Discussione:
oltre il muro del dubbio [ricette di cucina]
(troppo vecchio per rispondere)
L
2005-08-20 10:14:22 UTC
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Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
un modo a voi congeniale, cosa scegliereste:

1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?

Vi sentireste più liberi nel vostro agire:
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?

E' un piccolo esercizio di estrapolazione, aiuta a immaginare i fatti
prima che dobbiamo renderne conto almeno a noi stessi.

Una piccola fatica -> un nuovo orizzonte ... per chi vuole la verità



Vangeli - Giovanni Gv 20,27
Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a
voi!". 27 Poi disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie
mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più
incredulo ma credente!". 28 Rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!".
29 Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che
pur non avendo visto crederanno!".



In base a che, dovrebbero essere le nostre convinzioni?

In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?

In base a che considerare vero (almeno momentaneamente)=credere?

Qual'è la prova?

Esiste una prova definitiva?

E se è definitiva e non vi è nulla da aggiungere, perché la vita, la
mutazione?

Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?

Ho solo esplicitato alcune domande che non mi sembrano ovvie,

spero interessanti.

Una ultima:
Vogliamo scommettere che quasi nessuno risponderà?

La ragione è semplice: oggi si è per i cibi precotti, mangiati di corsa
(fast food), non vi è il trasporto di inventarsi il nostro cibo (né
materiale, né mistico).


L
Su Dentista
2005-08-20 10:25:09 UTC
Permalink
"L" ha scritto ...
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
Avere delle prove, perchè non voglio rinunciare alla mia ragione.
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
Dipende dal Dio che verrebbe provato esistente, ma tendenzialmente sarei
meno libero, perchè i rapporti con gli altri limitano sempre la tua libertà
di comportamento.
Post by L
Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?
Ma perchè un credente come te fa queste domande agli atei? Tu dovresti
conoscere la risposta, noi non viviamo di creduloneria.

Saluti,
Su Dentista
darik
2005-08-20 16:19:29 UTC
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Post by Su Dentista
"L" ha scritto ...
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
sapere a cosa serve...

drk
L
2005-08-20 21:09:48 UTC
Permalink
Post by darik
Post by Su Dentista
"L" ha scritto ...
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
sapere a cosa serve...
drk
La domanda mi sembra molto intelligente.

E' la risposta che mi sembra un po' difficile da standardizzare.

L
Leri
2005-08-21 11:35:31 UTC
Permalink
Post by L
La domanda mi sembra molto intelligente.
In effetti, non sembra: lo è.
Post by L
E' la risposta che mi sembra un po' difficile da standardizzare.
Di certo perchè non avete -- e non potete avere -- la nozione di dio inteso
a sè stante, fuori delle categorie dalle quali è stata costruita quella che
perdura fino ad oggi (che poi è l'unica che potreste avere).
L
2005-08-20 21:07:11 UTC
Permalink
Post by Su Dentista
"L" ha scritto ...
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
Avere delle prove, perchè non voglio rinunciare alla mia ragione.
Per esempio?
Post by Su Dentista
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
Dipende dal Dio che verrebbe provato esistente, ma tendenzialmente sarei
meno libero, perchè i rapporti con gli altri limitano sempre la tua libertà
di comportamento.
E' un po' come cercare la ragazza andando a spasso con un amico bello?
In pratica rimorchia sempre lui?

: - )
Post by Su Dentista
Post by L
Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?
Ma perchè un credente come te fa queste domande agli atei? Tu dovresti
conoscere la risposta, noi non viviamo di creduloneria.
Eppure non vi sono né atei, né credenti, ma singole persone ciascuno con
una sua idea, anche se fosse affogata nella follia.
Post by Su Dentista
Saluti,
Su Dentista
Antonio "toto" Fanelli
2005-08-21 12:30:23 UTC
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Post by L
Eppure non vi sono né atei, né credenti, ma singole persone ciascuno con
una sua idea, anche se fosse affogata nella follia.
Dimostralo
--
Wesley: Feng Shui.
Gunn: Right. What's that mean again?
Wesley: That people will believe anything.

http://www.intervocative.com/dvdcollection.aspx/Voss
L
2005-08-21 15:49:14 UTC
Permalink
Post by Antonio "toto" Fanelli
Post by L
Eppure non vi sono né atei, né credenti, ma singole persone ciascuno con
una sua idea, anche se fosse affogata nella follia.
Dimostralo
--
Wesley: Feng Shui.
Gunn: Right. What's that mean again?
Wesley: That people will believe anything.
http://www.intervocative.com/dvdcollection.aspx/Voss
Perché tu non mi misuri -in te- di essere unico?

L
Su Dentista
2005-08-21 22:53:41 UTC
Permalink
"L" ha scritto ...
Post by L
Post by Su Dentista
Avere delle prove, perchè non voglio rinunciare alla mia ragione.
Per esempio?
Parlo del Dio cattolico. Se Dio interagisce con il nostro mondo fisico può
darci facilmente le prove della sua esistenza. Per esempio ci avvisa una
settimana prima con un messaggio luminoso leggibile sui cieli da ogni
emisfero e poi spegne il sole per un minuto, naturalmente senza conseguenze
per la vita sulla terra, cosa che lui onnipotente può fare.
Post by L
E' un po' come cercare la ragazza andando a spasso con un amico bello?
In pratica rimorchia sempre lui?
: - )
Intendo dire semplicemente che della sua esistenza dovrei tenere conto.


Saluti,
Su Dentista
JWorld
2005-08-20 11:56:59 UTC
Permalink
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
Per raggiungere la felicità incondizionata, l'unica condizione è essere
coscienti (un po' più che essere certi) dell'esistenza di Dio. In caso
contrario, è impossibile (almeno per la mente umana) rimuovere alcune
condizioni importanti dalla lista delle condizioni che devono essere
soddisfatte per essere felici.
Saluti,

JWorld
Hypermars
2005-08-20 18:56:43 UTC
Permalink
Post by JWorld
Per raggiungere la felicità incondizionata, l'unica condizione è essere
coscienti (un po' più che essere certi) dell'esistenza di Dio.
Lol, ma davvero? ovviamente ti riferisci al Dio cristiano giusto?
Post by JWorld
In caso contrario, è impossibile (almeno per la mente umana)
Per la tua, forse, essendo cosi' evidentemente limitata.

Lasciatelo dire, se per essere felice hai bisogno di Dio, sei proprio
ridotto male. Chiaro che rispetto al prozac non costa nulla (in apparenza),
ma rimane comunque un semplice palliativo per non cadere nel baratro della
depressione. La tua vita e' cosi' priva di stimoli e gioia che non hai alcun
modo per colmare il vuoto esistenziale se non con delle frivole illusioni?
fai tanta tristezza.
Post by JWorld
rimuovere alcune
condizioni importanti dalla lista delle condizioni che devono essere
soddisfatte per essere felici.
You're talking Jesus.

Bye
Hyper
L
2005-08-20 21:11:48 UTC
Permalink
Post by JWorld
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
Per raggiungere la felicità incondizionata, l'unica condizione è essere
coscienti (un po' più che essere certi) dell'esistenza di Dio. In caso
contrario, è impossibile (almeno per la mente umana) rimuovere alcune
condizioni importanti dalla lista delle condizioni che devono essere
soddisfatte per essere felici.
Saluti,
JWorld
Quindi tu sei felice?

L
JWorld
2005-08-21 16:55:53 UTC
Permalink
"L" <***@yahoo.it> ha scritto nel messaggio news:***@yahoo.it...

...
Post by L
Post by JWorld
Per raggiungere la felicità incondizionata, l'unica condizione è essere
coscienti (un po' più che essere certi) dell'esistenza di Dio. In caso
contrario, è impossibile (almeno per la mente umana) rimuovere alcune
condizioni importanti dalla lista delle condizioni che devono essere
soddisfatte per essere felici.
Saluti,
JWorld
Quindi tu sei felice?
L
Ciao L,

Sono molto felice, ma non ho (ovviamente) raggiunto la felicità
incondizionata.
La mia mente umana non lo consente. Ci sono alcune condizioni che sono
rimaste nella mia lista. Tra queste ci sono quelle che derivano dalla mia
ancora non totalmente raggiunta coscienza dell'esistenza di Dio. Tuttavia,
considerato che ho invece maturato una ragionevole certezza della sua
esistenza, molte condizioni che in genere appaiono nella lista di quasi
tutti gli esseri umani che tale certezza non l'hanno, le ho rimosse da
tempo.
E' per questo che sono convinto che la conoscenza dell'esistenza di Dio sia
molto importante per gli esseri umani. Li aiuta infatti a raggiungere prima
e meglio l'unico vero scopo della loro vita: la felicità.

Saluti,

JWorld
Ellecì
2005-08-20 12:18:42 UTC
Permalink
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
Preferirei l'esperienza diretta :-)
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
Dipende. Direi comunque che c'è maggiore libertà nel compiere le scelte,
se si conoscono meglio i fattori in gioco.
Post by L
In base a che, dovrebbero essere le nostre convinzioni?
Per me, in base a quello di cui ho esperienza diretta o testimonianze
degne di fede.
Post by L
In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?
"Vero" è un termine che non amo molto.
Post by L
In base a che considerare vero (almeno momentaneamente)=credere?
Credere può significare considerare verosimile (vero, se preferisci, ma
non è la medesima cosa), oppure avere fede.
Post by L
Qual'è la prova?
La "prova" per distinguere falso da vero? Dipende. Se mi apparisse un
enorme occhio luminoso incastonato in un triangolo di fuoco, e una voce
profonda e maschia uscita dal nulla mi chiedesse di sacrificare il mio
primogenito, forse penserei di aver bisogno di psicoterapia. Se leggessi
sul quotidiano (per l'ennesima volta) la storia dello "scienziato" che
tenta trapianti di teste fra scimmie allo scopo di "curare" le lesioni
cerebrali, mi scapperebbe da ridere. Tuttavia, spesso considero le mie
esperienze e gli articoli divulgativi sugli esperimenti scientifici
abbastanza verosimili.
Post by L
Esiste una prova definitiva?
Cogito ergo sum? Ma mi par di ricordare che anche questo potrebbe essere
messo in dubbio.
Post by L
E se è definitiva e non vi è nulla da aggiungere, perché la vita, la
mutazione?
Boh?
Post by L
Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?
Potrebbe essere etico permettere a ciascuno di coltivare le proprie
(inevitabili?) credulonerie. E ai pochi scettici autentici di metterle
in dubbio.

Elle
Marco V.
2005-08-20 15:16:20 UTC
Permalink
Post by Ellecì
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
Preferirei l'esperienza diretta :-)
Esperienza diretta nel senso dell'autocoscienza? Dio esiste perchè io esisto
ed io sono Dio? Mi accodo a te, allora:-). D'altra parte siamo in tempi di
campagna elettorale bertinottiana: "Io voglio". Beh, non so voi ma io voglio
essere Dio. Lo dice anche Fichte, più o meno: il compito dell'uomo è di
divenire Dio(*). Se Bertinotti mi garantisce che questa mia volontà sarà
soddisfatta, gli garantisco che lo voto:-). C'è un problema logico, però.
Per garantirmelo incontrovertibilmene, dovrebbe essere Dio lui stesso. E lo
stesso io, per garantirgli incontrovertibilmente il mio voto.

(*) Fichte ha però il pudore di aggiungere che si tratta di un compito
infinito.

Saluti,

Marco
Ananke
2005-08-20 16:10:03 UTC
Permalink
Post by Marco V.
Lo dice anche Fichte, più o meno: il compito dell'uomo è di
divenire Dio(*). [...]
(*) Fichte ha però il pudore di aggiungere che si tratta di un compito
infinito.
E se mi accontentassi di essere Cristo? Magari in qualche vita me la
cavo... ^___^


Ciao
Ananke Perditempo
--
Ognuno di noi e' ogni altro, ma da un diverso punto di vista

mailto: mgiovannini chiocciolina racine punto ra punto it
Ellecì
2005-08-20 16:21:22 UTC
Permalink
Post by Marco V.
Post by Ellecì
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
Preferirei l'esperienza diretta :-)
Esperienza diretta nel senso dell'autocoscienza?
Intendevo esperienza "di" Dio, ma anche così non sarebbe male.
Post by Marco V.
Beh, non so voi ma io voglio
essere Dio.
Opperbacco, non so. Non mi sento preparata :-) Onniscienza,
onnipotenza, onnipresenza ... me ovunque, per sempre, senza più nulla da
imparare ... naah. Magari sarei disponibile per un posto da divinità
minore, una dea dell'agricoltura, del ricamo, toh.

Elle
Marco V.
2005-08-20 22:13:55 UTC
Permalink
Post by Ellecì
Post by Marco V.
Esperienza diretta nel senso dell'autocoscienza?
Intendevo esperienza "di" Dio, ma anche così non sarebbe male.
Il che è un bel problema, perchè esperienze "di" Dio, nel senso
dell'esperienza "oggettiva", non sono logicamente consentite. Ecco perchè mi
riferivo all'autocoscienza.
Post by Ellecì
Opperbacco, non so. Non mi sento preparata :-) Onniscienza,
onnipotenza, onnipresenza ... me ovunque, per sempre, senza più nulla da
imparare ... naah. Magari sarei disponibile per un posto da divinità
minore, una dea dell'agricoltura, del ricamo, toh.
Ma un tempo lo eravate! Dee della casa! Perchè avete rinunciato a questa
divinità? Come avete potuto? Accidenti a voi!:-)

Però Dee del ricamo non è male. E' un ottimo inizio:-).

Un saluto,

Marco
Chérie
2005-08-21 08:11:32 UTC
Permalink
Post by Marco V.
Ma un tempo lo eravate! Dee della casa! Perchè avete rinunciato a questa
divinità? Come avete potuto? Accidenti a voi!:-)
è essere una divinità del focolare a costituire un accidente.
Post by Marco V.
Però Dee del ricamo non è male. E' un ottimo inizio:-).
Auguri Marvas ;-)
Post by Marco V.
Un saluto,
Marco
Un saluto

Chérie
Marco V.
2005-08-21 20:25:33 UTC
Permalink
Post by Chérie
Post by Marco V.
Ma un tempo lo eravate! Dee della casa! Perchè avete rinunciato a questa
divinità? Come avete potuto? Accidenti a voi!:-)
è essere una divinità del focolare a costituire un accidente.
Rispetto allo sviluppo storico lo è, certo. Una determinazione inessenziale,
che come è sorta così tramonta. L'unica possibilità per sottrarsi a questa
conclusione sarebbe di fare ricorso al concetto di "alienazione", il che
implicherebbe l'uso di una "essenza" (e lo fa lo stesso Marx, nel
determinare la società borghese come "alienante") e dunque,
conseguentemente, di "limite". Allo stato attuale della ricerca filosofica,
"essenza dell'uomo" pare una contradictio in adjecto. Anche "uomo" (inteso
come "essere umano") *può* essere una
determinazione inessenziale, che come è sorta così tramonta. Ci sono per lo
meno due ragioni per affermarlo. L'apertura storica dei linguaggi e lo
sviluppo della tecnica. A sua volta, però, la prima ragione sembra essere
dotata di una superiore potenza, in quanto sembra avere potenza sulla
seconda ragione.
Post by Chérie
Post by Marco V.
Però Dee del ricamo non è male. E' un ottimo inizio:-).
Auguri Marvas ;-)
L'urlo disperato che alberga dietro ogni sistema filosofico (visto che non
c'è una donna una che ne abbia finora prodotto uno): "AAAA Cercasi Dea del
cucinare, del rammendare calzini, dello stirare camicie":-)

Nel saper fare c'è sempre una scintilla divina.

Un saluto,

Marco
Chérie
2005-08-22 19:04:52 UTC
Permalink
Post by Marco V.
Post by Chérie
è essere una divinità del focolare a costituire un accidente.
Rispetto allo sviluppo storico lo è, certo. Una determinazione inessenziale,
che come è sorta così tramonta.
niente affatto inessenziale Marvas, a meno che questa tua considerazione
nasconda una metafisicismo di fondo: secondo te è possibile stabilire in che
misura un accidenti non possa avere valore ontologico essenziale?
forse perché questo suo valore viene misurato in termini di partecipazione
dunque l'accidenti è come un'alga sulle rive dell'essere?
non posso essere d'accordo.
Post by Marco V.
L'unica possibilità per sottrarsi a questa
conclusione sarebbe di fare ricorso al concetto di "alienazione", il che
implicherebbe l'uso di una "essenza" (e lo fa lo stesso Marx, nel
determinare la società borghese come "alienante") e dunque,
conseguentemente, di "limite". Allo stato attuale della ricerca filosofica,
"essenza dell'uomo" pare una contradictio in adjecto. Anche "uomo" (inteso
come "essere umano") *può* essere una
determinazione inessenziale, che come è sorta così tramonta.
Finché ci si limita a paragonare l'uomo a un sole dell'unico è chiaro che si
gioca ancora nel campo dello scimmiottamento di un'idea divina. ancor più
ridicolo se si pensa che questa idea divina è nata dall'uomo stesso.
Dunque sì alienazione oppure stasi, loop, ricorsività, permanere
nell'inconsistenza di un paradigma in via di sgretolamento.
Post by Marco V.
Ci sono per lo
meno due ragioni per affermarlo. L'apertura storica dei linguaggi e lo
sviluppo della tecnica. A sua volta, però, la prima ragione sembra essere
dotata di una superiore potenza, in quanto sembra avere potenza sulla
seconda ragione.
sembra: per il semplice fatto che la ragione è soggetta al proprio metro di
giudizio, dunque autolimitata, imperfetta parzialissima: soprattutto se
fondata su strutture razionali ancora legate a concetti teleologici (poco
importa se laici o tecnici) progressisti o evoluzionisti.
Post by Marco V.
Post by Chérie
Post by Marco V.
Però Dee del ricamo non è male. E' un ottimo inizio:-).
Auguri Marvas ;-)
L'urlo disperato che alberga dietro ogni sistema filosofico (visto che non
chi può dirlo Marvas..:-)
inoltre ci sarebbe da chiedersi se coloro che hanno prodotto sistemi
filosofici sono già stati uomini o solo persone desiderose di esserlo.
Post by Marco V.
"AAAA Cercasi Dea del
cucinare, del rammendare calzini, dello stirare camicie":-)
Di questo abbiamo parlato a lungo, entrambi attendiamo un androide di lucido
metallo satin.
Tuttavia preferisco una volubile persona di carne e sangue passibile della
definizione di uomo,
sorprendentemente pensante.
Post by Marco V.
Nel saper fare c'è sempre una scintilla divina.
Anche e soprattutto sulla conclusione non sono d'accordo.
Innanzitutto il problema del quid, fare cosa? in che direzione? con quale
misura? perché?
in secondo luogo, proprio nel fare io vedo qualcosa di schiettamente umano
davvero anche troppo.
Post by Marco V.
Un saluto,
Marco
Un saluto

Chérie
Marco V.
2005-08-23 14:08:16 UTC
Permalink
Post by Chérie
niente affatto inessenziale Marvas, a meno che questa tua considerazione
nasconda una metafisicismo di fondo: secondo te è possibile stabilire in che
misura un accidenti non possa avere valore ontologico essenziale?
Un accidenti!:-). Dal punto di vista aristotelico sembrerebbe facile. Se x è
presente senza la determinazione d, allora d non è
essenziale all'esserci di x, nel senso che non è necessario: se x esiste
senza d, allora x può esistere senza d. Puro a posteriori. Fondato però su
uno schema logico a priori. Ma sono possibili delle critiche, provenienti
per lo più dalla moderna filosofia del linguaggio.
Post by Chérie
forse perché questo suo valore viene misurato in termini di partecipazione
dunque l'accidenti è come un'alga sulle rive dell'essere?
non posso essere d'accordo.
Tuttavia, tu stessa sembravi utilizzare questo schema quando dicevi: "è
essere una divinità del focolare a costituire un accidente". E io a ciò mi
riferivo.
Post by Chérie
Finché ci si limita a paragonare l'uomo a un sole dell'unico è chiaro che si
gioca ancora nel campo dello scimmiottamento di un'idea divina. ancor più
ridicolo se si pensa che questa idea divina è nata dall'uomo stesso.
Dunque sì alienazione oppure stasi, loop, ricorsività, permanere
nell'inconsistenza di un paradigma in via di sgretolamento.
Post by Marco V.
Ci sono per lo
meno due ragioni per affermarlo. L'apertura storica dei linguaggi e lo
sviluppo della tecnica. A sua volta, però, la prima ragione sembra essere
dotata di una superiore potenza, in quanto sembra avere potenza sulla
seconda ragione.
sembra: per il semplice fatto che la ragione è soggetta al proprio metro di
giudizio, dunque autolimitata, imperfetta parzialissima: soprattutto se
fondata su strutture razionali ancora legate a concetti teleologici (poco
importa se laici o tecnici) progressisti o evoluzionisti.
Forse la fai un po' troppo facile. Nel senso che molto spesso la
denucia del carattere "ancora" metafisico o teleologico della tecnica
languisce nella più drammatica delle incapacità di indicare qualunque
prospettiva alternativa. Che non sia un: tutto resta così com'è. Questa
denuncia - è immediato riconoscerlo - abbonda da parte di una cultura
umanistica oramai agonizzante, che crede di poter tirare a campare ripetendo
gli schemi della denuncia della "violenza metafisica". Capisco comunque che
comprendere una volta per tutte (per quanto sia possibile farlo) che la
tecnica, per come si sta configurando, è *già* la coscienza della
"limitatezza", "imperfezione", "parzialità" (e chi più ne ha più ne metta
con i debolismi) della ragione, è un cosa difficilissima, cioè *durissima*.
Durissima, perchè - richiamo la tua attenzione su questo punto - una volta
che si sia compresa questa cosa, e tuttavia si continui ad avvertire la
"violenza" della tecnica, lo schema della denuncia antimetafisica è già
*indisponibile*. Non si potrà cioè più dire che la tecnica è "violenta"
perchè non tiene conto della "finitezza", della "debolezza", della
"limitatezza" della ragione etc. Ora, la premessa di questo mio ragionamento
è che la tecnica, per come ha preso a configurarsi, tenga già conto della
"debolezza" (sintetizzo con "debolezza" tutta quelle serie di termini che
richiamano all'avvertimento della intrinseca storicità della ragione
dell'uomo).

