Discussione:
Coppie eterogenee
(troppo vecchio per rispondere)
Wolfgang
2021-05-15 11:15:15 UTC
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Non di rado esistono due varianti di genere diverso della stessa
parola, alle volte di significati identici o quasi, come «zucchina»
e «zucchino», alle volte più o meno distinte, magari soltanto per
una sfumatura, come «tavola» e «tavolo». Per agevolare una referenza
siano chiamate omogenee tali coppie.

Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare
eterogenee, il cui cambio del genere comporta un cambio totale del
significato, come

- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»

Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce
ne siano.

Wolfgang
Bruno Campanini
2021-05-15 11:54:59 UTC
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Non di rado esistono due varianti di genere diverso della stessa parola, alle
volte di significati identici o quasi, come «zucchina» e «zucchino», alle
volte più o meno distinte, magari soltanto per una sfumatura, come «tavola» e
«tavolo». Per agevolare una referenza siano chiamate omogenee tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare eterogenee,
il cui cambio del genere comporta un cambio totale del significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce ne siano.
Wolfgang
A iosa!
storto - storta
corso - corsa
giusto - giusta (preposizione)
nocciolo - nocciola etc. per albero e frutto
pesco - pèsca - pésca
greco - greca
...

Bruno
Ilario di Poitiers
2021-05-15 12:16:58 UTC
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Post by Bruno Campanini
Non di rado esistono due varianti di genere diverso della stessa parola,
alle volte di significati identici o quasi, come «zucchina» e «zucchino»,
alle volte più o meno distinte, magari soltanto per una sfumatura, come
«tavola» e «tavolo». Per agevolare una referenza siano chiamate omogenee
tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare
eterogenee, il cui cambio del genere comporta un cambio totale del
significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
"suola", suppongo.
Post by Bruno Campanini
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce ne siano.
Wolfgang
A iosa!
storto - storta
corso - corsa
giusto - giusta (preposizione)
nocciolo - nocciola etc. per albero e frutto
pesco - pèsca - pésca
greco - greca
Funziona anche con le parole taboo...

figo
cazza (la randa)
mono
Pirlo
ecc.
--
IdP


"E’ incinta. Oh, ma pochissimo." (Ennio Flaiano)
Ilario di Poitiers
2021-05-15 13:01:19 UTC
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Ilario di Poitiers wrote :
...
Post by Ilario di Poitiers
le parole taboo...
"tabù"
--
IdP


"I'm gonna make him an offer he can't refuse." (Vito Corleone)
Giovanni Drogo
2021-05-15 14:27:34 UTC
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Post by Bruno Campanini
nocciolo - nocciola etc. per albero e frutto
pesco - pèsca - pésca
beh questo e' regolare per quasi tutti gli alberi da frutto, melo, pero,
banano, susino, albicocco, mandorlo ...
Post by Bruno Campanini
storto - storta
greco - greca
qui la forma femminile e' un aggettivo sostantivato
Bruno Campanini
2021-05-15 14:37:14 UTC
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Post by Giovanni Drogo
Post by Bruno Campanini
nocciolo - nocciola etc. per albero e frutto
pesco - pèsca - pésca
beh questo e' regolare per quasi tutti gli alberi da frutto, melo, pero,
banano, susino, albicocco, mandorlo ...
Post by Bruno Campanini
storto - storta
greco - greca
qui la forma femminile e' un aggettivo sostantivato
Ma se non sai cosa dire... sta' zitto!

bruno
Valerio Vanni
2021-05-15 12:14:57 UTC
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Post by Wolfgang
Non di rado esistono due varianti di genere diverso della stessa
parola, alle volte di significati identici o quasi, come «zucchina»
e «zucchino», alle volte più o meno distinte, magari soltanto per
una sfumatura, come «tavola» e «tavolo». Per agevolare una referenza
siano chiamate omogenee tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare
eterogenee, il cui cambio del genere comporta un cambio totale del
significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Il penultimo era "suola", giusto?

