AranciaMeccanica
2005-10-15 15:16:19 UTC
1) L'ascorbato di potassio è un sale derivato dall'acido ascorbico
(vitamina C) e si ottiene per soluzione estemporanea a freddo in acqua
dei due composti (acido ascorbico e bicarbonato di potassio), i quali
devono essere in forma cristallizzata purissima (livello di purezza non
inferiore al 97%). Inoltre è un fortissimo antiossidante.
2) Perché questi due componenti sono così importanti?
L'acido ascorbico, che deve essere giornalmente assunto dal nostro
organismo con la dieta alimentare, è un importante antiossidante ed è
indispensabile per la sintesi biologicamente attiva del collagene e dei
tessuti connettivi. Inoltre aumenta l'assorbimento del ferro,
contribuisce all'accrescimento delle ossa, migliora la resistenza alle
infezioni e potenzia il sistema immunitario. La sua carenza provoca lo
scorbuto. Il potassio è un regolatore importantissimo per il metabolismo
cellulare. È un cofattore, cioè un elemento che permette il corretto
funzionamento di enzimi e proteine intracellulari.
3) Perché si utilizza l'ascorbato di potassio?
Perché questo sale evidenzia una straordinaria azione contro le
patologie degenerative e la sua assunzione regolare, anche a livello
preventivo, permette un potenziamento delle difese immunitarie.
4) Si possono fare dosaggi "fai da te" a livello di prevenzione,
conoscendo i principi di funzionamento di questo composto?
No, è sempre meglio ricorrere alla consulenza medica da parte della
Fondazione o del proprio medico di base (se è a conoscenza dei
protocolli utilizzati) perché i dosaggi sono legati sia all'anamnesi
remota della persona (cioè alle informazioni relative alla storia
sanitaria della persona e dei propri familiari) che alla valutazione di
particolari parametri clinici (emocromo ed elettroliti).
5) Come funziona l'ascorbato di potassio?
Agisce per ripristinare (o mantenere) la corretta concentrazione di
potassio intracellulare, con ripristino del corretto metabolismo
cellulare ed un'inversione di tendenza nella degenerazione stessa (se
presente), perché l'acido ascorbico rappresenta il mezzo di trasporto
per il potassio dentro la cellula, ed il composto evidenzia un
meccanismo protettivo per le proprie caratteristiche altamente
antiossidanti.
6) Si possono utilizzare altri "integratori" di potassio?
In linea di principio si possono utilizzare solo se non ci sono
alterazioni alle strutture proteiche ed enzimatiche intracellulari che
legano il potassio, altrimenti non hanno alcuna efficacia perché non
consentono l'assorbimento di potassio nel citoplasma (cioè all'interno)
della cellula.
7) L'acido ascorbico può essere dannoso per la salute?
La letteratura scientifica recente riporta la possibilità che
l'assunzione di acido ascorbico ad alti dosaggi (oltre 10 grammi al
giorno e per lunghi periodi di tempo) possa presentare rischi per la
salute. Nel caso dell'ascorbato di potassio questa possibilità è
assolutamente priva di fondamento perché il dosaggio impiegato
nell'attacco alla degenerazione cellulare è estremamente modesto
(mediamente inferiore a 0.5 grammi al giorno) ed è comunque entro la
Dose Giornaliera Raccomandata. L'acido ascorbico eventualmente
consigliato nei protocolli per via endovenosa a sostegno dell'ascorbato
di potassio dipende fortemente dallo stato di salute della persona.
8) Il potassio può essere dannoso per la salute?
Il potassio non rappresenta alcun rischio ai dosaggi indicati dai
protocolli, in quanto si passa da un'assunzione giornaliera media
"terapeutica" inferiore a 400 mg ad una assunzione "preventiva" media
settimanale inferiore a 400 mg.
9) L'ascorbato di potassio ha effetti collaterali?
No, l'ascorbato di potassio può essere assunto a tempo indeterminato,
naturalmente sotto regolare verifica dei parametri clinici da parte
della Fondazione o del proprio medico di base. C'è soltanto da tenere
presente che, agendo come equilibratore anche a livello ormonale,
l'ascorbato di potassio aumenta le caratteristiche di fertilità nella donna.
10) L'ascorbato di potassio ha effetto sulla pressione?
L'ascorbato di potassio tende a regolarizzare la pressione, ma il
consiglio, per chi soffre di pressione alta, è quella di controllarla
regolarmente almeno nei primi tempi di utilizzo del composto.
11) Si può utilizzare l'ascorbato di potassio in presenza di diabete?
