Post by Filippo GiustinianiPost by Filippo GiustinianiA distanza di quasi vent'anni io me lo chiedo ancora?
La povertà che oggi dilaga secondo me è stata generata
in gran parte ad
Post by Filippo Giustinianiun cambio così scellerato che ha defalcato patrimoni e
potere di
Post by Filippo Giustinianiacquisto di tantissimi italiani.
Ringraziamo per l'euro Prodi e Ciampi che intanto si
godono i loro
Perchè meno euri davano all ' Italia e più ne rimanevano per
i due pescecani, D e F.
E come sarebbe funzionato ?
In realta' sono stati i lavoratori italiani, volontariamente,
convinti di fare ogni volta una affare, a dare gli euro che
erano in Italia ai francesi, ai tedeschi, e non dimentichiamo,
ai cinesi.
Tutti voi complottisti kalerginiani sottovalutate il potere
di suggestione di avere in mano un moneta che vale quasi
la banconota da 5000 lire di una volta.
Ed esempio, mentre i potenti (ma responsabili e non furbetti)
sindacati tedeschi concordano l'evento epocale della prima
riduzione dei salari, in Italia si continuava a pretendere
aumenti salariali in barba ad una inflazione praticamente ferma.
Ad un certo punto i nodi sono arrivati al pettino ed il made
in Italy ha cominciato a non vendere piu' (tranne prodotti
altamente caratteristici del territorio italiano ed il lusso,
ma quanta economia possono trainare ? il 10% ? ...)
Post by Filippo GiustinianiPochi gg dopo l ' adozione dell ' Euro passai in un negozio
di scarpe, dpve avevo adocchiato delle Grisport da una
cinquantina di mila lire.
Ebbene, il prezzo in Euro era sui 45 euri!!!!!
Come vedi il mondo reale si era accorto che il valore di un
euro era circa mille lire.
La sua storiella potrebbe farla franca se non fosse per quei
bastardetti di Lidl che sono andati a corpire l'Italia di
punti vendita che hanno gli stessi prezzi (o quasi, anzi
sono meno cari in Italia sulla frutta e verdura) che in
Germania o in Francia. Qualcosa quindi nel suo ragionamento
non torna.
La realta' e' un altra: l'italiota (che non e' sinonimo di
italiano) non ha mai voluto ragionare un momento sul valore
delle cose (come invece fa un tedesdco). E quindi l'italiota
vede la lampadina LED da 10 euro e dice: "Ma che affare!!!"
e nello stesso momento, il tedesco davanti alla stessa
identica Livarno sotto il naso dell'italiota, bofonchia
"10 euro e' troppo caro". La Lidl in Italia e' stata
costretta ad aggiungere nell'assortimento i prodotti di
marche note, marche che sono ritenute "buone" dagli italioti
solo perche' il quotidiano bombardamento pubblicitario le ha
rese marche "di famiglia". Non importa che ingredienti ci
mettono (grasso raffinato di palma, sciroppo di glucosio,
coloranti chimici, lieviti artificiali, e cosi' via ...).
L'italiota, insomma e' quello che e' convinto che se
prende il prodotto piu' caro e' sicuramente migliore
delgi altri.
Ed e' qui che l'euro ha fregato gli italioti: ha evidenziato
quanto sono spendaccioni rispetto ai parsimoniosi tedeschi.
L'inflazione a due cifre, invece fregava gli italioti,
perche' a causa dell'inflazione, credevano di acquistare
prodotti costosi, solo perche' il giorno prima erano
saliti di un 10%, ma in realta' erano prodotto comuni,
oppure, forse piu' plausibile, rinunciavano all'acquisto
del prodotto "famoso", perche' l'aumento del 10% del
giorno prima e' diventato un deterrente anche per le loro
voglie spendaccione. Ed a casa mia, il destino di due
famiglie, una spendacciona e l'altra parsimoniosa, prende
due strade bene definite.
Insomma c'e' una ragione intimamente culturale, se per
decenni l'Italia ha funzionato bene con l'inflazione a
due cifre. Privarla di tale strumento e' stato male.
Dare in mano una moneta di metallo con un valore dieci
volte superiore alla moneta abituale e' stato fatale,
una micidiale abbagliante "sirena" per chi ama spendere.