Lori
2008-04-06 20:24:13 UTC
L'Evangelista Luca nel cap. 24 vv.13-35 ci offre un prezioso racconto.
Due uomini di Emmaus hanno avuto modo di incontrare Gesù, hanno visto in
Lui l'atteso Messia e sono diventati suoi discepoli.
Il fattaccio però avvenuto a Gerusalemme li ha disorientati e delusi e
Luca ce li mostra mentre se ne tornano a casa tristi e accasciati.
Gesù però è già risorto e vuole restare ancora 40 giorni sulla terra
prima di tornarsene glorioso nel suo Regno alla destra del Padre.
Vuole infatti ancora dare amore ai suoi, così tanto provati!
Lui di persona, nella sua meravigliosa Realtà di Uomo-Dio Risorto, vuole
radunare il suo gregge disperso, confermare i deboli, perdonare le loro
defezioni, completare la formazione degli apostoli e porre così la sua
Chiesa, il suo Corpo mistico, nelle migliori condizioni di ricevere il
suo Spirito e iniziare con Lui e in Lui quell'opera di salvezza che
continuerà senza interruzione sino alla fine del mondo.
E nelle vesti di un semplice viandante Gesù Risorto raggiunge anche i
due discepoli tristi e avviliti, e nella sua pedagogia divina fa sì che
essi parlino in piena libertà del loro avvilimento e della loro
delusione e dopo averli ascoltati con amore parla con amore e fa capire
come Divino Maestro che la ragione vera del loro malessere e quindi
della loro decisione a recidersi dai fratelli di fede, dalla Chiesa,
quindi da Lui, risiede soltanto nella scorretta interpretazione dei
passi delle Sacre Scritture relativi alla sua natura di Messia.
I discepoli di Emmaus ascoltano la preziosa lezione del viandante e
sentono in loro pace e amore e finalmente capiscono che Gesù è, sì, il
Messia, Re d'Israele, ma la sua regalità è tutta spirituale ed eterna,
oltre i limiti del tempo e dello spazio, ed è basata soltanto sull'amore
e perciò non può essere intaccata e attaccata mai da nessuno.
E finalmente Gesù si svela ai loro occhi nello spezzare il pane!
I due discepoli di Emmaus dall'incontro con Gesù Risorto sono
trasformati in creature nuove e il loro primo impulso gioioso è fare
tutta la strada a ritroso e rientrare in Gerusalemme a riferire ai
fratelli di fede e soprattutto a vivere nella comunità Chiesa la loro
vita di fede vera in Gesù Risorto che è la Via, la Verità, la Vita.
Eccolo il prezioso passo evangelico di Luca:
<<Ed ecco in quello stesso giorno due di loro (due discepoli) erano in
cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici
chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che
era accaduto.
Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e
camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra
voi lungo il cammino?».
Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa,gli rispose:
«Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in
questi giorni?».
Domandò loro: «Che cosa?».
Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta
potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i
capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo
condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse
colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre
giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle
nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non
avendo
trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una
visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri
sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma
lui non lhanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno
detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze
per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i
profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se
dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché
si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con
loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo
spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo
riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un laltro:
«Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi
lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono
riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano:
«Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano
ciò che era accaduto lungo la via e come lavevano riconosciuto nello
spezzare il pane.>>
Con affetto in Gesù e nella sua e nostra Madre. Lori
-
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Due uomini di Emmaus hanno avuto modo di incontrare Gesù, hanno visto in
Lui l'atteso Messia e sono diventati suoi discepoli.
Il fattaccio però avvenuto a Gerusalemme li ha disorientati e delusi e
Luca ce li mostra mentre se ne tornano a casa tristi e accasciati.
Gesù però è già risorto e vuole restare ancora 40 giorni sulla terra
prima di tornarsene glorioso nel suo Regno alla destra del Padre.
Vuole infatti ancora dare amore ai suoi, così tanto provati!
Lui di persona, nella sua meravigliosa Realtà di Uomo-Dio Risorto, vuole
radunare il suo gregge disperso, confermare i deboli, perdonare le loro
defezioni, completare la formazione degli apostoli e porre così la sua
Chiesa, il suo Corpo mistico, nelle migliori condizioni di ricevere il
suo Spirito e iniziare con Lui e in Lui quell'opera di salvezza che
continuerà senza interruzione sino alla fine del mondo.
E nelle vesti di un semplice viandante Gesù Risorto raggiunge anche i
due discepoli tristi e avviliti, e nella sua pedagogia divina fa sì che
essi parlino in piena libertà del loro avvilimento e della loro
delusione e dopo averli ascoltati con amore parla con amore e fa capire
come Divino Maestro che la ragione vera del loro malessere e quindi
della loro decisione a recidersi dai fratelli di fede, dalla Chiesa,
quindi da Lui, risiede soltanto nella scorretta interpretazione dei
passi delle Sacre Scritture relativi alla sua natura di Messia.
I discepoli di Emmaus ascoltano la preziosa lezione del viandante e
sentono in loro pace e amore e finalmente capiscono che Gesù è, sì, il
Messia, Re d'Israele, ma la sua regalità è tutta spirituale ed eterna,
oltre i limiti del tempo e dello spazio, ed è basata soltanto sull'amore
e perciò non può essere intaccata e attaccata mai da nessuno.
E finalmente Gesù si svela ai loro occhi nello spezzare il pane!
I due discepoli di Emmaus dall'incontro con Gesù Risorto sono
trasformati in creature nuove e il loro primo impulso gioioso è fare
tutta la strada a ritroso e rientrare in Gerusalemme a riferire ai
fratelli di fede e soprattutto a vivere nella comunità Chiesa la loro
vita di fede vera in Gesù Risorto che è la Via, la Verità, la Vita.
Eccolo il prezioso passo evangelico di Luca:
<<Ed ecco in quello stesso giorno due di loro (due discepoli) erano in
cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici
chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che
era accaduto.
Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e
camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra
voi lungo il cammino?».
Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa,gli rispose:
«Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in
questi giorni?».
Domandò loro: «Che cosa?».
Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta
potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i
capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo
condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse
colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre
giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle
nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non
avendo
trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una
visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri
sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma
lui non lhanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno
detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze
per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i
profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se
dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché
si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con
loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo
spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo
riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un laltro:
«Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi
lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono
riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano:
«Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano
ciò che era accaduto lungo la via e come lavevano riconosciuto nello
spezzare il pane.>>
Con affetto in Gesù e nella sua e nostra Madre. Lori
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