Discussione:
Pronuncia di "Orvieto"
(troppo vecchio per rispondere)
Valerio Vanni
2014-03-25 14:58:17 UTC
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Nella mia pronuncia spontanea la sequenza /j/+"e" è sempre aperta
(/jE/).
Fanno eccezione, ovviamente, i casi di forza maggiore (ovvero la
posizione atona, come in "fienile", e un suffisso con un suo accento,
come in "soffietto").

Però c'è "Orvieto", che mi viene spontaneo pronunciare con /je/.
Capita anche ad altri? (di quelli che usano /jE/, altrimenti non vale)

L'unica ipotesi che sento di formulare è che inconsciamente ci si
senta il suffisso "-eto" come in roseto, canneto etc.
--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.
Klaram
2014-03-25 16:50:16 UTC
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Post by Valerio Vanni
Nella mia pronuncia spontanea la sequenza /j/+"e" è sempre aperta
(/jE/).
Fanno eccezione, ovviamente, i casi di forza maggiore (ovvero la
posizione atona, come in "fienile", e un suffisso con un suo accento,
come in "soffietto").
Però c'è "Orvieto", che mi viene spontaneo pronunciare con /je/.
Capita anche ad altri? (di quelli che usano /jE/, altrimenti non vale)
Allora per me non vale perché io li pronuncio tutti (credo) con la e
chiusa.
Inoltre, ho sempre sentito Orviéto e per sapere che si pronuncia con
la e aperta ho dovuto cercarlo sul dizionario Orvièto, come viètare,
vièto, vecchio. :-)
Post by Valerio Vanni
L'unica ipotesi che sento di formulare è che inconsciamente ci si
senta il suffisso "-eto" come in roseto, canneto etc.
Può darsi, ma "io vieto" lo pronunci con la e aperta o chiusa?

k
Valerio Vanni
2014-03-25 17:47:28 UTC
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Post by Klaram
Allora per me non vale perché io li pronuncio tutti (credo) con la e
chiusa.
Inoltre, ho sempre sentito Orviéto e per sapere che si pronuncia con
la e aperta ho dovuto cercarlo sul dizionario Orvièto, come viètare,
vièto, vecchio. :-)
Non mi è chiaro il "viètare" così come l'hai scritto. Intendi una
retrazione dell'accento (rispetto a vietàre) oppure a un'apertura
della vocale nella sillaba atona?
Post by Klaram
Post by Valerio Vanni
L'unica ipotesi che sento di formulare è che inconsciamente ci si
senta il suffisso "-eto" come in roseto, canneto etc.
Può darsi, ma "io vieto" lo pronunci con la e aperta o chiusa?
Aperta, ma non fa parte dei terminanti nel suffisso "-eto" di cui
parlavo (roseto, canneto, insomma "posto pieno di..."). Se fosse un
ipotetico "posto / groviglio di vie" mi sa che mi verrebbe da
chiuderlo, ma andrebbe via la semiconsonante perché lo direi
trisillabico /vi'eto/.
--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.
Klaram
2014-03-25 18:26:48 UTC
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Post by Valerio Vanni
Post by Klaram
Allora per me non vale perché io li pronuncio tutti (credo) con la e
chiusa.
Inoltre, ho sempre sentito Orviéto e per sapere che si pronuncia con
la e aperta ho dovuto cercarlo sul dizionario Orvièto, come viètare,
vièto, vecchio. :-)
Non mi è chiaro il "viètare" così come l'hai scritto. Intendi una
retrazione dell'accento (rispetto a vietàre) oppure a un'apertura
della vocale nella sillaba atona?
L'ho scritto male, intendevo viEtare, OrviEto ecc.

k
Valerio Vanni
2014-03-25 19:01:00 UTC
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Post by Klaram
Post by Valerio Vanni
Non mi è chiaro il "viètare" così come l'hai scritto. Intendi una
retrazione dell'accento (rispetto a vietàre) oppure a un'apertura
della vocale nella sillaba atona?
L'ho scritto male, intendevo viEtare, OrviEto ecc.
Scusa se insisto ma non capisco quel "viEtare" che scrivi.
In SAMPA:

Per me è /vie'tare/ (è un caso in cui la chiusura è obbligata dalla
sillaba atona)
Tu cosa intendevi?
/'viEtare/, con l'accento all'inizio?
/viE'tare/, con l'accento su "are" ma la "e" aperta?
--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.
Klaram
2014-03-27 10:28:14 UTC
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Post by Valerio Vanni
Post by Klaram
Post by Valerio Vanni
Non mi è chiaro il "viètare" così come l'hai scritto. Intendi una
retrazione dell'accento (rispetto a vietàre) oppure a un'apertura
della vocale nella sillaba atona?
L'ho scritto male, intendevo viEtare, OrviEto ecc.
Scusa se insisto ma non capisco quel "viEtare" che scrivi.
Per me è /vie'tare/ (è un caso in cui la chiusura è obbligata dalla
sillaba atona)
Tu cosa intendevi?
/'viEtare/, con l'accento all'inizio?
/viE'tare/, con l'accento su "are" ma la "e" aperta?
Scusa, viEtare in effetti è sbagliato. Solo viEto /'viEto/, nel senso
di vecchio.


k
ADPUF
2014-03-25 20:56:40 UTC
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Post by Klaram
Inoltre, ho sempre sentito Orviéto e per sapere che si
pronuncia con la e aperta ho dovuto cercarlo sul dizionario
Orvièto, come viètare, vièto, vecchio. :-)
E Santa Maria Capua Vetere come la pronunci?