Sì, a patto di controllare regolarmente glucosio ed insulina (se
assunta) con regolarità, almeno all'inizio. Non si escludono sorprese in
positivo!
12) Per quanto si deve proseguire l'assunzione di ascorbato di potassio?
Si consiglia di assumere l'ascorbato di potassio a tempo indeterminato,
perché l'acido ascorbico ha una "vita fisiologica" di alcune ore e poi
viene espulso dall'organismo attraverso le urine. È quindi necessario
assumere regolarmente il composto per evitare situazioni di rischio per
l'organismo. Questo fatto è particolarmente importante per chi ha
patologie degenerative in atto.
13) A cosa servono i farmaci indicati nei protocolli?
I farmaci presenti nei protocolli hanno lo scopo di favorire
l'assorbimento dell'ascorbato di potassio e di potenziarne l'azione
soprattutto nei primi periodi.
14) La vitamina B12 favorisce la rapida proliferazione delle cellule
degenerate?
No; ci sono molti lavori in letteratura che consigliano l'impiego della
vitamina B12 anche come antitumorale abbinato all'acido ascorbico.
Inoltre la vitamina B12 ha due caratteristiche peculiari nella sua
struttura che ne consigliano l'impiego insieme con l'ascorbato di potassio:
• la presenza di gruppi NH ed NH2 a cui si lega il potassio,
• la presenza del ribosio (acido nucleico importantissimo), che ha una
struttura molto simile a quella dell'acido ascorbico ed anch'essa capace
di legare il potassio e di potenziare quindi l'effetto dell'ascorbato di
potassio.
15) Come deve essere preparato l'ascorbato di potassio?
L'acido ascorbico ed il bicarbonato di potassio in forma cristallizzata
purissima (cfr. domanda 1) sono estremamente instabili, altamente
igroscopici (temono l'umidità) e l'acido ascorbico è estremamente
fotosensibili (si altera per effetto della luce solare visibile ed anche
degli UV). Devono quindi essere preparati in bustine sigillate e
predosate, sotto vuoto ed in assenza di umidità ambientale.
16) Come deve essere l'involucro delle bustine?
Deve essere in alluminio, polietilene e carta per proteggere i
componenti dall'umidità ambientale e dalla luce solare.
17) L'ascorbato di potassio può essere preparato in capsule invece che
in bustine?
Consigliamo di evitare accuratamente la preparazione in capsule del
prodotto, pur mantenendo i due componenti separati, perché queste (se di
gelatina animale) non garantiscono la corretta conservazione del
prodotto (lasciano filtrare l'umidità) ed inoltre c'è il rischio della
presenza di eccipienti (tipo il lattosio) per motivi di stabilità e di
riempimento della capsula che tolgono purezza ai componenti e rendono il
prodotto poco efficace. Una possibile verifica sta nella difficoltà di
solubilità e nell'assenza di effervescenza in soluzione.
18) Possono essere acquistati i due componenti separatamente in
recipienti di vetro scuro od in confezioni sigillate e dosati poi
giornalmente per conto proprio?
L'acquisto di confezioni sigillate od di recipienti di vetro di acido
ascorbico e di bicarbonato di potassio è altamente sconsigliata perché
l'apertura della confezione o del recipiente consente l'immissione di
umidità ambientale e luce solare. La prova sta nel progressivo
ingiallimento dei componenti (nel giro di pochissimi giorni o
addirittura di poche ore, a seconda dell'esposizione) e nella formazione
di addensamenti (in modo analogo ma estremamente più rapido di quanto
avviene nello zucchero e nel sale da cucina).
19) Come si assume l'ascorbato di potassio?
Si sciolgono a freddo i due componenti in 20 cc di acqua senza
utilizzare cucchiaini metallici per miscelare il composto; è consigliato
l'uso di palettine in plastica o legno oppure il semplice movimento
della mano per smuovere l'acqua nel bicchiere. Quando si scioglie in
acqua deve mussare (effervescenza).
20) L'ascorbato di potassio può essere confrontato con gli studi del
Prof. Judah Folkman che ha scoperto l'azione antiangiogenetica di
angiostatina ed endostatina?
Si, l'ascorbato di potassio sembra evidenziare un'azione
antiangiogenetica ed è quindi perfettamente in linea anche con gli studi
del Prof. Folkman del Children's Hospital Medical Centre di Boston.
21) L'ascorbato di potassio può essere considerato una terapia alternativa?
