Post by MaabPost by U***@ukar.euCara Maab, permettimi di sissentire.
In Italia, a differenza del Giappone,abbiamo vaste aree a rischio
sismico ed idrogeologico minimo, per non dire nullo, dove potremmo
tranquillam ente costruire centrali nucleari.
Il referendum sul nucleare causò un grandissimo danno economico
all'Italia.
L'Italia era all'avanguardia in Europa nel campo dell'ingegneria
nucleare. Avevamo due centrali che all'epoca erano un "modello".
Avremmo potuto, come già stavamo facendo, vendere il nostroi "know
how" al mondo.
Gli interessi delle multinazionali petrolifere uniti all'isterismo
delle "anime belle" colpite dalla tragedia di Chernobyl hanno privato
l'Italia dell'opportunità offerta dall'energia nucleare.
La cosa comica è che la relativamente vicina Svizzera (5 reattori) e
la Francia sono piene di centrali nucleari costruite anche vicino ai
nostri confini.
In Europa vi sono 195 Centrali nucleari. La scelta nucleare fu fatta
da tutte le Nazioni industriali, con l'eccezione, mipe dell?Europa.
Nazioni attentissime all'ambiente come la Svizzera e la Svezia hanno
addottato il nucleare.
http://risposteonline.myblog.it/archive/2011/03/22/ql
In caso di "disastri" non credo che il fall out si fermerebbe alla
Dogana.
Intanto importiamo energia elettrica, prodotta col nucleare, dalla
Francia.
L'industriale italiano paga l'energia elettrica circa il 30% in più
dell'industriale francese. Siamo bravissimi, noi italiani, a riuscire,
Il punto, cara Maab, è che allo stato dell'arte, le energie
alternative vanno bene per uso civile, ma sono assolutamente
insufficienti per uso industriale.
Gli alto forni dell'industria siderurgica non li fai marciare con
l'energia solare o l'energia eolica.
E non illudiamoci che le tredizionali centrali termiche siano tutte
rose e fiori.
Se i giapponesi avessero costruito 10 centrali termiche tradizionali
sul loro territorioal posto delle nucleari i morti per l'inquinamento
conseguente sarebbero stati di gran lunga maggiori di quelli che vi
sono stati e saranno per l'attuale incidente nucleare.
Purtroppo nei confronti del nucleare, come dei nascenti eccellenti
OGM, vi è un timore irrazionale, medioevale e rischieremo per
l'ennesima volta di retrocedere ancora nella nostra posizione di
Nazioni industrializzate.
Ciao Maab.
Tutte considerazioni esatte le tue,tranne che in alcuni particolari: al di
là dei pericoli che incombono su di noi per la presenza di centrali nucleari
in Europa,addirittura poco fuori dai nostri confini,veramente pensi che le
centrali nucleari siano un risparmio? E le scorie? E' vero che c'è una
scoperta interessante di Rubbia,sia per le centrali che per la distruzione
delle scorie ma....è dovuto andare in Spagna per
realizzarlo!l'Italia,purtroppo,è un paese di grandi parlatori ignoranti e
disonesti ai quali non interessa affatto il bene pubblico....Qualsiasi
soluzione venga presa sarà sempre a favore della propria "saccoccia" e mai
per il bene dei cittadini!
Cara Maab, Rubbia è dovuto andare in Spagna perché là hanno il
nucleare e sono più avanti di noi in quel campo.
Dici bene sul fatto che l'interesse pubblico non venga perseguito
quasi mai.
Infatti la lobby dei petrolieri fu negli anni 70 altamente ostile al
CNEN, furono creati ad arte anche falsi scandali, furono messe di
mezzo persone valide poi totalmente assolte, come l'Ing. Ippolito,
tutto pur di ostacolare, in nome del profitto, il nucleare.
Concordo comunque con te che, se le avessimo costruite negli anni
70/80, col senno di poi, questo Paese di cialtroni avrebbe trovato il
modo di costruirle, a differenza di quelle di Trino e di Caorso, le
prime, con la sabbia anziché il cemento, ma il prblema non sarebbe
stato il nucleare, ma i disonesti nostrani!
Anche oggi, in ogni caso, contro il nucleare rema una potente lobby,
ti cito solo quella dell'energia eolica che punta più a prendersi i
contributi dello Stato per 15 anni in base al potenziale producibile e
non quello effetivamente prodotto.
Così vi sono generatori eolici dove non c'é vento, come vi furono
distese di uliveti non curati, tanto bastavano i contributi "sulla
pianta" del FEDOGA europeo.
Post by MaabSe ci mettessimo oggi a costruirne qualcuna in Italia( di ultima genrazione
3+), ci vogliamo dare dieci-quindici anni di tempo? E nel frattempo?
Nel frattempo non resta, per chi è credente, che pregare e sperare che
continuino ad arrivarci dall'estero gli idrocarburi od addirittura la
corrente elettrica necessaria.
Il "carbon bianco" lo abbiamo già tutto sfruttato, ora possiamo solo
fare centrali termiche od aumentare la nostra quota di import
dall'estero.
In questo momento nel mondo chi investe in energie alternative lo può
fare perché il nucleare già installato basta per il suo fabbisogno
industriale.
Ben vengano tali energie, ma sono ancora troppo costose per megawatt
prodotto per essere la fonte primaria di energia.
La "fusione nucleare"? Si farà sicuramente, ma non è prevedibile
quando.
Post by MaabTu dici bene che in Italia ci sono alcuni luoghi sicuri.....la pianura
padana?Con un no grande come una casa da parte della regione?
I luoghi sicuri in Italia abbondano e non sono limitati solo alla
pianura padana.
Ecco la mappa dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia:
http://www.ingv.it/
In tutte le zone di color verde si può costruire tranquillamente. (La
Sardegna è tutta verde).
Le Regioni, di fronte all'interesse nazionale dovrebbero abbozzare.
Una campagna di "bastone e carota" dovrebbe bastare.
Post by MaabPerchè non fare invece uno studio serio sul territorio per costruire fonti
di energia diversificate? Ad esempio sfruttare il movimento dei mari,la
geotermia,l'eolica ed infine l'energia solare pur con tutti i "distinguo"?
Cara Maab, possonosicuramente contribuire al fabbisogno futuro, ma
oggi e, presubimilmente per qualche decennio ancora, non bastano.
La Svizzera che è una nazione estremamente rispettosa dell'ambiente ha
costruito le sue brave centrali nucleari ed ora può permettersi il
lusso, per ora, di non costruirne più e di investire in energie
alternative.
Però la Svizzera è ben lontana dal fabbisogno energetico di una
nazione industriale come l'Iralia.
E gli svizzeri sono ben diversi dagli italiani, pur parlando 4 lingue
differenti tra di loro ed avendo il federalismo cantonale da una vita
sono molto più Nazione delkl'Italia.
E' dalla fine degli anni 60 che hanno il nucleare con l'approvazione,
tramite referendum, della popolazione.
Cara Maab, la via da te indicata è sicuramente la migliore, ma, hic et
nunc, non ce la possiamo permettere e, soprattutto, gli italiani non
sarebbero disposti a pagarne i costi.
Ciao Maab!
Ukar