"Reno" <***@mailcity.com> ha scritto nel messaggio news:jabc5i$gj6$***@speranza.aioe.org...
cut...
Post by Renofino all'altro giorno rifiutava in toto le medicine
alternative,ora(presumo "incoraggiato" dalle multinazionali
dell'alimentare,che hanno "scoperto" l'affare del cibo naturale:-(
,sponsorizza la dieta del "colore dei frutti e delle verdure"...
http://www.ok-salute.it/alimentazione-e-diete/10_a_cibi-anticancro.shtml
(la dieta dei 5 colori consigliata da Veronesi)
e poi:cercate in Rete,e ne scoprirete delle belle...vabbe che in Rete si
trova tutto ed il contrario di tutto,ma...
per esempio,il premio Nobel proff.Carlo Rubbia gli da un consiglio:"Vada a
Fukushima..."
http://www.ecoblog.it/post/12362/carlo-rubbia-suggerisce-a-umberto-veronesi-vadaa-fukushima-daiichi
I cibi anticancro Testo di Umberto Veronesi
http://www.ok-salute.it/alimentazione-e-diete/10_a_cibi-anticancro_3.shtml
L'abc dei cibi per curarsi a tavola
La Margherita allunga la vita
Veronesi: una limonata fa da scudo contro il cancro
Magico tè verde, scaccia i tumori
Il caffè protegge dal cancro al collo dell'utero
Sesso e pomodori salvano la prostata
Magari avete appena terminato di cuocere piano piano un sugo di pomodoro,
che adesso è pronto per incoronare di rosso un bel piatto di maccheroni: lo
sapete che formidabile «medicinale» avete preparato? Nel pomodoro crudo che
mangiamo in insalata si trova una potentissima sostanza benefica, il
licopene, che ci protegge dal cancro. Ma quando cuocete il pomodoro per fare
il sugo di licopene se ne produce fino a cinque volte di più.
Come mai? David Heber, direttore del Centro per la nutrizione umana
dell'Università della California, ha scoperto il perché: il calore della
cottura, rompendo le pareti delle cellule del pomodoro, libera tutto il
licopene che contengono e lo rende completamente assorbibile dall'apparato
digerente, proteggendo tutto l'organismo dai rischi di tumore.
E come i pomodori sono protettivi i broccoli, le arance, la zucca, i cavoli,
i fagiolini verdi, la carota, le verdure a foglia verde, i legumi, l'aglio,
la cipolla, i piselli, i peperoni, le patate, i cetrioli, il prezzemolo, i
finocchi, gli asparagi, i carciofi, i funghi, i ravanelli, le erbe
aromatiche. E poi le fragole, le albicocche, i lamponi, l'uva, il melone,
l'anguria, i mirtilli, le castagne. Ancora: il tè verde, lo yogurt, i
crostacei, i molluschi, il pesce in generale, l'olio d'oliva (GUARDA LA
GALLERY dei cibi anticancro).
Nel prezioso laboratorio della natura ce n'è per tutti i gusti, e adesso
incominciamo a scoprire che ce n'è per tutti i Dna, la doppia elica che
contiene le nostre informazioni genetiche.
La scienza sta studiando la dieta personalizzata
Sta nascendo una nuova scienza, la nutrigenomica: cerca di capire in che
modo un alimento modifica il funzionamento dell'organismo a livello
molecolare e punta a elaborare un'alimentazione che in un prossimo futuro
terrà conto del profilo genetico di ogni individuo. Il vecchio adagio che
«l'uomo è ciò che mangia» può avere ormai una controprova scientifica.
La nutrigenomica avrà un ruolo centrale e si è già data obiettivi che sono
ambiziosi ma non impossibili: chiarire i meccanismi molecolari alla base
degli effetti deicibi sulla salute; studiare l'impatto del genotipo sugli
effetti dell'alimentazione, cioè comprendere come ciascuno reagisce ai cibi
e come questi possano influenzare la comparsa di determinate malattie. Vorrà
dire, per esempio, che per la signora Rossi la salsa di pomodoro sarà un
alimento essenziale, e che per il signor Bianchi sarà invece
raccomandabilissimo un grande consumo di agrumi.
