Discussione:
Est modus in rebus
(troppo vecchio per rispondere)
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-06 07:22:16 UTC
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Io non c'ero, ma mi hanno raccontato di scenate allucinanti domenica 5
ottobre, inaugurazione dell'anno catechistico.

Quel cretino del parroco ha avuto il buon gusto di insultare i
divorziati risposati durante a Messa di 'inaugurazione dell'anno
catechistico, senza un minimo di riguardo per i bambini seduti in
prima fila. Una mamma, divorziata risposata, è andata a prendere la
bambina nel bel mezzo della predica e se l'è portata via dalla prima
fila. Un nonno, padre di un divorziato risposato, ha interrotto la
predica per dagli del rincoglionito. Quattro famiglie hanno già deciso
di ritirare i bambini dal catechismo.

Fortunatamente eravamo in montagna.

M.
Marina
2009-10-06 07:41:00 UTC
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Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Quel cretino del parroco ha avuto il buon gusto di insultare i
divorziati risposati durante a Messa di 'inaugurazione dell'anno
catechistico, senza un minimo di riguardo per i bambini seduti in
prima fila. Una mamma, divorziata risposata, è andata a prendere la
bambina nel bel mezzo della predica e se l'è portata via dalla prima
fila. Un nonno, padre di un divorziato risposato, ha interrotto la
predica per dagli del rincoglionito. Quattro famiglie hanno già deciso
di ritirare i bambini dal catechismo.
Fortunatamente eravamo in montagna.
E' un classico in ogni inizio d'anno catechistico in molte parrocchie.
Come sai, frequento in modo non assiduo un forum di genitori e
puntualmente in questo periodo compaiono numerosi messaggi che si
lamentano di come i sacerdoti in modo più o meno elegante inveiscano
contro le "mezze famiglie", i divorziati risposati, etc, il tutto alla
presenza di bambini che vivono direttamente questa condizione.
E altrettanto puntualmente i genitori meditano di ritirarli dal
catechismo o lo fanno realmente.

Ciao,
Marina
bonaiuti
2009-10-06 09:37:03 UTC
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Post by Marina
E' un classico in ogni inizio d'anno catechistico in molte parrocchie.
Speriamo di no... :-)
Post by Marina
Come sai, frequento in modo non assiduo un forum di genitori e
puntualmente in questo periodo compaiono numerosi messaggi che si
lamentano di come i sacerdoti in modo più o meno elegante inveiscano
contro le "mezze famiglie", i divorziati risposati, etc, il tutto alla
presenza di bambini che vivono direttamente questa condizione.
E altrettanto puntualmente i genitori meditano di ritirarli dal
catechismo o lo fanno realmente.
Però è contraddittorio....

Da un lato si vorrebbe che il figlio prosegua nella sua iniziazione
cristiana (che in teoria non dovrebbe mai essere interrotta dal
battesimo in poi) ma dall'altro al primo fraintendimento o al primo
scoglio (un sacerdote ottuso e poco accogliente), si è pronti a buttare
via tutto, quasi non fosse poi così importante.
Capisco ci si possa imbattere nel prete "sbagliato", purtroppo ci sono,
però ce ne sono anche tanti altri pronti ad una vera accoglienza
cristiana. A volte basta spostarsi solo di qualche isolato o di qualche
chilometro.
Invece si preferisce arrendersi al proprio orgoglio e magari tramettere
l'idea al bimbo che quella è "la chiesa".

Saluti
--
***@gmail.com
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-06 09:45:20 UTC
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Post by bonaiuti
Però è contraddittorio....
Da un lato si vorrebbe che il figlio prosegua nella sua iniziazione
cristiana (che in teoria non dovrebbe mai essere interrotta dal
battesimo in poi) ma dall'altro al primo fraintendimento o al primo
scoglio (un sacerdote ottuso e poco accogliente), si è pronti a buttare
via tutto, quasi non fosse poi così importante.
Al 95% della gente frega poco dell'iniziazione cristiana. Li mandano
al catechismo perchè si usa, ma è comunque una possibilità che la
chiesa non dovrebbe sprecare. Se li fai trovare a disagio non li
mandano più ed è finita lì.

M.
bonaiuti
2009-10-06 09:53:11 UTC
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Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Al 95% della gente frega poco dell'iniziazione cristiana.
Quindi che gli frega se il parroco parla male dei divorziati?
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Li mandano
al catechismo perchè si usa, ma è comunque una possibilità che la
chiesa non dovrebbe sprecare. Se li fai trovare a disagio non li
mandano più ed è finita lì.
Sul fatto che sia una possibilità sono d'accordissimo.

Il contatto con le famiglie disgregate avviene soprattutto in questa
occasione e, purtroppo, non viene quasi mai coltivato.

Saluti
--
***@gmail.com
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-06 10:03:48 UTC
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Post by bonaiuti
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Al 95% della gente frega poco dell'iniziazione cristiana.
Quindi che gli frega se il parroco parla male dei divorziati?
Il parroco dice a tuo figlio che non lo dovevi far nascere perchè il
padre non è tuo marito. Tu dici a tuo figlio che i preti sparano un
sacco di cazzate ed il discorso è chiuso.

M.
Lisa
2009-10-06 19:40:57 UTC
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On Tue, 6 Oct 2009 03:03:48 -0700 (PDT), "Marco O. dallo zero finale
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Il parroco dice a tuo figlio che non lo dovevi far nascere perchè il
padre non è tuo marito. Tu dici a tuo figlio che i preti sparano un
sacco di cazzate ed il discorso è chiuso.
Resta il dubbio sul perché ci tengano tanto a mandare il figlio al
catechismo e ai sacramenti, se sono i primi a ritenere che "i preti
sparano un sacco di cazzate".

Se uno pensa che i punti di vista dei preti e della chiesa siano tutte
cazzate, non ce li porta, i figli, semplice, no?

Lisa
Marina
2009-10-06 10:08:00 UTC
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Post by bonaiuti
Quindi che gli frega se il parroco parla male dei divorziati?
Può essere che per i genitori in condizione matrimoniale irregolare
l'opinione del parroco sulla loro situazione sia di per sé poco
rilevante, ma che non amino che i loro figli ascoltino qualcuno che
proclami come appartengano a una "mezza famiglia" o a "quello schifo
di famiglie allargate odierne".
Un po' di tatto davvero non guasterebbe.
Post by bonaiuti
Il contatto con le famiglie disgregate avviene soprattutto in questa
occasione e, purtroppo, non viene quasi mai coltivato.
Infatti.
Far presente che, in qualsiasi condizione una persona viva, le porte
della comunità cristiana non sono comunque chiuse, sarebbe una grande
cosa.

Ciao,
Marina


P.S. per Marco: Certo che ti leggo da molti anni e a te capitano quasi
in esclusiva tutti gli esemplari di sacerdoti meno empatici e più
"sgalfi". Li ricerchi col lanternino? :-D
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-06 10:19:36 UTC
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Post by Marina
P.S. per Marco: Certo che ti leggo da molti anni e a te capitano quasi
in esclusiva tutti gli esemplari di sacerdoti meno empatici e più
"sgalfi". Li ricerchi col lanternino? :-D
Beh, non è detto. Me ne era capitato uno "sgalfo" nella mia parrocchia
di origine quando mi dovevo sposare. Dove vivo adesso quando ero
arrivato, non immediatamente dopo il matrimonio, ne avevo trovato uno
ottimo, aveva perfino battagliato con la burocrazia della diocesi per
mettere a posto la situazione dei bambini e ci era riuscito. C'era una
bellissima realtà comunitaria, ma è finito tutto in 15 giorni. :-(

M.
bonaiuti
2009-10-06 11:09:43 UTC
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Post by Marina
Post by bonaiuti
Quindi che gli frega se il parroco parla male dei divorziati?
Può essere che per i genitori in condizione matrimoniale irregolare
l'opinione del parroco sulla loro situazione sia di per sé poco
rilevante, ma che non amino che i loro figli ascoltino qualcuno che
proclami come appartengano a una "mezza famiglia" o a "quello schifo
di famiglie allargate odierne".
Un po' di tatto davvero non guasterebbe.
Forse ciò esula dal discorso.
Però, se ci fosse un po' di voglia di mettersi in gioco "nella chiesa"
da parte dei divorziati risposati, queste situazioni verrebbero presto
risolte.
Se, oltre a pensare all'educazione cristiana dei figli, si pensasse
anche alla propria, si potrebbe forse determinare un vero e proficuo
cambio di rotta.
Proprio ieri sera, parlando con una catechista, mi raccontava che
quest'anno su 15 bambini presenti 10 sono figli di separati/divorziati.
Qualcuno si interesserà di loro e delle loro famiglie più o meno allargate?
E le famiglie stesse che risposta daranno alla proposta di un eventuale
cammino anche per loro?

La sensazione, almeno per quella che è la mia esperienza, è che se non
si offre accoglienza, le famiglie siano prontissime ad accusare la
chiesa appunto di non offrire nulla ma d'altro canto se si offre
qualcosa la maggior parte non se la sente di impegnarsi o ha altro da
fare. Il che porta purtroppo tanti parroci a concludere che allora è del
tutto inutile offrire qualcosa.

Saluti
--
***@gmail.com
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-06 11:26:10 UTC
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Post by bonaiuti
La sensazione, almeno per quella che è la mia esperienza, è che se non
si offre accoglienza, le famiglie siano prontissime ad accusare la
chiesa appunto di non offrire nulla ma d'altro canto se si offre
qualcosa la maggior parte non se la sente di impegnarsi o ha altro da
fare. Il che porta purtroppo tanti parroci a concludere che allora è del
tutto inutile offrire qualcosa.
Si potrebbe venire incontro ai genitori che vogliono portare i bambini
al catechismo, anche solo per tradizione. Ti portano i bambini per 5 o
6 anni, magari qualcosa puoi seminare.

Gli rompi le palle con il catechismo di domenica, gli rompi le palle
con la palla dei divorziati, litighi con la scuola, la musica in
chiesa è brutta, l'oratorio non c'è più, poi quando hanno "fatto" la
cresima spariscono TUTTI, ma è inevitabile.

