Sono tornato adesso da un breve periodo di ferie e non avevo proprio voglia
di continuare su cose trite e ritrite piuttosto che rispondere per le rime a
questo o quell'altro; sono convinto che perderei solo tempo e non ne caverei
un ragno dal cosiddetto buco.
Però qualche cosina la voglio dire, così giusto prima del lungo periodo
vacanziero e per porer qualche puntino.
Post by NorbyPost by OLETNon c'è nessuna spocchia... è che qualche volta prorpio non ce la faccio
a leggere incongruenze.
Non sono qui a fare da avvocato, anche perchè mi sembra che mi chiami in
Ma io non ho proprio e mai iniziato così ! Spero che non ci sia malafede!
Infatti il mio inizio è stato di stupore e meraviglia nell'apprendere che i
sindacati avevavo il potere (e sottolineo potere) di vigilanza. Infatti ho
scritto:
"da oggi la mia infinita ignoranza ha un limite (pur sempre lontanissimo, ma
finita). Infatti ho imparato che i sindacati hanno un ruolo di controllo e
vigilanza nell'ambito aziendale".
Avevo manifestato il mio stupore perchè Giorgio concludeva il suo scritto
con queste parole: "secondo me l'obiettivo della critica deve essere un
altro: l'inail è solo un ente assicuratore, mentre i controlli sono affidati
ad asl e ispettorato e anzitutto al sindacato" (sottolineo le ultime due
parole).
Cosa stanno a significare questa ultime due parole in una siffatta frase ?
Che il sindacato ha un potere di pari livello all'ASL ed all'IdL.
Ecco questo è stato il mio stupore.
Post by NorbyPost by OLETUna per tutte: mi sono astenuto (per un capello) ad intervenire sulle
Mi sembra quantomeno che contenga un atteggiamento di superiorità verso
gli altri partecipanti.
No !, proprio non ci siamo ! E mi convinco sempre più della malafede. Perchè
questo è un tratto di frase tratto dalla mia risposta delle ore 13,15 ad
aLucard che manifestava una certa dispepsia gastrica nel leggere i miei
interventi; nessun riferimento, invece alle risposte date o lette a/da SCAI
sullo stesso aorgomento, nel punto ove anch'Egli afferma a caratteri
maiuscoli che i sindacati non hanno compiti di vigilanza.
Anche quanto in appresso è tratto da una risposta sarcastica all'ammalato di
dispepsia.
Mi verrebbe facile continuare con il sarcasmo, ma mi astengo per vari
motivi.
Post by NorbyPost by OLETvideoriprese durante un'attività di polizia giudiziaria. Meno male che
Anche perchè non mi pare tanto una castroneria, visto che il Garante della
privacy è dovuto intervenire nello specifico. Inoltre la domanda posta era
piuttosto generica (video per fare cosa?)
Post by OLETTralascio le fesserie dette sull'appuntabilità del badge, ec..... e dove
Fesserie? Non meno di quella dell'idea stessa del badge! Ho visto gente
trascinata per un bottone o impigliati nell'anello matrimoniale. Infine se
fossi ancora un UPG l'unico documento ufficiale che richiederei è la
C.d.I. Altri documenti nello specifico non servono o in caso giudiziale
presterebbero spazi alla difesa.
Post by OLETEcco, vedi, il gruppo è vivo affinchè i partecipanti possano scambiarsi
informazioni (a volte utili, talvolta inutili) sulla sicurezza negli
ambienti di lavoro.
Credo che non ci sia nulla di male se, durante questo scambio di
informazioni tecnico-giuridiche, ci si accorge di non conoscere a fondo
una determinata procedura o materia piuttosto che norma. Anzi è
manifestazione di maturità ammettere le, eventuali, proprie deficienze.
Così come è indice di saggezza non manifestare gioia per una discussione
ove è prevalsa la propia tesi.
Esatto. Ciò non dimeno nella discussione è importante astenersi nei propri
commenti affermando che quello che dicono altri sono fesserie,
stupidaggini e dando in questo modo anche dello stupido a chi le ha
scritte.
