Discussione:
Nome e cognome
(troppo vecchio per rispondere)
Roger
2009-11-01 17:10:25 UTC
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Forse sono OT però non posso fare a meno di segnalare la cattiva
consuetudine che ho notato oggi facendo il triste pellegrinaggio per i
cimiteri:

la stragrande maggioranza delle lapidi tombali riporta
prima il cognome e poi il nome del defunto.

Roger
Maurizio Pistone
2009-11-01 17:41:04 UTC
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Post by Roger
la stragrande maggioranza delle lapidi tombali riporta
prima il cognome e poi il nome del defunto.
anche gli annunci funerari, che nei paesi usano ancora.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
Klaram
2009-11-01 17:56:38 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by Roger
la stragrande maggioranza delle lapidi tombali riporta
prima il cognome e poi il nome del defunto.
anche gli annunci funerari, che nei paesi usano ancora.
Colpa anche dei marmisti.
Quando è morta mia madre ho scritto il nome su un foglio, come volevo
io*, e ho avvertito che se non veniva scritto tale e quale non avrei
ritirato la lalpide.

* esempio: Barbara Palombelli Rutelli (lui insisteva per mettere "in
Rutelli).

k
Maurizio Pistone
2009-11-01 17:59:28 UTC
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Post by Klaram
Colpa anche dei marmisti.
Quando è morta mia madre ho scritto il nome su un foglio, come volevo
io*, e ho avvertito che se non veniva scritto tale e quale non avrei
ritirato la lalpide.
hai anche precisato che il QUI di GIACE non si scrive QUÌ ?
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
Klaram
2009-11-01 19:23:09 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Post by Klaram
Colpa anche dei marmisti.
Quando è morta mia madre ho scritto il nome su un foglio, come volevo
io*, e ho avvertito che se non veniva scritto tale e quale non avrei
ritirato la lalpide.
hai anche precisato che il QUI di GIACE non si scrive QUÌ ?
Scherzi, ma solo l'anno scorso, in un cinema gestito dal Comune che
ospita spesso eventi "culturali", hanno esposto un cartello "... in caso
di evaquazione..."

k
FatherMcKenzie
2009-11-01 19:24:30 UTC
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Post by Klaram
solo l'anno scorso, in un cinema gestito dal Comune che
ospita spesso eventi "culturali", hanno esposto un cartello "... in caso
di evaquazione..."
fortuna che non hanno scritto qulturale
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
ADPUF
2009-11-01 23:06:10 UTC
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Post by FatherMcKenzie
Post by Klaram
solo l'anno scorso, in un cinema gestito dal Comune che
ospita spesso eventi "culturali", hanno esposto un cartello
"... in caso di evaquazione..."
fortuna che non hanno scritto qulturale
Ma prima della Q non ci vuole la C?

Evacquazione.
--
"The President continues to surprise people, so I am not
surprised to be surprised."
-- US Secy of Defense Dick Cheney
Giovanni "Darke"
2009-11-02 11:31:04 UTC
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Post by ADPUF
Post by FatherMcKenzie
Post by Klaram
solo l'anno scorso, in un cinema gestito dal Comune che
ospita spesso eventi "culturali", hanno esposto un cartello
"... in caso di evaquazione..."
fortuna che non hanno scritto qulturale
Ma prima della Q non ci vuole la C?
Evacquazione.
?

http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/E/evacuare.shtml
http://www.etimo.it/?term=evacuare

viene da vacuum, non da acqua.

la tua era senza dubbio una provocazione :-))))))
--
Post by ADPUF
Giovanni
Roger
2009-11-02 11:58:26 UTC
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Post by Giovanni "Darke"
[...]
la tua era senza dubbio una provocazione :-))))))
Dici? :-)

Roger
ADPUF
2009-11-02 22:36:15 UTC
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Post by Roger
Post by Giovanni "Darke"
[...]
la tua era senza dubbio una provocazione :-))))))
Dici? :-)
Lo ammetto, era una provocquazione.
--
"Verba volant, scripta claxon."
-- ADPUF
Giovanni "Darke"
2009-11-02 11:27:14 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by Klaram
Colpa anche dei marmisti.
Quando è morta mia madre ho scritto il nome su un foglio, come volevo
io*, e ho avvertito che se non veniva scritto tale e quale non avrei
ritirato la lalpide.
hai anche precisato che il QUI di GIACE non si scrive QUÌ ?
:-)))

A questo punto io da quando faccio le elementari continuo a chiedermi
come mai nei calendari i giorni della settimana non hanno l'accento.


Ultimamente sono venuto quasi alla conclusione che la motivazione sia
"tipografica".

I nomi della settimana sono quasi sempre scritti in stampato maiuscolo.
In stampato maiuscolo se devi fare un'accento o fai un apostrofo (e non
è un accento, quindi non va bene) oppure devi per forza abbassare e
rendere più piccola la vocale che accenti.

Solo ultimamente hanno fatto i font con l'accento che supera la vocale
accentata, ma penso ciò sia merito della codifica /Unicode/, che in
definitiva è una cosa che ha meno di 20 anni di vita. Una volta i
caratteri erano codificati in tabelle ASCI. Le principali usate erano la
437 e la 850, e quando mandavi i messaggi telematicamente era usanza di
non usare caratteri accentati, in quanto l'altro avrebbe potuto non
leggerli (i caratteri accentati fanno parte non dei caratteri uguali per
tutte le tabelle). Prova ad usare il carattere "Terminal" per esempio, e
vedrai la diversa altezza di E maiuscolo con e senza accento.
La questione (storica) è complessa, ma non è quello il punto.

Penso semplicemente che con gli anni si è assestato una (strana)
abitudine a scrivere i nomi della settimana senza accento, nei
calendari. Anche se ora facilmente si potrebbe.
--
Post by Maurizio Pistone
Giovanni
Maurizio Pistone
2009-11-02 11:56:56 UTC
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Post by Giovanni "Darke"
A questo punto io da quando faccio le elementari continuo a chiedermi
come mai nei calendari i giorni della settimana non hanno l'accento.
Ultimamente sono venuto quasi alla conclusione che la motivazione sia
"tipografica".
I nomi della settimana sono quasi sempre scritti in stampato maiuscolo.
In stampato maiuscolo se devi fare un'accento o fai un apostrofo (e non
è un accento, quindi non va bene) oppure devi per forza abbassare e
rendere più piccola la vocale che accenti.
credo che la motivazione sia di tipo estetico.

Le lettere maiuscole hanno tutte la stessa altezza, e la presenza di un
accento appare come un improvviso saltino sulla linea orizzontale che le
unisce in alto. Invece, nelle lettere minuscole l'altezza è variabile, e
l'accento sulle vocali non supera mai l'altezza dei tratti ascendenti.

Inoltre, le lettere maiuscole conservano immutata la forma delle lettere
romane nelle iscrizioni monumentali. Anche quelle che si sono aggiunte
in seguito - la U in primo luogo, la J, la W ecc. - si sono conformate
perfettamente al modello; ciononostante, in molte iscrizioni più
classicheggianti la U è sostituita dalla V.

Ora, la grafia latina non ammette né accenti né altri segni diacritici.
La presenza di un accento sulle lettere "capitali" viene vista come uno
stridente discostamento dal modello.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
Giovanni "Darke"
2009-11-03 13:56:01 UTC
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Maurizio Pistone ha scritto:+
Post by Maurizio Pistone
Post by Giovanni "Darke"
Ultimamente sono venuto quasi alla conclusione che la motivazione sia
"tipografica".
credo che la motivazione sia di tipo estetico.
Le lettere maiuscole hanno tutte la stessa altezza, e la presenza di un
accento appare come un improvviso saltino sulla linea orizzontale che le
unisce in alto. Invece, nelle lettere minuscole l'altezza è variabile, e
l'accento sulle vocali non supera mai l'altezza dei tratti ascendenti.
sono d'accordo, ma non esattamente.

una volta la maiuscola accentata era della stessa altezza, quindi di un
altezza inferiore (perche' una parte dello spazio era occupato
dall'accento).
quello si' che era brutto.

ma ora che le maiuscole accentate sono alte uguali con un accento sopra
(non un apostrofo), la cosa mi pare bella.


secondo me si tratta di un motivo estetico determinato da cause si
evoluzione della tecnologia, per cosi' dire.
--
Post by Maurizio Pistone
Giovanni
Roger
2009-11-02 12:04:40 UTC
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Post by Giovanni "Darke"
A questo punto io da quando faccio le elementari continuo a chiedermi
come mai nei calendari i giorni della settimana non hanno l'accento.
Ho qui davanti a me il calendario da parete della SAI assicurazioni
e il calendario da tavolo settimanale della Biverbanca che ti contraddicono.
Infatti in entrambi i calendari tutti i giorni della settimana (tranne
inspiegabilmente il sabato e la domenica) hanno l'accento.

