Ministry
2005-12-01 19:50:53 UTC
Oggi pomeriggio sono stato ad un incontro di aggiornamento professionale
che trattava, tra l'altro, alcuni aspetti dell'attuale legge sulla privacy.
Come sapete tali norme prevedono alcune misure minime mirate alla
salvaguardia dei dati informatici, tra cui l'accesso solo previo
inserimento di password, la presenza di un firewall per proteggere il
sistema da intrusioni dall'esterno e l'installazione di un antivirus da
tenere costantemente aggiornato.
Ho pertanto chiesto al relatore se mi possa considerare in regola nel
caso utilizzi, tra l'altro, un sistema linux, per il quale il problema
dei virus non si pone.
Ha rispostoto che, pur convenendo sulla maggior sicurezza data dal
pinguino, secondo lui *non* sarei comunque in regola perchè la normativa
prevede espressamente l'utilizzo di un antivirus. Ha anche ammesso che
su questo la legge non è molto di ampie vedute.
Ma allora, visto a quanto ne so per Linux nemmeno esistono antivirus, il
legislatore miope mi costringerebbe ad installare un sistema M$ pagando
la relativa licenza, installare un antivirus (magari free, ok), tenere
sempre aggiornato il tutto con patch e service pack vari, piuttosto che
usare un s.o. più affidabile (e quindi di maggior garanzia per i miei
dati) e per di più libero? Mi sembra un controsenso.
Si tratta di un'interpretazione che mi lascia perplesso, però il
relatore era molto sicuro su questo punto.
A questo punto vorrei chiedervi cosa ne pensate...
m.
che trattava, tra l'altro, alcuni aspetti dell'attuale legge sulla privacy.
Come sapete tali norme prevedono alcune misure minime mirate alla
salvaguardia dei dati informatici, tra cui l'accesso solo previo
inserimento di password, la presenza di un firewall per proteggere il
sistema da intrusioni dall'esterno e l'installazione di un antivirus da
tenere costantemente aggiornato.
Ho pertanto chiesto al relatore se mi possa considerare in regola nel
caso utilizzi, tra l'altro, un sistema linux, per il quale il problema
dei virus non si pone.
Ha rispostoto che, pur convenendo sulla maggior sicurezza data dal
pinguino, secondo lui *non* sarei comunque in regola perchè la normativa
prevede espressamente l'utilizzo di un antivirus. Ha anche ammesso che
su questo la legge non è molto di ampie vedute.
Ma allora, visto a quanto ne so per Linux nemmeno esistono antivirus, il
legislatore miope mi costringerebbe ad installare un sistema M$ pagando
la relativa licenza, installare un antivirus (magari free, ok), tenere
sempre aggiornato il tutto con patch e service pack vari, piuttosto che
usare un s.o. più affidabile (e quindi di maggior garanzia per i miei
dati) e per di più libero? Mi sembra un controsenso.
Si tratta di un'interpretazione che mi lascia perplesso, però il
relatore era molto sicuro su questo punto.
A questo punto vorrei chiedervi cosa ne pensate...
m.