uniposta
2011-07-09 18:03:16 UTC
20:03
in una frequentata strada di penetrazione al centro città, fino
a poco tempo fa si trovava solitaria una bottega di parrucchiere
(e altri servizi di bellezza) gestito da alcune donne di origine
cinese. Molto brave ma il negozio è ancora modesto, non stanno
molto a soldi. Ci vogliono anni per tirarne su e crescere, e
inoltre i prezzi che chiedono sono molto bassi, si potrebbe
anche dire che svolgono un importante servizio sociale.
Adesso però sta per aprire una nuova grande bottega di
analoghi servizi, "multietnica", molto grande e di un certo
lusso, proprio appiccicata a quell'altra preesistente.
I lavori per allestire i locali sono durati mesi, e prima
non si capiva quale tipo di negozio stessero preparando.
Qualche maligno magari penserà che l'hanno fatto apposta, e che
amici della solita Lega Nord nell'amministrazione comunale hanno
pensato bene di ricorrere a questo stratagemma per mettere in
difficoltà la bottega povera cinese e indurla un po' alla volta a
chiudere. Magari adducendo motivazioni di decoro se non addirittura
di igiene, che, diciamo, al confronto della nuova luccicante ed
adiacente concorrenza, la bottega povera cinese sembra un gabinetto.
Certo : i prezzi della nuova saranno ben altri. Ma
qualcuno comincerà a fare pressione sull'altra perché
sistemi meglio il negozio, ma i soldi non li hanno e quindi...
Sospetti dei maligni a parte : si è trattato di
una scelta opportuna? Che so, una cosa del tipo,
autorizzare un nuovo fornaio accanto ad un altro.
La strada in questione è piuttosto lunga, all'incirca
un chilometro e mezzo. Voi come la vedete? Cosa fareste?
Se la cosa andasse poi per vie legali, come la vedreste?
---
-*_ uniposta(at)yahoo.it
-*_ uniposta(at)gmail.com
in una frequentata strada di penetrazione al centro città, fino
a poco tempo fa si trovava solitaria una bottega di parrucchiere
(e altri servizi di bellezza) gestito da alcune donne di origine
cinese. Molto brave ma il negozio è ancora modesto, non stanno
molto a soldi. Ci vogliono anni per tirarne su e crescere, e
inoltre i prezzi che chiedono sono molto bassi, si potrebbe
anche dire che svolgono un importante servizio sociale.
Adesso però sta per aprire una nuova grande bottega di
analoghi servizi, "multietnica", molto grande e di un certo
lusso, proprio appiccicata a quell'altra preesistente.
I lavori per allestire i locali sono durati mesi, e prima
non si capiva quale tipo di negozio stessero preparando.
Qualche maligno magari penserà che l'hanno fatto apposta, e che
amici della solita Lega Nord nell'amministrazione comunale hanno
pensato bene di ricorrere a questo stratagemma per mettere in
difficoltà la bottega povera cinese e indurla un po' alla volta a
chiudere. Magari adducendo motivazioni di decoro se non addirittura
di igiene, che, diciamo, al confronto della nuova luccicante ed
adiacente concorrenza, la bottega povera cinese sembra un gabinetto.
Certo : i prezzi della nuova saranno ben altri. Ma
qualcuno comincerà a fare pressione sull'altra perché
sistemi meglio il negozio, ma i soldi non li hanno e quindi...
Sospetti dei maligni a parte : si è trattato di
una scelta opportuna? Che so, una cosa del tipo,
autorizzare un nuovo fornaio accanto ad un altro.
La strada in questione è piuttosto lunga, all'incirca
un chilometro e mezzo. Voi come la vedete? Cosa fareste?
Se la cosa andasse poi per vie legali, come la vedreste?
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-*_ uniposta(at)yahoo.it
-*_ uniposta(at)gmail.com
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If his chest had been a cannon, he would have shot his heart upon it.
Se il suo petto fosse stato un cannone, gli avrebbe sparato contro
il suo cuore. (Herman Melville, Moby Dick; Patrick Stewart,
Capt. Jean-Luc Picard, Star Trek - The Next Generation)
If his chest had been a cannon, he would have shot his heart upon it.
Se il suo petto fosse stato un cannone, gli avrebbe sparato contro
il suo cuore. (Herman Melville, Moby Dick; Patrick Stewart,
Capt. Jean-Luc Picard, Star Trek - The Next Generation)