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[CULTURA] I MOTTI DI BENITO MUSSOLINI, DETTO IL *DUCE*
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ElTerun 2: Il Rifugiato Climatico
2017-06-27 19:28:44 UTC
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Abbiamo dei vecchi e dei nuovi conti da regolare: li regoleremo.[1]
A chi l'Abissinia? A noi.[2]
Agli atti di guerra risponderemo con atti di guerra.[3]
Adoriamo il lavoro che dà la bellezza e l'armonia alla vita.[4]
Affettate il pane, sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di
sacrificio.[5]
Alle sanzioni militari risponderemo con misure militari.[6]
All'ombra dei nostri gagliardetti è bello vivere, ma se sarà necessario sarà
ancora più bello morire.[7]
Anche con l'opera quotidiana, minuta ed oscura si fa grande la Patria.[8]
Andremo contro chiunque, di qualunque colore, tentasse di traversarci la
strada.[9]
A noi![10][11]
Attraverso il fascismo apriamo il varco.[12]
A tutto il popolo italiano una casa.[13]
Audace e cauto è di pattuglia. Saldo nella difesa, rapido all'attacco.
Tornerai vittorioso alla tua dolce casa.[14]
Autorità, ordine e giustizia.[15]

B[modifica]
Badate che l'Italia non fa più una politica di rinunce o di viltà, costi
quello che costi.[16]
Baionette italiane: al vostro acciaio è affidato col destino d'Italia quello
dei popoli d'Europa.[17]
Bisogna dare la massima fecondità ad ogni zolla di terra.[18]
Bisogna diventare migliori, bisogna che tutti gli Italiani si considerino
soldati fedeli al loro posto, alla loro consegna.[19]
Bisogna essere forti.[20] Bisogna essere forti, bisogna essere sempre più
forti.[21]

Bisogna lavorare e procedere.[22]
Bisogna sopratutto osare.[23]
Boia chi molla.[24]

C[modifica]
Camminare e costruire e se necessario combattere e vincere.[25]
Chi lavora la terra è considerato tra i primi.[26]
Chi non è con noi è contro di noi.[27]
Chi non è pronto a morire per la sua fede non è degno di professarla.[28]
Chi osa vince.[29]
Chi si ferma è perduto.[30]
Col Duce fino alla morte.[31]
Coloro che lavorano avranno il primo posto, perché la Nazione di domani sarà
la Nazione dei produttori, e non quella dei parassiti.[32]
Colui che abbandona la terra senza un supremo motivo, io lo considero un
disertore dinanzi al popolo italiano.[33]
Combattere e vincere.[34]
Come amate vostra madre dovete, con la stessa purezza di sentimento, amare
la madre comune: la Patria nostra.[35]
Come rivoluzione fascista l'intero secolo sta innanzi a noi.[36]
Con il Duce fino alla morte.[37]
Continuiamo a marciare nella pace, per i compiti che ci aspettano domani e
che fronteggeremo con il nostro coraggio, con la nostra fede, con la nostra
volontà.[38]
Credere, obbedire, combattere.[39]

D[modifica]
Date tutto alla terra, che è una banca che non fallisce mai.[40]





Slogan ancora presente, seppur sbiadito, su una casa: È l'aratro che traccia
il solco, ma è la spada che lo difendeDei sacri confini guardia sicura.[41]
Dieci per dieci: un secolo.[42]
Diffida di tutto. Non fidarti di nessuno.[43]
Dio e Patria. Ogni altro affetto, ogni altro dovere vien dopo. (Giovanni
Giuriati, Gioventù fascista, 1931)
Dio. Patria. Famiglia.[44]
Disciplina, concordia e lavoro per la ricostruzione della Patria.[45]
Disciplina ed ordine formano la grandezza di un popolo.[46]
Due popoli: una guerra.[47]
Durare sino alla vittoria, durare oltre la vittoria, per l'avvenire e la
potenza della nazione.[48]
Dux nobis.
Duce a noi.[49]
E[modifica]
È lo spirito che doma e piega la materia, è lo spirito che crea la santità e
l'eroismo.[50]
È meglio vivere un giorno da leone, che cento anni da pecora.[51]
È solo l'azione che dà la tempra alle anime.[52]
È un grande ramo d'ulivo che io innalzo. Questo ulivo spunta da un'immensa
foresta di otto milioni di baionette.[53]
Eja, Eja, Alalà![54][55] (Gabriele D'Annunzio, Impresa di Fiume)
È l'aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende. E il vomere e
la lama sono entrambi di acciaio temprato come la fede dei nostri cuori.[56]

F[modifica]
Fede illumina. Amore abita. Pace amministra. Onore adorna.[57]
Fermarsi significa retrocedere.[58]
Forte come la morte.[59]
Forze armate e popolo sono tutt'uno.[60]
Fra tutti i lavoratori i più nobili e i più disciplinati sono i lavoratori
della terra.[61]
Fummo e saremo sempre cavalieri della sovranità.[62]

G[modifica]
Gli italiani debbono farsi una mentalità autarchica.[63]

H[modifica]
Hanno diritto all'impero i popoli fecondi.[64]

I[modifica]
I lavoratori che abbandonano la terra sono destinati a decedere.[65]
I popoli che non amano portare le proprie armi finiscono col portare quelle
degli altri.[66]
I popoli forti hanno amici vicini e lontani in tempo di pace, in caso di
guerra sono temuti.[67]
I popoli forti sanno guardare in faccia il proprio destino.[68]
I soldati italiani sono oggi i migliori del mondo.[69]
I vecchi conti d'Africa sono regolati fino al centesimo.[70]
Il coraggio è abitudine.[71]
Il credo del fascista è l'eroismo, quello del borghese l'egoismo.[72]
Il destino dei popoli che si sono inurbati ed hanno abbandonato la terra è
storicamente segnato, è la decadenza che li attende.[73] I popoli che
abbandonano la terra sono destinati alla decadenza.[74]

Il Duce ha sempre ragione.[75] Mussolini ha sempre ragione.[76]