M.
bonaiuti
2009-10-06 14:13:42 UTC
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Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
chiesa è brutta, l'oratorio non c'è più, poi quando hanno "fatto" la
cresima spariscono TUTTI, ma è inevitabile.
M.
Un giorno un parroco decide che deve allontanare i piccioni dal
campanile. Chiama allora una società specializzata, spende oltre 5000
euro e i piccioni se ne vanno. Ma dopo una settimana ecco che ritornano.

Chiama un'altra società specializzata, spende 10000 euro ma dopo un mese
ecco che ritornano.

Alla fine, sente che un padre gesuita, noto per il suo acume, ha un
metodo infallibile per allontanare i piccioni dalla parrocchia e lo chiama.

"Mi dica padre, come faccio ad allontanare i piccioni dalla parrocchia?"

"Semplice, li prepari per la cresima, poi chiami il vescovo a cresimarli"

"Come?"

"Vedrà che appena sono cresimati abbandoneranno la parrocchia
istantaneamente..."
--
***@gmail.com
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-06 14:25:45 UTC
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Post by bonaiuti
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
chiesa è brutta, l'oratorio non c'è più, poi quando hanno "fatto" la
cresima spariscono TUTTI, ma è inevitabile.
"Vedrà che appena sono cresimati abbandoneranno la parrocchia
istantaneamente..."
Prima che arrivasse lui con i suoi metodi qualcuno restava.

M.
F.M.Arouet
2009-10-06 16:22:53 UTC
Permalink
Post by bonaiuti
"Vedrà che appena sono cresimati abbandoneranno la parrocchia
istantaneamente..."
Vecchia, ma sempre piu' attuale! :-)
Ciao.Fabio.
bonaiuti
2009-10-06 16:45:43 UTC
Permalink
Post by F.M.Arouet
Post by bonaiuti
"Vedrà che appena sono cresimati abbandoneranno la parrocchia
istantaneamente..."
Vecchia, ma sempre piu' attuale! :-)
Ciao.Fabio.
Un giovanotto va dal parroco Gesuita della sua parrocchia a chiedergli
in prestito l'automobile.
Il Gesuita gli dice. "Non te la darà, se non ti tagli prima i capelli!".
Il ragazzo fa: "Padre, ma anche Gesù aveva i capelli lunghi..."
E il Gesuita: "Infatti andava in giro a piedi..."


Quali sono i punti comuni tra domenicani e gesuiti?
Ambedue furono fondati da spagnoli (S. Domenico Guzman e S. Ignazio di
Loyola), ambedue avversarono gli eretici (rispettivamente, i domenicani
lottarono contro gli Albigesi e i gesuiti contro i Luterani )

Quali sono i punti che differenziano i domenicani e i gesuiti?
Avete mai incontrato un Albigese in giro?


http://www.gesuiti.it/linguaggi/1387/listagenerica.asp

Saluti
--
***@gmail.com
Marina
2009-10-06 18:32:54 UTC
Permalink
Post by bonaiuti
Però, se ci fosse un po' di voglia di mettersi in gioco "nella chiesa"
da parte dei divorziati risposati, queste situazioni verrebbero presto
risolte.
Se, oltre a pensare all'educazione cristiana dei figli, si pensasse
anche alla propria, si potrebbe forse determinare un vero e proficuo
cambio di rotta.
Proprio ieri sera, parlando con una catechista, mi raccontava che
quest'anno su 15 bambini presenti 10 sono figli di separati/divorziati.
Qualcuno si interesserà di loro e delle loro famiglie più o meno allargate?
E le famiglie stesse che risposta daranno alla proposta di un eventuale
cammino anche per loro?
Ti prego di non considerare la mia domanda seguente come provocatoria,
ma mi chiedo: è proprio necessario che anche i genitori seguano un
percorso cristiano? Il percorso dei padri non può essere scisso da
quello dei figli?
A prescindere da quanti seguono biecamente il gregge, sono frequenti i
casi di coppie che, pur considerandosi non praticanti oppure ormai del
tutto lontani dalla chiesa cattolica, desiderano che i loro figli
ricevano in ogni caso un'educazione religiosa per "coltivare l'innata
spiritualità dei bambini".
Senza contare che non sono rari i figli di genitori non credenti i
quali desiderano ardentemente frequentare il catechismo per puro
spirito imitativo oppure perché davvero intimamente convinti. Dovresti
leggere i post corrucciati di madri fieramente atee costrette a
capitolare dinanzi alle richieste dei figli di frequentare il
catechismo. :-)

Ciao,
Marina
Trew
2009-10-06 20:10:16 UTC
Permalink
Post by Marina
Ti prego di non considerare la mia domanda seguente come provocatoria,
ma mi chiedo: è proprio necessario che anche i genitori seguano un
percorso cristiano? Il percorso dei padri non può essere scisso da
quello dei figli?
Sono d'accordo. A mio parere chi svolge un ministero nella chiesa, anche
come catechista, non deve avere alcuna aspettativa verso le famiglie né
tantomeno fare dei ricatti morali. Si dovrebbe essere contenti che le
famiglie mandino i figli, senza pretendere nulla né giudicarle, anche se
sono bizzarre. Potrebbero invece essere invitate, nel modo più gentile
possibile, a partecipare ad eventuali attività sociali, come cene o
attività, senza essere insistenti e senza dare l'impressione di farsi
gli affari degli altri.
--
Restore our fortunes, o Lord
Lisa
2009-10-06 20:43:55 UTC
Permalink
Post by Trew
Post by Marina
Ti prego di non considerare la mia domanda seguente come provocatoria,
ma mi chiedo: è proprio necessario che anche i genitori seguano un
percorso cristiano? Il percorso dei padri non può essere scisso da
quello dei figli?
Sono d'accordo. A mio parere chi svolge un ministero nella chiesa, anche
come catechista, non deve avere alcuna aspettativa verso le famiglie né
tantomeno fare dei ricatti morali. Si dovrebbe essere contenti che le
famiglie mandino i figli, senza pretendere nulla né giudicarle, anche se
sono bizzarre.
Cioè, scusate ma veramente non capisco: è sempre meglio avere qualche
"utente" in più per fare numero, anche se si sa che la partecipazione
non è convinta, o (peggio) è completamente incoerente con il resto
dell'educazione data in famiglia... piuttosto che accettare di
avercene di meno, ma realmente consapevoli?

Boh,
Lisa
Marina
2009-10-06 22:25:06 UTC
Permalink
Post by Lisa
Cioè, scusate ma veramente non capisco: è sempre meglio avere qualche
"utente" in più per fare numero, anche se si sa che la partecipazione
non è convinta, o (peggio) è completamente incoerente con il resto
dell'educazione data in famiglia... piuttosto che accettare di
avercene di meno, ma realmente consapevoli?
Io non rispondo per Trew, ma per quanto mi riguarda non approvo quanti
inviano i figli al catechismo "perché si usa", perché "in fin dei
conti siamo in un Paese cattolico" o, ancora peggio, perché "il
bambino si leva subito il fastidio dei sacramenti, così sarà già a
posto quando vorrà sposarsi".
Apprezzo molto, tuttavia, quei genitori che, pur essendo lontani dalla
chiesa cattolica o addirittura atei, assecondano i figli nel momento
in cui questi manifestano il desiderio di frequentare il catechismo:
se lo fanno per spirito imitativo, lo zelo svanirà ben presto e
smetteranno di andarci; talora i bambini avvertono tuttavia un
imperioso richiamo "altro" e per me sarebbe una violenza impedire loro
di corrispondervi perché "sono troppo piccoli" oppure "perché noi non
siamo credenti".
Conosco anch'io un'esperienza analoga a quella riportata da Cris e mi
ha fatta molto riflettere in passato.

Ciao,
Marina
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-07 07:02:07 UTC
Permalink
Post by Lisa
Cioè, scusate ma veramente non capisco: è sempre meglio avere qualche
"utente" in più per fare numero, anche se si sa che la partecipazione
non è convinta, o (peggio) è completamente incoerente con il resto
dell'educazione data in famiglia... piuttosto che accettare di
avercene di meno, ma realmente consapevoli?
Beh, molti pensano: "i preti mi stanno sul culo, ma voglio che mio
figlio si faccia le sue idee per cui lo mando al catechismo; che
conosca, poi faccia quello che vuole":

Mi sembra un ragionamento rispettabile.

M.
Lisa
2009-10-07 07:32:46 UTC
Permalink
On Wed, 7 Oct 2009 00:02:07 -0700 (PDT), "Marco O. dallo zero finale
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Post by Lisa
Cioè, scusate ma veramente non capisco: è sempre meglio avere qualche
"utente" in più per fare numero, anche se si sa che la partecipazione
non è convinta, o (peggio) è completamente incoerente con il resto
dell'educazione data in famiglia... piuttosto che accettare di
avercene di meno, ma realmente consapevoli?
Beh, molti pensano: "i preti mi stanno sul culo, ma voglio che mio
figlio si faccia le sue idee per cui lo mando al catechismo; che
Mi sembra un ragionamento rispettabile.
Prima obiezione (un po' polemica):

continuo a non spiegarmi bene per quale motivo il catechismo
aiuterebbe a "farsi le proprie idee" di più di un qualsiasi altro
punto di vista religioso o filosofico. Con la stessa logica, li si
dovrebbe mandare anche in moschea, al tempio buddista o alle
conferenze dell'UAAR, attribuendo a ognuno di questi la stessa
importanza del catechismo cattolico. Non ho mai capito per quale
motivo per "libertà di scelta" si intenda solo libertà di scelta tra
essere cattolici ed essere atei (oppure, di situarsi a qualche punto
intermedio tra questi due "estremi", ma sempre sulla loro
congiungente, senza minimamente considerare cosa c'è fuori).

Seconda obiezione (MENO polemica e più importante):

il catechismo non è un semplice "corso di cultura generale sulla
religione cattolica", ma è la preparazione a un sacramento, che quindi
comporta a priori l'essere GIA' cattolici, l'aver GIA' accettato
quella dottrina, e aver GIA' fatto quella scelta di fede.

Quindi, sul serio, non riesco veramente a concepire come si possa dire
(da parte di un NON cattolico) ..."vabbè, intanto ce lo mando perché
cominci a conoscere qualche cosa della religione, poi sceglierà lui se
aderirvi o no". Al limite (e anche qui, con GROSSO limite) potrei
capire un ragionamento del genere sulla scelta di fargli seguire
religione a scuola, che dovrebbe essere effettivamente un insegnamento
informativo e non catechistico (anche se spesso, di fatto, non lo è).

