Discussione:
a proposito di imbecilli su Facebook
(troppo vecchio per rispondere)
Fathermckenzie
2015-06-17 12:46:10 UTC
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L'altro giorno, mentre aspettavo l'inizio dello scrutinio (causa
sciopero li abbiamo fatti tutti in due giorni, tranne quelli terminali)
mi sono seduto sulla scrivania della bidella e mi è caduto l'occhio su
uno di quei giornali (non ricordo quale) che parecchie donne divorano.
Esistono da sempre (ricordo quelli in casa delle zie), come esistono
equivalenti per un pubblico maschile, e gli argomenti trattati sono
demenziali. Gli articoli più interessanti erano su Al Bano che non ama
Romina, su Carolina di Monaco ripresa mentre mangia il gelato e su varie
ghiottonerie da preparare in cucina (questa la parte più interessante).
Ovvio che ste cose ci sono anche su internet, ma almeno in questo caso
nessun albero è stato abbattuto per scrivere ste cazzate.
--
Et interrogabant eum turbae dicentes: “Quid ergo faciemus?”.
Respondens autem dicebat illis: “Qui habet duas tunicas,
det non habenti; et, qui habet escas, similiter faciat”.
(Ev. sec. Lucam 3,10-11)
orpheus
2015-06-17 12:58:22 UTC
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Fathermckenzie ha scritto:
[...]
Post by Fathermckenzie
Romina, su Carolina di Monaco ripresa mentre mangia il gelato e su varie
ghiottonerie da preparare in cucina (questa la parte più interessante). Ovvio
che ste cose ci sono anche su internet, ma almeno in questo caso nessun
albero è stato abbattuto per scrivere ste cazzate.
sééé séééé quanti grammi di CO2 avrai generato
spedendo il post?

http://tinyurl.com/pgzl3jo
Maurizio Pistone
2015-06-17 13:50:01 UTC
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Post by Fathermckenzie
Gli articoli più interessanti erano su Al Bano che non ama
Romina, su Carolina di Monaco...
ma queste sono chicche!

Mi ricordano il tempo in cui avevo ancora barba e capelli!
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
posi
2015-06-18 02:07:14 UTC
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Post by Fathermckenzie
L'altro giorno, mentre aspettavo l'inizio dello scrutinio (causa
sciopero li abbiamo fatti tutti in due giorni, tranne quelli terminali)
mi sono seduto sulla scrivania della bidella e mi è caduto l'occhio su
uno di quei giornali (non ricordo quale) che parecchie donne divorano.
Esistono da sempre (ricordo quelli in casa delle zie), come esistono
equivalenti per un pubblico maschile, e gli argomenti trattati sono
demenziali. Gli articoli più interessanti erano su Al Bano che non ama
Romina, su Carolina di Monaco ripresa mentre mangia il gelato e su varie
ghiottonerie da preparare in cucina (questa la parte più interessante).
Ovvio che ste cose ci sono anche su internet, ma almeno in questo caso
nessun albero è stato abbattuto per scrivere ste cazzate.
Che li leggano è un conto, ma nessuno prende sul serio quegli articoli.
Il problema è un altro.
Moltissime persone con cui hai a che fare nella vita di tutti i giorni
sono intimamente convinte che lo zucchero di barbabietola o la farina
bianca siano dei veleni, o che il wifi uccida i bambini. Un giorno un
politico in cerca di voti potrebbe promettere l'abolizione del latte, o
dei vaccini, oppure decidere il finanziamento di una terapia clinica in
base ai "mi piace" su facebook.
Sai quante interrogazioni parlamentari sono state fatte sulle scie chimiche?
Maurizio Pistone
2015-06-18 05:59:27 UTC
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Post by posi
Un giorno un
politico in cerca di voti potrebbe promettere l'abolizione del latte, o
dei vaccini, oppure decidere il finanziamento di una terapia clinica in
base ai "mi piace" su facebook.
ci siamo andati vicini

la cura di Bella ha suscitato un vero movimento di massa, con comitati
di quartiere, manifestazioni, una fortissima presenza dei mezzi di
informazione, in grandissima parte fanaticamente schierati, quell'anno
ricordo che nei temi di maturità i candidati esaltavano l' "uomo
ammirabile" che curava le malattie e si scagliavano contro la cinica
opposizione della scienza accademica e della burocrazia ministeriale,
naturalmente la politica si gettò sulla questione, e per una volta i Rom
furono lasciati in pace

======

fu l'ultimo, se ricordo bene, tema di maturità che era un vero "tema"

http://mauriziopistone.it/testi/confessioni/maturita.html
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
ADPUF
2015-06-18 16:36:32 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Un giorno un
politico in cerca di voti potrebbe promettere l'abolizione
del latte, o dei vaccini, oppure decidere il finanziamento
di una terapia clinica in base ai "mi piace" su facebook.
ci siamo andati vicini
la cura di Bella ha suscitato un vero movimento di massa, con
comitati di quartiere, manifestazioni, una fortissima
presenza dei mezzi di informazione, in grandissima parte
fanaticamente schierati, quell'anno ricordo che nei temi di
maturità i candidati esaltavano l' "uomo ammirabile" che
curava le malattie e si scagliavano contro la cinica
opposizione della scienza accademica e della burocrazia
ministeriale, naturalmente la politica si gettò sulla
questione, e per una volta i Rom furono lasciati in pace
Ci furono anche varie sentenze di tribunali varj.

D'altra parte se si pensa che "il popolo è ignorante" si
finisce per farsi governare dalle élite oligarchiche più o
meno "illuminate".

"in medio stat virus".

(sì lo so, ma mi piace + col refuso)
--
AIOE ³¿³
Valerio Vanni
2015-06-18 22:05:06 UTC
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Post by ADPUF
Ci furono anche varie sentenze di tribunali varj.
Così senza la vocale finale?
--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.
ADPUF
2015-06-21 18:37:43 UTC
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On Thu, 18 Jun 2015 18:36:32 +0200, ADPUF
Post by ADPUF
Ci furono anche varie sentenze di tribunali varj.
Così senza la vocale finale?
Grafia arcaica, un mio vezzo, un virusso che di quando in
quando mi colpisce.
--
AIOE ³¿³
posi
2015-06-19 00:07:46 UTC
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Post by ADPUF
Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Un giorno un
politico in cerca di voti potrebbe promettere l'abolizione
del latte, o dei vaccini, oppure decidere il finanziamento
di una terapia clinica in base ai "mi piace" su facebook.
ci siamo andati vicini
la cura di Bella ha suscitato un vero movimento di massa, con
comitati di quartiere, manifestazioni, una fortissima
presenza dei mezzi di informazione, in grandissima parte
fanaticamente schierati, quell'anno ricordo che nei temi di
maturità i candidati esaltavano l' "uomo ammirabile" che
curava le malattie e si scagliavano contro la cinica
opposizione della scienza accademica e della burocrazia
ministeriale, naturalmente la politica si gettò sulla
questione, e per una volta i Rom furono lasciati in pace
Ci furono anche varie sentenze di tribunali varj.
D'altra parte se si pensa che "il popolo è ignorante" si
finisce per farsi governare dalle élite oligarchiche più o
meno "illuminate".
Ma in questo caso il popolo non è ignorante. Dal suo punto di vista è a
conoscenza di verità occulte, complotti internazionali, segreti di
stato, cure contro il cancro che le case farmaceutiche vorrebbero tenere
nascoste... è un popolo molto "informato"!

Non possiamo nemmeno dare la colpa ad internet per tutto questo: mai
come all'epoca di internet è stato così facile e veloce sbugiardare le
bufale.

Quello che dobbiamo chiederci è perché *nonostante* internet le bufale
siano così diffuse. Per quale motivo piu' una notizia è inverosimile e
meno ci si cura di verificarla. Forse c'è un desiderio inconscio di
fuggire da una realtà che non piace.
Post by ADPUF
"in medio stat virus".
(sì lo so, ma mi piace + col refuso)
però così ha il significato opposto!
Maurizio Pistone
2015-06-19 06:29:54 UTC
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Post by posi
Post by ADPUF
D'altra parte se si pensa che "il popolo è ignorante" si
finisce per farsi governare dalle élite oligarchiche più o
meno "illuminate".
Ma in questo caso il popolo non è ignorante. Dal suo punto di vista è a
conoscenza di verità occulte, complotti internazionali, segreti di
stato, cure contro il cancro che le case farmaceutiche vorrebbero tenere
nascoste... è un popolo molto "informato"!
c'è una tendenza molto diffusa - in parte giustificata da situazioni
sgradevoli, in parte alimentata dalla demagogia - a svalutare
sistematicamente la professionalità altrui

io sono all'antica, e penso che in una società ben ordinata ognuno deve
fare il suo mestiere
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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orpheus
2015-06-19 08:02:38 UTC
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Maurizio Pistone ha scritto:
[...]
Post by Maurizio Pistone
io sono all'antica, e penso che in una società ben ordinata ognuno deve
fare il suo mestiere
Come società basata sulla obsolescenza programmata,
sll'induzione di falsi bisogni, sulla pubblicità
che sottolinea cosa positive spesso inesistenti
e quelle negative le fa vedere/sentire
a velocità supersonica, solo quando c'è l'obbligo,
il concetto di "fare il proprio mestiere"
diventa insufficiente, mi sa
Il "buon lavoro" ha bisogno di un "buon contesto"
altrimenti anche il buon lavoro diventa la cinghia
di trasmissione di politiche completamente inadeguate.
L'India è una società ordinata?
Il fascismo con le corporazioni era una società
ben ordinata?
Uhm... qualcosa non mi torna.

Sciverei "fare bene il proprio mestiere"
dove quel "bene" può assumere anche aspetti
di controcorrente rispetto alle furbizie o collusioni
verso le ingiustizie del momento.
Che si chiami "coscienza"?
Maurizio Pistone
2015-06-19 08:55:43 UTC
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Post by orpheus
Come società basata sulla obsolescenza programmata,
sll'induzione di falsi bisogni, sulla pubblicità
che sottolinea cosa positive spesso inesistenti
e quelle negative le fa vedere/sentire
a velocità supersonica, solo quando c'è l'obbligo,
il concetto di "fare il proprio mestiere"
diventa insufficiente, mi sa
Il "buon lavoro" ha bisogno di un "buon contesto"
altrimenti anche il buon lavoro diventa la cinghia
di trasmissione di politiche completamente inadeguate.
sono convinto che alla base del nostro degrado ci sia un tragico
scadimento culturale, non solo siamo pieni di imbecilli e incompetenti,
ma gli imbecilli e incompetenti alzano la voce e zittiscono chi sa le
cose

chi sa le cose pensa ingenuamente che basti dimostrare di saperle per
essere ascoltato, gli imbecilli ed incompetenti hanno un fortissimo
senso di corpo, si riconoscono immediatamente fra di loro e si
coalizzano, estromettendo i competenti come fastidiosi disturbatori

chiunque può trovare ampia messe di esempi nel campo professionale di
cui ha conoscenza diretta

le cose poi ovviamente hanno un'immediata ricaduta sul piano politico,
ma sono da sempre convinto che il degrado della politica sia solo la
punta dell'iceberg di un fenomeno più generale

ogni società si basa su un sitema di selezione della classe dirigente,
ed ogni meccanismo di selezione è in realtà un meccanismo di
cooptazione, quando la cooptazione degli imbecilli riesce a
impossessarsi dei meccanismi di selezione è in grado di autoriporodursi

le istituzioni democratiche sono per loro natura deboli di fronte a
questi fenomeni, poiché la democrazia si basa sulla fiducia reciproca,
se tutti sono continti che tutti ti vogliono fregare, e quindi per
sopravvivere devi essere più furbo a fregare gli altri, la democrazia
cessa di esistere