Questo breve ragionamento che ti ho presentato è lo schema logico del
fallimento, della catastrofe di gran parte della cultura umanistica europea.
Tutto sta in quella premessa, se essa sia "vera" o meno.
Ovviamente c'è sempre un grado di interpretazione. E io stesso sono in
generale titubante verso quella premessa. E' una premessa scomoda. Una
premessa rivoluzionaria.
Post by Chérie
Post by Marco V.
L'urlo disperato che alberga dietro ogni sistema filosofico (visto che non
chi può dirlo Marvas..:-)
Lo dice la storia:-). Magari è una "determinazione inessenziale":-). Come
sai,
però, io non seguo impostazioni psicanalitiche. Dunque mi limito
all'accertamento di un dato di fatto non contestabile. Contestabile
sarebbero le sue interpretazioni. Alle quali non facevo cenno, e comunque
sono in genere poco interessato.
Post by Chérie
inoltre ci sarebbe da chiedersi se coloro che hanno prodotto sistemi
filosofici sono già stati uomini o solo persone desiderose di esserlo.
Machismo filosofico?:-)
Post by Chérie
Post by Marco V.
"AAAA Cercasi Dea del
cucinare, del rammendare calzini, dello stirare camicie":-)
Di questo abbiamo parlato a lungo, entrambi attendiamo un androide di lucido
metallo satin.
Tuttavia preferisco una volubile persona di carne e sangue passibile della
definizione di uomo,
sorprendentemente pensante.
Ma no, sono d'accordo con te. Ti dicevo che quell'androide prima o poi verrà
costruito. Ma l'idea della sua costruzione non mi fa impazzire di gioia.
Semplicemente dopo un po' lo comprerei anch'o. (perchè il "sistema" facesse
arrivare un telefonino nelle mie tasche c'ha messo un mucchio di tempo).
Post by Chérie
Post by Marco V.
Nel saper fare c'è sempre una scintilla divina.
Anche e soprattutto sulla conclusione non sono d'accordo.
Innanzitutto il problema del quid, fare cosa? in che direzione? con quale
misura? perché?
in secondo luogo, proprio nel fare io vedo qualcosa di schiettamente umano
davvero anche troppo.
Fare ciò che si fa. Oggetto trascendentale del fare. Qualunque cosa. In un
senso fondamentale del termine "dio" direi che quella scintilla c'è. Pensa
solo alla parola platonica "demiurgo". O al mito di Prometeo. Siete delle
Dee, arrendetevi:-). Cesserete di esserlo il giorno in cui saprete fare
tutte e sole (infatti anche il non saper fare potrebbe essere intrepretato
come un saper non saper fare) le cose che sapranno fare gli uomini. E,
ovviamente, lo stesso vale per gli uomini nei vostri riguardi.

Un saluto,

Marco
Chérie
2005-08-23 19:32:18 UTC
Permalink
Post by Marco V.
Post by Chérie
niente affatto inessenziale Marvas, a meno che questa tua considerazione
nasconda una metafisicismo di fondo: secondo te è possibile stabilire in
che
Post by Chérie
misura un accidenti non possa avere valore ontologico essenziale?
Un accidenti!:-). Dal punto di vista aristotelico sembrerebbe facile. Se x è
presente senza la determinazione d, allora d non è
essenziale all'esserci di x, nel senso che non è necessario: se x esiste
senza d, allora x può esistere senza d. Puro a posteriori.
Fondato però su
uno schema logico a priori. Ma sono possibili delle critiche, provenienti
per lo più dalla moderna filosofia del linguaggio.
non solo dalla moderna filosofia del linguaggio. basta un semplicissimo
dubbio riguardo al fatto che dio deve per forza di cose essere anche quelle
determinazioni.
ne deriva rapidamente che non è necessario a sé stesso :-)?
dunque un accidenti assoluto dell'essere.
Se svincoliamo dio dalle sue determinazioni, fingendo che sia possibile
individuarle positivamente mi pare si arrivi ancora prima al definizione di
dio in quanto accidenti del tutto inconsistente in quanto privo non solo di
determinazioni (potrebbe esistere un dio in assenza, per ipotesi) ma anche
di legami causali o casuali con le stesse.
Post by Marco V.
Post by Chérie
forse perché questo suo valore viene misurato in termini di
partecipazione
dunque l'accidenti è come un'alga sulle rive dell'essere?
non posso essere d'accordo.
Tuttavia, tu stessa sembravi utilizzare questo schema quando dicevi: "è
essere una divinità del focolare a costituire un accidente". E io a ciò mi
riferivo.
sì, ho tralasciato di esplicitare accuratamente i passaggi del mio
ragionamento, non posso sempre puntare a dissolvere ogni sistema di
pensiero.
del resto non capisco perché non possa costituire un accidenti, seppur
relativo in quanto inserito una determinata contingenza.
Post by Marco V.
Post by Chérie
sembra: per il semplice fatto che la ragione è soggetta al proprio metro
di
Post by Chérie
giudizio, dunque autolimitata, imperfetta parzialissima: soprattutto se
fondata su strutture razionali ancora legate a concetti teleologici (poco
importa se laici o tecnici) progressisti o evoluzionisti.
Forse la fai un po' troppo facile. Nel senso che molto spesso la
denucia del carattere "ancora" metafisico o teleologico della tecnica
languisce nella più drammatica delle incapacità di indicare qualunque
prospettiva alternativa. Che non sia un: tutto resta così com'è. Questa
denuncia - è immediato riconoscerlo - abbonda da parte di una cultura
umanistica oramai agonizzante, che crede di poter tirare a campare ripetendo
gli schemi della denuncia della "violenza metafisica".
la metafisica non è affatto violenta: è la sua traduzione in dogma e quindi
la sua pragmatizzazione a diventare violenza.
in secondo luogo, tu definiresti Popper un umanista intenzionale?
Post by Marco V.
Capisco comunque che
comprendere una volta per tutte (per quanto sia possibile farlo) che la
tecnica, per come si sta configurando, è *già* la coscienza della
"limitatezza", "imperfezione", "parzialità" (e chi più ne ha più ne metta
con i debolismi) della ragione, è un cosa difficilissima, cioè *durissima*.
Dietro questa affermazione vi è il dogmatismo più spinto Marco V.
Identifichi un concetto come verità.
e che questo concetto rivestito di verità sia definito limitatezza e
parzialità non può far altro che confermare la realtà prospettata dalla
metafisica!
Post by Marco V.
Durissima, perchè - richiamo la tua attenzione su questo punto - una volta
che si sia compresa questa cosa, e tuttavia si continui ad avvertire la
"violenza" della tecnica, lo schema della denuncia antimetafisica è già
*indisponibile*.
Su questo punto la mia ttenzione ricade spontaneamente, nonostante abbia già
fiutato l'arrivo di questo passaggio dall'aprioristica introduzione del
paragrafo.
Post by Marco V.
Non si potrà cioè più dire che la tecnica è "violenta"
perchè non tiene conto della "finitezza", della "debolezza", della
"limitatezza" della ragione etc.
Personalmente non ho mai detto che la tecnica è violenta: e mai potrei
affermare qualcosa di analogo.
Ho delle convinzioni personali razionalmente supportate riguardo al fatto
che nessun concetto sia separabile dall'uomo che lo pensa e lo applica.
che senso ha dunque parlare di tecnica nei termini su esposti? Che se ne
parli contraddicendo o affermando una tecnica non ha alcuna rilevanza
riguardo al fatto che vi è stato uno slittamento del problema.
Post by Marco V.
Ora, la premessa di questo mio ragionamento
è che la tecnica, per come ha preso a configurarsi, tenga già conto della
"debolezza" (sintetizzo con "debolezza" tutta quelle serie di termini che
richiamano all'avvertimento della intrinseca storicità della ragione
dell'uomo).
non è la ragione ad essere storica: è la sua applicazione a trovare
dimensione nella storia e ad essere passibile di storicizzazione.
la storicità è un concetto di schietta derivazione materica e materialista:
ogni lettura metafisica che ne viene condotta non può che essere
suscettibile di utilizzo autoritario e distruttivo, alienante e
disumanizzante.
Post by Marco V.
Questo breve ragionamento che ti ho presentato è lo schema logico del
fallimento, della catastrofe di gran parte della cultura umanistica europea.
Pardon, dopo il mio ragionamento non posso condividere queste conclusioni:

che mi paiono non sussistere.
Post by Marco V.
Una
premessa rivoluzionaria.
berrei premesse cause e moti rivoluzionari fino all'ultima stilla, ma temo
che non siano ancora davvero comparse nemmeno le vere sementi di tale uva,
sul pianeta Terra.
Post by Marco V.
Post by Chérie
Post by Marco V.
L'urlo disperato che alberga dietro ogni sistema filosofico (visto che
non
Post by Chérie
chi può dirlo Marvas..:-)
Lo dice la storia:-).
Allora usa il passato, per precisione.
Lo dice la grammatica.
Post by Marco V.
Magari è una "determinazione inessenziale":-).
a me pare una non-determinazione, come dimostra la tautologia che metti a
conclusione del tuo post.
dunque tutto è possibile, e necessario direi
Post by Marco V.
Come
sai,
però, io non seguo impostazioni psicanalitiche. Dunque mi limito
all'accertamento di un dato di fatto non contestabile. Contestabile
sarebbero le sue interpretazioni. Alle quali non facevo cenno, e comunque
sono in genere poco interessato.
Marx fa male, Habermas ancora di più.
Durkheim a volte da il colpo di grazia.
Post by Marco V.
Post by Chérie
inoltre ci sarebbe da chiedersi se coloro che hanno prodotto sistemi
filosofici sono già stati uomini o solo persone desiderose di esserlo.
Machismo filosofico?:-)
non andiamo OT contaminando l'esegesi filosofica con beffardi tratti
psicoanalitici.
desolée anzi per il mio parziale slittamento dell'attenzione. :-)
Post by Marco V.
Ma no, sono d'accordo con te. Ti dicevo che quell'androide prima o poi verrà
costruito. Ma l'idea della sua costruzione non mi fa impazzire di gioia.
Semplicemente dopo un po' lo comprerei anch'o. (perchè il "sistema" facesse
arrivare un telefonino nelle mie tasche c'ha messo un mucchio di tempo).
E' qui l'errore.
nel comprare: l'androide dovrebbe essere gratuito. ma non apriamo di nuovo
le cataratte del cielo, per una volta.
Post by Marco V.
Fare ciò che si fa. Oggetto trascendentale del fare.
niente affatto: ciò che trascende è il voler fare.
Post by Marco V.
Qualunque cosa. In un
senso fondamentale del termine "dio" direi che quella scintilla c'è. Pensa
solo alla parola platonica "demiurgo". O al mito di Prometeo. Siete delle
Dee, arrendetevi:-).
Ritengo di non dovermi arrendere se non di fronte a me stessa e l'immagine
che il mondo rimanda di me.
Il perdono dei miei errori, nonché il loro resoconto e pagamento, non posso
che trovarlo in me stessa.
Come quel fluire incessante e setoso dell'acqua
perché non pensare che forse anche un dio esiste, magari come una pietra che
provoca attrito sul greto del fiume assieme a innumerevoli altre, nel
pacifico esistere del cosmo indistinto?
Post by Marco V.
Cesserete di esserlo il giorno in cui saprete fare
tutte e sole (infatti anche il non saper fare potrebbe essere intrepretato
come un saper non saper fare) le cose che sapranno fare gli uomini. E,
ovviamente, lo stesso vale per gli uomini nei vostri riguardi.
Non sono d'accordo, Marco V.
L'impostazione rivela non solo una confusione teoretica, anzi direi di più,
ontologica, tra la potenzialità al fare e la fattività ( che sarebbe a dire
il vero un gradino successivo della prassi ):
ma anche un vizio di logica.
Premetto che dalle tue parole trapela una struttura più che tradizionale,
direi reazionaria.
la seguo esclusivamente per comprendere il tuo pensiero.
Se la donna facesse tutte e sole le cose che l'uomo fa, questo insieme di
cose X dovrebbe essere dato come sufficiente e necessario. Resta l'isola,
fino a prova contraria, necessaria al tutto della procreazione (accantoniamo
i mezzi per ora).
D'altro canto sostieni che dovrebbe valere il contrario ovvero che l'uomo
dovrebbe fare l'insieme di cose y che sa fare la donna.
Ne deriverebbe che ogni cosa che l'uomo fa è assolutamente inutile e
incosistente.
Come avere la parità totale?
Con una macchina che abbia le medesime funzionalità dell'utero materno.
Ma su questo ci sia accapigliati già molte volte in passato,
non credo sia il caso di proseguire, almeno per ora :-)
Post by Marco V.
Un saluto,
Marco
Un saluto

Chérie
Marco V.
2005-08-23 22:11:25 UTC
Permalink
Post by Chérie
E' qui l'errore.
nel comprare: l'androide dovrebbe essere gratuito. ma non apriamo di nuovo
le cataratte del cielo, per una volta.
"Dovrebbe"? Sarei curioso di sentirlo fondare una volta che sia una, questo
"dovrebbe". Anzi, mi viene un sospetto. Si tratta di un "dovrebbe" che
"dovrebbe" a sua volta essere fondato:-). Ah, vabbè, ho capito. Il paradiso
in terra. Anzi no, in tevva;-).

Cataratte del cielo ben chiuse e a presto,

Marco
Chérie
2005-08-24 19:13:00 UTC
Permalink
Post by Marco V.
"Dovrebbe"? Sarei curioso di sentirlo fondare una volta che sia una, questo
"dovrebbe". Anzi, mi viene un sospetto. Si tratta di un "dovrebbe" che
"dovrebbe" a sua volta essere fondato:-). Ah, vabbè, ho capito. Il paradiso
in terra. Anzi no, in tevva;-).
Cataratte del cielo ben chiuse e a presto,
Beh, ora che avevi spostato il discorso dialettico sul piano della
grammatica
avremmo potuto costruirci una zattera con la traduzione della parola
metafisica e passare il tempo a giocarci a dadi.
Una bazzecola, per un logico,
se non fosse che poi si affaccerebbero all'orizzonte altre presunte
divinità, come la fortuna, l'inatteso et c et c..
Post by Marco V.
Marco
Un saluto, Mavvas :-)

Chérie
Marco V.
2005-08-24 21:11:25 UTC
Permalink
Post by Chérie
Post by Marco V.
Cataratte del cielo ben chiuse e a presto,
Beh, ora che avevi spostato il discorso dialettico sul piano della
grammatica
Che hai capito? Rinvio solo la risposta a tra qualche giorno, per ragioni di
tempo.
Post by Chérie
avremmo potuto costruirci una zattera con la traduzione della parola
metafisica e passare il tempo a giocarci a dadi.
Va bene il gioco, ma i discorsi sono una cosa seria. Almeno per me. Sono
seri, i discorsi, proprio perchè possono comunicare l'impressione (errata)
di poter trasformare la realtà in un gioco infinito.
Post by Chérie
Una bazzecola, per un logico,
se non fosse che poi si affaccerebbero all'orizzonte altre presunte
divinità, come la fortuna, l'inatteso et c et c..
Post by Marco V.
Marco
Un saluto, Mavvas :-)
Un saluto anche a lei, signovina Chévie:-),

Marco
Chérie
2005-08-26 04:17:45 UTC
Permalink
Post by Marco V.
Post by Chérie
avremmo potuto costruirci una zattera con la traduzione della parola
metafisica e passare il tempo a giocarci a dadi.
Va bene il gioco, ma i discorsi sono una cosa seria. Almeno per me. Sono
seri, i discorsi, proprio perchè possono comunicare l'impressione (errata)
di poter trasformare la realtà in un gioco infinito.
Vuoi forse dire che i filosofi e le relative ricerche successive allo
strutturalismo non lo sono?
Post by Marco V.
Un saluto anche a lei, signovina Chévie:-),
Marco
Un saluto

Chérie
Ellecì
2005-08-21 13:08:55 UTC
Permalink
Post by Marco V.
Il che è un bel problema, perchè esperienze "di" Dio, nel senso
dell'esperienza "oggettiva", non sono logicamente consentite.
Facciamo un'esperienza soggettiva e non parliamone più. Convincente,
però :-)
Post by Marco V.
Ma un tempo lo eravate! Dee della casa! Perchè avete rinunciato a questa
divinità?
Era un po' ingombrante, a pensarci. Nella migliore delle ipotesi,
noiosa. Posso fare la dea part-time? Adorazione tra le 10,30 e le 15,
sabato e festivi chiuso. Sacrifici umani di forzitalioti vergini
riservati ai giorni pre-elettorali.
Post by Marco V.
Però Dee del ricamo non è male. E' un ottimo inizio:-).
Si confà alla mia pigra natura.

Elle
Marco V.
2005-08-21 20:21:06 UTC
Permalink
Post by Ellecì
Post by Marco V.
Il che è un bel problema, perchè esperienze "di" Dio, nel senso
dell'esperienza "oggettiva", non sono logicamente consentite.
Facciamo un'esperienza soggettiva e non parliamone più. Convincente,
però :-)
Convincente sì. Anche perchè come diavolo si può fare esperienza oggettiva
di Dio, se Dio è "il tutto"? "Il tutto" non è una mela poggiata su un
tavolo.
Post by Ellecì
Post by Marco V.
Ma un tempo lo eravate! Dee della casa! Perchè avete rinunciato a questa
divinità?
Era un po' ingombrante, a pensarci. Nella migliore delle ipotesi,
noiosa. Posso fare la dea part-time? Adorazione tra le 10,30 e le 15,
sabato e festivi chiuso. Sacrifici umani di forzitalioti vergini
riservati ai giorni pre-elettorali.
Bruciane quanti ne vuoi. A patto che non mi salvi quelli dell'altra parte.
Giusto per la par condicio, si intende:-).... Mi assale un dubbio...
Ellecì...LC...Lotta Continua? Non mi dire che ho indovinato!:-)

Saluti,

Marco
Ellecì
2005-08-21 20:59:24 UTC
Permalink
Post by Marco V.
come diavolo si può fare esperienza oggettiva
di Dio, se Dio è "il tutto"? "Il tutto" non è una mela poggiata su un
tavolo.
Dio è "il tutto"? Ero rimasta all'essere perfettissimo creatore del
cielo e della terra.
Post by Marco V.
Post by Ellecì
Sacrifici umani di forzitalioti vergini
riservati ai giorni pre-elettorali.
Bruciane quanti ne vuoi. A patto che non mi salvi quelli dell'altra parte.
L'altare è mio e lo gestisco io :-P
Post by Marco V.
Giusto per la par condicio, si intende:-)
Nada. Questa roba di fare la dea non è così male :-)

.... Mi assale un dubbio...
Post by Marco V.
Ellecì...LC...Lotta Continua? Non mi dire che ho indovinato!:-)
Ma va, sono le mie iniziali. Ringrazio di non chiamarmi Carlotta Lajolo,
però.

Elle
Chérie
2005-08-21 08:10:11 UTC
Permalink
Opperbacco, non so. Non mi sento preparata :-) Onniscienza, onnipotenza,
onnipresenza ... me ovunque, per sempre, senza più nulla da imparare ...
naah. Magari sarei disponibile per un posto da divinità minore, una dea
dell'agricoltura, del ricamo, toh.
Beeellooo questo gioco ^__^
io faccio la dea dell'assenza il cui apparire si manifesta
dal caos indistinto attraverso l'intervento del caso .
però non so a che genere di ricamo tu ti riferisca :-D
Elle
Ciao

Chérie
Ellecì
2005-08-21 13:15:11 UTC
Permalink
Post by Chérie
Beeellooo questo gioco ^__^
io faccio la dea dell'assenza il cui apparire si manifesta
dal caos indistinto attraverso l'intervento del caso .
ROTFL. Non facciamoci mancare niente :-)
Post by Chérie
però non so a che genere di ricamo tu ti riferisca :-D
Pensavo a qualcosa di non troppo impegnativo :-) L'Eterno
Imperscrutabile Disegno del Sacro Punto Croce.

Ciao, Chérie.

Elle
Chérie
2005-08-21 16:26:48 UTC
Permalink
Pensavo a qualcosa di non troppo impegnativo :-) L'Eterno Imperscrutabile
Disegno del Sacro Punto Croce.
Come imperscrutabile? se devi ricamarci le crocine dovrai pur seguire una
traccia.
o perlomeno *un'idea*.
La mia ava aveva un bel dire alla piccola Chérie..che non ha imparato
niente,
di niente di niente..:-)
Ciao, Chérie.
Elle
Omaggi

Chérie
Ellecì
2005-08-21 19:25:26 UTC
Permalink
Post by Chérie
Pensavo a qualcosa di non troppo impegnativo :-) L'Eterno Imperscrutabile
Disegno del Sacro Punto Croce.
Come imperscrutabile? se devi ricamarci le crocine dovrai pur seguire una
traccia.
"Devo" ricamarci le crocine?!?!? Nonono. Le crocine le ricamano i
fedeli, tentando di rappresentare, attraverso questa nobile arte, il
disegno ineffabile, indicibile & imperscutabile che io impersono. Eh!
Post by Chérie
La mia ava aveva un bel dire alla piccola Chérie..che non ha imparato
niente,
di niente di niente..:-)
Pazienza, ti terrò un posto come esegeta.