Ma quali sono le sostanze che fanno bene contenute negli alimenti? Si
chiamano composti fitochimici e non apportano calorie, ma sono, e lo
dimostrano migliaia di studi scientifici, uno scudo protettivo nel nostro
organismo mettendolo al riparo dal rischio cancro.
Perché, bisogna ricordarlo, soltanto il 4% dei tumori è causato da ciò che
respiriamo (cioè dall'inquinamento atmosferico) e ben il 30% da ciò che
mangiamo. Non solo. Questi micronutrienti ci proteggono anche da altri mali,
come il diabete, le malattie cardiache, il processo degenerativo delle
cellule che per esempio sfocia nell'Alzheimer.
I composti fitochimici sono classificati in grandi famiglie, a loro volta
suddivise in classi e sottoclassi.
I polifenoli rallentano l'ossidazione cellulare
La più numerosa è la famiglia dei polifenoli, tra le cui classi la più
diffusa è quella dei flavonoidi. Sarebbe troppo lungo addentrarsi in questo
popolo di guerrieri benefici. Basti sapere che ciascuna di queste sostanze
ha dimostrato la sua capacità di proteggerci.
Come? Principalmente stimolando nel nostro organismo reazioni biochimiche
che hanno un grande potere antiossidante, in grado cioè di limitare o
bloccare del tutto i radicali liberi, che nascono dal processo di
ossidazione.
L'ossidazione all'interno delle nostre cellule è la stessa reazione chimica
che fa scurire una mela tagliata o fa arrugginire un chiodo: ogni volta che
respiriamo, l'ossigeno che mettiamo in circolo entra a far parte dei
processi di ossidazione che si svolgono in tutte le cellule del nostro
corpo. Da questa ossidazione (ma anche dal fumo, dall'inquinamento,
dall'alcol in eccesso, dalle radiazioni) nascono pure i radicali liberi,
molecole che perdono un elettrone e che così diventano «spaiate». Questi
radicali liberi cercano di tornare in equilibrio «rubando» elettroni alle
altre cellule, e possono danneggiarle, dando inizio a un tumore.
Ecco, gli antiossidanti combattono il rischio con un meccanismo
semplicissimo: cedono ai radicali liberi l'elettrone che a loro manca, e
quindi disinnescano la miccia. Per questo l'Oms, l'Organizzazione mondiale
della sanità, ha lanciato la formula five a day, cioè cinque porzioni di
frutta, legumi e verdura al giorno, e per questo i nutrizionisti consigliano
secondi piatti in cui a predominare siano verdura, uova, pesce e formaggi,
mentre la carne rossa sia assente o presente in misura ridotta.
Un regime sano allontana anche altre malattie
È l'alimentazione che fa prevenzione, e non solo contro il cancro, ma in
favore del buon funzionamento del cuore, del cervello e di tutti i nostri
organi. Ci sono due meccanismi principali con cui un alimento naturale è in
grado di rallentare il processo tumorale: uno è quello di inibire la
crescita delle cellule cancerose; l'altro è quello di facilitare l'apoptosi,
che s'innesca spontaneamente nel nostro organismo in presenza di cellule
mutate.
Le crucifere, ovvero cavolfiore e broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza,
per esempio, favoriscono l'eliminazione delle sostanze tossiche e sono
ricche di due sostanze: il sulforafano, che è stato isolato per la prima
volta nel 1959, e che insieme al caratteristico odore di cavolo, ha un
grande potere protettivo nei confronti di tumori al colon, alla prostata, di
leucemia e neuroblastoma; l'indolo 3 carbinolo, che ha dimostrato una
efficace funzione contro il rischio di carcinoma alla mammella e più in
generale alla crescita del tumore.
Poi c'è l'aglio, il condimento più diffuso del mondo e una delle erbe
medicinali più antiche, che con la cipolla, il porro e lo scalogno
stabilizzano il Dna delle cellule sane e svolgono un'azione preventiva molto
efficace contro il tumore dell'esofago, dello stomaco, della prostata.
Mentre lamponi e fragole sono ricchi di acido ellagico, che impedisce alle
cellule tumorali di creare vasi sanguigni da cui nutrirsi. L'elenco è lungo
ma incompleto perché la nutrigenomica è soltanto ai primi passi: quasi ogni
giorno da qualche laboratorio di ricerca arriva la notizia di un nuovo
composto fitochimico di cui si scopre quanto e come faccia bene.