Discussione:
Il blogger è responsabile solo dei messaggi firmati da lui
(troppo vecchio per rispondere)
l***@email.it
2010-04-24 06:57:02 UTC
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http://www.corriere.it/cronache/10_aprile_23/blog-tribunale_b055985a-4f04-11df-975b-00144f02aabe.shtml

Il tribunale di aosta: «non è equiparabile a un direttore di giornale»

Il blogger è responsabile solo dei messaggi firmati da lui

L'imputato è stato condannato a un'ammenda soltanto per gli scritti
che aveva pubblicato a suo nome

AOSTA - Le responsabilità di un blogger non sono le stesse di un
direttore di un giornale. Riformando la sentenza di primo grado, la
terza sezione della Corte di Appello di Torino (presidente-relatore
Gustavo Witzel) si è così espressa confermando solo in parte la
condanna nei confronti di un blogger aostano (Roberto Mancini,
giornalista di 63 anni), difeso dall'avvocato Caterina Malavenda.
All'imputato è stata inflitta una pena pecuniaria di 1.000 euro per
diffamazione relativamente a due post da lui stesso firmati.

I POST NON FIRMATI SONO DA CONSIDERARSI ANONIMI - È invece stato
assolto dal reato di omesso controllo: secondo il giudice tutti i post
che non sono scritti dal gestore del blog devono essere considerati
anonimi. In primo grado Mancini era stato condannato a 3mila euro di
ammenda e a 8mila euro di risarcimento. «Colui che gestisce un blog -
era scritto nelle motivazioni - altro non è che il direttore
responsabile dello stesso, pur se non viene formalmente utilizzata
tale forma semantica per indicare la figura del gestore e proprietario
di un sito internet. Ma, evidentemente, la posizione di un direttore
di una testata giornalistica stampata e quella di chi gestisce un blog
(e che, infatti, può cancellare messaggi) è, mutatis mutandis,
identica». L' inchiesta era stata avviata dalla Polizia Postale di
Aosta in seguito alle denunce per diffamazione presentate da quattro
giornalisti valdostani contro l'anonimo autore del blog "Il bolscevico
stanco". Solidarietà a Mancini era stata espressa da Reporters sans
frontieres.


23 aprile 2010
ngw
2010-04-24 07:15:48 UTC
Permalink
CUT
Che bello, una sentenza opposta a quella di Google, che da provider
passa ad una posizione giuridica molto vicina a quella del canale
televisivo.
Ancora un paio di sentenze a cazzo (perchè anche questa lo è) e
finalmente i giudici potranno giudicare questi casi in base a metodi
altamente scientifici come "il gioco della bottiglia" e
"topitopitopitò, a chi tocca non lo so".
Senza parole.

ngw
--
Nicholas Wieland (ngw)
Zooppa CTO
911 Western Avenue, Suite 420
Seattle, WA 98104 US
l***@email.it
2010-04-25 11:45:24 UTC
Permalink
Post by ngw
CUT
Che bello, una sentenza opposta a quella di Google, che da provider
passa ad una posizione giuridica molto vicina a quella del canale
televisivo.
Ancora un paio di sentenze a cazzo (perchè anche questa lo è) e
mi domando come mai tante persone non abbiano intrapreso la carriera
di magistrato, invece che quella di tassista o programmatore. eppure
non è pagata malaccio.

questa sentenza riguarda casi di diffamazione. la sentenza di google
riguardava violazioni della normativa sulla privacy (gli utenti non
sono stati avvisati adeguatamente degli obblighi che si assumevano
uploadando video che raffigurano terzi). mele, arance, questo
discorso qui.

il fatto che i casini siano successi in tutti e due i casi perché
qualcuno ha uploadato contenuti sul sito di qualcun altro non
c'entra. è una similutidine troppo generica. io, fai caso, vado in
auto a fare una rapina in banca, tu vai in auto a trovare tua zia, in
tutti e due i casi andiamo in auto: non c'entra.
Andrea D'Amore
2010-04-25 16:51:39 UTC
Permalink
In article
Post by l***@email.it
mi domando come mai tante persone non abbiano intrapreso la carriera
di magistrato, invece che quella di tassista o programmatore. eppure
non è pagata malaccio.
C'è il concorso.
ngw
2010-04-25 20:31:24 UTC
Permalink
Post by l***@email.it
Post by ngw
CUT
Che bello, una sentenza opposta a quella di Google, che da provider
passa ad una posizione giuridica molto vicina a quella del canale
televisivo.
Ancora un paio di sentenze a cazzo (perchè anche questa lo è) e
mi domando come mai tante persone non abbiano intrapreso la carriera
di magistrato, invece che quella di tassista o programmatore. eppure
non è pagata malaccio.
Anche fare l'executive non va male.
Post by l***@email.it
questa sentenza riguarda casi di diffamazione. la sentenza di google
riguardava violazioni della normativa sulla privacy (gli utenti non
sono stati avvisati adeguatamente degli obblighi che si assumevano
uploadando video che raffigurano terzi). mele, arance, questo
discorso qui.
Falso, la causa era anche per diffamazione.
Post by l***@email.it
il fatto che i casini siano successi in tutti e due i casi perché
qualcuno ha uploadato contenuti sul sito di qualcun altro non
c'entra. è una similutidine troppo generica. io, fai caso, vado in
auto a fare una rapina in banca, tu vai in auto a trovare tua zia, in
tutti e due i casi andiamo in auto: non c'entra.
Hai ragione. E' che si vede che invece te le stellette del magistrato
le hai tutte.
Non capisco come ho fatto a vedere similitudini tra un video uploadato
su una piattaforma neutrale ritenuta responsabile di' "violazione della
privacy" e un articolo non firmato su un blog e pubblicato dal
possessore del blog.
Bisogna un po' rendersene conto, il mag. Boccianti concorderà, che il
possessore di un blog non puo' cancellare un articolo diffamatorio (i
blog risaputamente ospitano circa 20k video al minuto, ma siamo
impazziti ???) o esserne ritenuto responsabile, mentre Youtube con i
suoi 2 video a settimana si, cazzo, li si contano anche i peli del culo.
Ma LOL.

ngw
--
Nicholas Wieland (ngw)
Zooppa CTO
911 Western Avenue, Suite 420
Seattle, WA 98104 US
Cooper
2010-04-26 16:45:43 UTC
Permalink
"ngw" <***@nofeed.org> ha scritto nel messaggio news:hr28qs$8vq$***@tdi.cu.mi.it...
On 2010-04-25 04:45:24 -0700, ***@email.it said:







Hai ragione. E' che si vede che invece te le stellette del magistrato le hai tutte.

Non capisco come ho fatto a vedere similitudini tra un video uploadato su una piattaforma neutrale ritenuta responsabile di' "violazione della privacy" e un articolo non firmato su un blog e pubblicato dal possessore del blog.

Bisogna un po' rendersene conto, il mag. Boccianti concorderà, che il possessore di un blog non puo' cancellare un articolo diffamatorio (i blog risaputamente ospitano circa 20k video al minuto, ma siamo impazziti ???) o esserne ritenuto responsabile, mentre Youtube con i suoi 2 video a settimana si, cazzo, li si contano anche i peli del culo.

Ma LOL.






---



La legge è uguale per tutti! La legge non fa distinzione fra il grande (google) e il piccolo artigiano. Almeno cosi funziona qui. E' dunque irrilevante il fatto che google abbia 20.000 video al minuto e il piccolo blog 1 solo al giorno.

Un dato certo è che non accetti il modus operandi delle leggi; per dirla in altre parole, vorresti che le leggi funzionino a tua immagine e somiglianza.
ngw
2010-04-26 18:39:07 UTC
Permalink
Post by Cooper
Hai ragione. E' che si vede che invece te le stellette del magistrato le hai tutte.
Non capisco come ho fatto a vedere similitudini tra un video uploadato
su una piattaforma neutrale ritenuta responsabile di' "violazione della
privacy" e un articolo non firmato su un blog e pubblicato dal
possessore del blog.
Bisogna un po' rendersene conto, il mag. Boccianti concorderà, che il
possessore di un blog non puo' cancellare un articolo diffamatorio (i
blog risaputamente ospitano circa 20k video al minuto, ma siamo
impazziti ???) o esserne ritenuto responsabile, mentre Youtube con i
suoi 2 video a settimana si, cazzo, li si contano anche i peli del culo.
Ma LOL.
 
---
 
La legge è uguale per tutti! La legge non fa distinzione fra il grande
(google) e il piccolo artigiano. Almeno cosi funziona qui. E' dunque
irrilevante il fatto che google abbia 20.000 video al minuto e il
piccolo blog 1 solo al giorno.
Un dato certo è che non accetti il modus operandi delle leggi; per
dirla in altre parole, vorresti che le leggi funzionino a tua immagine
e somiglianza.
Vai Cooper, grande, avanti a luoghi comuni e risposte che non hanno
niente a che vedere con l'affermazione ! Così ti voglio, nonsense alla
Ionesco !

ngw
--
Nicholas Wieland (ngw)
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Seattle, WA 98104 US
Cooper
2010-04-26 19:52:43 UTC
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"ngw" <***@nofeed.org> ha scritto nel messaggio news:hr4mka$8ui$***@tdi.cu.mi.it...
On 2010-04-26 09:45:43 -0700, Cooper said:




La legge è uguale per tutti! La legge non fa distinzione fra il grande (google) e il piccolo artigiano. Almeno cosi funziona qui. E' dunque irrilevante il fatto che google abbia 20.000 video al minuto e il piccolo blog 1 solo al giorno.

Un dato certo è che non accetti il modus operandi delle leggi; per dirla in altre parole, vorresti che le leggi funzionino a tua immagine e somiglianza.




Vai Cooper, grande, avanti a luoghi comuni e risposte che non hanno niente a che vedere con l'affermazione ! Così ti voglio, nonsense alla Ionesco !




---



Quali luoghi comuni? quali risposte risposte incongruenti (ciò che affermi argomentalo e argomentalo con elementi oggettivi, non con tue opinioni personali.

Le opinioni personali MIE o TUE non contano nulla a differenza di quelle oggettive.





PS: Potresti postare in formato testo? A me non da fastidio il formato HTML però in un newsgroup meglio il formato testo (opinione personale).
--
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ngw
2010-04-26 20:27:52 UTC
Permalink
Post by ngw
Post by Cooper
La legge è uguale per tutti! La legge non fa distinzione fra il grande
(google) e il piccolo artigiano. Almeno cosi funziona qui. E' dunque
irrilevante il fatto che google abbia 20.000 video al minuto e il
piccolo blog 1 solo al giorno.
Un dato certo è che non accetti il modus operandi delle leggi; per
dirla in altre parole, vorresti che le leggi funzionino a tua immagine
e somiglianza.
Vai Cooper, grande, avanti a luoghi comuni e risposte che non hanno
niente a che vedere con l'affermazione ! Così ti voglio, nonsense alla
Ionesco !
---
 
Quali luoghi comuni? quali risposte risposte incongruenti (ciò che
affermi argomentalo e argomentalo con elementi oggettivi, non con tue
opinioni personali.
Di opinioni personali non ce ne sono: il blog è trattato
*oggettivamente* come un oggetto in cui *non c'è* controllo editoriale
(falso), Google Video è trattato *oggettivamente* come un oggetto in
cui il controllo editoriale c'è (falso di nuovo).
Questo è quello che ho affermato, le due sentenze sono totalmente
discordanti (oggettivo di nuovo).
Se mi accusi di volere che le leggi funzionino a mia immagine e
somiglianza, affermazione tra l'altro dal significato molto incerto, mi
stai accusando di una cosa falsa e totalmente infondata, nonchè dovuta
presumibilmente alle figure barbine che hai rimediato in precedenza,
visto che le due sentenze dicono una cosa molto chiara: che per Google
la legge è un po' più uguale che per gli altri.
Allora, siamo editori o no ? Sono l'unico a ricordare la legge del 2004
che obbligava a depositare di tutto in una biblioteca di firenze ?
Cos'è sta cosa della firma ? Cioè, se io su un blog mi firmo "Luca
Rossi" e diffamo gli mando la polizia in casa ?
Post by ngw
PS: Potresti postare in formato testo? A me non da fastidio il formato
HTML però in un newsgroup meglio il formato testo (opinione personale).
No, non posso.
Il messaggio è in multipart, non in html, i client nntp dell'ultimo
decennio dovrebbero supportarlo.

ngw
--
Nicholas Wieland (ngw)
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Seattle, WA 98104 US
jj
2010-04-26 21:23:18 UTC
Permalink
Cioè, se io su un blog mi firmo "Luca Rossi" e
diffamo gli mando la polizia in casa ?
Ecco il punto.. i magistrati e i politici sono talmente ignoranti da non
riuscire a mettere insieme una semplicissima legge che obblighi chi
vuole pubblicare qualcosa su un blog a firmare digitalmente (con firma
qualificata a norma CNIPA) il post stesso, evidentemente non hanno mai
sentito parlare di XML..

Questo toglierebbe le castagne dal fuoco a blogger&Co. e si accerterebbe
la responsabilità dei contenuti in modo certo e scientifico, inoltre
metterebbe al riparo il Sig. "Luca Rossi" da possibili querele per
qualcosa che non ha mai scritto.

Stesso discorso vale in caso di defacciamento di un sito da parte di un
hacker che potrebbe facilmente compromettere l'immagine di un azienda,
il famoso falso d'autore.. come identificare una pagina "autentica" da
una "falsa" messa lì nottetempo?
Cooper
2010-04-26 21:44:08 UTC
Permalink
Post by jj
Cioè, se io su un blog mi firmo "Luca Rossi" e
diffamo gli mando la polizia in casa ?
Ecco il punto.. i magistrati e i politici sono talmente ignoranti da non
riuscire a mettere insieme una semplicissima legge che obblighi chi vuole
pubblicare qualcosa su un blog a firmare digitalmente (con firma
qualificata a norma CNIPA) il post stesso, evidentemente non hanno mai
sentito parlare di XML..
I magistrati applicano le leggi; i politici fanno le leggi. I magistrati non
possono sindacare su una legge in quanto non rientra nelle loro competenze;
essi sono semplicemente coloro che la applicano e stop; se la legge dice A
(giusta o non giusta) devono fare A, non possono fare B.
I politici invece possono modificare una legge, migliorarla, perfezionarla,
adattarla alle esigenze della società. Questo possono farlo.
Ma il politico non necessariamente deve essere uno laureato in informatica,
o in giurisprudenza o in medicina; può anche essere il fruttivendolo che
abita sotto casa tua.
Un politico eletto dal popolo che lo rappresenta quindi non è tenuto per
legge ad avere competenze specifiche ed è normale quindi che qualcosa possa
sfuggire; come è normale che prima di fare una legge di tempo e di controlli
ne passano parecchi.
Quindi possiamo anche dire che un politico capisca poco di qualcosa, ma non
possiamo assolutamente dire che tutto il parlamento non capisce nulla di un
certo argomento... li non sono 30 o 40 persone, ce ne stanno all'incirca un
migliaio fra camera e senato.
Quindi arrivare a dire che una legge è sbagliata è opinione del tutto
personale e priva di fondamento. Se è stata fatta quella legge vuol dire che
va bene cosi e che è espressione della volontà della maggioranza degli
italiani.
E' normale dunque che qualcuno possa essere contrario (come in questo caso)
ma anche questo fa parte del gioco chiamato democrazia.
Post by jj
Questo toglierebbe le castagne dal fuoco a blogger&Co. e si accerterebbe
la responsabilità dei contenuti in modo certo e scientifico, inoltre
metterebbe al riparo il Sig. "Luca Rossi" da possibili querele per
qualcosa che non ha mai scritto.
Stesso discorso vale in caso di defacciamento di un sito da parte di un
hacker che potrebbe facilmente compromettere l'immagine di un azienda, il
famoso falso d'autore.. come identificare una pagina "autentica" da una
"falsa" messa lì nottetempo?
Non è necessario complicare le cose quando invece bisogna semplificarle
semmai. Il blog normalmente è gestito da un privato; Un giornale (anche
elettronico) è gestito da una azienda; questa è la prima differenza.
La seconda differenza è che non si può paragonare il giornale al blog;
seppure usano gli stessi mezzi camminano su due binari diversi e si
rivolgono a due target di utenza differenti.
Il blog è più orientato a una cerchia ristretta di persone; il giornale è
piu orientato a un pubblico più vasto.
Ma non solo, la cosa piu importante è che nel blog il privato esprime la sua
opinione, nel giornale la propria opinione è espressa dai giornalisti; ma i
giornalisti sono soggetti a delle regole ben precise; cosa che non avviene
con i privati; perchè i privati non sono giornalisti.
Il privato e il giornalista sono pertanto due figure differenti e per
ciascuna di esse si applicano le leggi opportune che già ci sono.
Riguardo alle sentenze queste che abbiamo oggi sono le sentenze di due
magistrati che hanno applicato la legge; ci sono ancora tre gradi di
giudizio bisognerà vedere cosa accadrà dopo.
Possiamo assentire o dissentire della sentenza... ma esso rimane pur sempre
una opinione personale. Le sentenze vanno accettate e rispettate. PUNTO!
--
http://www.blueware.it
bluewarewebstudio (skype)
ValeRyo Saeba
2010-04-26 22:15:16 UTC
Permalink
Post by Cooper
Quindi arrivare a dire che una legge è sbagliata è opinione del tutto
personale e priva di fondamento. Se è stata fatta quella legge vuol
dire che va bene cosi e che è espressione della volontà della
maggioranza degli italiani.
Con queste premesse, è ovvio che una legge sia corretta per definizione.
All'estremo, in una dittatura assoluta, qualunque capriccio del dittatore
è legalmente ineccepibile.

Per inciso, tu hai accolto con gioia l'ultima tassa sui supporti magnetici
ed ottici, giusto? Finalmente quei poveracci degli autori possono
racimolare qualche centesimo con i dischi su cui salvo le foto dell'estate
scorsa.
Post by Cooper
Possiamo assentire o dissentire della sentenza... ma esso rimane pur
sempre una opinione personale. Le sentenze vanno accettate e
rispettate. PUNTO!
Questo invece è sbagliato anche in una dittatura assoluta, a meno che
la sentenza non sia emessa dal dittatore stesso, poiché il giudice può
interpretare male la legge che sta applicando, oppure partire da premesse
errate giungendo quindi a conclusioni altrettanto errate.
Se ci fosse il giudice perfetto non ci sarebbe bisogno neppure degli
avvocati: sa già tutto lui, prende le prove, le esamina e decide.

