Lori
2008-03-09 17:10:11 UTC
Dio chiama tutti alla Santità!
Il mio primo crocus, rispondendo alla chiamata della primavera, pur
nella sua estrema fragilità è riuscito finalmente a forare la terra resa
dura dal gelo del lungo inverno e timidamente si è aperto al debole sole
di marzo, mostrando a me e ai miei il giallo oro del suo stame e il
bianco luminoso striato di lillà dei suoi petali delicati.
Sempre silenziosa e imperiosa la chiamata della primavera, meglio, la
chiamata di Dio alla Sua creazione!
"Vieni fuori!" Dio sussurra con le Sue leggi ad ogni esserino dei nostri
giardini, delle nostre colline, delle nostre vallate. E come d'incanto
ci ritroviamo e ci ritroveremo presto anche quest'anno estatici davanti
all'esplosione di forme fantasiose e colori meravigliosi.
"Vieni fuori dal buio del nulla alla luce della vita!" Dio sussurra ai
singoli esseri da Lui pensati e progettati con sapienza sublime nella
Sua inventiva divina. E come d'incanto ecco nell'universo nuovi esseri
sempre speciali e sempre irripetibili, ciascuno con un ruolo preciso nel
progetto divino. Dio non cessa mai di chiamare e sollecito risponde ogni
essere, ogni filo d'erba, ogni fiore, ogni corpo celeste...
Ma c'è una chiamata di Dio, silenziosa e imperiosa, che purtroppo molto
spesso cade nel vuoto, quella tutta speciale che Dio rivolge alla sua
creatura privilegiata, alla persona umana. E' la chiamata alla Santità.
Pur conoscendo la nostra fragilità Dio nella Persona di Gesù continua a
sussurrarci con amore nel profondo del cuore, senza stancarsi mai:
"Vieni fuori dalle tenebre del peccato, dal freddo del tuo
egoismo, dal chiuso del tuo individualismo! Sorgi a vita nuova!"
Fu subito ascoltato Gesù quando gridò forte all'amico Lazzaro di uscire
fuori dal sepolcro. Ma allora Lazzaro aveva il corpo in putrefazione da
quattro giorni e l'anima nel regno della Verità e quindi non era
assolutamente possibile opporre nessuna resistenza all'ordine divino.
I problemi invece cominciano quando Gesù chiede a noi che siamo ancora
sulla terra anche con l'anima di uscire dal nostro guscio, meglio dal
fosso che ci siamo scavati e in cui siamo finiti e ci comportiamo da
sordi alla sua chiamata, come non avessimo nessun interesse a vedere la
luce per cui siamo stati fatti. Quante resistenze!
La chiamata di Gesù dovrebbe farci vibrare, trasalire di gioia e
rispondere solleciti: "Grazie, Gesù! Eccoci!"
Invece quanti ripensamenti, quanti dubbi, quanti cavilli!
Ma perché così disattesa una chiamata tanto importante?
Forse solo perché di Dio e di noi sappiamo niente o quasi niente!
Certo, Dio è il mistero dei misteri, ma di Lui, Oceano infinito,
qualcosa possiamo sapere con certezza grazie a Gesù,Figlio di Dio fatto
Uomo che ci ha detto Dio è essenzialmente Amore.
E' noto lo scandalo che Gesù diede in Palestina nel suo scagliarsi
contro le falsificazioni di Dio, contro i tentativi di ridurre Dio a
giustiziere, a idolo fasciato da leggi.
Con la vita, le parole e le opere il nostro Gesù ci ha detto che Dio è
Comunione di Amore e che l'uomo è stato creato "persona" (="esse ad” =
essere in movimento verso l'altro) solo per essere in comunione d'amore
con Dio, con le Tre Divine Persone, e con tutti i fratelli.
Basterebbe prendere coscienza di questa meravigliosa verità per capire
che non possiamo non rispondere alla chiamata di Dio alla Santità.
Con la sua chiamata in fondo Dio ci chiede solo il permesso di aiutarci
a forare, proprio come il mio primo crocus in questi giorni, la nostra
realtà umana resa dura e ottusa da periodi troppo lunghi trascorsi nel
freddo e nel gelo lontani da Lui, Amore, e di farci creature nuove
capaci di pregustare sulla terra la gioia del Giorno glorioso senza
tramonto nella Casa del Padre.
