Post by Raffaellasì ho postato la notizia senza OT perchè i due avevano in comune questo
progetto mai nato...e poi quando compirono 50 anni uscirono molti articoli
a loro dedicati, in fondo hanno magari meno di 24 ore di distanza alla
nascita.
Dato che Venditti compirà pure lui gli anni a breve:
da qualche tempo è recente anche l'antico...
Dalle Crode Simone 30 agosto 2000
Allora nel '93 in occasione dei 50 anni dei 2 Lucio nazionali uscirono molti
articoli su quotidiani, riviste, ecc.
In particolare mi colpì quello uscito su La Repubblica: un bell'articolo di
Castaldo seguito da un'interessantissima intervista a Venditti. E' proprio
quest'ultima che contiene la rivelazione... Infatti Venditti racconta che:
Due pesci come me ma sono compleanni diversi
"Potrei cominciare raccontando un aneddoto", ricorda Antonello Venditti, "ho
incontrato Battisti una sola volta, doveva essere il 1973, non ricordo
esattamente la data, ma siamo andati a pranzo sulla via Nomentana, in uno
dei ristoranti che frequentavamo quando lavoravamo tutti alla Rca. Ed
eravamo in quattro, io, Francesco De Gregori, Lucio Battisti e Lucio Dalla".
Un pranzo al quale in molti, ancora oggi, avrebbero voluto assistere, senza
dubbio, "ma anche per me era una grande emozione, perché anche all' epoca
Battisti lo si vedeva poco e per me parlarci, toccarlo, era veramente
incredibile. Io e Francesco eravamo suoi ammiratori, perché Battisti
rappresentava un ' mare' di musica, anche se non avremmo mai suonato canzoni
come le sue. Noi eravamo diversi da entrambi, anche perché all' epoca né
Dalla né Battisti scrivevano i testi delle loro canzoni". Antonello Venditti
rappresenta in fondo la generazione successiva della canzone italiana,
rispetto ai due "cinquantenni" che celebriamo oggi, eppure la sua musica in
qualche modo è legata alla lezione di entrambi. "Ma festeggiarli insieme è
comunque difficile", dice Venditti, "sono tutti e due nati sotto il segno
dei pesci, come me, io sono nato l' 8 marzo, ma i cinquant' anni di Dalla e
quelli di Battisti sono diversi. Battisti incrocia tre generazioni diverse,
i suoi cinquant' anni sono enormi, grandi, lunghissimi, mentre quelli di
Dalla sono sicuramente più lievi, meno ' ingombranti' . Oltretutto per molti
Dalla è stato ed è un compagno di viaggio, un amico, è una persona che sento
molto più vicina. Battisti l' ho vissuto da ragazzo, mentre con Dalla ci si
confronta ancora oggi sulla musica, sulla politica, su tante cose si cresce
e si cambia insieme". E' vero sono cinquant' anni diversi quelli dell' uno e
dell' altro, anche perché vissuti in maniera differente: "Battisti ha
costruito una carriera sull' assenza, ha lasciato parlare per sé soltanto la
musica, ha voluto occupare lo spazio del cuore e della mente. Al contrario
Dalla si è pian piano tuffato nel bel mezzo delle contraddizioni, ha voluto
un rapporto molto più stretto con la realtà, si è andato a cercare il
pubblico". Ma è vero che la musica dei cantautori degli anni 7O deve molto a
Battisti e Dalla? "Battisti ci ha fatto capire che si poteva cantare in
italiano in maniera diversa, che si poteva usare la lingua senza cadere
nelle solite ovvietà, che l' italiano insomma poteva andare d' accordo con
emozioni e suoni diversi. La sua era una vera rivoluzione e lo è tuttora, è
una rivoluzione che a modo suo sta ancora facendo. Insomma, non ha dato
risposte banali alla musica del suo tempo, né ieri né oggi. E soprattutto è
stato il primo a sfuggire alle regole dei generi, è sempre stato soltanto
Battisti. E' difficile che la sua musica di oggi rappresenti per i giovani
quello che ha rappresentato per noi allora, ma è comunque singolare che
proprio nelle scorse settimane sia tornato in classifica un disco che
raccoglie le sue vecchie canzoni, vuol dire che i giovani di oggi vivono
ancora la sua musica di ieri in maniera incredibile". E Dalla? "Dalla è
diverso", dice Venditti, "mentre il grande successo di Battisti è legato al
passaggio tra gli anni ' 6O ed i ' 70, Dalla è collocato perfettamente al
passaggio successivo, tra gli anni ' 70 e gli ' 80. Anche lui ha inventato