Di decisioni errate ce ne sono a iosa, mi tornano sempre in mente
il caso Tortora e quello di un mio conoscente, finito dentro nel periodo
di tangentopoli e rilasciato dopo un paio di settimane perché non
c'entrava nulla. Vai a dire tu ad una persona normalissima, padre
di famiglia, che s'è fatto 15 giorni di carcere con la famiglia che si
nascondeva per la vergogna, che si ok, c'è stato un errore, ma la
scelta di un giudice va rispettata ed onorata, PUNTO! ?
Quando poi lui non c'entrava *NULLA*, ma hanno preso un abbaglio
colossale perché erano alcuni suoi clienti quelli da mettere dentro?
--
ValeRyo
XT600 "Katoki Pajama" - http://www.slimmit.com/go.asp?7Y9
GamerTag: Loading Image...
jj
2010-04-26 22:50:37 UTC
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Post by ValeRyo Saeba
Post by Cooper
Quindi arrivare a dire che una legge è sbagliata è opinione del tutto
personale e priva di fondamento. Se è stata fatta quella legge vuol
dire che va bene cosi e che è espressione della volontà della
maggioranza degli italiani.
Con queste premesse, è ovvio che una legge sia corretta per definizione.
All'estremo, in una dittatura assoluta, qualunque capriccio del dittatore
è legalmente ineccepibile.
Il poblema è che siamo nelle mani di 4 minchioni che non sanno nemmeno
scaricare una mail se non hanno un sistemista dietro il culo a
configurarglio Outlook, questi ancora si scrivono le password sui postit
e le incollano al monitor e vogliono legiferare in materie di cui non
capiscono un cazzo senza interpellare nessuno che possa chiarigli la
differenza tra un giornale cartaceo ed un blog.

Bisognerebbe mettersi lì e scrivere una legge quadro dedicata
esclusivamente alla rete e non cercare di applicare leggi del 40' mal
interpretabili su diritto d'autore ecc..
Leggi sulla privacy fatte alla cazzo di cane che confondono i database
aziendali contenenti dati sensibili (certi) con database provenienti da
form on-line che virtualmente potrebbero contenere solo idiozie fornite
da ragazzini 13' che si spacciano per Dottori in medicina ecc..

Il fatto è che la rete allo stato attuale non è progettata per
identificare in modo certo il mittente di un post, metti il caso che
l'amministratore del dominio sia in vena di scherzi.. può agire sul DB e
sui file di log e farti dire quel che gli pare, bachi nelle applicazioni
che consentono SQL-injection ecc... i fattori possono essere decine.
jj
2010-04-26 22:53:58 UTC
Permalink
Post by jj
Il fatto è che la rete allo stato attuale non è progettata per
identificare in modo certo il mittente di un post, metti il caso che
l'amministratore del dominio sia in vena di scherzi.. può agire sul DB e
sui file di log e farti dire quel che gli pare, bachi nelle applicazioni
che consentono SQL-injection ecc... i fattori possono essere decine.
Aggiungo... è anche possibile registrare un nome di dominio a nome di
qualcuno assolutamente ignaro e farlo puntare ad un server contenente
materiale +o- clandestino..

Tanto gli idioti vanno sempre di WHOIS!
Cooper
2010-04-27 12:25:05 UTC
Permalink
Post by jj
Aggiungo... è anche possibile registrare un nome di dominio a nome di
qualcuno assolutamente ignaro e farlo puntare ad un server contenente
materiale +o- clandestino..
Verissimo, ma ogni operazione di questo tipo è tracciata dietro le quinte,
in conseguenza di ciò non è per nulla difficile risalire all'autore che ha
commesso il fatto per le autorità competenti. Non dimentichiamo che
l'inserimento di dati falsi è reato penale anche questo...
--
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jj
2010-04-27 15:03:21 UTC
Permalink
Post by Cooper
Post by jj
Aggiungo... è anche possibile registrare un nome di dominio a nome di
qualcuno assolutamente ignaro e farlo puntare ad un server contenente
materiale +o- clandestino..
Verissimo, ma ogni operazione di questo tipo è tracciata dietro le
quinte, in conseguenza di ciò non è per nulla difficile risalire
all'autore che ha commesso il fatto per le autorità competenti. Non
dimentichiamo che l'inserimento di dati falsi è reato penale anche
questo...
Viene da chiedersi dove tu sia abituato a registrare i domini...
Se pensi ai log ti rispondo TOR, ed il log è appena andato a remengo..
Questo lo sà anche il più ingommato dei sistemisti che abbia
amministrato in proprio un DNS, per di più sono servizi offerti da
società estere che se ne strafottono delle leggi italiane il ché rende
il risalire all'autore un qualcosa di meramente fantasioso.

Dubito che qualcuno con notevoli skill che si appresta a fare un furto
di identità sia tanto idiota da connettersi da casa con la propria ADSL
tu che dici? Per altro non è detto che tra la registrazione del dominio
e la modifica del nameserver non passi abbastanza tempo da escludere a
priori il tracciamento.
Cooper
2010-04-27 12:05:34 UTC
Permalink
Post by ValeRyo Saeba
Per inciso, tu hai accolto con gioia l'ultima tassa sui supporti magnetici
ed ottici, giusto? Finalmente quei poveracci degli autori possono
racimolare qualche centesimo con i dischi su cui salvo le foto dell'estate
scorsa.
Quei soldi non vanno in tasca direttamente alla SIAE come apparentemente
sembrerebbe ma saranno destinati agli stessi autori che quest'ultima tutela.
Per inciso, volendo essere corretti e coerenti, non è corretto eticamente
usufruire di un contenuto prodotto da un altro gratuitamente quando ci sono
altri che per usufruire di quel prodotto lo pagano.
Poichè la musica è il frutto di lavoro di tante persone; cosi come anche la
realizzazione di un sito internet è giusto che queste persone siano pagate
per il lavoro svolto.
Nel momento in cui dei ragazzini ascoltano la musica gratuitamente, essi non
pagano quella musica che dovrebbero pagare come è giusto che sia; la stessa
cosa vale anche per i software; spesso preferiscono usarli gratuitamente
ignorando il frutto degli altri e si meravigliano quando viene detto loro
che bisogna pagare questi prodotti.
Non si meravigliano affatto se andando dal benzinaio o dal gelataio viene
chiesto loro di pagare la benzina o il gelato.... chissà perchè? forse
perchè la benzina e il gelato sono qualcosa di materiale e quindi va pagato
e il software e la musica invece essendo di natura diversa non meritano di
essere pagate????
Stiamo scherzando vero?
Post by ValeRyo Saeba
Post by Cooper
Possiamo assentire o dissentire della sentenza... ma esso rimane pur
sempre una opinione personale. Le sentenze vanno accettate e
rispettate. PUNTO!
Questo invece è sbagliato anche in una dittatura assoluta, a meno che
la sentenza non sia emessa dal dittatore stesso, poiché il giudice può
interpretare male la legge che sta applicando, oppure partire da premesse
errate giungendo quindi a conclusioni altrettanto errate.
I giudici non interpretano la legge; la applicano! Se la legge dice A
faranno A se dice B faranno B. Questo non lo dico io e non è una opinione
personale è un dato di fatto: il parlamento legifera, il magistrato applica
la legge.
Post by ValeRyo Saeba
Se ci fosse il giudice perfetto non ci sarebbe bisogno neppure degli
avvocati: sa già tutto lui, prende le prove, le esamina e decide.
Essendo il giudice un essere umano come tutti, è soggetto a errore,
influenze involontarie etc; per questo da un lato come dici tu ci stanno gli
avvocati etc; ma dall'altro lato ci stanno anche tre gradi di giudizio che
hanno un loro scopo ben preciso.
Post by ValeRyo Saeba
Di decisioni errate ce ne sono a iosa, mi tornano sempre in mente
il caso Tortora e quello di un mio conoscente, finito dentro nel periodo
di tangentopoli e rilasciato dopo un paio di settimane perché non
c'entrava nulla. Vai a dire tu ad una persona normalissima, padre
di famiglia, che s'è fatto 15 giorni di carcere con la famiglia che si
nascondeva per la vergogna, che si ok, c'è stato un errore, ma la
scelta di un giudice va rispettata ed onorata, PUNTO! ?
Quando poi lui non c'entrava *NULLA*, ma hanno preso un abbaglio
colossale perché erano alcuni suoi clienti quelli da mettere dentro?
La magistratura non è perfetta, essendo composta da uomini ma se il giudizio
di un giudice è errato può essere corretto nel corso dei gradi di giudizio
da altri giudici; ma se tutti questi giudici concordano nel giudizio,
certamente il giudizio non è errato e certamente la legge è stata applicata
nel modo corretto.
In ogni caso, se c'è un errore nel giudizio la colpa non è da ricercare nel
giudice (che è l'ultimo anello della catena) ma presso coloro che hanno
condotto le indagini in modo superficiale (i primi anelli della catena).
Ricordiamo che i dati iniziali se sono sbagliati producono risultati errati,
ma non è colpa di chi da il risultato ma di chi li fornisce.
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ValeRyo Saeba
2010-04-27 13:37:58 UTC
Permalink
Post by Cooper
Post by ValeRyo Saeba
Per inciso, tu hai accolto con gioia l'ultima tassa sui supporti
magnetici ed ottici, giusto? Finalmente quei poveracci degli autori
possono racimolare qualche centesimo con i dischi su cui salvo le
foto dell'estate scorsa.
Quei soldi non vanno in tasca direttamente alla SIAE come
apparentemente sembrerebbe ma saranno destinati agli stessi autori
che quest'ultima tutela.
Ovvio: la SIAE non è un'entità che mangia soldi, è composta
però da persone che prendono i suddetti soldi.
Post by Cooper
Per inciso, volendo essere corretti e
coerenti, non è corretto eticamente usufruire
[bla, bla bla]

Mi dici cosa c'entra il pistolotto etico/politico/buonista?
Io vado a comprare un HD per farci il backup delle MIE foto
(magari ti sembra strano, ma non scarico musica a sbafo,
la compro) e do' dieci euro a... che so... Cristiano Malgioglio?!
E a te sembra normale e giusto?
Post by Cooper
I giudici non interpretano la legge; la applicano! Se la legge dice A
faranno A se dice B faranno B. Questo non lo dico io e non è una
opinione personale è un dato di fatto: il parlamento legifera, il
magistrato applica la legge.
Nel mondo dei sogni.
In quello reale la legge generalizza e il giudice deve applicarla al caso in
analisi.
--
ValeRyo
XT600 "Katoki Pajama" - http://www.slimmit.com/go.asp?7Y9
GamerTag: http://card.mygamercard.net/IT/nxe/ValeRyo76.png
Cooper
2010-04-27 14:15:48 UTC
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Post by ValeRyo Saeba
Mi dici cosa c'entra il pistolotto etico/politico/buonista?
Io vado a comprare un HD per farci il backup delle MIE foto
(magari ti sembra strano, ma non scarico musica a sbafo,
la compro) e do' dieci euro a... che so... Cristiano Malgioglio?!
E a te sembra normale e giusto?
In generale non è giusto che per colpa di pochi debbano pagare tutti; ma
anzichè prendertela con chi mette la tassa, prenditela con chi invece fa il
furbetto, danneggiando cosi tutti gli altri.
Tecnicamente è piu facile penalizzare tutti che penalizzare il singolo
ignoto.
Post by ValeRyo Saeba
Post by Cooper
I giudici non interpretano la legge; la applicano! Se la legge dice A
faranno A se dice B faranno B. Questo non lo dico io e non è una
opinione personale è un dato di fatto: il parlamento legifera, il
magistrato applica la legge.
Nel mondo dei sogni.
In quello reale la legge generalizza e il giudice deve applicarla al caso
in analisi.
Nella costituzione italiana è cosi scritto; se poi funziona diversamente è
un altro discorso.
--
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ValeRyo Saeba
2010-04-27 16:32:38 UTC
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Post by Cooper
Post by ValeRyo Saeba
Post by Cooper
I giudici non interpretano la legge; la applicano! Se la legge dice
A faranno A se dice B faranno B. Questo non lo dico io e non è una
opinione personale è un dato di fatto: il parlamento legifera, il
magistrato applica la legge.
Nel mondo dei sogni.
In quello reale la legge generalizza e il giudice deve applicarla al
caso in analisi.
Nella costituzione italiana è cosi scritto; se poi funziona
diversamente è un altro discorso.
In che punto, di preciso, è scritto in che modo i giudici devono applicare
le leggi?
--
ValeRyo
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GamerTag: http://card.mygamercard.net/IT/nxe/ValeRyo76.png
Cooper
2010-04-27 16:52:04 UTC
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Post by ValeRyo Saeba
In che punto, di preciso, è scritto in che modo i giudici devono applicare
le leggi?
Provocazione o altro? Se hai letto almeno una volta la costituzione e se hai
studiato educazione civica a scuola sai bene che il potere legislativo fa le
leggi; quello giudiziario applica le leggi e il potere esecutivo governa il
paese.
--
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ValeRyo Saeba
2010-04-27 20:13:10 UTC
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Post by Cooper
Post by ValeRyo Saeba
In che punto, di preciso, è scritto in che modo i giudici devono
applicare le leggi?
Provocazione o altro? Se hai letto almeno una volta la costituzione e
se hai studiato educazione civica a scuola sai bene che il potere
legislativo fa le leggi; quello giudiziario applica le leggi e il
potere esecutivo governa il paese.
Ottimo, quindi puoi indicarmi il punto preciso in cui si illustrano le
modalità precise con le quali i giudici devono applicare le leggi.
Ci sarà un prontuario, un manualetto, no?
Sarai mica di quelli che dicono 'è la legge' senza saper dire quale?

Altrimenti rileggiti il thread: ho detto che le leggi indicano i casi
generali
e i giudici li devono applicare ai casi reali interpretando alla bisogna,
e tu hai detto che non è vero perché è scritto nella costituzione.

Provo a spiegarmi meglio: la legge dice che un omicidio avviene
quando si verificano determinate situazioni. E' compito del giudice
interpretare gli avvenimenti e applicare la legge in base a ciò che
ha capito. Il tuo "le sentenze vanno accettate" lascia il tempo che
trova: le sentenze possono essere sbagliate, oppure il giudice può
aver capito male la situazione o ancora la legge essere scritta da
cani che non avevano idea di ciò che facevano (ecco, questa sta
purtroppo capitando spesso).
--
ValeRyo
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GamerTag: http://card.mygamercard.net/IT/nxe/ValeRyo76.png
Cooper
2010-04-28 06:47:52 UTC
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Post by ValeRyo Saeba
Post by Cooper
Post by ValeRyo Saeba
In che punto, di preciso, è scritto in che modo i giudici devono
applicare le leggi?
Provocazione o altro? Se hai letto almeno una volta la costituzione e
se hai studiato educazione civica a scuola sai bene che il potere
legislativo fa le leggi; quello giudiziario applica le leggi e il
potere esecutivo governa il paese.
Ottimo, quindi puoi indicarmi il punto preciso in cui si illustrano le
modalità precise con le quali i giudici devono applicare le leggi.
Ci sarà un prontuario, un manualetto, no?
Sarai mica di quelli che dicono 'è la legge' senza saper dire quale?
Altrimenti rileggiti il thread: ho detto che le leggi indicano i casi
generali
e i giudici li devono applicare ai casi reali interpretando alla bisogna,
e tu hai detto che non è vero perché è scritto nella costituzione.
Provo a spiegarmi meglio: la legge dice che un omicidio avviene
quando si verificano determinate situazioni. E' compito del giudice
interpretare gli avvenimenti e applicare la legge in base a ciò che
ha capito. Il tuo "le sentenze vanno accettate" lascia il tempo che
trova: le sentenze possono essere sbagliate, oppure il giudice può
aver capito male la situazione o ancora la legge essere scritta da
cani che non avevano idea di ciò che facevano (ecco, questa sta
purtroppo capitando spesso).
Ogni sentenza per quanto è un caso a se, fa storia per le sentenze
successive; non è che viene data e viene dimenticata; ogni sentenza fa
giurisprudenza.
--
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Daniele Orlandi
2010-04-29 13:33:50 UTC
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Post by Cooper
Ogni sentenza per quanto è un caso a se, fa storia per le sentenze
successive; non è che viene data e viene dimenticata; ogni sentenza fa
giurisprudenza.
Questo nella common law, noi siamo in italia dove si applica il diritto
romano.

Ciao,
--
Daniele Orlandi つづく
ngw
2010-04-27 16:08:22 UTC
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Post by ValeRyo Saeba
Post by Cooper
Post by ValeRyo Saeba
Per inciso, tu hai accolto con gioia l'ultima tassa sui supporti
magnetici ed ottici, giusto? Finalmente quei poveracci degli autori
possono racimolare qualche centesimo con i dischi su cui salvo le
foto dell'estate scorsa.
Quei soldi non vanno in tasca direttamente alla SIAE come
apparentemente sembrerebbe ma saranno destinati agli stessi autori
che quest'ultima tutela.
Ovvio: la SIAE non è un'entità che mangia soldi, è composta
però da persone che prendono i suddetti soldi.
Domanda, avete mai provato ad andare da *qualunque* artista e
nominargli la SIAE ? :D
Davvero qualunque :D

ngw
--
Nicholas Wieland (ngw)
Zooppa CTO
911 Western Avenue, Suite 420
Seattle, WA 98104 US
ValeRyo Saeba
2010-04-27 16:30:38 UTC
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Post by ngw
Post by ValeRyo Saeba
Ovvio: la SIAE non è un'entità che mangia soldi, è composta
però da persone che prendono i suddetti soldi.
Domanda, avete mai provato ad andare da *qualunque* artista e
nominargli la SIAE ? :D
Davvero qualunque :D
Ma lo so, eh...
--
ValeRyo
XT600 "Katoki Pajama" - http://www.slimmit.com/go.asp?7Y9
GamerTag: http://card.mygamercard.net/IT/nxe/ValeRyo76.png
filippo
2010-04-27 13:48:53 UTC
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Post by Cooper
Quei soldi non vanno in tasca direttamente alla SIAE come apparentemente
sembrerebbe ma saranno destinati agli stessi autori che quest'ultima
tutela. Per inciso, volendo essere corretti e coerenti, non è corretto
eticamente usufruire di un contenuto prodotto da un altro gratuitamente
quando ci sono altri che per usufruire di quel prodotto lo pagano.
OK. Io con la mia associazione verso alla SIAE ogni anno cifre
considerevoli (con considerevole > 1.000 euro) e pago la musica che uso
(sottolineo "uso").