Il fascismo considera i contadini in guerra e in pace quali forze
fondamentali delle fortune della Patria.[77]
Il fascismo da fenomeno italiano è diventato fenomeno universale.[78]
Il fascismo è un esercito in cammino.[79]
Il fascismo non vi promette né onori né cariche, ma il dovere e il
combattimento.[80]
Il fascismo rivendica il suo preminente spirito contadino.[81]
Il fascismo stabilisce l'eguaglianza verace e profonda di tutti gli
individui di fronte al lavoro e di fronte alla Nazione.[82]
Il fascismo vuol preparare le giovani generazioni al lavoro e al
combattimento.[83]
Il lavoro è la cosa più alta, più nobile, più religiosa della vita.[84]
Il lavoro italiano non andrà più a fecondare le terre altrui.[85]
Il lavoro, sotto tutte le sue forme, intellettuali, tecniche e manuali è un
dovere sociale.[86]
Il lavoro tranquillo, ordinato, intelligente, deve diventare la norma
fondamentale di vita di tutti i buoni cittadini italiani.[87]
Il nemico del fascismo è il tuo nemico: non dargli quartiere.[88]
Il nemico vi ascolta. Tacete![89]
Il numero è potenza.[90]
Il nuovo Impero è stato fatto dal popolo, è impresa di popolo.[91]
Il partito è la riserva politica e spirituale del Regime.[92]
Il Partito Nazionale Fascista è un esercito sempre pronto al
combattimento.[93]
Il passato e già dietro le nostre spalle. L'avvenire è nostro.[94]
Il passato mi esalta con la ricchezza della sua gloria. L'avvenire mi seduce
con il fiore delle sue promesse. La mia legge è di andare sempre più oltre,
perché la vittoria più bella è sempre quella per cui si deve ancora
combattere.[95]
Il popolo è il corpo dello Stato e lo Stato è lo spirito del popolo.[96]
Il popolo italiano ascolta le parole, ma giudica dai fatti.[97]
Il popolo italiano ha creato col suo sangue l'Impero. Lo feconderà col suo
lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi.[98] Salutiamo
l'Impero che risorge sui colli fatali di Roma.[99]

Il popolo italiano marcerà sulla strada della sua grandezza e rovescerà
tutti gli ostacoli che gli sbarrassero il cammino.[100]
Il regime fascista trae dal passato e dal presente le energie per balzare
incontro al futuro.[101]
Il ricordo delle antiche prove freme nei nostri cuori così come l'impeto
verso il futuro.[102]
Il secolo XX sarà il secolo del fascismo.[103]
In questo mondo scuro, tormentato e già vacillante, la salvezza non può
venire che dalla verità di Roma, e da Roma verrà.[104]
Inesorabili con i nemici, irreprensibili con le popolazioni.[105]
Io amo gli alberi. Difendeteli, vi aiuterò a difenderli.[106]
Io conosco bene i rurali d'Italia e so che essi sono sempre pronti a far
zaino in spalla, cambiare la vanga col fucile.[107]





Staro (VI) - Frase del duce dipinta sul fianco di un'abitazioneIo mi vanto
sopratutto di essere un rurale.[108]
Io preferisco coloro che lavorano duro, secco, sodo, in obbedienza e
possibilmente in silenzio.[109]
Italia dura, Italia volitiva, Italia guerriera.[110]
Italia e fascismo costituiscono un'identità perfetta, indissoluta,
inalterabile.[111]
Italia proletaria e fascista, Italia di Vittorio Veneto e della Rivoluzione,
in piedi![112]

L[modifica]
L'esercito è garanzia sicura dei destini della patria.[113]
L'Europa sarà domani fascista per lo sviluppo logico degli eventi.[114]
L'Italia a mio avviso deve rimanere una Nazione a economia mista, con una
forte agricoltura, che è alla base di tutto.[115]
L'Italia avrà il suo grande posto nel mondo.[116]
L'Italia desidera la pace, ma non teme la guerra.[117]
L'Italia è un esercito che ha conquistato molte vittorie e molte ne
conquisterà nel futuro.[118]
L'Italia è un'isola che si immerge nel Mediterraneo. Se per gli altri il
Mediterraneo è una strada, per noi italiani è la vita.[119] Se per gli altri
il Mediterraneo è una strada, per noi italiani è la vita.[120]

L'Italia fascista è un'immensa legione che marcia sotto i simboli del
Littorio verso un più grande domani – nessuno può fermarla, nessuno la
fermerà.[121]
L'Italia fascista può, se sarà necessario, portare oltre il suo tricolore.
Abbassarlo mai.[122]
L'Italia ha finalmente il suo impero. Impero fascista, perché porta i segni
indistruttibili della volontà e della potenza del littorio romano.[123]
L'Italia in camicia nera è e sarà invincibile.[124]
L'Italia oggi serve la causa della civiltà umana.[125]
L'obbedienza dev'essere pronta, rispettosa e leale.[126]
L'unità religiosa è una delle grandi forze di un popolo.[127]
La bandiera si onora degnamente in un modo solo. Compiendo sempre e comunque
il proprio dovere.[128]
La classe lavoratrice è la potenza, la speranza, la certezza dell'avvenire
d'Italia.[129]
La garanzia della pace riposa sulle nostre forze armate.[130]
La giustizia senza la forza sarebbe una parola priva di significato.[131]
La libertà senza ordine e disciplina significa dissoluzione e
catastrofe.[132]
La marcia continua perché altre mete attendono il segno romano della nostra
conquista.[133]
La mia ambizione è questa: rendere forte, prosperoso, grande, libero il
popolo italiano.[134]
La mia formula è semplice: niente per niente. Chi vuole da noi prove
concrete di amicizia, tali prove concrete di amicizia ci dia.[135]
La pace riposa sulle nostre forze armate.[136]
La parola d'ordine non può essere che questa: disciplina.[137]
La Patria è la più grande, la più umana, la più pura delle realtà.[138]
La Patria non si nega, ma si conquista.[139]
La più profonda eloquenza è nei fatti.[140]
La popolazione lavoratrice italiana può dirsi all'avanguardia per probità,
per onestà, per laboriosità, per diligenza, per intelligenza.[141]
La potenza d'Italia va oltre gli oceani e la sua fatta va oltre le
stelle.[142]
La potenza di un popolo dipende dalla sua massa numerica e dalla sua fedeltà
alla terra.[143]
La razza domina e sviluppa e feconda la terra.[144]
La rivoluzione delle camicie nere non è stata fatta contro il popolo, ma è
stata fatta per il popolo italiano.[145]
La rivoluzione fascista continua.[146]
La rivoluzione fascista ha trovato le sue migliori legioni fra i
rurali.[147]
La rivoluzione fascista rimane unitaria nella disciplina, totalitaria
nell'azione.[148]
La salvezza non può che venire dalla verità di Roma e da Roma verrà.[149]
La scienza, la volontà, la fede possono attenuare gli effetti delle forze
non benefiche della natura.[150]
La stasi debilita, l'azione rinfranca.[151]
La terra e la razza sono inscindibili. Attraverso la terra si fa la storia
della razza e la razza domina e sviluppa e feconda la terra.[152]
La terra non tradisce mai.[153]
La tessera non dà l'ingegno a chi non lo possiede.[154]
La vera fonte, la vera origine di tutta l'attività umana è la terra.[155]
La vittoria africana resta nella storia della Patria integra e pura come i
legionari caduti e superstiti la sognavano e la volevano.[156]
Lavorare e tacere.[157]
Lavoriamo per un'Italia più grande.[158]
Le frontiere non si discutono, si difendono.[159]
Libro e moschetto, fascista perfetto.[160]
Lo slancio vitale del popolo italiano non fu e non sarà mai fermato.[161]
Lo Stato fascista è una volontà di potenza e d'imperio.[162]