Perché mai allora non ci diamo tutti da fare per diventare santi?
La risposta è da ricercare nel potere della nostra libertà che può farci
volere anche il nostro male e nel rispetto che Dio ha per noi anche
nelle nostre scelte sbagliate.
Proprio perché è Amore Dio non costringe, non obbliga nessuno a
rispondere al Suo amore, alla Sua chiamata alla Santità.
L'amore, lo sappiamo, per sua natura non può costringere.
E' esigente però e non può non esserlo.
Dio, Amore infinito, è esigentissimo verso di noi, tanto che nel suo
giudizio pesa ogni nostro pensiero, ogni nostra parola, ogni nostra
azione. Gesù ha detto: "Io vi dico: di ogni parola infondata gli uomini
renderanno conto nel giorno del giudizio" (Mt 12, 36).
Un genitore può essere esigente anche solo per egoismo. Dio no!
Dio è esigente solo e sempre perché ama di amore infinito, con tenerezza
infinita, perché sa che la riuscita della nostra vita dipende
esclusivamente dalla nostra risposta al Suo amore, alla sua chiamata
personale alla santità.
Ma come rispondere concretamente alla chiamata di Dio alla santità?
Semplice, ci basta accogliere il suo amore nella nostra vita!
Solo così Gesù, insieme a Sua Madre con cui agisce sempre in simbiosi,
penserà a guidarci passo passo, in un cammino spirituale personale e
comunitario nella sua Chiesa, a nutrirci di Sè alla Mensa della Parola e
dell'Eucaristia, facendosi per noi Medico paziente e sapiente che cura
le nostre ferite, Cibo Divino che ci rende figli di Dio, capaci di
gustare e irradiare la gioia della Risurrezione e di farci pane
spezzato per i poveri di ogni genere presenti fra noi.
Nella speranza che tutti ci decidiamo a rispondere alla chiamata alla
Santità, cari amici, permettetemi di dire: "Gesù, dacci il tuo Amore e
ce la faremo tutti, amici e amiche dei ngs, a farci santi, a vivere in
pienezza la nostra vita, nella gioia nostra e di quanti sono accanto a
noi. Amen!"
Con affetto nello stesso Gesù e nella Sua e nostra Madre. Lori
Il mio primo crocus, rispondendo alla chiamata della primavera, pur
nella sua estrema fragilità è riuscito finalmente a forare la terra resa
dura dal gelo del lungo inverno e timidamente si è aperto al debole sole
di marzo, mostrando a me e ai miei il giallo oro del suo stame e il
bianco luminoso striato di lillà dei suoi petali delicati.
Sempre silenziosa e imperiosa la chiamata della primavera, meglio, la
chiamata di Dio alla Sua creazione!
"Vieni fuori!" Dio sussurra con le Sue leggi ad ogni esserino dei nostri
giardini, delle nostre colline, delle nostre vallate. E come d'incanto
ci ritroviamo e ci ritroveremo presto anche quest'anno estatici davanti
all'esplosione di forme fantasiose e colori meravigliosi.
"Vieni fuori dal buio del nulla alla luce della vita!" Dio sussurra ai
singoli esseri da Lui pensati e progettati con sapienza sublime nella
Sua inventiva divina. E come d'incanto ecco nell'universo nuovi esseri
sempre speciali e sempre irripetibili, ciascuno con un ruolo preciso nel
progetto divino. Dio non cessa mai di chiamare e sollecito risponde ogni
essere, ogni filo d'erba, ogni fiore, ogni corpo celeste...
Ma c'è una chiamata di Dio, silenziosa e imperiosa, che purtroppo molto
spesso cade nel vuoto, quella tutta speciale che Dio rivolge alla sua
creatura privilegiata, alla persona umana. E' la chiamata alla Santità.
Pur conoscendo la nostra fragilità Dio nella Persona di Gesù continua a
sussurrarci con amore nel profondo del cuore, senza stancarsi mai:
"Vieni fuori dalle tenebre del peccato, dal freddo del tuo
egoismo, dal chiuso del tuo individualismo! Sorgi a vita nuova!"
Fu subito ascoltato Gesù quando gridò forte all'amico Lazzaro di uscire
fuori dal sepolcro. Ma allora Lazzaro aveva il corpo in putrefazione da
quattro giorni e l'anima nel regno della Verità e quindi non era
assolutamente possibile opporre nessuna resistenza all'ordine divino.