Ma il catechismo, la comunione e la cresima, intesi NON come percorso
di fede esplicita, bensì come "un vago modo per avere un'infarinatura
di cattolicesimo che poi non presuppone nessun impegno a lungo
termine", davvero, faccio fatica a capirlo.

Lisa
Enrico
2009-10-07 07:45:58 UTC
Permalink
Post by Lisa
Quindi, sul serio, non riesco veramente a concepire come si possa dire
(da parte di un NON cattolico) ..."vabbè, intanto ce lo mando perché
cominci a conoscere qualche cosa della religione, poi sceglierà lui se
aderirvi o no". Al limite (e anche qui, con GROSSO limite) potrei
capire un ragionamento del genere sulla scelta di fargli seguire
religione a scuola, che dovrebbe essere effettivamente un insegnamento
informativo e non catechistico (anche se spesso, di fatto, non lo è).
Infatti chi fa Sragionamenti del genere di solito aggiunge (o se non
l'aggiunge lo pensa) così non si sentirà diverso dagli altri che poi è
normalmente la vera motivazione che spinge a fare queste cose.
--
Enrico "Tandorra" McMurphy
Marina
2009-10-07 10:25:31 UTC
Permalink
Post by Enrico
Infatti chi fa Sragionamenti del genere di solito aggiunge (o se non
l'aggiunge lo pensa) così non si sentirà diverso dagli altri che poi è
normalmente la vera motivazione che spinge a fare queste cose.
Questione interessante.

Nel corso di questi ultimi due anni per due volte mia figlia, ora
seienne, ha manifestato il desiderio di battezzarsi e per due volte
non l'ho assecondata, perché la motivazione che adduceva era che
sarebbe stato bello celebrare tutti insieme una grande festa e
ricevere dei bei doni. :-)
La realtà intorno a me mi mostra tuttavia dei casi concreti in cui un
atteggiamento sempre militante, da "duri e puri", pur esemplare sul
piano della coerenza personale, è risultato alla fine dannoso in
quelle fasi della crescita in cui il desiderio e anche ***la
necessità*** di omologazione risultano fortissimi e andrebbero in
qualche misura assecondati, IMHO.

Ciao,
Marina
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-07 11:39:01 UTC
Permalink
Post by Marina
Nel corso di questi ultimi due anni per due volte mia figlia, ora
seienne, ha manifestato il desiderio di battezzarsi e per due volte
non l'ho assecondata, perché la motivazione che adduceva era che
sarebbe stato bello celebrare tutti insieme una grande festa e
ricevere dei bei doni. :-)
Tu hai le idee chiare. La maggior parte della gente se ne frega, li
porta perchè si usa, ma potrebbe comunque essere una buona
opportunità.

M.
bonaiuti
2009-10-07 12:13:55 UTC
Permalink
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Post by Marina
Nel corso di questi ultimi due anni per due volte mia figlia, ora
seienne, ha manifestato il desiderio di battezzarsi e per due volte
non l'ho assecondata, perché la motivazione che adduceva era che
sarebbe stato bello celebrare tutti insieme una grande festa e
ricevere dei bei doni. :-)
Tu hai le idee chiare. La maggior parte della gente se ne frega, li
porta perchè si usa, ma potrebbe comunque essere una buona
opportunità.
Potrebbe esserlo se si tenesse conto che qualche bimbo non proviene da
famiglie cattoliche desiderose di un'educazione cattolica, ma da
famiglie "distanti" dalla chiesa che desiderano dare però una chance al
pargolo.
Io francamente ignoro se oggi si parte da questo presupposto o si dà per
scontata la cattolicità delle famiglie come quando al catechismo ci
andavo io.
Dai frati francescani.
In particolare da tal Padre Benedetto, frate enorme e dalla sberla
potente e fulminea, al quale si deve essere ispirato il ceramista di
quest'opera d'arte che anch'io possiedo e custodisco gelosamente

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?VISuperSize&item=260477080976

Saluti
--
***@gmail.com
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-07 12:24:37 UTC
Permalink
Potrebbe esserlo se  si tenesse conto che qualche bimbo non proviene da
famiglie cattoliche desiderose di un'educazione cattolica, ma da
famiglie "distanti" dalla chiesa che desiderano dare però una chance al
pargolo.
Qualche? Quasi tutti.

M.
F.M.Arouet
2009-10-07 12:33:48 UTC
Permalink
Post by Marina
Nel corso di questi ultimi due anni per due volte mia figlia, ora
seienne, ha manifestato il desiderio di battezzarsi e per due volte
non l'ho assecondata, perché la motivazione che adduceva era che
sarebbe stato bello celebrare tutti insieme una grande festa e
ricevere dei bei doni. :-)
Ragionamento da seienne.
Dovresti farle presente che se aspetta, chesso', i 14, puo' farsi fare
regali molto piu' costosi!
Ovviamente deve comunque stare attenta a non celebrare piu' sacramenti
assieme, e a distanziarli
sufficientemente (direi come minimo un anno), altrimenti ci rimette.
Ciao.Fabio.
Marina
2009-10-07 12:49:31 UTC
Permalink
Post by F.M.Arouet
Ragionamento da seienne.
Dovresti farle presente che se aspetta, chesso', i 14, puo' farsi fare
regali molto piu' costosi!
Ovviamente deve comunque stare attenta a non celebrare piu' sacramenti
assieme, e a distanziarli
sufficientemente (direi come minimo un anno), altrimenti ci rimette.
No, io non indurrei mai ragionamenti così elaborati.
Sia mai che mi dia la zappa sui piedi. :-)
Sono pero' spesso appannaggio del fratello di quattro anni, che studia
ogni possibile strategia per tentare invano di ottenere gli oggetti
dei suoi desideri, ivi compreso lo stratagemma di distanziare
improbabili feste che vorrebbe celebrare.
:-)


Ciao,
Marina
Lisa
2009-10-07 14:09:44 UTC
Permalink
On Wed, 7 Oct 2009 03:25:31 -0700 (PDT), Marina
Post by Marina
quelle fasi della crescita in cui il desiderio e anche ***la
necessità*** di omologazione risultano fortissimi e andrebbero in
qualche misura assecondati, IMHO.
Scusami, ma questo vale esattamente allo stesso identico modo per
qualsiasi argomento, sia quelli costruttivi, che quelli del tutto
negativi, sia per quelli neutrali.

Se ipoteticamente mia figlia, a tredici anni, volesse assolutamente
fumare per sentirsi omologata alle amiche che fumano, io non mi
sognerei di accompagnarla dal tabaccaio e di comprarle le sigarette
con la mia benevola supervisione, in base al principio che "io sono
contraria al fumo, ma in fondo è giusto che conoscano tutte le
possibilità, e poi quando sono più grandi decidano da soli se
continuare a fumare o no ".

Lisa
Marina
2009-10-08 07:50:34 UTC
Permalink
Post by Lisa
Post by Marina
quelle fasi della crescita in cui il desiderio e anche ***la
necessità*** di omologazione risultano fortissimi e andrebbero in
qualche misura assecondati, IMHO.
Scusami, ma questo vale esattamente allo stesso identico modo per
qualsiasi argomento, sia quelli costruttivi, che quelli del tutto
negativi, sia per quelli neutrali.
La tua obiezione è legittima e confesso che me l'attendevo.
Post by Lisa
Se ipoteticamente mia figlia, a tredici anni, volesse assolutamente
fumare per sentirsi omologata alle amiche che fumano, io non mi
sognerei di accompagnarla dal tabaccaio e di comprarle le sigarette
con la mia benevola supervisione, in base al principio che "io sono
contraria al fumo, ma in fondo è giusto che conoscano tutte le
possibilità, e poi quando sono più grandi decidano da soli se
continuare a fumare o no ".
Dipende dall'orientamento delle famiglie, che ovviamente opporranno un
diniego reciso di fronte a richieste non conformi ai loro
convincimenti: è possibile che un affiliato dell'UAAR consideri assai
più deleteria la frequentazione al catechismo che non una sigaretta e
quindi neghi al figlio il consenso a parteciparvi; ho una cognata
battista che si rifiuta di inviare il figlio in associazioni
cattoliche perché "gli farebbero pregare delle statue".
Esiste tuttavia una vasta platea di genitori non credenti o "non
praticanti" -definizione in sé assurda, ma che faccio mia per
comodità-, i quali sono indifferenti o neutrali rispetto alla
questione religiosa e che non comprendo per quale ragione dovrebbero
opporsi alla frequentazione del catechismo se constatassero un sincero
interesse da parte del figlio.


Ciao,
Marina

Lisa
2009-10-07 21:12:24 UTC
Permalink
Post by Enrico
Infatti chi fa Sragionamenti del genere di solito aggiunge (o se non
l'aggiunge lo pensa) così non si sentirà diverso dagli altri che poi è
normalmente la vera motivazione che spinge a fare queste cose.
Ecco, ma 'sta famosa, trita e ritrita motivazione che va per la
maggiore, ha poi un fondamento reale o no?

In altri termini, dove sta scritto che esista davvero questo problema
di "sentirsi diversi dagli altri"?

I miei figli non sono ancora in età in cui potrebbe porsi il problema
specifico del catechismo, ma a quello della "religione a scuola" in
teoria ci saremmo già arrivati (ultimo anno di materna): bene, nella
classe di mia figlia a non seguire religione sono almeno la metà.
Circa la metà di questi, quindi un quarto del totale, sono stranieri
provenienti da altre culture, ma il restante quarto è composto da
bambini italianissimi, di famiglia non credente (o comunque contraria
a questo genere di insegnamento così come è organizzato attualmente),
e a quanto ne so, diversi di loro non sono mai stati nemmeno
battezzati. Eppure vanno tutti alle stesse festicciole, si frequentano
agli stessi giardinetti, si invitano reciprocamente a casa, e nessuno
considera l'altro "strano" perché uno segue religione e l'altro no. E
immagino che lo stesso sia per il catechismo e i sacramenti: perché
mia uno dovrebbe sentirsi diverso, se una parte dei suoi amici lo
fanno e un'altra parte no, e se ha sempre visto questo pluralismo come
una cosa assolutamente normale?