Saranno certamente le eccezioni che confermano la regola :-)

Roger
ADPUF
2009-11-02 22:36:23 UTC
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Post by Roger
Post by Giovanni "Darke"
A questo punto io da quando faccio le elementari continuo a
chiedermi come mai nei calendari i giorni della settimana non
hanno l'accento.
Ho qui davanti a me il calendario da parete della SAI
assicurazioni e il calendario da tavolo settimanale della
Biverbanca che ti contraddicono. Infatti in entrambi i
calendari tutti i giorni della settimana (tranne
inspiegabilmente il sabato e la domenica) hanno l'accento.
Saranno certamente le eccezioni che confermano la regola :-)
Propongo di ridenominare "sabedì" e "dominedì" gli ultimi due
giorni della settimana.
--
"Ne messe ne blave no slungjin la strade."
Giovanni "Darke"
2009-11-02 11:07:41 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by Roger
la stragrande maggioranza delle lapidi tombali riporta
prima il cognome e poi il nome del defunto.
anche gli annunci funerari, che nei paesi usano ancora.
forse perche' una volta si usava presentarsi con il cognome.


"piacere, sono Pasquarelli Luigi", e non, come si fa piu' oggi forse
"piacere, sono Luigi Pasquarelli".

Forse perche' una volta il cognome era alla stregua di un patronimico,
ed identificava sia la famiglia che il padre, insomma diceva chi eri.
perche' nel paese ci si conosceva abbastanza.

Tipica è la frase quando tu ragazzetto vai in giro. Incontri un "grande"
che ti dice "Tu di chi sei figlio?"


Del resto fino a tanti anni fa (40-50, forse piu', non saprei) nella
carta d'identità c'era scritto anche il nome del padre. Tipo "Amandola
Fabrizio di Nicola" dicendo che Fabrizio Amandola era figlio di Nicola
Amandola.
--
Post by Maurizio Pistone
Giovanni
Maurizio Pistone
2009-11-02 11:57:00 UTC
Permalink
Post by Giovanni "Darke"
"piacere, sono Pasquarelli Luigi", e non, come si fa piu' oggi forse
"piacere, sono Luigi Pasquarelli".
Il mio nome è Bond, James Bond (cit.)
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
Klaram
2009-11-02 12:53:45 UTC
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Post by Giovanni "Darke"
Post by Maurizio Pistone
Post by Roger
la stragrande maggioranza delle lapidi tombali riporta
prima il cognome e poi il nome del defunto.
anche gli annunci funerari, che nei paesi usano ancora.
forse perche' una volta si usava presentarsi con il cognome.
Una volta quando? È arcinoto che Carducci bocciò un allievo perché si
era presentato con cognome e nome, e anche nei secoli precedenti si è
sempre usato prima il nome poi il cognome. Forse questo uso viene dai
Romani che iniziavano col nome, poi il cognome, poi un soprannome.

L'unico esempio famoso di cognome-nome che mi viene in mente è Derossi
Giosuè. Ma chi è la proprietaria dei tre castelli? Eulalia Torricelli da
Forlì... e allora si capisce tutto: Derossi Giosuè è l'equivalente del
guardiacaccia di Lady Chatterley. :-))

k
Post by Giovanni "Darke"
"piacere, sono Pasquarelli Luigi", e non, come si fa piu' oggi forse
"piacere, sono Luigi Pasquarelli".
Forse perche' una volta il cognome era alla stregua di un patronimico,
ed identificava sia la famiglia che il padre, insomma diceva chi eri.
perche' nel paese ci si conosceva abbastanza.
Tipica è la frase quando tu ragazzetto vai in giro. Incontri un "grande"
che ti dice "Tu di chi sei figlio?"
Del resto fino a tanti anni fa (40-50, forse piu', non saprei) nella
carta d'identità c'era scritto anche il nome del padre. Tipo "Amandola
Fabrizio di Nicola" dicendo che Fabrizio Amandola era figlio di Nicola
Amandola.
Sapiens Sapiens
2009-11-02 14:48:10 UTC
Permalink
Post by Klaram
L'unico esempio famoso di cognome-nome che mi viene in mente è Derossi
Giosuè. Ma chi è la proprietaria dei tre castelli? Eulalia Torricelli da
Forlì... e allora si capisce tutto: Derossi Giosuè è l'equivalente del
guardiacaccia di Lady Chatterley. :-))
k
Io , per delicatezza avrei aggiunto un "absit iniuria verbis" o un più
volgare
"esclusi i presenti" rivolto all'ottimo Epy e alla sua "signora".
Metti che, per caso maledetto, Eulalia di cognome faccia Torricelli, come
la rimedi?

S.S.S.
Klaram
2009-11-02 15:58:44 UTC
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Post by Sapiens Sapiens
Post by Klaram
L'unico esempio famoso di cognome-nome che mi viene in mente è Derossi
Giosuè. Ma chi è la proprietaria dei tre castelli? Eulalia Torricelli
da Forlì... e allora si capisce tutto: Derossi Giosuè è l'equivalente
del guardiacaccia di Lady Chatterley. :-))
k
Io , per delicatezza avrei aggiunto un "absit iniuria verbis" o un più
volgare
"esclusi i presenti" rivolto all'ottimo Epy e alla sua "signora".
Metti che, per caso maledetto, Eulalia di cognome faccia Torricelli, come
la rimedi?
Non ci sarebbe rimedio.
Il rimedio è sempre peggiore della gaffe. :-((

k
ADPUF
2009-11-02 22:36:35 UTC
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Post by Klaram
L'unico esempio famoso di cognome-nome che mi viene in mente è
Derossi Giosuè. Ma chi è la proprietaria dei tre castelli?
Derossi Giosuè è l'equivalente del guardiacaccia di Lady
Chatterley. :-))
«Il suo nome era Cerutti Gino, ma lo chiamavan Drago»
--
"A proposito di politica: ci sarebbe qualcosa da mangiare?"
-- Totò
Klaram
2009-11-03 11:34:12 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Post by Klaram
L'unico esempio famoso di cognome-nome che mi viene in mente è
Derossi Giosuè. Ma chi è la proprietaria dei tre castelli?
Derossi Giosuè è l'equivalente del guardiacaccia di Lady
Chatterley. :-))
«Il suo nome era Cerutti Gino, ma lo chiamavan Drago»
Idem. :-))

k
Giovanni "Darke"
2009-11-03 13:58:09 UTC
Permalink
Post by Klaram
Post by Giovanni "Darke"
forse perche' una volta si usava presentarsi con il cognome.
Una volta quando? È arcinoto che Carducci bocciò un allievo perché si
quando ero piu' piccolo mi ricordo che "i grandi" si presentavano con il
cognome.
tuttora vedo delle presentazioni col cognome.

piacere, sono Menichelli Luigi.

Capita.


a memoria mi pare che capitasse di piu'.



ps quota
--
Post by Klaram
Giovanni
GraZia
2009-11-02 05:42:10 UTC
Permalink
Post by Roger
la stragrande maggioranza delle lapidi tombali riporta
prima il cognome e poi il nome del defunto.
Era una delle mie fissazioni quando insegnavo. Ai ragazzi facevo una
testa così... minacciando di bocciarli all'esame di terza media se
avessero osato firmare il verbale mettendo prima il cognome e poi il
nome.
Peccato poi che ci fossero alcune colleghe che firmavano il registro di
classe mettendo appunto prima il cognome e poi il nome.