I problemi invece cominciano quando Gesù chiede a noi che siamo ancora
sulla terra anche con l'anima di uscire dal nostro guscio, meglio dal
fosso che ci siamo scavati e in cui siamo finiti e ci comportiamo da
sordi alla sua chiamata, come non avessimo nessun interesse a vedere la
luce per cui siamo stati fatti. Quante resistenze!
La chiamata di Gesù dovrebbe farci vibrare, trasalire di gioia e
rispondere solleciti: "Grazie, Gesù! Eccoci!"
Invece quanti ripensamenti, quanti dubbi, quanti cavilli!
Ma perché così disattesa una chiamata tanto importante?
Forse solo perché di Dio e di noi sappiamo niente o quasi niente!
Certo, Dio è il mistero dei misteri, ma di Lui, Oceano infinito,
qualcosa possiamo sapere con certezza grazie a Gesù,Figlio di Dio fatto
Uomo che ci ha detto Dio è essenzialmente Amore.
E' noto lo scandalo che Gesù diede in Palestina nel suo scagliarsi
contro le falsificazioni di Dio, contro i tentativi di ridurre Dio a
giustiziere, a idolo fasciato da leggi.
Con la vita, le parole e le opere il nostro Gesù ci ha detto che Dio è
Comunione di Amore e che l'uomo è stato creato "persona" (="esse ad” =
essere in movimento verso l'altro) solo per essere in comunione d'amore
con Dio, con le Tre Divine Persone, e con tutti i fratelli.
Basterebbe prendere coscienza di questa meravigliosa verità per capire
che non possiamo non rispondere alla chiamata di Dio alla Santità.
Con la sua chiamata in fondo Dio ci chiede solo il permesso di aiutarci
a forare, proprio come il mio primo crocus in questi giorni, la nostra
realtà umana resa dura e ottusa da periodi troppo lunghi trascorsi nel
freddo e nel gelo lontani da Lui, Amore, e di farci creature nuove
capaci di pregustare sulla terra la gioia del Giorno glorioso senza
tramonto nella Casa del Padre.
Perché mai allora non ci diamo tutti da fare per diventare santi?
La risposta è da ricercare nel potere della nostra libertà che può farci
volere anche il nostro male e nel rispetto che Dio ha per noi anche
nelle nostre scelte sbagliate.
Proprio perché è Amore Dio non costringe, non obbliga nessuno a
rispondere al Suo amore, alla Sua chiamata alla Santità.
L'amore, lo sappiamo, per sua natura non può costringere.
E' esigente però e non può non esserlo.
Dio, Amore infinito, è esigentissimo verso di noi, tanto che nel suo
giudizio pesa ogni nostro pensiero, ogni nostra parola, ogni nostra
azione. Gesù ha detto: "Io vi dico: di ogni parola infondata gli uomini
renderanno conto nel giorno del giudizio" (Mt 12, 36).
Un genitore può essere esigente anche solo per egoismo. Dio no!
Dio è esigente solo e sempre perché ama di amore infinito, con tenerezza
infinita, perché sa che la riuscita della nostra vita dipende
esclusivamente dalla nostra risposta al Suo amore, alla sua chiamata
personale alla santità.
Ma come rispondere concretamente alla chiamata di Dio alla santità?
Semplice, ci basta accogliere il suo amore nella nostra vita!
Solo così Gesù, insieme a Sua Madre con cui agisce sempre in simbiosi,
penserà a guidarci passo passo, in un cammino spirituale personale e
comunitario nella sua Chiesa, a nutrirci di Sè alla Mensa della Parola e
dell'Eucaristia, facendosi per noi Medico paziente e sapiente che cura
le nostre ferite, Cibo Divino che ci rende figli di Dio, capaci di
gustare e irradiare la gioia della Risurrezione e di farci pane
spezzato per i poveri di ogni genere presenti fra noi.
Nella speranza che tutti ci decidiamo a rispondere alla chiamata alla
Santità, cari amici, permettetemi di dire: "Gesù, dacci il tuo Amore e
ce la faremo tutti, amici e amiche dei ngs, a farci santi, a vivere in
pienezza la nostra vita, nella gioia nostra e di quanti sono accanto a
noi. Amen!"
Con affetto nello stesso Gesù e nella Sua e nostra Madre. Lori
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