Post by Diego®Post by Mister X - NMGCmq, e facile sbagliarsi quando si danno giudizi prima del tempo ma
a lui come alla maggioranza delle persone gli basta che tizio abbia
la laurea e sono apposto.
E' facile sbagliarsi quando non si ha l'umiltà di guardare a periodi
socio economici più lunghi di 12 mesi.
Ricordo che -nel 2008- la ricchezza netta accumulata del 30% più
povero degli italiani, poco più di 18 milioni di persone, era pari al
doppio del patrimonio complessivo delle dieci famiglie più ricche del
Paese. I 18 milioni di italiani più poveri in termini patrimoniali
avevano, messi insieme, 114 miliardi di euro fra immobili, denaro
liquido e risparmi investiti.
Le dieci famiglie più ricche invece arrivavano a un totale di 58
miliardi di euro. In altri termini persone come Leonardo Del Vecchio,
i Ferrero, i Berlusconi, Giorgio Armani o Francesco Gaetano
Caltagirone, anche coalizzandosi, arrivavano a valere più o meno la
metà di un gruppo di 18 milioni di persone che, in media, potevano
contare su un patrimonio di 6.300 euro ciascuno.
Cinque anni dopo, e siamo nel 2013 quando Renzi faceva ancora il
Sindaco di Firenze, sorpasso e doppiaggio sono già avvenuti: le dieci
famiglie con i maggiori patrimoni ora sono diventate più ricche di
quanto lo sia nel complesso il 30% degli italiani (e residenti
stranieri) più poveri. Quelle grandi famiglie a questo punto
detengono nel complesso 98 miliardi di euro. Per loro un balzo in
avanti patrimoniale di quasi il 70% compiuto mentre l'economia
italiana balzava all'indietro di circa il 12%.
Ora, dai pure l'interpretazione politica che ti pare : colpa dei
rossi, dei neri o dei bianchi, ma tieni conto che, mentre in Italia
diventiamo poveri a ritmo di 2 cifre per anno, metà della popolazione
più povera del mondo si concentra nei Paesi G20, cioè non è solo un
fenomeno dei paesi poveri africani o di altri disastrati stati nei
vari continenti: anche chi "sta meglio", come i cosiddetti paesi
emergenti vede un allargamento della povertà. Dal dicembre 2013 la
ricchezza complessiva dei Paesi del G20 è aumentata di 17.000
miliardi di dollari, ma è all'1% dei più ricchi che è andata la fetta
più grande, vale a dire 6.200 miliardi di dollari, il 36% della
crescita complessiva.
Parliamo di G20 : Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile,
Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India,
Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud
Africa e Turchia. Solo 3 fra questi sono in area Euro.
Non sarà il prossimo presidente del consiglio e tantomeno il cambio
della valuta a salvare *un* Paese del (dal) mondo economico globale.