GraZia
Epimeteo
2009-11-02 06:58:06 UTC
Permalink
Post by GraZia
Post by Roger
la stragrande maggioranza delle lapidi tombali riporta
prima il cognome e poi il nome del defunto.
Era una delle mie fissazioni quando insegnavo. Ai ragazzi facevo una
testa così... minacciando di bocciarli all'esame di terza media se
avessero osato firmare il verbale mettendo prima il cognome e poi il
nome.
Peccato poi che ci fossero alcune colleghe che firmavano il registro di
classe mettendo appunto prima il cognome e poi il nome.
Zia, ho letto in un articolo dell'Accademia della Crusca
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4309&ctg_id=93

che la sequenza nome-cognome è indicata in un articolo del Codice civile.
E' una legge di Stato, praticamente.

Ciao.
Epimeteo
---
"... scusa, ma ti chiamo Amore,
non so dire nulla più...
Scusa se ti ho dato un nome,
dico solo che sei tu.
Ridisegni il mio destino..."

(cit. nominale)
Giovanni "Darke"
2009-11-02 11:37:07 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Zia, ho letto in un articolo dell'Accademia della Crusca
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4309&ctg_id=93
interessante, ma come al solito si fa tanto rumore per nulla.
l'argomento non mi sembra necessiti di tali dettagli :-)
Post by Epimeteo
che la sequenza nome-cognome è indicata in un articolo del Codice civile.
E' una legge di Stato, praticamente.
non ci avevo pensato, ma la cosa è effettivamente indubbia.

lo sai anche cosa è regolata dal Codice?

quando mi sono sposato, mi hanno chiesto "Vuoi tu Giovanni blablabla".
Io ho subito pensato "Perché me lo chiede prima a me?".

Poi, dopo aver risposto "Sì", aver firmato etc. etc., con calma ho
chiesto all'Ufficiale di Stato Civile il perché si chiede prima
all'uomo. Mi ha detto che è Legge dello Stato. Sono seguite battute
sulla Cavalleria e stupidaggini simili, ma è indubbio che una
convenzione ci deve essere (non può essere lasciato al caso o al gusto
dell'Ufficiale di turno).
--
Post by Epimeteo
Giovanni
Maurizio Pistone
2009-11-02 11:57:00 UTC
Permalink
Post by Giovanni "Darke"
quando mi sono sposato, mi hanno chiesto "Vuoi tu Giovanni blablabla".
Io ho subito pensato "Perché me lo chiede prima a me?".
la donna "va in sposa" al marito.

Non è il marito che "va in sposo" alla moglie.

Di conseguenza, è il marito che deve accettare la sposa.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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http://blog.ilpugnonellocchio.it
Klaram
2009-11-02 13:07:25 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Post by Giovanni "Darke"
quando mi sono sposato, mi hanno chiesto "Vuoi tu Giovanni blablabla".
Io ho subito pensato "Perché me lo chiede prima a me?".
la donna "va in sposa" al marito.
Non è il marito che "va in sposo" alla moglie.
Di conseguenza, è il marito che deve accettare la sposa.
Non è solo questo.

In una società patriarcale anche il bon ton ne rispecchia le regole.
La donna è, da un lato, amata e protetta, oggetto di galanterie e di
privilegi, dall'altro lato, non avendo potere, è l'uomo che la chiede in
sposa, è l'uomo che dà il cognome ai figli ecc.

La donna in molti casi ha la precedenza, ma nei biglietti da visita o
nelle firme congiunte viene prima l'uomo.
Esempio: Maurizio ed Eulalia Pistone, e non viceversa.

A proposito di "andare in sposo" è curioso che in molti dialetti anche
gli uomini "si maritino". :-))

k
Maurizio Pistone
2009-11-02 14:28:26 UTC
Permalink
Post by Klaram
La donna in molti casi ha la precedenza, ma nei biglietti da visita o
nelle firme congiunte viene prima l'uomo.
Esempio: Maurizio ed Eulalia Pistone, e non viceversa.
in francese è ancora peggio: i miei genitori erano Mr et Mme Oreste
Pistone
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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FatherMcKenzie
2009-11-02 17:45:42 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
in francese è ancora peggio: i miei genitori erano Mr et Mme Oreste
Pistone
Nel francese di una volta la moglie prendeva il cognome maritale al
maschile: es. la moglie di Mr. Piston sarebbe statat M.me la Pistonne
(femminile), come la moglie di Chirac sarebbe stata M.me la Chiraque
Cfr i cognomi delle mogli dei minatori in Germinal, per dire. Ma anche
la madre di Santa Bernadette era chiamata la Soubirouse con la e.
(i francesi riescono a far sentire la differenza tra Chirac e Chiraque,
con la seconda pronunciata alla napoletana, Scirakkë)
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
FatherMcKenzie
2009-11-02 17:53:05 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Nel francese di una volta la moglie prendeva il cognome maritale al
maschile
femminile
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Enrico Olivetti
2009-11-02 18:24:51 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Nel francese di una volta la moglie prendeva il cognome maritale al
maschile: es. la moglie di Mr. Piston sarebbe statat M.me la Pistonne
(femminile), come la moglie di Chirac sarebbe stata M.me la Chiraque
Ancor oggi in Grecia prendono il cognome del marito (e del padre) al
genitivo
FatherMcKenzie
2009-11-02 19:06:32 UTC
Permalink
Post by Enrico Olivetti
Post by FatherMcKenzie
Nel francese di una volta la moglie prendeva il cognome maritale al
maschile: es. la moglie di Mr. Piston sarebbe statat M.me la Pistonne
(femminile), come la moglie di Chirac sarebbe stata M.me la Chiraque
Ancor oggi in Grecia prendono il cognome del marito (e del padre) al
genitivo
In russo fanno -ova, o sono le figlie?
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Enrico Olivetti
2009-11-02 19:08:04 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Post by Enrico Olivetti
Ancor oggi in Grecia prendono il cognome del marito (e del padre) al
genitivo
In russo fanno -ova, o sono le figlie?
Non mi risultano russe ovaiole :-)
Klaram
2009-11-03 11:13:07 UTC
Permalink
Post by Enrico Olivetti
Post by FatherMcKenzie
Post by Enrico Olivetti
Ancor oggi in Grecia prendono il cognome del marito (e del padre) al
genitivo
In russo fanno -ova, o sono le figlie?
Non mi risultano russe ovaiole :-)
Ma cuoche sì, come Galina Cocimilova. :-)

k
Giovanni Drogo
2009-11-03 08:44:07 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
In russo fanno -ova, o sono le figlie?
Sono due cose distinte, il genere dei cognomi e i patronimici.

I cognomi in genere cambiano genere (indipendentemente dal matrimonio,
una Marija Silina o una Anna Ivanova sarebbero tali dalla nascita, e i
loro fratelli si chiamerebbero Elija Silin e Ivan Ivanov). Non tutti i
cognomi (maschili) finiscono in -ov (che l'indimenticato Nobili ci
spiegava derivare da una forma aggettivale tronca e non da un genitivo
plurale come credevo io ... quindi niente Venceslao de' Martelli ne'
Alessio de' Bicchieri) ... e non tutti finiscono neppure in consonante
(in russo moderno segno del maschile, per fare il femminile si aggiunge
una a). Non mi vengono in mente cognomi in segno debole (che farebbero
il femminile in -ja), ma di certo ci sono quelli di origine ucraina o
polacca (Cernenko, Sherbanenko, Lodziato) in -o che restano invariati al
femminile.

Il patronimico e' affatto separato. Se i padri delle coppie di fratelli
di cui sopra si chiamassero Giovanni e Bessarione, il nome completo
sarebbe Marija Ivanovna Silina, Anna Vissarionovna Ivanova Elija
Ivanovic Silin e Ivan Vissarionovic Ivanov.
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FatherMcKenzie
2009-11-03 09:42:48 UTC
Permalink
Post by Giovanni Drogo
I cognomi in genere cambiano genere (indipendentemente dal matrimonio,
una Marija Silina o una Anna Ivanova sarebbero tali dalla nascita, e i
loro fratelli si chiamerebbero Elija Silin e Ivan Ivanov).
Marat Safin e Dinara Safina, per esempio (Sàfina o Safìna?)