No, la consideriamo una metodica di base perché agisce sui meccanismi
bio-chimico-fisici di base del funzionamento cellulare e può essere
applicata, con le dovute precauzioni ed accorgimenti, anche con i
protocolli standard ospedalieri sia in relazione alla chemioterapia che
alla radioterapia. I protocolli con ascorbato di potassio possono
favorevolmente essere utilizzati anche in preparazione agli interventi
chirurgici (sempre in presenza di patologie degenerative).
22) Perché l'ascorbato di potassio non è conosciuto "ufficialmente"?
Perché spesso mancano le basi scientifiche agli interlocutori per
comprendere il meccanismo d'azione dell'ascorbato di potassio (i testi
di studio più aggiornati non riportano più le informazioni su cui sono
basati i lavori del Dott. Pantellini) e questo genera degli equivoci e
delle valutazioni spesso superficiali. Per esempio, si tende a
confondere l'ascorbato di potassio con la vitamina C e quindi con i
lavori scientifici sviluppati da Pauling, Cameron e Wilson negli Stati
Uniti con risultati a volte contraddittori (anche per l'elevato dosaggio
di acido ascorbico utilizzato). Si tende anche ad inquadrare la metodica
con ascorbato di potassio nel "mare magno" delle terapie alternative
(cfr. domanda precedente), innescando spesso negli interlocutori
"ufficiali" meccanismi difensivi di chiusura a qualsiasi confronto.
D'altra parte, parecchi medici e ricercatori, non solo in Italia ma
anche in altre parti d'Europa e del Mondo, sono a conoscenza degli studi
del Dott. Pantellini ed hanno toccato con mano gli effetti
dell'ascorbato di potassio, ma per difficoltà e l'ostracismo di colleghi
e di strutture di ricerca, tutto questo è rimasto spesso sotto silenzio
o, nella migliore delle ipotesi, è rimasto confinato in un passa-parola
fra ricercatori e malati. Inoltre c'è l'idea, molto poco scientifica in
realtà, che di fronte ad un problema così importante la soluzione debba
essere ricercata chissà dove (enzimi o strutture genetiche particolari,
sostanze super complesse prodotte con sintesi chimica nei laboratori,
ecc.), perché la soluzione "non può essere quella di un po' di
bicarbonato e di succo di limone", anche perché l'Ascorbato di Potassio
costa veramente poco mentre le risorse economiche impiegate nella
ricerca in tutto il mondo superano le centinaia di miliardi .
tratto dal sito della fondazione Pantellini.
www.pantellini.org
(vitamina C) e si ottiene per soluzione estemporanea a freddo in acqua
dei due composti (acido ascorbico e bicarbonato di potassio), i quali
devono essere in forma cristallizzata purissima (livello di purezza non
inferiore al 97%). Inoltre è un fortissimo antiossidante.
2) Perché questi due componenti sono così importanti?
L'acido ascorbico, che deve essere giornalmente assunto dal nostro
organismo con la dieta alimentare, è un importante antiossidante ed è
indispensabile per la sintesi biologicamente attiva del collagene e dei
tessuti connettivi. Inoltre aumenta l'assorbimento del ferro,
contribuisce all'accrescimento delle ossa, migliora la resistenza alle
infezioni e potenzia il sistema immunitario. La sua carenza provoca lo
scorbuto. Il potassio è un regolatore importantissimo per il metabolismo
cellulare. È un cofattore, cioè un elemento che permette il corretto
funzionamento di enzimi e proteine intracellulari.
3) Perché si utilizza l'ascorbato di potassio?
Perché questo sale evidenzia una straordinaria azione contro le
patologie degenerative e la sua assunzione regolare, anche a livello
preventivo, permette un potenziamento delle difese immunitarie.
4) Si possono fare dosaggi "fai da te" a livello di prevenzione,
conoscendo i principi di funzionamento di questo composto?
No, è sempre meglio ricorrere alla consulenza medica da parte della
Fondazione o del proprio medico di base (se è a conoscenza dei
protocolli utilizzati) perché i dosaggi sono legati sia all'anamnesi
remota della persona (cioè alle informazioni relative alla storia
sanitaria della persona e dei propri familiari) che alla valutazione di
particolari parametri clinici (emocromo ed elettroliti).
5) Come funziona l'ascorbato di potassio?
Agisce per ripristinare (o mantenere) la corretta concentrazione di
potassio intracellulare, con ripristino del corretto metabolismo
cellulare ed un'inversione di tendenza nella degenerazione stessa (se
presente), perché l'acido ascorbico rappresenta il mezzo di trasporto
per il potassio dentro la cellula, ed il composto evidenzia un
meccanismo protettivo per le proprie caratteristiche altamente
antiossidanti.
6) Si possono utilizzare altri "integratori" di potassio?