A me viene da dire Vètere.
--
9999999999
ADPUF
2014-03-25 20:55:32 UTC
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Post by Valerio Vanni
Nella mia pronuncia spontanea la sequenza /j/+"e" è sempre
aperta (/jE/).
Io no:
/'djetro/
/'pjetra/
/'ljeti/
/'fjeno/
Post by Valerio Vanni
Fanno eccezione, ovviamente, i casi di forza maggiore (ovvero
la posizione atona, come in "fienile", e un suffisso con un
suo accento, come in "soffietto").
Però c'è "Orvieto", che mi viene spontaneo pronunciare con
/je/. Capita anche ad altri? (di quelli che usano /jE/,
altrimenti non vale)
L'unica ipotesi che sento di formulare è che inconsciamente ci
si senta il suffisso "-eto" come in roseto, canneto etc.
--
9999999999
Gino
2014-03-26 21:01:23 UTC
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Post by Valerio Vanni
Nella mia pronuncia spontanea la sequenza /j/+"e" è sempre aperta
(/jE/).
Fanno eccezione, ovviamente, i casi di forza maggiore (ovvero la
posizione atona, come in "fienile", e un suffisso con un suo accento,
come in "soffietto").
Però c'è "Orvieto", che mi viene spontaneo pronunciare con /je/.
Capita anche ad altri? (di quelli che usano /jE/, altrimenti non vale)
A tutti gli italiani che parlano (più o meno) coscientemente secondo
pronuncia standard.
Il dittongo ie, tranne alcune eccezioni, va pronunciato aperto.
Valerio Vanni
2014-03-27 10:51:55 UTC
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Post by Gino
Post by Valerio Vanni
Però c'è "Orvieto", che mi viene spontaneo pronunciare con /je/.
Capita anche ad altri? (di quelli che usano /jE/, altrimenti non vale)
A tutti gli italiani che parlano (più o meno) coscientemente secondo
pronuncia standard.
A questi di cui parli, quindi, capita la stessa eccezione che capita a
me?
Post by Gino
Il dittongo ie, tranne alcune eccezioni, va pronunciato aperto.
Tu quali eccezioni identifichi?
--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.
Gino
2014-03-27 15:39:25 UTC
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Post by Valerio Vanni
Post by Gino
Post by Valerio Vanni
Però c'è "Orvieto", che mi viene spontaneo pronunciare con /je/.
Capita anche ad altri? (di quelli che usano /jE/, altrimenti non vale)
A tutti gli italiani che parlano (più o meno) coscientemente secondo
pronuncia standard.
A questi di cui parli, quindi, capita la stessa eccezione che capita a
me?
I nomi di città sono i più difficili da classificare per varie ragioni,
comunque Orvieto rientra nel pieno della regola.
Che poi la prassi sia diversa, si sa.A forza di sentire Orvieto con la e
chiusa, poi viene spontaneo fare altrettanto.
Post by Valerio Vanni
Post by Gino
Il dittongo ie, tranne alcune eccezioni, va pronunciato aperto.
Tu quali eccezioni identifichi?
Chierico ad esempio è eccezione da manuale.
Valerio Vanni
2014-03-27 21:58:57 UTC
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Post by Gino
I nomi di città sono i più difficili da classificare per varie ragioni,
comunque Orvieto rientra nel pieno della regola.
Che poi la prassi sia diversa, si sa.A forza di sentire Orvieto con la e
chiusa, poi viene spontaneo fare altrettanto.
Io non l'ho sentita dire tantissimo, per questo ho fatto l'ipotesi che
sotto sotto ci veda un suffisso "-eto".
Post by Gino
Post by Valerio Vanni
Post by Gino
Il dittongo ie, tranne alcune eccezioni, va pronunciato aperto.
Tu quali eccezioni identifichi?
Chierico ad esempio è eccezione da manuale.
Interessante, non l'ho mai sentito con la chiusa (se non da chi chiude
tutto).
--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.
Una voce dalla Germania
2014-03-28 09:22:01 UTC
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Post by Valerio Vanni
Post by Gino
Chierico ad esempio è eccezione da manuale.
Interessante, non l'ho mai sentito con la chiusa (se non da chi chiude
tutto).
Esistono delle zone dell'Italia settentrionale in cui non si
dice sempre ie con la e chiusa?
Valerio Vanni
2014-03-28 11:46:02 UTC
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On Fri, 28 Mar 2014 10:22:01 +0100, Una voce dalla Germania
Post by Una voce dalla Germania
Esistono delle zone dell'Italia settentrionale in cui non si
dice sempre ie con la e chiusa?
Che io sappia, non ce ne sono.
Comunque anche in buona parte del centro (eccetto la Toscana e Roma)
"ie" chiude. Con l'eccezione di "niente", "Daniele/a" e i composti in
"-enza" (pazienza, sapienza).
--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.
edevils
2014-03-28 20:24:51 UTC
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Post by Valerio Vanni
On Fri, 28 Mar 2014 10:22:01 +0100, Una voce dalla Germania
Post by Una voce dalla Germania
Esistono delle zone dell'Italia settentrionale in cui non si
dice sempre ie con la e chiusa?
Che io sappia, non ce ne sono.
Comunque anche in buona parte del centro (eccetto la Toscana e Roma)
"ie" chiude. Con l'eccezione di "niente", "Daniele/a" e i composti in
"-enza" (pazienza, sapienza).
Ma insomma, chi è che dice Orvièto?
Valerio Vanni
2014-03-31 05:38:15 UTC
Permalink
On Fri, 28 Mar 2014 21:24:51 +0100 (CET), edevils
Post by edevils
Post by Valerio Vanni
Comunque anche in buona parte del centro (eccetto la Toscana e Roma)
"ie" chiude. Con l'eccezione di "niente", "Daniele/a" e i composti in
"-enza" (pazienza, sapienza).
Ma insomma, chi è che dice Orvièto?
Secondo Canepari, la maggioranza in Toscana e a Roma.
--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.
ADPUF
2014-03-29 21:31:43 UTC
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Post by Una voce dalla Germania
Post by Valerio Vanni
Post by Gino
Chierico ad esempio è eccezione da manuale.
Interessante, non l'ho mai sentito con la chiusa (se non da
chi chiude tutto).
Esistono delle zone dell'Italia settentrionale in cui non si
dice sempre ie con la e chiusa?
Forse a Trièste, là ogni tanto stupiscono certe pronunce, quali
p.es. "lùnedi".
--
9999999999
m***@gmail.com
2018-10-25 12:44:32 UTC
Permalink
Post by Valerio Vanni
Nella mia pronuncia spontanea la sequenza /j/+"e" è sempre aperta
(/jE/).
Fanno eccezione, ovviamente, i casi di forza maggiore (ovvero la
posizione atona, come in "fienile", e un suffisso con un suo accento,
come in "soffietto").
Però c'è "Orvieto", che mi viene spontaneo pronunciare con /je/.
Capita anche ad altri? (di quelli che usano /jE/, altrimenti non vale)
L'unica ipotesi che sento di formulare è che inconsciamente ci si
senta il suffisso "-eto" come in roseto, canneto etc.
--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.
Dal latino Urbs Vetus (città vecchia) quindi la pronuncia della e è aperta.
Klaram
2018-10-25 16:31:11 UTC
Permalink
Post by Valerio Vanni
Però c'è "Orvieto", che mi viene spontaneo pronunciare con /je/.
Capita anche ad altri? (di quelli che usano /jE/, altrimenti non vale)
Su Forvo ci sono due pronunce: una con /e/, l'altra con /E/.