Non tutti i
Post by Giovanni Drogo
cognomi (maschili) finiscono in -ov (che l'indimenticato Nobili ci
spiegava derivare da una forma aggettivale tronca e non da un genitivo
plurale come credevo io ...
lo credevo pure io, m'inchino. Certo che non tutti i cognomi sono in ov,
ci sono in in, ev, ëv, ski, enko, jàn (di origine armena come Mikojan),
shvili (questi gergiani come Zhugashvili) etc.
Post by Giovanni Drogo
Non mi vengono in mente cognomi in segno debole
Ricordo lo scacchista Tal'
<http://it.wikipedia.org/wiki/Michail_Nechem'evi%C4%8D_Tal'>

,Cernenko, Sherbanenko

come si accentano? In un volume di racconti di Cechov scrivevano
Samòjlenko e simili ede ero convinto fossero sdruccioli, ma ucraini che
ho conosciuto mi hanno dissuaso.
Post by Giovanni Drogo
Ivan Vissarionovic Ivanov.
Iosif Vissarionovic Zhugashvili
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
FatherMcKenzie
2009-11-03 09:43:31 UTC
Permalink
ZHugashvili
Dzhugashvili
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Enrico Olivetti
2009-11-03 10:59:10 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
ZHugashvili
Dzhugashvili
Bastava scrivere "padre dei popoli", per gli amici Baffone
Giovanni "Darke"
2009-11-03 14:04:09 UTC
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Post by Giovanni Drogo
Sono due cose distinte, il genere dei cognomi e i patronimici.
Il patronimico e' affatto separato. Se i padri delle coppie di fratelli
di cui sopra si chiamassero Giovanni e Bessarione, il nome completo
sarebbe Marija Ivanovna Silina, Anna Vissarionovna Ivanova Elija
Ivanovic Silin e Ivan Vissarionovic Ivanov.
dimmi...Raissa Gorbaciova era la moglie, non la figlia. E allora?

magari tu lo sai...
--
Post by Giovanni Drogo
Giovanni
Giovanni "Darke"
2009-11-03 14:02:59 UTC
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Post by Enrico Olivetti
Post by FatherMcKenzie
Nel francese di una volta la moglie prendeva il cognome maritale al
maschile: es. la moglie di Mr. Piston sarebbe statat M.me la Pistonne
(femminile), come la moglie di Chirac sarebbe stata M.me la Chiraque
Ancor oggi in Grecia prendono il cognome del marito (e del padre) al
genitivo
mia moglie ha infatti un cognome sul passaporto italiano ed uno sul
passaporto greco...


io sinceramente sarei per il sistema islandese, del patronimico.


se ci sono Mario e Paola figli di Stefano e Sandra, parlerei di Mario
Stefanino e Paola Stefanina. Al quale se vuoi puoi aggiungere la
"gens"...che sarebbe il cognome del padre (o della madre, a seconda di
quale delle due famiglie è la piu' importante).
--
Post by Enrico Olivetti
Giovanni
Redfiddler
2009-11-02 19:23:39 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
(i francesi riescono a far sentire la differenza tra Chirac e Chiraque,
con la seconda pronunciata alla napoletana, Scirakkë)
ma manco per niente!
Si pronuncia esattamente allo stesso modo.
Juré, pas de blagues.
FatherMcKenzie
2009-11-02 19:33:50 UTC
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Post by Redfiddler
ma manco per niente!
Si pronuncia esattamente allo stesso modo.
Juré, pas de blagues.
Non direi. Anche in musica la e finale si fa sentire e in poesia fa sillaba.
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
FatherMcKenzie
2009-11-02 19:38:22 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Non direi. Anche in musica la e finale si fa sentire e in poesia fa sillaba.
Chantez le verse: "Contre nous de la tyrannie l'étendard sanglant ets
levé.... Si sente chiaramente tirani-ë

--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Redfiddler
2009-11-02 20:43:16 UTC
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le vers, pas le verse

In quanto a tyrannie, guarda la pronuncia indicata dal dizionario:
http://www.cnrtl.fr/definition/tyrannie
Prononc. et Orth.: [ti?ani]. Att. ds Ac. dep. 1694. Étymol. et Hist. Ca 1140
« pouvoir oppressif » (Grant mal fist Adam, I, 43d ds T.-L.). Empr. au b.
lat. eccl. tyrannia, -ae « id. », v. Blaise Lat. chrét.; ca 730 ds Latham,
gr. ????????? « id. ». Fréq. abs. littér.: 1 287. Fréq. rel. littér. : xixe
s.: a) 3 553, b) 1 643; xxe s.: a) 876, b) 1 033. Bbg. Dauzat Ling. fr.
1946, p. 259. ? Dub. Pol. 1962, p. 436. ? Quem. DDL t. 11.
E' come dico io, senza la e finale.
PS
Ho vinto tremila euri :-)))))
FatherMcKenzie
2009-11-02 20:51:52 UTC
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Post by Redfiddler
Ho vinto tremila euri :-)))))
del Monopoly
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Redfiddler
2009-11-03 11:29:08 UTC
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Post by FatherMcKenzie
Post by Redfiddler
Ho vinto tremila euri :-)))))
del Monopoly
non sai perdere :-)))
Redfiddler
2009-11-02 20:44:04 UTC
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Post by FatherMcKenzie
Post by FatherMcKenzie
Non direi. Anche in musica la e finale si fa sentire e in poesia fa sillaba.
Chantez le verse: "Contre nous de la tyrannie l'étendard sanglant ets
levé.... Si sente chiaramente tirani-ë
http://youtu.be/0u8muW3HpPI
Padre si rassegni, ha ragione Redfiddler
zitto
sto per guadagnarmi il mese
ma mi vuoi far saltare la scommessa????
FatherMcKenzie
2009-11-02 20:51:18 UTC
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Post by Redfiddler
zitto
sto per guadagnarmi il mese
ripeto, per 4mila ti porto quanti testimoni vuoi, rigorosamente farlocch...
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Redfiddler
2009-11-03 11:30:50 UTC
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Post by FatherMcKenzie
Post by Redfiddler
zitto
sto per guadagnarmi il mese
ripeto, per 4mila ti porto quanti testimoni vuoi, rigorosamente farlocch...
per cinquemila vengo io che non sono farlocch :-)))
Post by FatherMcKenzie
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
dai, però il greco lo parli bene
meglio del francese :-)
FatherMcKenzie
2009-11-03 12:39:11 UTC
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Post by Redfiddler
dai, però il greco lo parli bene
meglio del francese :-)
Uì, madamm, parl'o franges comm s nient foss
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Redfiddler
2009-11-03 14:11:02 UTC
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Post by FatherMcKenzie
Post by Redfiddler
dai, però il greco lo parli bene
meglio del francese :-)
Uì, madamm, parl'o franges comm s nient foss
WOW
joli!
Redfiddler
2009-11-02 20:30:35 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Post by FatherMcKenzie
Non direi. Anche in musica la e finale si fa sentire e in poesia fa sillaba.
Chantez le verse: "Contre nous de la tyrannie l'étendard sanglant ets
levé.... Si sente chiaramente tirani-ë
http://youtu.be/0u8muW3HpPI
ti ho già spiegato che nel cantato vale una regola che nel parlato non vale.
fidati. Non sentirai mai un francese pronunciare tirranni-e nel parlato.
Se vuoi scommetiamo. Non meno di tremila euro, però
FatherMcKenzie
2009-11-02 20:49:44 UTC
Permalink
Post by Redfiddler
ti ho già spiegato che nel cantato vale una regola che nel parlato non vale.
fidati. Non sentirai mai un francese pronunciare tirranni-e nel parlato.
Se vuoi scommetiamo. Non meno di tremila euro, però
Per quattromila te ne porto uno io :)
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Enrico Olivetti
2009-11-02 20:41:35 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Post by FatherMcKenzie
Non direi. Anche in musica la e finale si fa sentire e in poesia fa sillaba.
Chantez le verse: "Contre nous de la tyrannie l'étendard sanglant ets
levé.... Si sente chiaramente tirani-ë
http://youtu.be/0u8muW3HpPI
Padre si rassegni, ha ragione Redfiddler
Redfiddler
2009-11-02 20:36:05 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Post by Redfiddler
ma manco per niente!
Si pronuncia esattamente allo stesso modo.
Juré, pas de blagues.
Non direi.
fidati
Post by FatherMcKenzie
Anche in musica la e finale
certo
ma in francese la pronuncia del canto fa sentire certe sillabe che nella
lingua parlata non si pronunciano
Anche la "r" nel canto classico (musica colta) si pronuncia all'italiana e
non alla francese (per convenzione. Ci sono alcuni cantanti che eseguono
Fauré e Debussy con la r francese attualmente)
Anche questa è una convenzione che non vale per la lingua parlata
Post by FatherMcKenzie
si fa sentire e in poesia fa sillaba.
per via del numero di lettere, ovviamente Chiraque fa una sillaba in più di
Chirac.
Ma si pronuncia esattamente allo stesso modo.
On parie?
Combien?
Andiamo sul sito fr.lettres.langue.française e chiediamo?
Tremila euro, va bene?
Enrico C
2009-11-02 20:48:14 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Nel francese di una volta la moglie prendeva il cognome maritale al
maschile: es. la moglie di Mr. Piston sarebbe statat M.me la Pistonne
(femminile), come la moglie di Chirac sarebbe stata  M.me la Chiraque
Cfr i cognomi delle mogli dei minatori in Germinal, per dire. Ma anche
In inglese invece i coniugi, considerati insieme, prendono il
plurale: Mr Piston e famiglia sarebbero The Pistons.
Dunque, chi sostiene (non io) che si deve sempre rispettare il plurale
originario dei nomi stranieri parlando in italiano, dovrebbe dire
coerentemente: "gli Obamas". :-P
FatherMcKenzie
2009-11-02 20:53:44 UTC
Permalink
Post by Enrico C
coerentemente: "gli Obamas". :-P
mai inculati, Baracco e signora. Lo chiamo "il presidente degli stati uniti"
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Klaram
2009-11-03 11:24:21 UTC
Permalink
Post by Enrico C
In inglese invece i coniugi, considerati insieme, prendono il
plurale: Mr Piston e famiglia sarebbero The Pistons.
Dunque, chi sostiene (non io) che si deve sempre rispettare il plurale
originario dei nomi stranieri parlando in italiano, dovrebbe dire
coerentemente: "gli Obamas". :-P
Anche in italiano diciamo gli Agnelli, i Fassino, i Dalema, il cognome
resta invariato, quindi possiamo dire gli Obama, sia per la regola dei
plurali straneri sia per la regola dei cognomi italiani. :-)