un modo personale di far musica, ma la sua storia è molto più direttamente
legata alla nostra. Anzi, devo dire che noi, soprattutto Francesco De
Gregori, lo abbiamo cambiato. De Gregori, con Banana Republic, lo ha spinto
a diventare un cantautore, gli ha dato lo stimolo a scrivere da sé anche i
testi delle sue canzoni. La nostra generazione è cresciuta insieme a Dalla,
anche se ognuno ha fatto la sua strada in maniera diversa". I giovani degli
anni Sessanta e quelli degli anni 7O, dunque, due generazioni che si
mescolano e si scontrano all' interno della musica di due grandi autori:
"Battisti è la memoria di Bandiera Gialla, i Ribelli, i Dik Dik, l' Equipe
84, Ricky Maiocchi; Dalla è la collaborazione con Roversi, le feste di
piazza e dell' Unità, i concerti dal vivo. Rappresentano, alla fine, due
epoche diverse, eppure su una cosa si assomigliano, ed è l' amore per la
musica. Non è un caso se Battisti organizzò una sua etichetta, la Numero
Uno, attorno alla quale si raccolsero alcuni musicisti come quelli della
Formula Tre o di quella che sarebbe diventata la Premiata Forneria Marconi,
ed oggi Dalla, con la sua Pressing sta facendo lo stesso con una serie di
giovani interessanti come Bracco Di Graci o come l' ottimo Samuele Bersani.
Battisti voleva dei fratelli, dei musicisti con i quali crescere ed andare
avanti, Dalla invece vuole dei figli, pensa al futuro della musica. Ora che
mi ricordo, qualche tempo fa ho regalato un disco a Dalla e come dedica gli
ho scritto ' All' uomo del 2000' . Credo che sia davvero così, Dalla
riuscirà sempre ad interpretare il suo tempo, anche tra altri cinquanta
anni". - di ERNESTO ASSANTE
Un'ultima considerazione: questi artisti (Dalla, Venditti)
mi pare abbiano più che il cuore, la memoria di burro ;-)
Venditti dice d'aver incontrato Battisti una sola volta (a meno che non
abbia sbagliato Assante confondendo " prima " con " sola ") ma se Lucio
molto probabilmente (oltre a giocarci a biliardino come ha ricordato Marco
qui sopra) era presente in sala quando Venditti registrò Ullalla e se lo
stesso Venditti quando Lucio morì disse che mille ricordi lo legavano a lui
? Mah. Stesso discorso per Dalla: racconta di non averlo mai conosciuto,
dice di credere di averlo visto 2 o 3 volte a Rimini senza peraltro
riconoscerlo e si dimentica di quella cena. Che mistero è la vita...
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Post by RaffaellaMai sentirto che De Gregori e LB si siano frequentati. Era amico di
Venditti e ci giocava a biliardino insieme, questo sì...
Lucio e Francesco si sono frequentati ed erano in rapporto amichevole
(come con Venditti del resto)
Post by RaffaellaE' poi sicuramente avvenuto un pranzo tra di due Lucio all'incirca
nell'86, appena usciti *Don Giovanni* e *Bugie*.
Esattamente era l'84
Post by RaffaellaDalla chiese a Battisti di fare un tour (e magari un disco) insieme.
Pensieri e parole di Dalla :
(se si sta attenti si capisce benissimo perchè Lucio abbia rifiutato...)
" Più che un tour, un concerto rock-pop dal titolo " I due Lucio " con un
gruppo di accompagnamento, con degli inediti da scrivere apposta (questo poi
è un paradosso, nda) ed anche delle cover. In più nella seconda parte del
concerto si doveva aprire un sipario dietro al quale ci dovevano essere 50
violini e da lì il concerto ricominciava con tutti i loro successi. E poi si
poteva ricavarne un bel disco live ed anche un album fotografico. "
Post by RaffaellaBattisti ascoltò con attenzione, si pulì la bocca con un angolo di
tovagliolo e rispose *non si può fare*.
L'ha dichiarato Dalla più di una volta: interviste diverse, stesse
circostanze riportate.
Dalla andò in tour da solo (dal quale usci DallAmeriCaruso) e poi, quasi
per *consolarsi* si imbarco nel supersuccessone *Dalla - Morandi* dell'88.
Tutto vero, famosa anche la storia della telefonata: a Dalla che lo contattò
(non so se prima o dopo la cena dell'84) per convincerlo cercando di
spiegargli il senso del suo progetto Lucio rispose col Suo di progetto:
" No grazie non mi interessa. Mo' so elettronico ! ... "