i movimenti populisti e ribellisti strillano contro questa situazione,
predicano la rivolta del "popolo" contro i "palazzi del potere", ma si
scagliano contro alcuni luoghi simbolo, contro alcune persone da
linciare in piazza, contro alcuni feticci, non hanno (e in alcuni casi
sospetto che non vogliano avere) né conoscenza dei meccanismi del
potere, né vera volontà di modificarli
Post by orpheus
L'India è una società ordinata?
non so niente dell'India
Post by orpheus
Il fascismo con le corporazioni era una società
ben ordinata?
quello che ha salvato l'Italia durante il fascismo era l'esistenza di un
ceto di tecnici competenti, è vero che le scelte politiche le faceva il
Regime, ma l'esecuzione concreta le facevano i tecnici, che erano
abbastanza liberi nella loro azione

finché il Duce si è accontentato di farsi fotografare all'inaugurazione
delle opere pubbliche, le cose hanno continuato a funzionare, il
problema è quando si è convinto di essere un genio e quindi di poter
mettere le mani dappertutto, perfino nelle fornitura militari, nel giro
di pochi anni ci siano trovati in un paese coperto di rovine

il meccanismo delle corporazioni non è mai andato oltre una costruzione
di facciata, il fascismo ha avuto (come ogni società dell'epoca,
indipendentemente dal colore politico) un fortissimo intervento
nell'economia, ma non era la "fascistizzazione" dell'economia, ma una
parziale statalizzazione, le grandi strutture come l'IRI sono
sopravvissute alla caduta del regime, quello che le ha affossate è
stata l'invasione delle clientele politico-mafiose che si è verificata
dopo qualche decennio
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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orpheus
2015-06-19 09:25:28 UTC
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Maurizio Pistone ha scritto:
[...]
Post by Maurizio Pistone
sono convinto che alla base del nostro degrado ci sia un tragico
scadimento culturale, non solo siamo pieni di imbecilli e incompetenti,
ma gli imbecilli e incompetenti alzano la voce e zittiscono chi sa le
cose
chi sa le cose pensa ingenuamente che basti dimostrare di saperle per
essere ascoltato, gli imbecilli ed incompetenti hanno un fortissimo
senso di corpo, si riconoscono immediatamente fra di loro e si
coalizzano, estromettendo i competenti come fastidiosi disturbatori
chiunque può trovare ampia messe di esempi nel campo professionale di
cui ha conoscenza diretta
[...]

Sì, capisco quello che dici e sono anche d'accordo.
Non siamo d'accordo sui motivi del degrado culturale.
E nemmeno sulla responsabilità di un lavoratore.
Ma sono cose che ho già detto, Non voglio appesantire il 3d.
Solo un esempio: l'ingenuità di "chi sa le cose"
la dice lunga sull'incapacità di accorgersi di quello
che sta succedendo da parte di chi sa le cose.
Ma anche sulle sue responsabilità, ridotte al coltivare
il proprio orticello. Orticello che, guarda caso,
subisc gli inquinamenti dei vicini metodi di coltivazione.
Questo discorso potrebbe avere diverse espansioni,
solo per dare l'abbrivio :-)
posi
2015-06-19 19:11:11 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Post by ADPUF
D'altra parte se si pensa che "il popolo è ignorante" si
finisce per farsi governare dalle élite oligarchiche più o
meno "illuminate".
Ma in questo caso il popolo non è ignorante. Dal suo punto di vista è a
conoscenza di verità occulte, complotti internazionali, segreti di
stato, cure contro il cancro che le case farmaceutiche vorrebbero tenere
nascoste... è un popolo molto "informato"!
c'è una tendenza molto diffusa - in parte giustificata da situazioni
sgradevoli, in parte alimentata dalla demagogia - a svalutare
sistematicamente la professionalità altrui
io sono all'antica, e penso che in una società ben ordinata ognuno deve
fare il suo mestiere
Sono d'accordo anche io. Però, se è vero che "tutti gli uomini sono
uguali" allora dove sta scritto che i ponti debbano per forza
progettarli gli ingegneri? il prossimo ponte lo facciamo fare ad un
musicista, le operazioni chirurgiche le facciamo fare anche ai
letterati, altrimenti stai facendo una discriminazione.
E al governo un po' per uno tutti quanti: ti metti in fila e prima o poi
toccherà a te.

Una cosa è dire che un ladro deve essere condannato a prescindere dalla
sua nazionalità, ben diverso è bandire a priori ogni discriminazione di
qualunque genere in qualunque campo... a quel punto qualcuno potrebbe
anche dire che è ingiusto che si facciano i concorsi, perché chi è meno
intelligente o meno preparato sarebbe svantaggiato, e quindi bisogna
assumere porci e cani.
Maurizio Pistone
2015-06-19 21:03:07 UTC
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Post by posi
Sono d'accordo anche io
con chi?
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
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http://blog.ilpugnonellocchio.it
posi
2015-06-19 21:17:06 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Sono d'accordo anche io
con chi?
Con te, sul fatto che in una società bene ordinata ognuno debba fare il
suo mestiere.
Solo che questo contraddice l'affermazione che gli uomini siano tutti
uguali.
Maurizio Pistone
2015-06-19 22:07:36 UTC
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Post by posi
Con te, sul fatto che in una società bene ordinata ognuno debba fare il
suo mestiere.
Solo che questo contraddice l'affermazione che gli uomini siano tutti
uguali.
no
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
orpheus
2015-06-19 22:16:24 UTC
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Post by posi
Con te, sul fatto che in una società bene ordinata ognuno debba fare il
suo mestiere.
Solo che questo contraddice l'affermazione che gli uomini siano tutti
uguali.
no
quoto
posi
2015-06-19 23:42:52 UTC
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Post by posi
Con te, sul fatto che in una società bene ordinata ognuno debba fare il
suo mestiere.
Solo che questo contraddice l'affermazione che gli uomini siano tutti
uguali.
no
devo dedurre, allora, che per te non sia una forma di discriminazione
stabilire che solo i medici possano operare?
Maurizio Pistone
2015-06-20 06:36:53 UTC
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Post by posi
Post by posi
Con te, sul fatto che in una società bene ordinata ognuno debba fare il
suo mestiere.
Solo che questo contraddice l'affermazione che gli uomini siano tutti
uguali.
no
devo dedurre, allora, che per te non sia una forma di discriminazione
stabilire che solo i medici possano operare?
no
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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http://blog.ilpugnonellocchio.it
a***@gmail.com
2015-06-20 10:40:20 UTC
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Post by posi
Post by posi
Solo che questo contraddice l'affermazione che gli uomini siano tutti
uguali.
no
devo dedurre, allora, che per te non sia una forma di discriminazione
stabilire che solo i medici possano operare?
L'umanista Pistone trova che le ambiguità lessicali, anziché un difetto come penserebbe lo scientista, rendono + sàpido il discorso, inoltre ai tempi gli servivano x distinguere rapidamente gli studenti tonti da quelli svegli, e infine come osserva il dolce orpheus è ultimamente inacidito.

L'umanista Pistone sicuramente accetta e anzi auspica una disuguaglianza operativa fra chirurghi e macellai, ma considera tali disuguaglianze meri accidenti, irrilevanti ("no!") rispetto alla superiore essenza di essere umani.

Gli uomini, ciascuno per la propria singolare competenza e inclinazione, contribuiscono collettivamente all'edificazione delle magnifiche sorti e progressive della comune umanità, purche' onesti e laboriosi.

E questo perché l'umanista Pistone, seppur scazzatissimo, è rimasto pur sempre un idealista vetero-comunista.
Maurizio Pistone
2015-06-20 10:48:42 UTC
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Post by a***@gmail.com
L'umanista Pistone trova che le ambiguità lessicali
"tutti gli uomini sono uguali" è una frase perfettamente chiara e
comprensibile a chiunque abbia fatto studi mediamente decenti in un
qualunque liceo / istituto tecnico

se in un precedente trèd rimandavo a 1984 era un po' per battuta, ma a
questo punto comincio a sospettare che sia un problema serio
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
orpheus
2015-06-20 10:59:52 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by a***@gmail.com
L'umanista Pistone trova che le ambiguità lessicali
"tutti gli uomini sono uguali" è una frase perfettamente chiara e
comprensibile a chiunque abbia fatto studi mediamente decenti in un
qualunque liceo / istituto tecnico
a meno che non ci sia qualche "baco" politico nel cervello, nevvero
Una voce dalla Germania
2015-06-20 11:18:31 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by a***@gmail.com
L'umanista Pistone trova che le ambiguità lessicali
"tutti gli uomini sono uguali" è una frase perfettamente chiara e
comprensibile a chiunque abbia fatto studi mediamente decenti in un
qualunque liceo / istituto tecnico
se in un precedente trèd rimandavo a 1984 era un po' per battuta, ma a
questo punto comincio a sospettare che sia un problema serio
"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali
degli altri."
E ho l'impressione che in tutta Europa stia crescendo il
numero di animali che vogliono essere più uguali tenendo
qualcuno sotto di loro.
Maurizio Pistone
2015-06-20 11:55:26 UTC
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Post by Una voce dalla Germania
Post by Maurizio Pistone
se in un precedente trèd rimandavo a 1984 era un po' per battuta, ma a
questo punto comincio a sospettare che sia un problema serio
"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali
degli altri."
dicevo la Neolingua

l'esempio fatto da Orwell è proprio relativo alla parola "uguale"

nel Vocabolario della Neolingua l'unico significato ammesso di "uguale"
equivale a "fisicamente identico"

di conseguenza la frase "tutti gli uomini sono uguali" diventa un non
senso

... For example, All mans are equal was a possible Newspeak sentence,
but only in the same sense in which All men are red-haired is a possible
Oldspeak sentence.

It did not contain a grammatical error, but it expressed a palpable
untruth - i.e. that all men are of equal size, weight, or strength. The
concept of political equality no longer existed, and this secondary
meaning had accordingly been purged out of the word equal. ... A person
growing up with Newspeak as his sole language would no more know that
equal had once had the secondary meaning of 'politically equal', or that
free had once meant 'intellectually free', than for instance, a person
who had never heard of chess would be aware of the secondary meanings
attaching to queen and rook. ...
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
orpheus
2015-06-20 12:18:25 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Post by Una voce dalla Germania
Post by Maurizio Pistone
se in un precedente trèd rimandavo a 1984 era un po' per battuta, ma a
questo punto comincio a sospettare che sia un problema serio
"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali
degli altri."
dicevo la Neolingua
l'esempio fatto da Orwell è proprio relativo alla parola "uguale"
[...]