k
Imes
2009-11-02 21:52:16 UTC
Permalink
Post by Klaram
Post by Maurizio Pistone
Post by Giovanni "Darke"
quando mi sono sposato, mi hanno chiesto "Vuoi tu Giovanni blablabla".
Io ho subito pensato "Perché me lo chiede prima a me?".
la donna "va in sposa" al marito.
Non è il marito che "va in sposo" alla moglie.
Di conseguenza, è il marito che deve accettare la sposa.
Non è solo questo.
In una società patriarcale anche il bon ton ne rispecchia le regole.
La donna è, da un lato, amata e protetta, oggetto di galanterie e di
privilegi, dall'altro lato, non avendo potere, è l'uomo che la chiede in
sposa, è l'uomo che dà il cognome ai figli ecc.
La donna in molti casi ha la precedenza, ma nei biglietti da visita o
nelle firme congiunte viene prima l'uomo.
Esempio: Maurizio ed Eulalia Pistone, e non viceversa.
A proposito di "andare in sposo" è curioso che in molti dialetti anche
gli uomini "si maritino". :-))
k
Nel mio dialetto, le donne "s'ammarétënë" e gli uomini "s'accasënë.
Si sente spesso la frase auto-ironica, in italiano "Il padrone sono
io, ma chi comanda è mia moglie".
Mio padre non sopportava "mëglièrm" e ripiegava su "mòglijmë",
ma preferiva usare "La mia Signora".

Un altro cognome e nome è detto in una canzone di De Andrè;
ma la mia memoria rifiuta di darmi il cognome e mi dà soltanto
il nome: Pasquale, prendere o lasciare.
Ciao. Imes
Epimeteo
2009-11-03 06:16:06 UTC
Permalink
"Imes" <***@nono.com> ha scritto nel messaggio news:***@4ax.com...

(snip rispettoso)
Post by Imes
Un altro cognome e nome è detto in una canzone di De Andrè;
ma la mia memoria rifiuta di darmi il cognome e mi dà soltanto
il nome: Pasquale, prendere o lasciare.
Sì e no.
Prima è detto in un modo e poi nell'altro: così fa due rime, con grande
gioia della Zia.

"... io mi chiamo Pasquale Cafiero
e son brigadiero
del carcere, ohinè...
io mi chiamo Cafiero Pasquale
e sto a Poggioreale
dal '53...
E al centesimo catenaccio,
alla sera, mi sento uno straccio..."


Ciao.
Epimeteo
---
"... e voglio il nome di chi si impegna
a fare i conti con la propria vergogna.
Dormite pure voi
che avete ancora sogni, sogni, sogni...
Il mio nome è mai più, mai più, mai più...
Il mio nome è mai più, mai più, mai più...
Il mio nome è mai più, mai più, mai più..."

(cit. innominabile)
Klaram
2009-11-03 11:33:38 UTC
Permalink
Post by Imes
Nel mio dialetto, le donne "s'ammarétënë" e gli uomini "s'accasënë.
Nel mio, e anche nel ligure, "as màrio" e "se majan" entrmabi i sessi.
Post by Imes
Mio padre non sopportava "mëglièrm" e ripiegava su "mòglijmë",
ma preferiva usare "La mia Signora".
Mm... non è proprio la forma migliore. :-)
Post by Imes
Un altro cognome e nome è detto in una canzone di De Andrè;
ma la mia memoria rifiuta di darmi il cognome e mi dà soltanto
il nome: Pasquale, prendere o lasciare.
Epi l'ha subito trovato. Ma anche qui, come per Derossi Giosué, serve
per Mi ricorda subito il personaggio.

Questo Cafiero Pasquale, brigadiere, mi ricorda Giuseppe Berto, che nel
Male oscuro (autobiografico), racconta di non aver comunicato al padre,
maresciallo dei carabibieri, il nuovo indirizzo, perché odiava ricevere
le sue cartoline dove si firmava cognome-nome.

k
Giovanni "Darke"
2009-11-03 14:00:19 UTC
Permalink
Post by Klaram
La donna in molti casi ha la precedenza, ma nei biglietti da visita o
nelle firme congiunte viene prima l'uomo.
Esempio: Maurizio ed Eulalia Pistone, e non viceversa.
ma sono l'unico che ha proposto alla moglie, per onestà, se voleva, di
dare il suo (suo di lei) cognome ai figli?