Vedi quanto sopra
Post by NorbyPost by OLETForse ci sei rimasto male per il passato sul fatto che asserivi che nella
DVR andavano inserite le inosservanze in atto..... Ma via !!.. questo non
dovrebbe incidere sulla scambio informativo. Poi se c'è altro, non so....
Caro Saro, credi di avere ragione? Io invece, siccome la questione aperta
casualmente è di notevole interesse, l'ho approfondita intervistando, 3
avvocati e 1 magistrato (tutti altamente specializzati). Ne è venuto fuori
un'interessante quadro visto che oggi la sicurezza del lavoro è materia
concorrenziale tra Stato e Regioni: e se fossi in te avrei molti dubbi
sulle affermazioni che hai fatto.
Post by OLETqualche altra cosina). Il SINDACATO NON HA COMPITI DI VIGILANZA
LEGGE 20 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei lavoratori)
ART. 9. - Tutela della salute e dell'integrità fisica.
I lavoratori, mediante loro rappresentanze, hanno DIRITTO DI CONTROLLARE
l'applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle
malattie professionali e di promuovere la ricerca, l'elaborazione e
l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro
integrità fisica.
Cosa dici adesso?
Esprimo la mia ultima e poi ce ne andiamo in vacanza:
La Ns professione è una professione atipica, checchè ne dicano i politici
con l'instaurazione di corsi vari ecc.. ecc... Per poter esercitare al
meglio il ruolo di consulente nel settore della sicurezza sul lavoro,
igiene, ecologia, ambiente, provv. concessori, ecc.. bisogna possedere un
bagaglio di nozioni che vanno dalla fisica alla chimica, dalla biologia alla
medicina e chi ne ha più ne metta e come ciliegina sulla torta una buona
cultura giuridica. Per cultura giuridica non s'intende il conoscere a
memoria i vari art. dei codici (tanto quelli si leggono) quanto avere la
consapevolezza della giusta interpretazione di alcuni termini, di talune
procedure ovvero di specifici comportamenti, consuetudini, ecc.... Purtroppo
nessun corso di laurea (neanche quello specifico di Tecnico della
prevenzione) prepara alla professione in modo ottimale.
Un laureato in discipline tecniche può essere un grandissimo scienziato, ma
se ignora i più elementari dettami del diritto, non sarà mai un buon
consulente in materia. Così non lo sarà il famoso medico del lavoro che non
conosce la tecnica ovvero il giurista che ignora alcuni principi fisici o
chimici.
Molti tecnici (anche di valore... tecnico...) credono che per aver imparato
a memoria la 626 sono esperti in materia ! O qualche giurista crede di
conoscere la materia quando appena appena ha sentito parlare della 46/90 e
le varie dichiarazioni di conformità.
Queste cose che sto scrivendo sembrano delle banalità. Ti/Vi posso
assicurare che non lo sono. Per il mio lavoro mi trovo a contatto (in un
anno) con centiania di questi personaggi e la quasi totalità si trova tutta
allo stesso livello. Si trovano allo stesso livello non per colpa loro,
però, ma proprio per quello che ho detto all'inizio. Nessun corso di laurea
è strutturato in modo ottimale e poi vige la presunzione che dopo un corso
626 pittosto che 494 si è esperti e si possa mettere becco ovunque e dove.
Il massimo della presunzione si raggiunge quando si è espletata anche la
carica di CSP o CSE (e magari dopo aver elaborato con uno dei tanti software
in circolazione qualche bel mattone di piano). Come se tutto lo scibile
della materia di cui trattasi si trovi in cantiere edile.
Il coacervo di nozioni che bisogna possedere è solo e soltanto frutto di una
lunga ed intensa esperienza sul campo. L'optimum sarebbe un'esperienza
completa: sia come Organo di viglinaza, sia come libero professionista. Ma
non tutto si può ottenere nella vita.