M[modifica]
Marciare per non marcire.[163]
Me ne frego.[164]
Mentre in tante parti del mondo tuona il cannone, farsi delle illusioni è
follia, non prepararsi è delitto. Noi non ci illudiamo e ci prepariamo.[165]
Molti nemici, molto onore.[166]
Mussolini ha sempre ragione. (da Leo Longanesi, L'italiano, 11 febbraio
1926; citato in Vademecum del perfetto fascista, Vallecchi)[167]

N[modifica]





Iscrizione sul palazzo dell'ex-sede della Gioventù Italiana del Littorio:
«Necessario vincere più necessario combattere.»Necessario vincere più
necessario combattere.[168]
Nel segno del littorio noi abbiamo vinto, nel segno del littorio noi
vinceremo domani.[169]
Nell'Italia fascista il capitale è agli ordini dello Stato.[170]
Nelle colonie si continua la Patria.[171]
Nessun popolo ha, come l'italiano, il coraggio di rischiar la vita.[172]
Nessuno si illuda di poterci piegare senza avere duramente combattuto.[173]
Nobile è veramente colui che produce, colui che porta il suo sasso, sia pure
modesto, all'edificio della Patria.[174]
Noi celebriamo i nostri eroi marciando sulle strade.[175]
Noi ci sentiamo fratelli in ispirito con coloro che lavorano.[176]
Noi creiamo una nuova civiltà del lavoro.[177]
Noi diciamo prima i doveri e dopo i diritti.[178]
Noi dobbiamo avere un'aviazione che domina i cieli.[179]
Noi dormiamo con la testa sullo zaino.[180]
Noi eravamo già grandi quando in molte parti del mondo i popoli non erano
ancora nati.[181]
Noi esaltiamo il lavoro come segno della nobiltà dell'uomo.[182]
Noi non siamo gli imbalsamatori di un passato, siamo gli anticipatori di un
avvenire.[183]
Noi potremo allora, domani, quando tra il 1935 e il 1940 saremo a un punto
direi cruciale della storia europea, potremo far intendere la nostra voce e
vedere finalmente riconosciuti i nostri diritti.[184]
Noi rappresentiamo un principio nuovo nel mondo.[185]
Noi siamo contro la vita comoda.[186] Il fascista disdegna la vita
comoda.[187]

Noi siamo pronti a difendere la nostra folgorante vittoria con la stessa
intrepida e inesorabile decisione con la quale l'abbiamo conquistata.[188]
Noi sogniamo l'Italia romana, cioè saggia e forte, disciplinata ed
imperiale.[189] (Mussolini)
Noi tireremo diritto.[190]
Noi vogliamo che i giovani raccolgano la fiaccola, s'infiammino della nostra
fede e siamo pronti e decisi a continuare la nostra fatica.[191]
Non basta che il popolo sia ordinato e tranquillo all'interno, è necessario
che le forze armate gli conferiscano la sua pace e la sua sicurezza.[192]
Non ci sono cose grandi o piccole: c'è il dovere.[193]
Non dobbiamo aver paura di aver coraggio.[194]
Non siete disarmati, se il vostro spirito è amrata, se la vostra fede è
potente e la vostra disciplina fermissima.[195]
Non si getta il fardello prima di avere raggiunto la meta.[196]
Non v'è assedio che possa piegarci, né coalizione, per quanto numerosa, che
possa illudersi di distoglierci dalle nostre mete.[197]
Non v'è diritto senza che prima sia compiuto un dovere.[198]





Slogan su una casa di San Fili: «Sostare è retrocedere»




Slogan su una casa di Moltaldeo
O[modifica]
Obbedire in silenzio.[199]
Ogni casa nuova che sorge nelle campagne ad ospitare, in ampie e solide
stanze, una delle nostre prolifiche famiglie di contadini, rappresenta un
elemento di garanzia per il futuro del popolo italiano.[200]
Oltre alla potenza delle armi, noi possediamo la potenza dello spirito, cioè
la compattissima unità morale del popolo italiano.[201]
Onorate il pane, gloria dei campi, fragranza della terra, festa della
vita.[202]
Osare, durare, vincere.[203]

P[modifica]
Passano gli anni, ma la nostra fede è intatta come nelle vigilie di
combattimento.[204]
Patria. Religione. Famiglia.[205]
Per le glorie di oggi e per quelle avvenire siamo pronti a tutto.[206]
Per l'Italia ora e sempre.[207]
Per noi fascisti morire non è morire quando si muore per l'Italia.[208]
Più profondo il solco, più alto è il destino.[209]
Pondere et igne iuvat.[210] Aiuta con la massa e col fuoco.

Prepariamo per difendere l'impero le giovani armate di domani e poiché esse
sono animate dallo spirito fascista saranno invincibili.[211]
Prima morte che stanchezza. Non mi stanco di servire. Non mi stanco di
giovare.[212]

Q[modifica]
Quando si è forti si è cari agli amici e si è temuti dai nemici.[213]
Quello che abbiamo fatto è importante, ma per noi è più importante quello
che faremo.[214]
Quello che dobbiamo conquistare ci interessa di più del già
conquistato.[215]
Questa è l'epoca nella quale bisogna sentire l'orgoglio di vivere e di
combattere. Questa è l'epoca in cui un popolo misura al metro delle forze
ostili la sua capacità di resistenza e di vittoria.[216]
Questo regime politico parte da un presupposto indiscutibile ed intangibile:
la monarchia e la dinastia.[217]

R[modifica]
Raccogliendo tutte le energie, perfezionando incessantemente il metodo di
combattimento e portando nella lotta molto entusiasmo, fervore, spirito di
decisione, noi siamo sicuri di vincere la tubercolosi, perché il popolo
italiano vuole essere sano, perché vuole andare alla potenza e alla
gloria.[218]
Raccogliete lo spirito dei nostri indimenticabili morti e fatene lo spirito
ardente della Patria immortale.[219]
Repubblica e socializzazione.[220]
Resistere ad ogni costo.[221]
Resistere per vincere, vincere per la libertà e per la giustizia.[222]
Ricordare e prepararsi.[223]
Ricordate che oggi non vi sarebbe la marcia su Mosca, marcia che sarà
infallibilmente vittoriosa, se venti anni prima non ci fosse stata la marcia
su Roma.[224]
Rimanendo rurali sarete più vicini al mio cuore.[225]
Roma doma.[226]
Ringrazia ogni giorno devotamente Dio perché ti ha fatto italiano (Roma, 7
aprile 1926)
Roma ha dato la civiltà al mondo.[227]