Elle
Chérie
2005-08-22 18:40:51 UTC
Permalink
Post by Chérie
Pensavo a qualcosa di non troppo impegnativo :-) L'Eterno Imperscrutabile
Disegno del Sacro Punto Croce.
Come imperscrutabile? se devi ricamarci le crocine dovrai pur seguire una
traccia.
"Devo" ricamarci le crocine?!?!? Nonono. Le crocine le ricamano i fedeli,
tentando di rappresentare, attraverso questa nobile arte, il disegno
ineffabile, indicibile & imperscutabile che io impersono. Eh!
aah, dunque tu stessa sei un punto croce.
non è una bella idea Ellecì.
Pazienza, ti terrò un posto come esegeta.
Naa, io tutt'al più faccio il genio accanto al focolare :-))
gestisco le flammate
Elle
et.cì
fa freddo oggi dalla mie parti.

Au revoir
Chérie
2005-08-20 19:05:53 UTC
Permalink
Post by Marco V.
Esperienza diretta nel senso dell'autocoscienza? Dio esiste perchè io esisto
ed io sono Dio? Mi accodo a te, allora:-). D'altra parte siamo in tempi di
campagna elettorale bertinottiana: "Io voglio". Beh, non so voi ma io voglio
essere Dio. Lo dice anche Fichte, più o meno: il compito dell'uomo è di
divenire Dio(*). Se Bertinotti mi garantisce che questa mia volontà sarà
soddisfatta, gli garantisco che lo voto:-). C'è un problema logico, però.
Per garantirmelo incontrovertibilmene, dovrebbe essere Dio lui stesso. E lo
stesso io, per garantirgli incontrovertibilmente il mio voto.
innanzitutto smettiamola con questafusione di politica e filosofia
in secondo luogo se proprio vogliamo sporcare i discorsi con questi
argomenti
preferisci quel fottuto di Berlusconi
che non ti chiede nemmeno cosa vuoi, ti fa credere di volere qualcosa che ha
imposto subdolamente attraverso i mezzi di comunicazione!

ma siamo in Italia , c'è Pulcinella o la Bellucci o la Arcuri che ballano
chi si preoccupa cchiù.
Post by Marco V.
Saluti,
Marco
Saluti

Chérie
Marco V.
2005-08-20 20:39:31 UTC
Permalink
Post by Chérie
innanzitutto smettiamola con questafusione di politica e filosofia
in secondo luogo se proprio vogliamo sporcare i discorsi con questi
argomenti
preferisci quel fottuto di Berlusconi
che non ti chiede nemmeno cosa vuoi, ti fa credere di volere qualcosa che ha
imposto subdolamente attraverso i mezzi di comunicazione!
Ma allora tu come fai a saperlo che Egli (il Grande Satana, il Demonio:-))
impone subdolamente etc.? Difficile che sia una evidenza.

E poi. Meglio uno che ti fa credere di volere ciò che ha imposto? Oppure uno
che ti fa credere di poter realizzare la tua volontà? Sia fatta la Sua
Volontà, ai posteri l'ardua sentenza.

Un saluto,

Marco
Chérie
2005-08-20 20:42:52 UTC
Permalink
Post by Marco V.
Ma allora tu come fai a saperlo che Egli (il Grande Satana, il Demonio:-))
impone subdolamente etc.? Difficile che sia una evidenza.
essendo quanto di più lontano vi è da una divinità mi sembra non ci voglia
molto a capirne le mosse.
Post by Marco V.
E poi. Meglio uno che ti fa credere di volere ciò che ha imposto? Oppure uno
che ti fa credere di poter realizzare la tua volontà? Sia fatta la Sua
Volontà, ai posteri l'ardua sentenza.
Meglio sbarazzarsi del concetto di autorità, nell'impossibilità di tutto
questo meglio quanto di più possibile vicino all'utopia. :-)
Post by Marco V.
Un saluto,
Marco
Un saluto

Chérie
Marco V.
2005-08-20 20:54:24 UTC
Permalink
Post by Chérie
essendo quanto di più lontano vi è da una divinità mi sembra non ci voglia
molto a capirne le mosse.
Ma se è quanto di più lontano da una divinità perchè manipola la gente
mediante i mass-media, allora trattasi di petitio principii.
Post by Chérie
Post by Marco V.
E poi. Meglio uno che ti fa credere di volere ciò che ha imposto? Oppure uno
che ti fa credere di poter realizzare la tua volontà? Sia fatta la Sua
Volontà, ai posteri l'ardua sentenza.
Meglio sbarazzarsi del concetto di autorità, nell'impossibilità di tutto
questo meglio quanto di più possibile vicino all'utopia. :-)
OK, accetto di buon grado. Voglio diventare Dio, e che l'Arcuri sia la mia
dea!:-)

Diciamo che nel gioco della torre butterei sotto Bert. un millesimo di
secondo prima di Berl. Un millesimo di secondo, tutto qui.

A presto,

Marco
Chérie
2005-08-20 20:59:45 UTC
Permalink
Post by Marco V.
Ma se è quanto di più lontano da una divinità perchè manipola la gente
mediante i mass-media, allora trattasi di petitio principii.
niente affatto, siamo nel campo della contigenza e degli accidenti.
dunque supponenza all'origine, illegittima assunzione di incarichi,
passiva accettazione da parte di una struttura statale non supportata da
consistente e nitido apparato codstituzionale e da un profonda incoscienza
civile della popolazione
Post by Marco V.
OK, accetto di buon grado. Voglio diventare Dio, e che l'Arcuri sia la mia
dea!:-)
questo non mi pare rilevante.
Post by Marco V.
Diciamo che nel gioco della torre butterei sotto Bert. un millesimo di
secondo prima di Berl. Un millesimo di secondo, tutto qui.
diciamo che è bene guardare oltre il gioco della torre e pensare che , così
come stanno le cose, chiunque avrebbe possibilità di parteciparvi.
vi è davvero una democrazia al giorno d'oggi, specialmente in Italia?
Post by Marco V.
A presto,
Marco
A presto

Chérie
L
2005-08-20 21:18:13 UTC
Permalink
Post by Marco V.
Post by Ellecì
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
Preferirei l'esperienza diretta :-)
Esperienza diretta nel senso dell'autocoscienza? Dio esiste perchè io esisto
ed io sono Dio? Mi accodo a te, allora:-). D'altra parte siamo in tempi di
campagna elettorale bertinottiana: "Io voglio". Beh, non so voi ma io voglio
essere Dio. Lo dice anche Fichte, più o meno: il compito dell'uomo è di
divenire Dio(*). Se Bertinotti mi garantisce che questa mia volontà sarà
soddisfatta, gli garantisco che lo voto:-). C'è un problema logico, però.
Per garantirmelo incontrovertibilmene, dovrebbe essere Dio lui stesso. E lo
stesso io, per garantirgli incontrovertibilmente il mio voto.
(*) Fichte ha però il pudore di aggiungere che si tratta di un compito
infinito.
Saluti,
Marco
Compliementi, il surrealismo è sempre un buon modo di vivere.
Ti piacino i quadri naif?

http://www.artenaif.com/

L
L
2005-08-20 21:16:18 UTC
Permalink
Post by Ellecì
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
Preferirei l'esperienza diretta :-)
Perché non hai mai incontrato Dio?
Post by Ellecì
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
Dipende. Direi comunque che c'è maggiore libertà nel compiere le scelte,
se si conoscono meglio i fattori in gioco.
Quindi Dio sarebbe furbo a non farsi vedere?
Post by Ellecì
Post by L
In base a che, dovrebbero essere le nostre convinzioni?
Per me, in base a quello di cui ho esperienza diretta o testimonianze
degne di fede.
Post by L
In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?
"Vero" è un termine che non amo molto.
Post by L
In base a che considerare vero (almeno momentaneamente)=credere?
Credere può significare considerare verosimile (vero, se preferisci, ma
non è la medesima cosa), oppure avere fede.
Post by L
Qual'è la prova?
La "prova" per distinguere falso da vero? Dipende. Se mi apparisse un
enorme occhio luminoso incastonato in un triangolo di fuoco, e una voce
profonda e maschia uscita dal nulla mi chiedesse di sacrificare il mio
primogenito, forse penserei di aver bisogno di psicoterapia. Se leggessi
sul quotidiano (per l'ennesima volta) la storia dello "scienziato" che
tenta trapianti di teste fra scimmie allo scopo di "curare" le lesioni
cerebrali, mi scapperebbe da ridere. Tuttavia, spesso considero le mie
esperienze e gli articoli divulgativi sugli esperimenti scientifici
abbastanza verosimili.
SE sentissi quella voce ... ti sentiresti obbligata ad obbedire, o pensi
che riusciresti a trovare in te le forze per sapere dire il tuo
pensiero, senza subire quello di chiunque, anche se fosse Dio?
Post by Ellecì
Post by L
Esiste una prova definitiva?
Cogito ergo sum? Ma mi par di ricordare che anche questo potrebbe essere
messo in dubbio.
Post by L
E se è definitiva e non vi è nulla da aggiungere, perché la vita, la
mutazione?
Boh?
Post by L
Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?
Potrebbe essere etico permettere a ciascuno di coltivare le proprie
(inevitabili?) credulonerie. E ai pochi scettici autentici di metterle
in dubbio.
Elle
Se fosse così forse lo stiamo già facendo!

: - )

L
Ellecì
2005-08-21 14:35:11 UTC
Permalink
Post by L
Perché non hai mai incontrato Dio?
No.
Post by L
Post by Ellecì
Dipende. Direi comunque che c'è maggiore libertà nel compiere le scelte,
se si conoscono meglio i fattori in gioco.
Quindi Dio sarebbe furbo a non farsi vedere?
Non saprei. Dio desidera limitare la conoscenza dei fattori in gioco per
ridurre la libertà di scelta?
Post by L
SE sentissi quella voce ... ti sentiresti obbligata ad obbedire, o pensi
che riusciresti a trovare in te le forze per sapere dire il tuo
pensiero, senza subire quello di chiunque, anche se fosse Dio?
Preferisco pensare che conserverei la mia libertà di pensiero e azione
... ma poi, trovarmi alle tre del mattino, in mutande, di fronte al
creatore dell'universo, potrebbe essere un tantino condizionante.
Post by L
Post by Ellecì
Potrebbe essere etico permettere a ciascuno di coltivare le proprie
(inevitabili?) credulonerie. E ai pochi scettici autentici di metterle
in dubbio.
Se fosse così forse lo stiamo già facendo!
: - )
Sì, in perenne, instabile equilibrio :-) E' che ogni tanto l'insieme si
sbilancia in qualche direzione.

Elle
L
2005-08-21 16:03:21 UTC
Permalink
Post by Ellecì
Post by L
Perché non hai mai incontrato Dio?
No.
La tua onestà intellettuale ne espande -di Dio- i confini ...

Penso sia un ottimo incipit!
Post by Ellecì
Post by L
Post by Ellecì
Dipende. Direi comunque che c'è maggiore libertà nel compiere le scelte,
se si conoscono meglio i fattori in gioco.
Quindi Dio sarebbe furbo a non farsi vedere?
Non saprei. Dio desidera limitare la conoscenza dei fattori in gioco per
ridurre la libertà di scelta?
Penso che abbia organizzato questi "sei personaggi in cerca di autore",
che noi siamo.

Ora poiché non tutto ciò che facciamo ci risulta molto razionale, forse
ci sono degli elementi che ci sfuggono.

E' più che giusto non dire che tutto ciò che non capiamo dipende dal BAU
BAU ...
Ma mi sembra ugualmente puerile escludere fattori "terzi" in ciò che
viviamo.
Post by Ellecì
Post by L
SE sentissi quella voce ... ti sentiresti obbligata ad obbedire, o pensi
che riusciresti a trovare in te le forze per sapere dire il tuo
pensiero, senza subire quello di chiunque, anche se fosse Dio?
Preferisco pensare che conserverei la mia libertà di pensiero e azione
... ma poi, trovarmi alle tre del mattino, in mutande, di fronte al
creatore dell'universo, potrebbe essere un tantino condizionante.
Sulla scena delle mutande ci girerei un film, mi sembra un ottimo
soggetto.
E del resto visto che si possono fare i filmini persino con i cellulari,
mancano solo delle buone idee.

Produciamo un soggetto/film/mettimo il primo tempo on line -> solo con
carta di credito facciamo fare il down load del secondo tempo?

: - )

(Promo: 2° tempo)
("davanti da Dio senza mutante")
Post by Ellecì
Post by L
Post by Ellecì
Potrebbe essere etico permettere a ciascuno di coltivare le proprie
(inevitabili?) credulonerie. E ai pochi scettici autentici di metterle
in dubbio.
Se fosse così forse lo stiamo già facendo!
: - )
Sì, in perenne, instabile equilibrio :-) E' che ogni tanto l'insieme si
sbilancia in qualche direzione.
Elle
Sei già nel cast, scritturata.
Appena è finita la sceneggiatura si inizia con il primo ciak.

L
Ellecì
2005-08-21 20:24:56 UTC
Permalink
Post by L
Ma mi sembra ugualmente puerile escludere fattori "terzi" in ciò che
viviamo.
Richiede comunque una certa dose di coraggio, dichiararsi soli e
responsabili in proprio e terribilmente mortali :-)
Post by L
(Promo: 2° tempo)
("davanti da Dio senza mutante")
Rotfl. A chi pensi di affidare la parte di Dio?

Elle
Raffaele Benzi
2005-08-20 13:25:30 UTC
Permalink
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
Le prove
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
Indiffertente. Se dovesse esistere non si potrebbe interessare alle mia
azioni.
Post by L
E' un piccolo esercizio di estrapolazione, aiuta a immaginare i fatti
prima che dobbiamo renderne conto almeno a noi stessi.
Una piccola fatica -> un nuovo orizzonte ... per chi vuole la verità
Vangeli - Giovanni Gv 20,27
Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a
voi!". 27 Poi disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie
mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più
incredulo ma credente!". 28 Rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!".
29 Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che
pur non avendo visto crederanno!".
....Non ho parole...insisti con queste storie...
Post by L
In base a che, dovrebbero essere le nostre convinzioni?
Ovviamente al contyesto in cui siamo cresciuti...
Post by L
In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?
Alle nostre esperienze.
Post by L
In base a che considerare vero (almeno momentaneamente)=credere?
Non condivido. Credere non significa giudicare vero.
Post by L
Qual'è la prova?
Esiste una prova definitiva?
No.
Post by L
E se è definitiva e non vi è nulla da aggiungere, perché la vita, la
mutazione?
Cosa e' la vita? Un insieme di reazioni chimiche...
Post by L
Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?
Perche' non fa male a terzi...fino a quando non diventa integralismo.ò
Post by L
Ho solo esplicitato alcune domande che non mi sembrano ovvie,
spero interessanti.
Vogliamo scommettere che quasi nessuno risponderà?
Tutti al mare....


Raffaele
L
2005-08-20 21:36:23 UTC
Permalink
Ciao Raffaele finalmente si ripopola il ng!

: - )
Post by Raffaele Benzi
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
Le prove
Di che tipo?

Ti immagini un Dio personificato?
Post by Raffaele Benzi
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
Indiffertente. Se dovesse esistere non si potrebbe interessare alle mia
azioni.
Perché?

Pensi a qualcuno come nella corte di Gengis Khan?

E se lo stacco che pensiamo verso l'alto fosse verso il basso ... un
oceano di misericordia?

Se dopo che hai camminato una vita desiderasse lascarti i piedi e poi
baciarteli?

: - )

Faresti il gesto dell'Iscariota che gli rompe il labbro nel rimettersi i
calzari?
Post by Raffaele Benzi
Post by L
E' un piccolo esercizio di estrapolazione, aiuta a immaginare i fatti
prima che dobbiamo renderne conto almeno a noi stessi.
Una piccola fatica -> un nuovo orizzonte ... per chi vuole la verità
Vangeli - Giovanni Gv 20,27
Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a
voi!". 27 Poi disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie
mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più
incredulo ma credente!". 28 Rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!".
29 Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che
pur non avendo visto crederanno!".
....Non ho parole...insisti con queste storie...
E' lo scandalo di provare a riesporre il quadro di una scena e vedere se
c'è ancora qualcosa che ci dice o se il mio amico angelo è ancora
giovane ... tu lo sai?

Oppure le cattedrali oscurano ... e le bianche ali -> bianche non
sembran più ...

L'icona è inguardabile?

E' ormai esoterica?

Può il nostro sguardo poggiarsi sulla sofferenza, su una innocenza, su
una corruzione e non cambiare istantaneamente canale?

Abbiamo ancora la capacità della contemplazione?

E se quella scena fosse vera?

E se quella scena fosse falsa?

Dove sono l'alfa e l'omega, chi ci da un riferimento un metro di
paragone?

E deve esistere tale metro?

Oppure è ancora scendere nell'adorazione della vecchiezza della
statualità, della inavobilità, fino all'adorazione di ciò che non muta,
della morte?
Post by Raffaele Benzi
Post by L
In base a che, dovrebbero essere le nostre convinzioni?
Ovviamente al contesto in cui siamo cresciuti...
Quindi per te

Y=F(x,t)

Solo lo status basta a dire le nostre azioni?
Post by Raffaele Benzi
Post by L
In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?
Alle nostre esperienze.
Post by L
In base a che considerare vero (almeno momentaneamente)=credere?
Non condivido. Credere non significa giudicare vero.
Post by L
Qual'è la prova?
Esiste una prova definitiva?
No.
Qui finalmente un guizzo di vita!

: - )

Allora anche tu ancora cerchi?

Anche tu non presupponi la statualità come tendenza ai tuoi desideri!
Post by Raffaele Benzi
Post by L
E se è definitiva e non vi è nulla da aggiungere, perché la vita, la
mutazione?
Cosa e' la vita? Un insieme di reazioni chimiche...
Allora mi compro un po' di bicarbonato!

: - )

Eppure io con il solo potere della mente, ho potuto garire dalla
gastrite e dalla dipendenza dei farmaci che mi permettevano di non
soffrire.
Post by Raffaele Benzi
Post by L
Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?
Perche' non fa male a terzi...fino a quando non diventa integralismo.
Tu pensi che ci sia una persona che da viva possa essere integralista?

E come farebbe ad essere viva?
Post by Raffaele Benzi
Post by L
Ho solo esplicitato alcune domande che non mi sembrano ovvie,
spero interessanti.
Vogliamo scommettere che quasi nessuno risponderà?
Tutti al mare....
Raffaele
Ho faticato un po' per rispondere al post ...

E' segno che la tua classe non è acqua ...

L
Raffaele Benzi
2005-08-21 07:27:16 UTC
Permalink
Post by L
Ciao Raffaele finalmente si ripopola il ng!
: - )
Post by Raffaele Benzi
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
Le prove
Di che tipo?
L' epifania.
Post by L
Ti immagini un Dio personificato?
Ma non scherziamo...un virus non puo' avere visione del suo ospite che sta
uccidendo...
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
Indiffertente. Se dovesse esistere non si potrebbe interessare alle mia
azioni.
Perché?
Perche' non sono rilevante. Come non sarebbe rilevante l'intero un iverso:
esso potrebbe cambiarlo, cambiarne le regole, farlo collassare e rinascere
da un buco nero....
Post by L
Pensi a qualcuno come nella corte di Gengis Khan?
Si, il boia di gengis Khan...:-)))
Post by L
E se lo stacco che pensiamo verso l'alto fosse verso il basso ... un
oceano di misericordia?
Misericordia per cosa ? Ma il vostro complesso di colpa da cattolici ottusi
e' davvero duroa cadere...Cosa avete da farvi perdonare?
Io gli chiederei conto degli errori da lui commessi nella nostra
progettazione...
Post by L
Se dopo che hai camminato una vita desiderasse lascarti i piedi e poi
baciarteli?
Ed ad esso, con una vita illimitata nel tempo e nello spazio, importa sega
di cio' che io virus faccio nella mia vaschetta di gelatina...Prme', dai,
puoi ragionare meglio di cosi'....
Post by L
: - )
Faresti il gesto dell'Iscariota che gli rompe il labbro nel rimettersi i
calzari?
"dio" ha le labbra? Quanto sono larghe??????
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Post by L
E' un piccolo esercizio di estrapolazione, aiuta a immaginare i fatti
prima che dobbiamo renderne conto almeno a noi stessi.
Una piccola fatica -> un nuovo orizzonte ... per chi vuole la verità
Vangeli - Giovanni Gv 20,27
Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a
voi!". 27 Poi disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie
mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più
incredulo ma credente!". 28 Rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!".
29 Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che
pur non avendo visto crederanno!".
....Non ho parole...insisti con queste storie...
E' lo scandalo di provare a riesporre il quadro di una scena e vedere se
c'è ancora qualcosa che ci dice o se il mio amico angelo è ancora
giovane ... tu lo sai?
Tu conosci quanto me il modo in cui nasce un testo sacro. Ma perseveri nel
ritenerlo VERO....Non e' meccanica razionale, e' mitogenesi...
Post by L
Oppure le cattedrali oscurano ... e le bianche ali -> bianche non
sembran più ...
L'icona è inguardabile?
Per essere inguardabile dovrebbe essere indipingibile...
Post by L
E' ormai esoterica?
Può il nostro sguardo poggiarsi sulla sofferenza, su una innocenza, su
una corruzione e non cambiare istantaneamente canale?
Decisamente si.
Post by L
Abbiamo ancora la capacità della contemplazione?
E se quella scena fosse vera?
E se quella scena fosse falsa?
Farebbe differenza?
Post by L
Dove sono l'alfa e l'omega, chi ci da un riferimento un metro di
paragone?
Noi stessi.
Post by L
E deve esistere tale metro?
Perche' siamo uomini con pensieri umani. Per questo non possiamo accedere al
divino se non sotto forma di illusoria interpretazione umana del divino...
Post by L
Oppure è ancora scendere nell'adorazione della vecchiezza della
statualità, della inavobilità, fino all'adorazione di ciò che non muta,
della morte?
Non c'e' nulla da adorare. Occorre strappare il velo e consttare che il
santo dei santi e' vuoto e lo sara' per sempre, anche se esso
esistesse...Non ci e' dato risolvere il problema.
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Post by L
In base a che, dovrebbero essere le nostre convinzioni?
Ovviamente al contesto in cui siamo cresciuti...
Quindi per te
Y=F(x,t)
Solo lo status basta a dire le nostre azioni?
Certamente.La nostra vita e' la sommatoria delle esperienze da alfa ad
omega...
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Post by L
In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?
Alle nostre esperienze.
Post by L
In base a che considerare vero (almeno momentaneamente)=credere?
Non condivido. Credere non significa giudicare vero.
Post by L
Qual'è la prova?
Tu credi in un "dio" . Ma non puoi dimostrarne la reale esistenza. Io non
posso dimostrarti l'esistenza di Dioniso.
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Post by L
Esiste una prova definitiva?
No.
Qui finalmente un guizzo di vita!
: - )
Allora anche tu ancora cerchi?
Cosa?
Post by L
Anche tu non presupponi la statualità come tendenza ai tuoi desideri!
Post by Raffaele Benzi
Post by L
E se è definitiva e non vi è nulla da aggiungere, perché la vita, la
mutazione?
Cosa e' la vita? Un insieme di reazioni chimiche...
Allora mi compro un po' di bicarbonato!
Per digerire la religione serve il cloruro di potassio...
Post by L
: - )
Eppure io con il solo potere della mente, ho potuto garire dalla
gastrite e dalla dipendenza dei farmaci che mi permettevano di non
soffrire.
Certissimamente. Nel tuo contesto umano.
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Post by L
Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?
Perche' non fa male a terzi...fino a quando non diventa integralismo.
Tu pensi che ci sia una persona che da viva possa essere integralista?
Pensa al nuovo pontefice...od a Bin Laden, se davvero esiste... oppure a
bush...
Post by L
E come farebbe ad essere viva?
Respirano, mangiano, il loro sangue scorre, moriranno...
Post by L
Ho faticato un po' per rispondere al post ...
E' segno che la tua classe non è acqua ...
E' segno cvhe dentro di te esiste ancora traccia degli umani dubbi, che hai
ancora speranza di vivere piu' serenamente...