conservare per ogni termine un solo significato, ben definito e privo
di sfumature, ed eliminare tutti i suoi sinonimi: ad esempio uguali
inteso solo come "coincidenti"
http://tinyurl.com/p2obo26

anche il "bispensiero" è forte
https://it.wikipedia.org/wiki/Bispensiero
Una voce dalla Germania
2015-06-20 20:24:18 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Post by Una voce dalla Germania
Post by Maurizio Pistone
se in un precedente trèd rimandavo a 1984 era un po' per battuta, ma a
questo punto comincio a sospettare che sia un problema serio
"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali
degli altri."
dicevo la Neolingua
l'esempio fatto da Orwell è proprio relativo alla parola "uguale"
nel Vocabolario della Neolingua l'unico significato ammesso di "uguale"
equivale a "fisicamente identico"
di conseguenza la frase "tutti gli uomini sono uguali" diventa un non
senso
... For example, All mans are equal was a possible Newspeak sentence,
but only in the same sense in which All men are red-haired is a possible
Oldspeak sentence.
It did not contain a grammatical error, but it expressed a palpable
untruth - i.e. that all men are of equal size, weight, or strength. The
concept of political equality no longer existed, and this secondary
meaning had accordingly been purged out of the word equal. ... A person
growing up with Newspeak as his sole language would no more know that
equal had once had the secondary meaning of 'politically equal', or that
free had once meant 'intellectually free', than for instance, a person
who had never heard of chess would be aware of the secondary meanings
attaching to queen and rook. ...
Lo so benissimo. Pensa che ho letto 1984 solo in inglese e
in tutt'altro contesto ho riletto quella frase l'altro ieri.
Sono convinto che tu sappia benissimo da dove viene la mia
citazione, ma per prudenza ricordo che anch'io ho citato
Orwell: "La fattoria degli animali".
posi
2015-06-20 21:50:34 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by Una voce dalla Germania
Post by Maurizio Pistone
se in un precedente trèd rimandavo a 1984 era un po' per battuta, ma a
questo punto comincio a sospettare che sia un problema serio
"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali
degli altri."
dicevo la Neolingua
l'esempio fatto da Orwell è proprio relativo alla parola "uguale"
nel Vocabolario della Neolingua l'unico significato ammesso di "uguale"
equivale a "fisicamente identico"
La Neolingua meriterebbe sicuramente un thread apposito, in un gruppo di
linguistica come il nostro.
Orwell si è presumibilmente ispirato, in parte, all'esperanto. Non certo
nelle motivazioni di base, ma negli aspetti più ingenui e grotteschi,
come la pretesa creare di una lingua "semplice" (e quindi, secondo
Orwell, una lingua per gli scemi e che non permette sfumature). In
realtà, la differenza tra "ottimo" e "arcipiùbuono" è che nel primo caso
si segue un approccio isolante e nel secondo un approccio agglutinante.
L'idea che il secondo debba essere in qualche modo più semplice è
infondata: sarebbe come dire che il giapponese è più semplice o meno
espressivo del cinese.

Una frecciatina arriva anche al linguaggio matematico-scientifico, cioè
quella strana lingua in cui "uguale" e basta vuol dire uguale e basta, e
se vuoi dire "uguale di fronte alla legge" devi dire "uguale di fronte
alla legge". Tuttavia, il linguaggio della scienza non ha la pretesa di
essere semplice o di eliminare le sfumature, ma solo di ridurre il più
possibile le ambiguità anziché sguazzarci sopra.
Le ambiguità, invece, sono proprio ciò che ti permette introdurre
impunemente e subdolamente l'ideologia nella lingua per poter imporre il
pensiero alle masse, che poi è la funzione principale della Neolingua.
Le ambiguità sono anche ciò che, messo dentro ad una legge, fa sì che ad
avere ragione sia sempre e solo chi si può permettere l'avvocato più bravo.

La manipolazione della realtà è a mio parere l'aspetto centrale della
neolingua: censurare alcune parole, inventarne altre, o cambiarne il
significato con lo scopo di indurre un pensiero specifico.
Il concetto non è molto distante da quello che si cerca di fare
attraverso il "politically correct": ti proibisco di usare certe parole
e te ne faccio usare altre progettate in modo tale che le azioni
"cattive" tu non possa neanche pensarle, esprimerle, comunicarle.

E' il politicamente corretto la neolingua dei giorni nostri, non quella
di chi cerca di chiamare le cose col loro nome evitando il continuo
ricorso ad eufemismi e litoti da un lato, o iperboli dall'altro.
Maurizio Pistone
2015-06-21 08:43:35 UTC
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Post by posi
La Neolingua meriterebbe sicuramente un thread apposito, in un gruppo di
linguistica come il nostro.
Orwell si è presumibilmente ispirato, in parte, all'esperanto. Non certo
nelle motivazioni di base, ma negli aspetti più ingenui e grotteschi,
come la pretesa creare di una lingua "semplice" (e quindi, secondo
Orwell, una lingua per gli scemi e che non permette sfumature).
la neolingua realizza una specie di strana utopia linguistica che
potrebbe chiamarsi "l'abolizione del contesto".

Ogni lingua, lo sappiamo da un secolo dal buon de Saussure, è una
struttura, un sistema in cui tutti gli elementi sono in relazione tra di
loro.

Questa ormai è un'acquisizione indiscussa della linguistica, non è
possibile nessuna discussione sulla lingua che prescinda da questo
fatto.

C'è invece un'idea ingenua della lingua come semplice "collezione" di
parole, è un'idea semplice, a cui molti sono affezionati, e sembra che
debba risolvere tutti i problemi, "una parola è una parola è una
parola", tutto il resto viene liquidato come sofisticheria da
intellettuali.

Ma non funziona così. Ogni parola è in relazione con tutte le altre
parole, e l'intero sistema, non ogni singola parola, fa riferimento ad
un contesto, anche se non sempre questo viene esplicitato, ma è meglio
che lo sia.

Anche il cosiddetto "linguaggio scientifico" è più preciso non solo
perché dà ad ogni parola un significato univoco, ma proprio perché dà
una più rigorosa definizione del contesto, mentre in altri ambiti i
confini sono molto più sfuggenti.

In ambito fisico la parola "lavoro" ha un certo significato, relativo a
quel particolare contesto, in ambito giuridico la stessa parola ha un
altro significato; in ambito matematico "uguale" ha un significato,
nelle relazioni civili "uguale" un altro ecc.

Non è perché sono parole ballerine, che un po' te la contano così, un
po' te la contano cosà, ma proprio perché sono diversi i contesti; e non
è neppure la cospirazione degli umanisti per confondere le idee alla
povera gente.

La lingua è uno degli strumenti principali con i quali la nostra mente
(la nostra mente individuale, e la mente collettiva della società) cerca
di entrare in relazione con la realtà; e poiché la realtà è complessa e
mutevole, la lingua deve avere una grandissima adattabilità.

La neolingua invece cerca di dare ad ogni singola parola un significato
univoco; come tutte le ideologie, è lo sforzo di interpretare la realtà
in base ad un unico principio, immutabile indipendentemente dai
contesti.

La neolingua viene presentata come un modo di descrivere la realtà più
chiaro e preciso, in realtà avviene esattamente il contrario, più le
parole acquistano precisione, meno riescono a descrivere la realtà.

Come tutte le utopie, anche la neolingua è terrificante
nell'applicazione, e catastrofica nei risultati, perché tenta di
costringere la complessità nel mondo all'interno di un unico principio
ideologico, e più l'ideologia è "bella", cioè semplice, chiara,
inequivocabile, peggio è.

Anche oggi molti, che spesso non hanno mai letto Orwell, vorrebbero che
la lingua avesse in tutti i campi il "rigore matematico", e vorrebbero
respingere tutte le parole che non hanno quel medesimo rigore, ma questo
significa chiudere gli occhi di fronte a porzioni sempre più grandi
della realtà, fino a non riuscire a vedere nulla, se non la propria
illusione linguistica.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
orpheus
2015-06-21 09:02:13 UTC
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Maurizio Pistone ha scritto:
[...]
Post by Maurizio Pistone
la neolingua realizza una specie di strana utopia linguistica che
potrebbe chiamarsi "l'abolizione del contesto".
[...]

orpo... non l'avevo mai fatto questo collegamento.
mi pare veramente centrato e chiarisce ulteriormente
anche il bispensiero, come tecnica per cancellare
contesti che devono essere scordati

veramente interessante, come tutto il resto del post
il cervello ti ragiona ancora. complimenti :-)
Una voce dalla Germania
2015-06-21 09:08:53 UTC
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Post by Maurizio Pistone
La neolingua invece cerca di dare ad ogni singola parola un significato
univoco; come tutte le ideologie, è lo sforzo di interpretare la realtà
in base ad un unico principio, immutabile indipendentemente dai
contesti.
Traduzione parziale da 1984:
Prendiamo per esempio questo celebre brano della
Dichiarazione d'Indipendenza:
"We hold these truths to be self-evident, that all men are
created equal ... (seguono sette righe)".
Sarebbe stato del tutto impossibile tradurlo in Neolingua
conservando il significato dell'originale. La traduzione più
vicina sarebbe concentrare il tutto in una sola parola:
pensareato. Una traduzione completa potrebbe solo essere una
traduzione ideologica che trasforma le parole di Jefferson
in una lode sperticata del governo assoluto.

Mi permetto di commentare da traduttore che quella che
Orwell chiama "traduzione completa" in realtà è il contrario
di una traduzione, ammesso che si possa parlare del
contrario di una cosa che non ha un valore assoluto, dato
che la sola e unica traduzione della Dichiarazione
d'Indipendenza e di qualsiasi altra frase non esiste, almeno
in una lingua normale.

Tradurre vuol dire trasportare il significato da una lingua
all'altra. Pertanto, e qui Orwell ha ragione, la traduzione
più vicina, anzi l'unica realmente possibile in Neolingua,
date le sue premesse, è proprio pensareato (ovvero la parola
creata da chi ha tradotto 1984 in italiano).
Maurizio Pistone
2015-06-21 10:54:14 UTC
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Post by Una voce dalla Germania
Mi permetto di commentare da traduttore che quella che
Orwell chiama "traduzione completa" in realtà è il contrario
di una traduzione, ammesso che si possa parlare del
contrario di una cosa che non ha un valore assoluto, dato
che la sola e unica traduzione della Dichiarazione
d'Indipendenza e di qualsiasi altra frase non esiste, almeno
in una lingua normale.
questo è vero in generale, però fra le lingue europee occidentali c'è
stata, su alcuni grandi temi, un'elaborazione comune, traduzioni e
retrotraduzioni sono state prassi costante, Voltaire conosceva Beccaria,
Hume conosceva Montesquieu e Cavour conosceva Smith

in molti campi della cultura moderna il vocabolario si è formato
attraverso un continuo processo di osmosi tra le diverse lingue

vi sono barriere culturali molto più forti delle differenze
linguistiche, il pensiero politico cattolico e quello laico si sono
sviluppati in una condizione di quasi totale incomprensibilità reciproca
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
Una voce dalla Germania
2015-06-21 11:14:24 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by Una voce dalla Germania
Mi permetto di commentare da traduttore che quella che
Orwell chiama "traduzione completa" in realtà è il contrario
di una traduzione, ammesso che si possa parlare del
contrario di una cosa che non ha un valore assoluto, dato
che la sola e unica traduzione della Dichiarazione
d'Indipendenza e di qualsiasi altra frase non esiste, almeno
in una lingua normale.
questo è vero in generale, però fra le lingue europee occidentali c'è
stata, su alcuni grandi temi, un'elaborazione comune, traduzioni e
retrotraduzioni sono state prassi costante, Voltaire conosceva Beccaria,
Hume conosceva Montesquieu e Cavour conosceva Smith
in molti campi della cultura moderna il vocabolario si è formato
attraverso un continuo processo di osmosi tra le diverse lingue
vi sono barriere culturali molto più forti delle differenze
linguistiche, il pensiero politico cattolico e quello laico si sono
sviluppati in una condizione di quasi totale incomprensibilità reciproca.
Per cortesia, mi spieghi il rapporto fra quello che hai
scritto e la mia frase che hai citato?
Mi sono permesso di cambiare l'oggetto.
posi
2015-06-21 14:40:17 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by posi
La Neolingua meriterebbe sicuramente un thread apposito, in un gruppo di
linguistica come il nostro.
Orwell si è presumibilmente ispirato, in parte, all'esperanto. Non certo
nelle motivazioni di base, ma negli aspetti più ingenui e grotteschi,
come la pretesa creare di una lingua "semplice" (e quindi, secondo
Orwell, una lingua per gli scemi e che non permette sfumature).
la neolingua realizza una specie di strana utopia linguistica che
potrebbe chiamarsi "l'abolizione del contesto".
Ho qualche dubbio sul fatto che questa sia la caratteristica principale
della neolingua: il concetto di "bipensiero" sembrerebbe smentire la tua
tesi. Ad ogni modo, nella neolingua si riuniscono volutamente una tale
quantità di assurdità anche in contraddizione tra loro che è possibile
che qualcuno sia colpito più da un aspetto, qualcuno da un altro.

