben meno
invasivi).
Per spirito di amicizia, evito anche di dirgli che non mi stupisce affatto
che alcuni specialisti abbiano scoperto che, su cicli normali, questa Prius
in realtà consuma di più di una normalissima berlina con propulsore
turbodiesel a iniezione diretta.
Insomma, questa Toyota Prius è una macchina funzionalmente sciocca.
La tecnologia ibrida non ha senso, finchè non sarà possibile utilizzarla su
vere city-car.
Ha fatto bene la nostra Azienda (che sull'ibrido è arrivata ben prima dei
giapponesi) a non produrre di serie la Multipla Ibrida . molto più serio ed
onesto investire sulle propulsioni a metano, la cui efficienza in termini di
impatto ambientale è assai più consistente di quella che può assicurare
questo goffo gadgettone hi-tech made in Japan.
Del resto, lo spot demagogico di Prius sta costando a Toyota un mucchio di
quattrini: il modello ha un design veramente squallido, costa troppo, non lo
vuole nessuno . venduti appena 35.000 esemplari nel mondo da quando è stata
lanciata.
Un fallimento commerciale di proporzioni mondiali per il modello che il
comiziante ambientalista di turno, a libro paga del magnate giapponese delle
4 ruote, non mai smesso di definire enfaticamente come "la più grande
rivoluzione nel campo dell'automobile".
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Taffo
(kazzimiei, poki, dappertutto)
in silenzio stampa con la politica.