Post by amaryllidema che stai addì? Gnech ha cominciato a scrivere su usenet che eri già
a Gerusalemme da un pezzo....
No. Scrivo su usenet da dieci anni o giù di lì. Visto che Sbucciacazzi
ha ritirato fuori storie vecchie (mi pare risalenti al 2003-2004),
connesse a quello che LUI ritiene essere il vulnus originario, e che
giustamente tu e il Caro Pubblico ignorate, mi vedo costretto a fare
un paio di precisazioni.
L'associazione di cui parla il Nostro e di cui faccio parte si chiama
Olokaustos. Ci occupiamo di studi storici sulla Shoah e sulle pratiche
genocidarie in genere. Tra i soci c'era un signore che ha cambiato tanti
nick - qui possiamo chiamarlo X-Over - e che all'epoca aveva intrapreso
un percorso di conversione all'ebraismo. X-Over frequentava una
congregazione reform di Milano a cui erano legati lo Sbucciacazzi e vari
altri IPIers (e ICErs).
Il luogo virtuale in cui ci si incontrava tutti era it.cultura.ebraica,
Tra i frequentatori vi erano il sottoscritto, lo Sbucciacazzi, X-Over,
alcuni IPIers e Giovanni De Martis, presidente di Olokaustos, tutti in
varia misura appassionati di ebraismo, chi per interesse culturale, chi
personale.
Per motivi che non conosco nel dettaglio, il cammino di conversione di
X-Over si interrompe e ne nascono attriti personali tra il suddetto e il
tempio reform. Sbucciacazzi in particolare prende molto a cuore la
vicenda, iniziando su ICE una amorevole campagna di diffamazione e
denigrazione di X-Over, nei modi e coi toni che tutti abbiamo imparato
ad apprezzare. Assecondato dall'amabile spirito goliardico di altri
poster, lo prende per il culo dicendo che non scopa, gli rinfaccia di
essere rimasto un cattolico (da cui il nomignolo 'Crocetta') e dice che
si è tirato indietro all'ultimo momento perché ha avuto paura di farselo
sbucciare, il tutto senza tralasciare - non sia mai! - le accuse
standard di antisionismo e antisemitismo.
Non traendo sufficiente sollazzo dal giochetto di cui sopra, lo
Sbucciacazzi decide di estendere la propria opera diffamatoria a
chiunque abbia avuto contatti con X-Over. Passa quindi all'associazione
Olokaustos, scegliendo come bersaglio preferito Giovanni De Martis. Gli
argomenti sono gli stessi usati contro di me, non li ripeto perché basta
leggere un post qualunque degli ultimi due giorni sostituendo i nomi.
"La sinistra, la sinistra la sinistra ce l'ha con gli ebrei, gli ebrei
gli ebrei." Giovanni, che ha sempre replicato con la massima pazienza e
civiltà alle provocazioni di Sbucciacazzi, ha poi scelto - molto più
saggiamente del sottoscritto - di non perdere più tempo con usenet (se
non l'avessi avvertito io non avrebbe risposto alla bizzarra "lettera"
su tur malka di qualche settimana fa, perché non legge più i ng).
Io invece, che sono fondamentalmente una persona volgare ("sono volgare
e so/che nella vita suonerò/pe' chi tene e compless' e nun e vo'"), ho
spesso reagito malamente alla profonda disonestà di un interlocutore
come Sbucciacazzi, ai suoi falsi, agli schizzi di fango, agli argomenti
ad hominem, ai modi da sindrome ossessivo-compulsiva, a tutto quello che
gli usenettari di vecchia data conoscono. Esisteva un suo profilo su
bynoi, ai tempi, se non ricordo male, non c'è più bisogno di aggiungere
nulla.
Ma veniamo al chiagniefotti del suo ultimo post. Quello dell'"interesse
morboso" per la sua vita personale è uno degli argomenti più amati dal
Nostro. Che ha inaugurato parecchi anni fa la pratica dello scavo nel
privato altrui e che ha sparso ai quattro venti i cazzi propri (ma che
cosa avrà mai da dimostrare al mondo o alla famiglia, quel fantolin?),
salvo poi confondere alcune legittime curiosità da lui stesso suscitate
per un'"attenzione morbosa". E' uno che dice che se non vivi in Israele,
di Israele non puoi parlare. L'ha ripetuto qualcosa come ottocento
volte. Lui sa come funziona lì, perché ci vive ("Gerusalemme: la mia
città", parafrasi di Umberto Smaila in un vecchio spot della Bauli).
Epperò tace, selettivamente, su alcune questioni che potrebbero chiarire
il quadro che dipinge della realtà israeliana. Pazienza.
Cita Jabotinski ogni due post, ci tiene a ricordare a tutti il suo
autodafè di ex comunista, manifesta opinioni reazionarie e si lamenta se
gli danno del fascista. Ma forse ha anche ragione. Un fascista è uno che
almeno ha il coraggio delle sue ripugnanti idee. Lui no, nega. Negare
sempre, eludere, tacere. Eppure, uno che è abituato da anni a comunicare
come Belpietro o Sallusti, a destra ci arriva per inerzia. E non se ne
deve vergognare, perché se nega e se ne vergogna fa pure la figura del
pirla.
Ogni tanto prova pure a farsi passare per persona civile o addirittura
per vittima. E' durissima, ma forse con un autoattentato potrebbe anche
riuscire a convincermi, chissà.
F.
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"Parliamo di Gnech. Che la sua doppiezza sia studiata ne
dubito, ma che si tratti di doppiezza è riscontrabile
da ciò che scrive." (Persio su it.politica.internazionale)
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