Discussione:
OT Umorismo tedesco per Zaz
(troppo vecchio per rispondere)
Antero Petomainen
2010-09-17 19:29:34 UTC
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Queste le ho tradotte in italiano

Che cosa è che è grande, alto, bianco, vive sull'himalaya e parla
italiano? - Uno spag-yeti!

Come si chiama un fungo che salta? - Jumpignon!

Che cosa é che é piccolo, verde, e triangolare? - Un piccolo triangolo verde!

Poi, in tedesco:

Ein Aal sagt zu einem anderen Aal: «Ist normaal».

Was bedeutet die Abkürzung DDR? Dritter Deutscher Rundfunk!

Wie heißt die Frau von Herkules? - Na klar, Frau Kulles.

Was haben Jesus und ein VW-Transporter gemeinsam? Beide sind Mehrtürer.

A volte la parola ferisce più della spada.

Antero Petomainen
Zaz!
2010-09-17 19:31:30 UTC
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Post by Antero Petomainen
Ein Aal sagt zu einem anderen Aal: «Ist normaal».
gesù. non ho parole
davvero
Post by Antero Petomainen
Was haben Jesus und ein VW-Transporter gemeinsam? Beide sind Mehrtürer.
hahahahaha!
LOL
Antero Petomainen
2010-09-17 21:25:55 UTC
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Post by Zaz!
Post by Antero Petomainen
Ein Aal sagt zu einem anderen Aal: «Ist normaal».
gesù. non ho parole
davvero
Bella eh? In realtà è un cameo, la barzelletta è mia. Le altre invece
sono proprio tedesche.
Post by Zaz!
Post by Antero Petomainen
Was haben Jesus und ein VW-Transporter gemeinsam? Beide sind Mehrtürer.
hahahahaha!
LOL
Comunque, g'mar hatimah tovah, e metti la testa a posto.

Antero Petomainen
Zaz!
2010-09-18 09:46:29 UTC
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Post by Antero Petomainen
Comunque, g'mar hatimah tovah,
grazie
Post by Antero Petomainen
e metti la testa a posto.
questo MAI
Zaz!
2010-09-18 19:52:52 UTC
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Post by Antero Petomainen
Comunque, g'mar hatimah tovah,
ehm, non vorrei fare la pittima, ma sei in ritardo, lo sai vero?
Come puntualità non sei molto tedesco.
A proposito, e il test? Ti han dato il passaporto con l'aquilotto?
Dobbiamo festeggiare con wurstel e birra?
Antero Petomainen
2010-09-18 21:02:01 UTC
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Post by Zaz!
Post by Antero Petomainen
Comunque, g'mar hatimah tovah,
ehm, non vorrei fare la pittima,
Lo sei
Post by Zaz!
ma sei in ritardo, lo sai vero?
Di un giorno, Lo so, ma volevo Lo stesso fare un pensierino
Post by Zaz!
Come puntualità non sei molto tedesco.
Ero più puntuale prima di emigrare...
Post by Zaz!
A proposito, e il test?
Domande sceme. Vedremo se le ho fatte giuste.
Post by Zaz!
Ti han dato il passaporto con l'aquilotto?
Ah ci vorranno mesi!
Post by Zaz!
Dobbiamo festeggiare con wurstel e birra?
Sapremo

Antero Petomainen
Zaz!
2010-09-19 18:38:16 UTC
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Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
ma sei in ritardo, lo sai vero?
Di un giorno,
veramente di più di una settimana, tesoro :-)
Post by Antero Petomainen
Lo so, ma volevo Lo stesso fare un pensierino
è molto carino da parte tua. Ringrazio di cuore
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
A proposito, e il test?
Domande sceme. Vedremo se le ho fatte giuste.
così sceme da non riuscire manco a rispondere? accidenti!
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
Ti han dato il passaporto con l'aquilotto?
Ah ci vorranno mesi!
Post by Zaz!
Dobbiamo festeggiare con wurstel e birra?
Sapremo
ah facci sapere, intanto mettiamo le bottiglie in fresco
Antero Petomainen
2010-09-19 19:55:13 UTC
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ma
Post by Zaz!
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
sei in ritardo, lo sai vero?
Di un giorno,
veramente di più di una settimana, tesoro :-)
Scusa, ma non si suole dire durante i giorni tra Rosh Hasnanah e Yom
Kippur? Un mio amico rabbino (sefardita, reform) lo ha scritto il
giorno -prima- di Yom Kippur, quindi se io te lo dico il giorno di Yom
Kippur sono in ritardo di un giorno ;-) Almeno per i sefarditi
riformati. Da domani cmq torna tutto normale e riprendo a darti del
"gay kaken afen yam".

A proposito, come mero esercizio intellettuale, sto sviluppando la mia
teoria sull'uso dell'elettricità di sabato.
Post by Zaz!
Post by Antero Petomainen
Lo so, ma volevo Lo stesso fare un pensierino
è molto carino da parte tua. Ringrazio di cuore
Vedi che è il pensiero quello che conta.
Post by Zaz!
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
A proposito, e il test?
Domande sceme. Vedremo se le ho fatte giuste.
così sceme da non riuscire manco a rispondere? accidenti!
Tipo

Quale dei seguenti stati NON è stata una forza occupante dopo la
seconda guerra mondiale

o Stati Uniti d'America
o Francia
o Uganda
o Regno Unito

rischi di mettere la crocetta al posto sbagliato dal ridere, eh!
Post by Zaz!
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
Ti han dato il passaporto con l'aquilotto?
Ah ci vorranno mesi!
Post by Zaz!
Dobbiamo festeggiare con wurstel e birra?
Sapremo
ah facci sapere, intanto mettiamo le bottiglie in fresco
Il solito Petrus Boonekamp?

Antero Petomainen
Zaz!
2010-09-19 20:03:17 UTC
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Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
Post by Antero Petomainen
Di un giorno,
veramente di più di una settimana, tesoro :-)
Scusa, ma non si suole dire durante i giorni tra Rosh Hasnanah e Yom
Kippur?
si dice per Rosh ha-Shana
che poi i laici si dicono Shana Tova e morta lì (vedi che impari belle cose
qui su?)
Post by Antero Petomainen
Un mio amico rabbino (sefardita, reform) lo ha scritto il giorno -prima- di
Yom Kippur, quindi se io te lo dico il giorno di Yom Kippur sono in ritardo
di un giorno ;-) Almeno per i sefarditi riformati. Da domani cmq torna
tutto normale e riprendo a darti del "gay kaken afen yam".
ah ma quello lo puoi anche dire in italiano, che fa più fino.
Vai a cagare, in poche parole...eh ehe
Post by Antero Petomainen
A proposito, come mero esercizio intellettuale, sto sviluppando la mia
teoria sull'uso dell'elettricità di sabato.
hai tempo da perdere, vedo.
Frequenta meno rabbini, vedrai che potrai concentrarti su problemi seri
:-)))
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
Post by Antero Petomainen
Domande sceme. Vedremo se le ho fatte giuste.
così sceme da non riuscire manco a rispondere? accidenti!
Tipo
Quale dei seguenti stati NON è stata una forza occupante dopo la seconda
guerra mondiale
o Stati Uniti d'America
o Francia
o Uganda
o Regno Unito
ma stai scherzando?????
Post by Antero Petomainen
rischi di mettere la crocetta al posto sbagliato dal ridere, eh!
sono basita