Mi sembra che i più validi siano il primo, il terzo e il quinto.
La seconda coppia non mi sembra così distanziata nel significato, e i
due rimanenti sono uguali solo per convenzione ortografica.
--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.
edi'®
2021-05-15 15:59:46 UTC
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Post by Wolfgang
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare
eterogenee, il cui cambio del genere comporta un cambio totale del
significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce ne
siano.
Vale anche al plurale?

- labbri/labbra
- muri/mura
- cigli/ciglia

E.D.
Giovanni Drogo
2021-05-15 16:32:45 UTC
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Post by edi'®
Post by Wolfgang
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare
eterogenee, il cui cambio del genere comporta un cambio totale del
significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
asse di rotazione o tavola di legno
Post by edi'®
Post by Wolfgang
- «molo» e «mola»
luogo di approdo di imbarcazioni o ruota per molare
Post by edi'®
Vale anche al plurale?
- muri/mura
- cigli/ciglia
Direi che queste non sono "eterogenee" nel senso proposto (di cui ho
preso due esempi) ma nemmeno "omogenee" ma una via di mezzo, in quanto
da uno stesso singolare si originano due significati diversi ma affini
(oltretutto con un meccanismo ben specifico, ossia di mantenere il
plurale "neutro alla latina" o farlo "regolare italiano")

i muri di una stanza / le mura della citta'
i cigli di uno scavo / le ciglia degli occhi

(a proposito, quanti per un singolo "pelo" dicono "una ciglia" ?)
Roger
2021-05-19 08:04:11 UTC
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Non di rado esistono due varianti di genere diverso della stessa parola, alle
volte di significati identici o quasi, come «zucchina» e «zucchino», alle
volte più o meno distinte, magari soltanto per una sfumatura, come «tavola» e
«tavolo». Per agevolare una referenza siano chiamate omogenee tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare eterogenee,
il cui cambio del genere comporta un cambio totale del significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce ne siano.
Basilico e basilica
--
Ciao,
Roger
--
Coraggio, il meglio è passato (Ennio Flaiano)
Wolfgang
2021-05-19 08:22:35 UTC
Permalink
Post by Roger
Post by Wolfgang
Non di rado esistono due varianti di genere diverso della
stessa parola, alle volte di significati identici o quasi,
come «zucchina» e «zucchino», alle volte più o meno distinte,
magari soltanto per una sfumatura, come «tavola» e «tavolo».
Per agevolare una referenza siano chiamate omogenee tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio
chiamare eterogenee, il cui cambio del genere comporta
un cambio totale del significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono
convinto che ce ne siano.
Basilico e basilica
Un esempio di coppia eterogenea perfetto - grazie!

Ciao,
Wolfgang
Al Asset
2021-05-20 07:22:43 UTC
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Post by Wolfgang
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce
ne siano.
- "collo" e "colla"
- "moto" e "mota"
- "costo" e "costa"