Compero anche qualche migliaio di CD e DVD vergini perchè diamo immagini
e filmato dei nostri spettacoli ai genitori (e i diritti di tali
contenuti sono nostri), pertanto su _questi_ la SIAE non deve riscuotere
nulla: ovviamente comperiamo i supporti in Germania e tanti saluti
all'iniquo balzello.
Ma mi girano lo stesso.

ciao
Filippo B.
PS si deve combattere l'illegalità, non far pagare a tutti i danni di
alcuni, tanti o pochi che questi siano.
--
http://www.danzainsieme.it
http://www.boschetti.info
Cooper
2010-04-27 14:29:19 UTC
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Post by filippo
OK. Io con la mia associazione verso alla SIAE ogni anno cifre
considerevoli (con considerevole > 1.000 euro) e pago la musica che uso
(sottolineo "uso").
Una domanda semplice e non provocatoria: c'è qualche legge che ti impone di
pagare qualcosa alla siae? Se c'è una legge potresti citarla per favore o
indicare qualche link?
Di fatto la siae non è una istituzione ma una entità privata (e nemmeno
pubblica) e ciò che si versa alla siae non è una tassa dello stato.
Posso anche sbagliarmi, ma la siae non è una associazione che si propone a
tutela di coloro che producono materiale audiovisivo?
Posto ciò, se io produco un video e voglio tutelare quel video, mi iscrivo
alla siae e la siae si adopera alla tutela del mio video; è chiaro che per
avere questo servizio dovrò pagarla.
Ma se io realizzo un video, e non mi interessa tutelarlo, non vedo nessuna
ragione per dover registrare il mio video alla siae e pagarlo.
Il copyright di per se è già una tutela riconosciuta dalla legge; la siae
può fornire una tutela ulteriore sul piano legale.
Ora ogni cd/dvd venduto è tutelato dalla siae; se arrivano dei ragazzini che
anzichè comprare quel cd/dvd se lo vanno a scaricare gratis è palese che
producono un danno alla siae; un danno di cui la siae dovrebbe rientrare se
non in toto almeno in parte. Da qui l'equo compenso; alla fine 2 centesimi o
5 centesimi in piu non fanno la differenza.
Non altro perchè l'importo aggiuntivo non è applicato dal rivenditore, ma
dal produttore alla fonte. Quindi se un cd costa 50 centesimi, e con la siae
costa 55 centesimi; basterebbe pensare che quel produttore vende il suo cd a
55 centesimi, e di questi 55 centesimi, 5 centesimi li versa alla siae; e
quindi è un problema strettamente legato tra il produttore e la siae.
Post by filippo
Compero anche qualche migliaio di CD e DVD vergini perchè diamo immagini
e filmato dei nostri spettacoli ai genitori (e i diritti di tali
contenuti sono nostri), pertanto su _questi_ la SIAE non deve riscuotere
nulla: ovviamente comperiamo i supporti in Germania e tanti saluti
all'iniquo balzello.
Ma mi girano lo stesso.
Come detto sopra, la siae non riscuote nulla dal cittadino ma dal
produttore. Il cittadino paga il prezzo proposto dal produttore del cd/dvd;
se il prezzo è troppo alto e non vende, il produttore non ha alternativa che
ridurre il prezzo se vuole vendere; quindi è relativa l'influenza della
siae.
Pensa semplicemente che quel prodotto costa tanto perchè è il prezzo fatto
dal produttore al rivenditore; il come questi euro vengano distribuiti non è
un problema nostro.
Anche perchè se 5 centesimi sono quelli che il produttore versa alla siae,
ce ne saranno 10 che versa in tasse, 15 che versa ai distributori etc etc
etc.
Allora bisogna preoccuparsi non solo della siae ma di tutte quelle
componenti che ci stanno dietro al prodotto finito che vengono comunque
retribuite.

PS: Se non si vuole pagare la siae, l'unico modo è sensibilizzare a comprare
cd/dvd e tutto originale... e allora non si pone piu il problema, è
semplice.
--
http://www.blueware.it
bluewarewebstudio (skype)
Alessandro Pellizzari
2010-04-27 14:55:46 UTC
Permalink
Post by Cooper
Una domanda semplice e non provocatoria: c'è qualche legge che ti impone
di pagare qualcosa alla siae? Se c'è una legge potresti citarla per
favore o indicare qualche link?
Legge 633 del 22 aprile 1941
Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo
esercizio.
Post by Cooper
Di fatto la siae non è una istituzione ma una entità privata (e nemmeno
pubblica) e ciò che si versa alla siae non è una tassa dello stato.
No, e` un compenso che la SIAE stessa dovrebbe distribuire agli autori
delle opere eseguite/rappresentate in pubblico.
Post by Cooper
Posso anche sbagliarmi, ma la siae non è una associazione che si propone
a tutela di coloro che producono materiale audiovisivo? Posto ciò, se io
produco un video e voglio tutelare quel video, mi iscrivo alla siae e la
siae si adopera alla tutela del mio video; è chiaro che per avere questo
servizio dovrò pagarla. Ma se io realizzo un video, e non mi interessa
tutelarlo, non vedo nessuna ragione per dover registrare il mio video
alla siae e pagarlo.
Vedi: il problema e` che anche se non sei iscritto alla SIAE, chiunque
mostri in pubblico il tuo video deve pagare la SIAE per farlo, per via
della suddetta legge.
E tu non vedrai comunque una lira.

Ma il punto e` che comunque il 90% di quello che prende la SIAE va a
mantenere la SIAE stessa (dirigenti, impiegati, ispettori, affitti, spese
correnti, ecc.).
Il 10% viene redistribuito tra i (mi pare) 10-20 artisti piu` in alto
nella classifica delle vendite, perche` compensare gli altri avrebbe
(secondo loro) spese eccessive per individuarli e calcolare quanto gli
spetta.

Venendo alla parte sotto: se un DVD costa 15 cent, io rivenditore lo
vendo a 20 per il mio giusto guadagno. Arriva la SIAE e mi piazza 8 cent
di tassa. Devo alzarlo a 23 per non guadagnare niente, o a 28 per
guadagnare quanto prima.
Solo che i miei concorrenti all'estero lo vendono a 20. Io sono fuori
mercato di quasi il 50%.

Cosa posso fare?

1- mettere i DVD a 35 per compensare il calo di vendite, e cercare di
convincere i miei clienti che i miei DVD sono meglio, ma in pochi ci
cascheranno.

2- smettere di vendere DVD, e piano piano affossare il mercato italiano
dei supporti ottici, quando tutti i rivenditori italiani faranno come me.

2bis- vendere in nero con tutti i rischi connessi.

Nel caso 2 (e 2bis) comunque la SIAE perde l'introito, e tra 10 anni sara`
di nuovo a battere cassa allo Stato che dovra` inventarsi qualche altro
sistema per ammazzare un altro settore merceologico.

Cosa giusta da fare: eliminare la SIAE.
Gli autori si accordano con le case editrici sul loro compenso (o mettono
su una casa editrice propria), quindi guadagnano giustamente in base al
venduto.
Idem per le radio (che gia` lo fanno): pagano loro per ogni passaggio
delle varie canzoni.
Gli artisti che fanno cover/interpretazioni pagano (in misura ridotta
perche` parte dello spettacolo la fanno loro) la casa editrice.

Bye.
Cooper
2010-04-27 15:20:22 UTC
Permalink
Post by Alessandro Pellizzari
Post by Cooper
Una domanda semplice e non provocatoria: c'è qualche legge che ti impone
di pagare qualcosa alla siae? Se c'è una legge potresti citarla per
favore o indicare qualche link?
Legge 633 del 22 aprile 1941
Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo
esercizio.
Vedi? Il titolo è esplicativo nella prima parola: PROTEZIONE; chi non vuole
essere protetto dalla siae nulla deve alla siae.
Se tutti rinunciano alla protezione offerta dalla siae, i casi sono due: o
la siae fallisce di suo perchè non ha più iscritti; oppure si adegua e
quelle che sono le esigenze di mercato.
Post by Alessandro Pellizzari
Post by Cooper
Di fatto la siae non è una istituzione ma una entità privata (e nemmeno
pubblica) e ciò che si versa alla siae non è una tassa dello stato.
No, e` un compenso che la SIAE stessa dovrebbe distribuire agli autori
delle opere eseguite/rappresentate in pubblico.
La siae è una associazione che si propone di tutelare le opere audiovisive
dei propri associati; poichè tale tutela comprende la vendita di tutti i
prodotti (cd/dvd) degli associati ecco che il mancato acquisto di un
prodotto originale implica il mancato guadagno per l'artista (che non ha
venduto il suo cd/dvd) e la siae nella sua mission cerca di venire incontro
alla perdita subita dall'artista tutelandolo in questo modo.
Post by Alessandro Pellizzari
Vedi: il problema e` che anche se non sei iscritto alla SIAE, chiunque
mostri in pubblico il tuo video deve pagare la SIAE per farlo, per via
della suddetta legge.
E tu non vedrai comunque una lira.
No aspetta, chi non vuole essere tutelato non è tenuto a pagare la siae (la
legge che mi hai citato) chi distribuisce al pubblico un prodotto di un
autore che non è iscritto alla siae non è tenuto a dover pagare nulla alla
siae; questo in virtu del fatto che l'artista ha rinunciato alla protezione
da parte della siae; chi diffonde quindi può farlo liberamente con il
consenso dell'artista; non ha bisogno di altre autorizzazioni.
Se invece chi distribuisce è tenuto a pagare la siae sempre e comunque anche
nel caso in cui l'artista non è un associato della siae e quindi ha
rinunciato alla protezione della siae, ti chiedo allora di citarmi la legge
dove appunto si obbliga chi distribuisce materiale audiovisivo non protetto
dalla siae a dover pagare la siae comunque, perchè il nocciolo della
questione è proprio qui: l'artista chiede protezione alla siae allora paga
la siae, chi distribuisce materiale protetto allora paga la siae; ma se
l'artista non ha protezione siae, chi distribuisce sulla base di cosa deve
pagare la siae per quel prodotto non protetto dalla siae?
Post by Alessandro Pellizzari
Ma il punto e` che comunque il 90% di quello che prende la SIAE va a
mantenere la SIAE stessa (dirigenti, impiegati, ispettori, affitti, spese
correnti, ecc.).
Io non mi sorprenderei piu di tanto; la siae ha lo scopo di tutelare gli
artisti che si iscrivono presso quest'ultima; l'iscrizione non implica
necessariamente che la siae debba dare il pane ai propri artisti.
La siae per tutelare i propri artisti è chiaro che ha bisogno di personale,
mezzi e risorse... e quindi di denaro... da chi li prende se: il cd/dvd
originale dell'artista non viene venduto perchè il ragazzino si va a
scaricare la musica da emule o altro canale illecito?
Ricordiamo che è l'artista che paga la siae per la tutela del proprio
prodotto e non il contrario.
Post by Alessandro Pellizzari
Cosa giusta da fare: eliminare la SIAE.
La siae si elimina automaticamente nel momento in cui non ha più associati.
Se i cantanti si appellano al copyright soltanto, non hanno motivo di
affidarsi alla siae.
Post by Alessandro Pellizzari
Idem per le radio (che gia` lo fanno): pagano loro per ogni passaggio
delle varie canzoni.
Devono pagare se trasmettono canzoni di artisti associati alla siae; ma se
trasmettono canzoni di artisti non associati alla siae non devono pagare
nulla; basterebbe loro una liberatoria da parte dell'artista dove autorizza
la radio a trasmettere le canzoni dell'artista non associato alla siae.
Che tutela dovrebbe fornire la siae a un artista che non è un suo associato?
NESSUNA! ....e che motivo ripeto ancora una volta ha la radio per pagare la
siae per un materiale prodotto da un artista che non è associato alla
siae??? NESSUN MOTIVO!
--
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Alessandro Pellizzari
2010-04-27 15:59:12 UTC
Permalink
Post by Cooper
Post by Alessandro Pellizzari
Legge 633 del 22 aprile 1941
Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo
esercizio.
Vedi? Il titolo è esplicativo nella prima parola: PROTEZIONE; chi non
vuole essere protetto dalla siae nulla deve alla siae.
Non fermarti al titolo, leggi tutta la legge, soprattutto quando dice che
qualsiasi pubblico esercizio deve pagare alla SIAE qualsiasi riproduzione
di qualsiasi opera, coperta o meno dalla protezione della SIAE.
Post by Cooper
No aspetta, chi non vuole essere tutelato non è tenuto a pagare la siae
(la legge che mi hai citato) chi distribuisce al pubblico un prodotto di
un autore che non è iscritto alla siae non è tenuto a dover pagare nulla
alla siae;
Vivi in un mondo utopico.

Se hai un negozio, prova ad accendere la radio.

Se sei un cantautore, prova a fare un concerto in piazza senza pagare la
SIAE.

Se sei un attore di teatro, prova a rappresentare un'opera in pubblico
non iscritta alla SIAE.

In tutti i casi prega che non ci sia nei dintorni un ispettore SIAE,
perche` oltre ai "diritti" paghi anche la multa.
Post by Cooper
La siae si elimina automaticamente nel momento in cui non ha più
associati. Se i cantanti si appellano al copyright soltanto, non hanno
motivo di affidarsi alla siae.
No, la SIAE sta in piedi perche` lo Stato vuole che stia in piedi. Se
dovesse vivere con il proprio lavoro, sarebbe gia` fallita una ventina di
volte.
Post by Cooper
Devono pagare se trasmettono canzoni di artisti associati alla siae;
No, pagano anche per Beyonce` e Lady Gaga.
E se tu accendi la radio in un locale pubblico devi pagare di nuovo.

Esci da Utopia e informati su come gira il mondo vero, perche` non hai
idea di quale piovra sia la SIAE.

Giusto per darti un'idea, qualche anno fa non abbiamo potuto distribuire
CD masterizzati da noi con DISTRIBUZIONI LINUX perche` le ICONE e i SUONI
utilizzati in alcune applicazioni avevano bisogno del bollino SIAE, e di
denunciare alla SIAE il contenuto dei CD distribuiti.

Un mio amico di un altro LUG ha stampato su modulo continuo la lista
degli allora 30.000 pacchetti Debian con il loro contenuto, e ha
presentato il malloppo (di non so quante centinaia di pagine) alla SIAE
che, senza nemmeno leggerlo, gli ha dato i bollini da applicare.

Fidati, che se conosci la SIAE, la vuoi morta anche tu.

Bye.
Cooper
2010-04-27 16:11:43 UTC
Permalink
Post by Alessandro Pellizzari
Non fermarti al titolo, leggi tutta la legge, soprattutto quando dice che
qualsiasi pubblico esercizio deve pagare alla SIAE qualsiasi riproduzione
di qualsiasi opera, coperta o meno dalla protezione della SIAE.
Si può sollevare un dubbio di legittimità sulla parte che dice "qualsiasi
opera coperta O MENO dalla protezione della siae"?
La siae nasce per proteggere e tutelare i suoi iscritti. E' un controsenso
che tuteli chi non vuole essere tutelato (dal momento che deve comunque
pagare alla siae) ed è un controsenso obbligare qualcuno a pagare la siae
qundo non gli interessa essere tutelato; e la siae nasce per tutelar ei suoi
iscritti non coloro che non sono iscritti.
Ci sarebbe allora seriamente da discutere su questo punto.
Post by Alessandro Pellizzari
No, la SIAE sta in piedi perche` lo Stato vuole che stia in piedi. Se
dovesse vivere con il proprio lavoro, sarebbe gia` fallita una ventina di
volte.
E senza iscritti come sopravvive? le spese se le sobbarca tutte lo stato; e
la siae senza iscritti a chi deve proteggere? a nessuno!
E se non deve proteggere a nessuno, chiunque diffonda musica e video non ha
nulla da temere perchè non c'è nessuno che vuole essere protetto dalla siae.
Post by Alessandro Pellizzari
Post by Cooper
Devono pagare se trasmettono canzoni di artisti associati alla siae;
No, pagano anche per Beyonce` e Lady Gaga.
E se tu accendi la radio in un locale pubblico devi pagare di nuovo.
Non paga chi ha la radio, ma chi distribuisce la musica attraverso la radio
(licenza siae). A differenza della rai dove il canone è una tassa inutile e
superata ma attuata da una legge del 1928 (superata), qui non siamo davanti
a una tassa.
Il locale pubblico non esiste, esiste il locale aperto al pubblico, ma ogni
locale aperto al pubblico è privato, appartenente a soggetti privati e non
pubblici.
Certo ci sono locali aperti al pubblico che non appartengono ai privati...
ma è un altro discorso.
Post by Alessandro Pellizzari
Giusto per darti un'idea, qualche anno fa non abbiamo potuto distribuire
CD masterizzati da noi con DISTRIBUZIONI LINUX perche` le ICONE e i SUONI
utilizzati in alcune applicazioni avevano bisogno del bollino SIAE, e di
denunciare alla SIAE il contenuto dei CD distribuiti.
Se avevano bisogno del bollino siae significa che quelle musichette erano
prodotti da soggetti associati alla siae. Se cosi non fosse, è possibile che
la siae sfrutti l'ignoranza della gente per fare cassa.
Post by Alessandro Pellizzari
Fidati, che se conosci la SIAE, la vuoi morta anche tu.
A me la siae sinceramente non mi interessa, io la vedo più come una
associazione che si batte per la protezione dei prodotti creati dagli
artisti, nulla di più.
Una associazione come tante altre; dove gli associati pagano e
l'associazione difende in caso di diritti violati di uno o più artisti.
--
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ValeRyo Saeba
2010-04-27 16:28:38 UTC
Permalink
Post by Cooper
A me la siae sinceramente non mi interessa, io la vedo più come una
associazione che si batte per la protezione dei prodotti creati dagli
artisti, nulla di più.
Una associazione come tante altre; dove gli associati pagano e
l'associazione difende in caso di diritti violati di uno o più artisti.
La vedi come qualcosa che non è.
Se invece di parlare delle tue fantasie parlassimo di cose reali, forse
avremmo un argomento in comune.
--
ValeRyo
XT600 "Katoki Pajama" - http://www.slimmit.com/go.asp?7Y9
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Cooper
2010-04-27 16:39:55 UTC
Permalink
Post by ValeRyo Saeba
Post by Cooper
A me la siae sinceramente non mi interessa, io la vedo più come una
associazione che si batte per la protezione dei prodotti creati dagli
artisti, nulla di più.
Una associazione come tante altre; dove gli associati pagano e
l'associazione difende in caso di diritti violati di uno o più artisti.
La vedi come qualcosa che non è.
Se invece di parlare delle tue fantasie parlassimo di cose reali, forse
avremmo un argomento in comune.
Cito testualmente dal sito della siae:
- http://www.siae.it/Faq_siae.asp?

