Post by ElenasLoomPost by bonaiutiOltre a questo, proprio pensando alle tante famiglie in difficoltà,
sciolte e/o ricostituite, il partecipare insieme al ragazzino alla
catechesi può essere un'utile occasione per riavvicinarsi a Cristo.
Ma infatti immagino che sia questa l'idea dei parroci quando obbligano
(registri di conteggio presenze alla mano) le famiglie a
partecipare ...
Se i sacerdoti "obbligano" o se ci sente obbligati (da una idea
sbagliata della chiesa...) si parte con il piede sbagliato.
Nessuno nega che esistano dannosissimi parroci che dovrebbero pensare ad
un serio percorso psicologico o addirittura psichiatrico (ovviamente le
persone problematiche non sono esclusiva della chiesa, nemmeno le scuole
per esempio sono immuni da certi personaggi ugualmente dannosi), però è
anche vero che tante persone (come mi è capitato anche ultimamente di
incontrare) sono del tutto prive anche delle nozioni più elementari
riguardanti la dottrina cattolica e ciò, in un'epoca dove trovare
informazioni è semplicissimo, non è molto scusabile.
Ma a parte ciò bisognerebbe capire perché si avverta l'accompagnamento
dei figli alla ricezione di un sacramento come un "obbligo".
Post by ElenasLoomPero'....
Il "riavvicinarsi" ha senso se si tratta di un atto spontaneo.
Infatti... così come ha senso chiedere i sacramenti per i figli senza
l'idea che si tratti di una sorta di rito sociale inevitabile e quindi
obbligatorio.
Post by ElenasLoom"Riavvicinarsi" implica che ci sia stato un allontanamento...
Per quel che è la mia esperienza, tante persone -dopo un divorzio, una
separazione etc etc...- si sono "sentite" escluse dalla chiesa e ciò
spessissimo per un doppio motivo: un'inerzia personale nel voler
approfondire il magistero (accontentandosi di una conoscenza
superficiale e per sentito dire) unita ad un'interpretazione errata
dello stesso da parte del prete di turno.
Post by ElenasLoomChe non
e' avvenuto MAI per caso! Uno non si allontana dalla Chiesa perche'
"si dimentica" di andare a messa o di pregare.
Alla base dell'allontanamento di queste famiglie' c'e' sempre una
decisione...Che puo' essere stata causata da tanti fattori, magari
discutibili o sbagliati, ma che molto spesso non si puo ' risolvere
semplicemente costringendo le persone a partecipare a riunioni e
ritiri in cui si finge di essere tutti bravi cristiani!
Scusa... ma perché parli di un percorso catechistico come un "obbligo" o
addirittura una "costrizione"?
Se io mi sentissi "costretto" ad andare a messa o alla lectio divina,
semplicemente non ci andrei, poiché non sarei affatto nello spirito
giusto per partecipare a queste cose. Forse è semplicistico, però sono
cose che si fanno se si desidera farle altrimenti perdono quella che è
la loro stessa essenza.
Anzi fino a qualche tempo fa appartenevo ad un'associazione di famiglie
cattoliche (forse ne avevo parlato anche qui) che da un certo punto in
poi hanno messo in atto quelle che ritengo delle notevoli
discriminazioni tra loro, puri e perfetti, e gli "altri".
Li ho mandati al diavolo. Punto.
Non aveva alcun senso frequentare una "comunità" che ti "accoglie" -di
facciata- solo perché è evangelicamente "giusto" (o perché glielo ha
detto il vescovo) ma che poi si gira dall'altra parte, scompare e si
dissolve nel momento del bisogno, quando non sai più dove andare a
sbattere la testa.Pensavi d'aver trovato dei fratelli ed invece erano
solo fantocci con stampati in faccia dei sorrisetti plastificati.
Post by ElenasLoomPerche' poi
e' cosi', in tali occasioni nessuno prende mai in considerazione le
"minoranze" o le situazioni particolari, o quelli che sono presenti
solo perche' obbligati...
Mah... questo è quello che capita a te. Forse nella parrocchia che tu
frequenti c'è un parroco dissennato che non prende in considerazione con
i dovuti modi le situazioni delicate come la tua.
Ma questo non avviene per fortuna dappertutto.
Non nego però che riguardo questi problemi ci sia ancora tanta,
tantissima strada da fare. Però bisogna aver voglia di camminare insieme.
Post by ElenasLoomSi finge che sia una cosa cui tutti
partecipano spontaneamente e che anzi siano felici di essere li'.
Magari qualcuno lo sara' pure, ma dai commenti con le altre mamme mi
Lo ripeto, se vivete la cosa come una costrizione, un'usanza sociale, un
peso, statevene a casa oppure cercatevi chi, nella chiesa, sia in grado
di non farvi sentire un obbligo il partecipare all'iniziazione cristiana
dei vostri figli. Continuare a darsi delle martellate sulle dita non ha
senso.
L'iniziazione cristiana può essere un'occasione preziosa sia per i
bambini sia per i loro genitori e quindi è sempre giusto coglierla, però
se si arriva a situazioni estreme in cui da un lato c'è un parroco
idiota e dall'altro dei genitori che si sentono costretti, si annoiano e
sbuffano, beh... non credo che questo sia molto "educativo" per i
piccoli che senza dubbio respirano questa atmosfera così pesante,
facendosi un'idea sbagliata della chiesa che poi si trascineranno per
tanti anni se non per sempre.
Post by ElenasLoomc'e' la riunione della scuola per sentire cos'hanno da dire le
maestre, e c'e' il ritiro del catechismo perche' altrimenti si viene
segnati nella lista dei cattivi...
Ma che ti frega, scusa? Cosa ti importa se il parroco, uomo di cui mi
pare tu non abbia stima, ti mette nella lista dei cattivi sulla base di
idee e considerazioni che peraltro tu nemmeno condividi?
E comunque non è la lista di chi finirà all'inferno... nemmeno il
parroco ha questo potere :-)
Post by ElenasLoomLe cose sono sullo stesso piano.
Solo un altro "impegno" causato dall'avere figli in eta' scolare.
Un "impegno" verso chi?
E' importante capirlo.
Post by ElenasLoomIl "riavvicinare" le persone alla religione in quel modo, mi sembra
anzi che abbia il risultato opposto (e penso che i dati mi diano
ragione...)
Sarebbe allora molto meglio concentrarsi sui ragazzi...
A me pare che tu stia generalizzando la tua esperienza ma, ti ripeto,
nessuno obbliga le persone né a mandare i figli a catechismo né a
mandarli in parrocchie gestite da sacerdoti problematici, anche se
cambiare parrocchia non è sempre facile o possibile. Quando questo
avviene credo sia giusto buttare i pro ed i contro sul piatto della
bilancia ed agire poi coerentemente rispetto a ciò che si è deciso.
Mi dispiace se ho usato toni troppo duri e se in qualche modo ti ho
urtata me ne scuso in anticipo, questo però è ciò che penso.
Saluti