Discussione:
Ecco come il Vaticano ruba i nostri soldi.
(troppo vecchio per rispondere)
Koenig Myself
2007-09-28 08:13:53 UTC
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Ecco quello che la stampa asservita ai criminali del Vaticano non dice e che
invece è doveroso sapere. Ecco come, invece che utilizzarli per il bene del
Paese e degli italiani, la nostra classe politica asservita alla mafia di
Razzingher ci ruba i soldi.
Ecco come gli infami gerarchi vaticani se ne fottono della gente e pensano
solo ad arricchirsi personalmente ed ad aumentare il loro smisurato potere.
Leggete e fatevi un'idea di che razza di banda di criminali ha messo in
piedi quel maiale nazista del cardinal Ruinazzo, cinico e spietato
calcolatore e accumulatore di ricchezze.



http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/conti-della-chiesa/conti-della-chiesa/conti-della-chiesa.html



L'otto per mille, le scuole, gli ospedali, gli insegnanti di religione e i
grandi eventi
Ogni anno, dallo Stato, arrivano alle strutture ecclesiastiche circa 4
miliardi di euro

I conti della Chiesa - ecco quanto ci costa
di CURZIO MALTESE

"Quando sono arrivato alla Cei, nel 1986, si trovavano a malapena i soldi
per pagare gli stipendi di quattro impiegati". Camillo Ruini non esagera. A
metà anni Ottanta le finanze vaticane sono una scatola vuota e nera. Un anno
dopo l'arrivo di Ruini alla Cei, soltanto il passaporto vaticano salva il
presidente dello Ior, monsignor Paul Marcinkus, dall'arresto per il crack
del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi. La crisi economica è la ragione per
cui Giovanni Paolo II chiama a Roma il giovane vescovo di Reggio Emilia,
allora noto alle cronache solo per aver celebrato il matrimonio di Flavia
Franzoni e Romano Prodi, ma dotato di talento manageriale. Poche scelte si
riveleranno più azzeccate. Nel "ventennio Ruini", segretario dall'86 e
presidente dal '91, la Cei si è trasformata in una potenza economica, quindi
mediatica e politica. In parallelo, il presidente dei vescovi ha assunto un
ruolo centrale nel dibattito pubblico italiano e all'interno del Vaticano,
come mai era avvenuto con i predecessori, fino a diventare il grande
elettore di Benedetto XVI.
Le ragioni dell'ascesa di Ruini sono legate all'intelligenza, alla ferrea
volontà e alle straordinarie qualità di organizzatore del personaggio. Ma
un'altra chiave per leggerne la parabola si chiama "otto per mille". Un
fiume di soldi che comincia a fluire nelle casse della Cei dalla primavera
del 1990, quando entra a regime il prelievo diretto sull'Irpef, e sfocia
ormai nel mare di un miliardo di euro all'anno. Ruini ne è il dominus
incontrastato. Tolte le spese automatiche come gli stipendi dei preti, è il
presidente della conferenza episcopale, attraverso pochi fidati
collaboratori, ad avere l'ultima parola su ogni singola spesa, dalla
riparazione di una canonica alla costruzione di una missione in Africa agli
investimenti immobiliari e finanziari.

Dall'otto per mille, la voce più nota, parte l'inchiesta di Repubblica sul
costo della chiesa cattolica per gli italiani. Il calcolo non è semplice,
oltre che poco di moda. Assai meno di moda delle furenti diatribe sul costo
della politica. Il "prezzo della casta" è ormai calcolato in quattro
miliardi di euro all'anno. "Una mezza finanziaria" per "far mangiare il ceto
politico". "L'equivalente di un Ponte sullo Stretto o di un Mose all'anno".

Alla cifra dello scandalo, sbattuta in copertina da Il Mondo e altri
giornali, sulla scia di La Casta di Rizzo e Stella e Il costo della
democrazia di Salvi e Villone, si arriva sommando gli stipendi di 150 mila
eletti dal popolo, dai parlamentari europei all'ultimo consigliere di
comunità montane, più i compensi dei quasi trecentomila consulenti, le spese
per il funzionamento dei ministeri, le pensioni dei politici, i rimborsi
elettorali, i finanziamenti ai giornali di partito, le auto blu e altri
privilegi, compresi buvette e barbiere di Montecitorio.