anche cose tipo che ore sono quando la lancetta piccola è sul 3 e la grande
sul 12:
- le nove e venti
- le sette e dodici
- le tre
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
ah facci sapere, intanto mettiamo le bottiglie in fresco
Il solito Petrus Boonekamp?
ma smettila.
Ottima birra belga, altroche
Antero Petomainen
2010-09-19 20:37:31 UTC
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Post by Zaz!
Da domani cmq torna tutto normale e riprendo a darti del "gay kaken
afen yam".
ah ma quello lo puoi anche dire in italiano, che fa più fino.
Vai a cagare, in poche parole...eh ehe
"nel mare"
Post by Zaz!
A proposito, come mero esercizio intellettuale, sto sviluppando la mia
teoria sull'uso dell'elettricità di sabato.
hai tempo da perdere, vedo.
Frequenta meno rabbini, vedrai che potrai concentrarti su problemi seri :-)))
Sto ad esempio studiando la fattibilità di un ebook reader compatibile
con il shabbat.

Attualmente la mia soluzione consiste in
1. stampare il libro prima del tramonto di venerdì
2. leggere lo stampato
Post by Zaz!
Post by Zaz!
Post by Antero Petomainen
Domande sceme. Vedremo se le ho fatte giuste.
così sceme da non riuscire manco a rispondere? accidenti!
Tipo
Quale dei seguenti stati NON è stata una forza occupante dopo la
seconda guerra mondiale
o Stati Uniti d'America
o Francia
o Uganda
o Regno Unito
ma stai scherzando?????
Ok lo ammetto, AL posto dell'Uganda c'era un altro stato.
Post by Zaz!
rischi di mettere la crocetta al posto sbagliato dal ridere, eh!
sono basita
anche cose tipo che ore sono quando la lancetta piccola è sul 3 e la
- le nove e venti
- le sette e dodici
- le tre
Il modulo si puó scrivere solo con una penna nera. C'é una procedura
complicatissima per correggere gli errori. La domanda di esempio è:

Quanti giorni ci sono in una settimana?
o 2
o 5
o 7
o 10

Guarda con i tuoi occhi

http://www.integration-in-deutschland.de/cln_110/nn_1344932/SharedDocs/Anlagen/DE/Integration/Downloads/Sonstiges/musterbogen__einbuergerungstest,templateId=raw,property=publicationFile.pdf/musterbogen_einbuergerungstest.pdf

link

accorciato: http://bit.ly/bo3bN3

La domanda 1 del questionario esemplificativo (ogni candidato riceve un
questionario diverso) é strepitosa.
Post by Zaz!
Post by Zaz!
ah facci sapere, intanto mettiamo le bottiglie in fresco
Il solito Petrus Boonekamp?
ma smettila.
Ottima birra belga, altroche
Bene. Non mi dispiacerebbe neppure il Chateau Petrus, eh, ma per favore
non metterlo in frigo.

Antero Petomainen
Zaz!
2010-09-21 10:02:23 UTC
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Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
Da domani cmq torna tutto normale e riprendo a darti del "gay kaken
afen yam".
ah ma quello lo puoi anche dire in italiano, che fa più fino.
Vai a cagare, in poche parole...eh ehe
"nel mare"
in italiano vai a cagare basta e avanza :-))))
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
A proposito, come mero esercizio intellettuale, sto sviluppando la mia
teoria sull'uso dell'elettricità di sabato.
hai tempo da perdere, vedo.
Frequenta meno rabbini, vedrai che potrai concentrarti su problemi seri :-)))
Sto ad esempio studiando la fattibilità di un ebook reader compatibile con
il shabbat.
Attualmente la mia soluzione consiste in
1. stampare il libro prima del tramonto di venerdì
2. leggere lo stampato
urca. E ti sei spremuto le meningi per arrivare a tanto?
Chi non legge di sabato non merita alcuna soluzione.
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
ma stai scherzando?????
Ok lo ammetto, AL posto dell'Uganda c'era un altro stato.
vabbé, ma è lo stesso
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
rischi di mettere la crocetta al posto sbagliato dal ridere, eh!
sono basita
anche cose tipo che ore sono quando la lancetta piccola è sul 3 e la
- le nove e venti
- le sette e dodici
- le tre
Il modulo si puó scrivere solo con una penna nera. C'é una procedura
Quanti giorni ci sono in una settimana?
o 2
o 5
o 7
o 10
Guarda con i tuoi occhi
http://www.integration-in-deutschland.de/cln_110/nn_1344932/SharedDocs/Anlagen/DE/Integration/Downloads/Sonstiges/musterbogen__einbuergerungstest,templateId=raw,property=publicationFile.pdf/musterbogen_einbuergerungstest.pdf
link
accorciato: http://bit.ly/bo3bN3
La domanda 1 del questionario esemplificativo (ogni candidato riceve un
questionario diverso) é strepitosa.
vero
ho riso per mezz'ora
Manca la croce uncinata, ma va bene lo stesso UAZZZ
Ma scusa anche la domanda tredici è spassosa
Co'ser ail terzo reich?
una democrazia, una monarchia, ROTFLLLL

ALLUCINANTE
Non posso crederci.
Secondo me uno dovrebbe scrivere un raccontino su questa cosa. Una roba fra
l'assurdo e il comico.
Successo garantito
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
Post by Zaz!
ah facci sapere, intanto mettiamo le bottiglie in fresco
Il solito Petrus Boonekamp?
ma smettila.
Ottima birra belga, altroche
Bene. Non mi dispiacerebbe neppure il Chateau Petrus, eh, ma per favore
non metterlo in frigo.
troppo caro
v ediamo con quanti punti passi il test :-)))))))))))))
Antero Petomainen
2010-09-21 16:34:11 UTC
Permalink
Post by Zaz!
Post by Antero Petomainen
Sto ad esempio studiando la fattibilità di un ebook reader compatibile
con il shabbat.
Attualmente la mia soluzione consiste in
1. stampare il libro prima del tramonto di venerdì
2. leggere lo stampato
urca. E ti sei spremuto le meningi per arrivare a tanto?
Quasi un mese di sudate meditazioni.
Post by Zaz!
Post by Antero Petomainen
Il modulo si puó scrivere solo con una penna nera. C'é una procedura
Quanti giorni ci sono in una settimana?
o 2
o 5
o 7
o 10
Guarda con i tuoi occhi
http://www.integration-in-deutschland.de/cln_110/nn_1344932/SharedDocs/Anlagen/DE/Integration/Downloads/Sonstiges/musterbogen__einbuergerungstest,templateId=raw,property=publicationFile.pdf/musterbogen_einbuergerungstest.pdf
link
Post by Zaz!
Post by Antero Petomainen
http://bit.ly/bo3bN3
La domanda 1 del questionario esemplificativo (ogni candidato riceve un
questionario diverso) é strepitosa.
vero
ho riso per mezz'ora
Manca la croce uncinata, ma va bene lo stesso UAZZZ
Ma scusa anche la domanda tredici è spassosa
Co'ser ail terzo reich?
una democrazia, una monarchia, ROTFLLLL
ALLUCINANTE
Non posso crederci.
Bella questa

In Deutschland dürfen Menschen offen etwas gegen die Regierung sagen, weil

O hier Religionsfreiheit gilt
O die Menschen Steuern zahlen.
O die Menschen das Wahlrecht haben.
O hier Meinungsfreiheit gilt.
Post by Zaz!
Secondo me uno dovrebbe scrivere un raccontino su questa cosa. Una roba
fra l'assurdo e il comico.
Successo garantito
Gli unici che non riderebbero sarebbero i Beamte che hanno redatto il
catalogo di domande. Loro sono pagati per non avere senso dell'umorismo.