<quote on>
8. In che consiste l'attività della SIAE nell'ambito del diritto d'autore?
La funzione istituzionale della SIAE consiste nell'attività di
intermediazione per la gestione dei diritti d'autore. La SIAE concede,
quindi, le autorizzazioni per l'utilizzazione delle opere protette, riscuote
i compensi per diritto d'autore e ripartisce i proventi che ne derivano.
Svolge la propria attività in Italia, servendosi dei propri uffici e, all'estero,
attraverso le Società d'autori straniere con le quali ha stipulato accordi
di rappresentanza.

9. E' obbligatorio aderire alla SIAE?
Non è obbligatorio aderire alla SIAE. L'adesione alla SIAE è libera e
volontaria. L'autore può teoricamente decidere di curare direttamente i
rapporti con gli utilizzatori per tutelare i propri diritti, ma di fatto l'intermediazione
di una organizzazione specializzata e capillare è indispensabile.
In Italia, l'attività di intermediazione è riservata dalla legge alla SIAE
in via esclusiva. L' autore può comunque scegliere di aderire ad altre
Società di autori di Paesi stranieri.

10. L'autore che aderisca alla SIAE, deve sempre avvalersi della sua
intermediazione?
Dal momento in cui l'autore aderisce alla SIAE, si avvale della sua
intermediazione per le utilizzazioni affidate alla sua tutela. Se
interpellato direttamente, dovrà indirizzare alla SIAE gli utilizzatori per
il rilascio delle autorizzazioni. L'autore non può concedere direttamente le
autorizzazioni, non può rinunciare ai diritti e non può accordare riduzioni.
Tutto ciò nell'interesse diretto dell'autore che, attraverso la gestione
collettiva dei diritti, è garantito nei confronti degli utilizzatori, ai
quali è assicurata la trasparenza di trattamento e la univocità di
condizioni.
</quote off>

Questo dimostra quanto asserito in precedenza. La siae tutela solo i suoi
iscritti; nessuno è obbligato a iscriversi e l'artista che vuole diffondere
un video senza essere associato alla siae nulla deve alla siae, come nulla è
dovuto a chi diffonde un opera di un artista che non è associato alla siae,
perchè nulla c'è da tutelare.
Ciò che viene corrisposto alla siae da chi distribuisce video, musica etc,
si riferisce soltanto al caso in cui quest'ultimo distribuisce musica, video
etc protetta i cui artisti sono associati alla siae.
--
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Alessandro Pellizzari
2010-04-27 17:14:35 UTC
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Non andare a chiedere all'oste come sia il suo vino, chiedi a chi lo ha
assaggiato.
I primi tre link che ho trovato:

http://sandronedazieri.nova100.ilsole24ore.com/2008/10/la-siae.html

http://www.ladige.it/news/2008_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=57655

http://www.antiarte.it/movimentoutopista/contro_siae_&_co_.htm

Bye.
Cooper
2010-04-27 17:52:38 UTC
Permalink
Post by Alessandro Pellizzari
Non andare a chiedere all'oste come sia il suo vino, chiedi a chi lo ha
assaggiato.
http://sandronedazieri.nova100.ilsole24ore.com/2008/10/la-siae.html
http://www.ladige.it/news/2008_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=57655
http://www.antiarte.it/movimentoutopista/contro_siae_&_co_.htm
Senza offesa, ma questi link non hanno nulla di ufficiale. Se funzionario
della siae ti domanda qualcosa che ti costa dimostrare che l'opera è tua che
non ti intendi avvalere della protezione siae etc etc etc?
Cosa ti costa (sapendo di avere ragione) chiamare un avvocato? Loro possono
anche provarci a spillare.... facendosi forza sul nome... ma se tu non sei
fesso e sei più intelligente di loro conoscendo la legge ti fai rispettare a
dovere.
--
http://www.blueware.it
bluewarewebstudio (skype)
filippo
2010-04-27 19:30:55 UTC
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Post by Cooper
Ciò che viene corrisposto alla siae da chi distribuisce video, musica
etc, si riferisce soltanto al caso in cui quest'ultimo distribuisce
musica, video etc protetta i cui artisti sono associati alla siae.
Verissimo. Infatti quando facciamo spettacoli basati su musica di
pubblico dominio ("classica" e non) con coreografie nostre, non paghiamo
un euro di SIAE.

Peccato che però, se in uno spettacolo di 2 ore inserisco un brano di 3
minuti dei Beatles, devo pagare (ponendo di essere in un teatro di 500
persone), almeno 300 euro di SIAE.

E fin qui, guarda, tutto sommato pazienza.

Ma che debba pagare su ogni stramaledetto supporto che compro per me, per
i miei associati o per i backup dei dati dei miei clienti... beh, mi
frullano come un mulino a vento in un giorno di tempesta.

ciao,
Filippo B.
--
http://www.danzainsieme.it
http://www.boschetti.info
Cooper
2010-04-27 21:05:23 UTC
Permalink
Post by filippo
Ma che debba pagare su ogni stramaledetto supporto che compro per me, per
i miei associati o per i backup dei dati dei miei clienti... beh, mi
frullano come un mulino a vento in un giorno di tempesta.
Quella tassa chiamiamola cosi (ma tassa non è) è un plus a carico del
produttore; che tu consumatore pagando il prodotto ti legittima a utilizzare
quel prodotto per poter fare la tua copia a uso privato del film, della
musica etc.
--
http://www.blueware.it
bluewarewebstudio (skype)
ValeRyo Saeba
2010-04-27 20:11:12 UTC
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Post by Cooper
Post by ValeRyo Saeba
La vedi come qualcosa che non è.
Se invece di parlare delle tue fantasie parlassimo di cose reali,
forse avremmo un argomento in comune.
- http://www.siae.it/Faq_siae.asp?
Ma tu, in realtà, hai mai avuto a che fare con la siae?
Lo sai che per distribuire un cd con la demo di un sito ho dovuto
pagare la siae? Inutile dire che il webmaster (nostro) non era iscritto
alla siae.

Non è una simpatica associazione di buontemponi, è una macchina
mangiasoldi autorizzata dallo stato (destra/sinistra/centro è uguale).
Post by Cooper
Questo dimostra quanto asserito in precedenza. La siae tutela solo i
suoi iscritti; nessuno è obbligato a iscriversi e l'artista che vuole
diffondere un video senza essere associato alla siae nulla deve alla siae
Tu credi? E dimmi, come lo distribuisce il video?
Su DVD? paga l'equo compenso e ci vuole il bollino.
Sul web? La SIAE ti romperà le scatole nella persona del responsabile
di zona dell'ufficio multimedialità.
Te lo porta a casa sulla penna usb? di nuovo equo compenso, sia
sulla penna che sul tuo HD su cui memorizzi la copia.

Una volta un ispettore siae voleva soldi per la prova generale di uno
spettacolo di una scuola, perché in teatro erano presenti parecchi genitori.
Hai voglia a fargli vedere il pagamento per il giorno successivo (quello
dello spettacolo...) non voleva sentire ragioni.

Se non hai idea di cosa sia la SIAE, lascia perdere 'sta discussione...
--
ValeRyo
XT600 "Katoki Pajama" - http://www.slimmit.com/go.asp?7Y9
GamerTag: http://card.mygamercard.net/IT/nxe/ValeRyo76.png
Cooper
2010-04-27 21:09:24 UTC
Permalink
Post by ValeRyo Saeba
Post by Cooper
Post by ValeRyo Saeba
La vedi come qualcosa che non è.
Se invece di parlare delle tue fantasie parlassimo di cose reali,
forse avremmo un argomento in comune.
- http://www.siae.it/Faq_siae.asp?
Ma tu, in realtà, hai mai avuto a che fare con la siae?
Lo sai che per distribuire un cd con la demo di un sito ho dovuto
pagare la siae? Inutile dire che il webmaster (nostro) non era iscritto
alla siae.
Forse conteneva qualcosa protetto dalla siae per cui eri obbligato per tale
ragione. In ogni caso se affermi che non conteneva nulla di protetto dalla
siae, allora se riesci a dimostrare che la siae non aveva titolo a chiedere
il pagamento di quella somma (il pagamento può essere chiesto in virtu di
una obbligazione fra le parti o di una disposizione di legge soltanto) puoi
fare ricorso tramite un legale e ottenere il rimborso dell'importo pagato e
non dovuto alla siae.
Post by ValeRyo Saeba
Non è una simpatica associazione di buontemponi, è una macchina
mangiasoldi autorizzata dallo stato (destra/sinistra/centro è uguale).
Ma piantala :) Lo stato se vuole mangiare i soldi lo fa tranquillamente e in
modo piu redditizio attraverso i giochi quali superenalotto, lotto,
totocalcio etc etc etc.
Post by ValeRyo Saeba
Tu credi? E dimmi, come lo distribuisce il video?
Acquista il cd/dvd e lo mette in vendita; se il contenuto è prodotto da se e
non contiene materiale protetto da siae non necessità nessun bollino etc.
Post by ValeRyo Saeba
Su DVD? paga l'equo compenso e ci vuole il bollino.
Deve avere titolo per farlo, quale disposizione di legge applica per agire
in tal senso? Trovala e poi ne discutiamo.
Post by ValeRyo Saeba
Sul web? La SIAE ti romperà le scatole nella persona del responsabile
di zona dell'ufficio multimedialità.
Stessa risposta di sopra.
Post by ValeRyo Saeba
Te lo porta a casa sulla penna usb? di nuovo equo compenso, sia
sulla penna che sul tuo HD su cui memorizzi la copia.
L'equo compenso è una disposizione di legge a carico del produttore e
legittima il consumatore a conservare a uso privato copie di una opera
audiovisiva protetta dalla siae.
Post by ValeRyo Saeba
Una volta un ispettore siae voleva soldi per la prova generale di uno
spettacolo di una scuola, perché in teatro erano presenti parecchi genitori.
Hai voglia a fargli vedere il pagamento per il giorno successivo (quello
dello spettacolo...) non voleva sentire ragioni.
Un ispettore può volere quello che vuole; ma un conto è essere legittimato a
chiedere quanto dovuto su disposizone di legge, un conto è prendere per il
cu*o la gente facendo forza sul nome siae.
Post by ValeRyo Saeba
Se non hai idea di cosa sia la SIAE, lascia perdere 'sta discussione...
Fai altrettanto tu..... io da parte tua vedo soltanto tante opinioni
personali e nulla di oggettivo. Mi parli di esperienze dirette e indirette;
parla piuttosto di riferimenti normativi che autorizzano la siae a fare ciò,
altrimenti credimi, è tempo perso, sono parole buttate al vento.
--
http://www.blueware.it
bluewarewebstudio (skype)
ValeRyo Saeba
2010-04-28 05:33:37 UTC
Permalink
Post by Cooper
Post by ValeRyo Saeba
Ma tu, in realtà, hai mai avuto a che fare con la siae?
Lo sai che per distribuire un cd con la demo di un sito ho dovuto
pagare la siae? Inutile dire che il webmaster (nostro) non era
iscritto alla siae.
Forse conteneva qualcosa protetto dalla siae
No ok, non hai mai avuto a che fare con la siae.
Evita quindi di parlare di ciò che non sai.
Post by Cooper
puoi fare ricorso tramite un legale e
Certo, 1000 bollini fanno 31 euro, convenientissimo fare causa.
Post by Cooper
Deve avere titolo per farlo, quale disposizione di legge applica per
agire in tal senso? Trovala e poi ne discutiamo.
Legge 633/41 e 248/2000.
L'ultimo regolamento attuativo è del 2009.
Post by Cooper
Post by ValeRyo Saeba
Te lo porta a casa sulla penna usb? di nuovo equo compenso, sia
sulla penna che sul tuo HD su cui memorizzi la copia.
L'equo compenso è una disposizione di legge a carico del produttore e
legittima il consumatore a conservare a uso privato copie di una
opera audiovisiva protetta dalla siae.
Ottimo. Quindi per il mio video in cui canto una mia canzone non è
dovuto, giusto? Peccato che non abbia modo di non pagarlo.
Solo le aziende che spendono almeno un tot possono richiederne
il rimborso, con modalità assurde (tra le varie sciocchezze: assicurarsi
che nessuno dei dipendenti usi il supporto per contenuti multimediali...)
Post by Cooper
Fai altrettanto tu..... io da parte tua vedo soltanto tante opinioni
personali e nulla di oggettivo. Mi parli di esperienze dirette e
indirette; parla piuttosto di riferimenti normativi che autorizzano
la siae a fare ciò, altrimenti credimi, è tempo perso, sono parole
buttate al vento.
Se ho capito bene: io (e altri del thread) ci siamo interfacciati con
la siae, e quindi le nostre sono opinioni personali.
Per te la siae è un nome sentito di sfuggita in un corridoio, e i
tuoi sono dati oggettivi.
Mah.
--
ValeRyo
XT600 "Katoki Pajama" - http://www.slimmit.com/go.asp?7Y9
GamerTag: http://card.mygamercard.net/IT/nxe/ValeRyo76.png
Roberto Tagliaferri
2010-04-28 05:36:07 UTC
Permalink
Post by Cooper
Post by ValeRyo Saeba
Te lo porta a casa sulla penna usb? di nuovo equo compenso, sia
sulla penna che sul tuo HD su cui memorizzi la copia.
L'equo compenso è una disposizione di legge a carico del produttore e
legittima il consumatore a conservare a uso privato copie di una opera
audiovisiva protetta dalla siae.
Ma gnancounpo'..
L'equo compenso lo paghi e stop, indipendentemente da quello che ci metti.
Ed è a carico del produttore un par di ciufoli.. La tassa io me la ritrovo
in fattura come tassa siae
--
Roberto Tagliaferri-Linux user #30785 <-> r.tagliaferri@(forse)tosnet.it
www.robyt.eu
Cooper
2010-04-28 07:21:56 UTC
Permalink
Post by Roberto Tagliaferri
Post by Cooper
Post by ValeRyo Saeba
Te lo porta a casa sulla penna usb? di nuovo equo compenso, sia
sulla penna che sul tuo HD su cui memorizzi la copia.
L'equo compenso è una disposizione di legge a carico del produttore e
legittima il consumatore a conservare a uso privato copie di una opera
audiovisiva protetta dalla siae.
Ma gnancounpo'..
L'equo compenso lo paghi e stop, indipendentemente da quello che ci
metti.
Ed è a carico del produttore un par di ciufoli.. La tassa io me la ritrovo
in fattura come tassa siae
Leggi pure gli articoli contenuti nei link seguenti e ti accorgi che sei in
errore e nota che non ho citato link a caso ma fonti attendibili (es:
punto-informatico, webmasterpoint, kataweb, repubblica etc).


1) http://punto-informatico.it/2843800/PI/News/equo-compenso-imprevisto.aspx

2)
http://business.webnews.it/news/leggi/12194/siae-lequo-compenso-non-e-una-tassa/

3)
http://www.webmasterpoint.org/speciale/2010gen17-tassa-siae-equo-compenso-alcune-considerazioni.asp

4)
http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2010/04/26/equo-compenso-arrivano-i-primi-rincari-sui-prodotti-hi-tech/

5)
http://www.repubblica.it/tecnologia/2010/01/15/news/tassa_pc_telefonini-1953830/

e in generale:

6)
http://www.google.it/search?sourceid=navclient&hl=it&ie=UTF-8&rlz=1T4WZPC_itIT352IT352&q=SIAE+EQUO+COMPENSO+PRODUTTORE
--
http://www.blueware.it
bluewarewebstudio (skype)
Gabriele - onenet
2010-04-27 16:53:13 UTC
Permalink
On 27 Apr, 16:29, "Cooper" <***@blueware.it> wrote:

[CUT]
Post by Cooper
Ora ogni cd/dvd venduto è tutelato dalla siae; se arrivano dei ragazzini che
anzichè comprare quel cd/dvd se lo vanno a scaricare gratis è palese che
producono un danno alla siae; un danno di cui la siae dovrebbe rientrare se
non in toto almeno in parte. Da qui l'equo compenso; alla fine 2 centesimi o
5 centesimi in piu non fanno la differenza.
Non altro perchè l'importo aggiuntivo non è applicato dal rivenditore, ma
dal produttore alla fonte. Quindi se un cd costa 50 centesimi, e con la siae
costa 55 centesimi; basterebbe pensare che quel produttore vende il suo cd a
55 centesimi, e di questi 55 centesimi, 5 centesimi li versa alla siae; e
quindi è un problema strettamente legato tra il produttore e la siae.
[CUT]

Cooper, stai delirando! :)
Prendi un catalogo (magari con prezzi al rivenditore) e paragona sia
lo stesso bene venduto in Italia rispetto ad altri paesi EU, che i
prezzi di gennaio rispetto ad oggi.

Spiegami per quale motivo il produttore/distributore/rivenditore di CD/
DVD, chiavette USB, smartphone, hard disk ecc ecc deve trovarsi da un
giorno all'altro a dover alzare (anche di parecchio) il prezzo dei
propri prodotti *per legge* e diventare ancora meno competitivo
rispetto al resto d'Europa !

Allora io, che compro da iTunes, voglio che la SIAE mi restituisca gli
euro indebitamenti presi quando ho comprato l'iMac !
Idem non vedo perché mai devono guadagnare se compro una chiavetta USB
su cui non metto alcun file multimediale coperto da diritti SIAE.