Hai tempo per un calice di bianco al tramonto?

Raffaele
Post by L
L
L
2005-08-21 09:16:13 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Hai tempo per un calice di bianco al tramonto?
Raffaele
L
E' da tempo che mi piacerebbe un nuovo incontro con te, Forex e ognuno
che volesse partecipare, persino con il Dentista ... visto che è uno che
cerca.

Solo che tu mi parli di vino, io vorrei parlarvi di divino ...

: - )

Possibile mai che ci debba per forza essere la scusa che staremmo in
piedi e abbiamo un senso solo se concediamo il nostro tributo alla
materia?

Solo i fumi dell'alcool possono ispirarci o l'armoma del tabacco, dopo
un lauto pranzo?

Dioniso o Dio nin so ... (cit Martufello)?

: - )

E' ora di non cercare la suggestione ma l'essenza, la substanziam, ciò
che non sia epifenomeno.

Ti/vi mostrerei (forse, non dipende solo da me, ma da voi, anche) che
non servono giornate della gioventù per vivere la mistica, ma persone
che cercano la verità non ammettendo di frapporre nulla che non sia il
desiderio del vero.

E così come per Jung & Freud o Bohr & Sommerfeld non sapremmo cosa sia
il cibo ed il tempo, sconnessi dalla contingenza, soli davanti
all'eterno del dire ciò che rimarrà nella storia del pensiero.

Nell'antica Grecia è il lusso di poter passeggiare ostentando il proprio
potersi permettere lo studio della filosofia per questioni di estrazione
sociale, non essendo né schiavi, né militari che a loro non era concesso
il pensare, ma ubbidire.

Nelle università la scusa è dovere saper usare ciò che altri hanno già
detto e acquisire il titolo di er Doktor ... solo automi a stati finiti
che ripetono pensieri già formulati?

Insomma io sono un tipo un po' difficile, non per scortesia, penso che
tu lo sappia.

Facciamo così:

Potrà anche essere un convivio, ma non chiedetemi di mangiare cibo
materiale.

Ne nasce, nei fatti, una difficoltà due modi di relazionarsi dissimili.

Non perché io non mi alimenti e sottovaluti il buon rapporto che
bisognerebbe avere con il cibo.

Ma è il cibo materiale per cui dovremmo incrementare la quantità di
informazione che ci potremmo scambiare grazie a un contatto del 3° tipo?

: - )

Quindi vediamoci per una passeggiare tra il Cielo e la terra, che
-giocoforza- sempre tra questi due estremi cerchiamo le risposte,
domandandoci se/perché/quali/dove/come/"in che senso" dovremmo cercarle.

Il resto è una sala di attesa di non aver voluto mai dire che il tempo
era _questo_ di trovare quali modalità avevamo avuto la forza di dare
all'ebbrezza dello spirito.

Sal-us

Il sapore sia con voi, il vostro sorriso lo racconti ...

L
Raffaele Benzi
2005-08-21 09:45:47 UTC
Permalink
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Hai tempo per un calice di bianco al tramonto?
Raffaele
L
E' da tempo che mi piacerebbe un nuovo incontro con te, Forex e ognuno
che volesse partecipare, persino con il Dentista ... visto che è uno che
cerca.
Solo che tu mi parli di vino, io vorrei parlarvi di divino ...
E tu vedi differenze nella distinzione?
Post by L
: - )
Possibile mai che ci debba per forza essere la scusa che staremmo in
piedi e abbiamo un senso solo se concediamo il nostro tributo alla
materia?
Solo i fumi dell'alcool possono ispirarci o l'armoma del tabacco, dopo
un lauto pranzo?
Dioniso o Dio nin so ... (cit Martufello)?
: - )
E' ora di non cercare la suggestione ma l'essenza, la substanziam, ciò
che non sia epifenomeno.
Ricordati che sei un uomo. Non hai accesso all'ineffabile, in neswswun modo,
non attraverso LSD non attraverso i piu' sofisticati sentieri della mistica:
se la mistica non la vivi come fenomeno non hai modo di raggiungerla se
non come Maya.

L'unico uomo che ha saputo espormi un'esperienza mistica compiuta e' stato
un astronomo che ha passato due notti a cercare una cosa con il telescopio
che aveva avito in uso in Scozia.
Post by L
Ti/vi mostrerei (forse, non dipende solo da me, ma da voi, anche) che
non servono giornate della gioventù per vivere la mistica, ma persone
che cercano la verità non ammettendo di frapporre nulla che non sia il
desiderio del vero.
Quando smetterai di ipotizzare che nella veste di uomo sei in grado di
accedere ad una verita' ultima in campo religioso, riuscirai a capire. Non
hai modo di definire univocamente il VERO.....solo la tua soggettivita'.
Post by L
E così come per Jung & Freud o Bohr & Sommerfeld non sapremmo cosa sia
il cibo ed il tempo, sconnessi dalla contingenza, soli davanti
all'eterno del dire ciò che rimarrà nella storia del pensiero.
Bha, sei cio' che mangi. Tagliamo il superfluo dalla gastronomia, altrimenti
perdiamo anche l'ultimo piacere...
Post by L
Nell'antica Grecia è il lusso di poter passeggiare ostentando il proprio
potersi permettere lo studio della filosofia per questioni di estrazione
sociale, non essendo né schiavi, né militari che a loro non era concesso
il pensare, ma ubbidire.
Ma un politico disponeva di qualsisi cosa, anche quelle superflue come un
musico, per consentire alla sua mente di essere lucida e d obiettiva...
Post by L
Nelle università la scusa è dovere saper usare ciò che altri hanno già
detto e acquisire il titolo di er Doktor ... solo automi a stati finiti
che ripetono pensieri già formulati?
Insomma io sono un tipo un po' difficile, non per scortesia, penso che
tu lo sappia.
Io invece sono un tipo facile...:-))))
Post by L
Potrà anche essere un convivio, ma non chiedetemi di mangiare cibo
materiale.
Ne nasce, nei fatti, una difficoltà due modi di relazionarsi dissimili.
Non perché io non mi alimenti e sottovaluti il buon rapporto che
bisognerebbe avere con il cibo.
Ma è il cibo materiale per cui dovremmo incrementare la quantità di
informazione che ci potremmo scambiare grazie a un contatto del 3° tipo?
Mio caro amico, stai per perderti lungo sentieri che non portano dove pensi.
Post by L
: - )
Quindi vediamoci per una passeggiare tra il Cielo e la terra, che
-giocoforza- sempre tra questi due estremi cerchiamo le risposte,
domandandoci se/perché/quali/dove/come/"in che senso" dovremmo cercarle.
Ma domandarci soltanto COME essere non e' di gran lunga piu' sensato?

Al Palatino, su in alto, lato circo massino, quasi al tramonto, oppure al
giardino degli aranci, per contemplare l'impermanenza degli dei...
Post by L
Il resto è una sala di attesa di non aver voluto mai dire che il tempo
era _questo_ di trovare quali modalità avevamo avuto la forza di dare
all'ebbrezza dello spirito.
Non occorre raggiungere l'ebrezza tramite Dioniso, basta rompere il legami
della materia...
Post by L
Sal-us
Il sapore sia con voi, il vostro sorriso lo racconti ...
Tra un paio di settimane sara' possibile realizzare qualcosa di
soddisfacente per allietare lo spirito del nostro spirito...:-)))
Post by L
L
L
2005-08-21 10:35:45 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Tra un paio di settimane sara' possibile realizzare qualcosa di
soddisfacente per allietare lo spirito del nostro spirito...:-)))
L
OK, chi vuole partecipare faccia una proposta, man mano la preciseremo.

Benzi:
data: tra due settimane
luogo: Roma
Posto: ...

Lino:
ok per la proposta Benzi

[...]
Forex
2005-08-21 11:00:16 UTC
Permalink
Post by L
OK, chi vuole partecipare faccia una proposta, man mano la preciseremo.
data: tra due settimane
luogo: Roma
Posto: ...
vi ospito io, come al solito :-))

Saluti approdati
Forex
Raffaele Benzi
2005-08-21 12:16:06 UTC
Permalink
Post by Forex
Post by L
OK, chi vuole partecipare faccia una proposta, man mano la preciseremo.
data: tra due settimane
luogo: Roma
Posto: ...
vi ospito io, come al solito :-))
Saluti approdati
Forex
Bentornato.


Guarda che con Lino ti servirebbe il laseratore grosso, non sarebbe una
conversazione tranquilla...in fondo lui ingegnere , tu fisico, scorrerebbe
sangue.:-))))
Meglio il giardino degli Aranci, così non facciamo come il Gatti...:-))))

Ho saputo di trombe d'aria, mare forte... Divertito?

Dobbiamo preparare un mene ... quando ci siete?

Raffaele
L
2005-08-21 16:16:43 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Post by Forex
Post by L
OK, chi vuole partecipare faccia una proposta, man mano la preciseremo.
data: tra due settimane
luogo: Roma
Posto: ...
vi ospito io, come al solito :-))
Saluti approdati
Forex
Bentornato.
Guarda che con Lino ti servirebbe il laseratore grosso, non sarebbe una
conversazione tranquilla...in fondo lui ingegnere , tu fisico, scorrerebbe
sangue.:-))))
Meglio il giardino degli Aranci, così non facciamo come il Gatti...:-))))
Ho saputo di trombe d'aria, mare forte... Divertito?
Dobbiamo preparare un mene ... quando ci siete?
Raffaele
... ma quale sangue ...

: - )

Se ci si da sempre ragione sai che noia!

Stavamo progettando questi giorni una scala in acciaio e mio fratello
diceva:
"Vedi qui spiega come gestire le saldature sulle giunzioni ..."
(Lui è laureato in ing telecomunicazioni, io in ing automatica, quindi
proprio fuori specifico).

Lino:
Le spiegherà secondo la teoria delle saldature dei travi di acciaio.

Diego:
Ebbene?

Lino:
Chi ti dice che bisogna per forza farla secondo ciò che prevede ciò che
è stato già fatto?

Diego:
E sì e mo arrivi tu e cambi il modo di fare le scale!

Lino:
L'ingegnere non scopre ciò che esiste, ma crea!

: - )

Tornando a noi:
In fondo un fisico è un contemplativo, dovrebbe saperne di mistica.

Non si dice che nella materia subatomica le categorie percettive
ordinarie sono improponibili?

[x l'incontro: grazie a Gigi dell'ospitalità.
Cosa succede se si aggrega un sacco di gente?
Non sarebbe meglio una passeggiata per Roma come propone Raf?]

L
Antonio "toto" Fanelli
2005-08-21 12:57:29 UTC
Permalink
Post by L
Solo che tu mi parli di vino, io vorrei parlarvi di divino ...
Non c'è differenza.
--
Wesley: Feng Shui.
Gunn: Right. What's that mean again?
Wesley: That people will believe anything.

http://www.intervocative.com/dvdcollection.aspx/Voss
Antonio "toto" Fanelli
2005-08-20 13:48:44 UTC
Permalink
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove
a) con la sicurezza che Dio c'è
Post by L
E' un piccolo esercizio di estrapolazione, aiuta a immaginare i fatti
prima che dobbiamo renderne conto almeno a noi stessi.
Se dobbiamo immaginarli allora non sono fatti.
Post by L
Una piccola fatica -> un nuovo orizzonte ... per chi vuole la verità
Il solo modo per avvicinarsi, raggiungere o quantaltro, la verità è
l'indagine, lo studio, la ricerca.
Tutto il resto sono chiacchiere da bar.
Post by L
In base a che, dovrebbero essere le nostre convinzioni?
In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?
In base a che considerare vero (almeno momentaneamente)=credere?
Mi sfugge il senso delle frasi scusa.
Post by L
Qual'è la prova?
(Qual é senza apostrofo.)

Non credo esista LA prova.
Esistono le prove e/o gli argomenti a sostegno.
Sulla tettonica a zolle, l'evoluzionismo, l'eliocentrismo e ogni altra
conoscenza che abbiamo del mondo in cui viviamo esistono un milione di
prove ed un zilione di argomenti a sostegno.
Post by L
Esiste una prova definitiva?
Certo!
Quando moriamo e ci ritroviamo davanti Baal incazzato, o Loki
sghignazzante o semplicemente cessiamo di esistere abbiamo la prova
definitiva di aver vissuto nella ragione o nel torto.
A meno che non abbia ragione George Lucas e l'aldilà è fatto su
misura, in tal caso quelli come me cesserano di esistere e i credenti
si ritroveranno le divinità o i demoni in cui hanno creduto quando
erano vivi.
Post by L
E se è definitiva e non vi è nulla da aggiungere, perché la vita, la
mutazione?
Anche qui non capisco il senso della frase.
Post by L
Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?
Infatti non lo è.
L'etica di chi crede è quella di agire in base ai concetti di
premio/punizione.
L'etica di chi non crede è quella di agire in base alla relazione.
Post by L
Ho solo esplicitato alcune domande che non mi sembrano ovvie,
Più che altro sono inutili.
Post by L
spero interessanti.
Ad agosto tutto è interessante.
Post by L
Vogliamo scommettere che quasi nessuno risponderà?
Questo è ridicolo.
Con questa scommessa hai spinto alcuni che non avrebbero risposto
spontaneamente a rispondere giusto per non darti ragione.
Post by L
La ragione è semplice: oggi si è per i cibi precotti, mangiati di corsa
(fast food), non vi è il trasporto di inventarsi il nostro cibo (né
materiale, né mistico).
Non capisco.
Da sempre l'interrogarsi sulla esistenza delle divinità è indice di
profonda ed accurata ricerca, tutto il contrario del contentarsi del
cibo precotto dei catechismi.
--
Wesley: Feng Shui.
Gunn: Right. What's that mean again?
Wesley: That people will believe anything.

http://www.intervocative.com/dvdcollection.aspx/Voss
L
2005-08-20 22:07:41 UTC
Permalink
Post by L
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove
a) con la sicurezza che Dio c'è
Sei del filone di Tommaso ... quello del dito nella piaga!

: - )
Post by L
Post by L
E' un piccolo esercizio di estrapolazione, aiuta a immaginare i fatti
prima che dobbiamo renderne conto almeno a noi stessi.
Se dobbiamo immaginarli allora non sono fatti.
Post by L
Una piccola fatica -> un nuovo orizzonte ... per chi vuole la verità
Il solo modo per avvicinarsi, raggiungere o quantaltro, la verità è
l'indagine, lo studio, la ricerca.
Tutto il resto sono chiacchiere da bar.
Post by L
In base a che, dovrebbero essere le nostre convinzioni?
In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?
In base a che considerare vero (almeno momentaneamente)=credere?
Mi sfugge il senso delle frasi scusa.
Nella epistemologia (teoria della conoscenza) si fissano dei criteri
cognitivi.
Quali sarebbero dei criteri "ben formati" secondo te?
Post by L
Post by L
Qual'è la prova?
(Qual é senza apostrofo.)
E se scrivo: Quale cosa è la prova?

E se poi elimino 'cosa' non diviene:

Quale è la prova?

E se elido una delle due 'e'?

Non era la grammatica a servizio nostro?

O noi siamo al serrvizio della grammatica?
Post by L
Non credo esista LA prova.
Esistono le prove e/o gli argomenti a sostegno.
Sulla tettonica a zolle, l'evoluzionismo, l'eliocentrismo e ogni altra
conoscenza che abbiamo del mondo in cui viviamo esistono un milione di
prove ed un zilione di argomenti a sostegno.
Per esempio cosa ti aspetti dopo la morte?

Se ti scoprissi ancora vivo ... anche se in modo diverso da ora?
Post by L
Post by L
Esiste una prova definitiva?
Certo!
Quando moriamo e ci ritroviamo davanti Baal incazzato, o Loki
sghignazzante o semplicemente cessiamo di esistere abbiamo la prova
definitiva di aver vissuto nella ragione o nel torto.
A meno che non abbia ragione George Lucas e l'aldilà è fatto su
misura, in tal caso quelli come me cesserano di esistere e i credenti
si ritroveranno le divinità o i demoni in cui hanno creduto quando
erano vivi.
Vedo che anche per te è una cosa che hai presente, a cui dovremmo
organizzare delle risposte.
Post by L
Post by L
E se è definitiva e non vi è nulla da aggiungere, perché la vita, la
mutazione?
Anche qui non capisco il senso della frase.
Ora se Dio fosse definitivo, perché ciò che è vivo cambia?

Non osserviamo che "tutto" attorno a noi muta?

Tu conosci un solo fenomeno che non cambi?
Post by L
Post by L
Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?
Infatti non lo è.
L'etica di chi crede è quella di agire in base ai concetti di
premio/punizione.
L'etica di chi non crede è quella di agire in base alla relazione.
Tra i cosidetti "non credenti" trovo sempre persone più in gamba che tra
i cosidetti "credenti".
Putroppo non sanno che credono di non credere, ma qualcosa sono
purtroppo obbligati a porla per pensare ed agire.

Ciò non vuol dire che non possono cambiare opinione!

Ma perché devono aver paura di dire che hanno delle idee?

Forse che qualcuno li voglia accusare di non poterle -allora- cambiare
(le idee)?
Post by L
Post by L
Ho solo esplicitato alcune domande che non mi sembrano ovvie,
Più che altro sono inutili.
Post by L
spero interessanti.
Ad agosto tutto è interessante.
Ti racconto una barzelletta:

Ci sono tre amici:

Il primo dice una tesi.

Il secondo dice la tesi opposta.

Il terzo da ragione a tutti e due i precedenti.

Ma tu non puoi dare ragione a tutti e due gli dice un quarto che era
sopraggiunto:

E hai ragione pure tu! ... gli risponde quello che dava ragione sempre
all'ultimo che aveva parlato!
Post by L
Non capisco.
Da sempre l'interrogarsi sulla esistenza delle divinità è indice di
profonda ed accurata ricerca, tutto il contrario del contentarsi del
cibo precotto dei catechismi.
Hai ragione.