In linea di principio si possono utilizzare solo se non ci sono
alterazioni alle strutture proteiche ed enzimatiche intracellulari che
legano il potassio, altrimenti non hanno alcuna efficacia perché non
consentono l'assorbimento di potassio nel citoplasma (cioè all'interno)
della cellula.
7) L'acido ascorbico può essere dannoso per la salute?
La letteratura scientifica recente riporta la possibilità che
l'assunzione di acido ascorbico ad alti dosaggi (oltre 10 grammi al
giorno e per lunghi periodi di tempo) possa presentare rischi per la
salute. Nel caso dell'ascorbato di potassio questa possibilità è
assolutamente priva di fondamento perché il dosaggio impiegato
nell'attacco alla degenerazione cellulare è estremamente modesto
(mediamente inferiore a 0.5 grammi al giorno) ed è comunque entro la
Dose Giornaliera Raccomandata. L'acido ascorbico eventualmente
consigliato nei protocolli per via endovenosa a sostegno dell'ascorbato
di potassio dipende fortemente dallo stato di salute della persona.
8) Il potassio può essere dannoso per la salute?
Il potassio non rappresenta alcun rischio ai dosaggi indicati dai
protocolli, in quanto si passa da un'assunzione giornaliera media
"terapeutica" inferiore a 400 mg ad una assunzione "preventiva" media
settimanale inferiore a 400 mg.
9) L'ascorbato di potassio ha effetti collaterali?
No, l'ascorbato di potassio può essere assunto a tempo indeterminato,
naturalmente sotto regolare verifica dei parametri clinici da parte
della Fondazione o del proprio medico di base. C'è soltanto da tenere
presente che, agendo come equilibratore anche a livello ormonale,
l'ascorbato di potassio aumenta le caratteristiche di fertilità nella donna.
10) L'ascorbato di potassio ha effetto sulla pressione?
L'ascorbato di potassio tende a regolarizzare la pressione, ma il
consiglio, per chi soffre di pressione alta, è quella di controllarla
regolarmente almeno nei primi tempi di utilizzo del composto.
11) Si può utilizzare l'ascorbato di potassio in presenza di diabete?
Sì, a patto di controllare regolarmente glucosio ed insulina (se
assunta) con regolarità, almeno all'inizio. Non si escludono sorprese in
positivo!
12) Per quanto si deve proseguire l'assunzione di ascorbato di potassio?
Si consiglia di assumere l'ascorbato di potassio a tempo indeterminato,
perché l'acido ascorbico ha una "vita fisiologica" di alcune ore e poi
viene espulso dall'organismo attraverso le urine. È quindi necessario
assumere regolarmente il composto per evitare situazioni di rischio per
l'organismo. Questo fatto è particolarmente importante per chi ha
patologie degenerative in atto.
13) A cosa servono i farmaci indicati nei protocolli?
I farmaci presenti nei protocolli hanno lo scopo di favorire
l'assorbimento dell'ascorbato di potassio e di potenziarne l'azione
soprattutto nei primi periodi.
14) La vitamina B12 favorisce la rapida proliferazione delle cellule
degenerate?
No; ci sono molti lavori in letteratura che consigliano l'impiego della
vitamina B12 anche come antitumorale abbinato all'acido ascorbico.
Inoltre la vitamina B12 ha due caratteristiche peculiari nella sua
struttura che ne consigliano l'impiego insieme con l'ascorbato di potassio:
• la presenza di gruppi NH ed NH2 a cui si lega il potassio,
• la presenza del ribosio (acido nucleico importantissimo), che ha una
struttura molto simile a quella dell'acido ascorbico ed anch'essa capace
di legare il potassio e di potenziare quindi l'effetto dell'ascorbato di
potassio.
15) Come deve essere preparato l'ascorbato di potassio?
L'acido ascorbico ed il bicarbonato di potassio in forma cristallizzata
purissima (cfr. domanda 1) sono estremamente instabili, altamente
igroscopici (temono l'umidità) e l'acido ascorbico è estremamente
fotosensibili (si altera per effetto della luce solare visibile ed anche
degli UV). Devono quindi essere preparati in bustine sigillate e
predosate, sotto vuoto ed in assenza di umidità ambientale.
16) Come deve essere l'involucro delle bustine?
Deve essere in alluminio, polietilene e carta per proteggere i
componenti dall'umidità ambientale e dalla luce solare.
17) L'ascorbato di potassio può essere preparato in capsule invece che
in bustine?