A quanto ho potuto vedere fino adesso, il problema del "sentirsi
diverso dagli altri" potrebbe sorgere solo in un ambiente sociale
veramente monolitico, in cui certi rituali li seguono praticamente
tutti, e il "dissidente" rischia di essere veramente l'UNICO di tutta
la classe o di tutta la squadra a non uniformarsi.

Ma sono veramente ancora così diffusi, 'sti ambienti? Almeno nelle
realtà urbane, mi sembra che il problema non esista da un pezzo...

Lisa
bonaiuti
2009-10-08 06:01:14 UTC
Permalink
Post by Lisa
A quanto ho potuto vedere fino adesso, il problema del "sentirsi
diverso dagli altri" potrebbe sorgere solo in un ambiente sociale
veramente monolitico,
A parte qualche caso particolare, che forse esiste ma che non è certo la
regola, non è il bambino che si sente diverso....
E' la stessa storia del maglione: il bambino lo mette quando la mamma ha
freddo.

Saluti
--
***@gmail.com
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-08 07:01:34 UTC
Permalink
Post by Lisa
Ma sono veramente ancora così diffusi, 'sti ambienti? Almeno nelle
realtà urbane, mi sembra che il problema non esista da un pezzo...
Neanche il Val di Lanzo, anzi...

Però non è detto che IRC e catechismo vadano in coppia. Io sono per la
laicità dello stato per cui NO IRC, SI catechismo (se ne hanno
voglia), e non sono neanche l'unico della classe.

Il problema cui mi riferivo, però, riguarda gli indifferenti. C'è chi
è per il SI netto, c'è chi è per il NO netto, ma c'è anche chi se ne
frega. E considera il calcio ed il catechismo come parte della
formazione di un bambino italiano. Visto che si usa vadano al
catechismo, poi facciano quello che vogliono. Molti preti non
accettano questo ragionamento, che a me sembra rispettabile. Un po' da
pecoroni, ma con una sua logica.

M.
bonaiuti
2009-10-08 07:39:56 UTC
Permalink
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Però non è detto che IRC e catechismo vadano in coppia. Io sono per la
laicità dello stato per cui NO IRC, SI catechismo (se ne hanno
voglia),
Premetto di non essere molto informato.
Non so esattamente cosa facciano i bimbi a catechismo. Da quel che vedo
nelle aule in parrocchia pare che disegnino parecchio... però ho una
curiosità... esistono bambini che "hanno voglia" di fare catechismo?

E se sono posti davanti all'alternativa ora di catechismo/ora di
calcetto, cosa scelgono?

Saluti
--
***@gmail.com
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-08 07:43:48 UTC
Permalink
Post by bonaiuti
Non so esattamente cosa facciano i bimbi a catechismo. Da quel che vedo
nelle aule in parrocchia pare che disegnino parecchio... però ho una
curiosità... esistono bambini che "hanno voglia" di fare catechismo?
Diciamo che hanno voglia di fare la prima comunione e pagano il
pedaggio.
Post by bonaiuti
E se sono posti davanti all'alternativa ora di catechismo/ora di
calcetto, cosa scelgono?
L'oratorio è chiuso, caspiterina!!!

M.
Enrico
2009-10-08 07:17:54 UTC
Permalink
Post by Lisa
Ma sono veramente ancora così diffusi, 'sti ambienti? Almeno nelle
realtà urbane, mi sembra che il problema non esista da un pezzo...
Beata te alla nostra materna la mia bimba è l'unica che non frequenta l'IRC.
Post by Lisa
Lisa
--
Enrico "Tandorra" McMurphy
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-08 07:32:59 UTC
Permalink
Post by Enrico
Post by Lisa
Ma sono veramente ancora così diffusi, 'sti ambienti? Almeno nelle
realtà urbane, mi sembra che il problema non esista da un pezzo...
Beata te alla nostra materna la mia bimba è l'unica che non frequenta l'IRC.
Alla materna anche da noi frequentano quasi tutti, poi di anno in anno
si arriva a meno del 25% nei licei.

M.
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-07 08:34:41 UTC
Permalink
Post by Lisa
Ma il catechismo, la comunione e la cresima, intesi NON come percorso
di fede esplicita, bensì come "un vago modo per avere un'infarinatura
di cattolicesimo che poi non presuppone nessun impegno a lungo
termine", davvero, faccio fatica a capirlo.
Anch'io. Però non capisco perchè i preti disprezzino questa
opportunità di far conoscere la chiesa ai bambini.

M.
Marina
2009-10-07 10:11:40 UTC
Permalink
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Beh, molti pensano: "i preti mi stanno sul culo, ma voglio che mio
figlio si faccia le sue idee per cui lo mando al catechismo; che
Mi sembra un ragionamento rispettabile.
Rispetto a questa tua frase, faccio mia la sottostante obiezione di
Lisa: per formarsi un'idea della religione cattolica, non è necessario
che un bambino frequenti il catechismo; sono a mio avviso sufficienti
le specifiche lezioni svolte a scuola o anche libri letti insieme ai
genitori.
Esistono dei piccoli, tuttavia, non appagati da una conoscenza
meramente teorica del fenomeno religioso, ma che avvertono dentro di
sé una forte spiritualità, la quale in un Paese come il nostro si
indirizza alla fede praticata nella comunità familiare o dalla
maggioranza dei cittadini: negare ai bambini di coltivarla per
coerenza con i proprii principii mi pare non rispettoso nei loro
riguardi.

Ciao,
Marina
Trew
2009-10-07 17:02:38 UTC
Permalink
Post by Lisa
Cioè, scusate ma veramente non capisco: è sempre meglio avere qualche
"utente" in più per fare numero, anche se si sa che la partecipazione
non è convinta, o (peggio) è completamente incoerente con il resto
dell'educazione data in famiglia... piuttosto che accettare di
avercene di meno, ma realmente consapevoli?
Secondo me sì. Non credo che si debba fare il processo alle intenzioni.
Se uno si presenta per il catechismo lo si accetta, senza chiedere chi è
o, ancora peggio, chiedere chi è la sua famiglia. Così come non si
controlla chi entra in chiesa.
--
Restore our fortunes, o Lord
cris
2009-10-06 19:17:44 UTC
Permalink
Post by Marina
Senza contare che non sono rari i figli di genitori non credenti i
quali desiderano ardentemente frequentare il catechismo per puro
spirito imitativo oppure perché davvero intimamente convinti. Dovresti
leggere i post corrucciati di madri fieramente atee costrette a
capitolare dinanzi alle richieste dei figli di frequentare il
catechismo. :-)
Ciao,
Marina
infatti Marina, è così.
In diocesi abbiamo anche un prete figlio di divorziati, entrambi risposati,
non credenti, che si chiedono da dove è uscito questo figlio. Meno male che
nella sua vita non ha incontrato un parroco così, adesso avremmo un prete
in meno.


" la sanno a memoria la legge di Dio, ma scordano sempre il perdono"
Fabrizio De Andrè.
Marina
2009-10-06 23:20:17 UTC
Permalink
infatti  Marina, è così.
In diocesi abbiamo anche un prete figlio di divorziati, entrambi risposati,
non credenti, che si chiedono da dove è uscito questo figlio. Meno male che
nella  sua vita non ha incontrato un parroco così, adesso avremmo un prete
in meno.
Anni fa ascoltati l'analoga testimonianza di una suora.
" la sanno a memoria la legge di Dio, ma scordano sempre il perdono"
Fabrizio De Andrè.
L'ideale sarebbe che legge e perdono marciassero all'unisono.

Ciao,
Marina
bonaiuti
2009-10-07 10:17:42 UTC
Permalink
Post by Marina
Ti prego di non considerare la mia domanda seguente come provocatoria,
A volte le provocazioni sono salutari... :-)
Post by Marina
ma mi chiedo: è proprio necessario che anche i genitori seguano un
percorso cristiano?
Se sia necessario non lo so.
Però credo che sia una buona cosa condividere la propria fede con i
figli, anche se possono esserci limiti e qualche domanda indigesta, come
è capitato ad un tizio divorziato che conosco.

"Papà perché non puoi fare la comunione?"
"Perché Gesù è arrabbiato con me...."

In realtà è il tizio in questione ad essere arrabbiato con la chiesa e
si è sempre rifiutato di partecipare ad un qualsivoglia percorso (che
forse gli avrebbe consentito di dare una risposta un po' più sensata...)

Come del resto, conoscendo il Magistero, si possono mettere alle strette
i sacerdoti che non lo conoscono o lo male interpretano, anziché
trasformare la messa nel mercato del pesce.
Post by Marina
Il percorso dei padri non può essere scisso da
quello dei figli?
Mah... sinceramente non credo ci sia nulla di obbligatorio.
Però credo che, per essere nella Chiesa, ci sia bisogno di "camminare"
comunque con lei.
Certo, capita di trovare preti e laici con la zucca dura e spigolosa e
non li si può nemmeno plonkare.... però fortunatamente la chiesa non è
fatta solo da questi individui, anche se ammetto possano fare dei gran
danni.
Il vivere però la fede in solitudine e senza confronti, molto imho, è
però peggio.
Post by Marina
A prescindere da quanti seguono biecamente il gregge,
Seguire il gregge non significa fare esperienza di comunità e di chiesa.
Post by Marina
sono frequenti i
casi di coppie che, pur considerandosi non praticanti oppure ormai del
tutto lontani dalla chiesa cattolica, desiderano che i loro figli
ricevano in ogni caso un'educazione religiosa per "coltivare l'innata
spiritualità dei bambini".
Oppure, come diceva l'orbitante Marco, hanno solo bisogno di un'oretta
di libertà per andare all'esselunga.
Eppoi, non riesco a capire perché si reputi un bene lasciare che
un'istituzione, dalla quale si ritiene giusto starsene lontani, educhi i
propri figli.
Post by Marina
Dovresti
leggere i post corrucciati di madri fieramente atee costrette a
capitolare dinanzi alle richieste dei figli di frequentare il
catechismo. :-)
Se ti va, postami il link.

