Post by Geronimo"Paradiso sto arrivando" (...)
per me la predicazione che esiste una vita post mortem
è istigazione al suicidio!
credere nel paradiso è una sciocchezza e infantile ingenuità,
ma predicare simili fandonie dovrebbe essere REATO penale!
Però, nota la presunzione della ragazza....inferno e purgatorio
manco li ha presi in considerazione.
Parlando *seriamente*, chi sa qual è la condizione psichica del
pre-suicidale (che è entusiasta, e non disperato del gesto che sta
pensando di compiere!), sa anche che è impossibile che -in tale e tanto
entusiasmo- possa interferire l'idea che "qualcosa vada storto": meno che
mai, quindi, che egli possa andare all'inferno.
C'è da dire "anche" che per effetto della scissione dell'IO (che precede
sempre l'atto suicida), la persona crede di ammazzare un altro; un altro ...
"interno a se stesso", ma altro-da-sè. E' quello "altro", che viene buttato
sotto il treno, o giù da un ponte. E' quell'altro che subirà il danno del
morire ... ma non certo l'IO (il pezzo di IO!) che ritiene di essere
l'attore della vicenda.
Ciò significa anche che -pur nella "migliore delle ipotesi" ...- il
pezzo-di-IO sucidale, crederà che sarà quell'altro, a finire arrosto tra i
demoni. Ciò lo entusiasmerà ancora di più (!) perchè -sempre per via di
quella scissione dell'IO- il suicidale crederà "non solo" di togliersi da
qualche impaccio, ma *soprattutto* di punire quello "altro" sul
quale -magari da anni, e impercepibilmente a pezzo a pezo ...- avrà fatto
convergere tutto ciò che di sè "detesta". E' anche per questo che lo vuole
ammazzare.
Poi, una volta "purgatosi" della presenza del pezzo-di-IO detestato ... è
addirittura da manuale (e tragicamente "logico", nella "logica" della
scissione dell'IO) che -persino se rimane qualche consapevolezza che sotto
al treno ci si finisce in due- il pezzo-di-IO "attore della vicenda" pensi
che *a lui* andrà certamene bene.
E quindi ... Paradiso!
Non riesco ad essere estremista come Amleto ... ma certo penso che SI', se
mi chiedo se l'idea che "dopo esiste un dopo potenzialmente meglio", si
configuri come "facilitazione" al pensiero suicidale.
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Vincenzo