E' ora di finirla di sovvenzionare enti praticamente inutili.

ciao,
Gabriele
Alessandro Pellizzari
2010-04-27 13:50:23 UTC
Permalink
Post by Cooper
Quei soldi non vanno in tasca direttamente alla SIAE come apparentemente
sembrerebbe ma saranno destinati agli stessi autori che quest'ultima
tutela. Per inciso, volendo essere corretti e coerenti, non è corretto
eticamente usufruire di un contenuto prodotto da un altro gratuitamente
quando ci sono altri che per usufruire di quel prodotto lo pagano.
E allora facciamo anche una tassa sui biglietti dei servizi pubblici
(perche` e` sicuro che prima o poi un ladro prendera` un autobus o un
treno) o sui biglietti del cinema, che vada redistribuita equamente tra
tutti i commercianti d'Italia, per ripagarli dei mancati guadagni dovuti
ai furti.

Che e` anche peggio, perche` non e` solo un mancato guadagno, ma proprio
una sottrazione di un bene.

Il cosiddetto "equo compenso" e` quanto di piu` iniquo esista. Punto e
basta.
Serve a sovvenzionare un baraccone costosissimo e inutile, che sta in
piedi solo per stare in piedi, e che redistribuisce meno del 10% di
quello che incamera a un totale di meno dell'1% degli artisti che ne
avrebbero diritto.

La SIAE deve morire prima di subito, e non lo dico io, ma lo dice anche
il 99% degli artisti, quelli che non vedono un soldo dalla SIAE
nonostante ne paghino l'iscrizione, ma anche tutti quegli artisti
stranieri non iscritti alla SIAE ma per cui la SIAE chiede soldi agli
utenti.

Bye.
Cooper
2010-04-27 14:42:09 UTC
Permalink
Post by Alessandro Pellizzari
E allora facciamo anche una tassa sui biglietti dei servizi pubblici
(perche` e` sicuro che prima o poi un ladro prendera` un autobus o un
treno) o sui biglietti del cinema, che vada redistribuita equamente tra
tutti i commercianti d'Italia, per ripagarli dei mancati guadagni dovuti
ai furti.
Esiste già, e non solo per i biglietti dei servizi pubblici ma per tutto. Io
sono a palermo un biglietto amat costa circa 1,10 euro e vale 90 minuti; in
certi periodi con lo stesso prezzo vale 120 minuti.
Non è forse anche questa una applicazione della legge sull'equo compenso. E'
vero che il prezzo rimane invariato, ma ciò che cambia è la durata di
validità... e quindi seppure non direttamente, anche il prezzo.
Post by Alessandro Pellizzari
Che e` anche peggio, perche` non e` solo un mancato guadagno, ma proprio
una sottrazione di un bene.
Sottrazione di un bene? Nessuno ti obbliga a comprare quel bene; e se vuoi
comprarlo sei libero di farlo o di usarne uno alternativo.
Post by Alessandro Pellizzari
Il cosiddetto "equo compenso" e` quanto di piu` iniquo esista. Punto e
basta.
Ciò che è iniquo è che ci siano soggetti che facciano i furbi alle spalle di
quelli onesti. Te la dovresti prendere con loro, non con chi vive del
proprio lavoro.
Post by Alessandro Pellizzari
Serve a sovvenzionare un baraccone costosissimo e inutile, che sta in
piedi solo per stare in piedi, e che redistribuisce meno del 10% di
quello che incamera a un totale di meno dell'1% degli artisti che ne
avrebbero diritto.
La SIAE deve morire prima di subito, e non lo dico io, ma lo dice anche
il 99% degli artisti, quelli che non vedono un soldo dalla SIAE
nonostante ne paghino l'iscrizione, ma anche tutti quegli artisti
stranieri non iscritti alla SIAE ma per cui la SIAE chiede soldi agli
utenti.
Come detto prima, quale obbligo hanno i cantanti a pagare la siae se non
vogliono essere tutelati? La libertà di espressione non è garantita dalla
costituzione e da nessuna parte è scritto che deve essere tassata.
Ciò che viene "tassato" termine fra l'altro errato, è il servizio offerto
dalla siae a coloro che si rivolgono a quest'ultima per tutelare le proprie
opere.
Chiedo anche a te: quale legge impone un soggetto produttore di musica,
video etc a dover pagare la siae per la distribuzione del suo prodotto? A
me non risulta che sussistano leggi in merito, posso sbagliarmi, in tal caso
però citami la legge che obbliga il produttore audiovisivo a dover pagare
ciò.
Infine se tutti coloro che producono materiale audiovisivo rinunciassero
alla tutela fornita dalla siae, essa automaticamente verrebbe neutralizzata,
perchè è proprio grazie a loro che sopravvive.
--
http://www.blueware.it
bluewarewebstudio (skype)
Alessandro Pellizzari
2010-04-27 14:57:29 UTC
Permalink
Post by Cooper
Esiste già, e non solo per i biglietti dei servizi pubblici ma per
tutto.
Rileggi bene quello che ho scritto, non hai capito niente.
Post by Cooper
Ciò che è iniquo è che ci siano soggetti che facciano i furbi alle
spalle di quelli onesti. Te la dovresti prendere con loro, non con chi
vive del proprio lavoro.
E allora punisci i "furbi", non tutti gli altri.
Post by Cooper
Come detto prima, quale obbligo hanno i cantanti a pagare la siae se non
vogliono essere tutelati?
Vedi altro messaggio.

Bye.
Cooper
2010-04-27 15:21:44 UTC
Permalink
Post by Alessandro Pellizzari
E allora punisci i "furbi", non tutti gli altri.
In via del tutto teorica, trova una soluzione valida (ergo praticabile) per
rintracciare tutti i furbi.
--
http://www.blueware.it
bluewarewebstudio (skype)
jj
2010-04-27 15:37:42 UTC
Permalink
Post by Cooper
Post by Alessandro Pellizzari
E allora punisci i "furbi", non tutti gli altri.
In via del tutto teorica, trova una soluzione valida (ergo praticabile)
per rintracciare tutti i furbi.
Chessò, per esempio anziché tenere migliaia di finanzieri nelle caserme
a giocare con la PS3 si potrebbe pure pensare (a bassa voce) di mandarli
a lavorare...
Daniele Orlandi
2010-04-27 19:28:20 UTC
Permalink
Post by Cooper
Ciò che è iniquo è che ci siano soggetti che facciano i furbi alle spalle
di quelli onesti. Te la dovresti prendere con loro, non con chi vive del
proprio lavoro.
E posso anche essere d'accordo, ma ci sono anche i ladri di auto, i
truffatori, i ladri d'appartamento etc...

Come esiste l'equo compenso per le vittime della pirateria allora voglio che
ci sia l'equo compenso per le vittime dei furti, no?
Post by Cooper
Come detto prima, quale obbligo hanno i cantanti a pagare la siae se non
vogliono essere tutelati?
Prova a organizzare un concerto privato con 20-30 persone (non mi ricordo il
limite) nel quale suoni TUA musica da te composta e non sei iscritto alla
SIAE.

E poi scopri che la SIAE la devi pagare lo stesso.

...
--
Daniele Orlandi つづく
filippo
2010-04-27 19:40:12 UTC
Permalink
Post by Daniele Orlandi
Post by Cooper
Ciò che è iniquo è che ci siano soggetti che facciano i furbi alle
spalle di quelli onesti. Te la dovresti prendere con loro, non con chi
vive del proprio lavoro.
E posso anche essere d'accordo, ma ci sono anche i ladri di auto, i
truffatori, i ladri d'appartamento etc...
Come esiste l'equo compenso per le vittime della pirateria allora voglio
che ci sia l'equo compenso per le vittime dei furti, no?
Post by Cooper
Come detto prima, quale obbligo hanno i cantanti a pagare la siae se
non vogliono essere tutelati?
Prova a organizzare un concerto privato con 20-30 persone (non mi
ricordo il limite) nel quale suoni TUA musica da te composta e non sei
iscritto alla SIAE.
E poi scopri che la SIAE la devi pagare lo stesso.
Ma anche no, davvero. Noi facciamo molte attività che in realtà sono
esonerate dal pagamento SIAE: per esempio gli spettacoli all'interno
degli ospedali, delle scuole, delle case di riposo...

E tutto ciò che è di pubblico dominio, ossia che è stato così destinato
dagli autori o per il quale gli autori (e, se non erro, i loro eredi
diretti) sono morti da più di 70 anni.

Quest'ultimo caso è uno dei motivi per cui un CD con un concerto di Bach
costa un terzo di uno di canzoni di Peppino di Capri.

Aggiungo per concludere che le associazioni iscritte al CONI o ad un Ente
di promozione sportiva e/o culturale (noi p.es. siamo AICS e CONI),
godono di particolari agevolazioni/riduzioni su determinate attività
(esempio le gare sportive). Non so chiaramente quali possano essere invee
gli obblighi per un'attività commerciale o un privato.

Certo è che nonostante tutto questo, devolviamo alla Società degli Autori
ed Editori una considerevole somma (relativamente al nostro bilancio
annuale, ovviamente)

Ciao
Filippo B.
--
http://www.danzainsieme.it
http://www.boschetti.info
ValeRyo Saeba
2010-04-27 20:18:10 UTC
Permalink
Post by filippo
Non so chiaramente quali possano
essere invee gli obblighi per un'attività commerciale o un privato.
Pensa che un bar che vuole tenere accesa la radio o mettere dei
cd deve pagareuna tariffa annuale per riproduzione meccanica.
Solo che la siae era già stata pagata sul cd oppure dall'emittente
(che a sua volta l'ha pagata sul supporto...)

Che sia questo uno dei motivi per cui i cd li trovi a sei mesi dall'uscita
a £ 5,99 da amazon UK, mentre in Italia dopo due anni costano
ancora 15,00 euro?
--
ValeRyo
XT600 "Katoki Pajama" - http://www.slimmit.com/go.asp?7Y9
GamerTag: http://card.mygamercard.net/IT/nxe/ValeRyo76.png
Cooper
2010-04-27 21:02:11 UTC
Permalink
Post by Daniele Orlandi
Post by Cooper
Ciò che è iniquo è che ci siano soggetti che facciano i furbi alle spalle
di quelli onesti. Te la dovresti prendere con loro, non con chi vive del
proprio lavoro.
E posso anche essere d'accordo, ma ci sono anche i ladri di auto, i
truffatori, i ladri d'appartamento etc...
Come esiste l'equo compenso per le vittime della pirateria allora voglio che
ci sia l'equo compenso per le vittime dei furti, no?
Ci sono le assicurazioni....
Post by Daniele Orlandi
Post by Cooper
Come detto prima, quale obbligo hanno i cantanti a pagare la siae se non
vogliono essere tutelati?
Prova a organizzare un concerto privato con 20-30 persone (non mi ricordo il
limite) nel quale suoni TUA musica da te composta e non sei iscritto alla
SIAE.
E poi scopri che la SIAE la devi pagare lo stesso.
Sulla base di quale legge sono obbligati a farlo? Chi ha detto che la siae
non possa fare la furba e chiedere ciò che non è dovuto facendo pressione
psicologica sugli altri che magari per non avere paura sentendo parlare di
siae... calano la testa?
Se non ci sono leggi che autorizzano la siae a riscuotere quanto loro
vantano, tutto ciò che possono chiedere non è dovuto, e chi paga è solo un
fesso.
Se invece ci sono leggi che autorizzano la siae ad agire in tal modo, allora
è diverso e la siae è legittimata a fare ciò.
Ma queste leggi chiedo io, ci sono? e se ci sono quali sono, nel caso
specifico?
Dove è scritto, in quale articolo di legge è scritto che la siae è
legittimata a chiedere il pagamento in una situazione come descritta da te?
Puoi gentilmente citare questa legge o meglio questo articolo?
Altrimenti tutto rimane parole senza fondamento, sparate tanto per spararle.
--
http://www.blueware.it
bluewarewebstudio (skype)
Leonardo Serni
2010-04-27 14:27:41 UTC
Permalink
Post by Cooper
Post by ValeRyo Saeba
Per inciso, tu hai accolto con gioia l'ultima tassa sui supporti magnetici
ed ottici, giusto? Finalmente quei poveracci degli autori possono
racimolare qualche centesimo con i dischi su cui salvo le foto dell'estate
scorsa.
Quei soldi non vanno in tasca direttamente alla SIAE come apparentemente
sembrerebbe ma saranno destinati agli stessi autori che quest'ultima tutela.
Sono d'accordissimo col fatto che chi vuole usufruire di musica (o
qualsiasi altro contenuto) debba pagare i diritti ove presenti.

Ma non vedo perche' tu, che non rubi, dovresti pagare una tassa su
roba tipo i supporti sui quali fai il backup.
Post by Cooper
Nel momento in cui dei ragazzini ascoltano la musica gratuitamente, essi non
pagano quella musica che dovrebbero pagare come è giusto che sia
Benissimo. Si perseguano quei ragazzini: cosa c'entri tu? Sei mica
un pirata.
Post by Cooper
Non si meravigliano affatto se andando dal benzinaio o dal gelataio viene
chiesto loro di pagare la benzina o il gelato.... chissà perchè?
Perché è normale.

Diciamo che tu sia un vinaio... e usi delle taniche di plastica da
15 litri per il tuo lavoro.

Viene da te lo Stato, e fa: "Vedi, c'è gente che usa il mambatrone
di Paskowski per duplicare illegalmente la benzina. Prendono aria,
acqua e luce solare, e sintetizzano benzina senza pagare l'accisa,
e poi naturalmente non si fermano dal benzinaio a fare il pieno...
non ne hanno piu' bisogno! E i benzinai muoiono di fame.

"Vanno in campagna, mettono in un campo assolato tante taniche, su
ogni tanica un mambatrone, e poi a sera ritornano a prendere su le
taniche piene.

"Taniche proprio uguali a quelle li' che hai.

"Perciò, per ogni tanica che usi per il vino devi pagare 5 euro di
cui l'80% andra' ai benzinai per indennizzarli."

Leonardo
--
Los pellegris perjurs, fraiditz,
Qi nos an sai en camp geqitz,
Qi los manten e cortz es tortz,
Que chascuns val mens vius que mortz.
jj
2010-04-26 22:35:36 UTC
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Post by Cooper
Post by jj
Cioè, se io su un blog mi firmo "Luca Rossi" e
diffamo gli mando la polizia in casa ?
Ecco il punto.. i magistrati e i politici sono talmente ignoranti da
non riuscire a mettere insieme una semplicissima legge che obblighi
chi vuole pubblicare qualcosa su un blog a firmare digitalmente (con
firma qualificata a norma CNIPA) il post stesso, evidentemente non
hanno mai sentito parlare di XML..
I magistrati applicano le leggi; i politici fanno le leggi. I magistrati
non possono sindacare su una legge in quanto non rientra nelle loro
competenze; essi sono semplicemente coloro che la applicano e stop; se
la legge dice A (giusta o non giusta) devono fare A, non possono fare B.
Non sembrano pensarla così in molti, soprattutto se le leggi le fa
l'attuale governo.
Post by Cooper
I politici invece possono modificare una legge, migliorarla,
perfezionarla, adattarla alle esigenze della società. Questo possono farlo.
Ma il politico non necessariamente deve essere uno laureato in
informatica, o in giurisprudenza o in medicina; può anche essere il
fruttivendolo che abita sotto casa tua.
Si, pure un ex magistrato... ma prima di scrivere minchiate potrebbe
quantomeno incaricare persone qualificate per trovare delle soluzioni
universalmente riconosciute valide, o visto che prima faceva il
fruttivendolo può tranquillamente fare leggi alla cazzum purché siano
OGM FREE?
Post by Cooper
Un politico eletto dal popolo che lo rappresenta quindi non è tenuto per
legge ad avere competenze specifiche ed è normale quindi che qualcosa
possa sfuggire; come è normale che prima di fare una legge di tempo e di
controlli ne passano parecchi.
Mai sentito parlare del DARPA? (http://www.darpa.mil/)
si sono accorti che tentare di inventare qualcosa, testala ecc.. costava
un occhio, ad un certo punto qualcuno lanciò l'idea, banale ma
funzionale... un premio a chi presentava la miglior soluzione ad un
problema specifico, per esempio 2 milioni di USD a chi presentava un
veicolo autoguidato in grado di raggiungere il traguardo dopo un
percorso di 200Km nel deserto, risultato, università, privati e aziende
si sono lanciati a realizzare prototipi.
Una cosetta che fatta in proprio sarebbe costata alcuni miliardi di USD
e te la ritrovi con soli 2 milioni..
Quando i politici impareranno a sfruttare le competenze altrui in Italia
sarà sempre troppo tardi, meglio appaltare al cuggino.
Post by Cooper
Quindi possiamo anche dire che un politico capisca poco di qualcosa, ma
non possiamo assolutamente dire che tutto il parlamento non capisce
nulla di un certo argomento... li non sono 30 o 40 persone, ce ne stanno
all'incirca un migliaio fra camera e senato.
Si, a grattarsi il culo.. nessuno esige che uno sia esperto in tutto, ma
siamo il 6 paese più industrializzato del mondo PORCA TROIA!
Ci vuole troppo a fare un bando pubblico offrendo un miserabile premio
di 100.000 euri a chi sforna il software che risolva il problema della
rintracciabilità di chi inserisce contenuti in rete?
2gg dopo avresti migliaia di programmatori/sistemisti al lavoro sul
problema e 2 mesi dopo avresti la soluzione bella e pronta, open source
e GPL liberamente scaricabile ed installabile per il proprio sito/blog/ecc..
Post by Cooper
Quindi arrivare a dire che una legge è sbagliata è opinione del tutto
personale e priva di fondamento. Se è stata fatta quella legge vuol dire
che va bene cosi e che è espressione della volontà della maggioranza
degli italiani.
Ma non dire minchiate! Al massimo è espressione della maggioranza dei
parlamentari che è cosa assai diversa.. Proviamo a rifare un referendum
su chi vuole il nucleare e vediamo quanti italiani vorrebbero una
centrale nella proppria provincia?
Ti ricordo che la nostra è una democrazia parlamentare dove il cittadino
elegge un minchione che una volta arrivato a Roma è chiamato a votare
per migliaia di leggi di cui probabilmente nemmeno gliene frega un
cazzo, ma già che è li, il portaborse gli dice cosa deve votare e lui da
bravo parlamentare prende e vota.
Post by Cooper
E' normale dunque che qualcuno possa essere contrario (come in questo
caso) ma anche questo fa parte del gioco chiamato democrazia.
Anche Mussolini e Adolf furono eletti democraticamente ai loro tempi..
Post by Cooper
Post by jj
Questo toglierebbe le castagne dal fuoco a blogger&Co. e si
accerterebbe la responsabilità dei contenuti in modo certo e
scientifico, inoltre metterebbe al riparo il Sig. "Luca Rossi" da
possibili querele per qualcosa che non ha mai scritto.
Stesso discorso vale in caso di defacciamento di un sito da parte di
un hacker che potrebbe facilmente compromettere l'immagine di un
azienda, il famoso falso d'autore.. come identificare una pagina
"autentica" da una "falsa" messa lì nottetempo?
Non è necessario complicare le cose quando invece bisogna semplificarle
semmai.
A ridaglie con le minchiate... L'utente scrive quello che deve scrivere,
viene generato un XML (spero che fin qui..) gli parte automaticamente il
download, tasto destro del mouse.. apri con Dike, clicca su "Firma",
digita il proprio PIN et voilà abbiamo un file.xml.p7m, fa l'upload ed è
apposto può tornare a fare quel cazzo che stava facendo..

