Post by Ilario di Poitiers...
Post by KiuhnmPost by Ilario di PoitiersFuorilegge anche Forzano-Puccini! :D
Vien gente in parlatorio!
—Una visita viene!
—Per chi?
—Per chi sarà?
—Fosse per me!
—Per me!
—Fosse mia madre
che ci porta le tortorine bianche!
—Fosse la mia cugina di campagna
che porta il seme di lavanda buono!....
Ti sembra prosa?
Di esempi se ne trovano in versi e in prosa.
Di esempi ne trovi quanti ne vuoi, sopratutto nelle canzoni che sono piene
di errori, forme colloquiali non corrette, regionalismi ecc., ma anche in
autori famosi, basti pensare che persino Carducci in Davanti San Guido
erroneamente omette la preposizione, ma non significa nulla.
Se poi ti piace omettere il se, fa come ti pare, ma non cercare a tutti i
costi di sostenere che questa sia la regola: in un italiano formale e
corretto, il "se" nelle ipotetiche è bene non ometterlo! E se c'è qualche
grammatico che lo ammette, dice che è colloquiale.
https://www.gqitalia.it/news/article/canzoni-italiane-errori-grammaticali
Non ho detto che l'omissione del "se" sia la "regola". E' chiaro che si
tratta di una deviazione dalla forma canonica.
Né tanto meno che corrisponda all'"italiano formale". Il thread è
partito da un esempio su Twitter, dove non ci si aspetta il registro
più formale. Anche i miei esempi sono tratti soprattutto da dialoghi in
romanzi, libretti d'opera e canzoni. Per fortuna non esiste solo
l'"italiano formale", che sarà pure "il più corretto" ma può risultare
pesante nell'uso quotidiano, ragion per cui i parlanti tendono ad
omettere e sottintendere alcune parti del discorso. Spesso e volentieri
la congiunzione "che", ma anche altro.
Il punto di cui si discuteva è: tale omissione è lecita nel caso della
congiunzione "se"? "Lecita" si intende quella deviazione dallo standard
che sia generalmente tollerata e non sconfini nello strafalcione.
L'esempio del Carducci mi pare pertinente. Sappiamo che "davanti a" è
la forma che fa felici i grammatici. Tu ne ricavi che Carducci
"erroneamente" omette la preposizione. Io invece direi che il professor
Carducci, uom savio, usa "davanti" come preposizione impropria: si
allontana dalla forma standard, d'accordo, ma non per questo "erra"
(tanto meno nel contesto di una poesia).
Tornando al caso della congiunzione "se": l'omissione non è confinata a
letterati e parolieri ma si ritrova anche nel parlato. Basta questo a
renderla "regola"? Certo che no. Però ci dice che è un uso presente in
registri sia alti (sebbene non formali) sia bassi, e non pare neanche
specifico di un'area regionale (su questo, almeno, non ho indizi).
Mi pare invece più interessante l'obiezione di Giogio Pastore, secondo
il quale l'omissione del "se" si spiega quando si può far derivare
l'ipotetica da un originario congiuntivo desiderativo.
Giorgio Pastore wrote on 22/06/2021:
[...]
Sono tutti esempi che confermano la possibilità di sfumare da una una forma
più "ipotetica" ad una più una "ottativa".
P.es.
Avessi studiato a Oxford! L'avrei definita "una cazzata".
Fossi stato un po ' più malleabile! Avrei potuto fare qualcosa di più
per questa disgraziata città » .
La differenza evidente nello scritto, resta più sfumata nel parlato.
Giorgio
Devo ammettere che la maggior parte degli esempi si presta a questa
interpretazione, più o meno, e forse è proprio questa la dinamica da
cui deriva l'uso. Resta tuttavia il fatto che De Gregori canta "fossi
stato un po' più giovane, l'avrei distrutto con la fantasia" e tutti
percepiamo l'ipotetica prima dell'eventuale ottativa.
Ancora più evidente nelle frasi negative. "Non foss'altro..." (dove non
è rintracciabile un congiuntivo desiderativo, mi pare), "Non fossi
stato qui..." (l'esempio discusso e approvato dai forumisti di
WordReference), eccetera.
In conclusione, l'omissione del "se" forse non corrisponde al registro
più formale, d'accordo, ma neanche a un registro necessariamente basso,
e non per questo non è lecita, specie quando quando alleggerisce la
costruzione.
--
IdP
"Blackbird singing in the dead of night. Take these broken wings and
learn to fly." (Paul McCartney)