Antero Petomainen
Zaz!
2010-09-22 08:43:39 UTC
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Post by Antero Petomainen
Bella questa
In Deutschland dürfen Menschen offen etwas gegen die Regierung sagen, weil
O hier Religionsfreiheit gilt
O die Menschen Steuern zahlen.
O die Menschen das Wahlrecht haben.
O hier Meinungsfreiheit gilt.
questa è da manuale.
Ma perché qualcuno non scrive un articolo comico su questa cosa.
Imho ormai viviamo in un mondo di matti....
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz!
Secondo me uno dovrebbe scrivere un raccontino su questa cosa. Una roba
fra l'assurdo e il comico.
Successo garantito
Gli unici che non riderebbero sarebbero i Beamte che hanno redatto il
catalogo di domande. Loro sono pagati per non avere senso dell'umorismo.
loro sarebbero da curare :-)
Walt Kowalski
2010-09-22 07:09:49 UTC
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Post by Zaz!
ALLUCINANTE
Non posso crederci.
Secondo me uno dovrebbe scrivere un raccontino su questa cosa. Una roba fra
l'assurdo e il comico.
Tanto assurda e comica che i leghisti premono per metterla anche qui
da noi. Siamo sempre all'avanguardia! :-)


ciao

WK
Antero Petomainen
2010-09-22 10:23:11 UTC
Permalink
Post by Walt Kowalski
Post by Zaz!
ALLUCINANTE
Non posso crederci.
Secondo me uno dovrebbe scrivere un raccontino su questa cosa. Una roba fra
l'assurdo e il comico.
Tanto assurda e comica che i leghisti premono per metterla anche qui
da noi. Siamo sempre all'avanguardia! :-)
Sai, ad un certo punto bisogna verificare in qualche modo se
il candidato soddisfi certi requisiti per essere un buon
cittadino o meno. Prima del test c'era un colloquio con un
funzionario dell'ufficio immigrazione, ed era noto che in
certe zone era più facile "passare" che in altre - anche
nella città in cui vivo c'é un funzionario che è noto per
essere arrogante - ed è ignorante, ci avevo parlato anch'io
e ne sapevo più io delle leggi che regolamentano la cittadinanza
di lui o lei - e così via.

Ma una verifica bisogna farla. Alla fine il test a risposte
multiple ALMENO garantisce che i criteri siano davvero
uguali per tutti.

Poi uno vede la domanda su quale sia lo stemma della repubblica
federale tedesca, e trova questo

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e gli vengono di nuovo i dubbi

Antero Petomainen
Walt Kowalski
2010-09-22 13:17:51 UTC
Permalink
On Wed, 22 Sep 2010 12:23:11 +0200, Antero Petomainen
Post by Antero Petomainen
Ma una verifica bisogna farla
Dici? Ho dato uno sguardo al modulo che ci hai linkato... ne parlavo
ieri sera con la mia ragazza (avvocato, ahimè...). All'inizio
sostenevo la tua tesi, ma alla fine ho cambiato idea: la trovo una
forma di discriminazione, l'ennesima vessazione imposta ai
povericristi costretti a lavorare in un altro paese. Voglio dire, tu
su un test del genere ci fai le matte risate, per un muratore turco
invece potrebbe essere uno scoglio notevole. E non mi sento di dire
che il turco che si fa il mazzo 10 ore al dì in cantiere, paga le
tasse e rispetta la legge, non sia degno di risiedere lì solo perchè
non sa rispondere a 30 domande scritte (lo riconosci anche tu) da un
sadico cerebroleso.

Per essere una misura equa, raggiunti i 18 anni tutti i tedeschi
dovrebbero fare il test (detto onestamente, quanti tedeschi DOC
riuscirebbero a non fare errori?), e se non lo superano gli stracciano
il passaporto seduta stante. Ma è talmente ridicolo che è meglio
tornare ai buoni vecchi criteri biologici: nascita, matrimonio,
permanenza nel luogo per più di x anni.


ciao

WK
Antero Petomainen
2010-09-22 13:49:14 UTC
Permalink
Post by Walt Kowalski
On Wed, 22 Sep 2010 12:23:11 +0200, Antero Petomainen
Post by Antero Petomainen
Ma una verifica bisogna farla
Dici? Ho dato uno sguardo al modulo che ci hai linkato... ne parlavo
ieri sera con la mia ragazza (avvocato, ahimè...). All'inizio
sostenevo la tua tesi, ma alla fine ho cambiato idea: la trovo una
forma di discriminazione, l'ennesima vessazione imposta ai
povericristi costretti a lavorare in un altro paese.
Ah ne so qualcosa: A tutti i livelli ci sono discriminazioni,
anche pesanti. Solo che se protesta un muratore, magari ottiene
anche giustizia, se invece è un ricercatore universitario a
portare, che ne so, una commissione per l'arruolamento di un
professore in tribunale, è garantito che non troverà MAI più
un posto di lavoro all'università _nell'intero_pianeta_.
Post by Walt Kowalski
Voglio dire, tu
su un test del genere ci fai le matte risate, per un muratore turco
invece potrebbe essere uno scoglio notevole. E non mi sento di dire
che il turco che si fa il mazzo 10 ore al dì in cantiere, paga le
tasse e rispetta la legge, non sia degno di risiedere lì solo perchè
non sa rispondere a 30 domande scritte (lo riconosci anche tu) da un
sadico cerebroleso.
Ci sono in realtà due test. Uno è di lingua, l'altro é questo.
Il livello per il test di lingua non é altissimo (é B1), ma
pur sempre tale che si suppone che uno capisca il test di cultura
generale dal punto di vista linguistico. Mi hanno esonerato dal
test di lingua perché un funzionario ha decretato che sono al
livello di un madre lingua (io avrei da eccepire, ma a caval
donato...).

Qui non si tratta di risiedere, ma di avere la cittadinanza, ed
è cosa diversa. Per i figli di tale muratore, se è stato almeno
8 anni in Germania e paga le tasse, basta nascere in Germania
per ottenere la cittadinanza: loro forse faranno la scuola in
Germania e la cultura se la faranno dopo.

In Germania ci sono anche dei corsi (spesso gratuiti) di
preparazione all'esame, in cui ti illustrano l'ordinamento
della repubblica federale tedesca, ti raccontano fatti
salienti della sua storia, ti spiegano la costituzione...