: - )

L
Antonio "toto" Fanelli
2005-08-21 12:47:09 UTC
Permalink
Post by L
Post by Antonio "toto" Fanelli
Post by L
In base a che, dovrebbero essere le nostre convinzioni?
In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?
In base a che considerare vero (almeno momentaneamente)=credere?
Mi sfugge il senso delle frasi scusa.
Nella epistemologia (teoria della conoscenza) si fissano dei criteri
cognitivi.
Quali sarebbero dei criteri "ben formati" secondo te?
Oh quello!
Be' forse ho capito, diciamo questi due principi base:
1) funziona, non funziona
2) ha un congruo numero di prove fattuali e/o argomenti logici a
sostegno.
Post by L
Post by Antonio "toto" Fanelli
(Qual é senza apostrofo.)
E se elido una delle due 'e'?
Non era la grammatica a servizio nostro?
O noi siamo al serrvizio della grammatica?
Esistono sia quale che qual.
Così come esistono le regole.
NOn sono forse le automobili e le strade al nostro servizio?
Eppure nessuno si meraviglia che esista un regolamento stradale da
seguire.
Idem per la grammatica, se ognuno usasse parole e sintassi al di fuori
delle regole sarebbero in ben pochi a capirsi.
Post by L
Per esempio cosa ti aspetti dopo la morte?
Esattamente quello che ho lasciato prima della nascita: il nulla.
Post by L
Se ti scoprissi ancora vivo ... anche se in modo diverso da ora?
Spero che se fosse vero troverei perosne che mi indirizzassero, che mi
insegnassero le regole base di comportamento così come è successo
quando mi sono scoperto vivo in questo mondo.
Immagino che, se mi trovassi vivo e del tutto lasciato a me stesso
comincerei a bestemmiare, cosa che non faccio in questa vita.
Post by L
Post by Antonio "toto" Fanelli
Post by L
Esiste una prova definitiva?
Certo!
Quando moriamo e ci ritroviamo davanti Baal incazzato, o Loki
sghignazzante o semplicemente cessiamo di esistere abbiamo la prova
definitiva di aver vissuto nella ragione o nel torto.
Vedo che anche per te è una cosa che hai presente, a cui dovremmo
organizzare delle risposte.
Per niente affatto.
E' qui e ora che viviamo, insieme ad altri 6 miliardi di altre
persone.
E' qui e ora che occorre organizzarsi.
Al dopo ci penseremo dopo.
Che senso ha organizzarsi ora per qualcosa di cui non sappiamo una
beneamata mazza? Prima fra tutte se esista.
Post by L
Ora se Dio fosse definitivo, perché ciò che è vivo cambia?
Non ne ho la più pallida idea.
E' dimostrato da qualche parte che Dio esiste ed è definitivo?
Prima dimostriamo questo, poi chiediamo come mai solo lui non cambia.
Post by L
Non osserviamo che "tutto" attorno a noi muta?
Esatto
Post by L
Tu conosci un solo fenomeno che non cambi?
La convinzione dei fedeli che la divinità esiste e la pensa
esattamente come loro.
Post by L
Putroppo non sanno che credono di non credere
Non credo di non credere, so di non credere, è ben diverso.
Post by L
Ciò non vuol dire che non possono cambiare opinione!
Di fronte alle prove non c'è opinione che tenga.
Post by L
Ma perché devono aver paura di dire che hanno delle idee?
A questo punto non so di chi stai parlando.
Post by L
Forse che qualcuno li voglia accusare di non poterle -allora- cambiare
(le idee)?
Boh? chiedilo a loro.
--
Wesley: Feng Shui.
Gunn: Right. What's that mean again?
Wesley: That people will believe anything.

http://www.intervocative.com/dvdcollection.aspx/Voss
L
2005-08-21 16:24:51 UTC
Permalink
Post by Antonio "toto" Fanelli
Non credo di non credere, so di non credere, è ben diverso.
Di fronte alle prove non c'è opinione che tenga.
Eppure l'apparire è la norma, trovare qualcosa che non muti -> potrebbe
essere l'eccezione.

La provvisorietà dell'assumere una posizione (credere) non sarebbe da
condannare, se "credere" significasse:
"Assumere momentaneamente, fintanto che non si dispone di una base di
dati che motivi altre assunzioni"

Una sorta di carattere autocorrettivo della poietica, come direbbe
Popper.

L
otto
2005-08-21 21:45:39 UTC
Permalink
Post by L
E se scrivo: Quale cosa è la prova?
Quale è la prova?
E se elido una delle due 'e'?
Fai un po' di confusione:

Troncamento (caso particolare di elisione): una parola che termina
in 'l', 'n', 'r', raramente 'm', seguite da 'e', 'o', puo' perdere la
vocale finale. Esempi:

Cardinal Sodano, qual e'
Uom di prodigioso ingegno
Bambin Gesu' o:-]
Menar fendenti
Un amico
Nessun uomo
Post by L
Non era la grammatica a servizio nostro?
O noi siamo al serrvizio della grammatica?
Spero che, ora, la regola sia chiara.

ciao
--
regolotto

----== Posted via Newsfeeds.Com - Unlimited-Uncensored-Secure Usenet News==----
http://www.newsfeeds.com The #1 Newsgroup Service in the World! 120,000+ Newsgroups
----= East and West-Coast Server Farms - Total Privacy via Encryption =----
karman
2005-08-20 17:35:20 UTC
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Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
IO...??? VOLERE.. DELLE PROVOLE...))
( A ME LA " SORESINA "... PIACE DA MATTI..))
Post by L
non vi è il trasporto ..
NO NO.!! . SENZA TRASPORTO !!! ..TE LA PORTANO A DOMICILIO...)))
( AL MERCATO LA TROVI SEMPRE..))


§ K A R M A N * §
Post by L
L
Freeeak
2005-08-20 18:03:45 UTC
Permalink
bhe io sinceramente me ne frego se dio esiste o no.
Chérie
2005-08-20 21:04:30 UTC
Permalink
Post by Freeeak
bhe io sinceramente me ne frego se dio esiste o no.
e se dio iniziasse a invadere la tua quotidinità scendendo sulla terra?
Surak
2005-08-20 22:33:17 UTC
Permalink
Post by Chérie
Post by Freeeak
bhe io sinceramente me ne frego se dio esiste o no.
e se dio iniziasse a invadere la tua quotidinità scendendo sulla terra?
...Metterei una buona guardia alla finestra:

Loading Image...

...Tra l'altro, è anche particolarmente efficiente contro i pastori
tedeschi...

Saluti cecchinanti,
Surak
Freeeak
2005-08-21 09:23:16 UTC
Permalink
Post by Surak
Post by Chérie
Post by Freeeak
bhe io sinceramente me ne frego se dio esiste o no.
e se dio iniziasse a invadere la tua quotidinità scendendo sulla terra?
http://amcop.blogspot.com/Sniper%20kitten.jpg
...Tra l'altro, è anche particolarmente efficiente contro i pastori
tedeschi...
Saluti cecchinanti,
Surak
lol bello hihihihi.
Freeeak
2005-08-21 09:22:43 UTC
Permalink
Post by Chérie
Post by Freeeak
bhe io sinceramente me ne frego se dio esiste o no.
e se dio iniziasse a invadere la tua quotidinità scendendo sulla terra?
lo farei riascendere in cielo con un bel calcio dove sai tu....
L
2005-08-20 22:08:50 UTC
Permalink
Post by Freeeak
bhe io sinceramente me ne frego se dio esiste o no.
E della materia?

L
Freeeak
2005-08-21 09:24:51 UTC
Permalink
materia? che centra...
scusa ma siamo vissuti fin ora senza dio non vedo perche non dovremmo
continuare a farlo.
Vincenzo Del Piano
2005-08-20 19:08:56 UTC
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Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
vorrei UNA prova.
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
se ci fosse, vorrei saperlo per UNA prova; poi mi sentirei libero di
indagare cosa vuole da me.
(... perchè non è detto che se dio c'è, si sa anche cosa vuole: se dio fosse
il serpente piumato Inca ... come si fa a sapere cosa si deve fare per
accontentarlo?
Inoltre ... anche se dio c'è, cosa lo obbliga a darci un'anima immortale
eccetera? non può essere che -nonostante ci sia- ha per noi uomini lo stesso
interesse che per le formiche?)
Post by L
E' un piccolo esercizio di estrapolazione, aiuta a immaginare i fatti
prima che dobbiamo renderne conto almeno a noi stessi.
Una piccola fatica -> un nuovo orizzonte ... per chi vuole la verità
Ho la presunzione che anche le mie osservazioni siano un esercizio eccetera.
E che -magari ...- aprono la mente a nuovi orizzonti.
Post by L
Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che
pur non avendo visto crederanno!".
Mia mamma (religiosissima!) è una persona *colta e sveglia* nonostante gli
82 anni.
La sua cultura le fa conoscere che *i dubbi* sull'esistenza di dio sono
"troppi" per poterli parare con la fede, e/o con la faccenda del credere
senza vedere: se uno CI VEDE (così come càpita a lei) ... che fa?
Mia mamma ... dice (ed io le dò ragione) che bisogna credere *nonostante* si
veda che certe robe *non stanno in piedi* se le si esamina con appena appena
un po' di raziocinio.

Ora, mia mamma è religiosissima, *ma almeno* lo sa (e lo dice!) che certe
cose non stanno in piedi.

Saluti occhiuti :-))
--
Vincenzo
L
2005-08-21 10:25:58 UTC
Permalink
Post by Vincenzo Del Piano
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
vorrei UNA prova.
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
se ci fosse, vorrei saperlo per UNA prova; poi mi sentirei libero di
indagare cosa vuole da me.
(... perchè non è detto che se dio c'è, si sa anche cosa vuole: se dio fosse
il serpente piumato Inca ... come si fa a sapere cosa si deve fare per
accontentarlo?
Inoltre ... anche se dio c'è, cosa lo obbliga a darci un'anima immortale
eccetera? non può essere che -nonostante ci sia- ha per noi uomini lo stesso
interesse che per le formiche?)
Io in un certo senso, sono stato sfortunato.
Ho infatti avuto più di una prova certa dell'esistenza di Dio.
Ciò mi toglie, (per fortuna dopo averlo scelto senza attendere le
prove), la possibilità di scegliere Dio per elezione, come atto
autonomo.

Ma scendiamo nello specifico:
Mi si potrà dire ...
Domanda:
Ma sei sicuro che sia una prova certa?
Non è che sarà una suggestione?

Risposta:
Ecco i fatti. Così potrete farvi una idea (scelgo un caso specifico).
Invito a partecipare a una funzione del sabato (se ricordo bene) chiesa
di Don Bosco a Roma.
Svolgimento:
Messa usuale con in più interventi di cosidetti "carismatici"(vedere
lettere di S. Paolo), gente che si alza e dice profezie (potrebbero
essere inventate o autosuggestioni, lo so, ma non è questo il passaggio
dirimente).

Passano circa due settimane, ritorno da solo alla funzione del sabato,
stessa chiesa.
Ho una preghiera mentale, che non rivelo a nessuno, e me ne sto su un
lato della chiesa, peraltro stipata di gente, per conto mio,
semplicemente con la mia preghiera nella testa.

La preghiera (lasciata nella mia mente) era che non ci fossero profezie
perché più della profezia era la necessità di parlarsi.
Ebbene nessuno profetò, né io rivelai a nessuno i fatti durante la
funzione.
Però tale fenomeno era _sempre_ successo (la profezia durante la
funzione).
Al punto che lo sgomento portò a organizzare una processione per baciare
un crocifisso di legno.

Lo stesso sacerdote disse di non rifare il percorso e di interrompere.
Non si riusciva a smettere questo atto di autorassicurazione.
Io ne ero disgustato per la pretesa di possedere Dio -> tramite
l'ossequio ad una reliquia materiale.

La cosa si sbloccò per un sacerdote che lesse un brano (di sua
iniziativa).

Diceva, se ricordo bene, "Solo a Dio spetta il giudizio", o qualcosa del
genere.

Sentii che io non avevo il diritto di giudicarli, e me ne andai prima
della fine della funzione.

Quel "solo a Dio spetta il giudizio" (ossia a chi fosse nella
circostanza di disporre di tutta la quantità di informazione, che non
alteri con un giudizio di parte), ha anche molto cambiato la mia vita.

Non passività, che non possiamo andare a sotterrare le nostre monete da
qualche parte.

Ma il diritto a ciascuno di vivere la sua vita come meglio crede, perché
gli spetta.

E' nella dignità che gli compete.

Non di meno cerco il dialogo, e solo se la persona è interessata.

Ma -tra le righe- ho vissuto una potenza non spiegabile neanche con la
parola pronunciata:
L'esperienza che in psichiatria è detta la deformazione indotta dalla
suggestione del pensiero 'onnipotente'.

Ora io sono stato onnipotente cambiando solo col pensiero il reale?

Io penso di no.

Io penso che quel pensiero era talmente puro che ha consentito a una
potenza *che io non conosco* di poter mostrare che la materia -da sola-
non spiega ciò che accade.

Io non sono il *tutto* ma faccio parte del *tutto*.

Cosa compete a me?

La *purezza del pensiero* non per utopia di potenza, ma per elezione (se
c'è) di coessenza.

Che la potenza è sempre nel tutto, e non siamo certo noi l'onda -> ma
solo la radio la emette.

Noi interagiamo, però, con tale onda, in modo positivo o in modo
distruttivo.

Tali modalità sono ordinarie, per chiunque.

La relativa gestione può essere non ordinaria.

Ci si può convincere che è malattia mentale/stregoneria/fenomeni
paranormali/"che un giorno la scienza spiegherà anche questo come dice
Margherità Hack", purché si escluda la possibilità dell'esistenza di
Dio.
Post by Vincenzo Del Piano
Post by L
E' un piccolo esercizio di estrapolazione, aiuta a immaginare i fatti
prima che dobbiamo renderne conto almeno a noi stessi.
Una piccola fatica -> un nuovo orizzonte ... per chi vuole la verità
Ho la presunzione che anche le mie osservazioni siano un esercizio eccetera.
E che -magari ...- aprono la mente a nuovi orizzonti.
L'ho appena detto anch'io poco più sopra.
Anzi penso che sia indispensabile, unico, irrinunciabile, irripetibile.
Post by Vincenzo Del Piano
Post by L
Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che
pur non avendo visto crederanno!".
Mia mamma (religiosissima!) è una persona *colta e sveglia* nonostante gli
82 anni.
La sua cultura le fa conoscere che *i dubbi* sull'esistenza di dio sono
"troppi" per poterli parare con la fede, e/o con la faccenda del credere
senza vedere: se uno CI VEDE (così come càpita a lei) ... che fa?
Mia mamma ... dice (ed io le dò ragione) che bisogna credere *nonostante* si
veda che certe robe *non stanno in piedi* se le si esamina con appena appena
un po' di raziocinio.
Ora, mia mamma è religiosissima, *ma almeno* lo sa (e lo dice!) che certe
cose non stanno in piedi.
Saluti occhiuti :-))
--
Vincenzo
C'è un famoso teorema di Godel (The Halting Theorem) che dice però che
la realtà è superiore alla nostra capacità di immaginarcela ...

O anche:
Per descrivere la realtà (senza errori) non ci sono ottimizzazioni
possibili che la raccontino con minore informazione della sua
completezza (la questione dell'algoritmo ottimo a priori).

Non di meno io non mi considero un fedele o un credente.

Per essere fedele dovrei totemicizzare il mio modo di riferirmi.

Per essere credente in modo statico, dovrei presuppore -come Raztinger-
che tutta la verità mi è già nota o conoscibile e che devo fare solo lo
sforzo di divulgarla.

Ma sono invece una persona viva, mutevole, che cerca, che si lascia
cambiare da ciò che conosce e ciò che sceglie fin tanto che non trova
qualcosa che gli sia più convincente.

Uno stato dinamico che i totem del clero non conoscono.

Pur tuttavia ciò distingue -secondo me- la vita dalla morte, anche solo
come linea di tendenza.

La ricetta di cucina l'ho scritta.

Ora si tratta di vedere se la possono sperimentare tutti o se era solo
perché il cuoco era bravo o ha nascosto l'ingrediente segreto, in
omaggio al suo diritto di esistere tramite la forma, anziché l'essenza
(cosa che io non ho fatto, intenzionalmente ... ma ognuno ha la sua
vita, io vi posso solo raccontare qualcosa, un' aliquota).

Saluti cognitivi anche al femminile, in omaggio alle figure da te
narrate (una delle potenze maggiori, visto che lì è lo spazio e non la
presenza, la modalità). E con il concetto della "modalità spaziale" gli
è naturale -alla conoscenza femminile- lo scollamento dal prendere la
materia come prova base dell'esistere. Sanno -coloro capaci del
femminile- che la materia era la mater, la matrice, ma solo uno stampo
vuoto -> senza ciò che vi doveva entrare per l'exsistere fosse accolto
con purezza, senza detriti, senza anomalie che ne impedissero la
modalità.

Ti ringrazio di questa occasione che mi/ci hai offerto, la questione del
come relazionarsi con la mistica è questione che attiene sia alla nostra
possibilità di non dover far uso di droghe/stati autoindotti per
sopportare il vivere, sia alla tua/nostra capacità di organizzare
risposte a chi ti/ci porta il suo soffrire, anziché la sua gioia ...

L
Chérie
2005-08-20 19:20:34 UTC
Permalink
"L" <***@yahoo.it> ha scritto nel messaggio news:***@yahoo.it...

premetto che sono dispiaciuta per il pregiudizio che esprimi, seppur sul
finire del post
del resto smentito dal gran numero di risposte ottenute.
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
le due domande non si escludono a vicenda
preferirei avere la libertà di chiedermelo apertamente senza essere
giudicata
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
in entrambi i casi mi sembra una limitazione della libertà già il fatto di
porsi questi obiettivi.
l'interrogarsi dell'essere umano dovrebbe essere spontaneo e l'eventuale
presenza di un dio, o meglio della consistenza della sua ipotetica esistenza
(ben inteso se qualcuno ha prove inconfutabili, ce ne renda partecipi), non
dovrebbe influire sull'esistenza dell'uomo
Post by L
E' un piccolo esercizio di estrapolazione, aiuta a immaginare i fatti
prima che dobbiamo renderne conto almeno a noi stessi.
Una piccola fatica -> un nuovo orizzonte ... per chi vuole la verità
gran cosa solo l'immaginare che ve ne sia una certa
Post by L
In base a che, dovrebbero essere le nostre convinzioni?
In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?
In base a che considerare vero (almeno momentaneamente)=credere?
beh, come prima cosa è necessario chiedersi qual è il fondamento stesso
della tua domanda.
altrimenti nemmeno avrebbe senso il tuo interrogarsi
Post by L
Qual'è la prova?
Esiste una prova definitiva?
è necessaria una prova definitiva?
Post by L
E se è definitiva e non vi è nulla da aggiungere, perché la vita, la
mutazione?
non è detto che vita, forse meglio dire essere coincidano.
Post by L
Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?
chi mai ha sostenuto questa tesi?
Post by L
Ho solo esplicitato alcune domande che non mi sembrano ovvie,
spero interessanti.
Vogliamo scommettere che quasi nessuno risponderà?
perché?
la tua ragione sotto esposta non mi convince..
Post by L
La ragione è semplice: oggi si è per i cibi precotti, mangiati di corsa
(fast food), non vi è il trasporto di inventarsi il nostro cibo (né
materiale, né mistico).
L
Saluti

Chérie
L
2005-08-20 22:26:42 UTC
Permalink
Post by Chérie
premetto che sono dispiaciuta per il pregiudizio che esprimi, seppur sul
finire del post
del resto smentito dal gran numero di risposte ottenute.
Be' forse avevo bisogno di qualcuno che mi smentisse.
Post by Chérie
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
le due domande non si escludono a vicenda
preferirei avere la libertà di chiedermelo apertamente senza essere
giudicata
Non so perché ma conosco nelle donne un Dio giudice inflessibile che si
diverte a spiarle.
Post by Chérie
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
in entrambi i casi mi sembra una limitazione della libertà già il fatto di
porsi questi obiettivi.
l'interrogarsi dell'essere umano dovrebbe essere spontaneo e l'eventuale
presenza di un dio, o meglio della consistenza della sua ipotetica esistenza
(ben inteso se qualcuno ha prove inconfutabili, ce ne renda partecipi), non
dovrebbe influire sull'esistenza dell'uomo
Tu pensi che sia una ossessione?
Una forma di devianza mentale?

Se per il
"godi fanciullo mio stato soave ... stagion lieta è codesta ... e che la
primavera di tua vita anco tardi a venir non ti sia grave"?

Una vita animale de-coscienticizzata dalla presenza della morte?

de-coscienticizzata della teleologia?
Post by Chérie
Post by L
E' un piccolo esercizio di estrapolazione, aiuta a immaginare i fatti
prima che dobbiamo renderne conto almeno a noi stessi.
Una piccola fatica -> un nuovo orizzonte ... per chi vuole la verità
gran cosa solo l'immaginare che ve ne sia una certa
Post by L
In base a che, dovrebbero essere le nostre convinzioni?
In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?
In base a che considerare vero (almeno momentaneamente)=credere?
beh, come prima cosa è necessario chiedersi qual è il fondamento stesso
della tua domanda.
altrimenti nemmeno avrebbe senso il tuo interrogarsi
Post by L
Qual'è la prova?
Esiste una prova definitiva?
è necessaria una prova definitiva?
Post by L
E se è definitiva e non vi è nulla da aggiungere, perché la vita, la
mutazione?
non è detto che vita, forse meglio dire essere coincidano.
Post by L
Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?
chi mai ha sostenuto questa tesi?
Post by L
Ho solo esplicitato alcune domande che non mi sembrano ovvie,
spero interessanti.
Vogliamo scommettere che quasi nessuno risponderà?
perché?
la tua ragione sotto esposta non mi convince..
Post by L
La ragione è semplice: oggi si è per i cibi precotti, mangiati di corsa
(fast food), non vi è il trasporto di inventarsi il nostro cibo (né
materiale, né mistico).
L
Saluti
Chérie
Salus anche a te, l'esorcismo finale per non considerare che la vita
materiale è effimera, e solo il pensiero potrebbe essere eterno.

L
Giuliano R.I.
2005-08-21 13:22:22 UTC
Permalink
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
voglio le prove
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
mi sentirei libero solo nella sicurezza dell'assenza di dio.

con la certezza dell'esistenza divina si arriverebbe solo a un caos di
domande in sospeso

qual'è la sua natura? e quella dell'uomo? (abbiamo un anima?)
vi è un progetto? quale parte abbiamo nel progetto? e nel caso abbiamo una
parte l'abbiamo come individui o come specie?
verremo giudicati in base alle nostre azioni? e in questo caso quali sono le
azioni giuste e quali sbagliate?
ecc.............

naturalmente spero che per "dio" tu non intenda quell'ammasso di
"%"£&%/$"/)&!" che sono le attuali religioni monoteiste.

il tema del "segno divino" è stato ottimamente trattato nel racconto di
Silverberg "Thomas l'araldo" che con altri due racconti in tema
"nati con la morte" e "andarsene" forma il romanzo "oltre il limite".
Alessio Tafuri
2005-08-21 15:39:30 UTC
Permalink
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio,
magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
Caro Parmenide,

anche se mi sembra un approccio più adatto a un ateo che un
credente, accolgo il tuo invito.

Se San Tommaso, che volle le prove, fu santificato ugualmente
allora credo il dubbio non sia prerogativa dei "laici".

Se per prova intendi qualcosa che io possa toccare, di tangibile,
di sperimentabile, allora no.

Non baratterei la mia fede con una verifica scientifica.
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
Mi sentirei assolutamente "libero" se Dio non ci fosse. Libero
come un qualsiasi animale.