è proprio vero quello che leggo oggi su un giornale, ossia che (solo)
nei paesi nordici c'è una vera parità uomo-donna.
--
Post by Klaram
Giovanni
ADPUF
2009-11-02 22:40:47 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Post by Giovanni "Darke"
quando mi sono sposato, mi hanno chiesto "Vuoi tu Giovanni
blablabla". Io ho subito pensato "Perché me lo chiede prima a
me?".
Dovevi rispondere:
- Passo.
Post by Maurizio Pistone
la donna "va in sposa" al marito.
Non è il marito che "va in sposo" alla moglie.
Di conseguenza, è il marito che deve accettare la sposa.
Se così è,

- non vedo perché ciò comporti che si chieda prima all'uomo;

- nè perché si chieda alla donna il consenso.
--
"The hatred of relatives is the most violent."
-- Tacitus (c.55 - c.117)
Giovanni "Darke"
2009-11-02 11:33:19 UTC
Permalink
Post by GraZia
Post by Roger
la stragrande maggioranza delle lapidi tombali riporta
prima il cognome e poi il nome del defunto.
Era una delle mie fissazioni quando insegnavo. Ai ragazzi facevo una
testa così... minacciando di bocciarli all'esame di terza media se
avessero osato firmare il verbale mettendo prima il cognome e poi il
nome.
Funziona. Io me lo ricordo proprio perché una mia maestra (o
professoressa? boh) insisteva proprio così.
Post by GraZia
Peccato poi che ci fossero alcune colleghe che firmavano il registro di
classe mettendo appunto prima il cognome e poi il nome.
Vabbè siamo in democrazia e c'è libertà di costume.


ciao
--
Post by GraZia
Giovanni
Daniel Na
2009-11-02 07:12:05 UTC
Permalink
il 01/11/2009 Roger scriveva "Nome e cognome" in
Post by Roger
la stragrande maggioranza delle lapidi tombali riporta
prima il cognome e poi il nome del defunto.
trattandosi, in effetti, di un elenco forse è corretto prima il cognome
e poi il nome.
Roger
2009-11-02 07:17:36 UTC
Permalink
Post by Daniel Na
il 01/11/2009 Roger scriveva "Nome e cognome" in
Post by Roger
la stragrande maggioranza delle lapidi tombali riporta
prima il cognome e poi il nome del defunto.
trattandosi, in effetti, di un elenco forse è corretto prima il
cognome e poi il nome.
Nel cimitero della tua città i defunti vendono seppelliti in ordine
alfabetico? :-)

Roger
Daniel Na
2009-11-02 07:24:30 UTC
Permalink
il 02/11/2009 Roger scriveva "Re: Nome e cognome" in
Post by Roger
Post by Daniel Na
trattandosi, in effetti, di un elenco forse è corretto prima il
cognome e poi il nome.
Nel cimitero della tua città i defunti vendono seppelliti in ordine
alfabetico? :-)
lol
No, ovviamente. In ordine "sparso".
Crononauta
2009-11-02 08:38:41 UTC
Permalink
Post by Daniel Na
No, ovviamente. In ordine "sparso".
Si dice: "in rigoroso ordine casuale" :-D
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Fathermckenzie
2009-11-02 08:40:08 UTC
Permalink
Post by Daniel Na
In ordine "sparso".
Si dice: "in rigoroso ordine casuale" :-D
In ordine fuzzy?
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Roger
2009-11-02 12:09:30 UTC
Permalink
[...]
Perché nel nick hai "minuscolato" la M e la K?

Roger
FatherMcKenzie
2009-11-02 12:41:54 UTC
Permalink
Post by Roger
Perché nel nick hai "minuscolato" la M e la K?
è spedito da un altro server
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
EF
2009-11-02 12:39:07 UTC
Permalink
Post by Fathermckenzie
Post by Crononauta
Si dice: "in rigoroso ordine casuale" :-D
In ordine fuzzy?
No, meglio "in ordine temporale".
Fuzzy ha il significato di "sfumato", nel senso di insiemi interconnessi
senza limiti ben definiti.

Enzo Franchini
Giovanni "Darke"
2009-11-02 11:38:30 UTC
Permalink
Post by Crononauta
Post by Daniel Na
No, ovviamente. In ordine "sparso".
Si dice: "in rigoroso ordine casuale" :-D
In natura l'unico evento totalmente casuale è il decadimento
radioattivo. Il resto sono solo "quasicasuali".
--
Post by Crononauta
Giovanni
Maurizio Pistone
2009-11-02 11:57:02 UTC
Permalink
Post by Giovanni "Darke"
In natura l'unico evento totalmente casuale è il decadimento
radioattivo
che proprio per questo ha una regolarità assoluta, tanto che ci si può
datare con precisione un reperto vecchio di migliaia di anni
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
ADPUF
2009-11-02 22:36:45 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Post by Giovanni "Darke"
In natura l'unico evento totalmente casuale è il decadimento
radioattivo
che proprio per questo ha una regolarità assoluta, tanto che
ci si può datare con precisione un reperto vecchio di migliaia
di anni
Anche il Lotto è regolare e totalmente casuale.
Anche il moto delle molecole.
Anche l'attività del Parlamento (quando lavora).
--
"I don't necessarily agree with everything I say."
-- Marshall McLuhan
Giovanni "Darke"
2009-11-03 14:06:52 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Post by Giovanni "Darke"
In natura l'unico evento totalmente casuale è il decadimento
radioattivo
che proprio per questo ha una regolarità assoluta, tanto che ci si può
datare con precisione un reperto vecchio di migliaia di anni
no, parlo del SINGOLO EVENTO.

la datazione tratta il decadimento di un insieme statisticamente
significativo.

se tu vedi quando è decaduto un pezzetto di materiale, dentro di quello
ci sarà ben più di un singolo atomo.
--
Post by Maurizio Pistone
Giovanni
Enrico C
2009-11-02 09:33:18 UTC
Permalink
Post by Daniel Na
il 02/11/2009 Roger scriveva "Re: Nome e cognome" in
Post by Roger
Post by Daniel Na
trattandosi, in effetti, di un elenco
Quale elenco? Intendi la lista di defunti sulle tombe di famiglia?
Post by Daniel Na
Post by Roger
Post by Daniel Na
forse è corretto prima il
cognome e poi il nome.
Si può far scrivere il nick Usenet? E un'email per l'aldilà? ;-)

Scherzi a parte, basta che ci si metta d'accordo su uno standard,
altrimenti resteremo sempre nel dubbio se è morto Franco Gioia o se è
morta Gioia Franco.
Post by Daniel Na
Post by Roger
Nel cimitero della tua città i defunti vendono seppelliti in ordine
alfabetico? :-)
lol
No, ovviamente. In ordine "sparso".
Più che altro, dovrebbero essere seppelliti in ordine d'arrivo: "First
come, first served".
Gobo
2009-11-02 10:47:22 UTC
Permalink
"First come, first served".
Ehmmmm...meglio sarebbe scrivere "First out (morto), first in
(sepolto)"
--
http://cuccona.myminicity.com/
--------------------------
Linux Debian - kernel 2.6.18-4-amd64
_________________________
http://xnews.newsguy.com/
Giovanni "Darke"
2009-11-02 11:40:52 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Scherzi a parte, basta che ci si metta d'accordo su uno standard,
altrimenti resteremo sempre nel dubbio se è morto Franco Gioia o se è
morta Gioia Franco.
non ci avevo pensato... :-)
Post by Enrico C
Più che altro, dovrebbero essere seppelliti in ordine d'arrivo: "First
come, first served".
intendi dire "FIFO", ossia First In First Out.
è diverso dal "FILO", ossia First In Last Out. (ossia "LIFO" Last In
First Out).

http://en.wikipedia.org/wiki/FILO
--
Post by Enrico C
Giovanni
Sapiens Sapiens
2009-11-02 12:20:06 UTC
Permalink
Post by Daniel Na
il 02/11/2009 Roger scriveva "Re: Nome e cognome" in
Post by Daniel Na
Post by Daniel Na
trattandosi, in effetti, di un elenco
Quale elenco? Intendi la lista di defunti sulle tombe di famiglia?
Post by Daniel Na
Post by Daniel Na
Post by Daniel Na
forse è corretto prima il
cognome e poi il nome.
Si può far scrivere il nick Usenet? E un'email per l'aldilà? ;-)

Scherzi a parte, basta che ci si metta d'accordo su uno standard,
altrimenti resteremo sempre nel dubbio se è morto Franco Gioia o se è
morta Gioia Franco.
Post by Daniel Na
Post by Daniel Na
Post by Daniel Na
Nel cimitero della tua città i defunti vendono seppelliti in ordine
alfabetico? :-)
lol
No, ovviamente. In ordine "sparso".
Più che altro, dovrebbero essere seppelliti in ordine d'arrivo: "First
come, first served".
Peccato che nella fattispecie non si possa in nessun caso optare tra le due
alternative altrimenti consentite dal fisco, e cioè scegliere tra la
contabilità
di magazzino FIFO (First In, Firt Out) o LIFO (First In, Last Out).
Si può usare solo l' AINO (All In, No-one Out).