Quindi, chi ha passato il test di lingua dovrebbe capire il
test, e a questo punto il test dovrebbe essere una cavolata.
Tant'è vero che circa il 97% passa.
Post by Walt Kowalski
Per essere una misura equa, raggiunti i 18 anni tutti i tedeschi
dovrebbero fare il test (detto onestamente, quanti tedeschi DOC
riuscirebbero a non fare errori?), e se non lo superano gli stracciano
il passaporto seduta stante.
Ah, il funzionario che mi ha certificato ha detto lo stesso,
commentando con sospiro "ma purtroppo non si può fare".
Post by Walt Kowalski
Ma è talmente ridicolo che è meglio
tornare ai buoni vecchi criteri biologici: nascita, matrimonio,
permanenza nel luogo per più di x anni.
La "permanenza nel luogo per più di x anni" non è un requisito
sufficiente praticamente da nessuna parte. E io personalmente
sarei contrario. Requisito necessario, sicuramente, e per me
anche tempi come 8 anni sono troppo lunghi. 5 bastano.

Antero Petomainen
Walt Kowalski
2010-09-22 15:03:51 UTC
Permalink
On Wed, 22 Sep 2010 15:49:14 +0200, Antero Petomainen
Post by Antero Petomainen
Ah ne so qualcosa: A tutti i livelli ci sono discriminazioni,
anche pesanti. Solo che se protesta un muratore, magari ottiene
anche giustizia, se invece è un ricercatore universitario a
portare, che ne so, una commissione per l'arruolamento di un
professore in tribunale, è garantito che non troverà MAI più
un posto di lavoro all'università _nell'intero_pianeta_.
Ammazza! Non li facevo così mafiosi pure i tedeschi! :-)
Ma per certe cose tutto il mondo è paese, vedi l'ultimo leone d'oro ad
esempio...
Post by Antero Petomainen
In Germania ci sono anche dei corsi (spesso gratuiti) di
preparazione all'esame, in cui ti illustrano l'ordinamento
della repubblica federale tedesca, ti raccontano fatti
salienti della sua storia, ti spiegano la costituzione...
Questa è un'ottima iniziativa, dovrebbero farlo pure da noi (la famosa
educazione civica)... ma non mi sembra giusto renderlo obbligatorio
solo per gli stranieri. Insomma: se uno lavora, paga le tasse e
rispetta la legge, per me sono requisiti sufficienti.
Post by Antero Petomainen
Post by Walt Kowalski
Per essere una misura equa, raggiunti i 18 anni tutti i tedeschi
dovrebbero fare il test (detto onestamente, quanti tedeschi DOC
riuscirebbero a non fare errori?), e se non lo superano gli stracciano
il passaporto seduta stante.
Ah, il funzionario che mi ha certificato ha detto lo stesso,
commentando con sospiro "ma purtroppo non si può fare".
"nun cio'oo faranno mai fà" (cit. Guzzanti/Don Pizarro)... grande! :-)
Ora che mi viene in mente, un mio amico tirolese a 30 anni è andato ad
abitare a Munchen e ha preso la cittadinanza, non ha avuto particolari
problemi, e non credo gli abbiano neanche fatto mettere le crocette...
ma forse è perchè la madre è tedesca. Ovviamente da buon tirolese è
stato felicissimo di riconsegnare i documenti italiani! :-)


Non c'entra niente, ma mi è venuto in mente: poi quel mio amico
matematico ovviamente non ti ha mai scritto, vero?


ciao

WK
Antero Petomainen
2010-09-22 17:24:21 UTC
Permalink
Post by Walt Kowalski
On Wed, 22 Sep 2010 15:49:14 +0200, Antero Petomainen
Post by Antero Petomainen
Ah ne so qualcosa: A tutti i livelli ci sono discriminazioni,
anche pesanti. Solo che se protesta un muratore, magari ottiene
anche giustizia, se invece è un ricercatore universitario a
portare, che ne so, una commissione per l'arruolamento di un
professore in tribunale, è garantito che non troverà MAI più
un posto di lavoro all'università _nell'intero_pianeta_.
Ammazza! Non li facevo così mafiosi pure i tedeschi! :-)
Ma per certe cose tutto il mondo è paese, vedi l'ultimo leone d'oro ad
esempio...
Infatti. Fanno tutti schifo allo stesso modo i popoli (ecco la
mia solita abitudine a generalizzare).
Post by Walt Kowalski
Post by Antero Petomainen
In Germania ci sono anche dei corsi (spesso gratuiti) di
preparazione all'esame, in cui ti illustrano l'ordinamento
della repubblica federale tedesca, ti raccontano fatti
salienti della sua storia, ti spiegano la costituzione...
Questa è un'ottima iniziativa, dovrebbero farlo pure da noi (la famosa
educazione civica)... ma non mi sembra giusto renderlo obbligatorio
solo per gli stranieri. Insomma: se uno lavora, paga le tasse e
rispetta la legge, per me sono requisiti sufficienti.
Beh, in Germania, chi è andato a scuola e ha conseguito un
diploma finale (maturità o tecnico che sia) è esonerato dal
test. Il corso é obbligatorio per gli stranieri se vogliono
prendere il passaporto. Mi sembra ovvio.
Post by Walt Kowalski
Post by Antero Petomainen
Post by Walt Kowalski
Per essere una misura equa, raggiunti i 18 anni tutti i tedeschi
dovrebbero fare il test (detto onestamente, quanti tedeschi DOC
riuscirebbero a non fare errori?), e se non lo superano gli stracciano
il passaporto seduta stante.
Ah, il funzionario che mi ha certificato ha detto lo stesso,
commentando con sospiro "ma purtroppo non si può fare".
"nun cio'oo faranno mai fà" (cit. Guzzanti/Don Pizarro)... grande! :-)
Eh
Post by Walt Kowalski
Ora che mi viene in mente, un mio amico tirolese a 30 anni è andato ad
abitare a Munchen e ha preso la cittadinanza, non ha avuto particolari
problemi, e non credo gli abbiano neanche fatto mettere le crocette...
ma forse è perchè la madre è tedesca.
Ovviamente da buon tirolese è
stato felicissimo di riconsegnare i documenti italiani! :-)
Allora erano altri tempi. Fino al dicembre 2002 non si potevano
avere entrambe le cittadinanze, e dal 2008 è obbligatorio il
test. Cmq un subtirolese in meno ;-)
Post by Walt Kowalski
Non c'entra niente, ma mi è venuto in mente: poi quel mio amico
matematico ovviamente non ti ha mai scritto, vero?
mmmm no, non mi pare proprio

Antero Petomainen
Walt Kowalski
2010-09-23 07:04:01 UTC
Permalink
On Wed, 22 Sep 2010 19:24:21 +0200, Antero Petomainen
Post by Antero Petomainen
Cmq un subtirolese in meno ;-)
Eh eh! Con largo anticipo il tipo si era fatto un indirizzo email
sotto yahoo.de! :-)
Post by Antero Petomainen
Post by Walt Kowalski
Non c'entra niente, ma mi è venuto in mente: poi quel mio amico
matematico ovviamente non ti ha mai scritto, vero?
mmmm no, non mi pare proprio
Mi spiace, è un mio caro amico, il solito matematico astratto e
timidone. Sta sempre a frignare che tra poco finisce gli studi (ha
fatto filosofia, poi è passato a matematica) e non ha sbocchi
(vorrebbe fare ricerca); e allora io gli dico: cerca anche all'estero,
e lui mi-ma-boh-bah... e alla fine lascia perdere.
Secondo te se l'anno prossimo cercasse qualcosa lì in Germania, che
opportunità ci sarebbero?


grazie, ciao

WK
Antero Petomainen
2010-09-23 16:42:10 UTC
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Post by Walt Kowalski
Secondo te se l'anno prossimo cercasse qualcosa lì in Germania, che
opportunità ci sarebbero?
In questo momento il mercato accademico va di merda.