S[modifica]
Salutate nel Duce il fondatore dell'Impero.[228]
Saluto al Duce.[229]
Saviezza governa. Lavoro opera. Gioia ricompensa. Fedeltà conserva.[230]
Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono
vendicatemi.[231]
Se combatteremo vinceremo per la grandezza presente, passata e futura.[232]
Se la disciplina sarà ferma, se la passione sarà pura, l'Italia sarà sempre
più grande.[233]
Se la vittoria fu mutilata una volta non è detto che possa essere mutilata
un'altra volta.[234]
Siamo sicuri di noi stessi, perché, come rivoluzione fascista l'intero
secolo sta innanzi a noi.[235]
Siate fieri delle vostre montagne.[236]
Soldato d'Italia, ricordati che dietro di te con occhi fidenti ti guardano
la Patria e la famiglia.[237]
Solo Iddio può piegare la volontà fascista. Gli uomini e le cose mai.[238]
Sopratutto amiamo risentire, stando in mezzo a voi, l'anima eroica del
vostro fascismo rurale, che qui nella vostra terra ha impiegato e vinto la
più gloriosa battaglia.[239]
Sostare è retrocedere. La marcia continua, altre mète attendono il segno
romano della nostra conquista.[240]
State sicuri che condurrò la rivoluzione fascista sino alla sua meta
finale.[241]
State tranquilli che io vi porterò sempre più in alto, sempre più
avanti.[242]
Sui rurali d'Italia la rivoluzione delle camicie nere ha contato ieri e
conterà domani.[243]
Su la terra, sui mari, nei cieli sono ovunque i segni della nostra potenza,
della nostra volontà.[244]

T[modifica]
Tanto maggiori sono gli ostacoli e tanto più precisa e diritta deve essere
la nostra volontà di superarli.[245]
Trenta secoli di storia ci permettono di guardare con sovrana pietà talune
dottrine d'oltralpe.[246]
Tu regere imperio populos, Romane, memento: hae tibi erunt artes, pacisque
imponere morem, parcere subiectis et debellare superbos.[247] Tu di reggere
col tuo impero i popoli, o Romano, ricorda: queste saranno le tue arti, e
alla pace d'imporre una regola, risparmiare gli arresi e sgominare i
superbi.[248]

Tutto il popolo italiano lo sente e tutto il popolo è pronto a scattare come
un solo uomo, quando si tratta della potenza e della gloria della
Patria.[249]
Tutte le frontiere sono sacre: non si discutono, si difendono.[250]
Tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato, nulla contro lo
Stato.[251]

U[modifica]
Ubi ordo, ibi pax et decor. Ubi pax et decor, ibi laetitia.[252]
Un popolo ascende in quanto sia numeroso, laborioso e ordinato.[253]
Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di
scienziati, di navigatori, di trasmigratori.[254]
Una grande agricoltura italiana promuove lo sviluppo di molte industrie
italiane.[255]
Una tappa del nostro cammino è raggiunta.[256]
Unica è la fede: l'amore di Patria. Unica la volontà: fare grande il popolo
italiano.[257]

V[modifica]
Verso la terra debbono volgersi le speranze e le energie dei popoli.[258]
Vincerà chi vorrà vincere.[259]
Vincere e vinceremo.[260]
Vincere o morte.[261]
Vi sarà lavoro per altri operai e case per altri contadini che daranno nuova
ricchezza alla Sardegna e alla Nazione.[262]
Vivere pericolosamente.[263]
Voglio soprattutto che voi abbiate l'orgoglio di essere rurali.[264]
Voi marcerete travolgendo ogni ostacolo sino alla meta che vi è stata
indicata.[265]
Voi siete l'aurora della vita, voi siete la speranza della Patria, voi siete
soprattutto l'esercito di domani.[266]

Note[modifica]