Lato server, arriva un file.xml.p7m si verifica la validità della firma
digitale e si controlla la CRL, si parsa il tutto e lo si infila nel DB
con un bel link al file originale, in caso di contestazioni telchì..
rivolgersi al Sig. Rossi, codice fiscale RSS************** e non rompete
i maroni al proprietario del blog.

Il blog normalmente è gestito da un privato; Un giornale (anche
Post by Cooper
elettronico) è gestito da una azienda; questa è la prima differenza.
La seconda differenza è che non si può paragonare il giornale al blog;
seppure usano gli stessi mezzi camminano su due binari diversi e si
rivolgono a due target di utenza differenti.
Il blog è più orientato a una cerchia ristretta di persone; il giornale
è piu orientato a un pubblico più vasto.
E quindi? se diffamo qualcuno o se vengo diffamato sul sito di un
quotidiano nazionale o di un pinco pallo fa differenza? Fa differenza su
quale sito/blog vengono pubblicati i miei dati personali?

Chi paga la parte lesa? Perché se è vero che il reato di diffamazione è
compiuto nel momento stesso in cui appare un post, fraga un cazzo chi
DICE di averlo o non averlo firmato la parte lesa dovrà comunque
ottenere un risarcimento, quindi se vengo diffamato sul blog di un
giornale paga il giornale se vengo diffamato sul blog di Pinco Pallo,
non necessariamente dal "gestore" ciccia?
Post by Cooper
Ma non solo, la cosa piu importante è che nel blog il privato esprime la
sua opinione, nel giornale la propria opinione è espressa dai
giornalisti; ma i giornalisti sono soggetti a delle regole ben precise;
Chiaro, ma non si finisce in tribunale perché qualcuno esprime
liberamente la propria opinione, ci si finisce perché esprimendola
diffama (generalmente) qualcuno (privato o azienda che sia) il ché fa
scattare la querela, ora, sembra ovvio che il responsabile sia chi ha
diffamato e non il gestore della piattaforma chiunque esso sia, quindi
risulta ovvio che sia sufficeente sapere con certezza chi ha inviato il
post per non dover quotidianamente trascinare in tribunale questo e
quello che nulla hanno a che vedere se non per il fatto di essere
titolari del nome di dominio o della piattaforma (blog/forum/altro) su
cui si è consumato il reato.
Post by Cooper
cosa che non avviene con i privati; perchè i privati non sono giornalisti.
Il privato e il giornalista sono pertanto due figure differenti e per
ciascuna di esse si applicano le leggi opportune che già ci sono.
E bravo genio.. allora fuori nomi cognomi e indirizzi di chi posta
materiale pedopornografico, diffamante, coperto da copyright ecc...
Post by Cooper
Riguardo alle sentenze queste che abbiamo oggi sono le sentenze di due
magistrati che hanno applicato la legge; ci sono ancora tre gradi di
giudizio bisognerà vedere cosa accadrà dopo.
Possiamo assentire o dissentire della sentenza... ma esso rimane pur
sempre una opinione personale. Le sentenze vanno accettate e rispettate.
PUNTO!
Dipietrista fino al midollo... o testa di pietra?
Cooper
2010-04-27 12:27:42 UTC
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Post by jj
Ma non dire minchiate! Al massimo è espressione della maggioranza dei
parlamentari che è cosa assai diversa..
I parlamentari sono eletti dal popolo e rappresentano i suoi elettori dunque
sono espressione della volontà popolare. Se a te non ti sta bene problema
tuo.
Del resto, è impensabile che per ogni legge che bisogna fare occorra
chiamare il popolo alle urna.... la nostra vita cosi passerebbe ogni giorno
a votare domenica inclusa.
Post by jj
Proviamo a rifare un referendum su chi vuole il nucleare e vediamo quanti
italiani vorrebbero una centrale nella proppria provincia?
Qual'è il problema? Se questa porta beneficio e risparmio ben venga? Il
rischio che esploda? Beh certo può esserci questo rischio... ma
statisticamente con le attuali misure di sicurezza tale rischio è piuttosto
basso.
Diciamo pure che la gente si lascia influenzare da quattro gatti che dicono
che il nucleare è pericoloso e questo e quello... e invitano a far
desistere... e poi invece non dicono nulla quando si tratta di autovetture
che di fatto sono ancora piu pericolose, specialmente se guidate da soggetti
ubriachi.
Ascolti il telegiornale? Quante gente muore ogni giorno a causa di incidenti
stradali? Preoccupati più per gli incidenti stradali che per il nucleare.
Post by jj
Ti ricordo che la nostra è una democrazia parlamentare dove il cittadino
elegge un minchione che una volta arrivato a Roma è chiamato a votare per
migliaia di leggi di cui probabilmente nemmeno gliene frega un cazzo, ma
già che è li, il portaborse gli dice cosa deve votare e lui da bravo
parlamentare prende e vota.
Se il cittadino elegge un minchione, la colpa non è del minchione ma del
cittadino; se tu eleggi tizio che è un minchione, la colpa non è di tizio
che è minchione ma tua che l'hai eletto.
Post by jj
Anche Mussolini e Adolf furono eletti democraticamente ai loro tempi..
E quindi? Il problema non è mai stato il come e quando sono stati eletti
(tutti erano eleggibili nel rispetto delle leggi vigenti) il problema è
semmai il dopo, ovvero ciò che hanno fatto successivamente.
Post by jj
Post by Cooper
Non è necessario complicare le cose quando invece bisogna semplificarle
semmai.
A ridaglie con le minchiate... L'utente scrive quello che deve scrivere,
viene generato un XML (spero che fin qui..) gli parte automaticamente il
download, tasto destro del mouse.. apri con Dike, clicca su "Firma",
digita il proprio PIN et voilà abbiamo un file.xml.p7m, fa l'upload ed è
apposto può tornare a fare quel cazzo che stava facendo..
Lato server, arriva un file.xml.p7m si verifica la validità della firma
digitale e si controlla la CRL, si parsa il tutto e lo si infila nel DB
con un bel link al file originale, in caso di contestazioni telchì..
rivolgersi al Sig. Rossi, codice fiscale RSS************** e non rompete i
maroni al proprietario del blog.
Le firme digitali costano e chi è a detenerle il fornitore di servizi che
dovrebbe venderla al potenziale cliente. Un servizio da gratuito passerebbe
a pagamento... eh un giovanotto non vuole spendere i soldi per il software
originale e pensi li voglia spendere per la firma digitale, ma su andiamo va
:)
Post by jj
E quindi? se diffamo qualcuno o se vengo diffamato sul sito di un
quotidiano nazionale o di un pinco pallo fa differenza? Fa differenza su
quale sito/blog vengono pubblicati i miei dati personali?
Ci sono gli strumenti adatti per tutelarti. Se non sai usarli è un problema
tuo.
Post by jj
Chi paga la parte lesa? Perché se è vero che il reato di diffamazione è
compiuto nel momento stesso in cui appare un post, fraga un cazzo chi DICE
di averlo o non averlo firmato la parte lesa dovrà comunque ottenere un
risarcimento, quindi se vengo diffamato sul blog di un giornale paga il
giornale se vengo diffamato sul blog di Pinco Pallo, non necessariamente
dal "gestore" ciccia?
La responsabilità penale è personale; la diffamazione è un reato penale. Non
può essere perseguito per legge qualcuno che non ha commesso il fatto. Il
blogger che non ha diffamato non può rispondere per colui che ha diffamato;
può tuttavia collaborare con le autorità competenti perchè venga
rintracciato.
Per questo motivo il blogger non è perseguibile della diffamazione procurata
da terzi.
Il caso del blogger e di google sono due casi per natura completamente
diversi seppure hanno in comune qualcosa: il mezzo.
Il blogger non offre un servizio; ma usa un servizio di terzi per esprimere
la sua opinione; se persone diffamano qualcuno attraverso il blog del
blogger il blogger non può rispondere per loro, ma può rispondere solo di
ciò che scrive.
Google a differenza del blogger, offre un servizio ed è responsabile del
servizio stesso.
--
http://www.blueware.it
bluewarewebstudio (skype)
jj
2010-04-27 15:17:01 UTC
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Post by Cooper
Post by jj
Proviamo a rifare un referendum su chi vuole il nucleare e vediamo
quanti italiani vorrebbero una centrale nella proppria provincia?
Qual'è il problema? Se questa porta beneficio e risparmio ben venga? Il
rischio che esploda? Beh certo può esserci questo rischio... ma
statisticamente con le attuali misure di sicurezza tale rischio è
piuttosto basso.
Certo potremmo anche introdurre leggi razieli per impedire ai mussulmani
di lavorarci ma sai com'è di questi tempi...
Post by Cooper
Diciamo pure che la gente si lascia influenzare da quattro gatti che
dicono che il nucleare è pericoloso e questo e quello... e invitano a
far desistere... e poi invece non dicono nulla quando si tratta di
autovetture che di fatto sono ancora piu pericolose, specialmente se
guidate da soggetti ubriachi.
Vero, ma remember che una centrale nucleare è un obbiettivo
strategico/militare di valore notevole..
Post by Cooper
Ascolti il telegiornale? Quante gente muore ogni giorno a causa di
incidenti stradali? Preoccupati più per gli incidenti stradali che per
il nucleare.
E fin qui ci siamo, ciò non toglie che a noi manca know how, uranio,
esperienza ecc..
Post by Cooper
Post by jj
Ti ricordo che la nostra è una democrazia parlamentare dove il
cittadino elegge un minchione che una volta arrivato a Roma è chiamato
a votare per migliaia di leggi di cui probabilmente nemmeno gliene
frega un cazzo, ma già che è li, il portaborse gli dice cosa deve
votare e lui da bravo parlamentare prende e vota.
Se il cittadino elegge un minchione, la colpa non è del minchione ma del
cittadino; se tu eleggi tizio che è un minchione, la colpa non è di
tizio che è minchione ma tua che l'hai eletto.
Ben detto, per questo introdurrei un patentino per gli elettori, forse
riusciremmo ad escludere il 90/95% della popolazione ma sai come vanno
certe cose...
Post by Cooper
Le firme digitali costano e chi è a detenerle il fornitore di servizi
che dovrebbe venderla al potenziale cliente. Un servizio da gratuito
passerebbe a pagamento... eh un giovanotto non vuole spendere i soldi
per il software originale e pensi li voglia spendere per la firma
digitale, ma su andiamo va :)
Facciamo 2 conti.. se ti rechi presso un qualsiasi ufficio della camera
di commercio la CNS costa 25€ + il lettore altri 25€, il certificato di
firma digitale e di autenticazione hanno validità 3 anni quindi 16
euro/anno, volendo abbattere i costi.. un token USB tipo Aladdin eToken
32M costa all'incirca 9€ su ebay immagino che acquistandoli a stok dalla
fabbrica si arrivi ad una cifra variabile dai 3 ai 5€, per legge i
certificatori accreditati CNIPA non possono chiedere più di 3,50€ se non
ricordo male.. quindi meno di 10€ per un certificato di autenticazione
valido 3 anni, ma si andiamo va:)
Post by Cooper
Post by jj
Chi paga la parte lesa? Perché se è vero che il reato di diffamazione
è compiuto nel momento stesso in cui appare un post, fraga un cazzo
chi DICE di averlo o non averlo firmato la parte lesa dovrà comunque
ottenere un risarcimento, quindi se vengo diffamato sul blog di un
giornale paga il giornale se vengo diffamato sul blog di Pinco Pallo,
non necessariamente dal "gestore" ciccia?
La responsabilità penale è personale; la diffamazione è un reato penale.
Non può essere perseguito per legge qualcuno che non ha commesso il
fatto. Il blogger che non ha diffamato non può rispondere per colui che
ha diffamato; può tuttavia collaborare con le autorità competenti perchè
venga rintracciato.
Per questo motivo il blogger non è perseguibile della diffamazione
procurata da terzi.
Il caso del blogger e di google sono due casi per natura completamente
diversi seppure hanno in comune qualcosa: il mezzo.
Il blogger non offre un servizio; ma usa un servizio di terzi per
esprimere la sua opinione; se persone diffamano qualcuno attraverso il
blog del blogger il blogger non può rispondere per loro, ma può
rispondere solo di ciò che scrive.
E fin qui è chiaro a tutti...
Post by Cooper
Google a differenza del blogger, offre un servizio ed è responsabile del
servizio stesso.
E questa mi sembra una gran minchiata.. google offre un servizio il
blogger no? Perché sul blog non c'è pubblicità? Perché lo dici tu?
Cooper
2010-04-27 15:38:48 UTC
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Post by jj
Ben detto, per questo introdurrei un patentino per gli elettori, forse
riusciremmo ad escludere il 90/95% della popolazione ma sai come vanno
certe cose...
In teoria, in pratica non si può il diritto di voto è di ciascun cittadino
italiano (per costituzione).
Post by jj
Post by Cooper
Le firme digitali costano e chi è a detenerle il fornitore di servizi
che dovrebbe venderla al potenziale cliente. Un servizio da gratuito
passerebbe a pagamento... eh un giovanotto non vuole spendere i soldi
per il software originale e pensi li voglia spendere per la firma
digitale, ma su andiamo va :)
Facciamo 2 conti.. se ti rechi presso un qualsiasi ufficio della camera di
commercio la CNS costa 25€ + il lettore altri 25€, il certificato di firma
digitale e di autenticazione hanno validità 3 anni quindi 16 euro/anno,
volendo abbattere i costi.. un token USB tipo Aladdin eToken 32M costa
all'incirca 9€ su ebay immagino che acquistandoli a stok dalla fabbrica si
arrivi ad una cifra variabile dai 3 ai 5€, per legge i certificatori
accreditati CNIPA non possono chiedere più di 3,50€ se non ricordo male..
quindi meno di 10€ per un certificato di autenticazione valido 3 anni, ma
si andiamo va:)
Quello che dici tu ha senso (e ti darei ragione) se la firma digitale
diventasse uno strumento comune quanto la connessione stessa.
In altre parole; SE E SOLTANTO SE, il provider fornisse al cliente una firma
digitale contestualmente alla connettività internet allora sarebbe tutto più
fattibile.
Ma tu accetteresti di pagare X euro in più per la connessione internet e
avere la firma digitale che magari non utilizzerai mai (parliamo dell'utente
generico, del nonnino che si collega su facebook per chiaccherare col
nipotino d'oltre oceano); penso proprio di no, altrimenti non si farebbe
tutta sta tragedia per quei pochi centesimi in più applicati dal produttore
sui CD/DVD che vanno alla siae.
Io ritengo che i tempi siano ancora immaturi per questo, ma quasi certamente
fra qualche decina di anni tutti coloro che disporranno di una connessione
internet molto probabilmente disporranno anche di una firma digitale.
I vantaggi infatti sarebbero molti sotto vari aspetti, ma bisognerà
attendere ancora qualche anno.
Post by jj
Post by Cooper
Google a differenza del blogger, offre un servizio ed è responsabile del
servizio stesso.
E questa mi sembra una gran minchiata.. google offre un servizio il
blogger no? Perché sul blog non c'è pubblicità? Perché lo dici tu?
Il blogger sfrutta un servizio offerto da terzi per il suo blog. Google non
sfrutta nessun servizio di terzi, offre egli stesso il servizio!
--
http://www.blueware.it
bluewarewebstudio (skype)
jj
2010-04-28 09:48:25 UTC
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Post by Cooper
Post by jj
Ben detto, per questo introdurrei un patentino per gli elettori, forse
riusciremmo ad escludere il 90/95% della popolazione ma sai come vanno
certe cose...
In teoria, in pratica non si può il diritto di voto è di ciascun
cittadino italiano (per costituzione).
Ti rammento che la costituzione non è la sacra bibbia e può essere
cambiata alla bisogna, cmq il punto è un altro, nessuno vieta di
detenere un arma o di andare in giro in automobile ma in entrambe i casi
è necessario dotarsi della documentazione richiesta (porto d'arma,
patente ecc..) quindi non è in discussione il diritto di voto ma le
modalità con cui uno lo può esercitare.
Post by Cooper
Post by jj
Post by Cooper
Le firme digitali costano e chi è a detenerle il fornitore di servizi
che dovrebbe venderla al potenziale cliente. Un servizio da gratuito
passerebbe a pagamento... eh un giovanotto non vuole spendere i soldi
per il software originale e pensi li voglia spendere per la firma
digitale, ma su andiamo va :)
Facciamo 2 conti.. se ti rechi presso un qualsiasi ufficio della
camera di commercio la CNS costa 25€ + il lettore altri 25€, il
certificato di firma digitale e di autenticazione hanno validità 3
anni quindi 16 euro/anno, volendo abbattere i costi.. un token USB
tipo Aladdin eToken 32M costa all'incirca 9€ su ebay immagino che
acquistandoli a stok dalla fabbrica si arrivi ad una cifra variabile
dai 3 ai 5€, per legge i certificatori accreditati CNIPA non possono
chiedere più di 3,50€ se non ricordo male.. quindi meno di 10€ per un
certificato di autenticazione valido 3 anni, ma si andiamo va:)
Quello che dici tu ha senso (e ti darei ragione) se la firma digitale
diventasse uno strumento comune quanto la connessione stessa.
In altre parole; SE E SOLTANTO SE, il provider fornisse al cliente una
firma digitale contestualmente alla connettività internet allora sarebbe
tutto più fattibile.
Mi sa che ti sfugge qualcosa.. innanzitutto stiamo parlando di
"certificato di autenticazione" che è diverso da "firma digitale" anche
se entrambe si trovano all'interno dello stesso token nel caso della
CNS, poi gli emittenti "qualificati" sono già stati definiti dal CNIPA
tra cui figurano Poste Italiane, Camere di Commercio, alcune banche ecc..
Post by Cooper
Ma tu accetteresti di pagare X euro in più per la connessione internet e
avere la firma digitale che magari non utilizzerai mai (parliamo
dell'utente generico, del nonnino che si collega su facebook per
chiaccherare col nipotino d'oltre oceano); penso proprio di no,