Certo è che il contesto è senza dubbio di importanza cruciale, non
volevo assolutamente negare questo fatto. Condivido tutto il tuo
discorso su quanto sia utopico e ingenuo vedere la lingua come una
semplice collezione di parole: non faccio altro che ripetere che bisogna
aderire alla realtà, figurati se voglio chiudere gli occhi fino a non
vedere nulla se non un'illusione linguistica!

Nella consapevolezza di questo, gli approcci che si possono avere sono
diversi: uno è quello di sforzarsi di chiarire sempre il contesto e
ridurre il più possibile le ambiguità (che comunque non si possono mai
eliminare completamente: si presuppone sempre il cosiddetto "buon senso"
da parte dell'ascoltatore). Un altro è quello di ignorare il problema,
rischiando che le proprie parole vengano fraintese o strumentalizzate.
Il terzo approccio è sfruttare a proprio vantaggio questo fenomeno,
introducendo delle ambiguità o omettendo particolari importanti col
proposito di ingannare l'ascoltatore o manipolarlo. A volte il terzo
approccio viene seguito in maniera quasi automatica, istintiva, ingenua,
ma non per questo è giustificabile.

Ora prendiamo la frase "tutti gli uomini sono uguali".

Nel contesto della rivoluzione francese e della Dichiarazione dei
diritti dell'Uomo del Cittadino, il significato era che la classe nobile
deve lasciare il potere alla borghesia, perché non è giusto operare
discriminazioni in base al casato. Le discriminazioni devono essere
basate sul censo: chi ha i soldi vota.
Per "uomini" si intendevano ovviamente i cittadini francesi maschi,
mentre i selvaggi africani erano considerati una sorta di sub-umani ed
esposti nei giardini zoologici.

Nel contesto della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti il
significato non era molto diverso. La schiavitù era ampiamente accettata.

In seguito la frase è stata riciclata, decontestualizzata, parafrasata,
strumentalizzata, alterata in vari modi.
C'è anche chi la applica agli animali e ti accusa di essere uno
"specista" se sostieni che tra gli animali esistono diverse specie e
operi discriminazioni tra le varie specie.

Attualmente, il contesto da prendere come riferimento suppongo sia la
Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo emanata dall'ONU.
In questo caso il significato è che non ha importanza quale sia la tua
razza, colore, sesso, lingua, religione, o opinione politica: che tu
viva in Italia, in Russia, in India, nella foresta amazzonica, in una
riserva, nel deserto o in un harem, comunque devi adeguarti ai principi
di fondo e valori della rivoluzione francese e dell'indipendenza
americana. Anche questa è uguaglianza: dovete essere tutti come me,
altrimenti vi prendete una scarica di bombe.
Maurizio Pistone
2015-06-21 15:48:59 UTC
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Post by posi
Nel contesto della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti il
significato non era molto diverso. La schiavitù era ampiamente accettata.
nel caso della Dichiarazione di Indipendenza la schiavitù è
evidentemente un buco tremendo, anche perché ormai nella coscienza
comune l'idea che un uomo avesse diritto di comprare e vendere un altro
uomo turbava parecchio le coscienze

la Rivoluzione Francese abolì la schiavitù, anche se con mezze misure e
ripensamenti, ma in Francia all'epoca si sapeva che il problema esisteva

negli Stati Uniti non solo la schiavitù rimase, ma era difesa da alcune
delle menti più illuminate che avevano dato origine alla democrazia e al
sistema democratico

alla fine la schiavitù fu abolita, esattamente per il motivo che è
scritto nella Dichiarazione del 1776: "gli uomini nascono liberi e
uguali"
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
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http://blog.ilpugnonellocchio.it
posi
2015-06-21 17:05:38 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Nel contesto della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti il
significato non era molto diverso. La schiavitù era ampiamente accettata.
nel caso della Dichiarazione di Indipendenza la schiavitù è
evidentemente un buco tremendo, anche perché ormai nella coscienza
comune l'idea che un uomo avesse diritto di comprare e vendere un altro
uomo turbava parecchio le coscienze
la Rivoluzione Francese abolì la schiavitù, anche se con mezze misure e
ripensamenti, ma in Francia all'epoca si sapeva che il problema esisteva
negli Stati Uniti non solo la schiavitù rimase, ma era difesa da alcune
delle menti più illuminate che avevano dato origine alla democrazia e al
sistema democratico
alla fine la schiavitù fu abolita, esattamente per il motivo che è
scritto nella Dichiarazione del 1776: "gli uomini nascono liberi e
uguali"
Quando gli illuministi dicevano che tutti gli uomini sono uguali, non
intendevano dire che si potesse fare a meno della schiavitù o che non
dovessero esserci disparità tra le classi sociali, e nemmeno che la
repubblica fosse migliore della monarchia.

Il fatto che negli Stati Uniti la schiavitù fosse difesa da alcune delle
menti più illuminate dimostra che all'epoca non era affatto percepita
come un contrasto col principio di uguaglianza.
Non dubito che quando, circa un secolo dopo, la schiavitù è stata
abolita, la stessa frase sia stata riciclata con un un nuovo
significato. Ma rimaneva comunque ovvio che le donne non dovessero avere
il diritto al voto.

Oggi quando si parla di uguaglianza tra uomo e donna viene dato per
scontato che comunque nelle competizioni sportive ci possa essere una
separazione e che un uomo non abbia il diritto competere in un
campionato femminile e viceversa.
Maurizio Pistone
2015-06-21 17:13:47 UTC
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Post by posi
Quando gli illuministi dicevano che tutti gli uomini sono uguali, non
intendevano dire che si potesse fare a meno della schiavitù o che non
dovessero esserci disparità tra le classi sociali, e nemmeno che la
repubblica fosse migliore della monarchia.
Il fatto che negli Stati Uniti la schiavitù fosse difesa da alcune delle
menti più illuminate dimostra che all'epoca non era affatto percepita
come un contrasto col principio di uguaglianza.
Non dubito che quando, circa un secolo dopo, la schiavitù è stata
abolita, la stessa frase sia stata riciclata con un un nuovo
significato. Ma rimaneva comunque ovvio che le donne non dovessero avere
il diritto al voto.
la diffusione di una nuova idea non è come accendere la luce - toh, la
lampadina della terza applique del salotto è bruciata, adesso la cambio

si tratta di processi storici che si realizzano nel corso di anni, a
volte di secoli

ma se a distranza di duecentocinquant'anni dalla Dichiarazione di
Indipendenza ci fosse ancora la schiavitù in America, sicuramente
qualcuno noterebbe la contraddizione
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
orpheus
2015-06-21 17:25:38 UTC
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Post by Maurizio Pistone
ma se a distranza di duecentocinquant'anni dalla Dichiarazione di
Indipendenza ci fosse ancora la schiavitù in America, sicuramente
qualcuno noterebbe la contraddizione
Il fatto è che "tutti gli uomini sono uguali",
correttamente inteso, e non secondo l'assurdo significato
che gli ha dato Posi, favorisce la diversità
e non l'uniformità, perché difende l'uguale diritto
e dignità di "categorie" che altrimenti potrebbero
tranquillamente eliminarsi a vicenda.
Come regolarmente succede dove questo "principio" non esiste.
Inutile far esempi, che sono sotto gli occhi di tutti.
posi
2015-06-21 18:36:55 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Quando gli illuministi dicevano che tutti gli uomini sono uguali, non
intendevano dire che si potesse fare a meno della schiavitù o che non
dovessero esserci disparità tra le classi sociali, e nemmeno che la
repubblica fosse migliore della monarchia.
Il fatto che negli Stati Uniti la schiavitù fosse difesa da alcune delle
menti più illuminate dimostra che all'epoca non era affatto percepita
come un contrasto col principio di uguaglianza.
Non dubito che quando, circa un secolo dopo, la schiavitù è stata
abolita, la stessa frase sia stata riciclata con un un nuovo
significato. Ma rimaneva comunque ovvio che le donne non dovessero avere
il diritto al voto.
la diffusione di una nuova idea non è come accendere la luce - toh, la
lampadina della terza applique del salotto è bruciata, adesso la cambio
si tratta di processi storici che si realizzano nel corso di anni, a
volte di secoli
ma se a distranza di duecentocinquant'anni dalla Dichiarazione di
Indipendenza ci fosse ancora la schiavitù in America, sicuramente
qualcuno noterebbe la contraddizione
Io ti ho portato molti esempi di come questa frase sia stata di volta in
volta re-interpretata e abbia assunto significati diversi a seconda del
contesto storico, invitandoti ad applicare quello stesso principio,
giustissimo, che hai ottimamente illustrato qualche post fa'.
Sarebbe sbagliato e anacronistico attribuire a Montesquieu o Jefferson
pensieri che non avevano.
Può darsi che io abbia fatto degli errori in questa mia analisi, e se è
così accetto volentieri delle correzioni.
Però di fare la storia con i "se" non mi pare il caso.
Klaram
2015-06-21 17:30:21 UTC
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Oggi quando si parla di uguaglianza tra uomo e donna viene dato per scontato
che comunque nelle competizioni sportive ci possa essere una separazione e
che un uomo non abbia il diritto competere in un campionato femminile e
viceversa.
Infatti non sono "uguali", l'uomo muscolarmente è più forte, così come
il bue è più forte dell'uomo, e un uomo non fa gare di forza con un
bue, lo doma con altri mezzi... attinenti all'intelligenza. :))

k
orpheus
2015-06-21 17:32:17 UTC
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Post by posi
Oggi quando si parla di uguaglianza tra uomo e donna viene dato per
scontato che comunque nelle competizioni sportive ci possa essere una
separazione e che un uomo non abbia il diritto competere in un campionato
femminile e viceversa.
Infatti non sono "uguali", l'uomo muscolarmente è più forte, così come il
bue è più forte dell'uomo, e un uomo non fa gare di forza con un bue, lo doma
con altri mezzi... attinenti all'intelligenza. :))
la femmina l'intelligenza ce l'ha tra le gambe! >:|
ADPUF
2015-06-21 19:43:59 UTC
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Post by Klaram
Post by posi
Oggi quando si parla di uguaglianza tra uomo e donna viene
dato per scontato che comunque nelle competizioni sportive
ci possa essere una separazione e che un uomo non abbia il
diritto competere in un campionato femminile e viceversa.
Infatti non sono "uguali", l'uomo muscolarmente è più forte,
così come il bue è più forte dell'uomo, e un uomo non fa
gare di forza con un bue, lo doma con altri mezzi...
attinenti all'intelligenza.
:))
Ci sono sport dove la distinzione per genere non c'è.

Mi pare l'equitazione, tiro a segno, e gli scacchi.

O no... boh.

Io di sport e di calcio non so niente.
--
AIOE ³¿³
orpheus
2015-06-21 20:01:09 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Ci sono sport dove la distinzione per genere non c'è.
Mi pare l'equitazione, tiro a segno, e gli scacchi.
O no... boh.
Riporto una risposta che ho trovato dove uomini e donne
gareggiano insieme:

1) Il badminton (c'è un torneo di doppio misto, oltre che di singolo e
di doppio),
2) l'equitazione (dressage, concorso completo, salto ostacoli...) dove
gareggiano insieme uomini e donne, cavalli e cavalle :D...
3) l'ippica, e
4) la vela. Nello specifico, le specialità della vela che si compongono
di equipaggi misti sono il Tornado, il Finn e il 49er!