Per la par condicio bisognerebbe adottare al "costo della Chiesa" la stessa
larghezza di vedute.

Con più prudenza e realismo si può stabilire che la Chiesa cattolica costa
in ogni caso ai contribuenti italiani almeno quanto il ceto politico. Oltre
quattro miliardi di euro all'anno, tra finanziamenti diretti dello Stato e
degli enti locali e mancato gettito fiscale. La prima voce comprende il
miliardo di euro dell'otto per mille, i 650 milioni per gli stipendi dei 22
mila insegnanti dell'ora di religione ("Un vecchio relitto concordatario che
sarebbe da abolire", nell'opinione dello scrittore cattolico Vittorio
Messori), altri 700 milioni versati da Stato ed enti locali per le
convenzioni su scuola e sanità. Poi c'è la voce variabile dei finanziamenti
ai Grandi Eventi, dal Giubileo (3500 miliardi di lire) all'ultimo raduno di
Loreto (2,5 milioni di euro), per una media annua, nell'ultimo decennio, di
250 milioni. A questi due miliardi 600 milioni di contributi diretti alla
Chiesa occorre aggiungere il cumulo di vantaggi fiscali concessi al
Vaticano, oggi al centro di un'inchiesta dell'Unione Europea per "aiuti di
Stato". L'elenco è immenso, nazionale e locale. Sempre con prudenza si può
valutare in una forbice fra 400 ai 700 milioni il mancato incasso per l'Ici
(stime "non di mercato" dell'associazione dei Comuni), in 500 milioni le
esenzioni da Irap, Ires e altre imposte, in altri 600 milioni l'elusione
fiscale legalizzata del mondo del turismo cattolico, che gestisce ogni anno
da e per l'Italia un flusso di quaranta milioni di visitatori e pellegrini.
Il totale supera i quattro miliardi all'anno, dunque una mezza finanziaria,
un Ponte sullo Stretto o un Mose all'anno, più qualche decina di milioni.

La Chiesa cattolica, non eletta dal popolo e non sottoposta a vincoli
democratici, costa agli italiani come il sistema politico. Soltanto agli
italiani, almeno in queste dimensioni. Non ai francesi, agli spagnoli, ai
tedeschi, agli americani, che pure pagano come noi il "costo della
democrazia", magari con migliori risultati.

Si può obiettare che gli italiani sono più contenti di dare i soldi ai preti
che non ai politici, infatti se ne lamentano assai meno. In parte perché
forse non lo sanno. Il meccanismo dell'otto per mille sull'Irpef, studiato a
metà anni Ottanta da un fiscalista all'epoca "di sinistra" come Giulio
Tremonti, consulente del governo Craxi, assegna alla Chiesa cattolica anche
le donazioni non espresse, su base percentuale. Il 60 per cento dei
contribuenti lascia in bianco la voce "otto per mille" ma grazie al 35 per
cento che indica "Chiesa cattolica" fra le scelte ammesse (le altre sono
Stato, Valdesi, Avventisti, Assemblee di Dio, Ebrei e Luterani), la Cei si
accaparra quasi il 90 per cento del totale. Una mostruosità giuridica la
definì già nell'84 sul Sole 24 Ore lo storico Piero Bellini.

Ma pur considerando il meccanismo "facilitante" dell'otto per mille, rimane
diffusa la convinzione che i soldi alla Chiesa siano ben destinati, con un
ampio "ritorno sociale". Una mezza finanziaria, d'accordo, ma utile a
ripagare il prezioso lavoro svolto dai sacerdoti sul territorio, la fatica
quotidiana delle parrocchie nel tappare le falle sempre più evidenti del
welfare, senza contare l'impegno nel Terzo Mondo. Tutti argomenti veri. Ma
"quanto" veri?