1.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Drizzona, Cremona. Tratto dal
discorso pronunciato da Benito Mussolini a Cagliari l'8 giugno 1935 in
occasione del saluto alla divisione "Sabauda".
2.Salta ↑ Citato sul portico di un edificio di Porto Viro, Rovigo.
3.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Stroppiana, Vercelli. Tratto dal
discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935.
4.Salta ↑ Citato sui muri di un edificio di via San Lorenzo, di Palermo, in
occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso,
Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)
in Mediterranea. Ricerche storiche, anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 648.
5.Salta ↑ Citato sui muri dell'ospedale pediatrico 'Casa del Sole' di
Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio
Mancuso, Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana
(1922-1943) in Mediterranea. Ricerche storiche, anno V, n. 14, dicembre
2008, pag. 646. Tratto dal discorso del 14 aprile 1928 per la Giornata del
pane.
6.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Mazzano, Brescia. Tratto dal
discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935.
7.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Castelbellino, Ancona. Tratto dal
discorso del 28 marzo 1926.
8.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Vergano, frazione di Brogomanero,
Novara (vedi anche qui). Tratto dal discorso pronunciato a Vercelli il 28
settembre 1925.
9.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Quero, Belluno. Presente anche come
"andremo contro chiunque tentasse di traversarci la strada" su d'una
abitazione di Acciano e di Capestrano, L'Aquila. Tratto dal discorso
pronunciato a Eboli il 6 luglio 1935 al passaggio in rivista di quattro
battaglioni di CC.
10.Salta ↑ Lo slogan nacque nel febbraio 1918 come grido di guerra,
inventato dal maggiore Luigi Freguglia per gli Arditi del 27º Reggimento
fanteria "Pavia". La frase veniva scritta anche su abitazioni e caserme (ad
esempio sulla sede della 89esima batteria contraerea della Milizia
Volontaria per la Sicurezza Nazionale a Ceranesi in provincia di Genova, nei
pressi del Santuario della Guardia). Spesso era scritta come "Duce a noi",
come su d'una abitazione di Penne, Pescara e e in via Duca d'Aosta, Taranto.
11.Salta ↑ Citato in Dino Biesuz, Luserna, la battaglia che poteva cambiare
il corso della Storia, Il Giornale di Vicenza, 11 luglio 2012
12.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Villa Santa Lucia, L'Aquila. Tratto
dal discorso tenuto a Milano, a Piazza Duomo, l'1 novembre 1936.
13.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Orbetello, Grosseto (vedi anche
qui). Tratto dal discorso fatto a Palazzo Venezia, Roma, il 30 ottobre 1937
al Consiglio del Consorzio nazionale tra gli Istituti fascisti autonomi per
le case popolari.
14.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Locca, Ledro, Trento.
15.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Via Padova, Milano. Citato anche
come "Ordine, autorità e giustizia" su d'una abitazione di Terme di Miradolo
e di Confienza, Pavia. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini
il 14 settembre 1929 a Roma in occasione dell'assemblea del PNF.
16.Salta ↑ Citato in Slogan fascista a Caggiano. Presente anche come
"L'Italia non farà più una politica di rinunce o di viltà" su d'una
abitazione di Boccioleto, Vercelli. Tratto dal discorso pronunciato da
Benito Mussolini a Udine il 20 settembre 1922.
17.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di via Palermo, Messina. Tratto da un
articolo di Benito Mussolini intitolato "Vittoria", apparso sul "Popolo
d'Italia" il 17 maggio 1915.
18.Salta ↑ Citato sul fronte dell'ex Consorzio Agrario a Mogliano Veneto,
Treviso (vedi anche qui) e su d'una abitazione nella strada Calleri, Torino.
Presente anche a Civita Castellana, Viterbo, sulla Via Flaminia la versione
più estesa: "un imperativo assoluto si pone: bisogna dare [...]" (vedi anche
qui). Tratto dal discorso all'Assemblea Quinquennale del Regime del 10 marzo
1929.
19.Salta ↑ Citato in Slogan fascista a Caggiano
20.Salta ↑ Citato su d'una abitazione a Coggiola, Biella (vedi anche qui).
Anche presente in forma più estesa come "Bisogna essere forti nel coraggio,
mai voltarsi indietro quando una decisione si è presa, ma andare sempre
avanti", vedi le pareti di una abitazione di Grosio, Sondrio. Tratto dal
discorso a Cuneo, in P.zza Vittorio Emanuele, del 24 agosto 1933.
21.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Craveggia, Verbania e Rondò,
Biella. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini ad Avellino il
30 agosto 1936 per il gran rapporto alle Forze Armate ed al popolo
dell'Irpinia.
22.Salta ↑ Citato sui muri di una abitazione di Palermo, in occasione della
visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, Palermo in camicia
nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943) in Mediterranea.
Ricerche storiche, anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 645.
23.Salta ↑ Citato in Slogan fascista a Balmuccia (vedi anche qui) e su d'una
abitazione di Crevacuore, Biella. Tratto dalla prefazione di Benito
Mussolini al libro del Maresciallo Pietro Badoglio intitolato "La Guerra
d'Etiopia" (Milano, Mondadori, 1936).
24.Salta ↑ Citato in Gennaro Sangiuliano, I «boia chi molla» di Reggio
Calabria? Stranieri in patria, il Giornale, 21 febbraio 2011.
25.Salta ↑ Citato in Slogan fascista a Donnas. Presente anche su d'una casa
di Villalago, L'Aquila e come Slogan fascista a Carcoforo nella forma
"camminare, costruire [...]". Dal discorso pronunciato a Torino il 23
ottobre 1932 in occasione del decennale della Marcia su Roma. Lo stesso
motto fu poi ripetuto dal Duce il 14 maggio 1939, sempre a Torino.
26.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Alessandria, in frazione di San
Michele.
27.Salta ↑ Opposto significato di "Chi non è contro di noi è con noi"(Luca,
9, v. 50). Citata su d'una abitazione di Cambiasca, Verbania.
28.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Ambivere, Bergamo e su d'una di
Fosseno, frazione di Nebbiuno, Novara. Tratto dal discorso pronunciato da
Benito Mussolini a Roma il 27 ottobre 1930 diretto ai direttori federali del
Partito.
29.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Valdobbiadene, Treviso.
30.Salta ↑ Citata su d'un palazzo in Piazza Valdesi, Cosenza ed a
Villarboit, Vercelli. Tratto da un discorso pronunciato a Genova il 14
maggio 1938.
31.Salta ↑ Citata su d'una abitazione di Moncalvo, corso Umberto I, Asti.
32.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Bugnara, L'Aquila. Tratta dal
discorso di Mussolini del 18 gennaio 1923, visitando la sede della "Società
trasporti automobilistici" di Milano.
33.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Villanova Biellese, Biella. Tratto
dal discorso di Mussolini del 18 dicembre 1936 nell'agro Pontino.
34.Salta ↑ Citato su un ex edificio amministrativo ad Augusta, Siracusa.
Tratto dal discorso pronunciato a Torino il 23 ottobre 1932 in occasione del
decennale della Marcia su Roma. Lo stesso motto fu poi ripetuto dal Duce il
14 maggio 1939, sempre a Torino.
35.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Introdacqua, L'Aquila. Tratto dal
discorso agli operai del porto di Bari del 10 aprile 1923.
36.Salta ↑ Citato su d'una casa a Bisegna, L'Aquila. Tratto dal discorso
rivolto ai portuali di Bari a Palazzoo Chigi il 10 aprile 1923.
37.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Langosco, Pavia.
38.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Casalsigone, Cremona. Tratto dal
discorso di Mussolini pronunciato a Roma il 5 maggio 1936.
39.Salta ↑ Citato in Slogan fascista a Boccioleto, Slogan fascista a
Balmuccia e [Slogan fascista alla Casa del fascio di Lissone]. Tratto dal
discorso alla Vecchia Guardia, a Roma, del 26 marzo 1939.
40.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Castelbellino, Ancona.
41.Salta ↑ Motto della Guardia Alla Frontiera, spesso trovato nei bunker,
come in quelli di Casteldelfino e di Chianale, frazione di Pontechianale,
provincia di Cuneo.
42.Salta ↑ Dalla rivista Un decennio d'opere in provincia di Varese, a cura
dell'Ufficio Stampa e Propaganda della Federazione dei Fasci di
Combattimento della provincia di Varese, marzo 1934 – p. 111-112.
43.Salta ↑ Citato su un muro interno del forto Montecchio a Colico, Lucca.