3 di questi sport sono olimpici (Badminton, Equitazione e Vela), e
anche nelle Olimpiadi uomini e donne gareggiano insieme!

però ci sta pure 'sto Korfball
https://it.wikipedia.org/wiki/Korfball

squadra composta da 4 uomini e 4 donne
Post by ADPUF
Io di sport e di calcio non so niente.
azz... siamo in due, sarà che non abbiamo la TiVì?
vabbè anche all'aradio con 'sto cacio persecutorio
o spengo o cambio, un par di @@
ADPUF
2015-06-21 21:35:26 UTC
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Post by orpheus
Post by ADPUF
Ci sono sport dove la distinzione per genere non c'è.
Mi pare l'equitazione, tiro a segno, e gli scacchi.
O no... boh.
Riporto una risposta che ho trovato dove uomini e donne
1) Il badminton (c'è un torneo di doppio misto, oltre che di
singolo e di doppio),
Mi pare che l'hanno messo anche nel tennis.

E anche nel nuoto sincronizzato a coppie miste, ho visto di
recente sul giornale.
Post by orpheus
2) l'equitazione (dressage, concorso completo, salto
ostacoli...) dove gareggiano insieme uomini e donne, cavalli
e cavalle :D...
E le corse degli asini...
Post by orpheus
3) l'ippica,
che differenza c'è tra ippica ed equitazione?
Post by orpheus
e
4) la vela. Nello specifico, le specialità della vela che si
compongono di equipaggi misti sono il Tornado, il Finn e il
49er!
3 di questi sport sono olimpici (Badminton, Equitazione e
Vela), e anche nelle Olimpiadi uomini e donne gareggiano
insieme!
Sì ma i sport misti sono a coppie miste, non maschi contro
femmine!
Post by orpheus
però ci sta pure 'sto Korfball
https://it.wikipedia.org/wiki/Korfball
squadra composta da 4 uomini e 4 donne
Boh mai sentito.

Mai sentito anche il gioco toscano "palla eh".
Post by orpheus
Post by ADPUF
Io di sport e di calcio non so niente.
azz... siamo in due, sarà che non abbiamo la TiVì?
vabbè anche all'aradio con 'sto cacio persecutorio
Mah il calcio l'ho smesso da ragazzino quando non era più un
gioco ma diventava una cosa seria.
--
AIOE ³¿³
Maurizio Pistone
2015-06-21 15:48:59 UTC
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Post by posi
Attualmente, il contesto da prendere come riferimento suppongo sia la
Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo emanata dall'ONU.
In questo caso il significato è che non ha importanza quale sia la tua
razza, colore, sesso, lingua, religione, o opinione politica: che tu
viva in Italia, in Russia, in India, nella foresta amazzonica, in una
riserva, nel deserto o in un harem, comunque devi adeguarti ai principi
di fondo e valori della rivoluzione francese e dell'indipendenza
americana. Anche questa è uguaglianza: dovete essere tutti come me,
altrimenti vi prendete una scarica di bombe.
a quali altri valori dovremmo adeguarci?
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
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http://blog.ilpugnonellocchio.it
orpheus
2015-06-21 15:57:37 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Attualmente, il contesto da prendere come riferimento suppongo sia la
Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo emanata dall'ONU.
In questo caso il significato è che non ha importanza quale sia la tua
razza, colore, sesso, lingua, religione, o opinione politica: che tu
viva in Italia, in Russia, in India, nella foresta amazzonica, in una
riserva, nel deserto o in un harem, comunque devi adeguarti ai principi
di fondo e valori della rivoluzione francese e dell'indipendenza
americana. Anche questa è uguaglianza: dovete essere tutti come me,
altrimenti vi prendete una scarica di bombe.
a quali altri valori dovremmo adeguarci?
Prendiamo pure l'esempio iniziale,
quello della possibilità di operare avendo una laurea,
io ho fatto vedere le conseguenze, vale a dire
di rendere possibile la possibilità di operare
senza distinzioni di sesso, di razza, di religione, ecc.
a chi possiede una laurea.
Certo se cambia continuamente focus per sostenere
l'insostenibile, non la finiamo più.
Che chiarisca il suo pensiero sull'esempio
che lui ha preso.
orpheus
2015-06-21 16:33:57 UTC
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Post by orpheus
Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Attualmente, il contesto da prendere come riferimento suppongo sia la
Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo emanata dall'ONU.
In questo caso il significato è che non ha importanza quale sia la tua
razza, colore, sesso, lingua, religione, o opinione politica: che tu viva
in Italia, in Russia, in India, nella foresta amazzonica, in una
riserva, nel deserto o in un harem, comunque devi adeguarti ai principi
di fondo e valori della rivoluzione francese e dell'indipendenza
americana. Anche questa è uguaglianza: dovete essere tutti come me,
altrimenti vi prendete una scarica di bombe.
a quali altri valori dovremmo adeguarci?
Prendiamo pure l'esempio iniziale,
quello della possibilità di operare avendo una laurea,
io ho fatto vedere le conseguenze, vale a dire
di rendere possibile la possibilità di operare
senza distinzioni di sesso, di razza, di religione, ecc.
a chi possiede una laurea.
Certo se cambia continuamente focus per sostenere
l'insostenibile, non la finiamo più.
Che chiarisca il suo pensiero sull'esempio
che lui ha preso.
Allora lo ristabilisco io il contesto, visto che, in maniera
molto simile a quella del bispensiero, è andato perso.
Post by orpheus
Sono d'accordo anche io. Però, se è vero che "tutti gli uomini sono
uguali" allora dove sta scritto che i ponti debbano per forza
progettarli gli ingegneri? il prossimo ponte lo facciamo fare ad un
musicista, le operazioni chirurgiche le facciamo fare anche ai
letterati, altrimenti stai facendo una discriminazione.
posi
2015-06-21 16:04:37 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Attualmente, il contesto da prendere come riferimento suppongo sia la
Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo emanata dall'ONU.
In questo caso il significato è che non ha importanza quale sia la tua
razza, colore, sesso, lingua, religione, o opinione politica: che tu
viva in Italia, in Russia, in India, nella foresta amazzonica, in una
riserva, nel deserto o in un harem, comunque devi adeguarti ai principi
di fondo e valori della rivoluzione francese e dell'indipendenza
americana. Anche questa è uguaglianza: dovete essere tutti come me,
altrimenti vi prendete una scarica di bombe.
a quali altri valori dovremmo adeguarci?
Il problema non è a quali valori dovremmo adeguarci noi, ma quelli a cui
devono adeguarsi società del tutto estranee alla nostra.
Maurizio Pistone
2015-06-21 17:09:13 UTC
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Post by posi
Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Attualmente, il contesto da prendere come riferimento suppongo sia la
Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo emanata dall'ONU.
a quali altri valori dovremmo adeguarci?
Il problema non è a quali valori dovremmo adeguarci noi, ma quelli a cui
devono adeguarsi società del tutto estranee alla nostra.
hanno solo da uscire dall'ONU, se non gli va la compagnia
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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Klaram
2015-06-21 17:43:13 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Attualmente, il contesto da prendere come riferimento suppongo sia la
Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo emanata dall'ONU.
a quali altri valori dovremmo adeguarci?
Il problema non è a quali valori dovremmo adeguarci noi, ma quelli a cui
devono adeguarsi società del tutto estranee alla nostra.
hanno solo da uscire dall'ONU, se non gli va la compagnia
Forse sono nell'ONU, ma diversi paesi islamici la Dichiarazione non
l'hanno firmata, perché sono contrari all'abolizione della schiavitù,
all'uguaglianza tra fedeli e "infedeli", all'uguaglianza tra uomo e
donna.
Stranamente tutto questo sembra lasciare tutti piuttosto indifferenti,
compresa la Boldrini.

k
orpheus
2015-06-21 18:00:46 UTC
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Klaram ha scritto:
[...]
Forse sono nell'ONU, ma diversi paesi islamici la Dichiarazione non l'hanno
firmata, perché sono contrari all'abolizione della schiavitù, all'uguaglianza
tra fedeli e "infedeli", all'uguaglianza tra uomo e donna.
Stranamente tutto questo sembra lasciare tutti piuttosto indifferenti,
compresa la Boldrini.
Vedo che contro la Boldrini vanno
soprattutto quelli "intolleranti" con una spiccata tendenza
nell'avere al proprio interno una deriva razzista.
Verso la quale non hanno fatto granché.
Maurizio Pistone
2015-06-21 20:36:03 UTC
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Post by Klaram
Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Attualmente, il contesto da prendere come riferimento suppongo sia la
Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo emanata dall'ONU.
a quali altri valori dovremmo adeguarci?
Il problema non è a quali valori dovremmo adeguarci noi, ma quelli a cui
devono adeguarsi società del tutto estranee alla nostra.
hanno solo da uscire dall'ONU, se non gli va la compagnia
Forse sono nell'ONU, ma diversi paesi islamici la Dichiarazione non
l'hanno firmata, perché sono contrari all'abolizione della schiavitù,
all'uguaglianza tra fedeli e "infedeli", all'uguaglianza tra uomo e
donna.
per adesso è così, patti chiari amicizia lunga, ma credo che le cose
siano destinate a cambiare, in un modo o nell'altro

il fatto che loro si adeguino a noi, o che noi ci adeguiamo a loro, ti
sembra una scelta indifferente?
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
posi
2015-06-21 17:51:52 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Post by Maurizio Pistone
Post by posi
Attualmente, il contesto da prendere come riferimento suppongo sia la
Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo emanata dall'ONU.
a quali altri valori dovremmo adeguarci?
Il problema non è a quali valori dovremmo adeguarci noi, ma quelli a cui
devono adeguarsi società del tutto estranee alla nostra.
hanno solo da uscire dall'ONU, se non gli va la compagnia
Non ne dubito: nessun paese è obbligato a stare nell'ONU, e, se non gli
piace di stare a guardare mentre 5 paesi decidono autonomamente le sorti
del mondo, può anche andarsene.

Sia chiaro che non voglio criticare la struttura dell'ONU, solo
preferirei che tutto ciò venisse chiamato "realismo" o "riconoscimento
della diversità" più che uguaglianza.

Mi sembra un po' come dire "siccome io e te siamo uguali, allora io
comando e tu ubbidisci"

E per dichiarazione sui diritti umani, forse sarebbe stato non dico più
giusto ma più intelligente e lungimirante scriverla tutti insieme,
tenendo conto dei valori di tutti, anziché riciclare la nostra
aggiungendo l'aggettivo "universale".
orpheus
2015-06-21 18:30:50 UTC
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Mi sembra un po' come dire "siccome io e te siamo uguali, allora io comando e
tu ubbidisci"
Intanto abbiamo visto che "tutti gli uomini sono uguali"
non ha il significato che gli davi tu, ma del tutto opposto.