Saluti
--
***@gmail.com
Orgoglio Antifemminista
2009-10-06 17:37:18 UTC
Permalink
Post by bonaiuti
Post by Marina
E' un classico in ogni inizio d'anno catechistico in molte parrocchie.
Speriamo di no... :-)
Post by Marina
Come sai, frequento in modo non assiduo un forum di genitori e
puntualmente in questo periodo compaiono numerosi messaggi che si
lamentano di come i sacerdoti in modo più o meno elegante inveiscano
contro le "mezze famiglie", i divorziati risposati, etc, il tutto alla
presenza di bambini che vivono direttamente questa condizione.
E altrettanto puntualmente i genitori meditano di ritirarli dal
catechismo o lo fanno realmente.
Però è contraddittorio....
Da un lato si vorrebbe che il figlio prosegua nella sua iniziazione
cristiana (che in teoria non dovrebbe mai essere interrotta dal battesimo
in poi) ma dall'altro al primo fraintendimento o al primo scoglio (un
sacerdote ottuso e poco accogliente),
Da notare... l'espressione usata è stata "in modo più o meno elegante".

Preferiamo un prete che ci pigli per i fondelli?

Una donna che ha distrutto una famiglia per risposarsi è, a conti fatti, una
sgualdrina.
Lei può vivere illudendosi di essere nel giusto.
Ma non puoi pretendere che un prete l'assecondi in questa sua illusione.
Post by bonaiuti
Invece si preferisce arrendersi al proprio orgoglio e magari tramettere
l'idea al bimbo che quella è "la chiesa".
Si preferisce insegnare al figlio che non esistono regole, che esistiamo
soltanto noi, i nostri bisogni, i nostri sentimenti, la vanità, l'effimero,
i desideri e che gli altri sono al nostro servizio.
Insomma... che possiamo fare quello che ci pare, facendo perdere tempo alla
gente, illudendola, usandola, sfruttandola.

Ma questo non è cristianesimo.

Fanno benissimo a tenersi a casa i figli!
cris
2009-10-06 21:17:33 UTC
Permalink
Post by Orgoglio Antifemminista
Una donna che ha distrutto una famiglia per risposarsi è, a conti fatti,
una sgualdrina.
Lei può vivere illudendosi di essere nel giusto.
Ma non puoi pretendere che un prete l'assecondi in questa sua illusione.
e un uomo che ha distrutto una famiglia per risposarsi?

Comunque i figli cosa c'entrano? Il parroco può pensare quello che vuole, il
catechismo lo fanno i figli, che non portano sulle loro spalle le colpe dei
padri, e non i genitori. Il figlio di due genitori regolarmente sposati, in
comune perchè atei, può fare catechismo?
Lisa
2009-10-07 07:34:52 UTC
Permalink
Post by cris
Post by Orgoglio Antifemminista
Una donna che ha distrutto una famiglia per risposarsi è, a conti fatti,
una sgualdrina.
Lei può vivere illudendosi di essere nel giusto.
Ma non puoi pretendere che un prete l'assecondi in questa sua illusione.
e un uomo che ha distrutto una famiglia per risposarsi?
Dilettante, non conosci il nostro amico.

Secondo lui, quelli non esistono. :)

I maschi, siccome sono più responsabili, più morali, meno egoisti, e
credono molto di più al valore della famiglia unita, non abbandonano
mai le mogli.

Si limitano a farsi l'amante, e a tenersele tutte e due.

Lisa
cris
2009-10-07 11:02:46 UTC
Permalink
Post by Lisa
Dilettante, non conosci il nostro amico.
Secondo lui, quelli non esistono. :)
I maschi, siccome sono più responsabili, più morali, meno egoisti, e
credono molto di più al valore della famiglia unita, non abbandonano
mai le mogli.
Si limitano a farsi l'amante, e a tenersele tutte e due.
Lisa
LOL, verissimo.
Orgoglio Antifemminista
2009-10-07 15:19:03 UTC
Permalink
Post by cris
Post by Orgoglio Antifemminista
Una donna che ha distrutto una famiglia per risposarsi è, a conti fatti,
una sgualdrina.
Lei può vivere illudendosi di essere nel giusto.
Ma non puoi pretendere che un prete l'assecondi in questa sua illusione.
e un uomo che ha distrutto una famiglia per risposarsi?
E' la stessa cosa.
Post by cris
Comunque i figli cosa c'entrano? Il parroco può pensare quello che vuole,
il catechismo lo fanno i figli, che non portano sulle loro spalle le colpe
dei padri, e non i genitori. Il figlio di due genitori regolarmente
sposati, in comune perchè atei, può fare catechismo?
Certo.
Ma non ci si deve stupire se gli si insegna ai figli che i genitori sono
adulteri.

Cioè...
Il fatto è questo....
Bisogna andare a parlare col prete e chiarirsi.
Decidere cosa bisogna fare...
O non si tocca l'argomento... O se è previsto che se ne parli, si dicano le
cose come stanno, pur se con il dovuto tatto.
In maniera che la catechista dice in aula una cosa e i genitori, a casa,
diano una chiave di lettura...

Io avevo parlato con la catechista per una cosa assai meno seria: Babbo
Natale.
cris
2009-10-07 16:43:15 UTC
Permalink
Post by Orgoglio Antifemminista
Cioè...
Il fatto è questo....
Bisogna andare a parlare col prete e chiarirsi.
Decidere cosa bisogna fare...
O non si tocca l'argomento... O se è previsto che se ne parli, si dicano
le cose come stanno, pur se con il dovuto tatto.
In maniera che la catechista dice in aula una cosa e i genitori, a casa,
diano una chiave di lettura...
Io avevo parlato con la catechista per una cosa assai meno seria: Babbo
Natale.
certo che si tocca l'argomento durante le lezioni, con il dovuto tatto. Come
racconta Marco, la predica per scatenare quelle reazioni durante la messa
deve essere andata molto oltre. Domenica ero a messa , si ricordava il
nostro amico morto,e il parroco ha ricordato il matrimonio nell'omelia. Ha
fatto una bella predica in positivo, ricordando il valore
dell'indissolubilità, ( ma ha anche detto : certo, invece di farsi del male
a vicenda e ai figli è molto meglio separarsi), ma non ha scagliato anatemi
contro le famiglie allargate o quelli che vivono nel peccato, o i loro
figli bastardi e i divorziati risposati presenti non si sono sentiti
nullamente offesi.

Babbo Natale esiste oppure no?
Orgoglio Antifemminista
2009-10-07 17:32:51 UTC
Permalink
Post by cris
certo che si tocca l'argomento durante le lezioni, con il dovuto tatto.
Come racconta Marco, la predica per scatenare quelle reazioni durante la
messa deve essere andata molto oltre. Domenica ero a messa , si ricordava
il nostro amico morto,e il parroco ha ricordato il matrimonio nell'omelia.
Ha fatto una bella predica in positivo, ricordando il valore
dell'indissolubilità, ( ma ha anche detto : certo, invece di farsi del
male a vicenda e ai figli è molto meglio separarsi), ma non ha scagliato
anatemi contro le famiglie allargate o quelli che vivono nel peccato, o i
loro figli bastardi e i divorziati risposati presenti non si sono sentiti
nullamente offesi.
Babbo Natale esiste oppure no?
Vuoi la verità?
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Io, mi vergogno un po' ma.... ci credo ancora.
Ogni anno a Natale mi capita qualcosa di fantastico.
Non può essere per caso....
Non è tanto cattolico ma.... tant'è....
cris
2009-10-07 18:38:52 UTC
Permalink
Post by Orgoglio Antifemminista
.
Io, mi vergogno un po' ma.... ci credo ancora.
Ogni anno a Natale mi capita qualcosa di fantastico.
Non può essere per caso....
Non è tanto cattolico ma.... tant'è....
Hai un Babbo Natale che ti cura anche da grande, beato te :-)

Secondo me è una bella tradizione, non ci vedo nulla di male a far credere
ai bimbi che Babbo Natale porta i doni. Gesù è un'altra cosa.
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-07 19:09:11 UTC
Permalink
Post by Orgoglio Antifemminista
Ma non ci si deve stupire se gli si insegna ai figli che i genitori sono
adulteri.
E non lo vede più. Poi non si lamenti... un po' di coerenza.

M.
Ubaldo
2009-10-06 22:11:33 UTC
Permalink
Post by Orgoglio Antifemminista
Si preferisce insegnare al figlio che non esistono regole, che esistiamo
soltanto noi, i nostri bisogni, i nostri sentimenti, la vanità,
l'effimero, i desideri e che gli altri sono al nostro servizio.
Insomma... che possiamo fare quello che ci pare, facendo perdere tempo
alla gente, illudendola, usandola, sfruttandola.
E' tutta colpa del 68
O delle mezze stagioni, non mi ricordo più.
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-07 07:03:35 UTC
Permalink
Post by Orgoglio Antifemminista
Una donna che ha distrutto una famiglia per risposarsi è, a conti fatti, una
sgualdrina.
Lei può vivere illudendosi di essere nel giusto.
Ma non puoi pretendere che un prete l'assecondi in questa sua illusione.
Beh, non è detto. Nel caso in questione il marito è sparito. Mai più
visto.

M.
cris
2009-10-07 10:59:10 UTC
Permalink
"Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann"
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Post by Orgoglio Antifemminista
Una donna che ha distrutto una famiglia per risposarsi è, a conti fatti, una
sgualdrina.
Lei può vivere illudendosi di essere nel giusto.
Ma non puoi pretendere che un prete l'assecondi in questa sua illusione.
Beh, non è detto. Nel caso in questione il marito è sparito. Mai più
visto.
M.
X-files?
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-07 12:42:25 UTC
Permalink
Post by cris
X-files?
No. Gorilla voglioso per segretarie annoiate.

M.
Lisa
2009-10-07 14:13:01 UTC
Permalink
On Wed, 7 Oct 2009 05:42:25 -0700 (PDT), "Marco O. dallo zero finale
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Post by cris
X-files?
No. Gorilla voglioso per segretarie annoiate.
Guarda che i gorilla maschi, per quanto poligamici, sono da
classificare tra i padri di famiglia più premurosi e affettuosi del
mondo mammifero. E' vero che hanno un piccolo harem fisso di tre o
quattro femmine, ma se le tengono tutte vicine, le difendono tutte, le
sostengono tutte, e sono padri giocherelloni e affettuosissimi con i
figli avuti da tutte.... :)

Lisa
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-07 15:26:32 UTC
Permalink
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Post by cris
X-files?
No. Gorilla voglioso per segretarie annoiate.
Guarda che i gorilla maschi...
Uh. che serietà. :-)

Parafrasavo il titolo di un vecchio film.

