Günther Baur
2004-04-27 22:40:21 UTC
Caro Xlater,
ho letto un libro in questi giorni che penso ti interessi.
Titolo: Evoluzione e alimentazione - Il cammino dell'uomo
Autore: Carlo Consiglio e Vincenzino Siani
Editore Ballati Boringhieri
Dunque a pagina 141 si trova il seguente paragrafo che ti voglio
copiare integralmente.
Paragrafo: "5. Orientamento delle strie sui denti
di 1,5 mil. di anni non viene confermato da quanto trovano dagli
archeologhi. Nel libro spiega, documentando ogni affermazione, che gli
ominidi Australopitecini sono stati quelli che molto probabilmente per
primi hanno cominciato a mangiare carne tra i 3 e 2,5 mil. di anni fa.
Questi erano "spazzini" e non cacciatori e si nutrivano di resti di
animali cacciati dai predatori. Purtroppo non parla dell'uso del
fuoco, il che significa che gli autori, come tutti gli archeologhi in
genere, non danno molta importanza al fatto che il cibo sia cotto o
crudo. A questo riguardo però ho trovato un fatto interessante. Non si
spiegano il fatto, che la carie non esiste fino all'epoca dei
Neandertaliani e alcuni fra gli homo sapiens arcaico. Questi sono i
primi ominidi che si ritrovano con la carie! Sarà perché hanno
cominciato a cuocere la carne? E poi si sono estinti....! (pag.
146-147). Mentre l'homo sapiens moderno non mostra tracce di carie ed
è sopravissuto, non sarà una coincidenza?
Infine trovo interessante il paragrafo conclusivo di questo libro che
ti riporto integralmente.
per scriverla! Non so se gli autori sono vegetariani, mi sembra di no.
Giudicando da quanto si scrive su questo NG l'uomo (nonostante i
riscontri scientifici!!!!) non ritorna sulle sue orme, ma al
contrario, qui mi sembrano un po' struzzi con la testa nella sabbia e
si lamentano quando ogni tanti qualcuno gli pesta il sedere. So che fa
male ma come fai altrimenti per fargli tirare la testa da basso?
Ciao Gunther
ho letto un libro in questi giorni che penso ti interessi.
Titolo: Evoluzione e alimentazione - Il cammino dell'uomo
Autore: Carlo Consiglio e Vincenzino Siani
Editore Ballati Boringhieri
Dunque a pagina 141 si trova il seguente paragrafo che ti voglio
copiare integralmente.
Paragrafo: "5. Orientamento delle strie sui denti
Lalueza Fox e altri (1996b) hanno studiato l'abbondanza e l'orientamento delle strie in varie popolazioni umane recenti (Iniut, Fuegini, Boscimani, aborigeni australiani, Andamanese, Indiani di Vancuver, Vedda, Tasmaninani, Lapponi e Indù) accertando che i gruppi carnivori hanno un minor numero di strie e una più alta proporzione di strie verticali di quelli vegetariani. Analizzando quindi con la stessa metodologia 20 fossili umani del Pleistocene medio e superiore, per lo più europei, hanno trovato che i Neandertaliani avevano una microusura simile a quella dei gruppi carnivori, come gli Iniut e i Fungini, tal da suggerire per essi una strategia da cacciatori, mentre gli Homo sapiens arcaici e gli Homo sapiens moderni (questi hanno vissuto in parallelo e dopo gli Neandertaliani - mia aggiunta) avevano una dieta più abrasiva, probabilmente dipendente da materiale vegetale."
Dunque questa tua tesi che l'uomo avesse mangiato carne cotta da piùdi 1,5 mil. di anni non viene confermato da quanto trovano dagli
archeologhi. Nel libro spiega, documentando ogni affermazione, che gli
ominidi Australopitecini sono stati quelli che molto probabilmente per
primi hanno cominciato a mangiare carne tra i 3 e 2,5 mil. di anni fa.
Questi erano "spazzini" e non cacciatori e si nutrivano di resti di
animali cacciati dai predatori. Purtroppo non parla dell'uso del
fuoco, il che significa che gli autori, come tutti gli archeologhi in
genere, non danno molta importanza al fatto che il cibo sia cotto o
crudo. A questo riguardo però ho trovato un fatto interessante. Non si
spiegano il fatto, che la carie non esiste fino all'epoca dei
Neandertaliani e alcuni fra gli homo sapiens arcaico. Questi sono i
primi ominidi che si ritrovano con la carie! Sarà perché hanno
cominciato a cuocere la carne? E poi si sono estinti....! (pag.
146-147). Mentre l'homo sapiens moderno non mostra tracce di carie ed
è sopravissuto, non sarà una coincidenza?
Infine trovo interessante il paragrafo conclusivo di questo libro che
ti riporto integralmente.
Ritorno alle origini
Vi è generale consenso sul fatto che l'osservanza di un regime vegetariano porti notevoli vantaggi per lo stato di salute.
L'uomo dunque, attraversati gli ultimi tre milioni di anni circa, sperimentati e fissati innumerevoli adattamenti, acquisito una mare di conoscenze del mondo fisico e di se stesso, sta riconsiderando il problema del proprio sostentamento e sembra tornare, sostenuto da riscontri scientifici, verso scelte nutrizionali antiche, impresse nella sua natura.
E' un ritorno alle origini l'approdo del lungo cammino.
La frase finale la trovo molto bella e ti giuro che non gli ho pagatiVi è generale consenso sul fatto che l'osservanza di un regime vegetariano porti notevoli vantaggi per lo stato di salute.
L'uomo dunque, attraversati gli ultimi tre milioni di anni circa, sperimentati e fissati innumerevoli adattamenti, acquisito una mare di conoscenze del mondo fisico e di se stesso, sta riconsiderando il problema del proprio sostentamento e sembra tornare, sostenuto da riscontri scientifici, verso scelte nutrizionali antiche, impresse nella sua natura.
E' un ritorno alle origini l'approdo del lungo cammino.
per scriverla! Non so se gli autori sono vegetariani, mi sembra di no.
Giudicando da quanto si scrive su questo NG l'uomo (nonostante i
riscontri scientifici!!!!) non ritorna sulle sue orme, ma al
contrario, qui mi sembrano un po' struzzi con la testa nella sabbia e
si lamentano quando ogni tanti qualcuno gli pesta il sedere. So che fa
male ma come fai altrimenti per fargli tirare la testa da basso?
Ciao Gunther