altrimenti non si farebbe tutta sta tragedia per quei pochi centesimi in
più applicati dal produttore sui CD/DVD che vanno alla siae.
E qui ti sbagli, analizziamo i vantaggi offerti da una CNS per rimanere
in tema, innanzitutto hai la "firma qualificata" che ti consente di
firmare contratti/moduli on line il ché è quasi obbligatorio in caso di
richiesta di servizi o prestazioni che contengano dati
personali/sensibili, poi c'è il "certificato di autenticazione" che
serve per l'appunto ad autenticarsi on-line escludendo la possibilità di
un furto d'identità il ché garantirebbe non solo un incredibile
semplificazione, niente più password da memorizzare per i singoli siti
ma un unico PIN (quello del token) consentendo all'utente di accedere
indifferentemente al sito della propria banca o a Facebook o a qualunque
altro servizio tipo blog/forum ecc.. In totale sicurezza.
Post by Cooper
Io ritengo che i tempi siano ancora immaturi per questo, ma quasi
certamente fra qualche decina di anni tutti coloro che disporranno di
una connessione internet molto probabilmente disporranno anche di una
firma digitale.
Per questo una legge ad ok che imponga l'utilizzo della firma digitale a
chiunque voglia inserire contenuti in rete favorirebbe notevolmente la
cosa. E bada che non stiamo parlando di una sorta di "censura cinese" ma
di un regolamento che imponga semplicemente di firmare (autenticando
allo stesso tempo) i contenuti, indipendentemente dai contenuti stessi,
se poi le autorità dovessero riscontrare degli illeciti all'interno
degli stessi provvedereanno a perseguire chi li ha inseriti senza
rompere i maroni al mondo intero.
Post by Cooper
I vantaggi infatti sarebbero molti sotto vari aspetti, ma bisognerà
attendere ancora qualche anno.
Post by jj
Post by Cooper
Google a differenza del blogger, offre un servizio ed è responsabile del
servizio stesso.
E questa mi sembra una gran minchiata.. google offre un servizio il
blogger no? Perché sul blog non c'è pubblicità? Perché lo dici tu?
Il blogger sfrutta un servizio offerto da terzi per il suo blog. Google
non sfrutta nessun servizio di terzi, offre egli stesso il servizio!
Ok, evidentemente abbimo concetti diversi di cos'è un blog, per me un
blog è scaricarsi un WordPress, installarselo e gestirselo in proprio,
per te è acquistare un servizio da un azienda che lo offre
pre-installato ma la solfa non cambia chi amministra il blog in un modo
o nell'altro deve avere le stesse responsabilità di Google ovvero
nessuna, la responsabilità deve essere attribuita a chi inserisce il
contenuto indipendentemente dalla piattaforma su cui lo inserisce ed il
miglior modo per responsabilizzare gli utenti è proprio quello di
imporre una firma digitale sul contenuto stesso.
Cooper
2010-04-28 11:31:49 UTC
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Post by jj
Ti rammento che la costituzione non è la sacra bibbia e può essere
cambiata alla bisogna, cmq il punto è un altro, nessuno vieta di
La costituzione non è la sacra bibbia, ma è il fondamento della cultura
italiana. Puoi cambiare alcuni articoli ma non tutti (tipo quelli
fondamentali) e per cambiare alcuni articoli è necessaria la maggioranza dei
2/3 del parlamento oppure un referendum (quale massima espressione della
volontà popolare).
Post by jj
detenere un arma o di andare in giro in automobile ma in entrambe i casi è
necessario dotarsi della documentazione richiesta (porto d'arma, patente
ecc..) quindi non è in discussione il diritto di voto ma le modalità con
cui uno lo può esercitare.
Nessuno vieta, ma non basta la documentazione richiesta, sono necessari
anche i necessari requisiti psicofisici del soggetto.
Lo modalità con cui uno può esercitare il diritto di voto non comprendono le
sue conoscenze culturali. Possono votare tutti i cittadini italiani purchè
maggiorenni e questo indifferentemente dal titolo di studio conseguito.
Se ti dovessi basare sul titolo di studio, allora scarteresti
automaticamente tutti gli anziani over 50, perchè sai bene che il diritto
allo studio (inteso come diploma di maturità) è qualcosa di relativamente
recente e gli over 50 in buona parte si sono fermati soltanto alla quinta
elementare o alla terza media.
Dunque col presupposto che il diritto di voto sia concesso in base a una
educazione scolastica adeguata, taglieresti fuori tutte quelle persone over
50, negando un loro diritto di esprimere il loro voto; e guarda caso proprio
loro sono quelli che danno da mangiare alla nuova generazione.
E' cosi dunque che tu ringrazi quelli che possono essere i nostri genitori e
nonni? Io spero proprio di no, perchè partendo da questo presupposto saresti
davvero ingrato nei loro confronti, nei confronti di queste persone che ti
hanno permesso oggi di vivere decentemente e che se non fosse stato per loro
adesso saremmo ancora in piena poverta e non avremmo il benessere di cui
godiamo adesso.
Ti consiglio un esame di coscienza prima di spararle cosi, senza offesa te
lo dico, non e avrei motivo credimi.
Post by jj
Post by Cooper
Quello che dici tu ha senso (e ti darei ragione) se la firma digitale
diventasse uno strumento comune quanto la connessione stessa.
In altre parole; SE E SOLTANTO SE, il provider fornisse al cliente una
firma digitale contestualmente alla connettività internet allora sarebbe
tutto più fattibile.
Mi sa che ti sfugge qualcosa.. innanzitutto stiamo parlando di
"certificato di autenticazione" che è diverso da "firma digitale" anche se
entrambe si trovano all'interno dello stesso token nel caso della CNS, poi
gli emittenti "qualificati" sono già stati definiti dal CNIPA tra cui
figurano Poste Italiane, Camere di Commercio, alcune banche ecc..
E' il caso di ricordarti che tu hai introdotto il termine "firma digitale"
io ho solo continuato a utilizzare questa espressione per intenderci.
La prossima volta, prima di puntualizzare che stiamo parlando di un altra
cosa, ti invito a usare i termini più precisi anzichè dire che ho utilizzato
il termine sbagliato :)
Post by jj
E qui ti sbagli, analizziamo i vantaggi offerti da una CNS per rimanere in
tema, innanzitutto hai la "firma qualificata" che ti consente di firmare
contratti/moduli on line il ché è quasi obbligatorio in caso di richiesta
di servizi o prestazioni che contengano dati personali/sensibili, poi c'è
il "certificato di autenticazione" che serve per l'appunto ad autenticarsi
on-line escludendo la possibilità di un furto d'identità il ché
garantirebbe non solo un incredibile semplificazione, niente più password
da memorizzare per i singoli siti ma un unico PIN (quello del token)
consentendo all'utente di accedere indifferentemente al sito della propria
banca o a Facebook o a qualunque altro servizio tipo blog/forum ecc.. In
totale sicurezza.
Daccordissimo, ma ritorniamo sulla riga precedente, al nonnino che usa
facebook per parlare col nipotino di oltre oceano che gli importa della
firma digitale o del certificato di autenticazione?
Può tornare utile per coloro che usano internet per lavoro, e su questo i
vantaggi sono immensi e lo riconosco anche io; ma per i ragazzini di scuola
elementare, media e superiore, per gli anziani e in generale per coloro che
usano internet solo per chattare e leggere qualche notizia sul web,
l'utilità non c'è, non traggono beneficio per quello che a loro serve.
Diverso è il discorso se tali servizi sono inclusi di default dagli
operatori telefonici nel momento in cui offrono all'utente finale (di
qualsiasi genere) allo stesso presso della connessione internet attuale.
In tal caso quello che dici tu sarebbe fattibile, a patto che nessuno paghi
nulla in più di quanto si paga attualmente.... e la domanda adesso è: gli
operatori sono d'accordo???
Post by jj
Per questo una legge ad ok che imponga l'utilizzo della firma digitale a
chiunque voglia inserire contenuti in rete favorirebbe notevolmente la
cosa.
Non si possono fare leggi di questo tipo; ne tantomeno si può imporre per
legge a una azienda privata di obbligarsi a offrire qualcosa in più senza
danneggiare l'utente finale sul profilo economico (= fornire qualcosa in
piu: certificati, firme etc gratuitamente).
Il fatto che ciò sia successo una volta per l'abolizione mediante legge
dello stato dei costi di ricarica è avvenuto perchè quella "tassa" che
andava nelle tasche degli operatori era illegittima. Se ti ricordi, le
ricariche di 3 euro prevedevano 1 euro di tassa e 2 euro di ricarica ed era
allucinante, soprattutto se consideriamo che le ricariche da3 euro erano
quelle più usate dai giovani adolescenti.
Togliendo la tassa definita più correttamente: "costo di ricarica" gli
operatori hanno avuto degli introiti in meno e la conseguenza è che i
benefici che l'utente finale poteva godere prima di allora adesso non ci
sono più.
Se hai notato adesso alcuni operatori per particolari promozioni nei piani
tariffari prevedono un costo fisso mensile di ricarica senza il quale il
piano tariffario si ritrova con costi maggiorati.
In altre parole è vero che sono scomparsi i costi di ricarica, ma al
contempo gli operatori hanno trovato il modo per recuperarli seppure in
altra forma; dividendo queste loro perdite attraverso una maggiorazione dei
costi sullo scatto alla risposta, sul costo al minuto di conversazione, sul
costo degli sms etc.
Se ben ti ricordi, prima dell'abolizione dei costi di ricarica, c'era la
tendenza al ribasso sui costi degli sms... 15 cent, 12 cent, 10 cent, 7
cent... 1cent (per chi ha ancora la vodafone friend, la tim tribu etc).
Cosa che adesso è in qualche modo possibile continuare ad avere pagando per
certi piani tariffari un fisso al mese, l'ultimo piano di vodafone per
esempio prevede una ricarica di 15 euro/mese per poter parlare gratuitamente
con 5/10 numeri vodafone senza scatto etc etc.
Eheh ma se tu usi il cell solo per i vodafone e lo usi per 5-10 persone.
SOLTANTO... cosa spendi in traffico? nulla! a meno che non chiami altri
operatori o mandi anche sms.... ma forse anche questi erano inclusi nel
piano tariffario.
Questo per dirti come è stato possibile per l'operatori rifarsi della
perdita subita. Certo chi non ha particolari esigenze ci guadagna l'euro del
costo di ricarica e spende di più in termini di costi per lo scatto alla
risposta e per la conversazione al minuto, chi invece ha particolari
esigenze va a spendere qualcosa di più per ottenere maggiori vantaggi (vedi
il piano tariffario di sopra).
Post by jj
E bada che non stiamo parlando di una sorta di "censura cinese" ma di un
regolamento che imponga semplicemente di firmare (autenticando allo stesso
tempo) i contenuti, indipendentemente dai contenuti stessi, se poi le
autorità dovessero riscontrare degli illeciti all'interno degli stessi
provvedereanno a perseguire chi li ha inseriti senza rompere i maroni al
mondo intero.
Non è censura infatti, ma convinci prima di tutto l'operatore telefonico a
fornire a tutti gli utenti (perchè non puoi fare discriminazione fra chi ha
bisogno e chi no dal momento che chi non ha bisogno, può decidere ogni tanto
di inserire qualcosa sul web) firma e certificato senza aggravare ulteriori
costi all'utente finale.
Per legge non puoi farlo perchè lo stato non si può imporre sulle strategie
commerciali di un privato per ovvi motivi (a meno che non sussistano
situazioni di illegittimità, vedi sopra); al tempo stesso non puoi aumentare
i prezzi della connessione perchè chi usa internet per navigare soltanto
(vedi il nonnino e facebook) e nient'altro si andrebbe a lamentare che deve
pagare qualcosa di più che alla fine non andrà a beneficiare.
E qui cadiamo nello stesso discorso dell'equo compenso (seppure in forma
diversa) la sostanza diventa identica e sai bene che è cosi.
Dunque domando ancora una volta: l'operatore è disposto a fornire
gratuitamente firma e certificato ai suoi utenti???? Io sinceramente penso
proprio di no!
Quindi quello che tu proponi, per quanto possa essere giusto e condivisibile
non è attuabile perchè subentrano altre problematiche, come quelle
sopracitate.
Post by jj
Ok, evidentemente abbimo concetti diversi di cos'è un blog, per me un blog
è scaricarsi un WordPress, installarselo e gestirselo in proprio, per te è
acquistare un servizio da un azienda che lo offre pre-installato
Non tutti hanno la competenza e la disponibilità economica per acquistare
uno spazio web e scaricarci wordpress o equivalenti, installarli etc etc
etc.
Molto spesso (e mi riferisco agli adolescenti, che quando si parla di soldi
non vogliono sentirne neanche il nome) preferiscono utilizzare quelli
gratuiti (spaces di msn, facebook (non è un blog ma per certi aspetti
funziona anche da blog), e via dicendo.
Tu devi metterti nei panni di coloro che vogliono il tutto gratis e pronto e
questi necessariamente si appoggiano a servizi di terzi i quali sopravvivono
grazie alla pubblicità.
Ma proprio questo target di utenza, della pubblicità se ne frega totalmente,
e si accontenta ugualmente.
E' chiaro che chi vuole qualcosa di più professionale si compra lo spazietto
web, il dominio e ci mette dentro wordpress o chicchesia senza pubblicità e
ha risolto.
In questo caso non ti appoggi ad un servizio di terzi, ma sei tu che offri
da te stesso il servizio. Anche se in realtà per avere uno spazio web, un
dominio etc ti appoggi comunque a un fornitore e quindi fai uso sempre e
comunque a un servizio di terzi regolamentato con tanto di contratto.
Sicuramente conoscerai tophost, se registri un dominio e acquisti spazio web
(o altro servizio) c'è un bel contratto che ti dice cosa puoi fare e cosa
no. Se violi quel contratto ti tagliano il servizio.
Se tu per ipotesi metti materiale illegale, arriva tizio e segnala a tophost
la presenza di materiale illegale (può risalire a tophost dal whois del
dominio) tophost controlla, verifica se c'è una violazione del contratto e
sei fottuto, perchè ti taglia il servizio.
Questo è ciò che succede o per lo meno dovrebbe succedere ovunque; nel caso
di google ci sono state negligence, ma avrebbero dovuto reagire in egual
modo.
Post by jj
ma la solfa non cambia chi amministra il blog in un modo o nell'altro
deve avere le stesse responsabilità di Google ovvero nessuna, la
responsabilità deve essere attribuita a chi inserisce il contenuto
indipendentemente dalla piattaforma su cui lo inserisce ed il miglior modo
per responsabilizzare gli utenti è proprio quello di imporre una firma
digitale sul contenuto stesso.
Qui sbagli almeno in parte.
Se acquisti una macchina dal concessionario, e a causa del difetto di
fabbrica (provato anche dopo un processo) cagioni un danno, ad esempio:
uccidi una o più persone.... la colpa non è imputabile al guidatore della
macchina ma a colui che ha fabbricato la macchina, perchè non è intervenuto
in tempo a correggere il difetto di fabbrica per evitare che il prodotto
potesse cagionare il danno.
Nel caso di google non parliamo di macchine ne di difetti di fabbrica;
parliamo di servizi; google offre dei servizi ed è consapevole (perchè lo è)
che possono esserci dei soggetti che possono inserire del materiale violando
le stesse condizioni contrattuali con cui google obbliga gli utenti a
rispettare per usufruire del servizio.
La consapevolezza che ci possono essere soggetti che deliberatamente se ne
fregano del contratto e possono pubblicare materiale non consentito, impone
a google di vigilare affinchè il suo servizio venga usato correttamente.
Ora è fuor di dubbio che vista la mole e tutto, per google è impossibile
vigilare su ogni contenuto, egli può ED E' IN GRADO di poter vigilare su
segnalazione di un qualsiasi suo utente.
Il fatto poi che se ne sia fregata delle segnalazioni degli utenti, o
comunque ha dato poca rilevanza lo pone in una condizione tale che anche
google ha violato il suo stesso contratto.
Nel contratto infatti c'è scritto che google vieta la pubblicazione di
materiale illegale, che istiga alla violenza etc etc.... ma se da un lato lo
vieta e dall'altro essendone a conoscenza non interviene nonostante
l'evidenza dell'illegittimità del contenuto, pone in essere google in una
condizione di favoreggiamento, di concorso con tutte le responsabilità che
ne conseguono.
Eh, che ti credi??? Che chi fa il contratto deve farlo rispettare solo al
contraente e basta? Eh troppo facile, il contratto chi lo fa, si impegna E
SI DEVE impegnare anche in prima persona a rispettarlo!
E google guardacaso, quel contratto che ha proposto al suo utente, in quella
circostanza li, non l'ha nemmeno rispettato; se l'avesse rispettato non
sarebbe successo tutto il casino che sappiamo.
--
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Daniele Orlandi
2010-04-27 14:13:16 UTC
Permalink
Post by jj
Ecco il punto.. i magistrati e i politici sono talmente ignoranti da non
riuscire a mettere insieme una semplicissima legge che obblighi chi
vuole pubblicare qualcosa su un blog a firmare digitalmente (con firma
qualificata a norma CNIPA) il post stesso, evidentemente non hanno mai
sentito parlare di XML..
Beh, con questa proposta tu non ti allontani molto dalla combriccola.
--
Daniele Orlandi つづく
Leonardo Serni
2010-04-27 14:50:49 UTC
Permalink
Post by jj
Ecco il punto.. i magistrati e i politici sono talmente ignoranti da non
riuscire a mettere insieme una semplicissima legge che obblighi chi
vuole pubblicare qualcosa su un blog a firmare digitalmente (con firma
qualificata a norma CNIPA) il post stesso, evidentemente non hanno mai
sentito parlare di XML..
Questo toglierebbe le castagne dal fuoco a blogger&Co.
Non c'e' dubbio.