Ma credo di essere più libero di un animale nel momento in cui
comprendo la mia realtà spirituale e, grazie agli insegnamenti
divini, mi sforzo di dominare la mia "animalità".

[cut]
Post by L
In base a che, dovrebbero essere le nostre convinzioni?
Le convinzioni, in base ai fatti e ai ragionamenti.
Post by L
In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?
Se non vogliamo assumere di detenere la Verità assoluta, l'umano
può conoscere solo un vero relativo.

In ambito scientifico, ciò che è verificabile e riproducibile.
Post by L
In base a che considerare vero (almeno
momentaneamente)=credere?
A ciò che posso verificare e (far) riprodurre.
Post by L
Qual'è la prova?
Di cosa ?
Post by L
Esiste una prova definitiva?
Di cosa ?
Post by L
E se è definitiva e non vi è nulla da aggiungere, perché la
vita, la
mutazione?
???
Post by L
Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?
???
Post by L
Vogliamo scommettere che quasi nessuno risponderà?
Scommessa persa.
Post by L
La ragione è semplice: oggi si è per i cibi precotti, mangiati di corsa
(fast food), non vi è il trasporto di inventarsi il nostro cibo (né
materiale, né mistico).
Un po' luogo comune. Insomma tipo: non ci sono più le mezze
stagioni !!!

Ciao. Alessio
L
2005-08-21 17:06:49 UTC
Permalink
Post by Alessio Tafuri
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
Caro Parmenide,
anche se mi sembra un approccio più adatto a un ateo che un
credente, accolgo il tuo invito.
Se San Tommaso, che volle le prove, fu santificato ugualmente
allora credo il dubbio non sia prerogativa dei "laici".
Se per prova intendi qualcosa che io possa toccare, di tangibile,
di sperimentabile, allora no.
Non baratterei la mia fede con una verifica scientifica.
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
Mi sentirei assolutamente "libero" se Dio non ci fosse. Libero
come un qualsiasi animale.
Ma credo di essere più libero di un animale nel momento in cui
comprendo la mia realtà spirituale e, grazie agli insegnamenti
divini, mi sforzo di dominare la mia "animalità".
[cut]
Post by L
In base a che, dovrebbero essere le nostre convinzioni?
Le convinzioni, in base ai fatti e ai ragionamenti.
Post by L
In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?
Se non vogliamo assumere di detenere la Verità assoluta, l'umano
può conoscere solo un vero relativo.
In ambito scientifico, ciò che è verificabile e riproducibile.
Post by L
In base a che considerare vero (almeno
momentaneamente)=credere?
A ciò che posso verificare e (far) riprodurre.
Post by L
Qual'è la prova?
Di cosa ?
Post by L
Esiste una prova definitiva?
Di cosa ?
Post by L
E se è definitiva e non vi è nulla da aggiungere, perché la vita, la
mutazione?
???
Post by L
Perché vivere di creduloneria dovrebbe essere etico?
???
Post by L
Vogliamo scommettere che quasi nessuno risponderà?
Scommessa persa.
Post by L
La ragione è semplice: oggi si è per i cibi precotti, mangiati di corsa
(fast food), non vi è il trasporto di inventarsi il nostro cibo (né
materiale, né mistico).
Un po' luogo comune. Insomma tipo: non ci sono più le mezze
stagioni !!!
Ciao. Alessio
Ciao Alessio,
anzitutto grazie di avere provato.

In pratica è stato un questionario che era quasi come un labirinto.

Te la semplifico, visto che per un uomo di fede mi è semplice:

Tu avresti preferito mettere il dito nella piaga, o accontentarti della
parola degli altri apostoli che ti dicevano che Cristo era risorto e
loro ( e non tu) lo avevano visto?

Ecco il fiume Rubicone tra coloro che chiedono di basare il loro
esplorare la mistica perché hanno visto un morto che cammina con il
costato aperto, e coloro che preferiscono levare gli effetti speciali e
pesare ogni persona per ciò che dice e per ciò che fa.

Saluti

L
Alessio Tafuri
2005-08-22 09:00:48 UTC
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Post by L
Tu avresti preferito mettere il dito nella piaga, o
accontentarti della
parola degli altri apostoli che ti dicevano che Cristo era
risorto e
loro ( e non tu) lo avevano visto?
Ecco il fiume Rubicone tra coloro che chiedono di basare il
loro
esplorare la mistica perché hanno visto un morto che cammina
con il
costato aperto, e coloro che preferiscono levare gli effetti
speciali e
pesare ogni persona per ciò che dice e per ciò che fa.
Caro Parmenide,

poni un interrogativo che, forse, è alla base della stessa fede.

Mettendo il dito nella piaga, la mia potrebbe essere considerata
vera fede o più correttamente verifica "scientifica" ?

Provando personalmente con il mio dito avrei creduto ai miei
sensi, avrei avuto una "prova" che "è così".

Ma dubito che, dopo, avrei potuto dire di aver fede. Dopo avrei
potuto dire di credere solo a quello che avevo "constatato".

Pur tuttavia, Tommaso è stato santificato.

Quindi, anche una fede passata al setaccio della verifica, della
prova, della constatazione diretta, è accettabile.

Ma io scelgo di credere basandomi sul mio dialogo interiore e
alle risposte che ricevo nelle situazioni della vita (non voci o
cose simili).

La mia fede la baso non sul solo culto del Figlio dell'Uomo ma
sul Messaggio che Egli ha portato.

L'adorazione (preghiera) è prevalentemente concentrata su Dio
mentre l'azione sul trasporre gli Insegnamenti divini sul piano
del quotidiano.

Il fiume che tu chiedi di passare è molto più ampio del Rubicone;
è un oceano.

Un caro saluto, Alessio
Fausto
2005-08-21 19:29:48 UTC
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Post by L
Post by L
Vangeli - Giovanni Gv 20,27
Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a
voi!". 27 Poi disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie
mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più
incredulo ma credente!". 28 Rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!".
29 Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che
pur non avendo visto crederanno!".
In base a che, dovrebbe essere il nostro considerare vero?
Appunto. il problema è : tu consideri vero " Vangeli - Giovanni Gv 20,27 "

Ma buttalo nel cesso che è ora !!
Paolo
2005-08-21 22:26:55 UTC
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Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
Se potessi scegliere [tra] l'essere certo dell'esistenza di Dio ... è ....??
... che cosa? manca l'altra ipotesi ... bòh?!
Il non esserne affatto?! (non si capisce molto la domanda)
[continua] ... magari in modo a voi congeniale cosa scegliereste !!

Se "scelgo" (a questo punto non mi dai altra scelta) devo credere
obbligatoriamente all'esistenza di Dio se voglio fare il Test!!! :-))
Cmq:

1) volere delle prove?
è perché mai?!! a che prò?
qualsiasi prova non sarà mai oggettiva, ma solo la realtà distorta e
soggettiva della visione umana del soprannaturale.
L'essere vivo e qui, è già di per se un miracolo, io sono... perciò questo è
già un mistero inspiegabile senza andare a cercare altro.
Vengo su questo mondo da non so dove, sto un'ottantina (forse) di anni e poi
... boh! torno da dove sono venuto... che cosa è questo?
che prove cerco? su che cosa? e perché?

2) preferire che Dio non ci fosse?
e perché mai? che Dio ci fosse o non ci fosse a me cosa cambia?
forse per il fatto che mi domando se c'è o meno un Dio, la mia vita è meno
priva di consapevolezza?
la mia presenza è sempre partecipe della realtà oggettiva senza che la mia
ragione (mente) ne costruisca una altrettanto immaginaria e subdivina.
e non è già questo essere presente nel tutto una dimostrazione di
sovrannaturale?
Quale miracolo è questo? io sono ...!! io vivo...!!
perciò che cambia nel mio essere qualcosa di univoco al di là della ragione
il voler conoscere e sapere che c'è o meno una presenza Sovrannaturale?
Non fu un certo filosofo a dire:
"Non nego la realtà, ma solo ciò che gli uomini ci vedono in essa"
(Socrate)... o Platone?
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
Mi sentirei più sicuro rispetto a cosa? alla vita? al mio comportamento?
alle mie certezze? mi viene da ridere...
Che cosa sono tutte queste cose se non incertezze e paure dell'uomo!
Non c'è nessuna certezza ... nessuna! e io mi dovrei sentire sicuro di che?
Un Dio creato dall'uomo a sua immagine e somiglianza, severo e indignato che
scaglia saette e comandamenti al genere umano, e su quale metro di misura?
se vieti una cosa crei il suo opposto... perciò se dici bianco crei il nero.
Se dici luce crei il buio, ma allora, come possiamo dire questo è giusto e
quello no?
Come può un libro dire ciò che è giusto è ciò che non è? qual è la parola di
Dio?
Chi può dire cosa è giusto se anche l'immagine del Supremo è costruzione
della mente insicura dell'uomo che cerca l'appiglio in mezzo all'oceano di
incertezza?
cosa dunque dovrebbe indicarmi la via e il giusto comportamento? un Dio? e
creato da chi? e perché? che forse i pagani non sono anch'essi vivi e
consapevoli ?
Non sono forse essi stessi partecipi della vita? delle gioie? dei dolori?
delle paure ed incertezze che scoraggiano i credenti ? che forse non nutrono
le stesse domande?
Che forse le popolazioni che non hanno conosciuto "il Dio" non sono per
questo consapevoli di essere vivi e parte del tutto meno di noi che lo
intendiamo tale?
Nel momento che dici bianco hai inevitabilmente creato il suo opposto... non
c'è bianco e non c'è nero. Non c'è giusto non c'è sbagliato, non c'è ... c'è
solo le cose così come sono e appaiono... che altro? tutto il resto è
paura!! paura ed incertezza, convenzione e pre-concetto.
Perciò: a) con la sicurezza che Dio c'è, mi fa veramente sbellicare !!
Qual è la via? qual è la verità? ... tutto cambia, tutto è costantemente in
movimento... perciò quale certezza? quale sicurezza? nemmeno il niente è una
affermazione certa.
E tu dici sicurezza?!

b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
Il dubbio (più grande è, maggiore è la verità che vi troverai in esso)
rimane finché proietti un alterazione della realtà con ciò che la tua
soggettività immaginativa vede proiettata nelle cose, dal punto di vista
soggettivo ti rimane sempre il dubbio.
Ti faccio una domanda:
A prescindere dalla tua idea pre-costituita di cosa sia bene o male, in
maniera totalmente oggettiva impersonale e REALE di ciò che le cose sono
senza che intervenga un individuo con una nazionalità, una cultura, una
condizione esistenziale personale che lo vincola, una idea circa come le
cose dovrebbero essere, senza intervento di un "io" o fascio di concetti
intorno al tuo credere di essere qualcosa al di là di un unico essere umano
e non un individuo con pre-concetti, ... come dici che è un bicchiere con
metà acqua dentro:
mezzo pieno o mezzo vuoto?
:-) se dici mezzo pieno hai già sbagliato! (dove hai preso quel concetto?
presente o passato? se dici è un concetto che ho preso dal passato, allora
non è che un morto che si proietta nel presente cercando di analizzarlo, se
dici dal presente... dov'era? nella tua memoria? la memoria è passato! cos'è
questo nel presente senza il concetto preso dal passato? .....!! un'
incredibile meraviglia... così è! )

se dici mezzo vuoto hai fallito ancora... perciò:
come è al di là delle tue raziocinanti deduzioni pescate nel passato della
tua memoria condizionata ?
Com'è la vita attimo dopo attimo? si lascia catalogare? si lascia scorgere?
E dov'è Dio in tutto questo? dove lo cerchi? nei libri? nelle parole di un
sant'uomo?
Nelle tesi teologiche? in te stesso? e attraverso quale mente se essa è già
pre-condizionata dal simbologismo?
Liberandosi di tutto ... puoi intravedere qualcosa, ma ciò che vedi non è
definibile, ne catalogobile, perché un attimo dopo aver detto: Ecco!! l'hai
già perduto.
Post by L
E' un piccolo esercizio di estrapolazione, aiuta a immaginare i fatti
prima che dobbiamo renderne conto almeno a noi stessi.
Essere al di là di ciò che la tua mente egocentrica crede di essere prima
che tu concettualizzi cosa la vita è quando la vita è già davanti e dietro a
te, correndo e cambiando continuamente, senza che la possibilità di analisi
e comprensione della nostra piccola visione pre-condizionata la possa
fissare e catalogare in qualcosa di analizzabile da noi stessi inutilmente,
senza che la mente trovi nuove gabbie mentali per ingabbiare solo se stessa,
comprendendo che solo la gabbia che ci siamo creati esiste davvero, mentre
la vita scorre sempre e comunque a prescindere da noi e dalle nostre
supposizioni come l'acqua del fiume lungo il suo corso inarrestabile, questo
è un piccolo ma grande esercizio per comprendere chi tu sia prima ancora di
cercare se c'è o meno un Dio e se alla fine ciò ti svelerà il vero.
E mentre cerchi il Dio dappertutto, la verità ti sfugge davanti agli occhi
per quella che veramente è.... solo ciò che essa appare, qualcuno chiamò
questo Epoché!!
insomma... le cose stanno in questi termini.
Il mondo non è un qualcosa che esista prima: al contrario, è la natura
stessa della coscienza che, proprio in virtù del suo naturale relazionarsi
intenzionale, si crea il mondo, il quale si trova così ad esistere solo
nella misura in cui ci sono coscienze che si relazionano a qualcosa.
(Heidegger)
Altri dissero che il punto debole della filosofia, è quello di porsi sì,
delle domande sull'esistenza dell'uomo, ma di non saperne mai trovare una
risposta.
(Pascal)
La mente o "l'io" non riuscirà mai a dare spiegazione alla vita e al suo
senso,
il tentativo con cui essa cerca di farlo è di per se un inganno della realtà
e della verità attraverso un ingannevole costruzione di un Dio e di una vita
e comportamento pre-codificato accettato dalla massa, più questa è grande
più consolida l'inganno mentale e ci da sicurezza che sia vero. Ma è vero?
Post by L
La ragione è semplice: oggi si è per i cibi precotti, mangiati di corsa
(fast food), non vi è il trasporto di inventarsi il nostro cibo (né
materiale, né mistico).
L
Buon appetito!!
radhe_radhe
2005-08-22 16:58:59 UTC
Permalink
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
1) volere delle prove?
2) preferire non sapere che Dio c'è?
3) avere l'esperienza diretta della Sua esistenza.
Post by L
a) con la sicurezza che Dio c'è?
b) rimanendo nel dubbio se Dio c'è?
Il *sentirsi* liberi di agire non dipende dalla nostra coscienza di
Dio...l'essre liberi di agire, invece, si!

radhe radhe
LG
2005-08-30 12:48:32 UTC
Permalink
Post by L
Se poteste scegliere tra l'essere certi dell'esistenza di Dio, magari in
La mia obiezione cade prima: dico che il termine Dio e' un termine
vuoto di senso (anche se la storia ve ne ha dato uno, quello -
preconcetto - di avere un senso), per cui non possono essere neppure
costruite proposizioni del tipo "scegliere tra l'essere certi
dell'esistenza di Dio...". E' come dire: cio' che non e' in alcun modo
precisabile e' piu' grande o piu' piccolo di un ectoplasma?

Quando MarcoVu dice "ripensare...", coglie bene proprio quello che io
ambisco di fare: ripenso, mi ripalleggio certi termini astratti che
erano stati ripetatutamente usati come portatori di senso, e mi rendo
conto che invece non ne hanno (e quindi anche: non ne hanno piu').

LG
RedRoby
2005-09-04 07:53:25 UTC
Permalink
Ciao, io sono Alessandro Saitta. Io sono nato il 25 Maggio 1969 (alle 12.45.
Gemelli ascendente Vergine) nell'antico borgo medievale di Massa Marittima
(GR) e risiedo nella ridente cittadina balneare toscana che prende il nome
di Follonica (GR). Per la precisione abito in via del Cassarello, 131, primo
piano, interno 5. Telefono: 338 7527570. Il mio codice fiscale è:
STTLSN69E25F032N. (La privacy sarebbe un mio diritto, ma dato che io non ho
nulla da nascondere, al contrario di chi la vuole proteggere, non me ne
frega un beato CAZZO - Vedi nota n°0). Mi piace spammare i miei dati e una
mia descrizione personale, dato che non ho nessun talento e nulla di
intelligente da dire (se proseguirete a leggere vi imbatterete in una marea
di STRONZATE espresse solo per dire qualcosa... (O forse no?) ma
l'importante è spammare comunque e dovunque (e nessuno può fare una SEGA per
impedirlo, e chi non ci crede può chiederlo a FabMind di Usenet/Fabrizio
Mindoli di Pisa, Lungarno Gambacorti, 57). Taluni hanno cercato di
contrastarmi segnalandomi ai vari abuse staff delle varie connessioni ADSL
che ho avuto (Alice e Libero), con conseguente cessazione del servizio nei
miei confronti. Ho sempre pensato che lo 'spamming' non fosse una piaga
informatica, come lo si vorrebbe dipingere, e anche che il danno causato da
un po' di messaggi ripetuti all'infinito che intasano un newsgroup, non
fosse tanto fastidioso ed irrimediabile (basta usare un'interfaccia web per
ovviare al problema), meno che mai dannoso ritengo che lo sia su un canale
IRC dove il danno si risolve al massimo, in un rallentamento del server per
pochi secondi. Tuttavia molti bimbettini frustrati (come gli utenti di
Azzurra ai quali spammo sul Forum (vedi nota n°3) senza che ormai possano
fare una SEGA e che sono appartenenti spesso ad una determinata frangia
politica, e chi mi segue da tempo ha già compreso a chi mi riferisco) hanno
pensato bene di sfogarsi facendomi punire per aver commesso ripetutamente
questo sopruso informatico. Gli individui succitati hanno bisogno di
personalità potenti e famose su cui sfogare tutte le loro frustrazioni e
ira, e di usarli come capro espiatorio anche a costo di inventare pure
congetture od usare cavilli per trovare il crimine ed il 'marcio' nel caso
non ci sia alcun reato effettivo. Alcuni esempi di capri espiatori sono:
Bush, Berlusconi, il Papa e per ultimo, ma non per questo meno importante il
Saitta [i reati ed i crimini NON esistono. Esiste solo chi (spesso
incoscientemente, per sete di divertimento, lusso o denaro) si cerca uno che
glielo metta nel culo, e poi l'inculato, si lamenta di aver sentito male
volendo protezione dallo Stato]. Forse coloro che mi hanno denunciato
pensavano che io non potessi vivere senza scaricare film o canzoni, quando
di quelle cose non me è mai importato niente, giacché io non sono un
BURATTINO DEL SISTEMA. Esito finale: Ho perso il servizio ADSL (sia con
Telecom che con Libero). Però, fortunatamente per me, ciò si è tramutato in
un bene, dato che non sono più obbligato a pagare un canone mensile di 30 o
40 Euro anche se non mi connetto affatto (Io per spammare impiego solo 4
ore consecutive al mese concentrate in una giornata, per la spesa di 5 Euro
mensili). Inoltre è terminata la mia dipendenza dalla Rete (cominciata nel
1999) riuscendo ora ad impiegare il mio tempo facendo attività fisica,
suonando, cucinando, facendo lavori di casa, andando al mare (Inverno
compreso), ecc. A questo punto chi pensava di darmi una memorabile lezione,
se lo è trovato (IL CAZZO) dritto e profondo dentro al CULO, dato che con la
connessione attraverso la linea telefonica (come uso ora), se mi viene
chiuso un account GRATUITO ne riapro un altro RIBORDANDOLO nel CULO a chi mi
vuole male (Fabrizio Mindoli, FabMind di Usenet compreso, uno dei tanti che
si è impegnato con altri utenti di Usenet nel farmi togliere il servizio
ADSL di Telecom, pensando che io poi sparissi... Povero illuso :> ) inibendo
a chiunque di poter fare un CAZZO per ostacolarmi (Lo spamming è davvero
fastidioso? Vediamo ora cosa CAZZO potete fare...:> ) . Lo scopo del mio
spam è quello diventare famoso e far parlare di me (non importa come se ne
parla, purché se ne parli) senza faticare (al contrario dei divi dello
spettacolo o degli sportivi, o comunque di chi è costretto a lavorare e/o
faticare e/o studiare per essere al centro dell'attenzione).
Io mi ritengo un EREMITA URBANO (vedi nota n°2) al quale non piace la
maggior parte della gente (io reputo che il 95% di essa sia idiota e resto
sempre a debita distanza da chi non conosco abbastanza), non mi piace la
vita sociale specialmente nei luoghi pubblici (discoteche, pub, cinema,
ecc.) o comunque da aggregazione di massa (tipo concerti, manifestazioni,
stadi, ecc.). Non mi piace viaggiare dato che sono soddisfatto dal luogo in
cui abito (inoltre per me i viaggi turistici, sono uguali a droghe, dove
prima o poi si torna sempre al punto di partenza, non vedendo l'ora di
partire nuovamente) ed in aggiunta ci si espone a troppi pericoli di vita
che spesso non sono dipendenti da te (sulle strade ci sono drogati, matti,
incoscienti e bimbetti. Alla guida ed alla manutenzione di aerei e treni ci
sono uomini ed 'Errare è umano').
Tuttavia chi pensasse che io odi il mondo sarebbe in errore, giacché io non
odio minimamente nessuno (chi odia, si lamenta, protesta, critica altre
persone è solo un debole che si sente inferiore e cerca di mascherarlo
facendo notare i difetti dell'avversario, senza esaltare i propri pregi).
(Vedi nota 1)
Forse qualcuno pensa che io voglia diventare famoso per riuscire a TROMBARE
come un ciuco, ma purtroppo chi lo pensa, ha sbagliato 'in toto' il proprio
ragionamento, in quanto io sono riuscito a disassuefarmi dall'uso di quelle
micidiali DROGHE che sono AMORE e SESSO (vedi nota n° 4) e non intendo mai
più spingermi oltre l'amicizia con le mie conoscenze femminili. Inoltre non
ho certo bisogno di trovare sicurezza in me con relative conferme,
conquistando donne, e per quanto riguarda il periodico svuotamento di
COGLIONI (necessario affinché non mi facciano essi male) ricorro a delle
sapienti seghe... Ebbene sì... Per chi non lo sapesse sono anche un
SEGAIOLO. Però non un SEGAIOLO spinto dalla mancanza di FICA, bensì uno che
pur trovandone preferisce farsi le SEGHE.
In definitiva io non sono un FANTOCCIO che vive per appagare le proprie
voglie. Io le mie soddisfazioni le ottengo compiendo attività insignificanti
per la maggior parte della gente. Io sono un uomo libero ed indipendente da
tutto e tutti che non ha bisogno di niente e nessuno. Non ho bisogno dei
piaceri/lussi per essere invogliato a vivere e questo mi fa sentire
veramente FORTE e con LE PALLE QUADRATE.