Fare i conti in tasca al Vaticano è impresa disperata. Ma per capire dove
finiscono i soldi degli italiani sarà pur lecito citare come fonte
insospettabile la stessa Cei e il suo bilancio annuo sull'otto per mille. Su
cinque euro versati dai contribuenti, la conferenza dei vescovi dichiara di
spenderne uno per interventi di carità in Italia e all'estero
(rispettivamente 12 e 8 per cento del totale). Gli altri quattro euro
servono all'autofinanziamento. Prelevato il 35 per cento del totale per
pagare gli stipendi ai circa 39 mila sacerdoti italiani, rimane ogni anno
mezzo miliardo di euro che il vertice Cei distribuisce all'interno della
Chiesa a suo insindacabile parere e senza alcun serio controllo, sotto voci
generiche come "esigenze di culto", "spese di catechesi", attività
finanziarie e immobiliari. Senza contare l'altro paradosso: se al "voto"
dell'otto per mille fosse applicato il quorum della metà, la Chiesa non
vedrebbe mai un euro.

Nella cultura cattolica, in misura ben maggiore che nelle timidissime
culture liberali e di sinistra, è in corso da anni un coraggioso, doloroso e
censuratissimo dibattito sul "come" le gerarchie vaticane usano il danaro
dell'otto per mille "per troncare e sopire il dissenso nella Chiesa". Una
delle testimonianze migliori è il pamphlet "Chiesa padrona" di Roberto
Beretta, scrittore e giornalista dell'Avvenire, il quotidiano dei vescovi.
Al capitolo "L'altra faccia dell'otto per mille", Beretta osserva: "Chi
gestisce i danari dell'otto per mille ha conquistato un enorme potere, che
pure ha importantissimi risvolti ecclesiali e teologici". Continua: "Quale
vescovo per esempio - sapendo che poi dovrà ricorrere alla Cei per i soldi
necessari a sistemare un seminario o a riparare la cattedrale - alzerà mai
la mano in assemblea generale per contestare le posizioni della
presidenza?". "E infatti - conclude l'autore - i soli che in Italia si
permettono di parlare schiettamente sono alcuni dei vescovi emeriti, ovvero
quelli ormai in pensione, che non hanno più niente da perdere...".

A scorrere i resoconti dei convegni culturali e le pagine di "Chiesa
padrona", rifiutato in blocco dall'editoria cattolica e non pervenuto nelle
librerie religiose, si capisce che la critica al "dirigismo" e all'uso
"ideologico" dell'otto per mille non è affatto nell'universo dei credenti.
Non mancano naturalmente i "vescovi in pensione", da Carlo Maria Martini,
ormai esiliato volontario a Gerusalemme, a Giuseppe Casale, ex arcivescovo
di Foggia, che descrive così il nuovo corso: "I vescovi non parlano più,
aspettano l'input dai vertici... Quando fanno le nomine vescovili consultano
tutti, laici, preti, monsignori, e poi fanno quello che vogliono loro, cioè
chiunque salvo il nome che è stato indicato". Il già citato Vittorio Messori
ha lamentato più volte "il dirigismo", "il centralismo" e "lo strapotere
raggiunto dalla burocrazia nella Chiesa". Alfredo Carlo Moro, giurista e
fratello di Aldo, in uno degli ultimi interventi pubblici ha lanciato una
sofferta accusa: "Assistiamo ormai a una carenza gravissima di discussione
nella Chiesa, a un impressionante e clamoroso silenzio; delle riunioni della
Cei si sa solo ciò che dichiara in principio il presidente; i teologi
parlano solo quando sono perfettamente in linea, altrimenti tacciono".