Stando a Daniela Montani, Archeologia militare in Alto Lario, 2 ottobre 2012
in www.rivistacomo.it, all'interno ci sarebbero numerosi altri motti.
44.Salta ↑ Citato sull'ingresso della scuola "Giovanni Pascoli" di
Pietrasanta, Lucca ed all'interno di un'abitazione di Villa Santa Maria,
Chieti. Presente sul palazzo degli invalidi e mutilati di guerra di Andria,
Bari come "per tre amori da forti pugnammo e soffriamo: Dio patria e
famiglia".
45.Salta ↑ Citato in Slogan fascista a Boccioleto ed a Rovetta, provincia di
Bergamo (vedi anche qui).
46.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Villarboit, Vercelli.
47.Salta ↑ Citsto su d'una abitazione di Monteferrante, Chieti. Tratto dal
discorso del 10 giugno 1941 per il primo annuale dell'intervento militare.
48.Salta ↑ Citato in Slogan fascista a Caggiano
49.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di San Salvatore Monferrato,
Alessandria, su vari muri di Città Sant'Angelo, Perugia e su d'una
abitazione di Penne, Perugia.
50.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Sozzago, Novara e su d'una di
Balmuccia, Vercelli. Tratto dal discorso pronunciato a Bologna il 22 ottobre
1936.
51.Salta ↑ La frase venne scritta su un muro di una casa di Fagarè della
battaglia, frazione di San Biagio di Callalta, Treviso, il 14 giugno 1918 da
Bernardo Vicario, per ordine del maggiore Carlo Rivoli: confronta qui e qui.
La porzione di muro contenente la scritta è ancora conservata a Fagarè della
Battaglia, San Biagio di Callalta, Treviso. La frase venne ricitata da
Mussolini nel discorso del 23 maggio 1932 pronunciato a Palazzo Venezia di
fronte al Direttorio dell'Associazione Nazionale Combattenti. Citato su una
"foglia" di rame del 1935, conservata nel Wolfsonian-FIU col numero
"84.1.51" e su una moneta del 1928, definita "20 lire elmetto", codice
"W-VE3/41-0" (vedi anche qui).
52.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Via Ripamonti nel quartiere
Vigentino, Milano (vedi anche qui). Riferito anche come "è solo l'azione che
tempra le anime", su d'una abitazione di Sozzago, Novara. Tratto dal
discorso pronunciato a Milano il 25 ottobre 1932.
53.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Vaprio d'Agogna, Novara. Tratto dal
discorso pronunciato a Bologna il 22 ottobre 1936.
54.Salta ↑ È un grido di guerra coniato da Gabriele D'Annunzio e concepito
come alternativo all'esterofilo "hip, hip, hurra!". Scritto su una
bandierina tricolore donata agli aviatori, si diffuse soprattutto tra gli
Arditi in seguito all'Impresa di Fiume; successivamente fu adottato dai
fascisti.
55.Salta ↑ Lo slogan è composto di parole d'origine classiche: "eja" è una
parola adoperata da Eschilo e Platone, utilizzata come grido di guerra dagli
eserciti greci; particolarmente è riportato come l'urlo con il quale
Alessandro Magno era solito incitare Bucefalo. "Alalà", diffusa nel Medioevo
tra i Crociati, è un altro grido di guerra greco che compare in Pindaro e in
Euripide.
56.Salta ↑ Citato in Slogan fascista a Rimasco. Tratto da un discorso di
Mussolini prounciato per l'inaugurazione della Provincia di Latina il 18
dicembre 1934.
57.Salta ↑ Citato sulla facciata di un palazzo tra via Sassari e viale La
Plaia, Cagliari.
58.Salta ↑ Tratto da un discorso di Mussolini in Piazza De Ferrari, Genova,
24 maggio 1926.
59.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Iglesias.
60.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Trivero, Biella (vedi anche qui).
Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini dalla balconata della
Casa del Fascio di Reggio Calabria il 31 marzo 1939.
61.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Grado, Gorizia. Tratto da un
discorso nel Polesine del 15 dicembre 1926.
62.Salta ↑ Citato sui muri di un'abitazione di via Andrea Cirrincione,
angolo con via Scampolo, a Palermo, in occasione della visita del Duce
dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, Palermo in camicia nera. Le
trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943) in Mediterranea. Ricerche
storiche, anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 647. Tratto dal discorso del 14
aprile 1928 per la Giornata del pane.
63.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Crevacuore, Biella. Tratto dal
discorso di Benito Mussolini del 18 novembre 1937.
64.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Pezzana, Vercelli. Tratto dal
discorso di Benito Mussolini pronunciato a Potenza il 27 agosto 1936.
65.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Valganna, Varese.
66.Salta ↑ Citato su d'un edificio di Rogliano, Cosenza. Citata anche come
"La storia ci dimostra che quando un popolo non ama portare sue armi finirà
per portare le armi degli altri" su una abitazione di Mascali, Catania.
Tratto da un discorso fatto a Messina il 10 agosto 1937.
67.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Centallo, Cuneo. Presente anche la
forma ridotta "I popoli forti sono temuti" su d'una abitazione di Ivrea,
Torino. Tratto dal discorso a Cuneo, in P.zza Vittorio Emanuele, del 24
agosto 1933.
68.Salta ↑ Citato su d'una casa a Gioia dei Marsi ed a San Demetrio ne
Vestini, L'Aquila. Tratto dall'articolo "Restituire Caporetto!" pubblicato
su Il Popolo d'Italia, n. 295, V, del 24 ottobre 1918.
69.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Casalrosso, Lignana, Vercelli.
Tratto dal rapporto agli alti ufficiali del 18 agosto 1937.
70.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Massimo Visconti, Novara (vedi
anche qui). Tratto dal discorso pronunciato a Littoria il 18 dicembre 1936.
71.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Colombella, Perugia e in un bunker
di Chianale, frazione di Pontechianale, Cuneo.
72.Salta ↑ Citato su d'una casa a Carapelle Calvisio, L'Aquila ed a
Camburzano, Biella. Tratto dal discorso pronunciato alla seconda Assemblea
Quinquennale del Regime a Roma il 18 marzo 1934.
73.Salta ↑ Citato su d'una cascina di Cascina Strà, frazione di Vercelli
(vedi anche qui). Tratto dal discorso pronunciato ai lavoratori dell'Agro
Pontino a Littoria il 18 dicembre 1936.
74.Salta ↑ Citata su d'una abitazione di Messina e su d'una di Portonovo,
comune di Medicina, Bologna. Tratta dal discorso del 3 novembre 1928, alla
vigilia delle celebrazioni della vittoria nella prima guerra mondiale,
rivolgendosi ai rurali.
75.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Bosconero, Torino. La frase fu
coniata (nella forma "Benito Mussolini ha sempre ragione") da Leo Longanesi
nel 1926 ed inclusa nel Vademecum del perfetto fascista, seguito da dieci
assiomi per il milite. Nel 1928 fu ripresa dal Decalogo del milite fascista
in questa forma.
76.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Carignano e di Brozolo, Torino.
77.Salta ↑ Citato su di un'abitazione di Rosignano Monferrato, Alessandria e
su di un'abitazione di Solarino, Siracusa.
78.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Ofena, L'Aquila. Tratto dal
discorso pronunciato da Mussolini il 18 Marzo 1934 per il quindicesimo anno
dalla fondazione dei fasci di combattimento.
79.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Acireale, Catania. Tratto dal
discorso del 27 ottobre 1930, per la celebrazione della marcia su Roma.
80.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Cortanze, Asti. Tratto dal discorso
rivolto ai giovani fascisti a Roma il 2 ottobre 1931.
81.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Corigliano d'Otranto, Lecce. Tratto
dal discorso pronunciato davanti all'Assemblea quinaquennale del regime per
la convocazione di nuovi comizi elettoriali, a Roma, il 10 marzo 1923.
82.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Santo Stefano Medio, Messina.
Tratto dal discorso pronunciato a Milano il 6 ottobre 1934.
83.Salta ↑ Citato su d'una abitazione a Crevacuore, Biella.
84.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Borgomanero, Novara (vedi anche
qui). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini agli operai della
Fiat a Torino il 25 ottobre 1923.
85.Salta ↑ Citato su d'una abitazione a Trivero, Biella. Tratto dal discorso
pronunciato da Benito Mussolini ad Enna il 14 agosto 1937.
86.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di San Marco Argentano, Cosenza.
Tratto dalla Carta del Lavoro.
87.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Cascina Marangana, Novara. Tratto
dal discorso pronunciato nel Piazzale della Vittoria di Vicenza il 23
settembre 1924.