NOVITA'!

Recentemente, tramite molte richieste pervenute a Nonna Rolanda, gli 'Agenti
Speciali Rottinculo' (Joe Natta e Silence) sono stati incaricati, di
eliminare il Saitta. Gli impavidi sopraccitati hanno fatto irruzione nel
tratto di spiaggia follonichese frequentato dal Saitta, cogliendolo in
flagranza di reato mentre disturbava la quiete degli ignari bagnanti,
spammando verbalmente il suo sito a destra e a manca. E' stato subito
ingaggiato un aspro combattimento, dove purtroppo il Saitta di fronte alla
superiorità dei suoi avversari non ha potuto far altro che soccombere (in un
momento di distrazione, preso dal colloquio con sua madre, Joe Natta lo ha
colpito in testa con un frullatore, stordendolo e privandolo temporaneamente
della propria memoria). Ma dato che l'essere magnanimo di Joe Natta non lo
ha 'finito' risparmiandogli la vita, il Saitta come umile ringraziamento ha
deciso di votare tutto il resto della propria vita nello spammare il sito di
Joe Natta / IL CANTORE DELLA MERDA. Siete tutti invitati a:
http://www.joenatta.com e scarica le sue canzoni/video! Tra poco sarà anche
disponibile il filmato del combattimento follonichese!



0. Molta gente pensa che io sia una FAVA nel pubblicare i miei dati
personali, dato che permetto di rompermi i COGLIONI... Il ragionamento è
purtroppo erroneo, dato che sarebbe così se io fossi un comune plebeo che
mette tutti i suoi contatti in vista per essere rintracciato (i PLEBEI
vogliono stare in mezzo alla gente e poi si lamentano quando qualcuno li
incula). A me la privacy non serve e penso che le leggi a tutela di esse
servano solo ai COGLIONI e a chi ha la coscienza sporca. Anche se io dico
pubblicamente il mio indirizzo, non mi troverete tranne che io mi faccia
trovare in fondo al portone, giacché il mio campanello è lasciato 'in
bianco' (così evito venditori 'porta a porta', Testimoni di Geova, e altre
rotture di CAZZO, per di più è anche scollegato così non mi suonano neppure
per sbaglio). Anche se faccio sapere il mio numero di cellulare, nessuno mi
può danneggiare, dato che lo accendo raramente solo per controllare se ci
sono nuovi sms, altrimenti è spento. Se anche qualcuno ordina qualcosa per
corrispondenza, io non sono obbligato a ritirare i pacchi dietro pagamento
in contrassegno, che quindi rispedisco al mittente. In definitiva non può
fare esattamente un CAZZO nessuno coi miei dati. Lo scopo per cui io li
diffondo è solo per dimostrare che le persone oneste senza nulla da
nascondere non hanno bisogno di alcun tipo di legge che tuteli la loro
privacy, che al contrario sanno tutelare già da soli.(Vedi nota n°5)
1. Per esempio gli scioperi sono fatti da persone deboli che sono costrette
a lavorare, ma che al tempo stesso vogliono dettare le condizioni. Se ad un
operaio non sta bene come lo tratta il proprio datore di lavoro, non
dovrebbe più lavorare per lui e festa finita. Come mai dovrebbero esserci
dei diritti per i lavoratori? Perché si deve tutelare chi si è creato una
famiglia, con casa, auto e tutte le altre CAZZATE superflue di oggigiorno?
Quando una persona viene al mondo, non ha NIENTE (a parte se gli danno
qualcosa i propri genitori) perciò tutto quello che uno si crea (come
affetti, proprietà, ecc.) è tutto 'materiale' aggiunto a posteriori...
Perciò come mai ci si lamenta quando dopo una catastrofe naturale si è perso
tutto? Se si è ancora in vita quella è l'unica cosa importante (peraltro
neppure quella è garantita e basta un attimo di distrazione o superficialità
per perderla), il resto erano solo accessori superflui all'esistenza. Come
mai si organizzano le 'gare di solidarietà' verso i popoli colpiti da
disagi ambientali e partono volontari per assistere i civili all'interno dei
conflitti? In realtà non c'entra un CAZZO la solidarietà... Definiamola
piuttosto falsità... Perché aiutare chi muore di fame nel terzo mondo?
(Stessa identica cosa per quanto riguarda la Croce Rossa). Facciamoli
morire tutti e così non soffrirà più nessuno. Come mai dare istruzione a chi
vive bene anche senza il bisogno di essa? Solo perché la gente non si
accontenta di due pasti al giorno e per far soldi si approfitta dei COGLIONI
STOLTI che hanno bisogno di loro.
La nota era nata però con un altro soggetto e cioè dare esempio di come
mai chi odia, si lamenta, protesta, critica è in realtà un debole STOLTO:

A) Se uno sciopera per le condizioni di lavoro troppo dure, è lui quello che
si è creato spese e bisogni (famiglia, casa, affitto, ecc.) e quindi
dovrebbe adattarsi a quello che gli detta il principale, altrimenti se ne va
e festa finita.

B) Se uno si lamenta che ci sono troppe tasse da pagare, le imposte vengono
messe solo dagli invidiosi (che si mascherano dietro al principio della
'redistribuzione' per fare le cose eque, ma l'equità nella vita è una cosa
innaturale, forzata, giacché nella vita non esiste niente di indispensabile
che non è già uguale per tutti. Solo le CAZZATE i vizi e i lussi non lo
sono, tuttavia la PLEBE non capisce quanto siano inutili e vuole che li
abbiano tutti) sui beni che uno acquista, quindi non acquistando niente si
elimina il problema alla radice.

C) Se un commerciante si lamenta della criminalità, è lui che si è esposto a
contatto della PLEBE e conseguentemente della malavita, perciò se viene
derubato se lo è cercato lui. Inoltre chi non ha soldi non può essere
derubato. Lo Stato si comporta in maniera falsa come al solito, e non è che
scoraggia i cittadini dall'avviare attività a stretto contatto con il
pubblico (perché lo Stato non ne trarrebbe più tasse) ma assicura
protezione assoluta tramite le Forze deell'Ordine Che non potranno essere
presenti sempre ed in ogni luogo e oltretutto saranno pagate dai cittadini
stessi con le tasse.

D) Se un automobilista si lamenta del pericolo sulle strade derivante dagli
altri conducenti, è lui la FAVA che continua a girare sulle strade
esponendosi ad un pericolo indipendente da lui. Non vorrei che qualcuno si
illudesse che lo Stato cerchi di eliminare il problema con l'aiuto delle
Forze dell'Ordine. Esse servono a ridurre di un poco gli incidenti, in modo
che gli automobilisti si sen tano più sicuri, continuando a comprare auto e
conservando i posti di lavoro nelle case automobilistiche. Sapete cosa
farebbe lo Stato se veramente pensasse alla salute della gente?
Dichiarerebbe fuorilegge le macchine e costringesse tutti a girare col
carretto. Scommetto che sarebbe risolta la piaga degli incidenti stradali.
Qualcuno spesso mi ha definito un parassita dello Stato, giacché percepisco
una pensione di invalidità, e che quindi io vivrei alle spalle dei
contribuenti (che anzi dovrei ringraziare, a detta di questo qualcuno).
Innanzitutto vorrei vedere quanti sarebbero capaci di vivere con detta
entrata, notando quanto è viziata la maggior parte della PLEBE (fumo,
alcolici, caffè, cellulare, Internet, PC, trasmissioni via satellite,
digitale terrestre, locali pubblici, vestiti alla moda, gioielli, ecc.).
Detto questo penso ci sia da considerare che i soldi necessari per
acquistare macchina che comprai e con cui ebbi l'incidente, andarono a
finire anche nelle tasche di quei lavoratori che oggi mi pagano la pensione.
Se il sistema ci spinge ad andare tutti in macchina solo per non far
mancare lavoro agli operai delle case automobilistiche (e per non far
mancare lavoro a: assicurazioni, benzinai, petrolieri, concessionari,
meccanici) è anche giusto che i contribuenti mi debbano pagare il minimo
indispensabile alla vita. Gli operai pur di guadagnare soldi e sfogare i
loro vizi (moglie, figli, ecc.) costruiscono macchine che spesso vengono
guidate da bim betrti STOLTI che combinano solo casino, quindi anche per
questo mi sembra giusto che mi paghino.


E) Se qualcuno critica l'operato altrui, lo fa solo perché si sente
inferiore su altri campi ed allora gli sembra di ridurre lo svantaggio
mostrando la sua capacità superiore in quel campo (ipotizzando che sia una
reale capacità superiore, ma la maggior parte delle volte le critiche sono
fatte da chi non saprebbe fare di meglio, se non evidenziare gli sbagli
dell'avversario una volta successi. La persona che sa il fatto suo e che
vuole dare il meglio di sé, non perde tempo nel criticare l'operato altrui,
ma lo affronta impegnandosi nel cercare di superarlo (anche se a volte
capita di non farcela).

F) L'odio è solo invidia. E' l'incapacità di reagire sullo stesso piano
dell'avversario, l'impotenza, cioè quella che spinge a fare attentati,
attacchi alle spalle, attacchi di branco, ecc. Giustappunto io non odio
nessuno, e non perché sia un frate, ma perché mi sento fiero di me e non
invidio nessuno.

G) Chi si lamenta del fatto del spamming sia un grave reato è una FAVA,
giacché basterebbe che lui non facesse conoscere il proprio indirizzo di
posta elettronica a nessuno, per non riceverne più. Per quello che riguarda
invece lo spam sui newsgroup, sarebbe necessario solo che nessuno avesse
bisogno del conmtatto incondizionmato con le altre persone non entrando più
su Usenet, per non leggere più lo spam del Saitta (che mi dicono rompa
tanto i coglioni, ma è solo chi frequenta Usenet che vuole farsi rompere i
COGLIONI, continuando ad entrarci. Tanto più che basterebbe far filtrare
tutti i messaggi inviati da un moderatore per risolvere il problema
'spamming'. Però dato che su Usenet non si dice niente di veramente utile,
m,a si fanno solo 'chiacchiere e pettegolezzi da bar' tanto per passare il
tempo, se si esclude il dialogo interattivo con un interlocutore che ci
sprona a dire altre STRONZATE, la discussione muore subito, per il fatto
che nessuno ha un cervello per ragionare e parlare senza 'la spalla' che gli
mette in mente elementi su cui spettegolare, criticare e chiacchierare.(Per
quanto riguarda le chat, i discorsi che avvengono sono ancora più futili,
cvomunque ho abbandonato la frequentazione di quel tipo di server, dato che
per ottenere una buona visibilità bisogna impiegare troppo tempo davanti
al PC dato che il messaggio inviato rimane visibile solo pochi secondi e
neppure da tutti gli utenti (anche per il motivo dei kick/ban. Infatti gli
operatori sui canali IRC non servirebbero a niente se non potesdsero
manifestare la loro superiorità in canale (forse hanno complessi di
inferiorità nella vita reale, e allora si attaccano a tutti i cavilli
possibili pur di esercitare i loro poteri: niente lettere maiuscole, niente
colori, niente grassetto, niente messaggi pubblicitari, niente chiamate in
query [private], insomma viene vietato tutto ciò che piace alla gente nella
speranza ci sia chi voglia in frangere quelle regole e permetta gli
operatori di 'bannarlo', di modo che l'op bannante si faccia una bella
goduta e si senta molto realizzato :). Invece su Usenet basta lasciare i
messaggi una volta al mese per farli rimanere leggibili tutto l'anno
(minimo).

2. Io mi autodefinisco EREMITA URBANO giacché io non sono il classico
eremita che vive in una grotta, senza luce, acqua e gas (forse lo sarei se
dovessi lavorare per mantenermi tutto :). Io in aggiunta non sono nemmeno
l'eremita che si estranea da tutti e vive chiuso in casa. Solo che io non do
confidenza a chi mi si avvicina e vuole parlare con me (in pratica io sono
uno che anche se è in mezzo alla gente, guarda dritto e pensa ai CAZZI
SUOI), le persone a cui voglio stare vicino me le scelgo accuratamente ed in
maniera molto selettiva. Non mi piace chiacchierare dicendosi sempre le
solite cose. Non mi piace parlare su quello che si viene a sapere
dall'informazione pilotata (attività favorita dagli utenti di Usenet. Senza
informazione non avrebbero argomenti di cui parlare). Non mi piace parlare
degli altri, specie alle loro spalle (non mi piacciono i pettegoli). Non mi
piacciono le persone che parlano troppo, non mi piacciono le persone che
pretendono quasi di essere ascoltate per forza anche quando a te non
interessa una SEGA e/o che per attaccare discorso iniziano a parlare del
tempo. Non mi piacciono le persone che cercano i divertimenti. Non mi piace
chi vive con l'unico scopo di togliersi le soddisfazioni (Non mi piace chi
dice: Se mi togli i vizi cosa vivo a fare?). Non mi piace chi non sa vivere
con poco. Preferisco star lontano dalla gente che non conosco, per evitare
che una persona mi si avvicini prima del dovuto, altrimenti mi tocca
mandarla in CULO, nel caso che lei non mi piaccia ma che continui a starmi
vicino.
Basta questo per far capire come mei mi definisco EREMITA URBANO? :)

3. Io spammo sul forum di Azzurra, ma se lo visiterete per leggere i miei
messaggi non ne vedrete neppure uno. Difatti se io spammassi i miei messaggi
inviandoli in pubblico, per l'amministratore sarebbe facile eliminare tutti
i miei messaggi dopo neanche 5 minuti, inibendo di leggerli alla quasi
totalità degli utenti. Al contrario io 'spammo' messaggi privati dimodoché
restino visibili all'interessato finché lui non decide di eliminarli... Ma
voglio che sia l'interessato a decidere che siano fastidiosi e
conseguentemente eliminarli e non altri per lui.


4. L'amore ed il sesso per me sono micidiali droghe dato che ti danno
assuefazione e ti spingono a provare sensazioni che sfuggono alla tua
volontà e che quindi non riesci a controllare. Dato che io purtroppo
possiedo dei sentimenti troppo umani non sono adatto per trombare con una
donna dato che poi me ne innamoro (iniziando a provare bisogno di lei).
Trombare può essere un'attività molto divertente (nel caso non ci si imbatta
in malattie/infezioni veneree e/o dermatologiche), tuttavia essa è uno sport
proficuo solo nel caso si riesca a trombare solo con una testa (la CAPPELLA)
ed evitando di coinvolgere l'altra che contiene il cervello. Sfortunatamente
per me, ciò riesce solo alle persone che possiedono sentimenti del tipo
animale riuscendo ad accoppiarsi con tante ed a non sentirsi legato a
nessuna.
La negatività di sopraccitati istinti umani che vengono scatenati in me dal
sesso, sono: l'egoismo e la gelosia (voglio che la mia parner sia SOLO per
me; Non devono esistere parenti o amici), l'oppressione (voglio poter stare
con lei 24 ore su 24), l'apatia di fare qualsiasi cosa quando lei non è con
me. Il bisogno di starci sempre appiccicato. La perenne voglia di TROMBARE
appena sia possibile (in qualunque posto e qualunque ora, anche nel mezzo
del sonno notturno :).
A parte che tutti questi desideri non si sono mai realizzati tutti insieme
con una sola donna (e spesso vieni spinto anche a cambiare donna nella
speranza che i tuoi desideri si realizzino), c'è anche da considerare che
tanto l'amore passionale (l'eros) prima o poi finisce sempre e poi quando
ti verranno a mancare le cose a cui ti eri abituato, starai male come un
cagnaccio, magari finendo per cadere in una relazione solo per mancanza di
FICA (assuefazione da sesso), continuando a stare un po' bene e un po'
male (cento giorni di star bene non valgono la pena di star male un giorno).
Ma io quan do ho voglia di TROMBARE ed ho il CAZZO DURO mi sparo una bella
SEGA e mi passano tutte le ruzze (andando anche in CULO alla FICA).

5. Le leggi sono tutte inutili IN OGNI CAMPO! Le leggi sono fatte dagli
individui avidi che non hanno mezzi efficienti per guadagnare soldi (dato
che per loro i soldi sono tutto) od esporsi al centro dell'attenzione e
vogliono limitare chi li ha, per paura di essere inferiori (vedi 'par
condicio', conflitto di interesse, ecc., oppure da coloro che non hanno
abbastanza cervello da difendersi da soli evitando di esporsi ai pericoli.
Riguardo alle leggi in ambito finanziario/economico vorrei sapere come mai
qualcuno si arrabbia tanto su concussione/corruzione/'aggiotaggio' anche nel
caso non sia denaro pubblico (il denaro pubblico derivante dalle tasse non
dovrebbe neppure esistere). Chi denuncia queste azioni ritenute illecite lo
fa solo perché lui non ha abbastanza soldi per ottenere ciò che vuole,
altrimenti se ce li avesse sarebbe il primo a farle. In ogni caso, chi ha
bisogno di soldi per ottenere le proprie soddisfazioni io ritengo che non
valga un CAZZO senza di essi, per tale motivo io non mi lamento del fatto
che uno otten ga denaro in modo illecito o criminale, ecc., perché di fatto
non mi sento certamente inferiore a lui, ma anzi tuttaltro.

Sei un fan del Saitta? Sei un suo denigratore/oppositore/criticatore? Lui
avrà piacere di rispondere ai tuoi
apprezzamenti/quesiti/dubbi/critiche/perplessità/curiosità, se tu gli
scriverai tramite posta ordinaria a:
Alessandro Saitta - via Cassarello, 131 - 58022 - Follonica(GR). (Gli
interventi ricevuti saranno poi trascritti e diffusi su Usenet con le mie
risposte).




Fine.