La Chiesa di vent'anni fa, quella in cui Camillo Ruini comincia la sua
scalata, non ha i soldi per pagare gli impiegati della Cei, con le finanze
scosse dagli scandali e svuotate dal sostegno a Solidarnosc. La cultura
cattolica si sente derisa dall'egemonia di sinistra, ignorata dai giornali
laici, espulsa dall'universo edonista delle tv commerciali, perfino ridotta
in minoranza nella Rai riformata. Eppure è una Chiesa ancora viva, anzi
vitalissima. Tanto pluralista da ospitare nel suo seno mille voci, dai
teologi della liberazione agli ultra tradizionalisti seguaci di monsignor
Lefebrve. Capace di riconoscere movimenti di massa, come Comunione e
Liberazione, e di "scoprire" l'antimafia, con le omelie del cardinale
Pappalardo, il lavoro di don Puglisi a Brancaccio, l'impegno di don Italo
Calabrò contro la 'ndrangheta.
Dopo vent'anni di "cura Ruini" la Chiesa all'apparenza scoppia di salute. È
assai più ricca e potente e ascoltata a Palazzo, governa l'agenda dei media
e influisce sull'intero quadro politico, da An a Rifondazione, non più
soltanto su uno. Nelle apparizioni televisive il clero è secondo soltanto al
ceto politico. Si vantano folle oceaniche ai raduni cattolici, la
moltiplicazione dei santi e dei santuari, i record di audience delle fiction
di tema religioso. Le voci di dissenso sono sparite. Eppure le chiese e le
sagrestie si svuotano, la crisi di vocazioni ha ridotto in vent'anni i preti
da 60 a 39 mila, i sacramenti religiosi come il matrimonio e il battesimo
sono in diminuzione.

Il clero è vittima dell'illusoria equazione mediatica "visibilità uguale
consenso", come il suo gemello separato, il ceto politico. Nella vita reale
rischia d'inverarsi la terribile profezia lanciata trent'anni fa da un
teologo progressista: "La Chiesa sta divenendo per molti l'ostacolo
principale alla fede. Non riescono più a vedere in essa altro che
l'ambizione umana del potere, il piccolo teatro di uomini che, con la loro
pretesa di amministrare il cristianesimo ufficiale, sembrano per lo più
ostacolare il vero spirito del cristianesimo". Quel teologo si chiamava
Joseph Ratzinger.

(Hanno collaborato Carlo Pontesilli e Maurizio Turco)

(28 settembre 2007)
Dito
2007-09-28 08:18:29 UTC
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Post by Koenig Myself
Leggete e fatevi un'idea di che razza di banda di criminali ha messo in
piedi quel maiale nazista del cardinal Ruinazzo, cinico e spietato
calcolatore e accumulatore di ricchezze.
In realtà l'accumulazione di ricchezze è avvenuta con giovanni paolo secondo
eh. Giusto per dovere di cronaca. E Razzingher ha mandato via Ruini...
Koenig Myself
2007-09-28 10:46:00 UTC
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Post by Dito
Post by Koenig Myself
Leggete e fatevi un'idea di che razza di banda di criminali ha messo in
piedi quel maiale nazista del cardinal Ruinazzo, cinico e spietato
calcolatore e accumulatore di ricchezze.
In realtà l'accumulazione di ricchezze è avvenuta con giovanni paolo secondo
eh. Giusto per dovere di cronaca. E Razzingher ha mandato via Ruini...
Razzingher non ha mandato via Ruinazzo... Semplicemente, Ruinazzo se n'è
dovuto andare per motivi di età e perchè era scaduto il suo mandato,
altrimenti rimaneva fino a chissà quando.
SR2
2007-09-28 09:58:31 UTC
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Post by Koenig Myself
Ecco quello che la stampa asservita ai criminali del Vaticano non dice e
che invece è doveroso sapere. Ecco come, invece che utilizzarli per il
bene del Paese e degli italiani, la nostra classe politica asservita alla
mafia di Razzingher ci ruba i soldi.
[cut]

E' in atto una campagna vergnognosa... ripeto... vergognosa...
(espressione di disgusto)
Un attaccio alla Chiesa senza precedenti da parte di chi fa del
qualunquismo la sua bandiera e professione.
Mentre, LUI... lui sì, si dovrebbe vergognare...
(occhi spalancati seguiti da sorrisetto ironico)