Adesso hai spostato il discorso su questo argomento.
Basta aver letto "L'imperialismo dei diritti umani" di
Antonio Gambino, oppure Danilo Zolo (tra l'altro persona
che conosco) per avere un quadro della situazione.
E per dichiarazione sui diritti umani, forse sarebbe stato non dico più
giusto ma più intelligente e lungimirante scriverla tutti insieme, tenendo
conto dei valori di tutti, anziché riciclare la nostra aggiungendo
l'aggettivo "universale".
Credo cosa irrealistica, quello che possiamo fare
è di averlo come un orizzonte per persuadere e dialogare,
piuttosto usarlo come un randello da tirare in testa,
per lo più avendo sottostanti altri motivi geopolitici
ed economici, di "democrazia preventiva"
posi
2015-06-21 19:08:29 UTC
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Post by orpheus
Post by posi
Mi sembra un po' come dire "siccome io e te siamo uguali, allora io
comando e tu ubbidisci"
Intanto abbiamo visto che "tutti gli uomini sono uguali"
non ha il significato che gli davi tu, ma del tutto opposto.
Abbiamo visto che può significare tutto e il contrario di tutto.
Post by orpheus
Post by posi
E per dichiarazione sui diritti umani, forse sarebbe stato non dico
più giusto ma più intelligente e lungimirante scriverla tutti insieme,
tenendo conto dei valori di tutti, anziché riciclare la nostra
aggiungendo l'aggettivo "universale".
Credo cosa irrealistica, quello che possiamo fare
è di averlo come un orizzonte per persuadere e dialogare,
piuttosto usarlo come un randello da tirare in testa,
per lo più avendo sottostanti altri motivi geopolitici
ed economici, di "democrazia preventiva"
Sull'essere realisti, con me, sfondi una porta aperta. Quello che chiedo
e se è veramente così irrealistico prendere qualche rappresentante delle
varie culture nel mondo (non dico tutte, ma almeno quelle più influenti
a livello economico) e discutere insieme cercando dei diritti umani
realmente condivisi.
Faccio un esempio: se i musulmani non sono d'accordo all'uguaglianza tra
uomo e donna lasciamo che nei paesi loro seguano le loro tradizioni e
puntiamo a fare rispettare sul serio in tutto il mondo il diritto alla
vita (nel quale, a parole, nessuno ha obiezioni).
orpheus
2015-06-21 19:18:16 UTC
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Post by posi
Post by orpheus
posi
Intanto abbiamo visto che "tutti gli uomini sono uguali"
non ha il significato che gli davi tu, ma del tutto opposto.
Abbiamo visto che può significare tutto e il contrario di tutto.
Può significare talmente tutto, che quando hai fatto un esempio
quell'esempio era completamente fuori luogo rispetto
al significato che gli volevi dare...
Anzi, ne aveva uno completamente opposto.
Quindi meglio lasciar perdere, visto come giochi con le parole.
Maurizio Pistone
2015-06-21 20:36:04 UTC
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Post by posi
E per dichiarazione sui diritti umani, forse sarebbe stato non dico più
giusto ma più intelligente e lungimirante scriverla tutti insieme,
tenendo conto dei valori di tutti, anziché riciclare la nostra
aggiungendo l'aggettivo "universale".
be' però da una parte ci sono quelli che non vogliono la schiavitù ecc.
dall'altra quelli che la vogliono, come la mettiamo? Cuius regio eius
servitus?
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
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http://blog.ilpugnonellocchio.it
edevils
2015-06-21 09:22:57 UTC
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On Saturday, June 20, 2015 at 11:50:44 PM UTC+2, posi wrote:

...snip...
Post by posi
La manipolazione della realtà è a mio parere l'aspetto centrale della
neolingua: censurare alcune parole, inventarne altre, o cambiarne il
significato con lo scopo di indurre un pensiero specifico.
A parte l'aspetto odioso dell'imposizione, è comunque interessante discuterne.
Se ogni lemma avesse una corrispondenza biunivoca con il suo significato...
1. Come cambierebbe il nostro modo di esprimerci?
2. Un tale dizionario, quanto reggerebbe prima d'essere travolto dall'uso?
Una voce dalla Germania
2015-06-21 10:03:55 UTC
Permalink
Post by edevils
...snip...
Post by posi
La manipolazione della realtà è a mio parere l'aspetto centrale della
neolingua: censurare alcune parole, inventarne altre, o cambiarne il
significato con lo scopo di indurre un pensiero specifico.
A parte l'aspetto odioso dell'imposizione, è comunque interessante discuterne.
Se ogni lemma avesse una corrispondenza biunivoca con il suo significato...
1. Come cambierebbe il nostro modo di esprimerci?
2. Un tale dizionario, quanto reggerebbe prima d'essere travolto dall'uso?
Le domande presuppongono che esista sempre un significato
perfettamente definibile e condiviso da tutti gli esseri
umani, o almeno da tutti coloro che parlano una data lingua.
Un solo esempio dell'assurdità di questo presupposto, se
quella lingua non è usata esclusivamente da qualche decina
di persone: vi ricordate delle "democrazie popolari", quegli
Stati che non erano per nulla democratici, dato che si
poteva votare solo per l'unica lista candidata alle
elezioni, ed erano estremamente impopolari, come si è visto
nell'autunno 1989?
edevils
2015-06-21 20:18:44 UTC
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Post by Una voce dalla Germania
Post by edevils
...snip...
Post by posi
La manipolazione della realtà è a mio parere l'aspetto centrale della
neolingua: censurare alcune parole, inventarne altre, o cambiarne il
significato con lo scopo di indurre un pensiero specifico.
A parte l'aspetto odioso dell'imposizione, è comunque interessante discuterne.
Se ogni lemma avesse una corrispondenza biunivoca con il suo significato...
1. Come cambierebbe il nostro modo di esprimerci?
2. Un tale dizionario, quanto reggerebbe prima d'essere travolto dall'uso?
Le domande presuppongono che esista sempre un significato
perfettamente definibile e condiviso da tutti gli esseri
umani, o almeno da tutti coloro che parlano una data lingua.
Un solo esempio dell'assurdità di questo presupposto, se
quella lingua non è usata esclusivamente da qualche decina
di persone: vi ricordate delle "democrazie popolari", quegli
Stati che non erano per nulla democratici, dato che si
poteva votare solo per l'unica lista candidata alle
elezioni, ed erano estremamente impopolari, come si è visto
nell'autunno 1989?
Nel tuo esempio la discrasia è tra cosa e sua etichetta.
"Democrazie" poco democratiche!
Nella nostra lingua aggiungiamo "reali" per rimarcare la distanza dall'ideale.
La Neolingua, invece, conierebbe un termine ad hoc per evitare ambiguità.
orpheus
2015-06-21 20:27:33 UTC
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edevils ha scritto:
[...]
Post by edevils
Nel tuo esempio la discrasia è tra cosa e sua etichetta.
"Democrazie" poco democratiche!
Nella nostra lingua aggiungiamo "reali" per rimarcare la distanza
dall'ideale. La Neolingua, invece, conierebbe un termine ad hoc per evitare
ambiguità.
In nessun altro sistema di governo le parole sono importanti come in
democrazia: la democrazia è discussione, è ragionamento comune, si
fonda sulla circolazione delle opinioni e delle convinzioni, e lo
strumento privilegiato di questa circolazione sono le parole.

Il rapporto fra ricchezza delle parole e ricchezza di possibilità (e
dunque di democrazia) è dimostrato anche dalla ricerca scientifica,
medica e criminologica: i ragazzi più violenti possiedono strumenti
linguistici scarsi e inefficaci, sul piano del lessico, della
grammatica e della sintassi. Non sono capaci di gestire una
conversazione, non riescono a modulare lo stile della comunicazione –
il tono, il lessico, l’andamento – in base agli interlocutori e al
contesto. Non sanno sentire, non sanno nominare le proprie emozioni.
Spesso non sanno raccontare storie. […] La povertà della comunicazione,
insomma, si traduce in povertà dell’intelligenza, in doloroso
soffocamento delle emozioni.
http://gabriellagiudici.it/i-principi-della-neolingua/
Maurizio Pistone
2015-06-20 10:48:43 UTC
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Post by a***@gmail.com
E questo perché l'umanista Pistone, seppur scazzatissimo, è rimasto pur
sempre un idealista vetero-comunista
mi piacerebbe sapere di questi quattro termini

comunista
idealista
scazzatissimo
umanista
vetero

(che riporto in rigoroso ordine alfabetico) qual è quello che ti suscita
il più forte ed istintivo disprezzo

un'ideuzza ce l'avrei, ma di' un po' tu
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
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a***@gmail.com
2015-06-20 11:48:03 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by a***@gmail.com
E questo perché l'umanista Pistone, seppur scazzatissimo, è rimasto pur
sempre un idealista vetero-comunista
mi piacerebbe sapere di questi quattro termini
comunista idealista scazzatissimo umanista vetero
qual è quello che ti suscita il più forte ed istintivo disprezzo
"scazzatissimo", ovvio. C'era pure la concessiva.

trad.: "ti stimo benché malmostoso".

Disprezzo è una parola totalmente inappropriata, gli altri aggettivi erano palesemente valori positivi che condivido o ho condiviso in passato.


ciao
ADPUF
2015-06-21 19:23:15 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Post by a***@gmail.com
E questo perché l'umanista Pistone, seppur scazzatissimo, è
rimasto pur sempre un idealista vetero-comunista
mi piacerebbe sapere di questi quattro termini
comunista
idealista
scazzatissimo
umanista
vetero
(che riporto in rigoroso ordine alfabetico) qual è quello che
ti suscita il più forte ed istintivo disprezzo
un'ideuzza ce l'avrei, ma di' un po' tu
Ma vetero-comunista in che cosa differisce da neo-comunista?
--
AIOE ³¿³
orpheus
2015-06-21 19:33:53 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Post by Maurizio Pistone
Post by a***@gmail.com
E questo perché l'umanista Pistone, seppur scazzatissimo, è
rimasto pur sempre un idealista vetero-comunista
mi piacerebbe sapere di questi quattro termini
comunista
idealista
scazzatissimo
umanista
vetero
(che riporto in rigoroso ordine alfabetico) qual è quello che
ti suscita il più forte ed istintivo disprezzo
un'ideuzza ce l'avrei, ma di' un po' tu
Ma vetero-comunista in che cosa differisce da neo-comunista?
uno è vecchio l'altro è tipo Matrix
a***@gmail.com
2015-06-21 20:56:58 UTC
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Post by ADPUF
E questo perché l'umanista Pistone, seppur scazzatissimo, č
rimasto pur sempre un idealista vetero-comunista
Ma vetero-comunista in che cosa differisce da neo-comunista?
il vetero comunista ha la verità in tasca.

il neo-comunista (oggi PD) ha in tasca i soldi.
orpheus
2015-06-21 21:17:37 UTC
Permalink
Post by a***@gmail.com
Post by ADPUF
E questo perché l'umanista Pistone, seppur scazzatissimo, č
rimasto pur sempre un idealista vetero-comunista
Ma vetero-comunista in che cosa differisce da neo-comunista?
il vetero comunista ha la verità in tasca.
Più che alla verità ci si riferisce a qualcosa di superato.
Oppure si usa in maniera dispregiativa per etichettare
un qualche avversario politico di sinistra.
Post by a***@gmail.com
il neo-comunista (oggi PD) ha in tasca i soldi.
Neo-comunista il PD?
neocomunista s. m. e f. e agg. [comp. di neo- e comunista] (pl. m. -i).
– Chi, o che, appartiene ad uno dei movimenti politici di ispirazione
marxista sorti nei Paesi dell’Europa orientale dopo la caduta dei
regimi comunisti: l’avanzata dei n.; la vittoria n. alle ultime
elezioni.

In quanto ai soldi fai confusione con qualche altro partito,
il cui capo è un grosso imprenditore, che con i soldi
un partito è riuscito a fondarlo e costruirci delle alleanze.
Tante cavolate non possono essere un caso, ci deve
essere una qualche "predisposizione" politica, mi sa
ADPUF
2015-06-21 21:34:07 UTC
Permalink
Il giorno domenica 21 giugno 2015 21:22:59 UTC+2, ADPUF ha
Post by ADPUF
Post by a***@gmail.com
E questo perché l'umanista Pistone, seppur scazzatissimo,
č rimasto pur sempre un idealista vetero-comunista
Ma vetero-comunista in che cosa differisce da neo-comunista?
il vetero comunista ha la verità in tasca.
Falso!