Ciao
--
Al Asset
La violenza è l'ultima risorsa degli incapaci
(Sindaco Salvor Hardin, "Cronache della Galassia" Asimov)
Roger
2021-05-20 09:42:53 UTC
Permalink
Non di rado esistono due varianti di genere diverso della stessa parola, alle
volte di significati identici o quasi, come «zucchina» e «zucchino», alle
volte più o meno distinte, magari soltanto per una sfumatura, come «tavola» e
«tavolo». Per agevolare una referenza siano chiamate omogenee tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare eterogenee,
il cui cambio del genere comporta un cambio totale del significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce ne siano.
Caso e casa
--
Ciao,
Roger
--
Coraggio, il meglio è passato (Ennio Flaiano)
Mad Prof
2021-05-22 20:53:04 UTC
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Post by Wolfgang
Non di rado esistono due varianti di genere diverso della stessa
parola, alle volte di significati identici o quasi, come «zucchina»
e «zucchino», alle volte più o meno distinte, magari soltanto per
una sfumatura, come «tavola» e «tavolo». Per agevolare una referenza
siano chiamate omogenee tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare
eterogenee, il cui cambio del genere comporta un cambio totale del
significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce
ne siano.
Minuto e minuta
--
Sanity is not statistical
Roger
2021-05-23 11:13:45 UTC
Permalink
Post by Mad Prof
Post by Wolfgang
Non di rado esistono due varianti di genere diverso della stessa
parola, alle volte di significati identici o quasi, come «zucchina»
e «zucchino», alle volte più o meno distinte, magari soltanto per
una sfumatura, come «tavola» e «tavolo». Per agevolare una referenza
siano chiamate omogenee tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare
eterogenee, il cui cambio del genere comporta un cambio totale del
significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce
ne siano.
Minuto e minuta
Oro e ora (qualcuno potrebbe obiettare che la coppia proprio eterogenea
non è, dato che il tempo è denaro :-))
--
Ciao,
Roger
--
Coraggio, il meglio è passato (Ennio Flaiano)
Wolfgang
2021-05-23 11:46:22 UTC
Permalink
Post by Roger
Post by Mad Prof
Post by Wolfgang
Non di rado esistono due varianti di genere diverso della
stessa parola, alle volte di significati identici o quasi, come
«zucchina» e «zucchino», alle volte più o meno distinte, magari
soltanto per una sfumatura, come «tavola» e «tavolo». Per
agevolare una referenza siano chiamate omogenee tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio
chiamare eterogenee, il cui cambio del genere comporta un
cambio totale del significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono
convinto che ce ne siano.
Minuto e minuta
Oro e ora (qualcuno potrebbe obiettare che la coppia
proprio eterogenea non è, dato che il tempo è denaro :-))
Bella scoperta! Premettendo una «c» si giunge a «coro» e «cora», una
«f» a «foro» e «fora» (= fuori, arc.), e forse si può continuare il
gioco con altre consonanti premesse.

Ciao,
Wolfgang
Father McKenzie
2021-05-23 18:01:32 UTC
Permalink
Bella scoperta! Premettendo una «c» si giunge a «coro» e «cora», una «f»
a «foro» e «fora» (= fuori, arc.), e forse si può continuare il gioco
con altre consonanti premesse.
Una spettacolare? Nùoro e nuora (passatemi l'accento, tanto dicono in
tanti nuòro)
--
Et interrogabant eum turbae dicentes: “Quid ergo faciemus?”.
Respondens autem dicebat illis: “Qui habet duas tunicas,
det non habenti; et, qui habet escas, similiter faciat”.
(Ev. sec. Lucam 3,10-11)
--
Questa email è stata esaminata alla ricerca di virus da AVG.
http://www.avg.com
Klaram
2021-05-24 09:56:14 UTC
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Bella scoperta! Premettendo una «c» si giunge a «coro» e «cora», una «f» a
«foro» e «fora» (= fuori, arc.), e forse si può continuare il gioco con
altre consonanti premesse.
Una spettacolare? Nùoro e nuora (passatemi l'accento, tanto dicono in tanti
nuòro)
Non te lo passerei, se cambia l'accento cambia la parola.