Infatti, il giorno dopo tutti i blog italiani si svuoterebbero come
teatri in preda alle fiamme.

E due giorni dopo passerebbero tutti su piattaforme di blog situate
alle isole Tuvalu, oppure negli USA o in altri Paesi - e tornerebbe
tutto esattamente come prima, siti pieni di ciane anonime ad un tot
al chilo.

A quel punto, la prossima proposta e' di vietare l'accesso italiano
alle piattaforme di blogging straniero, per esempio mediante DNS ed
accorgimenti ISP-side.

Oppure si potrebbe realizzare un "Great Firewall of Ciana", diretto
al medesimo scopo.

A quel punto, suppongo, nascerebbe il problema di filtrare ingressi
di informazioni non autorizzate/autenticate tramite search engines,
tipo Google.

E potrebbe essere un'opportunita' per lanciare il motore di ricerca
italiano: "Byedoo", basato sulla tecnologia di "italia.it".

Leonardo poco originale
--
Los pellegris perjurs, fraiditz,
Qi nos an sai en camp geqitz,
Qi los manten e cortz es tortz,
Que chascuns val mens vius que mortz.
jj
2010-04-27 15:27:00 UTC
Permalink
Post by Leonardo Serni
Post by jj
Ecco il punto.. i magistrati e i politici sono talmente ignoranti da non
riuscire a mettere insieme una semplicissima legge che obblighi chi
vuole pubblicare qualcosa su un blog a firmare digitalmente (con firma
qualificata a norma CNIPA) il post stesso, evidentemente non hanno mai
sentito parlare di XML..
Questo toglierebbe le castagne dal fuoco a blogger&Co.
Non c'e' dubbio.
Infatti, il giorno dopo tutti i blog italiani si svuoterebbero come
teatri in preda alle fiamme.
Non che la cosa sia negativa di per se...
Post by Leonardo Serni
E due giorni dopo passerebbero tutti su piattaforme di blog situate
alle isole Tuvalu, oppure negli USA o in altri Paesi - e tornerebbe
tutto esattamente come prima, siti pieni di ciane anonime ad un tot
al chilo.
Vedi che concordi in fondo in fondo..
Post by Leonardo Serni
A quel punto, la prossima proposta e' di vietare l'accesso italiano
alle piattaforme di blogging straniero, per esempio mediante DNS ed
accorgimenti ISP-side.
E' questo il punto.. medita.. le leggi attuali non si adattano a tutt le
condizioni possibili ergo andrebbero riscritte ad ok per il web, ma in
ogni caso è impensabile riuscire a mettere d'accordo un tot di nazioni
anche perché se scrivi qualcosa di negativo verso Maometto in Italia al
massimo è vilipendio alla religione, in Arabia Saudita sarà blasfemia e
probabilmente si finisce con una corda al collo.
Post by Leonardo Serni
Oppure si potrebbe realizzare un "Great Firewall of Ciana", diretto
al medesimo scopo.
Qui, permettimi ma sei tu che ti stai sconfinando.. Io sto dicendo che
per tutelare blogger, gestori di forum ecc.. bisogna identificare in
modo certo chi invia contenuti punto! Sennò per ogni post in cui
qualcuno viene querelato è il blogger a finire comunque sulla graticola
e immagino abbia di meglio da fare che fare avanti e indietro per
tribunali scortato dall'avvocato di turno per spiegare ad un giudice
ottantenne che è estraneo al reato commesso.
Post by Leonardo Serni
A quel punto, suppongo, nascerebbe il problema di filtrare ingressi
di informazioni non autorizzate/autenticate tramite search engines,
tipo Google.
E potrebbe essere un'opportunita' per lanciare il motore di ricerca
italiano: "Byedoo", basato sulla tecnologia di "italia.it".
Come detto hai sconfinato, qui si tratta di tutelare blogger e parte
lesa, se poi uno vuole diffamare qualcuno può sempre farlo su siti
esterofili ma in quel caso il reato non sarà di competenza italiana.
Leonardo Serni
2010-04-27 16:39:57 UTC
Permalink
Post by jj
Post by Leonardo Serni
A quel punto, la prossima proposta e' di vietare l'accesso italiano
alle piattaforme di blogging straniero, per esempio mediante DNS ed
accorgimenti ISP-side.
E' questo il punto.. medita.. le leggi attuali non si adattano a tutt le
condizioni possibili ergo andrebbero riscritte ad ok per il web, ma in
ogni caso è impensabile riuscire a mettere d'accordo un tot di nazioni
Esatto... Quindi, o abbandoniamo il concetto che "la legge è uguale per
tutti", oppure cosa facciamo con chi fa sentire illegalmente la propria
opinione anonimamente dall'estero?

Andare all'estero per commettere là cose che per la legge italiana sono
reati è già - almeno, per alcuni reati - vietato. Lo diventerà anche l'
andare all'estero virtualmente?
Post by jj
Post by Leonardo Serni
Oppure si potrebbe realizzare un "Great Firewall of Ciana", diretto
al medesimo scopo.
Qui, permettimi ma sei tu che ti stai sconfinando..
In effetti :-)

Leonardo
--
Los pellegris perjurs, fraiditz,
Qi nos an sai en camp geqitz,
Qi los manten e cortz es tortz,
Que chascuns val mens vius que mortz.
filippo
2010-04-27 19:25:54 UTC
Permalink
Post by Leonardo Serni
Andare all'estero per commettere là cose che per la legge italiana sono
reati è già - almeno, per alcuni reati - vietato. Lo diventerà anche l'
andare all'estero virtualmente?
Ecco, questo è effettivamente interessante. Anche perchè spesso scrivo su
giornali e blog localizzati in stati stranieri.

ciao
Filippo B.
--
http://www.danzainsieme.it
http://www.boschetti.info
jj
2010-04-28 09:52:26 UTC
Permalink
Post by Leonardo Serni
Andare all'estero per commettere là cose che per la legge italiana sono
reati è già - almeno, per alcuni reati - vietato. Lo diventerà anche l'
andare all'estero virtualmente?
Ecco il punto, tu dall'Italia puoi fare qualcosa di perfettamente legale
da noi ma assolutamente illegale nel paese in cui lo vai a fare.

Pensa ad esempio a dei contenuti contro il regime cinese, se sputtani un
politico cimese in Italia chissenefrega ma prova a farlo in Cina e
vedere che succede.

Bisogna chiarire non poche cose prima di lanciarsi a perseguire questo e
quello alla cazzo di cane non trovi?
Leonardo Serni
2010-04-28 10:58:41 UTC
Permalink
Post by jj
Post by Leonardo Serni
Andare all'estero per commettere là cose che per la legge italiana sono
reati è già - almeno, per alcuni reati - vietato. Lo diventerà anche l'
andare all'estero virtualmente?
Ecco il punto, tu dall'Italia puoi fare qualcosa di perfettamente legale
da noi ma assolutamente illegale nel paese in cui lo vai a fare.
E viceversa (es. alcuni giochi online).
Post by jj
Bisogna chiarire non poche cose prima di lanciarsi a perseguire questo e
quello alla cazzo di cane non trovi?
Assolutamente sì. Era precisamente questo il mio punto.

Leonardo
--
Los pellegris perjurs, fraiditz,
Qi nos an sai en camp geqitz,
Qi los manten e cortz es tortz,
Que chascuns val mens vius que mortz.
Cooper
2010-04-28 11:35:57 UTC
Permalink
Post by jj
Pensa ad esempio a dei contenuti contro il regime cinese, se sputtani un
politico cimese in Italia chissenefrega ma prova a farlo in Cina e vedere
che succede.
In italia non violi alcuna legge, in cina si. Al massimo in italia puoi
incorrere con lo "sputtanare" qualcuno della cina nel reato di
diffamazione/calunnia/ingiuria.
Se la persona cinese ti fa causa (e potrebbe farlo, nessuno lo impedisce) tu
ne subisci ugualmente le conseguenze penali previste dalla legge italiana.
Certo, la denuncia deve essere fatta dal cinese.... un italiano non può
denunciare una persona per conto di un altro, questo spero che tu lo sappia,
per cui tolto il cinese, è normale che se un italiano sputtani un cinese
nessuno se frega, perchè tanto il cinese mica viene a saperlo, a meno che
qualcuno non lo informi direttamente del fatto e inviti il cinese a
presentare una denuncia.
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Andrea D'Amore
2010-04-28 20:44:25 UTC
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un italiano non può denunciare una persona per conto di un altro,
Sicuro di non intendere la querela invece?
Cooper
2010-04-28 21:08:55 UTC
Permalink
Post by Andrea D'Amore
un italiano non può denunciare una persona per conto di un altro,
Sicuro di non intendere la querela invece?
Non solo la querela, anche la denuncia. Un esposto invece può essere
presentato da chiunque ma la querela e la denuncia possono essere presentate
solo dalla parte lesa.
--
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bluewarewebstudio (skype)
Andrea D'Amore
2010-04-29 05:46:51 UTC
Permalink
Post by Cooper
Non solo la querela, anche la denuncia. Un esposto invece può essere
presentato da chiunque ma la querela e la denuncia possono essere presentate
solo dalla parte lesa.
Perfetto, non sono molto pratico, la mia era effettivamente una domanda.
Andrea
2010-04-29 06:14:59 UTC
Permalink
Post by Cooper
Non solo la querela, anche la denuncia. Un esposto invece può essere
presentato da chiunque ma la querela e la denuncia possono essere presentate
solo dalla parte lesa.
sicuro sicuro?

333 Denuncia da parte di privati

1. Ogni persona che ha notizia di un reato perseguibile di ufficio può
farne denuncia. La legge determina i casi in cui la denuncia è
obbligatoria (364 c.p.) .
--
MySQL and PHP are popular not because of their quality, but despite it.
Cooper
2010-04-29 09:10:13 UTC
Permalink
Post by Andrea
Post by Cooper
Non solo la querela, anche la denuncia. Un esposto invece può essere
presentato da chiunque ma la querela e la denuncia possono essere presentate
solo dalla parte lesa.
sicuro sicuro?
333 Denuncia da parte di privati
1. Ogni persona che ha notizia di un reato perseguibile di ufficio può
farne denuncia. La legge determina i casi in cui la denuncia è
obbligatoria (364 c.p.) .
Si ma si parla di reati perseguibili d'ufficio (ovvero dove non c'è una
parte lesa). Chi commette un reato perseguibile d'ufficio può essere
denunciato da chiunque; ma se uno subisce una violenza fisica (parte lesa)
non può essere denunciato da una persona diversa da colui che ha subito la
violenza fisica.
Allo stesso modo se una persona viene diffamata (parte lesa); non può
esserci una terza persona che denuncia chi ha diffamato quella persona;
soltanto la persona che è stata diffamata può denunciare chi l'ha diffamato.
Noi parlavamo di denunce da parte della parte lesa (nel contesto ci si
riferiva al politico cinese che veniva sputtanato dal ragazzotto di turno
italiano)... e questo non è un reato perseguibile d'ufficio :)
--
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bluewarewebstudio (skype)
Andrea
2010-04-29 11:26:14 UTC
Permalink
Post by Cooper
Si ma si parla di reati perseguibili d'ufficio (ovvero dove non c'è una
parte lesa).
Mi citi dove si parla di quello che hai messo tra parentesi nel codice
(di procedura) penale? Così me lo leggo, grazie
Post by Cooper
Chi commette un reato perseguibile d'ufficio può essere
denunciato da chiunque; ma se uno subisce una violenza fisica (parte lesa)
non può essere denunciato da una persona diversa da colui che ha subito la
violenza fisica.
Scusa, stai dicendo che se tizio pesta caio, sempronio che ha visto
tutto non può denunciare tizio perché lo deve fare per forza caio?

Bah. Ho come l'impressione...
--
MySQL and PHP are popular not because of their quality, but despite it.
Leonardo Serni
2010-04-29 11:53:39 UTC
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Post by Andrea
Post by Cooper
Si ma si parla di reati perseguibili d'ufficio (ovvero dove non c'è una
parte lesa).
Mi citi dove si parla di quello che hai messo tra parentesi nel codice
(di procedura) penale? Così me lo leggo, grazie
I reati perseguibili d'ufficio sono quelli "particolarmente gravi".

Per esempio il 609 CP ha due regimi (a querela di parte e di ufficio), e
pure la parte lesa c'e' sempre eccome.
Post by Andrea
Post by Cooper
Chi commette un reato perseguibile d'ufficio può essere
denunciato da chiunque; ma se uno subisce una violenza fisica (parte lesa)
non può essere denunciato da una persona diversa da colui che ha subito la
violenza fisica.
Scusa, stai dicendo che se tizio pesta caio, sempronio che ha visto
tutto non può denunciare tizio perché lo deve fare per forza caio?
Non sempre. Se lo riempie di botte, deve denunciare Caio. Ma se per
esempio un cazzotto gli fa esplodere un occhio, puoi denunciarlo tu
(lesione personale gravissima, 582 CP sgg).

Leonardo
--
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Qi nos an sai en camp geqitz,
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Cooper
2010-04-29 13:28:16 UTC
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Post by Leonardo Serni
Post by Andrea
Post by Cooper
Si ma si parla di reati perseguibili d'ufficio (ovvero dove non c'è una
parte lesa).
Mi citi dove si parla di quello che hai messo tra parentesi nel codice
(di procedura) penale? Così me lo leggo, grazie
I reati perseguibili d'ufficio sono quelli "particolarmente gravi".
Ok, ma quali sono le condizioni per cui è possibile procedere d'ufficio?
Prendiamo un reato particolarmente grave: l'omicidio.
Abbiamo un testimone che dichiara di aver visto l'assassino, egli da solo
può denunciare l'assassino? Certo può farlo, ma come fa a provare che la
persona che sta denunciando sia stata effettivamente l'assassino? Perchè una
denuncia possa essere accolta, occorrono prove altrettanto forti.
Altrimenti chiunque può andare dai carabinieri e dire: salve, ho visto
sempronio uccidere questa persona (non è vero)..... voglio denunciarlo.... a
meno che non vuoi grane dopo.... dunque devi avere delle prove sulla sua
colpevolezza.
Quindi se riprende tutto col telefonino e l'assassino e la vittima sono
stati ripresi in modo inequivocabile allora la prova è forte e si può
procedere d'ufficio... ma in mancanza di questa prova forte, si può
procedere d'ufficio? Io credo di no. Eppure il reato è grave eh?
--
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Leonardo Serni
2010-04-29 16:29:32 UTC
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Post by Cooper
Post by Leonardo Serni
Post by Andrea
Post by Cooper
Si ma si parla di reati perseguibili d'ufficio (ovvero dove non c'è una
parte lesa).
Mi citi dove si parla di quello che hai messo tra parentesi nel codice
(di procedura) penale? Così me lo leggo, grazie
I reati perseguibili d'ufficio sono quelli "particolarmente gravi".
Ok, ma quali sono le condizioni per cui è possibile procedere d'ufficio?
Dipende da reato a reato; bisogna che tu veda lo specifico articolo di
codice.
Post by Cooper
Prendiamo un reato particolarmente grave: l'omicidio.
Abbiamo un testimone che dichiara di aver visto l'assassino, egli da solo
può denunciare l'assassino?
Noooo! Lì deve sporgere denuncia il morto :-)

Leonardo
--
Los pellegris perjurs, fraiditz,
Qi nos an sai en camp geqitz,
Qi los manten e cortz es tortz,
Que chascuns val mens vius que mortz.
Cooper
2010-04-29 16:50:05 UTC
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Post by Leonardo Serni
Post by Cooper
Post by Leonardo Serni
Post by Andrea
Post by Cooper
Si ma si parla di reati perseguibili d'ufficio (ovvero dove non c'è una
parte lesa).
Mi citi dove si parla di quello che hai messo tra parentesi nel codice
(di procedura) penale? Così me lo leggo, grazie
I reati perseguibili d'ufficio sono quelli "particolarmente gravi".
Ok, ma quali sono le condizioni per cui è possibile procedere d'ufficio?
Dipende da reato a reato; bisogna che tu veda lo specifico articolo di
codice.
Post by Cooper
Prendiamo un reato particolarmente grave: l'omicidio.
Abbiamo un testimone che dichiara di aver visto l'assassino, egli da solo
può denunciare l'assassino?
Noooo! Lì deve sporgere denuncia il morto :-)
Arriva un carabiniere sulla scena del crimine fa rapporto: Comandante,
interrogato, il morto non risponde! :)
--
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Cooper
2010-04-29 12:59:27 UTC
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Post by Andrea
Mi citi dove si parla di quello che hai messo tra parentesi nel codice
(di procedura) penale? Così me lo leggo, grazie
Non ho a portata di mano il codice di procedura penale; tuttavia per
esclusione prova a pensare quale reato perseguibile d'ufficio possa avere
una parte lesa; se non ricordo male, i reati perseguibili di ufficio sono
tutti quei reati commessi dal soggetto stesso (es: evasione fiscale, chi
evade le tasse è perseguibile d'ufficio).
Post by Andrea
Scusa, stai dicendo che se tizio pesta caio, sempronio che ha visto
tutto non può denunciare tizio perché lo deve fare per forza caio?
Bah. Ho come l'impressione...
Proprio cosi :( Assurdo ma è cosi; al massimo sempronio nel peggiore delle
ipotesi in presenza di una denuncia da parte di tizio potrà essere sentita
come testimone o persona informata dei fatti.
--
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Daniele Orlandi
2010-04-27 19:34:08 UTC
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Post by Leonardo Serni
Oppure si potrebbe realizzare un "Great Firewall of Ciana", diretto
al medesimo scopo.
A tal proposito colgo l'occasione per favorire la circolazione di:

http://www.cleanternet.org/
--
Daniele Orlandi つづく
Continua a leggere su narkive:
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