Il vero vetero-comunista in tasca cià l'Unità, col titolo ben
in vista.
il neo-comunista (oggi PD) ha in tasca i soldi.
Eh, beh, se riesci a vedere comunismo nel PD, complimenti!
--
AIOE ³¿³
orpheus
2015-06-20 10:50:17 UTC
Permalink
Post by a***@gmail.com
Post by posi
Post by posi
Solo che questo contraddice l'affermazione che gli uomini siano tutti
uguali.
no
devo dedurre, allora, che per te non sia una forma di discriminazione
stabilire che solo i medici possano operare?
L'umanista Pistone trova che le ambiguità lessicali, anziché un difetto come
penserebbe lo scientista, rendono + sàpido il discorso, inoltre ai tempi gli
servivano x distinguere rapidamente gli studenti tonti da quelli svegli, e
infine come osserva il dolce orpheus è ultimamente inacidito.
[...]

Ciò non m'impedisce di poter valutare i discorsi seri,
in questo caso quello di Pistone, dalle cazzate, vale dire le vostre.
E di potermi accodare a Pistone, quando dice che non è una
discriminazione.

Per i tonti posso aggiungere quando potrebbe essere una
discriminazione il fatto di non poter operare pur avendo una laurea,
ma dubito che possa chiarire qualcosa che, a qualsiasi persone
senziente, dovrebbe essere già chiara di suo.

Non possono operare, anche se con laurea:
- le donne
- i negri
- gli omosessuali
- quelli di Rifondazione Comunista
- i ROM
- chi ha la tessera della CGIL
- i madrelingua tedeschi
- i grassi, gli anoressici, quelli più alti di 2 metri
- quelli che hanno l'ernia
- i musulmani
- i gobbi
Fathermckenzie
2015-06-20 11:31:53 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
i grassi
basta con la discriminazione
--
Et interrogabant eum turbae dicentes: “Quid ergo faciemus?”.
Respondens autem dicebat illis: “Qui habet duas tunicas,
det non habenti; et, qui habet escas, similiter faciat”.
(Ev. sec. Lucam 3,10-11)
orpheus
2015-06-20 11:34:22 UTC
Permalink
Post by Fathermckenzie
Post by Maurizio Pistone
i grassi
basta con la discriminazione
+ gli anarchici! >:|
ADPUF
2015-06-21 19:23:26 UTC
Permalink
Post by orpheus
- le donne
- i negri
- gli omosessuali
- quelli di Rifondazione Comunista
- i ROM
- chi ha la tessera della CGIL
- i madrelingua tedeschi
- i grassi, gli anoressici, quelli più alti di 2 metri
- quelli che hanno l'ernia
- i musulmani
- i gobbi
E anche quelli che hanno letto Borges!
--
AIOE ³¿³
orpheus
2015-06-21 19:38:27 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Post by orpheus
- le donne
- i negri
- gli omosessuali
- quelli di Rifondazione Comunista
- i ROM
- chi ha la tessera della CGIL
- i madrelingua tedeschi
- i grassi, gli anoressici, quelli più alti di 2 metri
- quelli che hanno l'ernia
- i musulmani
- i gobbi
E anche quelli che hanno letto Borges!
e per estensione pure ciechi e Cechi!
(anche se non l'hanno letto)
ADPUF
2015-06-21 18:41:34 UTC
Permalink
Post by posi
Post by ADPUF
D'altra parte se si pensa che "il popolo è ignorante" si
finisce per farsi governare dalle élite oligarchiche più o
meno "illuminate".
Ma in questo caso il popolo non è ignorante. Dal suo punto di
vista è a conoscenza di verità occulte, complotti
internazionali, segreti di stato, cure contro il cancro che
le case farmaceutiche vorrebbero tenere nascoste... è un
popolo molto "informato"!
Non possiamo nemmeno dare la colpa ad internet per tutto
questo: mai come all'epoca di internet è stato così facile e
veloce sbugiardare le bufale.
Quello che dobbiamo chiederci è perché *nonostante* internet
le bufale siano così diffuse. Per quale motivo piu' una
notizia è inverosimile e meno ci si cura di verificarla.
Forse c'è un desiderio inconscio di fuggire da una realtà che
non piace.
Popolo sfiduciato nei confronti delle "autorità ufficiali",
così molti si fidano di "autorità alternative".

Bisognerebbe chiedersi perché le cose sono cambiate: una volta
il progresso era positivo, gli scienziati ci curavano le
malattie, la plastica era meglio del legno, il latte in
polvere era meglio della mammella ecc.
Post by posi
Post by ADPUF
"in medio stat virus".
(sì lo so, ma mi piace + col refuso)
però così ha il significato opposto!
Beh, ormai anche la fuffa è "virale"!
:-)
--
AIOE ³¿³
Maurizio Pistone
2015-06-21 20:36:04 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Popolo sfiduciato nei confronti delle "autorità ufficiali",
così molti si fidano di "autorità alternative".
la cosa buffa è che quelli che per principio non credono alle "verità
ufficiali" e all'autorità delgi "accademici", appena trovano un singolo
autore che la pensa come loro, gli si votano completamente, e ti
tempestano "dovete leggere questo, lì è spiegato tutto, da quando l'ho
letto ho aperto gli occhi, ma i poteri forti ecc."
Post by ADPUF
Bisognerebbe chiedersi perché le cose sono cambiate: una volta
il progresso era positivo, gli scienziati ci curavano le
malattie, la plastica era meglio del legno, il latte in
polvere era meglio della mammella ecc.
"progresso", secondo i suoi inventori inventori, gli illuministi del
'700, non è solo una maggior potenza delle forze produttive, ma in primo
luogo un miglioramento delle conoscenze, una maggior capacità critica,
una più diffusa attenzione ai bisogni

il motore a scoppio e la plastica, il forcipe e il chinino sono stati un
progresso rispetto a quello che c'era prima, anche la ghigliottina
rispetto allo sventramento, ma periodicamente arriva un momento in cui
l'umanità pensa di avere diritto a qualcosa di meglio
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
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http://blog.ilpugnonellocchio.it
orpheus
2015-06-19 05:24:32 UTC
Permalink
Post by ADPUF
D'altra parte se si pensa che "il popolo è ignorante" si
finisce per farsi governare dalle élite oligarchiche più o
meno "illuminate".
Però chi conosce un po' la psicologia sociale sa quanto
il popolo/massa possa pisciare fuori dal vaso
e farsi fascinare anche dalla peggiore autorità/autoritarismo
esistente in circolazione.
E che questo può anche essere "democratico"
in quanto possono acquistare legalmente la maggioranza.

Questa, a mio parere, è la situazione attuale,
c'è una massa critica (ma non "critica") disposta
a seguire qualsiasi pifferaio per soddisfare
la propria emotività che viene dalla "pancia".
Credo anche che un po' si limitino certi politici,
perché, in definitiva, un po' di contrappesi
interni ed internazionali esistono.
Altrimenti saremmo belli che del gatto.
Post by ADPUF
"in medio stat virus".
(sì lo so, ma mi piace + col refuso)
Ma anche "virtus" nel senso che la battaglia
é su due fronti, verso quelle autorità pubbliche
che soffiano sul fuoco, e verso quella massa,
storicamente beota, pronta ad infiammarsi
sugli stessi motivi xenofobi e razzisti
(salvo passarli come sicurezza ed altruismo).
Solo che dire le cose come stanno veramente
è poco redditizio, perché sono anche "voti".
ADPUF
2015-06-21 18:41:57 UTC
Permalink
Post by orpheus
Post by ADPUF
D'altra parte se si pensa che "il popolo è ignorante" si
finisce per farsi governare dalle élite oligarchiche più o
meno "illuminate".
Però chi conosce un po' la psicologia sociale sa quanto
il popolo/massa possa pisciare fuori dal vaso
e farsi fascinare anche dalla peggiore autorità/autoritarismo
esistente in circolazione.
Infatti, l'ho scritto anche in altro messaggio, non si fidano
più delle autorità "ufficiali" e invece si affidano ad altre
autorità percepite come "più vere" e "meno compromesse" con
qualche tipo di potere perverso.
Post by orpheus
E che questo può anche essere "democratico"
in quanto possono acquistare legalmente la maggioranza.
Eh, c'è questo rischio.
In altri posti hanno vinto le elezioni i fanatici religiosi e
si è visto il risultato.
Post by orpheus
Questa, a mio parere, è la situazione attuale,
c'è una massa critica (ma non "critica") disposta
a seguire qualsiasi pifferaio per soddisfare
la propria emotività che viene dalla "pancia".
Credo anche che un po' si limitino certi politici,
perché, in definitiva, un po' di contrappesi
interni ed internazionali esistono.
Altrimenti saremmo belli che del gatto.
Post by ADPUF
"in medio stat virus".
(sì lo so, ma mi piace + col refuso)
Ma anche "virtus" nel senso che la battaglia
é su due fronti, verso quelle autorità pubbliche
che soffiano sul fuoco, e verso quella massa,
storicamente beota, pronta ad infiammarsi
sugli stessi motivi xenofobi e razzisti
(salvo passarli come sicurezza ed altruismo).
Solo che dire le cose come stanno veramente
è poco redditizio, perché sono anche "voti".
Una buona parte della massa è "senza padrone", non capisce più
niente, non crede in niente e non vota nemmeno più.
--
AIOE ³¿³
orpheus
2015-06-19 07:45:48 UTC
Permalink
Moltissime persone con cui hai a che fare nella vita di tutti i giorni sono
intimamente convinte che lo zucchero di barbabietola o la farina bianca siano
dei veleni
[...]

Veleni no, ma mediamente dello zucchero sarebbe bene
usarne poco, poi meglio la farina integrale rispetto
a quella bianca; integrale integrale,non bianca + crusca.
Con tutti i diabetici, o le propensioni al diabete
che ci sono a giro, pubblicizzare zucchero e farina
bianca come "non veleni" mi pare fuori luogo.
Maurizio Pistone
2015-06-19 08:55:43 UTC
Permalink
Post by orpheus
Veleni no, ma mediamente dello zucchero sarebbe bene
usarne poco
data l'età media dei frequentatori di Usenet, questi consigli sono
preziosi...
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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http://blog.ilpugnonellocchio.it
orpheus
2015-06-19 09:35:18 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by orpheus
Veleni no, ma mediamente dello zucchero sarebbe bene
usarne poco
data l'età media dei frequentatori di Usenet, questi consigli sono
preziosi...
Io ormai sono anni che non metto più zucchero nel caffè.
All'inizio mi faceva schifo.
Dopo diversi anni l'ho riprovato con lo zucchero
(so essere "ligio" quando mi ci metto)
e mi ha fatto schifo.
Insomma, tutta questione d'abitudine. Siamo abituati
a cibi zuccherati oppure salati, che alla fine
ricoprono anche sfumature di sapore del cibo originario.