M.
Orgoglio Antifemminista
2009-10-07 15:20:59 UTC
Permalink
"Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann"
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Post by Orgoglio Antifemminista
Una donna che ha distrutto una famiglia per risposarsi è, a conti fatti, una
sgualdrina.
Lei può vivere illudendosi di essere nel giusto.
Ma non puoi pretendere che un prete l'assecondi in questa sua illusione.
Beh, non è detto. Nel caso in questione il marito è sparito. Mai più
visto.
Può capitare.
pirex
2009-10-07 19:22:49 UTC
Permalink
Post by Orgoglio Antifemminista
Una donna che ha distrutto una famiglia per risposarsi è, a conti fatti,
una sgualdrina.
Ma questo scritto la Moderazione lo considera un'opinione o un insulto alle
donne divorziate?
Giusto per sapere.
Orgoglio Antifemminista
2009-10-07 21:03:16 UTC
Permalink
Post by pirex
Post by Orgoglio Antifemminista
Una donna che ha distrutto una famiglia per risposarsi è, a conti fatti,
una sgualdrina.
Ma questo scritto la Moderazione lo considera un'opinione o un insulto
alle donne divorziate?
Una verità eclatante che, per educazione, pensiamo ma non stiamo a dire in
faccia.
Non si pretenda però che si debba anche mentire a se stessi.
Post by pirex
Giusto per sapere.
L'ho scritto io, mica la moderazione.
La responsabilità è mia.
pirex
2009-10-07 21:27:39 UTC
Permalink
Post by Orgoglio Antifemminista
Post by pirex
Post by Orgoglio Antifemminista
Una donna che ha distrutto una famiglia per risposarsi è, a conti fatti,
una sgualdrina.
Ma questo scritto la Moderazione lo considera un'opinione o un insulto
alle donne divorziate?
Una verità eclatante che, per educazione, pensiamo ma non stiamo a dire in
faccia.
Non si pretenda però che si debba anche mentire a se stessi.
Post by pirex
Giusto per sapere.
L'ho scritto io, mica la moderazione.
La responsabilità è mia.
A me interessa il parere della Moderazione, il tuo lo conosco già.
Orgoglio Antifemminista
2009-10-08 04:47:46 UTC
Permalink
Post by pirex
Post by Orgoglio Antifemminista
Post by pirex
Post by Orgoglio Antifemminista
Una donna che ha distrutto una famiglia per risposarsi è, a conti
fatti, una sgualdrina.
Ma questo scritto la Moderazione lo considera un'opinione o un insulto
alle donne divorziate?
Una verità eclatante che, per educazione, pensiamo ma non stiamo a dire
in faccia.
Non si pretenda però che si debba anche mentire a se stessi.
Post by pirex
Giusto per sapere.
L'ho scritto io, mica la moderazione.
La responsabilità è mia.
A me interessa il parere della Moderazione, il tuo lo conosco già.
La moderazione rispetta la mia libera espressione del pensiero.
Io sono libero di dare della sgualdrina ad una ipocrita signora, salvo poi
pagare nel caso io venga querelato.
Sfido qualsiasi "mignotta" a dimostrare che mi stessi riferendo a lei.

Quindi, non esiste problema.
Smettiamocela di prenderci in giro e torniamo tutti a chiamare le cose col
loro nome.
Marina
2009-10-08 07:21:19 UTC
Permalink
Post by Orgoglio Antifemminista
Una donna che ha distrutto una famiglia per risposarsi è, a conti fatti,
una sgualdrina.
Sono curiosa di leggere come definisci un uomo che abbandoni la
famiglia.

Ciao,
Marina
Y u n a n, the Red Comet
2009-10-08 06:37:17 UTC
Permalink
Post by pirex
Ma questo scritto la Moderazione lo considera un'opinione o un insulto
alle donne divorziate?
Giusto per sapere.
Leggo ora il tuo richiamo: per me è un insulto.

y
Orgoglio Antifemminista
2009-10-06 17:30:55 UTC
Permalink
Post by Marina
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Quel cretino del parroco ha avuto il buon gusto di insultare i
divorziati risposati durante a Messa di 'inaugurazione dell'anno
catechistico, senza un minimo di riguardo per i bambini seduti in
prima fila. Una mamma, divorziata risposata, è andata a prendere la
bambina nel bel mezzo della predica e se l'è portata via dalla prima
fila. Un nonno, padre di un divorziato risposato, ha interrotto la
predica per dagli del rincoglionito. Quattro famiglie hanno già deciso
di ritirare i bambini dal catechismo.
Fortunatamente eravamo in montagna.
E' un classico in ogni inizio d'anno catechistico in molte parrocchie.
Come sai, frequento in modo non assiduo un forum di genitori e
puntualmente in questo periodo compaiono numerosi messaggi che si
lamentano di come i sacerdoti in modo più o meno elegante inveiscano
contro le "mezze famiglie", i divorziati risposati, etc, il tutto alla
presenza di bambini che vivono direttamente questa condizione.
E altrettanto puntualmente i genitori meditano di ritirarli dal
catechismo o lo fanno realmente.
Preferirebbero un prete ipocrita?
Fanno bene a ritirarli.
Marina
2009-10-06 21:31:05 UTC
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Post by Orgoglio Antifemminista
Preferirebbero un prete ipocrita?
Fanno bene a ritirarli.
Non si richiede a un prete di essere ipocrita, ma di saper dire la
verità dosando i tempi e i modi.
E' una regola elementare di buon senso non minare l'autorevolezza e il
prestigio dei genitori dinanzi ai figli; un sacerdote dotato di un
minimo di intelligenza rivolgerà le sue critiche alle forme di
famiglia non propriamente cristiane solo in presenza di adulti, non di
bambini di sette od otto anni.
E ciò non si limita ai sacerdoti, ma si estende spesso anche ai
catechisti, i quali talvolta fanno riferimento diretto ai contesti
familiari dei bambini con osservazioni così tranchant che fanno
ritenere ai figli di divorziati risposati di essere di serie B.
Io credo che ci sia ben poco di cristiano in tutto questo.

Ciao,
Marina
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-07 10:25:31 UTC
Permalink
Post by Marina
E ciò non si limita ai sacerdoti, ma si estende spesso anche ai
catechisti, i quali talvolta fanno riferimento diretto ai contesti
familiari dei bambini con osservazioni così tranchant che fanno
ritenere ai figli di divorziati risposati di essere di serie B.
Io credo che ci sia ben poco di cristiano in tutto questo.
Ci sono anche le classi differenziali al catechismo.

M.
Orgoglio Antifemminista
2009-10-07 15:23:20 UTC
Permalink
Post by Marina
Post by Orgoglio Antifemminista
Preferirebbero un prete ipocrita?
Fanno bene a ritirarli.
Non si richiede a un prete di essere ipocrita, ma di saper dire la
verità dosando i tempi e i modi.
Allora sono d'accordo.
Post by Marina
E' una regola elementare di buon senso non minare l'autorevolezza e il
prestigio dei genitori dinanzi ai figli; un sacerdote dotato di un
minimo di intelligenza rivolgerà le sue critiche alle forme di
famiglia non propriamente cristiane solo in presenza di adulti, non di
bambini di sette od otto anni.
Questo non è detto.
A che età vanno insegnati i sette sacramenti?
O i comandamenti?
Marina
2009-10-08 07:36:18 UTC
Permalink
Post by Orgoglio Antifemminista
Post by Marina
E' una regola elementare di buon senso non minare l'autorevolezza e il
prestigio dei genitori dinanzi ai figli; un sacerdote dotato di un
minimo di intelligenza rivolgerà le sue critiche alle forme di
famiglia non propriamente cristiane solo in presenza di adulti, non di
bambini di sette od otto anni.
Questo non è detto.
A che età vanno insegnati i sette sacramenti?
O i comandamenti?
Si sono verificati casi in cui i catechisti hanno fatto
***esplicito*** riferimento alla situazione personale dei bambini
turbandoli inutilmente; in altre circostanze i parroci hanno sferzato
con parole dure le "mezze famiglie" alla presenza dei bambini.
Come scrive Marco, "est modus in rebus", sia nelle spiegazioni fornite
durante le lezioni di catechismo, sia durante le omelie; chi non segue
questa elementare regola di prudenza e di rispetto dinanzi a dei
bambini, meglio sarebbe che si appendesse una macina al collo.


Ciao,
Marina
bonaiuti
2009-10-06 09:23:51 UTC
Permalink
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Io non c'ero, ma mi hanno raccontato di scenate allucinanti domenica 5
ottobre, inaugurazione dell'anno catechistico.
Quel cretino del parroco ha avuto il buon gusto di insultare i
divorziati risposati durante a Messa di 'inaugurazione dell'anno
catechistico, senza un minimo di riguardo per i bambini seduti in
prima fila. Una mamma, divorziata risposata, è andata a prendere la
bambina nel bel mezzo della predica e se l'è portata via dalla prima
fila. Un nonno, padre di un divorziato risposato, ha interrotto la
predica per dagli del rincoglionito. Quattro famiglie hanno già deciso
di ritirare i bambini dal catechismo.
Fortunatamente eravamo in montagna.
Premetto che questi comportamenti li considero sempre e comunque sbagliati.
La celebrazione, la messa, ha un valore in sé anche se celebrata da un
cretino e quindi bisogna avere rispetto, cercando di non ragionare
d'impulso e di pancia.
Sempre e comunque.
Questi atteggiamenti stizziti non fanno altro che irrigidire le
posizioni e non servono a nulla. Se proprio si deve dir qualcosa lo si
può fare in canonica o scrivere una lettera.
A me è successo una volta e devo dire che il chiarimento con il prete è
stato proficuo.
Il problema è che spesso si parte prevenuti e quindi basta una mezza
frase durante l'omelia per gridare alla persecuzione.

Spesso mi è capitato di vedere, durante incontri e conferenze sul tema,
persone esplodere rosse di rabbia, dopo interventi pacatissimi e per
nulla offensivi.
A volte vengono solo per quello, per sfogare rabbia e rancore,
indipendentemente da ciò che viene detto.
E non sempre perché ritengono la chiesa troppo severa ma a volte
insorgono perché troppo molliccia ed accogliente verso certi
disgraziati.... l'ho potuto osservare più di una volta.