Giusto per anticipare Casini... ;-)
Ladro d'Anime
2007-09-28 10:07:08 UTC
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Post by SR2
Post by Koenig Myself
Ecco quello che la stampa asservita ai criminali del Vaticano non dice e
che invece è doveroso sapere. Ecco come, invece che utilizzarli per il
bene del Paese e degli italiani, la nostra classe politica asservita alla
mafia di Razzingher ci ruba i soldi.
[cut]
E' in atto una campagna vergnognosa... ripeto... vergognosa...
(espressione di disgusto)
Un attaccio alla Chiesa senza precedenti da parte di chi fa del
qualunquismo la sua bandiera e professione.
Io penso che la chiesa sia molto brava a farsi del male da sola. Quando ti
sforzi, più o meno direttamente, di fare politica, questo è il contrappasso.
R***@spammotel.com
2007-09-28 10:12:57 UTC
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Post by SR2
Post by Koenig Myself
Ecco quello che la stampa asservita ai criminali del Vaticano non dice e
che invece è doveroso sapere. Ecco come, invece che utilizzarli per il
bene del Paese e degli italiani, la nostra classe politica asservita alla
mafia di Razzingher ci ruba i soldi.
[cut]
E' in atto una campagna vergnognosa... ripeto... vergognosa...
(espressione di disgusto)
Un attaccio alla Chiesa senza precedenti da parte di chi fa del
qualunquismo la sua bandiera e professione.
Mentre, LUI... lui sì, si dovrebbe vergognare...
(occhi spalancati seguiti da sorrisetto ironico)
Giusto per anticipare Casini... ;-)
Sentivo giusto stamattina alla radio che la chiesa cattolica costa
circa 4 miliardi di euro all'anno ai cittadini italiani (qualcuno può
confermare o smentire?): se il dato è reale, non è male davvero! Circa
un terzo della finanziaria prossima ventura... Direi che c'è di che
riflettere... Soprattutto per tutti coloro che, come me, vivrebbero
benissimo anche se la chiesa cattolica non esistesse, o se avesse la
sua sede principale in Mozambico, invece che nel mezzo della nostra
amata penisola...

Ciao.

P.
gabriele
2007-09-28 10:16:47 UTC
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sua sede principale in Mozambico, invece che nel mezzo della nostra
amata penisola...


sei convinto che se li piglieranno?

Non sono mica una discarica !
bosao2
2007-09-28 13:44:41 UTC
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Post by SR2
Post by Koenig Myself
Ecco quello che la stampa asservita ai criminali del Vaticano non dice e
che invece è doveroso sapere. Ecco come, invece che utilizzarli per il
bene del Paese e degli italiani, la nostra classe politica asservita alla
mafia di Razzingher ci ruba i soldi.
[cut]
E' in atto una campagna vergnognosa... ripeto... vergognosa...
(espressione di disgusto)
Un attaccio alla Chiesa senza precedenti da parte di chi fa del
qualunquismo la sua bandiera e professione.
Mentre, LUI... lui sì, si dovrebbe vergognare...
(occhi spalancati seguiti da sorrisetto ironico)
Giusto per anticipare Casini... ;-)
Sentivo giusto stamattina alla radio che la chiesa cattolica costa
circa 4 miliardi di euro all'anno ai cittadini italiani (qualcuno può
http://bananabis.splinder.com/post/14045333/I+conti+della+Chiesa
R***@spammotel.com
2007-09-28 13:51:21 UTC
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Post by bosao2
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Post by SR2
Post by Koenig Myself
Ecco quello che la stampa asservita ai criminali del Vaticano non dice e
che invece è doveroso sapere. Ecco come, invece che utilizzarli per il
bene del Paese e degli italiani, la nostra classe politica asservita alla
mafia di Razzingher ci ruba i soldi.
[cut]
E' in atto una campagna vergnognosa... ripeto... vergognosa...
(espressione di disgusto)
Un attaccio alla Chiesa senza precedenti da parte di chi fa del
qualunquismo la sua bandiera e professione.
Mentre, LUI... lui sì, si dovrebbe vergognare...
(occhi spalancati seguiti da sorrisetto ironico)
Giusto per anticipare Casini... ;-)
Sentivo giusto stamattina alla radio che la chiesa cattolica costa
circa 4 miliardi di euro all'anno ai cittadini italiani (qualcuno può
http://bananabis.splinder.com/post/14045333/I+conti+della+Chiesa
Grazie!

Ciao.