Così non salo nemmeno l'acqua per la pasta.
Aggiungo solo un po' di sale dopo che è cotta,
quindi la pasta non l'assorbe e se ne consuma
molto di meno.
Maurizio Pistone
2015-06-19 11:02:31 UTC
Permalink
Post by orpheus
Io ormai sono anni che non metto più zucchero nel caffè.
All'inizio mi faceva schifo.
Dopo diversi anni l'ho riprovato con lo zucchero
(so essere "ligio" quando mi ci metto)
e mi ha fatto schifo.
Insomma, tutta questione d'abitudine. Siamo abituati
a cibi zuccherati oppure salati, che alla fine
ricoprono anche sfumature di sapore del cibo originario.
Così non salo nemmeno l'acqua per la pasta.
Aggiungo solo un po' di sale dopo che è cotta,
quindi la pasta non l'assorbe e se ne consuma
molto di meno.
siamo compagni di sventure

(io però sono molto meno ligio)
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
orpheus
2015-06-19 11:12:25 UTC
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Maurizio Pistone ha scritto:
[...]
Post by Maurizio Pistone
siamo compagni di sventure
orpo... scordavo
+ movimento fisico giornaliero
di buona lena per almeno un'ora
Post by Maurizio Pistone
(io però sono molto meno ligio)
nel movimento pure io sono poco ligio
ed invece ho toccato con mano quanto sia importante...
su quello devo "inligirmi" :-/
edevils
2015-06-20 11:41:36 UTC
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Post by orpheus
Io ormai sono anni che non metto più zucchero nel caffè.
Neanch'io.
Post by orpheus
Così non salo nemmeno l'acqua per la pasta.
Idem.

Il punto però è se anche i familiari cambiano abitudini.
Altrimenti, almeno per la pasta, è complicato! :)
posi
2015-06-19 18:18:36 UTC
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Post by orpheus
Post by posi
Moltissime persone con cui hai a che fare nella vita di tutti i giorni
sono intimamente convinte che lo zucchero di barbabietola o la farina
bianca siano dei veleni
[...]
Veleni no, ma mediamente dello zucchero sarebbe bene
usarne poco,
Di non mangiare troppo zucchero me lo diceva anche mia mamma quando ero
bambino.
La notizia straordinaria è che adesso lo zucchero è diventato un veleno:
non dirmi che non lo sapevi, ci sono articoli che girano su fb
sottoscritti e condivisi da moltissime persone, anche laureate.
Post by orpheus
poi meglio la farina integrale rispetto
a quella bianca;
Il mulino non è proprio un'invenzione recentissima tirata fuori dalle
multinazionali per avvelenare il popolo: l'abburattamento si fa perché
in generale "è meglio" la farina bianca. Nella nostra società attuale,
in cui paradossalmente ci si ammala per malattie legate al benessere e
al troppo nutrimento, mangiare farina piena di crusca (che non è
nutriente però è utile a riempire lo stomaco) può essere un modo,
seppure molto blando, di prevenire l'obesità. Da qui a concludere che la
farina bianca sia un veleno ce ne passa molto.
Post by orpheus
Con tutti i diabetici, o le propensioni al diabete
che ci sono a giro, pubblicizzare zucchero e farina
bianca come "non veleni" mi pare fuori luogo.
Potresti sviluppare meglio il concetto? Non ho capito bene cos'è che
trovi fuori luogo.
Maurizio Pistone
2015-06-19 18:31:26 UTC
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Post by posi
mangiare farina piena di crusca (che non è
nutriente però è utile a riempire lo stomaco) può essere un modo,
seppure molto blando, di prevenire l'obesità
e aiuta la funzione intestinale
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
orpheus
2015-06-19 18:42:50 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by posi
mangiare farina piena di crusca (che non è
nutriente però è utile a riempire lo stomaco) può essere un modo,
seppure molto blando, di prevenire l'obesità
e aiuta la funzione intestinale
c'è anche un'altra cosa, forse la più importante,
i cereali integrali hanno un basso indice glicemico,
quelli raffinati alto;
quindi nell'ottica di prevenzione del diabete
vanno molto meglio
però integrali integrali, non doppio 0 + crusca

per il resto sono completamente d'accordo con
l'altra tua risposta.
posi
2015-06-19 19:36:11 UTC
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Post by orpheus
Post by Maurizio Pistone
mangiare farina piena di crusca (che non è nutriente però è utile a
riempire lo stomaco) può essere un modo, seppure molto blando, di
prevenire l'obesità
e aiuta la funzione intestinale
c'è anche un'altra cosa, forse la più importante,
i cereali integrali hanno un basso indice glicemico,
quelli raffinati alto;
quindi nell'ottica di prevenzione del diabete
vanno molto meglio
Non è un'altra cosa, è sempre la stessa: basso indice glicemico
significa che è poco nutriente. Solo in minima parte viene assorbita e
il resto... da qualche parte deve pure uscire.
orpheus
2015-06-19 21:21:53 UTC
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Post by orpheus
Post by Maurizio Pistone
mangiare farina piena di crusca (che non è nutriente però è utile a
riempire lo stomaco) può essere un modo, seppure molto blando, di
prevenire l'obesità
e aiuta la funzione intestinale
c'è anche un'altra cosa, forse la più importante,
i cereali integrali hanno un basso indice glicemico,
quelli raffinati alto;
quindi nell'ottica di prevenzione del diabete
vanno molto meglio
Non è un'altra cosa, è sempre la stessa: basso indice glicemico significa che
è poco nutriente. Solo in minima parte viene assorbita e il resto... da
qualche parte deve pure uscire.
L'IG dipende da diversi fattori, non solo dal più o meno nutriente,
in questo caso rallenta l'azione dell'amilasi riducendo l'assorbimento
di glucosio
edevils
2015-06-20 12:02:39 UTC
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Post by orpheus
Post by Maurizio Pistone
Post by posi
mangiare farina piena di crusca (che non è
nutriente però è utile a riempire lo stomaco) può essere un modo,
seppure molto blando, di prevenire l'obesità
e aiuta la funzione intestinale
c'è anche un'altra cosa, forse la più importante,
i cereali integrali hanno un basso indice glicemico,
quelli raffinati alto;
quindi nell'ottica di prevenzione del diabete
vanno molto meglio
però integrali integrali, non doppio 0 + crusca
per il resto sono completamente d'accordo con
l'altra tua risposta.
La mia prima colazione:
una ciotola di chicchi d'avena schiacciati (cosiddetti "fiocchi"),
arricchita di volta in volta secondo il gusto e l'occasione
con gherigli di noce, mandorle, bacche, altra frutta,
il tutto bagnato con latte tiepido e caffè se mi va.
Non so se mi farà campare cent'anni, ma la trovo più soddisfacente
del tradizionale cornetto e simili, sotto molti aspetti.
orpheus
2015-06-20 12:26:02 UTC
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Post by edevils
una ciotola di chicchi d'avena schiacciati (cosiddetti "fiocchi"),
arricchita di volta in volta secondo il gusto e l'occasione
con gherigli di noce, mandorle, bacche, altra frutta,
il tutto bagnato con latte tiepido e caffè se mi va.
Non so se mi farà campare cent'anni, ma la trovo più soddisfacente
del tradizionale cornetto e simili, sotto molti aspetti.
Io ho preso quasi l'abitudine la mattina
di farmi una bella "sbroscia" di passato di verdura
con dentro tette biscottate integrali :-)

Pure io tutti i giorni mangio qualche noce,
come rompifame, ad esempio una mela e due noci,
anche per le vitamine liposolubili,
oltre al fatto che mi piacciono.
orpheus
2015-06-20 12:41:45 UTC
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edevils ha scritto:
[...]
Post by edevils
Non so se mi farà campare cent'anni, ma la trovo più soddisfacente
del tradizionale cornetto e simili, sotto molti aspetti.
Il fatto non è nemmeno quanto si campa, ma *come* si campa.
Quando con un'alimentazione più adeguata, un po' di sano movimento,
uno si sente meglio e fa delle salite senza avere il fiatone,
invece che quasi infermarsi, mi par cosa per cui si potrebbe anche
mettere un c'ero alla Madonna B-)
Maurizio Pistone
2015-06-19 18:31:26 UTC
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Post by posi
Post by orpheus
Veleni no, ma mediamente dello zucchero sarebbe bene
usarne poco,
Di non mangiare troppo zucchero me lo diceva anche mia mamma quando ero
bambino.
non dirmi che non lo sapevi, ci sono articoli che girano su fb
sottoscritti e condivisi da moltissime persone, anche laureate.
lo zucchero una volta costava molto, quindi se ne usava poco; adesso lo
zucchero è un componente molto a buon mercato, quindi può riempire i
cibi spazzatura

lo stesso per quanto riguarda le carni molto grasse, la farina bianca,
oli vegetali di vario genere ecc.

una volta povertà significava scarsità di cibo: adesso povertà significa
cibi di cattiva qualità: moltissime calorie, molto sale, molti grassi di
tutti i generi ecc. e sapori molto forti per attirare i consumatori

la Nutella contiene più del 50% di zucchero: è una quantità enorme
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
orpheus
2015-06-19 19:01:05 UTC
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Maurizio Pistone ha scritto:
[...]
Post by Maurizio Pistone
una volta povertà significava scarsità di cibo: adesso povertà significa
cibi di cattiva qualità: moltissime calorie, molto sale, molti grassi di
tutti i generi ecc. e sapori molto forti per attirare i consumatori
[...]

E per mascherare materie prime di pessima qualità.
Dragonòt
2015-06-19 21:23:44 UTC
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ci sono articoli che girano su fb sottoscritti e condivisi da moltissime
persone, anche laureate.
Rieccoci ...



---
"Never argue with a fool, onlookers may not be able to tell the difference"
(Mark Twain)
orpheus
2015-06-19 21:26:27 UTC
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Post by Dragonòt
ci sono articoli che girano su fb sottoscritti e condivisi da moltissime
persone, anche laureate.
Rieccoci ...
poi questa "idalizzazione" delle persone laureate, non la capisco.
Sono persone laureate che smerciano l'omeopatia
edevils
2015-06-19 09:21:32 UTC
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Post by Fathermckenzie
L'altro giorno, mentre aspettavo l'inizio dello scrutinio (causa
sciopero li abbiamo fatti tutti in due giorni, tranne quelli terminali)
Invece, fare sciopero nel periodo degli scrutini è proprio intelligente, certo.

...
Post by Fathermckenzie
uno di quei giornali (non ricordo quale) che parecchie donne divorano.
E i maschietti "divorano" la Gazza. Ma tu chiamale, se vuoi, "evasioni".
orpheus
2015-06-19 09:45:05 UTC
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edevils ha scritto:
[...]
Post by edevils
E i maschietti "divorano" la Gazza. Ma tu chiamale, se vuoi, "evasioni".
Orribile. Anticipo Sabato, gioco Domenica,
posticipo Lunedì, coppe varie durante la settimana...
non se ne può più
quasi quasi mi leggo Grand Hotel LOL
http://www.didaweb.net/fuoriregistro/leggi.php?a=3742
Dragonòt
2015-06-20 22:33:30 UTC
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A proposito: titolo auto-referenziale?!
(auto-referenziale riferito al titolo)


---
"Never argue with a fool, onlookers may not be able to tell the difference"
(Mark Twain)
orpheus
2015-06-21 06:25:03 UTC
Permalink
Post by Dragonòt
A proposito: titolo auto-referenziale?!
(auto-referenziale riferito al titolo)
"Il medium è il messaggio"? (cit.)
Post by Dragonòt
---
"Never argue with a fool, onlookers may not be able to tell the difference"
(Mark Twain)
Se vuole essere la firma non funziona,
due trattini + spazio per tagliarla

--
Potete fregare tutti, e sempre, se la pubblicità è ben fatta e il
budget è abbastanza alto (Joseph E. Levine)
ADPUF
2015-06-21 19:24:26 UTC
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Post by Dragonòt
A proposito: titolo auto-referenziale?!
(auto-referenziale riferito al titolo)
A proposito di "a proposito", verrebbe a proposito una
spiegazione.
Post by Dragonòt
---
"Never argue with a fool, onlookers may not be able to tell
the difference" (Mark Twain)
Due trattini e uno spazio!
Grazie.
--
AIOE ³¿³
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