Non so dalle tue parti, ma dalle mie una famiglia può scegliere dove
mandare il bambino a catechismo.
Quindi, va da sé che se conosci la chiusura mentale di un dato parroco,
lo eviti.

Il problema è semmai che tante persone non coltivano alcuna relazione
con la Chiesa ed il parroco lo conoscono nel momento in cui vanno ad
iscrivere il figlio a catechismo (se non mandano i nonni) e dopo hanno
di queste sorprese.

Saluti
--
***@gmail.com
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-06 09:32:49 UTC
Permalink
Post by bonaiuti
Non so dalle tue parti, ma dalle mie una famiglia può scegliere dove
mandare il bambino a catechismo.
Da noi ci sono tre parrocchie. Due sono affidate allo stesso parroco,
la terza, quella di Pietro Carena, è "migliore", ma il parroco prende
solo i bambini della sua parrocchia, se no andrebbero tutti da lui. Ce
l'ha detto chiaro e tondo. Non può prendere tutti i profughi delle
parrocchie vicine. Ha detto "profughi".

M.
bonaiuti
2009-10-06 09:47:04 UTC
Permalink
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Post by bonaiuti
Non so dalle tue parti, ma dalle mie una famiglia può scegliere dove
mandare il bambino a catechismo.
Da noi ci sono tre parrocchie. Due sono affidate allo stesso parroco,
la terza, quella di Pietro Carena, è "migliore", ma il parroco prende
solo i bambini della sua parrocchia, se no andrebbero tutti da lui. Ce
l'ha detto chiaro e tondo. Non può prendere tutti i profughi delle
parrocchie vicine. Ha detto "profughi".
Un parroco che respinge i profughi alla frontiera.....
che tristezza.

Saluti
--
***@gmail.com
Y u n a n, the Red Comet
2009-10-06 11:53:38 UTC
Permalink
Il problema è semmai che tante persone non coltivano alcuna relazione con
la Chiesa ed il parroco lo conoscono nel momento in cui vanno ad iscrivere
il figlio a catechismo (se non mandano i nonni) e dopo hanno di queste
sorprese.
tanto di cappello alla tua risposta "cristiana".

y
cris
2009-10-06 15:26:06 UTC
Permalink
Il problema è semmai che tante persone non coltivano alcuna relazione con
la Chiesa ed il parroco lo conoscono nel momento in cui vanno ad iscrivere
il figlio a catechismo (se non mandano i nonni) e dopo hanno di queste
sorprese.
Saluti
--
caspita, sei un caso esemplare di sindrome di Stoccolma.
bonaiuti
2009-10-06 15:50:18 UTC
Permalink
Post by cris
Post by bonaiuti
Il problema è semmai che tante persone non coltivano alcuna relazione
con la Chiesa ed il parroco lo conoscono nel momento in cui vanno ad
iscrivere il figlio a catechismo (se non mandano i nonni) e dopo hanno
di queste sorprese.
Saluti
--
caspita, sei un caso esemplare di sindrome di Stoccolma.
Perché?

Saluti
--
***@gmail.com
Y u n a n, the Red Comet
2009-10-06 15:50:54 UTC
Permalink
Post by cris
caspita, sei un caso esemplare di sindrome di Stoccolma.
ma non ce la fai a trattenere il tuo disprezzo verso chi non riesce ad
avercela con la chiesa, a meno che non sia un gesuita americano gay?

y
bonaiuti
2009-10-06 16:38:06 UTC
Permalink
Post by Y u n a n, the Red Comet
Post by cris
caspita, sei un caso esemplare di sindrome di Stoccolma.
ma non ce la fai a trattenere il tuo disprezzo verso chi non riesce ad
avercela con la chiesa, a meno che non sia un gesuita americano gay?
Bisognerebbe avere qualche preconcetto in meno ed un po' più di serenità
in più nel giudicare le posizioni altrui.
Peraltro non mi pare nemmeno che il mio post fosse granché come "difesa"
della Chiesa.
Mettevo solo in risalto un problema abbastanza noto, ovvero il fatto che
all'inizio dell'anno catechistico il saloncino parrocchiale si riempie
di perfetti sconosciuti che, almeno dicono, vorrebbero educare
cristianamente i pargoli.
E' senz'altro un'occasione... però è anche vero che se si intende
educare cristianamente i pargoli bisognerebbe frequentare la chiesa.
Almeno qualche volta. Di tanto in tanto, senza stancarsi troppo, per carità.
E ciò servirebbe a conoscere il parroco e magari a sapere come la pensa
su determinati argomenti e eventualmente a prendere altre strade verso
altre parrocchie (dire che è bene emigrare da certe parrocchie è una
difesa da sindrome di Stoccolma? Mah...).

Certo ciò non è sempre possibile. A volte mandare il bimbo altrove
significa sradicarlo dai suoi amici e compagni, però frequentare la
chiesa e la parrocchia potrebbe almeno servire alle mamme ed ai nonni a
non cadere dall'albero quando si scopre che al parroco stanno antipatici
i divorziati e di conseguenza ad evitare di fare figuracce, ragionando
con la pancia.

Saluti
--
***@gmail.com
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-06 17:53:23 UTC
Permalink
Post by bonaiuti
Mettevo solo in risalto un problema abbastanza noto, ovvero il fatto che
all'inizio dell'anno catechistico il saloncino parrocchiale si riempie
di perfetti sconosciuti che, almeno dicono, vorrebbero educare
cristianamente i pargoli.
In realtà non gliene frega niente, però te li affidano per 1 ora la
settimana. Approfittane.

M.
cris
2009-10-06 17:52:20 UTC
Permalink
E' senz'altro un'occasione... però è anche vero che se si intende educare
cristianamente i pargoli bisognerebbe frequentare la chiesa.
Almeno qualche volta. Di tanto in tanto, senza stancarsi troppo, per carità.
E ciò servirebbe a conoscere il parroco e magari a sapere come la pensa su
determinati argomenti e eventualmente a prendere altre strade verso altre
parrocchie (dire che è bene emigrare da certe parrocchie è una difesa da
sindrome di Stoccolma? Mah...).
è questo che mi colpisce nel tuo ragionamento: il parroco si è comportato in
maniera molto poco cristiana verso i bimbi,ma non è lui che deve cambiare,
per carità, non sia mai detto, sono gli altri che possono sempre cambiare
parrocchia.
bonaiuti
2009-10-07 10:49:14 UTC
Permalink
Post by cris
è questo che mi colpisce nel tuo ragionamento: il parroco si è
comportato in maniera molto poco cristiana verso i bimbi,
Verissimo.
Post by cris
ma non è lui
che deve cambiare,
E tu ragionevolmente pensi che un parroco di 50 o 60 anni che si
comporta nel modo descritto possa cambiare?

Vedi, è proprio perché ho conosciuto parroci del genere che vedo nel
cambiare parrocchia una soluzione, se non l'unica, praticabile.

Saluti
--
***@gmail.com
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-07 11:40:04 UTC
Permalink
Post by bonaiuti
Post by cris
ma non è lui
che deve cambiare,
E tu ragionevolmente pensi che un parroco di 50 o 60 anni che si
comporta nel modo descritto possa cambiare?
Il problema è che in genere sono così i giovani. :-(((

M.
cris
2009-10-07 13:00:00 UTC
Permalink
"Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann"
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Post by bonaiuti
Post by cris
ma non è lui
che deve cambiare,
E tu ragionevolmente pensi che un parroco di 50 o 60 anni che si
comporta nel modo descritto possa cambiare?
Il problema è che in genere sono così i giovani. :-(((
M.
vero e triste. Una mia amica di Cuneo, anche lei ex focolarna, divorziata e
risposata, frequentava un gruppo di preghiera per divorziati. Il vecchio
prete responsabile è andato in pensione, il nuovo prete giovane ha esordito
con : il diritto canonico dice......., tutto legge e niente misericordia,
lei e altri hanno smesso di frequentare.
cris
2009-10-07 11:18:38 UTC
Permalink
Post by bonaiuti
Post by cris
è questo che mi colpisce nel tuo ragionamento: il parroco si è comportato
in maniera molto poco cristiana verso i bimbi,
Verissimo.
Post by cris
ma non è lui che deve cambiare,
E tu ragionevolmente pensi che un parroco di 50 o 60 anni che si comporta
nel modo descritto possa cambiare?
no, ma allora bisogna andare dal Vescovo e far presente la cosa, da noi 5 o
6 anni fa questo è servito, il prete ora è in curia a far lo scribacchino.
So che ora i vescovi vista la mancanza di preti, tollerano cani e porci, ma
forse una romanzina qualcuno gliela fa.
Marina
2009-10-07 11:52:35 UTC
Permalink
Post by cris
So che ora i vescovi vista la mancanza di preti, tollerano cani e porci, ma
forse una romanzina qualcuno gliela fa.
E l'ottimo don Paolo Curtaz esercita ancora il ministero sacerdotale
oppure è stato costretto ad andarsene?

Ciao,
Marina
cris
2009-10-07 12:49:07 UTC
Permalink
Post by Marina
Post by cris
So che ora i vescovi vista la mancanza di preti, tollerano cani e porci, ma
forse una romanzina qualcuno gliela fa.
E l'ottimo don Paolo Curtaz esercita ancora il ministero sacerdotale
oppure è stato costretto ad andarsene?
Ciao,
Marina
è stato ridotto allo stato laicale per ordine diretto di B16. Paolo parroco
di Introd, e quindi parroco del papa durante le vacanze estive, aveva un
figlio di 4 anni. Qui in Valle era un segreto di Pulcinella, anche perchè
lui non lo ha mai nascosto.
Il nostro vescovo è il responsabile delle famiglie e quando ci fu il family
Day, scoppio un putiferio: tu vescovo te la pigli con le coppie di fatto e
lasci che un tuo prete viva more uxorio da anni e anni perchè da lustro
alla diocesi scrivendo libri, predicando ritiri persino nella parrocchia del
vaticano e andando in giro a far conferenze in vari seminari d'Italia?
La storia uscì sui giornali nazionali e Paolo prese un anno sabbatico, ma
quando questa primavera il papa decise di tornare in vacanza in valle
contestualmente ridusse Paolo allo stato laicale.