Consigliamo di evitare accuratamente la preparazione in capsule del
prodotto, pur mantenendo i due componenti separati, perché queste (se di
gelatina animale) non garantiscono la corretta conservazione del
prodotto (lasciano filtrare l'umidità) ed inoltre c'è il rischio della
presenza di eccipienti (tipo il lattosio) per motivi di stabilità e di
riempimento della capsula che tolgono purezza ai componenti e rendono il
prodotto poco efficace. Una possibile verifica sta nella difficoltà di
solubilità e nell'assenza di effervescenza in soluzione.
18) Possono essere acquistati i due componenti separatamente in
recipienti di vetro scuro od in confezioni sigillate e dosati poi
giornalmente per conto proprio?
L'acquisto di confezioni sigillate od di recipienti di vetro di acido
ascorbico e di bicarbonato di potassio è altamente sconsigliata perché
l'apertura della confezione o del recipiente consente l'immissione di
umidità ambientale e luce solare. La prova sta nel progressivo
ingiallimento dei componenti (nel giro di pochissimi giorni o
addirittura di poche ore, a seconda dell'esposizione) e nella formazione
di addensamenti (in modo analogo ma estremamente più rapido di quanto
avviene nello zucchero e nel sale da cucina).
19) Come si assume l'ascorbato di potassio?
Si sciolgono a freddo i due componenti in 20 cc di acqua senza
utilizzare cucchiaini metallici per miscelare il composto; è consigliato
l'uso di palettine in plastica o legno oppure il semplice movimento
della mano per smuovere l'acqua nel bicchiere. Quando si scioglie in
acqua deve mussare (effervescenza).
20) L'ascorbato di potassio può essere confrontato con gli studi del
Prof. Judah Folkman che ha scoperto l'azione antiangiogenetica di
angiostatina ed endostatina?
Si, l'ascorbato di potassio sembra evidenziare un'azione
antiangiogenetica ed è quindi perfettamente in linea anche con gli studi
del Prof. Folkman del Children's Hospital Medical Centre di Boston.
21) L'ascorbato di potassio può essere considerato una terapia alternativa?
No, la consideriamo una metodica di base perché agisce sui meccanismi
bio-chimico-fisici di base del funzionamento cellulare e può essere
applicata, con le dovute precauzioni ed accorgimenti, anche con i
protocolli standard ospedalieri sia in relazione alla chemioterapia che
alla radioterapia. I protocolli con ascorbato di potassio possono
favorevolmente essere utilizzati anche in preparazione agli interventi
chirurgici (sempre in presenza di patologie degenerative).
22) Perché l'ascorbato di potassio non è conosciuto "ufficialmente"?
Perché spesso mancano le basi scientifiche agli interlocutori per
comprendere il meccanismo d'azione dell'ascorbato di potassio (i testi
di studio più aggiornati non riportano più le informazioni su cui sono
basati i lavori del Dott. Pantellini) e questo genera degli equivoci e
delle valutazioni spesso superficiali. Per esempio, si tende a
confondere l'ascorbato di potassio con la vitamina C e quindi con i
lavori scientifici sviluppati da Pauling, Cameron e Wilson negli Stati
Uniti con risultati a volte contraddittori (anche per l'elevato dosaggio
di acido ascorbico utilizzato). Si tende anche ad inquadrare la metodica
con ascorbato di potassio nel "mare magno" delle terapie alternative
(cfr. domanda precedente), innescando spesso negli interlocutori
"ufficiali" meccanismi difensivi di chiusura a qualsiasi confronto.
D'altra parte, parecchi medici e ricercatori, non solo in Italia ma
anche in altre parti d'Europa e del Mondo, sono a conoscenza degli studi
del Dott. Pantellini ed hanno toccato con mano gli effetti
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e di strutture di ricerca, tutto questo è rimasto spesso sotto silenzio
o, nella migliore delle ipotesi, è rimasto confinato in un passa-parola
fra ricercatori e malati. Inoltre c'è l'idea, molto poco scientifica in
realtà, che di fronte ad un problema così importante la soluzione debba
essere ricercata chissà dove (enzimi o strutture genetiche particolari,
sostanze super complesse prodotte con sintesi chimica nei laboratori,
ecc.), perché la soluzione "non può essere quella di un po' di
bicarbonato e di succo di limone", anche perché l'Ascorbato di Potassio
costa veramente poco mentre le risorse economiche impiegate nella
ricerca in tutto il mondo superano le centinaia di miliardi .
tratto dal sito della fondazione Pantellini.
www.pantellini.org
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# acinacceMaicnarA #
*** Le avventure di un giovane i cui principali interessi
sono lo stupro,l'ultra-violenza e Beethoven. ***
W l'Anarchia !
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