Noto che alcune di queste coppie hanno etimologie diverse (molo-mola,
scopo-scopa ecc.) altre hanno la stessa etimologia (conto-conta,
suolo-suola ecc.). Secondo me solo queste ultime sono vere coppie
eterogenee, ossia sono la stessa parola che cambia significato
cambiando genere.

k
Father McKenzie
2021-05-25 07:10:50 UTC
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Post by Klaram
Post by Father McKenzie
Una spettacolare? Nùoro e nuora (passatemi l'accento, tanto dicono in
tanti nuòro)
Non te lo passerei, se cambia l'accento cambia la parola.
Certo, ma solo per chi usa la pronuncia corretta: fuori dalla Sardegna,
credo che siano in pochi perché risulta ostica ai più (per chi è nato a
Cosenza, ma anche a Napoli, invece viene naturale)
--
Et interrogabant eum turbae dicentes: “Quid ergo faciemus?”.
Respondens autem dicebat illis: “Qui habet duas tunicas,
det non habenti; et, qui habet escas, similiter faciat”.
(Ev. sec. Lucam 3,10-11)
--
Questa email è stata esaminata alla ricerca di virus da AVG.
http://www.avg.com
Wolfgang
2021-05-25 07:59:53 UTC
Permalink
Post by Father McKenzie
Post by Klaram
Post by Father McKenzie
Una spettacolare? Nùoro e nuora (passatemi l'accento, tanto
dicono in tanti nuòro)
Non te lo passerei, se cambia l'accento cambia la parola.
Certo, ma solo per chi usa la pronuncia corretta: fuori dalla
Sardegna, credo che siano in pochi perché risulta ostica ai più
(per chi è nato a Cosenza, ma anche a Napoli, invece viene naturale)
Visto che il nesso vocalico «ùo» si ha nei comunissimi «tuo» e
«suo», non capisco come «Nùoro» possa risultare ostico a qualcuno.

Credo che un'eventuale osticità sia dovuta, anziché al nesso «ùo» in
quanto tale, all'aspettativa del parlante che si rifà alla «nuòra».

Ciao,
Wolfgang
Valerio Vanni
2021-05-25 08:39:32 UTC
Permalink
Post by Wolfgang
Post by Father McKenzie
Certo, ma solo per chi usa la pronuncia corretta: fuori dalla
Sardegna, credo che siano in pochi perché risulta ostica ai più
(per chi è nato a Cosenza, ma anche a Napoli, invece viene naturale)
Visto che il nesso vocalico «ùo» si ha nei comunissimi «tuo» e
«suo», non capisco come «Nùoro» possa risultare ostico a qualcuno.
Concordo, il nesso in se non ha niente di ostico. Può capitare anche
in fonosintassi: "una virtù originale".
Però risulta strano trovarselo all'interno della parola in sillaba
tonica.
Post by Wolfgang
Credo che un'eventuale osticità sia dovuta, anziché al nesso «ùo» in
quanto tale, all'aspettativa del parlante che si rifà alla «nuòra».
La "nuora" sicuramente taglia la testa al toro, togliendo quella
minima indecisione che il parlante potrebbe avere ;-)
--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.
Voce dalla Germania
2021-05-25 09:19:58 UTC
Permalink
Visto che il nesso vocalico «ùo» si ha nei comunissimi «tuo» e «suo»,
non capisco come «Nùoro» possa risultare ostico a qualcuno.
Credo che un'eventuale osticità sia dovuta, anziché al nesso «ùo» in
quanto tale, all'aspettativa del parlante che si rifà alla «nuòra».
A mio modesto parere, più che rifarsi alla nuora si pronuncia "uò" in
Nuoro come dittongo (se preferite, con la u come semivocale) come in
tante parole molto frequenti, come cuoco, fuoco, buono, cuore, nuoto,
scuola, duomo, uovo ecc. ecc.
"Ùo" come iato, invece, oltre che in tuo e suo si trova solo in Nùoro
(per chi lo pronuncia così) e in ... (mettete quello che trovate, perché
a me in italiano non viene in mente niente).
Valerio Vanni
2021-05-25 09:46:51 UTC
Permalink
On Tue, 25 May 2021 11:19:58 +0200, Voce dalla Germania
Post by Voce dalla Germania
A mio modesto parere, più che rifarsi alla nuora si pronuncia "uò" in
Nuoro come dittongo (se preferite, con la u come semivocale) come in
tante parole molto frequenti, come cuoco, fuoco, buono, cuore, nuoto,
scuola, duomo, uovo ecc. ecc.
Tutte queste senza dubbio fungono da attrattori, "nuora" dà il colpo
finale :-)
Post by Voce dalla Germania
"Ùo" come iato, invece, oltre che in tuo e suo si trova solo in Nùoro
(per chi lo pronuncia così) e in ... (mettete quello che trovate, perché
a me in italiano non viene in mente niente).
Lo iato sarebbe un'altra struttura ancora, quella in "attuò" e in
"menu ostico".
Mi chiedo se ci siano casi in sillaba atona, sul modello di
"attuazione, situazione" (che prendono la semiconsonante /w/ solo al
crescere della velocità).
Ma in sillaba tonica non sa che non ci sia altro.
--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.
Yoda
2021-05-25 12:49:27 UTC
Permalink
Post by Valerio Vanni
On Tue, 25 May 2021 11:19:58 +0200, Voce dalla Germania
Post by Voce dalla Germania
"Ùo" come iato, invece, oltre che in tuo e suo si trova solo in Nùoro
(per chi lo pronuncia così) e in ... (mettete quello che trovate, perché
a me in italiano non viene in mente niente).
Lo iato sarebbe un'altra struttura ancora, quella in "attuò" e in
"menu ostico".
Mi chiedo se ci siano casi in sillaba atona, sul modello di
"attuazione, situazione" (che prendono la semiconsonante /w/ solo al
crescere della velocità).
Ma in sillaba tonica non sa che non ci sia altro.
Se guardi in wiki, vedi che il suo vero nome e' Nùgoro; questo
spiega tutto ciao
--
Yoda
Patrizio
2021-05-25 07:18:39 UTC
Permalink
On Monday, May 24, 2021 at 11:56:17 AM UTC+2, Klaram wrote:

Mi aggancio qui...

pacco e pacca
sego e sega
fondo e fonda
masso e massa
albo e alba

Ciao
Patrizio
Father McKenzie
2021-05-23 18:03:10 UTC
Permalink
Bella scoperta! Premettendo una «c» si giunge a «coro» e «cora», una «f»
a «foro» e «fora» (= fuori, arc.), e forse si può continuare il gioco
con altre consonanti premesse.
Toro e tora! tora! tora! (grido giapponese per "gli abbiamo fatto un
backside tanto")
--
Et interrogabant eum turbae dicentes: “Quid ergo faciemus?”.
Respondens autem dicebat illis: “Qui habet duas tunicas,
det non habenti; et, qui habet escas, similiter faciat”.
(Ev. sec. Lucam 3,10-11)
--
Questa email è stata esaminata alla ricerca di virus da AVG.
http://www.avg.com
Mad Prof
2021-05-23 18:08:35 UTC
Permalink
Post by Father McKenzie
Bella scoperta! Premettendo una «c» si giunge a «coro» e «cora», una «f»
a «foro» e «fora» (= fuori, arc.), e forse si può continuare il gioco
con altre consonanti premesse.
Toro e tora! tora! tora! (grido giapponese per "gli abbiamo fatto un
backside tanto")
Boro e bora
--
Sanity is not statistical
Yoda
2021-05-23 19:37:18 UTC
Permalink
Post by Mad Prof
Post by Father McKenzie
Post by Wolfgang
Bella scoperta! Premettendo una «c» si giunge a «coro» e «cora», una
«f» a «foro» e «fora» (= fuori, arc.), e forse si può continuare il
gioco con altre consonanti premesse.
Toro e tora! tora! tora! (grido giapponese per "gli abbiamo fatto un
backside tanto")
Boro e bora
Moro mora
--
bye, Yoda
Mad Prof
2021-05-23 12:12:46 UTC
Permalink
Post by Roger
Post by Mad Prof
Post by Wolfgang
Non di rado esistono due varianti di genere diverso della stessa
parola, alle volte di significati identici o quasi, come «zucchina»
e «zucchino», alle volte più o meno distinte, magari soltanto per
una sfumatura, come «tavola» e «tavolo». Per agevolare una referenza
siano chiamate omogenee tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare
eterogenee, il cui cambio del genere comporta un cambio totale del
significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce
ne siano.
Minuto e minuta
Oro e ora (qualcuno potrebbe obiettare che la coppia proprio eterogenea
non è, dato che il tempo è denaro :-))
Più che altro obietterei che oro viene da aurum e ha la O aperta, mentre
ora viene da hora e ha la O chiusa. Quindi è una convergenza di due forme
diverse, che riguarda solo l'aspetto grafico.
--
Sanity is not statistical
Ilario di Poitiers
2021-05-23 12:28:39 UTC
Permalink
Post by Roger
Post by Mad Prof
Non di rado esistono due varianti di genere diverso della stessa parola,
alle volte di significati identici o quasi, come «zucchina» e «zucchino»,
alle volte più o meno distinte, magari soltanto per una sfumatura, come
«tavola» e «tavolo». Per agevolare una referenza siano chiamate omogenee
tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare
eterogenee, il cui cambio del genere comporta un cambio totale del
significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce ne
siano.
Minuto e minuta
Oro e ora (qualcuno potrebbe obiettare che la coppia proprio eterogenea
non è, dato che il tempo è denaro :-))
il pari, la para
--
IdP