Per un periodo siamo stati buoni amici, ci facevamo in parrocchia delle
buone spaghettate, poi ci siamo persi di vista. Tu come lo conoscevi?
Marina
2009-10-07 13:34:54 UTC
Permalink
Post by cris
è stato ridotto allo stato laicale per ordine diretto di B16. Paolo parroco
di Introd, e quindi parroco del papa durante le vacanze estive, aveva un
figlio di 4 anni. Qui in Valle era un segreto di Pulcinella, anche perchè
lui non lo ha mai nascosto.
Conoscevo la storia, non l'epilogo.
Posso dire che me ne dispiace molto?
Credo che sarebbe stato un ottimo sacerdote e un ottimo padre.
Post by cris
La storia uscì sui giornali nazionali e Paolo prese un anno sabbatico,
Sì, fin qui ero a conoscenza della vicenda.
Post by cris
ma quando questa primavera  il papa decise di tornare in vacanza in valle
contestualmente ridusse Paolo allo stato laicale.
O----------O

Questo non mi rende di certo il Papa più simpatico.
Post by cris
Per un periodo siamo stati buoni amici, ci facevamo in parrocchia delle
buone spaghettate, poi ci siamo persi di vista. Tu come lo conoscevi?
Non l'ho mai conosciuto di persona.
Alcuni amici mi indicarono il suo sito (www.tiraccontolaparola.it) e
lessi un suo libro, che mi piacque.

Ciao,
Marina
cris
2009-10-07 15:01:37 UTC
Permalink
Post by Marina
Post by Marina
Posso dire che me ne dispiace molto?
Credo che sarebbe stato un ottimo sacerdote e un ottimo padre.
certo, ma cosa vuoi, fin quando ci sarà questo papa...........
Post by Marina
Post by Marina
ma quando questa primavera il papa decise di tornare in vacanza in valle
contestualmente ridusse Paolo allo stato laicale.
O----------O
Questo non mi rende di certo il Papa più simpatico.
il papa non ha gradito che il prete da lui lodato nelle vacanze precedenti
era un prete papà, che qui tutti lo sapessero e abbiano riso alle sue
spalle, poi ,quando si è sparsa la voce del prete papà in Italia, ha avuto
anche paura della pubblicità negativa.
Il vescovo con la gestione della vicenda si è bruciato tutte le possibilità
di carriera e ci teneva un sacco a essere trasferito in una diocesi più
grande.
Post by Marina
Alcuni amici mi indicarono il suo sito (www.tiraccontolaparola.it) e
lessi un suo libro, che mi piacque.
Adesso ha un blog, se vai sul sito ti rindirizza.

Ciao
Y u n a n, the Red Comet
2009-10-07 07:17:46 UTC
Permalink
Post by bonaiuti
Certo ciò non è sempre possibile. A volte mandare il bimbo altrove
significa sradicarlo dai suoi amici e compagni, però frequentare la chiesa
e la parrocchia potrebbe almeno servire alle mamme ed ai nonni a non
cadere dall'albero quando si scopre che al parroco stanno antipatici i
divorziati e di conseguenza ad evitare di fare figuracce, ragionando con
la pancia.
il problema è che, sempre, i divorziati hanno ragione, e la chiesa (preti,
fedeli, il papa, ????) sempre, ha torto.

E' evidente che esiste un problema, come pure è evidente che un problema
complesso non può avere soluzioni ne semplici ne indolore, come ribadito da
B16, MArtini e buona parte del clero. Anzitutto bisognerebbe capire cosa
dice e perchè lo dice il magistero della chiesa. E già questo in un mondo di
analfabeti cristiani è complesso.
In secondo luogo bisognerebbe un attimo astrarsi dalla sfortune personali di
incontrare il prete pirla.

y.
bonaiuti
2009-10-07 11:07:34 UTC
Permalink
Post by Y u n a n, the Red Comet
Anzitutto bisognerebbe capire cosa
dice e perchè lo dice il magistero della chiesa. E già questo in un mondo di
analfabeti cristiani è complesso.
Gli incontri di catechesi servono anche a questo e devo dire che è
proprio la comprensione del Magistero che aiuta a capire i divieti e a
farli diventare parte di un'esperienza che può essere comunque cristiana
e di chiesa.

Però è spesso capitato che dopo l'esposizione del prete, con tanto di
apparto multimediale e presentazione powerpoint, veramente ben fatta e
comprensibilissima che qualcuno si alzasse dalla platea e cominciasse a
spiegare il "vero" magistero della chiesa.

Saluti
--
***@gmail.com
cris
2009-10-06 17:44:26 UTC
Permalink
Post by Y u n a n, the Red Comet
Post by cris
caspita, sei un caso esemplare di sindrome di Stoccolma.
ma non ce la fai a trattenere il tuo disprezzo verso chi non riesce ad
avercela con la chiesa, a meno che non sia un gesuita americano gay?
y
disprezzo???? no è solo una semplice constatazione. Per me la chiesa ha
sempre torto anche quando ha ragione, per Buonaiuti ha sempre assolutamente
ragione anche quando ha torto marcio.


i preti gay mi piacciono anche se non sono gesuiti.
Y u n a n, the Red Comet
2009-10-07 06:44:13 UTC
Permalink
Per me la chiesa ha sempre torto anche quando ha ragione, per Buonaiuti ha
sempre assolutamente ragione anche quando ha torto marcio.
Sulla prima metà hai ragione, sulla seconda no. Bona, racconta come stanno
le cose e descrive quanto ci capisce.
i preti gay mi piacciono anche se non sono gesuiti.
apprezzo un prete per quanto dice, per come lo dice e per cosa fa. Dei suoi
gusti sessuali non me ne frega nulla. Ne tantomeno faccio un distinguo a
prescindere sul suo ordine di appartenenza.

y
cris
2009-10-07 11:07:14 UTC
Permalink
Post by Y u n a n, the Red Comet
Post by Y u n a n, the Red Comet
Sulla prima metà hai ragione, sulla seconda no. Bona, racconta come stanno
le cose e descrive quanto ci capisce.
è una tua opinione, che non condivido per quanto riguarda Bonaiuti.
Post by Y u n a n, the Red Comet
apprezzo un prete per quanto dice, per come lo dice e per cosa fa. Dei
suoi gusti sessuali non me ne frega nulla.
Ne tantomeno faccio un distinguo a
Post by Y u n a n, the Red Comet
prescindere sul suo ordine di appartenenza.
y
Dai Legionari di cristo e Opus Dei non prescindo, mai.
F.M.Arouet
2009-10-07 13:44:59 UTC
Permalink
Post by Y u n a n, the Red Comet
apprezzo un prete per quanto dice, per come lo dice e per cosa fa. Dei suoi
gusti sessuali non me ne frega nulla.
Quindi non pensi che i preti gay apportino un grave danno alla chiesa
cattolica,
che deve fare il possibile per evitare che dei gay possano diventare
preti facendo
una seria selezione atta ad eliminare dai "candidati" chiunque
presenti orientamenti omosessuali?

Fabio.
F.M.Arouet
2009-10-06 11:17:22 UTC
Permalink
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Un nonno, padre di un divorziato risposato, ha interrotto la
predica per dagli del rincoglionito.
Beh, se quando ci andavo io le messe fossero state cosi' divertenti,
probabilmente non avrei smesso di andarci...

Fabio.
Orgoglio Antifemminista
2009-10-06 17:30:02 UTC
Permalink
"Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann"
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Io non c'ero, ma mi hanno raccontato di scenate allucinanti domenica 5
ottobre, inaugurazione dell'anno catechistico.
Quel cretino del parroco ha avuto il buon gusto di insultare i
divorziati risposati durante a Messa di 'inaugurazione dell'anno
catechistico, senza un minimo di riguardo per i bambini seduti in
prima fila.
Che tipo di insulti?

Una mamma, divorziata risposata, è andata a prendere la
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
bambina nel bel mezzo della predica e se l'è portata via dalla prima
fila.
Le ha dato della mignotta?
lol


Un nonno, padre di un divorziato risposato, ha interrotto la
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
predica per dagli del rincoglionito.
Ah... che spettacolo!

Quattro famiglie hanno già deciso
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
di ritirare i bambini dal catechismo.
Ma che ce li avevano portati a fare i bambini?
Speravano forse che insegnassero ai bambini che la religione è fatta di
regole flessibili a piacimento?
Molto meglio tenerli a casa!
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Fortunatamente eravamo in montagna.
Terzo: Ricordati di santificare le feste.
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-07 07:05:28 UTC
Permalink
Post by Orgoglio Antifemminista
Ma che ce li avevano portati a fare i bambini?
Speravano forse che insegnassero ai bambini che la religione è fatta di
regole flessibili a piacimento?
Est modus in rebus.
Post by Orgoglio Antifemminista
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Fortunatamente eravamo in montagna.
Terzo: Ricordati di santificare le feste.
Santificata in montagna. :-)

M.
Orgoglio Antifemminista
2009-10-07 16:21:44 UTC
Permalink
"Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann"
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Post by Orgoglio Antifemminista
Ma che ce li avevano portati a fare i bambini?
Speravano forse che insegnassero ai bambini che la religione è fatta di
regole flessibili a piacimento?
Est modus in rebus.
Post by Orgoglio Antifemminista
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Fortunatamente eravamo in montagna.
Terzo: Ricordati di santificare le feste.
Santificata in montagna. :-)
Allora è vero.
Per fortuna eri in montagna.
Scusa se mi son fatto gli affari tuoi....
Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
2009-10-07 19:10:04 UTC
Permalink
Post by Orgoglio Antifemminista
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Santificata in montagna. :-)
Allora è vero.
Per fortuna eri in montagna.
Scusa se mi son fatto gli affari tuoi....
Per carità, ma al parroco non va bene, il catechismo è di domenica.
Pazienza. Tagliato. :-)

M.
Orgoglio Antifemminista
2009-10-07 21:04:25 UTC
Permalink
"Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann"
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Post by Orgoglio Antifemminista
Post by Marco O. dallo zero finale della congettura di Riemann
Santificata in montagna. :-)
Allora è vero.
Per fortuna eri in montagna.
Scusa se mi son fatto gli affari tuoi....
Per carità, ma al parroco non va bene, il catechismo è di domenica.
Pazienza. Tagliato. :-)
Possiamo già andare in montagna soltanto di domenica....
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