P.
G. Paolo
2007-09-28 14:05:41 UTC
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Post by bosao2
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Post by SR2
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Ecco quello che la stampa asservita ai criminali del Vaticano non dice e
che invece è doveroso sapere. Ecco come, invece che utilizzarli per il
bene del Paese e degli italiani, la nostra classe politica asservita alla
mafia di Razzingher ci ruba i soldi.
[cut]
E' in atto una campagna vergnognosa... ripeto... vergognosa...
(espressione di disgusto)
Un attaccio alla Chiesa senza precedenti da parte di chi fa del
qualunquismo la sua bandiera e professione.
Mentre, LUI... lui sì, si dovrebbe vergognare...
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Giusto per anticipare Casini... ;-)
Sentivo giusto stamattina alla radio che la chiesa cattolica costa
circa 4 miliardi di euro all'anno ai cittadini italiani (qualcuno può
http://bananabis.splinder.com/post/14045333/I+conti+della+Chiesa
sarebbe interessante avere dati piu' precisi, per fare qualcosa per ridurre
se possibile a zero quello sperpero del ns denaro
saluti
--
dr. G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Giornalista pubblicista - Consulente in
Scienza della Nutrizione e Medicine biologico Naturali
http://www.mednat.org
R***@spammotel.com
2007-09-28 14:15:13 UTC
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Post by G. Paolo
Post by bosao2
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Post by SR2
Post by Koenig Myself
Ecco quello che la stampa asservita ai criminali del Vaticano non dice e
che invece è doveroso sapere. Ecco come, invece che utilizzarli per il
bene del Paese e degli italiani, la nostra classe politica asservita alla
mafia di Razzingher ci ruba i soldi.
[cut]
E' in atto una campagna vergnognosa... ripeto... vergognosa...
(espressione di disgusto)
Un attaccio alla Chiesa senza precedenti da parte di chi fa del
qualunquismo la sua bandiera e professione.
Mentre, LUI... lui sì, si dovrebbe vergognare...
(occhi spalancati seguiti da sorrisetto ironico)
Giusto per anticipare Casini... ;-)
Sentivo giusto stamattina alla radio che la chiesa cattolica costa
circa 4 miliardi di euro all'anno ai cittadini italiani (qualcuno può
http://bananabis.splinder.com/post/14045333/I+conti+della+Chiesa
sarebbe interessante avere dati piu' precisi, per fare qualcosa per ridurre
se possibile a zero quello sperpero del ns denaro
saluti
Che dirti se non che l'idea che si misurino in diversi miliardi di
euro i soldi che spendiamo per mantenere la chiesa cattolica e pagare
i festini pedofili di certi vescovi (vedi i recenti fatti di
Firenze...), mi fa vomitare?
Fosse per me, neppure un centesimo dovrebbe andare alla chiesa
cattolica ed al clero, né - sia ben chiaro - ad altri rappresentanti
di qualsiasi altro credo religioso: alle chiese si fanno offerte
spontanee, casomai, se si ritiene in coscienza di farlo, ma è
veramente triste pensare che una parte significativa dei soldi che
pago di tasse vadano ad ingrassare i rappresentati di una religione
che per me non significa nulla, e che, anzi, ricordo più che altro per
i roghi del passato e le posizioni oscurantiste del presente...
Davvero molto triste!

Ciao.

P.
Post by G. Paolo
--
dr. G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Giornalista pubblicista - Consulente in
Scienza della Nutrizione e Medicine biologico Naturalihttp://www.mednat.org
Lupo Nero
2007-10-10 08:55:26 UTC
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Post by SR2
E' in atto una campagna vergnognosa... ripeto... vergognosa...
(espressione di disgusto)
Un attaccio alla Chiesa senza precedenti ....
Di vergognoso qua c'è solo la stessa Chiesa Cattolica, una piovra
finanziaria e criminale che attraverso i tentacoli dello IOR, della CL
e dell' Opus Dei mette le mani su ingenti quantità di denaro, appoggia
regimi dittatoriali purchè siano anti-abortisti e cammina a passeggio
con le destre più ignobili del pianete. Finanzia "ricerche" razziste e
antiscientifiche e fà politica allo stato puro. Il bello è che poi
certi cattolici sono ad un tal punto di ipocrisia che sentono il
bisogno di inventarsi nemici come la Massoneria su cui scaricare le
loro malefatte; non voglio difendere la Massoneria, ma è il classico
bue che dà del cornuto all' asino...

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