L'importante è avere la consapevolezza delle proprie conoscenze e non,
invece, la coda di paglia e cercarsi di arrampicarsi sugli specchi pur di
dimostrare di avere ragione a danno e scapito delle persone che leggono e
che si aspettano da qualche pseudo esperto dei chiarimenti.
Grande ed immmensa sarebbe la mia gioia (e lo dico con vera sincerità)
apprendere nozioni nuove da chiunque, grande tecnico od ultimo scribacchino
.. non interessa ... l'importante è che dica cose esatte e giuste e non per
partito preso o solo per fare caciara piuttosto che rispondere per le
rime.....
L'ho già detto e lo ridico: ma cosa c'è di male nel dire MI SONO SBAGLIATO !
Lo vorrei dire anch'io spesso e credo tanti altri; significherebbe avere
arricchito il ns bagaglio. Nella peggiore delle ipotesi abbiamo fatto
un'autovalutazione. Punto e basta.
Quando ci esprime sarcasticamente è perchè nonostante qualcuno cerca di
porgere i vari concetti con il cucchiaino, qualche valente advisor (almeno
così si credono) batte e ribatte e ripete sempre le stesse cose sbagliate.
Spesso non solo le ripete ma inveisce contro chi glielo fa notare.
Ma! Vi ricordate i tempi di Francesco (che fine ha fatto...ma... ).....
spesso prendeva delle tramvate clamorose (come quando asseriva che i CC e
la polizia potevano sanzionare ai sensi del 758). Ebbene Francesco (per
quello che di suo ho potuto leggere) era un ottimo Ingegnere ed anche un
buon consulente, solo che ogni tanto partiva per la tengente. Così come
tanti altri che non ho più il piacere di leggere. (solo SCAI ehmm.... M.M.
resiste - bontà sua)
La partenza a razzo per la tangente...... dovrebbe essere evitata,
Dopo tutto questo pistolotto, che ha rotto anche me che scrivo, concludiamo
nel chiarire a Norbert che un DIRITTO è cosa assai (ma molto assai) diversa
da un POTERE.
il DIRITTO si chiede che venga rispetatto (od esaudito), il POTERE SI
ESERCITA ! L'abisso grande come quello tra il monte Bianco ed il Monte Rosa
divide i due concetti !
Poi, in virtù di quanto espresso in precedenza, dovremmo discutere di
diritti reali piuttosto che astratti, diritti fondamentali,
soggettivi,...... Insomma non ce ne usciamo più.
Quando Giorgio a domanda rispondeva che la vigilanza doveva essere espletata
dall'ASL, dall'Idl ed anzitutto dal Sindacato, stava rispondendo (a mio
parere) una cosa sbagliata. trascrivo un articolop er tanti:
Art. 23 (Vigilanza)
1.. La vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di
sicurezza e salute nei luoghi di lavoro è svolta dall'Unità sanitaria locale
e, per quanto di specifica competenza, dal Corpo nazionale dei vigili del
fuoco, nonchè, per il settore minerario, dal Ministero dell'industria, del
commercio e dell'artigianato, e per le industrie estrattive di seconda
categoria e le acque minerali e termali dalle regioni e province autonome di
Trento e di Bolzano......ecc.....
Al sindacato è concesso il diritto di controllare. Ma il diritto può non
essere concesso, piuttosto che concesso in parte od addirittura non fatto
valere o non esercitato.
Viceversa la legge affida alle ASL il POTERE di vigilare. Potere significa
che i funzionari hanno l'obbligo ed il dovere di vigilare. Il non farlo è un
reato (per loro).
Mo tutto il bla, bla.... è filosofia.... possiamo discutere per giorni e
giorni....... Ma giuridicamente (secondo me e poi la mia risposta mica è una
medicina che la dovete prendere per forza... E poi sarebbe indigesta :)) il
fatto è che i sindacati non hanno il potere di vigilanza. Dire il contrario
è fuorviante.
Saluti ed a dopo le vacanze (forse)
Saro
P.S.: scusate degli errori di battitura o sintassi - è la fretta della
chiusura.....