S.S.S.
Non per nulla oggi è il 2 novembre.
Giovanni Drogo
2009-11-02 14:47:56 UTC
Permalink
Post by Sapiens Sapiens
di magazzino FIFO (First In, Firt Out) o LIFO (First In, Last Out).
Si può usare solo l' AINO (All In, No-one Out).
e GIGO ? (Garbage In Garbage Out)
Post by Sapiens Sapiens
Non per nulla oggi è il 2 novembre.
"L'e' el di' di mort, alegher !" (cit. tessiana)
--
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avoid unwanted spam. Any mail returning to this address will be rejected.
Users can disclose their e-mail address in the article if they wish so.
Sapiens Sapiens
2009-11-02 15:52:46 UTC
Permalink
Post by Giovanni Drogo
Post by Sapiens Sapiens
di magazzino FIFO (First In, Firt Out) o LIFO (First In, Last Out).
Si può usare solo l' AINO (All In, No-one Out).
e GIGO ? (Garbage In Garbage Out)
Post by Sapiens Sapiens
Non per nulla oggi è il 2 novembre.
"L'e' el di' di mort, alegher !" (cit. tessiana)
Senti, Romagnolista Massimo, k in un suo post riferiva che in
molti dialetti anche gli uomini "si maritano" e a me è subito venuto
in mente "u s'é marité" oltre che il più ovvio "la s'è mariteda".
Siccome in fatto di dialetto romagnolo sono a un livello subumano,
sono andato subito in confusione, e chiedo a te se "maritè"
us drova neca pr'i oman. (grafia del dialetto del tutto autoctona
e inventata!)
Parcere miseris.
Ciao.

S.S.S.
Giovanni Drogo
2009-11-02 16:24:14 UTC
Permalink
Post by Sapiens Sapiens
Post by Giovanni Drogo
"L'e' el di' di mort, alegher !" (cit. tessiana)
Senti, Romagnolista Massimo
Eh ?
Tessa era milanese http://www.milanesiabella.it/deliotessa_leeldidimort.htm
(e io pure)
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Sapiens Sapiens
2009-11-02 23:18:05 UTC
Permalink
Post by Giovanni Drogo
Post by Sapiens Sapiens
Post by Giovanni Drogo
"L'e' el di' di mort, alegher !" (cit. tessiana)
Senti, Romagnolista Massimo
Eh ?
Tessa era milanese
http://www.milanesiabella.it/deliotessa_leeldidimort.htm
(e io pure)
Errore di sbaglio fu. Nella fretta ti ho confuso con Davide Pioggia.
Poi, a parte "el di" che diciamo "el dè" e l'iconfondibile "alegher", la
Prima parte della frase è uguale anche in romagnolo.
Se può attenuare il tuo risentimento, sappi che mio padre era di
Varese e capisco qualcosa del dialetto lombardo, più o meno
come l'italiano i figli degli emigati in America :-)

S.S.S.
ik1cyw
2009-11-03 14:26:17 UTC
Permalink
Post by Sapiens Sapiens
Post by Giovanni Drogo
Post by Sapiens Sapiens
di magazzino FIFO (First In, Firt Out) o LIFO (First In, Last Out).
Si può usare solo l' AINO (All In, No-one Out).
e GIGO ? (Garbage In Garbage Out)
Post by Sapiens Sapiens
Non per nulla oggi è il 2 novembre.
"L'e' el di' di mort, alegher !" (cit. tessiana)
Senti, Romagnolista Massimo, k in un suo post riferiva che in
molti dialetti anche gli uomini "si maritano" e a me è subito venuto
in mente "u s'é marité" oltre che il più ovvio "la s'è mariteda".
Siccome in fatto di dialetto romagnolo sono a un livello subumano,
sono andato subito in confusione, e chiedo a te se "maritè"
As dis " Spusé".

Giovanni "Darke"
2009-11-02 11:37:43 UTC
Permalink
Post by Roger
Post by Daniel Na
Post by Roger
la stragrande maggioranza delle lapidi tombali riporta
prima il cognome e poi il nome del defunto.
trattandosi, in effetti, di un elenco forse è corretto prima il
cognome e poi il nome.
Nel cimitero della tua città i defunti vendono seppelliti in ordine
alfabetico? :-)
RIBALT!!! :-))))))
--
Post by Roger
Giovanni
Giovanni "Darke"
2009-11-02 11:09:35 UTC
Permalink
Post by Roger
la stragrande maggioranza delle lapidi tombali riporta
prima il cognome e poi il nome del defunto.
guarda l'altra mia risposta.

comunque io mi ricordo esattamente di aver imparato a scuola la che ci
si firmava Nome Cognome. Nel mio caso mi dovevo firmare, o comunque
dovevo apporre il mio nome come

"Giovanni Neiman"

e non

"Neiman Giovanni"



Quindi personalmente la ritengo una nozione acquisita, e non innata. Una
volta, quantomeno negli ambiti che hai descritto, la convenzione era
semplicemente diversa. Io ho provato nell'altro post di stabilire una
causa, se vuoi, "antopologica".


Ciao
--
Post by Roger
Giovanni
Roger
2009-11-02 12:25:55 UTC
Permalink
Post by Giovanni "Darke"
[...]
Quindi personalmente la ritengo una nozione acquisita, e non innata.
Una volta, quantomeno negli ambiti che hai descritto, la convenzione
era semplicemente diversa. Io ho provato nell'altro post di stabilire
una causa, se vuoi, "antopologica".
La spiegazione potrebbe venire dal fatto che a scuola
siamo sempre stati chiamati per cognome, non solo dagli
insegnanti, ma spesso anche dai compagni.

Roger
Sapiens Sapiens
2009-11-02 14:31:38 UTC
Permalink
Post by Roger
Post by Giovanni "Darke"
[...]
Quindi personalmente la ritengo una nozione acquisita, e non innata.
Una volta, quantomeno negli ambiti che hai descritto, la convenzione
era semplicemente diversa. Io ho provato nell'altro post di stabilire
una causa, se vuoi, "antopologica".
La spiegazione potrebbe venire dal fatto che a scuola
siamo sempre stati chiamati per cognome, non solo dagli
insegnanti, ma spesso anche dai compagni.
Roger
L'uso spesso è in palese contrasto con la razionalità.
La logica consiglierebbe di scendere dal generale al particolare invece
spesso si usano metodi di identificazione o classificazione arbitrari che
oltretutto complicano assai la registrazione dei dati, il loro ordinamento
e la loro ricerca. La forma più sensata per scrivere una data, è ovviamente
anno, mese, giorno, ora, minuto, secondo. quella per un indirizzo è
(Federazione), Stato, regione, provincia, città, via , numero civico,
Cognome, Nome.
Quella per un menù ad albero dal gruppo principale al particolare finale
ricercato, non al contrario, come negli help di Windows, in cui dopo tre
passaggi, non io non ricordo nemmeno come mi chiamo; altro che reperire
l'informazione!
Il cognomi sono più variegati e tipici dei nomi ed facile ricercare per
cognome in quanto è piu facile si ricordi che quel tizio di cui non ti
sfugge
il nome di battesimo faccia parte della "Gens Taldeitali" perchè ricordi
bene
il cognome della sua procace sorella o perché legato ad una azienda o a
una abitazione, etc.
Ciò premesso , scrivo sempre prima il mio nome e poi il mio cognome :
"Sapiens Sapiens" onde evitare ambiguità, la data come :"2 novembre
2009," e :"Spett.le Ditta Sapiens Sapiens & C. S.r.l , Via Silvio
Berlusconi,
1993, 47140 Predappio, Forlì - (FC) - Italia.
Per introdurre il sistema metrico decimale ci sono volute l'illuminismo e la
rivoluzione francese.
Oggi invece continuiamo a usare pollici yarde e schifezze assortite, ad
essere
contro il nucleare civile, la transgenica, il controllo mondiale delle
mìnascite,
e Berlusconi.
Dispero quindi di rivedere il buonsenso prevalere prima della mia ormai
non lontanissima prevedibile scomparsa.
(Sarà l'influsso del 2009, novembre, 2, ma oggi mi gira così

