On Sat, 9 Jun 2007 14:14:15 +0200, "alegalli"
Post by alegalliUhm... no.
La mia T3 ha i tasti dinamici (più forte premi, più forte suoni) e spero ce
l'abbia anche quello che hai comprato, altrimenti ti regalavo la mia vecchia
Bontempi con i tasti digitali (acceso\spento e basta, niente sensibiltià né
sfumature :) ).
I tasti pesati sono quelli che simulano i tasti del pianoforte vero, quelli
che sono attaccati hai martelletti e hanno una resistenza specifica.
spieghiamo bene, onde evitare cazzate:
il tasto del pianoforte è (di fatto) un martelletto che batte su delle
corde. Se uno batte piano, il martelletto batte piano sulle corde e il
suono è di volume lieve. Al limite che appunto, se uno preme
lentissimamente nemmeno esce il suono.
Quindi più uno "batte" (intendendo quanta birra ci mette a premere il
tasto) più alto sarà il volume del suono
Questa cosa è fondamentale per dare espressività alla musica, il
grande pianista è anche quella che sa quando picchiare e quando stare
dolce. Ecco perchè lo stesso pezzo non sarà mai uguale, anche suonato
due volte dallo stesso interprete. Questo amici è il bello della
musica, immaginate quanto è moltiplicato quando a suonare sono più
persone insieme in un'esibizione live. L'affiatamento spesso che si
riesce a raggiungere è proporzionale a quanto si conoscono gli altri
musicisti, per dare un insieme godibile ed equilibrato al tutto
cmq torniamo a noi: chiaramente se uno non ha un pianoforte ma ha una
tastiera pesata, un synth, ecc, deve simulare in qualche modo questo
fatto. E allora come si fa? Semplice, un algoritmo interno ad ogni
tastiera traduce la velocità alla quale il tasto "scende" (ovvero
viene premuto) in maggiore o minore volume da dare al suono. E', se
vogliamo, qualcosa di simile al discorso che facevamo sulla violenza
del tiro di quagliarella e l'articolazione ginocchio/tibia/caviglia.
In pratica, non essendoci i martelletti, si fa qualcosa che esprima
che l'utilizzatore vuole dare espressività (volume) al suono rendendo
questo volume legato (diciamo proporzionale, anche se le cose non sono
proprio sempre così) alla velocità di pressione sul tasto (ecco perchè
si parla di tasti sensibili alla pressione). E d'altra parte ci sta,
perchè il calcio è così. Detto questo, ci sono diverse curve di
espressione che si possono applicare, a seconda se uno ha una mano più
pesante o più leggera, a seconda dell'intervallo che si vuole avere
nei valori di volume e pressione, a seconda dello strumento che si sta
emulando, e quindi la proporzionalità non è sempre totale, esistono
diversi algoritmi di trasduzione, se mi spiego.
A seconda anche del tipo di pianoforte/strumento che si vuole emulare!
(Uno Steinway non suona come un Fazioli, amici). Capite che il bravo
programmatore, o semplicemente uno che si fa le seghe su ste cose
(come me, per esempio) sa modificare di molto la curva di espressione
dei suoni, e il risultato cambia in modo fondamentale. Prendete per
esempio un piano elettrico, la cosa è micidiale.
Ora, come sapete il MIDI (Musical Instrument Digital Interface) è un
protocollo che ha moltissimi parametri, non si fa altro che dire ad
esso di interpretare la velocity (che è quella che misura la velocità
in cui il tasto viene premuto, e che che come molti parametri midi va
da 0 a 127 per motivi che è inutile spiegare ad un buon informatico)
in un certo modo in relazione al volume.
Tutto chiaro no?
Bene, immaginate ora che figata considerando che certi suoni (che
chiameremo multisound, compresi anche i suoni di pianoforte eh) sono
suoni stratificati su più primitive (sample) che hanno il loro
indipendente valore di velocity. Ecco, si può dire ad un buon synth di
dare una curva di velocity diversa (non lineare, magari parabolica,
capite?) ad ognuna di queste primitive. Capirete che i risultati sono
splendidamente sensazionali, personali, particolari
Ora, rendetevi conto, per un buon pianista, alle volte da 0 a 127 non
è sufficiante per esprimere tutta la propria sensibilità. Ma qui
divaghiamo. E cmq è un problema risolvibilissimo, dopo aver rotflato
in faccia al pianista :)
Post by alegalliOvviamente, tutti i piani elettrici fighi sono così (i synth non so)
i synth seri certo
chiaro che se stai suonando un organo la velocity la tieni in un modo
differente (fai in modo che la velocità di pressione del tasto non
influenzi il volume) Ogni preset ha la possibilità di avere settati
tutti questi parametri.
Post by alegalliperché
se suoni su un piano vero poi ti abitui a quella sensibilità lì e blablabla,
si ma queste sono altree seghe mentali :)
oltre al fatto che è vero semmai che chi si abitua alla tastiera
"pesata" (che significa solo pesante da premere esattamente come
quella del pianoforte vero) fai fatica ad abituarti a quella di un
synth e viceversa.
Ma è anche vero che esistono poi quelle semipesate erc... :)
Post by alegallianche se poi non lo so perché non sono mica un pianista.
:)