" Ma jeunesse ne fut qu'un ténébreux orage," (Charles Baudelaire)
Roger
2021-05-23 20:16:04 UTC
Permalink
Non di rado esistono due varianti di genere diverso della stessa parola, alle
volte di significati identici o quasi, come «zucchina» e «zucchino», alle
volte più o meno distinte, magari soltanto per una sfumatura, come «tavola» e
«tavolo». Per agevolare una referenza siano chiamate omogenee tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare eterogenee,
il cui cambio del genere comporta un cambio totale del significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce ne siano.
Spigolo, spigola
Pizzo, pizza
Schermo, scherma
--
Ciao,
Roger
--
Coraggio, il meglio è passato (Ennio Flaiano)
Patrizio
2021-05-23 20:59:41 UTC
Permalink
Post by Roger
Non di rado esistono due varianti di genere diverso della stessa parola, alle
volte di significati identici o quasi, come «zucchina» e «zucchino», alle
volte più o meno distinte, magari soltanto per una sfumatura, come «tavola» e
«tavolo». Per agevolare una referenza siano chiamate omogenee tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare eterogenee,
il cui cambio del genere comporta un cambio totale del significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce ne siano.
Spigolo, spigola
Pizzo, pizza
Schermo, scherma
Visto ora sul gruppo di Fisica: fondamenti e fondamenta.

Ciao
Patrizio
Patrizio
2021-05-23 21:38:05 UTC
Permalink
Post by Patrizio
Post by Roger
Non di rado esistono due varianti di genere diverso della stessa parola, alle
volte di significati identici o quasi, come «zucchina» e «zucchino», alle
volte più o meno distinte, magari soltanto per una sfumatura, come «tavola» e
«tavolo». Per agevolare una referenza siano chiamate omogenee tali coppie.
Molto più interessanti mi sembrano le coppie che voglio chiamare eterogenee,
il cui cambio del genere comporta un cambio totale del significato, come
- «asse» maschile e «asse» femminile
- «conto» e «conta»
- «molo» e «mola»
- «scopo» e «scopa»
- «suolo» e «scopa»
- «volto» e «volta»
Al momento non me ne vengono altri esempi, ma sono convinto che ce ne siano.
Spigolo, spigola
Pizzo, pizza
Schermo, scherma
Visto ora sul gruppo di Fisica: fondamenti e fondamenta.
fato e fata
feto e feta
fuso e fusa

Ciao
Patrizio
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