S.S.S.
Klaram
2009-11-02 16:14:40 UTC
Permalink
Post by Sapiens Sapiens
L'uso spesso è in palese contrasto con la razionalità.
La logica consiglierebbe di scendere dal generale al particolare invece
spesso si usano metodi di identificazione o classificazione arbitrari che
oltretutto complicano assai la registrazione dei dati, il loro ordinamento
e la loro ricerca.
A proposito di nome-cognome, avevo pensato ai Romani, ma se si considera
come si sono formati i cognomi nel Medioevo, appare chiaro che prima
c'era solo il nome, poi per distinguire si è aggiunto il patronimico o
la professione o qualche aggettivo o altro, e questo, secondo me, basta
a spiegare l'usanza.
Post by Sapiens Sapiens
"Sapiens Sapiens" onde evitare ambiguità,
Veramente i nomi delle specie animali (absit iniuria verbis, me ne
sono ricordata:-)) e vegetali sono più razionali: prima il nome
dell'ordine, poi della specie, poi la varietà.


k
ADPUF
2009-11-02 22:39:06 UTC
Permalink
Post by Sapiens Sapiens
Ciò premesso , scrivo sempre prima il mio nome e poi il mio
"Spett.le Ditta Sapiens Sapiens & C. S.r.l ,
Via Silvio Berlusconi, 1993,
47140 Predappio, Forlì - (FC) - Italia.
TRASECOLO!!!!!!!!!!!!!!!!

SSS che scrive "Via Berlusconi"...
e proprio il giorno dei Morti...


C'è qualcosa di subconscio da indagare... Crono, Urano, Zeus...
--
"Chiunque giunge presso un tiranno diviene schiavo di lui, anche
se vi sia giunto come uomo libero."
-- Eschilo
Luchino
2009-11-03 12:03:24 UTC
Permalink
On Mon, 2 Nov 2009 15:31:38 +0100, "Sapiens Sapiens"
Post by Sapiens Sapiens
Il cognomi sono più variegati e tipici dei nomi ed facile ricercare per
sì, ma stiamo parlando di come presentarsi, e il (pre)nome(n) andrebbe
detto prima, "mi chiamo Mario Rossi". Poi se uno nella propria rubrica
preferisce ordinare amici e conoscenti per cognome è liberissimo di
farlo :-)
Fiorelisa
2009-11-02 15:57:03 UTC
Permalink
Post by Roger
La spiegazione potrebbe venire dal fatto che a scuola
siamo sempre stati chiamati per cognome, non solo dagli
insegnanti, ma spesso anche dai compagni.
Può essere. In fondo, pensandoci, qualche analogia tra scuola e cimitero
salta fuori.
Giovanni "Darke"
2009-11-03 14:08:05 UTC
Permalink
Post by Roger
Post by Giovanni "Darke"
Quindi personalmente la ritengo una nozione acquisita, e non innata.
Una volta, quantomeno negli ambiti che hai descritto, la convenzione
era semplicemente diversa. Io ho provato nell'altro post di stabilire
una causa, se vuoi, "antopologica".
La spiegazione potrebbe venire dal fatto che a scuola
siamo sempre stati chiamati per cognome, non solo dagli
insegnanti, ma spesso anche dai compagni.
io infatti l'ho sempre odiato. c'era qualche insegnante che "rompeva la
distanza" e ti chiamava per nome.

riferirsi per cognome è impersonale e brutto.
--
Post by Roger
Giovanni
Enrico C
2009-11-02 15:54:48 UTC
Permalink
Post by Giovanni "Darke"
comunque io mi ricordo esattamente di aver imparato a scuola
[...]
Post by Giovanni "Darke"
dovevo apporre il mio nome come
"Giovanni Neiman"
e non
"Neiman Giovanni"
Quindi personalmente la ritengo una nozione acquisita, e non
innata.
Questo è chiaro. Chiedi a cinesi, che usano prima il nome familiare e
poi quello personale.
Lo stesso concetto di "nome e cognome" è relativo. Gli americani hanno
tre nomi non due (e di conseguenza i loro programmi software rivolti
all'utenza USA hanno tre campi per il nome, non due), perché usano
attivamente anche un nome di mezzo, il "middle name", che non è
semplicemente la seconda parte di un nome di battesimo composito o
doppio, ma un altro nome ben distinto dal "first name" e dal "last
name". Spesso si tratta di un nome personale analogo ai nomi di
battesimo (Fitzgerald era il middle name di JFK) ma a volte le donne
sposate che prendono il cognome del marito usano il cognome da nubile
come middle name. A volte il cognome da nubile della madre viene dato
come middle name ai figli: Franklin Delano Roosvelt, figlio di James
Roosvelt e Sara Delano (Sara Ann Delano Roosevelt). Nota bene: FDR non
aveva un doppio cognome come gli spagnoli che conservano i nomi di
famiglia di mamma e papà, ma proprio un middle name.
ADPUF
2009-11-02 22:37:06 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Lo stesso concetto di "nome e cognome" è relativo. Gli
americani hanno tre nomi non due (e di conseguenza i loro
programmi software rivolti all'utenza USA hanno tre campi per
il nome, non due), perché usano attivamente anche un nome di
mezzo, il "middle name", che non è semplicemente la seconda
parte di un nome di battesimo composito o doppio, ma un altro
nome ben distinto dal "first name" e dal "last
name". Spesso si tratta di un nome personale analogo ai nomi
di battesimo (Fitzgerald era il middle name di JFK) ma a volte
le donne sposate che prendono il cognome del marito usano il
cognome da nubile come middle name. A volte il cognome da
Franklin Delano Roosvelt, figlio di James Roosvelt e Sara
Delano (Sara Ann Delano Roosevelt). Nota bene: FDR non aveva
un doppio cognome come gli spagnoli che conservano i nomi di
famiglia di mamma e papà, ma proprio un middle name.
Forse gli tocca usare tre nomi perché si chiamano tutti John
Smith.
--
"Your food stamps will be stopped effective March 1992 because
we received notice that you passed away. May God bless you. You
may reapply if there is a change in your circumstances."
-- Department of Social Services, Greenville, South Carolina
Enrico C
2009-11-03 12:19:27 UTC
Permalink
Forse gli tocca usare tre nomi perché si chiamano tutti John Smith.
Eh eh. Però anche da noi ci sono tanti Mario Rossi. Il nome di mezzo
sarebbe una buona idea per limitare i casi di omonimia. Oppure, ancor
meglio, si potrebbe adottare l'uso spagnolo del doppio cognome
combinando quelli dei genitori: oltre a diminuire il numero delle
omonimie si avrebbe anche il vantaggio di mettere padre e madre sullo
stesso piano (anche se comunque una scelta si impone alla seconda
generazione per evitare la moltiplicazione dei cognomi; AFAIK in
genere si conserva il cognome dei nonni ma non quello delle nonne).
FatherMcKenzie
2009-11-03 12:40:02 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Eh eh. Però anche da noi ci sono tanti Mario Rossi. Il nome di mezzo
sarebbe una buona idea per limitare i casi di omonimia.
Io ne ho due di nomi oltre al principale: Luigi Maria Rocco
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Imes
2009-11-03 14:29:11 UTC
Permalink
On Tue, 03 Nov 2009 13:40:02 +0100, FatherMcKenzie
Post by FatherMcKenzie
Post by Enrico C
Eh eh. Però anche da noi ci sono tanti Mario Rossi. Il nome di mezzo
sarebbe una buona idea per limitare i casi di omonimia.
Io ne ho due di nomi oltre al principale: Luigi Maria Rocco
Devota alla Madonna e ai Santi tua madre !
"Io non credo a niente, ma a San Rocco..."
(cit atea-credente)
Ciao. Imes
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