qua mi risparmio la fatica (nessuna intenzione di spam, beninteso),
rimandoti alla mia monografia su sentireascoltare. :)
reperibilità abbastanza buonetta (ovviamente nei negozi affiliati ad un
certo tipo di distributori), escludendo 7", split e edizioni limitate.
l'ultimo l'ho visto anche su uno scaffale general-generico di un megastore.
l'ultimo ritrovato in fatto di neo-psych di spessore. forse l'ultimo
grande esempio di psichedelia parallela (ma imho anche più completa) al
giro jewelled antler. ronzii acidi, parate spaziali solenni, inni
silenziosi, e soprattutto un registro misticheggiante anche più
sviluppato che in altre occasioni passate (velvet underground, grateful
dead, kosmische musik). non so se faccia esattamente al caso tuo, ma
un'ascoltata all'album migliore del quartetto (omonimo del '99,
purtroppo molto poco reperibile) gliela darei pure.
il progetto del grande chitarrista doug martsch post-treepeople (gruppo
che cianfrusagliava beatamente in quel che rimaneva del grunge), in cui
prende definitivamente coscienza del nuovo ruolo del poeta rock per
chitarra atmosferico-introspettiva a base di feedback e delay (la stessa
di young aggiornata a mascis, per intenderci) e band di supporto. ci
sono molte scuole di pensiero su quale sia il disco migliore, un po'
come per hitchcock (alfred). imho il capolavoro è perfect from now on,
in primis per la sua propensione alle composizioni medio-lunghe e
riccamente elaborate, dalle continue variazioni armoniche e
esistenziali, per lo straordinario, modulato (quasi sinfonico) incrocio
timbrico rock-electro-cameristico, per l'impatto emotivo che in ogni
caso prescinde dalle singole parti strutturali (e che martsch non ha più
ritrovato nelle altre opere a nome built to spill, pur valide) a
cominciare dalla mini-suite più umile, kicked in the sun.
dovrebbe essere abbastanza reperibile. al 23 (pd) qualche annetto fa
l'avevo visto in economica, ad esempio.
questo è un altro chitarrista la attività (e il cui carnet discografico)
è invece ben multiforme. sebbene quest'ultima cosa non sia
necessariamente un complimento, è una delle figure cardine dell'ancora
ipotetica scena neo-noise newyorkese. la sua cosa migliore, e che pure
si avvicinerebbe ai tuoi gusti, la trovi nello pseudo-supergruppo dei
run on, dei quali start packing tende allo status di disco
imprescindibile del decennio che stacca di diverse lunghezze certe
affinità con le seconde incarnazioni di yo la tengo e stereolab.
non lo vedo da tempo, ma per un periodo la domino l'aveva messo in giro
a prezzi stracciati.
Post by wagnp : Gregor Samsa - 55:12
(come sottofondo non è male, pensavo peggio)
è il tuo mantra di oggi? ;)
mik