Nell'industria, beh, devi sapere bene il tedesco, altrimenti non ti cagano.

Antero Petomainen
Zaz!
2010-09-23 08:25:07 UTC
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Post by Walt Kowalski
On Wed, 22 Sep 2010 12:23:11 +0200, Antero Petomainen
Post by Antero Petomainen
Ma una verifica bisogna farla
Dici? Ho dato uno sguardo al modulo che ci hai linkato... ne parlavo
ieri sera con la mia ragazza (avvocato, ahimè...). All'inizio
sostenevo la tua tesi, ma alla fine ho cambiato idea: la trovo una
forma di discriminazione, l'ennesima vessazione imposta ai
povericristi costretti a lavorare in un altro paese. Voglio dire, tu
su un test del genere ci fai le matte risate, per un muratore turco
invece potrebbe essere uno scoglio notevole.ù
sarà
Però un muratore turco deve sapere cos'è una Repubblica federale, deve
sapere cos'è il Bundestag e a cosa serve.
Non ci siamo spaccati il culo (con permesso) per secoli per cercare (non
dico riuscire) di costruire dei sistemi di società civile per considerarli
poi solo come domandine troppo astruse per un muratore turco.
A mio modo di vedere il test è troppo facile. I test francesi sono molto più
duri dal punto di vista della con oscenza della costituzione e del
funzionamento degli organi della Repubblica.
Post by Walt Kowalski
E non mi sento di dire
che il turco che si fa il mazzo 10 ore al dì in cantiere, paga le
tasse e rispetta la legge, non sia degno di risiedere lì solo perchè
non sa rispondere a 30 domande scritte (lo riconosci anche tu) da un
sadico cerebroleso.
non sono sadiche
Sono solo comiche
Alcune.
Walt Kowalski
2010-09-23 10:17:49 UTC
Permalink
Post by Zaz!
Però un muratore turco deve sapere cos'è una Repubblica federale, deve
sapere cos'è il Bundestag e a cosa serve.
Non sono d'accordo Zaz, a lui serve la pagnotta, non credo gli freghi
molto del resto. Se poi si interesserà di diritto pubblico tedesco si
informerà da solo, se vorrà fare politica nessuno glielo impedirà, ma
porre come condizione che per avere diritto di cittadinanza si debba
superare una prova di cultura giuridico-politica mi sembra disumano.

Inoltre, come quasi nessun italiano ha sufficienti nozioni di diritto
pubblico, immagino che non le abbiano nemmeno i tedeschi: allora
dovremmo fare l'esame a tutti, ed espellere chi non lo passa?
A me sembra una misura vessatoria (infatti guarda chi la propone da
noi) con lo scopo di disincentivare l'immigrazione, quindi pure
inutile, visto che per avere la cittadinanza di un paese ricco la
gente è disposta a ben altro.
Post by Zaz!
Non ci siamo spaccati il culo (con permesso) per secoli per cercare (non
dico riuscire) di costruire dei sistemi di società civile
E pensi che riducendo i nostri valori filosofico politici a formulette
da mandare a memoria per passare un quiz a crocette contribuiamo in
qualche modo al raggiungimento di una maggiore civiltà?


ciao

WK
Zaz
2010-09-23 13:56:28 UTC
Permalink
Post by Walt Kowalski
Post by Zaz!
Però un muratore turco deve sapere cos'è una Repubblica federale, deve
sapere cos'è il Bundestag e a cosa serve.
Non sono d'accordo Zaz, a lui serve la pagnotta, non credo gli freghi
molto del resto.
peccato per lui.
Post by Walt Kowalski
Se poi si interesserà di diritto pubblico tedesco si
informerà da solo, se vorrà fare politica nessuno glielo impedirà, ma
porre come condizione che per avere diritto di cittadinanza si debba
superare una prova di cultura giuridico-politica mi sembra disumano.
è il minimo.
Non si richiede la cittadinanza (perché qui non stiamo parlando di pagnotta,
uno può lavorare in Germania anche con un permesso di lavoro, qui stiamo
parlando di chiedere di diventare tedesco) senza nemmeno sapere qual'è la
capitale dello Stato del quale si richiede di far parte.
Gli Stati altro non sono che comunità. Delle società che condividono almeno
qualche valore di base comune.
Di solito si tratta di lingua, e valori costituzionali.
Quelli che devi giurare di difendere se vuoi diventare amerciano, ad
esempio.
E coi mancherebbe.
Inutile fare del pauperismo a buon mercato, perdonami.
Se vuoi un permesso di lavoro è un conto, se vuoi una cittadinanza è un
altro conto.
Anche negli USA puoi ottenere un permesso di lavoro, una green card e
guadagnarti la pagnotta, senza per questo dover per forza richiedere di
diventare un cittadino USA:
Se però lo chiedi, devi parlare inglese e giurare fedeltà alla bandiera e
alla costituzione, cantando l'inno americano.
Sarà per certuni una buffonata, ma almeno teniamoci quei tre stracci di
valori che abbiamo messo duecento anni a costruire.
Non mi stupisce, devo dirti, che in Italia questo suoni strano.
In effetti il problema dell'Italia è che gli italiani non condividono nulla.
Nemmeno la lingua (sul ng di cultura linguistica stanno tentando di
convincermi che pronunciare "deserto" con la s sorda, cioé "desserto" è
perfettamente normale, si tratta di una fiera scelta meridionalistica.
L'Italia è un paese a scelta. La Germania no. E si vede la differenza, alla
fine.)
Post by Walt Kowalski
Inoltre, come quasi nessun italiano ha sufficienti nozioni di diritto
pubblico, immagino che non le abbiano nemmeno i tedeschi: allora
dovremmo fare l'esame a tutti, ed espellere chi non lo passa?
ma quale diritto pubblico, ma di cosa vai cianciando?
Non si tratta di nessuna domanda di diritto pubblico, si tratta di sapere
cos'è il Bundestag, mettere la crocetta su una delle 4 risposte:
1. Un parco giochi di Berlino
2. Il nome di una soap opera tedesca
3. Il Parlamento della Repubblica Federale Tedesca
4. Un museo di antichità egizie di Bonn