Credo che dipenda dalla regione di provenienza dei parlanti, ad
esempio, in Piemonte diciamo Orviéto, iéri, fiénile, piéno ecc.

k
Giovanni Drogo
2018-10-29 13:16:32 UTC
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(a parte che il post originale era di 4 anni fa)

... io pronuncio chiuso sia Orvieto che vieto/vietare che vetus, vetro e
Vetra (a Milano c'e' una piazza di quel nome, presente la colonna
infame ?, e una via Vetere e una Ponte Vetero, vulgo pont de veder ...
ecco perche' citavo il vetro.)

E poi la chiusa fa rima con i noti versi citati da Paolini nel Bestiario
italiano

I corvi di Orvieto
hanno un sogno segreto
:
:
:
:
:
:
:
:
di mettere a morte
tutti i corvi di Orte

Valerio Vanni
2018-10-25 19:52:27 UTC
Permalink
On Thu, 25 Oct 2018 05:44:32 -0700 (PDT),
Post by m***@gmail.com
Post by Valerio Vanni
Però c'è "Orvieto", che mi viene spontaneo pronunciare con /je/.
Capita anche ad altri? (di quelli che usano /jE/, altrimenti non vale)
L'unica ipotesi che sento di formulare è che inconsciamente ci si
senta il suffisso "-eto" come in roseto, canneto etc.
Dal latino Urbs Vetus (città vecchia) quindi la pronuncia della e è aperta.
Non parlavo della pronuncia etimologica, mi chiedevo il perché di
questa particolarità nella mia pronuncia.

Ma vedo che il fenomeno è diffuso, il DOP fa la mia stessa ipotesi.
http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=33599&r=6716
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Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.
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