88.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Odalengo Piccolo, Alessandria.
Presente come 4° ordine del decalogo del milite: vedi P. N. F., Il primo e
secondo libro del fascista, Roma, 1941, p. 87.
89.Salta ↑ Slogan presente su volantini e avvisi durante il tempo di guerra.
Spesso era sostituita dalla frase più laconica "Taci!", rinvenuta su spille,
abitazioni (ad esempio ad Ottati, provincia di Salerno) e video
propagandistici (ad esempio il Giornale Luce C0159 del 07/07/1941).
90.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Capriata d'Orbia, Alessandria.
91.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Giarole e di Tortona, Alessandria.
Tratto dal discorso del Gran Rapporto pronunciato da Benito Mussolini a Roma
presso il Tempio di Venere il 30 maggio 1936.
92.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Sozzago, Novara. Tratto dal
discorso del 7 aprile 1926, insediando a Palazzo Littorio il nuovo
Direttorio del PNF.
93.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Fagarè della battaglia, Treviso.
94.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Arbia, frazione di Asciano, Siena.
Tratto dal discorso pronunciato a Roma il 21 aprile 1934 per celebrare i
natali di Roma.
95.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Castelmauro, Campobasso, piazza del
Municipio, n. 10.
96.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Premeno, Verbania. Tratto dal
discorso del 18 marzo 1934 per la quindicesima annuale della fondazione dei
fasci di combattimento e ripreso da Mussolini nel suo discorso al Direttorio
del 10 marzo 1943.
97.Salta ↑ Citato sulla Cascina Scovola a Leno, Brescia. Tratto dal discorso
pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 7 dicembre 1935.
98.Salta ↑ Citato su d'una abirazione di Volongo, Cremona, sulla Casa del
fascio di Lissone e sulla galleria dei legionari trentini, a Trento. La
versione più lunga "[...] con le sue armi: in questa certezza suprema levate
in alto, legionari, le insegne, il ferro e i cuori a salutare dopo quindici
secoli la riparazione dell'Impero sui colli fatali di Roma. Ne sarete voi
degni? Questo grido è come un giuramento dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini
per la vita e per la morte" è presente sulle mura dell'ex palazzo del fascio
di Imola. Presente anche come "L'Italia ha fondato col suo sangue l'Impero"
su d'una abitazione di Villadeati, Alessandria. Tratto dal discorso di
Benito Mussolini da Palazzo Venezia, Roma, il 9 maggio 1936 in occasione
della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.
99.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Cortanze, Asti. Versione modificata
della precedente.
100.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Trivero, Biella. Tratto dal
discorso pronunciato il 26 aprile 1924 al Politeama Fiorentino (Firenze)
durante un'adunata di grandi invalidi e mutilati di guerra.
101.Salta ↑ Citato su un'abitazione di Avola, Siracusa.
102.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Vespolate, Novara (vedi anche
qui). Tratto dal "Messaggio del Decennale" pronunciato a Bologna il 27
ottobre 1932.
103.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Mombaruzzo, Alessandria. Tratto
dal discorso pronunciato a Milano il 25 ottobre 1932.
104.Salta ↑ Citato su d'una casa di Oricola, L'Aquila. Presente anche su
d'una casa a Villa Santa Lucia degli Abruzzi, L'Aquila. Tratto dal discorso
pronunciato alla Camera dei Deputati a Roma per il decennale della Marcia su
Roma, 16 novembre 1932.
105.Salta ↑ Dal programma televisivo Il tempo e la storia, stagione 2,
episodio 130, 23 aprile 2015. Video disponibile su Rai.it: L'Italia fra due
fuochi, min. 34:40.
106.Salta ↑ Citato su d'una fotografia di albanesi che sfilano davanti a
Ciano e su una medaglia del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste del
1935, cod. W-ME61X/31-1. Citato in L'Alpe. Rivista forestale italiana, tip.
di M. Ricci, 1928, pag. 513.
107.Salta ↑ Citato in Slogan fascista a Staro, Valli Del Pasubio, Vicenza.
Tratto dal discorso pronunciato ad Aprilia il 29 ottobre 1937 in occasione
dell'inaugurazione della città.
108.Salta ↑ Citato su d'una cascina di Felizzano, Alessandria. Tratto dal
discorso del 25 aprile 1938 al popolo dell'Agro di Pomezia dopo la
fondazione della cittadina.
109.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Morghengo, Novara e su d'una di
Magnaboschi, Vicenza. Tratto dal discorso dell'inaugurazione di Carbonia il
18 dicembre 1938.
110.Salta ↑ Dipinto su una casa in località Stretta di Fogliaro a Varese
(foto visibile su Google Maps).
111.Salta ↑ Citata su d'una abitazione di Cocullo, L'Aquila. Tratto dal
discorso di mobilitazione generale del 2 ottobre 1935.
112.Salta ↑ Citato su d'una abitazione a Strà, Piacenza, su d'una abitazione
a Drizzona, Cremona e Pogno, Novara. Tratta dal discorso di Mussolini
pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935 in occasione della dichiarazione
dell'intervento militare italiano in Abissinia.
113.Salta ↑ Citato in Slogan fascista a Gromo e Slogan fascista a
Boccioleto. Visibile anche su d'una abitaizone di Gromo, Bergamo.
114.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Meana di Susa, Torino. Tratto dal
discorso di Mussolini fatto allo Stadio di Berlino il 28 settembre 1937.
115.Salta ↑ Citato su d'uan abitazione di Villafalletto, Cuneo. Tratto dal
discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma al Consiglio Nazionale delle
Corporazioni il 14 novembre 1933.
116.Salta ↑ Citato su d'una abitazione id Busonengo, Vercelli. Tratto dal
discorso per la fondazione dei fasci pronunciato a Milano il 23 marzo 1919.
117.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Landiona, Novara. Noto anche come
"noi non vogliamo la guerra, ma non la temiamo" (ad esempio su d'una
abitazione di Bastia, Balocco, Vercelli e su d'una di Mollia, Vercelli).
118.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Acireale, Catania. Tratto dal
discorso tenuto il 5 dicembre 1925 a Roma, per l'inaugurazione del Congresso
della Corporazione della Scuola.
119.Salta ↑ Citato in piazza Guglielmo II a Monreale, Palermo e sull'ex casa
del Popolo ed Opera nazionale del dopolavoro di Quarona, Vercelli. Tratto
dal discorso pronunciato a Milano l'1 novembre 1936.
120.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Sant'Antioco, Carbonia-Iglesias.
Citato anche come "se il Mediterraneo per gli altri è una strada, per noi è
la vita" su d'una abitazione di Zanè, Vicenza.
121.Salta ↑ Citato su una placca della torre dei venti, Bergamo (vedi anche
qui). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 27
ottobre 1930.
122.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Capestrano, L'Aquila. Tratto dal
discorso alla Camera dei Deputati del 6 febbraio 1926, in relazione all'Alto
Adige.
123.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di via Oreto, Palermo. Tratto dal
discorso pronunciato il 9 maggio 1936 dal balcone di Palazzo Venezia a Roma
in occasione della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.
124.Salta ↑ Citato su d'una casa a Preturo ed a Santo Stefano di Sessanio,
L'Aquila, ma anche su d'una abitazione di Fossa, L'Aquila. Tratto dal
discorso pronunciato alle camicie nere a Lucca il 12 maggio 1930.
125.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Borgovercelli (vedi anche qui) e
di Caselle di Santa Maria di Sala, Vercelli. Tratto dal discorso al
consiglio dei ministri del 3 marzo 1936.
126.Salta ↑ Citato all'interno del complesso di Santa Cristina "della
Fondazza", piazzetta Giorgio Morandi 2, Bologna.
127.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Acireale, Catania. Tratto dal
discorso del 18 marzo 1934 per la quindicesima annuale della fondazione dei
fasci di combattimento.
128.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Vergano, frazione di Borgomanero,
Novara (vedi anche qui). Tratta dal discorso pronunciato ai metropolitani a
Roma il 17 ottobre 1930.
129.Salta ↑ Citato su d'una abitazione di Occimiano, Alessandria e su d'una
di Valle Mosso, Biella (vedi anche qui). Tratto dal discorso di Benito
Mussolini pronunciato allo Stabilimento Tosi a Legnano il 5 ottobre 1924.
130.Salta ↑ Citato su d'una casa di Moscufo, Pescara e su d'una di Glorenza,
Bolzano. Tratto dal discorso pronunciato a Roma il 3 dicembre 1934.
e
2017-06-28 00:13:12 UTC
Permalink
Il giorno martedì 27 giugno 2017 21:28:51 UTC+2, ElTerun 2: Il Rifugiato Climatico ha scritto:

"Non ci sarà mai un secondo fascismo, perchè quando si voltano i sassi sotto ci ono solo i vermi"

Come aveva ragionee!!!!!!!!!!!!!!!


e
ilChierico
2017-06-29 11:41:55 UTC
Permalink
Post by e
"Non ci sarà mai un secondo fascismo, perchè quando si voltano i sassi sotto ci ono solo i vermi"
Come aveva ragionee!!!!!!!!!!!!!!!
Invece aveva torto, almeno in questo. Siam governati da fascisti che ci
governano con metodi fascisti. E forse l'alternativa era un nuovo 1929,
quindi non possiamo neanche lamentarci troppo...

Il tempo vuole uno scheletro, e solo chi sopravvivera' potra' dirci di
chi sara', quello scheletro ;-/
e
2017-07-01 00:41:48 UTC
Permalink
Post by ilChierico
Post by e
"Non ci sarà mai un secondo fascismo, perchè quando si voltano i sassi sotto ci ono solo i vermi"
Come aveva ragionee!!!!!!!!!!!!!!!
Invece aveva torto, almeno in questo. Siam governati da fascisti che ci
governano con metodi fascisti. E forse l'alternativa era un nuovo 1929,
quindi non possiamo neanche lamentarci troppo...
Qualche fascista in giro c'è, molti razzisti anche, ma il fascismo era un regime, una dittatura che ti impediva perfino di muoverti da una città italiana all'altra senza avvisare il prefetto, e oggi andiamo a zonzo per l'Europa.
ilChierico
2017-07-01 21:25:04 UTC
Permalink
Post by e
Qualche fascista in giro c'è, molti razzisti anche, ma il fascismo era un regime, una dittatura che ti impediva perfino di muoverti da una città italiana all'altra senza avvisare il prefetto, e oggi andiamo a zonzo per l'Europa.
Sicuro sicuro che non ci siano fascisti in giro? it.politica ne e'
pieno, e caso strano sono quasi tutti sinistrati di sinistra... idem in
altri newsgroup.

Per quel che mi consta comunque la liberta' di movimento e' stata
pesantemente limitata, per non parlar di trasferirsi in un altro Paese.
Giovannino
2017-07-01 05:49:38 UTC
Permalink
Post by ElTerun 2: Il Rifugiato Climatico
Abbiamo dei vecchi e dei nuovi conti da regolare: li regoleremo.
Regolati!
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Post by ElTerun 2: Il Rifugiato Climatico
Affettate il pane, sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di
sacrificio.
Questo piace anche all'austeritario Namib
r***@gmail.com
2017-07-01 14:24:36 UTC
Permalink
Post by Giovannino
Post by ElTerun 2: Il Rifugiato Climatico
Abbiamo dei vecchi e dei nuovi conti da regolare: li regoleremo.
-
Post by Giovannino
Regolati!
https://it.wikipedia.org/wiki/Piazzale_Loreto#/media/File:Mussolini_e_Petacci_a_Piazzale_Loreto,_1945.jpg
Vedi Giovannino, voi ebrei siete brava gente, ma avete un gusto del macabro decisamente fuori dalle righe, direi arabo, terrorista, idiota.

Dovete darvi una regolata, specialmente quando siete tra stranieri.

Altrimenti finisce sempre come sai, e non frignare.

https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ5TGf5YpjtVMLpNNNgl5djzyme1H-nDSmUoXDQezCJTwC5EVmLjA
e
2017-07-02 00:28:41 UTC
Permalink
Post by r***@gmail.com
Post by Giovannino
Post by ElTerun 2: Il Rifugiato Climatico
Abbiamo dei vecchi e dei nuovi conti da regolare: li regoleremo.
-
Post by Giovannino
Regolati!
https://it.wikipedia.org/wiki/Piazzale_Loreto#/media/File:Mussolini_e_Petacci_a_Piazzale_Loreto,_1945.jpg
Vedi Giovannino, voi ebrei siete brava gente, ma avete un gusto del macabro decisamente fuori dalle righe, direi arabo, terrorista, idiota.
Dovete darvi una regolata, specialmente quando siete tra stranieri.
Altrimenti finisce sempre come sai, e non frignare.
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ5TGf5YpjtVMLpNNNgl5djzyme1H-nDSmUoXDQezCJTwC5EVmLjA
Gli "ebrei" come etnia non esistono più da molti secoli: dopo la diaspora nonostante quello che crede molta gente igorata si sono mischaiti e ora abbiamo ebrei polacchi pallidi e biondi ed ebrei africani neri ( e ovviamente ebrei italini, francesi, russi, americani - come la figlia di Trump appena convertita- ecc.)
Tuttavia hanno conservato due cose: il genio che li pone ai vertici dell'umanità (da Gesù a Spinoza, da Marx a Freud, da Einstein a Feynman, cc.)e il loro particolare umorismo, a volte nero perchè fatto sulle loro stesse sofferenze o o costumi. Celebre a NY la vetrinm del cerusico che praticava la circoncisione che ave a messo in vetrina degli orologi, alal curiosità di un clibnte, rispose "E ch avei dovuto esporre?"
O quella di Goering che visita un campo di sterminio e chiede ai derelitti quanto pesino:

"Trentuno chili
"Trenta chili
"Ventinove chili
"Trentaquattro chili
e a questo Goering fa ganascino ed esclama:
"Cicciottello!"

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