Uh, ma che domanda difficile!!!!!!
Post by Walt Kowalski
E pensi che riducendo i nostri valori filosofico politici a formulette
da mandare a memoria per passare un quiz a crocette contribuiamo in
qualche modo al raggiungimento di una maggiore civiltà?
non sto parlando dei quiz in sè. Anche se, sì, un quiz per sapere cos'è il
Bundestag mi pare fondamentale.
Nei paesi dai quali provengono molti immigrati un Bundestag democratico non
c'è.
Meglio che capiscano la differenza.
Potranno vivere più sereni nel consesso umano che li circonda.
E non è poco, visto che circola gente come Thilo Sarrazin. Chiedi a Antero
chi è....
Antero Petomainen
2010-09-23 17:11:26 UTC
Permalink
Post by Zaz
Post by Walt Kowalski
Se poi si interesserà di diritto pubblico tedesco si
informerà da solo, se vorrà fare politica nessuno glielo impedirà, ma
porre come condizione che per avere diritto di cittadinanza si debba
superare una prova di cultura giuridico-politica mi sembra disumano.
è il minimo.
Non si richiede la cittadinanza (perché qui non stiamo parlando di pagnotta,
uno può lavorare in Germania anche con un permesso di lavoro, qui stiamo
parlando di chiedere di diventare tedesco)
senza nemmeno sapere qual'è la
capitale dello Stato del quale si richiede di far parte.
Infatti in Germania (come, credo, in ogni altro paese civile) dopo
un po' di anni si può diventare residenti permanenti. E non ti possono
più cacciare (a meno che tu non commetta reati molto gravi), anche se
perdi il lavoro. Questo status lo ho da 5 anni. Se mi accontento
di questo, posso anche vivere nell'illusione che la capitale della
BRD sia Passau e quella del Nordrhein-Westfalen sia Stoccolma, eh!
Post by Zaz
Gli Stati altro non sono che comunità. Delle società che condividono almeno
qualche valore di base comune.
Di solito si tratta di lingua, e valori costituzionali.
E sono valori definiti nella costituzione.

Infatti il problema in Italia è che qualcuno vuole far credere
che la base della democrazia italiana sia la Bibbia - delirii di
Zaia e della Gelmini - il che, purtroppo per questi figuri non
sta affatto nella Costituzione.
Post by Zaz
Quelli che devi giurare di difendere se vuoi diventare amerciano, ad
esempio.
Qui ho già giurato per prendere servizio all'università, e dovrò
farlo ancora. Mi pare giusto.
Post by Zaz
E coi mancherebbe.
Inutile fare del pauperismo a buon mercato, perdonami.
ACK.
Post by Zaz
Se vuoi un permesso di lavoro è un conto, se vuoi una cittadinanza è un
altro conto.
ACK.
Post by Zaz
Anche negli USA puoi ottenere un permesso di lavoro, una green card e
guadagnarti la pagnotta, senza per questo dover per forza richiedere di
Se però lo chiedi, devi parlare inglese e giurare fedeltà alla bandiera e
alla costituzione, cantando l'inno americano.
Sarà per certuni una buffonata, ma almeno teniamoci quei tre stracci di
valori che abbiamo messo duecento anni a costruire.
E TENIAMOCELI STRETTI, VISTO CHE VOGLIONO PORTARCELI VIA!
Post by Zaz
Non mi stupisce, devo dirti, che in Italia questo suoni strano.
In effetti il problema dell'Italia è che gli italiani non condividono nulla.
Nemmeno la lingua (sul ng di cultura linguistica stanno tentando di
convincermi che pronunciare "deserto" con la s sorda, cioé "desserto" è
perfettamente normale, si tratta di una fiera scelta meridionalistica.
Oddio che balla strepitosa. Questi sono deficienti quanto Bossi & Co.
Neppure in Baviera osano tanto, e dire che tendono ad essere fascistelli
i bavaresi. Sono orgogliosi della loro pronuncia, ma non vanno certo
a dire che si tratta di normale pronuncia tedesca, di una fiera scelta
bavarese.
Post by Zaz
L'Italia è un paese a scelta. La Germania no. E si vede la differenza, alla
fine.)
Baviera a parte, ti do ragione.
Post by Zaz
Post by Walt Kowalski
Inoltre, come quasi nessun italiano ha sufficienti nozioni di diritto
pubblico, immagino che non le abbiano nemmeno i tedeschi: allora
dovremmo fare l'esame a tutti, ed espellere chi non lo passa?
ma quale diritto pubblico, ma di cosa vai cianciando?
Non si tratta di nessuna domanda di diritto pubblico, si tratta di sapere
1. Un parco giochi di Berlino
2. Il nome di una soap opera tedesca
3. Il Parlamento della Repubblica Federale Tedesca
4. Un museo di antichità egizie di Bonn
Mi piace la soap opera! Hanno avuto anche loro le loro storielle
con le mignotte date a parlamentari e cose simili.
Post by Zaz
non sto parlando dei quiz in sè. Anche se, sì, un quiz per sapere cos'è il
Bundestag mi pare fondamentale.
Nei paesi dai quali provengono molti immigrati un Bundestag democratico non
c'è.
Meglio che capiscano la differenza.
Potranno vivere più sereni nel consesso umano che li circonda.
E non è poco, visto che circola gente come Thilo Sarrazin. Chiedi a Antero
chi è....
Ossignur. Sarrazin. Se lo lasciano fare divento una lampada da comodino.

Antero Petomainen
Zaz
2010-09-23 18:34:02 UTC
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Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
è il minimo.
Non si richiede la cittadinanza (perché qui non stiamo parlando di pagnotta,
uno può lavorare in Germania anche con un permesso di lavoro, qui stiamo
parlando di chiedere di diventare tedesco)
senza nemmeno sapere qual'è la
capitale dello Stato del quale si richiede di far parte.
Infatti in Germania (come, credo, in ogni altro paese civile) dopo
un po' di anni si può diventare residenti permanenti. E non ti possono
più cacciare (a meno che tu non commetta reati molto gravi), anche se
perdi il lavoro. Questo status lo ho da 5 anni. Se mi accontento
di questo, posso anche vivere nell'illusione che la capitale della
BRD sia Passau e quella del Nordrhein-Westfalen sia Stoccolma, eh!
appunto. La pagnotta non c'entra nulla.
Post by Antero Petomainen
Infatti il problema in Italia è che qualcuno vuole far credere
che la base della democrazia italiana sia la Bibbia - delirii di
Zaia e della Gelmini - il che, purtroppo per questi figuri non
sta affatto nella Costituzione.
quoto
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Sarà per certuni una buffonata, ma almeno teniamoci quei tre stracci di
valori che abbiamo messo duecento anni a costruire.
E TENIAMOCELI STRETTI, VISTO CHE VOGLIONO PORTARCELI VIA!
veramente, ho detto duecento anni, ma son molti di più.
E trovo che le crisi di identità democratiche europee siano preoccupanti.
L'Europa sta scivolando verso una nuova barbarie, e non è ignorando i propri
valori (e creandone dei farlocchi, violenti e inutili, come fa la Lega) che
si salverà.
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Non mi stupisce, devo dirti, che in Italia questo suoni strano.
In effetti il problema dell'Italia è che gli italiani non condividono nulla.
Nemmeno la lingua (sul ng di cultura linguistica stanno tentando di
convincermi che pronunciare "deserto" con la s sorda, cioé "desserto" è
perfettamente normale, si tratta di una fiera scelta meridionalistica.
Oddio che balla strepitosa. Questi sono deficienti quanto Bossi & Co.
giuro, è così. Scelta. Capisci? Anche se il dizionario indica qualcos'altro,
si tratta di una scelta.
Post by Antero Petomainen
Neppure in Baviera osano tanto, e dire che tendono ad essere fascistelli
i bavaresi. Sono orgogliosi della loro pronuncia, ma non vanno certo
a dire che si tratta di normale pronuncia tedesca, di una fiera scelta
bavarese.
LOL, il loro tedesco è tremendo.
Post by Antero Petomainen
Ossignur. Sarrazin. Se lo lasciano fare divento una lampada da comodino.
è preoccupante, il fenomeno Sarrazin....
Shapiro used clothes
2010-09-23 23:13:36 UTC
Permalink
Post by Zaz
Nemmeno la lingua (sul ng di cultura linguistica stanno tentando di
convincermi che pronunciare "deserto" con la s sorda, cioé "desserto" è
perfettamente normale, si tratta di una fiera scelta meridionalistica.
Così (non ho visto la discussione, che immagino tediosa, e certo non per
colpa tua) la cosa non ha un gran senso, e credo che ciò risulti dalla
sovrapposizione di problemi differenti.
L'italiano letterario, il buon italiano di cultura (quello che si dovrebbe
parlare in situazioni di comunicazione appena formali) ha come base il
fiorentino antico e la tradizione letteraria che a quell'idioma si è
ispirata. Ora, la s intervocalica in genere in quell'idioma è sonora, con
alcune (importanti) eccezioni; ad esempio, la parola "casa" andrebbe
pronunciata con la s sorda. E non è doppia (cioè lunga, perché doppia è la
scrittura). Il risultato è abbastanza simile a quanto si sente al Nord
(simile, non identico; per esempio, al Nord è sonora praticamente sempre).