Alessandro Saitta
Via Cassarello, 131
58022-Follonica(GR)
Tel. 338 7527570
RedRoby
2005-09-04 08:12:01 UTC
Permalink
Ciao, io sono Alessandro Saitta. Io sono nato il 25 Maggio 1969 (alle 12.45.
Gemelli ascendente Vergine) nell'antico borgo medievale di Massa Marittima
(GR) e risiedo nella ridente cittadina balneare toscana che prende il nome
di Follonica (GR). Per la precisione abito in via del Cassarello, 131, primo
piano, interno 5. Telefono: 338 7527570. Il mio codice fiscale è:
STTLSN69E25F032N. (La privacy sarebbe un mio diritto, ma dato che io non ho
nulla da nascondere, al contrario di chi la vuole proteggere, non me ne
frega un beato CAZZO - Vedi nota n°0). Mi piace spammare i miei dati e una
mia descrizione personale, dato che non ho nessun talento e nulla di
intelligente da dire (se proseguirete a leggere vi imbatterete in una marea
di STRONZATE espresse solo per dire qualcosa... (O forse no?) ma
l'importante è spammare comunque e dovunque (e nessuno può fare una SEGA per
impedirlo, e chi non ci crede può chiederlo a FabMind di Usenet/Fabrizio
Mindoli di Pisa, Lungarno Gambacorti, 57). Taluni hanno cercato di
contrastarmi segnalandomi ai vari abuse staff delle varie connessioni ADSL
che ho avuto (Alice e Libero), con conseguente cessazione del servizio nei
miei confronti. Ho sempre pensato che lo 'spamming' non fosse una piaga
informatica, come lo si vorrebbe dipingere, e anche che il danno causato da
un po' di messaggi ripetuti all'infinito che intasano un newsgroup, non
fosse tanto fastidioso ed irrimediabile (basta usare un'interfaccia web per
ovviare al problema), meno che mai dannoso ritengo che lo sia su un canale
IRC dove il danno si risolve al massimo, in un rallentamento del server per
pochi secondi. Tuttavia molti bimbettini frustrati (come gli utenti di
Azzurra ai quali spammo sul Forum (vedi nota n°3) senza che ormai possano
fare una SEGA e che sono appartenenti spesso ad una determinata frangia
politica, e chi mi segue da tempo ha già compreso a chi mi riferisco) hanno
pensato bene di sfogarsi facendomi punire per aver commesso ripetutamente
questo sopruso informatico. Gli individui succitati hanno bisogno di
personalità potenti e famose su cui sfogare tutte le loro frustrazioni e
ira, e di usarli come capro espiatorio anche a costo di inventare pure
congetture od usare cavilli per trovare il crimine ed il 'marcio' nel caso
non ci sia alcun reato effettivo. Alcuni esempi di capri espiatori sono:
Bush, Berlusconi, il Papa e per ultimo, ma non per questo meno importante il
Saitta [i reati ed i crimini NON esistono. Esiste solo chi (spesso
incoscientemente, per sete di divertimento, lusso o denaro) si cerca uno che
glielo metta nel culo, e poi l'inculato, si lamenta di aver sentito male
volendo protezione dallo Stato]. Forse coloro che mi hanno denunciato
pensavano che io non potessi vivere senza scaricare film o canzoni, quando
di quelle cose non me è mai importato niente, giacché io non sono un
BURATTINO DEL SISTEMA. Esito finale: Ho perso il servizio ADSL (sia con
Telecom che con Libero). Però, fortunatamente per me, ciò si è tramutato in
un bene, dato che non sono più obbligato a pagare un canone mensile di 30 o
40 Euro anche se non mi connetto affatto (Io per spammare impiego solo 4
ore consecutive al mese concentrate in una giornata, per la spesa di 5 Euro
mensili). Inoltre è terminata la mia dipendenza dalla Rete (cominciata nel
1999) riuscendo ora ad impiegare il mio tempo facendo attività fisica,
suonando, cucinando, facendo lavori di casa, andando al mare (Inverno
compreso), ecc. A questo punto chi pensava di darmi una memorabile lezione,
se lo è trovato (IL CAZZO) dritto e profondo dentro al CULO, dato che con la
connessione attraverso la linea telefonica (come uso ora), se mi viene
chiuso un account GRATUITO ne riapro un altro RIBORDANDOLO nel CULO a chi mi
vuole male (Fabrizio Mindoli, FabMind di Usenet compreso, uno dei tanti che
si è impegnato con altri utenti di Usenet nel farmi togliere il servizio
ADSL di Telecom, pensando che io poi sparissi... Povero illuso :> ) inibendo
a chiunque di poter fare un CAZZO per ostacolarmi (Lo spamming è davvero
fastidioso? Vediamo ora cosa CAZZO potete fare...:> ) . Lo scopo del mio
spam è quello diventare famoso e far parlare di me (non importa come se ne
parla, purché se ne parli) senza faticare (al contrario dei divi dello
spettacolo o degli sportivi, o comunque di chi è costretto a lavorare e/o
faticare e/o studiare per essere al centro dell'attenzione).
Io mi ritengo un EREMITA URBANO (vedi nota n°2) al quale non piace la
maggior parte della gente (io reputo che il 95% di essa sia idiota e resto
sempre a debita distanza da chi non conosco abbastanza), non mi piace la
vita sociale specialmente nei luoghi pubblici (discoteche, pub, cinema,
ecc.) o comunque da aggregazione di massa (tipo concerti, manifestazioni,
stadi, ecc.). Non mi piace viaggiare dato che sono soddisfatto dal luogo in
cui abito (inoltre per me i viaggi turistici, sono uguali a droghe, dove
prima o poi si torna sempre al punto di partenza, non vedendo l'ora di
partire nuovamente) ed in aggiunta ci si espone a troppi pericoli di vita
che spesso non sono dipendenti da te (sulle strade ci sono drogati, matti,
incoscienti e bimbetti. Alla guida ed alla manutenzione di aerei e treni ci
sono uomini ed 'Errare è umano').
Tuttavia chi pensasse che io odi il mondo sarebbe in errore, giacché io non
odio minimamente nessuno (chi odia, si lamenta, protesta, critica altre
persone è solo un debole che si sente inferiore e cerca di mascherarlo
facendo notare i difetti dell'avversario, senza esaltare i propri pregi).
(Vedi nota 1)
Forse qualcuno pensa che io voglia diventare famoso per riuscire a TROMBARE
come un ciuco, ma purtroppo chi lo pensa, ha sbagliato 'in toto' il proprio
ragionamento, in quanto io sono riuscito a disassuefarmi dall'uso di quelle
micidiali DROGHE che sono AMORE e SESSO (vedi nota n° 4) e non intendo mai
più spingermi oltre l'amicizia con le mie conoscenze femminili. Inoltre non
ho certo bisogno di trovare sicurezza in me con relative conferme,
conquistando donne, e per quanto riguarda il periodico svuotamento di
COGLIONI (necessario affinché non mi facciano essi male) ricorro a delle
sapienti seghe... Ebbene sì... Per chi non lo sapesse sono anche un
SEGAIOLO. Però non un SEGAIOLO spinto dalla mancanza di FICA, bensì uno che
pur trovandone preferisce farsi le SEGHE.
In definitiva io non sono un FANTOCCIO che vive per appagare le proprie
voglie. Io le mie soddisfazioni le ottengo compiendo attività insignificanti
per la maggior parte della gente. Io sono un uomo libero ed indipendente da
tutto e tutti che non ha bisogno di niente e nessuno. Non ho bisogno dei
piaceri/lussi per essere invogliato a vivere e questo mi fa sentire
veramente FORTE e con LE PALLE QUADRATE.

NOVITA'!

Recentemente, tramite molte richieste pervenute a Nonna Rolanda, gli 'Agenti
Speciali Rottinculo' (Joe Natta e Silence) sono stati incaricati, di
eliminare il Saitta. Gli impavidi sopraccitati hanno fatto irruzione nel
tratto di spiaggia follonichese frequentato dal Saitta, cogliendolo in
flagranza di reato mentre disturbava la quiete degli ignari bagnanti,
spammando verbalmente il suo sito a destra e a manca. E' stato subito
ingaggiato un aspro combattimento, dove purtroppo il Saitta di fronte alla
superiorità dei suoi avversari non ha potuto far altro che soccombere (in un
momento di distrazione, preso dal colloquio con sua madre, Joe Natta lo ha
colpito in testa con un frullatore, stordendolo e privandolo temporaneamente
della propria memoria). Ma dato che l'essere magnanimo di Joe Natta non lo
ha 'finito' risparmiandogli la vita, il Saitta come umile ringraziamento ha
deciso di votare tutto il resto della propria vita nello spammare il sito di
Joe Natta / IL CANTORE DELLA MERDA. Siete tutti invitati a:
http://www.joenatta.com e scarica le sue canzoni/video! Tra poco sarà anche
disponibile il filmato del combattimento follonichese!



0. Molta gente pensa che io sia una FAVA nel pubblicare i miei dati
personali, dato che permetto di rompermi i COGLIONI... Il ragionamento è
purtroppo erroneo, dato che sarebbe così se io fossi un comune plebeo che
mette tutti i suoi contatti in vista per essere rintracciato (i PLEBEI
vogliono stare in mezzo alla gente e poi si lamentano quando qualcuno li
incula). A me la privacy non serve e penso che le leggi a tutela di esse
servano solo ai COGLIONI e a chi ha la coscienza sporca. Anche se io dico
pubblicamente il mio indirizzo, non mi troverete tranne che io mi faccia
trovare in fondo al portone, giacché il mio campanello è lasciato 'in
bianco' (così evito venditori 'porta a porta', Testimoni di Geova, e altre
rotture di CAZZO, per di più è anche scollegato così non mi suonano neppure
per sbaglio). Anche se faccio sapere il mio numero di cellulare, nessuno mi
può danneggiare, dato che lo accendo raramente solo per controllare se ci
sono nuovi sms, altrimenti è spento. Se anche qualcuno ordina qualcosa per
corrispondenza, io non sono obbligato a ritirare i pacchi dietro pagamento
in contrassegno, che quindi rispedisco al mittente. In definitiva non può
fare esattamente un CAZZO nessuno coi miei dati. Lo scopo per cui io li
diffondo è solo per dimostrare che le persone oneste senza nulla da
nascondere non hanno bisogno di alcun tipo di legge che tuteli la loro
privacy, che al contrario sanno tutelare già da soli.(Vedi nota n°5)
1. Per esempio gli scioperi sono fatti da persone deboli che sono costrette
a lavorare, ma che al tempo stesso vogliono dettare le condizioni. Se ad un
operaio non sta bene come lo tratta il proprio datore di lavoro, non
dovrebbe più lavorare per lui e festa finita. Come mai dovrebbero esserci
dei diritti per i lavoratori? Perché si deve tutelare chi si è creato una
famiglia, con casa, auto e tutte le altre CAZZATE superflue di oggigiorno?
Quando una persona viene al mondo, non ha NIENTE (a parte se gli danno
qualcosa i propri genitori) perciò tutto quello che uno si crea (come
affetti, proprietà, ecc.) è tutto 'materiale' aggiunto a posteriori...
Perciò come mai ci si lamenta quando dopo una catastrofe naturale si è perso
tutto? Se si è ancora in vita quella è l'unica cosa importante (peraltro
neppure quella è garantita e basta un attimo di distrazione o superficialità
per perderla), il resto erano solo accessori superflui all'esistenza. Come
mai si organizzano le 'gare di solidarietà' verso i popoli colpiti da
disagi ambientali e partono volontari per assistere i civili all'interno dei
conflitti? In realtà non c'entra un CAZZO la solidarietà... Definiamola
piuttosto falsità... Perché aiutare chi muore di fame nel terzo mondo?
(Stessa identica cosa per quanto riguarda la Croce Rossa). Facciamoli
morire tutti e così non soffrirà più nessuno. Come mai dare istruzione a chi
vive bene anche senza il bisogno di essa? Solo perché la gente non si
accontenta di due pasti al giorno e per far soldi si approfitta dei COGLIONI
STOLTI che hanno bisogno di loro.
La nota era nata però con un altro soggetto e cioè dare esempio di come
mai chi odia, si lamenta, protesta, critica è in realtà un debole STOLTO:

A) Se uno sciopera per le condizioni di lavoro troppo dure, è lui quello che
si è creato spese e bisogni (famiglia, casa, affitto, ecc.) e quindi
dovrebbe adattarsi a quello che gli detta il principale, altrimenti se ne va
e festa finita.

B) Se uno si lamenta che ci sono troppe tasse da pagare, le imposte vengono
messe solo dagli invidiosi (che si mascherano dietro al principio della
'redistribuzione' per fare le cose eque, ma l'equità nella vita è una cosa
innaturale, forzata, giacché nella vita non esiste niente di indispensabile
che non è già uguale per tutti. Solo le CAZZATE i vizi e i lussi non lo
sono, tuttavia la PLEBE non capisce quanto siano inutili e vuole che li
abbiano tutti) sui beni che uno acquista, quindi non acquistando niente si
elimina il problema alla radice.

C) Se un commerciante si lamenta della criminalità, è lui che si è esposto a
contatto della PLEBE e conseguentemente della malavita, perciò se viene
derubato se lo è cercato lui. Inoltre chi non ha soldi non può essere
derubato. Lo Stato si comporta in maniera falsa come al solito, e non è che
scoraggia i cittadini dall'avviare attività a stretto contatto con il
pubblico (perché lo Stato non ne trarrebbe più tasse) ma assicura
protezione assoluta tramite le Forze deell'Ordine Che non potranno essere
presenti sempre ed in ogni luogo e oltretutto saranno pagate dai cittadini
stessi con le tasse.

D) Se un automobilista si lamenta del pericolo sulle strade derivante dagli
altri conducenti, è lui la FAVA che continua a girare sulle strade
esponendosi ad un pericolo indipendente da lui. Non vorrei che qualcuno si
illudesse che lo Stato cerchi di eliminare il problema con l'aiuto delle
Forze dell'Ordine. Esse servono a ridurre di un poco gli incidenti, in modo
che gli automobilisti si sen tano più sicuri, continuando a comprare auto e
conservando i posti di lavoro nelle case automobilistiche. Sapete cosa
farebbe lo Stato se veramente pensasse alla salute della gente?
Dichiarerebbe fuorilegge le macchine e costringesse tutti a girare col
carretto. Scommetto che sarebbe risolta la piaga degli incidenti stradali.
Qualcuno spesso mi ha definito un parassita dello Stato, giacché percepisco
una pensione di invalidità, e che quindi io vivrei alle spalle dei
contribuenti (che anzi dovrei ringraziare, a detta di questo qualcuno).
Innanzitutto vorrei vedere quanti sarebbero capaci di vivere con detta
entrata, notando quanto è viziata la maggior parte della PLEBE (fumo,
alcolici, caffè, cellulare, Internet, PC, trasmissioni via satellite,
digitale terrestre, locali pubblici, vestiti alla moda, gioielli, ecc.).
Detto questo penso ci sia da considerare che i soldi necessari per
acquistare macchina che comprai e con cui ebbi l'incidente, andarono a
finire anche nelle tasche di quei lavoratori che oggi mi pagano la pensione.
Se il sistema ci spinge ad andare tutti in macchina solo per non far
mancare lavoro agli operai delle case automobilistiche (e per non far
mancare lavoro a: assicurazioni, benzinai, petrolieri, concessionari,
meccanici) è anche giusto che i contribuenti mi debbano pagare il minimo
indispensabile alla vita. Gli operai pur di guadagnare soldi e sfogare i
loro vizi (moglie, figli, ecc.) costruiscono macchine che spesso vengono
guidate da bim betrti STOLTI che combinano solo casino, quindi anche per
questo mi sembra giusto che mi paghino.


E) Se qualcuno critica l'operato altrui, lo fa solo perché si sente
inferiore su altri campi ed allora gli sembra di ridurre lo svantaggio
mostrando la sua capacità superiore in quel campo (ipotizzando che sia una
reale capacità superiore, ma la maggior parte delle volte le critiche sono
fatte da chi non saprebbe fare di meglio, se non evidenziare gli sbagli
dell'avversario una volta successi. La persona che sa il fatto suo e che
vuole dare il meglio di sé, non perde tempo nel criticare l'operato altrui,
ma lo affronta impegnandosi nel cercare di superarlo (anche se a volte
capita di non farcela).

F) L'odio è solo invidia. E' l'incapacità di reagire sullo stesso piano
dell'avversario, l'impotenza, cioè quella che spinge a fare attentati,
attacchi alle spalle, attacchi di branco, ecc. Giustappunto io non odio
nessuno, e non perché sia un frate, ma perché mi sento fiero di me e non
invidio nessuno.

G) Chi si lamenta del fatto del spamming sia un grave reato è una FAVA,
giacché basterebbe che lui non facesse conoscere il proprio indirizzo di
posta elettronica a nessuno, per non riceverne più. Per quello che riguarda
invece lo spam sui newsgroup, sarebbe necessario solo che nessuno avesse
bisogno del conmtatto incondizionmato con le altre persone non entrando più
su Usenet, per non leggere più lo spam del Saitta (che mi dicono rompa
tanto i coglioni, ma è solo chi frequenta Usenet che vuole farsi rompere i
COGLIONI, continuando ad entrarci. Tanto più che basterebbe far filtrare
tutti i messaggi inviati da un moderatore per risolvere il problema
'spamming'. Però dato che su Usenet non si dice niente di veramente utile,
m,a si fanno solo 'chiacchiere e pettegolezzi da bar' tanto per passare il
tempo, se si esclude il dialogo interattivo con un interlocutore che ci
sprona a dire altre STRONZATE, la discussione muore subito, per il fatto
che nessuno ha un cervello per ragionare e parlare senza 'la spalla' che gli
mette in mente elementi su cui spettegolare, criticare e chiacchierare.(Per
quanto riguarda le chat, i discorsi che avvengono sono ancora più futili,
cvomunque ho abbandonato la frequentazione di quel tipo di server, dato che
per ottenere una buona visibilità bisogna impiegare troppo tempo davanti
al PC dato che il messaggio inviato rimane visibile solo pochi secondi e
neppure da tutti gli utenti (anche per il motivo dei kick/ban. Infatti gli
operatori sui canali IRC non servirebbero a niente se non potesdsero
manifestare la loro superiorità in canale (forse hanno complessi di
inferiorità nella vita reale, e allora si attaccano a tutti i cavilli
possibili pur di esercitare i loro poteri: niente lettere maiuscole, niente
colori, niente grassetto, niente messaggi pubblicitari, niente chiamate in
query [private], insomma viene vietato tutto ciò che piace alla gente nella
speranza ci sia chi voglia in frangere quelle regole e permetta gli
operatori di 'bannarlo', di modo che l'op bannante si faccia una bella
goduta e si senta molto realizzato :). Invece su Usenet basta lasciare i
messaggi una volta al mese per farli rimanere leggibili tutto l'anno
(minimo).

2. Io mi autodefinisco EREMITA URBANO giacché io non sono il classico
eremita che vive in una grotta, senza luce, acqua e gas (forse lo sarei se
dovessi lavorare per mantenermi tutto :). Io in aggiunta non sono nemmeno
l'eremita che si estranea da tutti e vive chiuso in casa. Solo che io non do
confidenza a chi mi si avvicina e vuole parlare con me (in pratica io sono
uno che anche se è in mezzo alla gente, guarda dritto e pensa ai CAZZI
SUOI), le persone a cui voglio stare vicino me le scelgo accuratamente ed in
maniera molto selettiva. Non mi piace chiacchierare dicendosi sempre le
solite cose. Non mi piace parlare su quello che si viene a sapere
dall'informazione pilotata (attività favorita dagli utenti di Usenet. Senza
informazione non avrebbero argomenti di cui parlare). Non mi piace parlare
degli altri, specie alle loro spalle (non mi piacciono i pettegoli). Non mi
piacciono le persone che parlano troppo, non mi piacciono le persone che
pretendono quasi di essere ascoltate per forza anche quando a te non
interessa una SEGA e/o che per attaccare discorso iniziano a parlare del
tempo. Non mi piacciono le persone che cercano i divertimenti. Non mi piace
chi vive con l'unico scopo di togliersi le soddisfazioni (Non mi piace chi
dice: Se mi togli i vizi cosa vivo a fare?). Non mi piace chi non sa vivere
con poco. Preferisco star lontano dalla gente che non conosco, per evitare
che una persona mi si avvicini prima del dovuto, altrimenti mi tocca
mandarla in CULO, nel caso che lei non mi piaccia ma che continui a starmi
vicino.
Basta questo per far capire come mei mi definisco EREMITA URBANO? :)

3. Io spammo sul forum di Azzurra, ma se lo visiterete per leggere i miei
messaggi non ne vedrete neppure uno. Difatti se io spammassi i miei messaggi
inviandoli in pubblico, per l'amministratore sarebbe facile eliminare tutti
i miei messaggi dopo neanche 5 minuti, inibendo di leggerli alla quasi
totalità degli utenti. Al contrario io 'spammo' messaggi privati dimodoché
restino visibili all'interessato finché lui non decide di eliminarli... Ma
voglio che sia l'interessato a decidere che siano fastidiosi e
conseguentemente eliminarli e non altri per lui.


4. L'amore ed il sesso per me sono micidiali droghe dato che ti danno
assuefazione e ti spingono a provare sensazioni che sfuggono alla tua
volontà e che quindi non riesci a controllare. Dato che io purtroppo
possiedo dei sentimenti troppo umani non sono adatto per trombare con una
donna dato che poi me ne innamoro (iniziando a provare bisogno di lei).
Trombare può essere un'attività molto divertente (nel caso non ci si imbatta
in malattie/infezioni veneree e/o dermatologiche), tuttavia essa è uno sport
proficuo solo nel caso si riesca a trombare solo con una testa (la CAPPELLA)
ed evitando di coinvolgere l'altra che contiene il cervello. Sfortunatamente
per me, ciò riesce solo alle persone che possiedono sentimenti del tipo
animale riuscendo ad accoppiarsi con tante ed a non sentirsi legato a
nessuna.
La negatività di sopraccitati istinti umani che vengono scatenati in me dal
sesso, sono: l'egoismo e la gelosia (voglio che la mia parner sia SOLO per
me; Non devono esistere parenti o amici), l'oppressione (voglio poter stare
con lei 24 ore su 24), l'apatia di fare qualsiasi cosa quando lei non è con
me. Il bisogno di starci sempre appiccicato. La perenne voglia di TROMBARE
appena sia possibile (in qualunque posto e qualunque ora, anche nel mezzo
del sonno notturno :).
A parte che tutti questi desideri non si sono mai realizzati tutti insieme
con una sola donna (e spesso vieni spinto anche a cambiare donna nella
speranza che i tuoi desideri si realizzino), c'è anche da considerare che
tanto l'amore passionale (l'eros) prima o poi finisce sempre e poi quando
ti verranno a mancare le cose a cui ti eri abituato, starai male come un
cagnaccio, magari finendo per cadere in una relazione solo per mancanza di
FICA (assuefazione da sesso), continuando a stare un po' bene e un po'
male (cento giorni di star bene non valgono la pena di star male un giorno).
Ma io quan do ho voglia di TROMBARE ed ho il CAZZO DURO mi sparo una bella
SEGA e mi passano tutte le ruzze (andando anche in CULO alla FICA).

5. Le leggi sono tutte inutili IN OGNI CAMPO! Le leggi sono fatte dagli
individui avidi che non hanno mezzi efficienti per guadagnare soldi (dato
che per loro i soldi sono tutto) od esporsi al centro dell'attenzione e
vogliono limitare chi li ha, per paura di essere inferiori (vedi 'par
condicio', conflitto di interesse, ecc., oppure da coloro che non hanno
abbastanza cervello da difendersi da soli evitando di esporsi ai pericoli.
Riguardo alle leggi in ambito finanziario/economico vorrei sapere come mai
qualcuno si arrabbia tanto su concussione/corruzione/'aggiotaggio' anche nel
caso non sia denaro pubblico (il denaro pubblico derivante dalle tasse non
dovrebbe neppure esistere). Chi denuncia queste azioni ritenute illecite lo
fa solo perché lui non ha abbastanza soldi per ottenere ciò che vuole,
altrimenti se ce li avesse sarebbe il primo a farle. In ogni caso, chi ha
bisogno di soldi per ottenere le proprie soddisfazioni io ritengo che non
valga un CAZZO senza di essi, per tale motivo io non mi lamento del fatto
che uno otten ga denaro in modo illecito o criminale, ecc., perché di fatto
non mi sento certamente inferiore a lui, ma anzi tuttaltro.

Sei un fan del Saitta? Sei un suo denigratore/oppositore/criticatore? Lui
avrà piacere di rispondere ai tuoi
apprezzamenti/quesiti/dubbi/critiche/perplessità/curiosità, se tu gli
scriverai tramite posta ordinaria a:
Alessandro Saitta - via Cassarello, 131 - 58022 - Follonica(GR). (Gli
interventi ricevuti saranno poi trascritti e diffusi su Usenet con le mie
risposte).




Fine.

Alessandro Saitta
Via Cassarello, 131
58022-Follonica(GR)
Tel. 338 7527570

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