Detto questo, bisogna aggiungere alcune cose:

Lo statuto di quest'opposizione ( -s- sorda o sonora) è abbastanza
problematico. Vi risparmio il pippone tecnico, ma è un'opposizione poco
redditizia (in senso tecnico). Un'altra opposizione incerta (per il parlante
medio) è quella fra vocali medie aperte e chiuse. Che in ogni caso è più
importante.
Per quanto riguarda le -s-, entro certi limiti non ne farei una questione di
vita o di morte. Anche se mi verrebbe da dire "fiera scelta
meridionalistica" un accidente. Si dice deserto con una -s- sonora, e basta.

Poi è vero che si sentono pronunce intensamente regionalistiche anche quando
non sarebbe il caso (caratteristica la pronuncia enfatica della -i- anche è
quando è un puro segno diacritico, come la pronuncia napoletana delle parole
"cielo", "scienza" e così via; la -i- non dovrebbe sentirsi affatto, è il
segno della palatalizzazione delle consonanti precedenti; e invece la si
sente spessissimo, anche in Parlamento o in Tribunale, per dire).

Esistono differenti varietà di lingua, ciascuna appropriata nei propri
contesti e situazioni. Non c'è da scandalizzarsi se esiste un'interferenza
dialettale nella lingua dei contatti famigliari, per esempio (per la maggior
parte dei parlanti quella varietà è tuttora il dialetto, anche se in forma,
diciamo così, blandita). E' altrettanto vero che le realizzazioni appena
curate dovrebbero conformarsi ad uno standard. Lo standard non si impone per
legge, qualsiasi cosa ne pensino i francesi (non dico sia giusto o
sbagliato; in quel modo non si riesce ad imporlo, e basta). Lo si afferma
curandolo, sorvegliandolo e questo si può fare a scuola, ovviamente, e nei
mezzi di comunicazione audiovisiva. Ora, su questo punto hai sicuramente
ragione. Alla radio e alla televisione, praticamente da sempre (con alcune
eccezioni, anche luminose) la cosa non interessa. Si è rispettata la dizione
finché in televisione ha lavorato gente con una formazione teatrale, e
neppure sempre. Pronunce anche smaccatamente regionali, in genere
soprattutto meridionali, vengono affermate quasi con orgoglio. E'
sostanzialmente una forma di demagogia, perché non è l'affermazione della
lingua di cultura a danneggiare il dialetto; quest'ultimo viene emarginato
dalla Storia stessa, dai cambiamenti nella vita quotidiana, dai mutamenti
sociali (vengono a mancare le situazioni sociali, lavorative, ricreative in
cui si parlava dialetto, l'impoverimento parte ovviamente dal lessico, dagli
idiotismi e dalle componenti deittiche e pragmatiche).

Poi ci sarebbe da dire che l'Italia è un paese anche di regionalismi e
dialettalismi assai pronunciati (brutto gioco di parole, ma mi è venuto
involontariamente). E' un po' la nostra storia a spingerci alla
frammentazione dei cento campanili. Ma francamente non mi pare questa gran
giustificazione. Anche perché una cultura unitaria, anche una storia
unitaria ci sono eccome, e non necessariamente impedisce la salvaguardia dei
particolarismi significativi. Ci sono anche dei monumenti letterari, di un
certo rilievo sia storico che estetico. Anche questi puntualmente vengono
demoliti proprio da chi dovrebbe difenderli. Io ad esempio resto convinto
che il colossale equivoco che circonda i Promessi Sposi dipenda anche
dall'affermazione quasi monopolistica di una forma di cultura cattolica che
non è affatto quella propugnata da Manzoni. Il discorso si potrebbe
estendere ad altri autori, a mio modo di vedere.

dR
Zaz
2010-09-24 09:24:24 UTC
Permalink
Post by Shapiro used clothes
Post by Zaz
Nemmeno la lingua (sul ng di cultura linguistica stanno tentando di
convincermi che pronunciare "deserto" con la s sorda, cioé "desserto" è
perfettamente normale, si tratta di una fiera scelta meridionalistica.
Così (non ho visto la discussione, che immagino tediosa, e certo non per
colpa tua) la cosa non ha un gran senso, e credo che ciò risulti dalla
sovrapposizione di problemi differenti.
L'italiano letterario, il buon italiano di cultura (quello che si dovrebbe
parlare in situazioni di comunicazione appena formali) ha come base il
fiorentino antico e la tradizione letteraria che a quell'idioma si è
ispirata. Ora, la s intervocalica in genere in quell'idioma è sonora, con
alcune (importanti) eccezioni; ad esempio, la parola "casa" andrebbe
pronunciata con la s sorda. E non è doppia (cioè lunga, perché doppia è la
scrittura). Il risultato è abbastanza simile a quanto si sente al Nord
(simile, non identico; per esempio, al Nord è sonora praticamente sempre).
il mio esempio era: "l'esercito marcia nel deserto ma vuole tornare in
caserma".
Tutte esse sonore, secondo i dizionari.
Ma no, mi si vuol convincere che è una "scelta", un vessillo
meridionalistico da portare con fierezza, quello di pronunciare "L'essercito
marcia nel desserto ma vuol tornare in casserma".
Ho tirato in ballo gli attori, poiché generalmente viene loro insegnata una
dizione "standard" che dovrebbe corrispondere all'italiano, appunto,
standard.
Mi si è risposto che gli attori sono persone ipocrite che celano per
ipocrisia la loro provenienza regionale (!!!)
Vabbè, io non ho insistito.
Se uno ne fa una bandiera ideologica, mi sa che non c'è gran che da fare
Post by Shapiro used clothes
Lo statuto di quest'opposizione ( -s- sorda o sonora) è abbastanza
problematico. Vi risparmio il pippone tecnico, ma è un'opposizione poco
redditizia (in senso tecnico). Un'altra opposizione incerta (per il
parlante medio) è quella fra vocali medie aperte e chiuse. Che in ogni
caso è più importante.
ah sì, quella ha moltissime varianti.
Post by Shapiro used clothes
Per quanto riguarda le -s-, entro certi limiti non ne farei una questione
di vita o di morte. Anche se mi verrebbe da dire "fiera scelta
meridionalistica" un accidente. Si dice deserto con una -s- sonora, e basta.
ah ecco. E caserma e esercito?
Idem, direi.
Post by Shapiro used clothes
Poi è vero che si sentono pronunce intensamente regionalistiche anche
quando non sarebbe il caso (caratteristica la pronuncia enfatica della -i-
anche è quando è un puro segno diacritico, come la pronuncia napoletana
delle parole "cielo", "scienza" e così via; la -i- non dovrebbe sentirsi
affatto, è il segno della palatalizzazione delle consonanti precedenti; e
invece la si sente spessissimo, anche in Parlamento o in Tribunale, per
dire).
ah vero. Adesso che lo sottolinei, sì, hai perfettamente ragione.
Post by Shapiro used clothes
Esistono differenti varietà di lingua, ciascuna appropriata nei propri
contesti e situazioni. Non c'è da scandalizzarsi se esiste un'interferenza
dialettale nella lingua dei contatti famigliari, per esempio (per la
maggior parte dei parlanti quella varietà è tuttora il dialetto, anche se
in forma, diciamo così, blandita). E' altrettanto vero che le
realizzazioni appena curate dovrebbero conformarsi ad uno standard. Lo
standard non si impone per legge, qualsiasi cosa ne pensino i francesi
(non dico sia giusto o sbagliato; in quel modo non si riesce ad imporlo, e
basta).
Il francese è una lingua che, a parte le varianti linguistiche (e non
dialettali, proprio linguistiche. infatti il basco o il bretone o il corso
sono vere e proprie lingue, non dialetti. Il basco non è nemmeno una lingua
indo-europea, se non erro...) si è sviluppata unita in un paese unito fin da
Carlomagno.
Non ci si può stupire più di tanto se è fortemente centralizzato ed è stato
unificato.
Tuttavia, i tedeschi, che come noi hanno parecchie varianti dialettali di
pronuncia, accettano una forma standard corrispondente al tedesco
"corretto", se così possiamo chiamarlo.
Ma da noi no. Come dicevo, l'Italia è un paese "a scelta variabile". MAh.
Post by Shapiro used clothes
Lo si afferma curandolo, sorvegliandolo e questo si può fare a scuola,
ovviamente, e nei mezzi di comunicazione audiovisiva.
la persona che mi ha contestato il desserto credo insegni...vedi tu.
Post by Shapiro used clothes
Ora, su questo punto hai sicuramente ragione. Alla radio e alla
televisione, praticamente da sempre (con alcune eccezioni, anche luminose)
la cosa non interessa.
nei tg si sentono cose orripilanti, imho.
Post by Shapiro used clothes
Si è rispettata la dizione finché in televisione ha lavorato gente con una
formazione teatrale, e neppure sempre. Pronunce anche smaccatamente
regionali, in genere soprattutto meridionali, vengono affermate quasi con
orgoglio. E' sostanzialmente una forma di demagogia, perché non è
l'affermazione della lingua di cultura a danneggiare il dialetto;
quest'ultimo viene emarginato dalla Storia stessa, dai cambiamenti nella
vita quotidiana, dai mutamenti sociali (vengono a mancare le situazioni
sociali, lavorative, ricreative in cui si parlava dialetto, l'impoverimento
parte ovviamente dal lessico, dagli idiotismi e dalle componenti deittiche
e pragmatiche).
bravo, vaglielo a spiegare....
Post by Shapiro used clothes
Poi ci sarebbe da dire che l'Italia è un paese anche di regionalismi e
dialettalismi assai pronunciati (brutto gioco di parole, ma mi è venuto
involontariamente). E' un po' la nostra storia a spingerci alla
frammentazione dei cento campanili. Ma francamente non mi pare questa gran
giustificazione. Anche perché una cultura unitaria, anche una storia
unitaria ci sono eccome, e non necessariamente impedisce la salvaguardia
dei particolarismi significativi. Ci sono anche dei monumenti letterari,
di un certo rilievo sia storico che estetico. Anche questi puntualmente
vengono demoliti proprio da chi dovrebbe difenderli. Io ad esempio resto
convinto che il colossale equivoco che circonda i Promessi Sposi dipenda
anche dall'affermazione quasi monopolistica di una forma di cultura
cattolica che non è affatto quella propugnata da Manzoni. Il discorso si
potrebbe estendere ad altri autori, a mio modo di vedere.
credo di sì, credo che tu abbia proprio ragione.
Shapiro used clothes
2010-09-24 21:10:23 UTC
Permalink
Post by Zaz
il mio esempio era: "l'esercito marcia nel deserto ma vuole tornare in
caserma".
Tutte esse sonore, secondo i dizionari.
La pronuncia con le s sonore è sicuramente giusta.

Nel dettaglio (ho sul tavolo un'edizione dello Zingarelli che ha una decina
d'anni, ma per queste cose è il più curato, imho, a meno di non guardare il
Cortellazzo Zolli): esercito ha una forma preceduta da una croce, e quindi
desueta, scritta "essercito", e quindi con la sorda. C'è ma è desueta;
sarebbe un po' come dire "diserto", "ignudo", "conscienza" e via dicendo,
pretendendo che siano le forme attuali e corrette. Per "caserma" sono buone
entrambe. Il caso di "caserma" è un po' particolare: se leggo bene fra le
righe caserma con la s sorda esiste per un errore, per la precisione
un'interpretazione paraetimologica. Probabilmente qualcuno la connette a
"casa", che, come dicevamo ieri, ha la s sorda. Ma "caserma" non deriva da
casa. La parola ha una forma intricata, sembra derivare dal latino
attraverso il provenzale e il francese. Non è un composto di casa,
storicamente. Anche se i parlanti possono averlo inteso così.

Conclusione del pippone: la pronuncia con tutte sonore è sicuramente giusta
ed è la più razionale.
Post by Zaz
Ma no, mi si vuol convincere che è una "scelta", un vessillo
meridionalistico da portare con fierezza, quello di pronunciare
"L'essercito marcia nel desserto ma vuol tornare in casserma".
Beh, così mi pare decisamente sbagliato. Un vessillo con i tarli. :-)
In ogni caso "deserto" la vuole sonora. Se poi non ci si riesce, è un altro
discorso.
Post by Zaz
Ho tirato in ballo gli attori, poiché generalmente viene loro insegnata
una dizione "standard" che dovrebbe corrispondere all'italiano, appunto,
standard.
Sì, hai fatto benissimo. Un buon italiano letterario.
Post by Zaz
Mi si è risposto che gli attori sono persone ipocrite che celano per
ipocrisia la loro provenienza regionale (!!!)
E' il colmo.
Dovrei imbarcarmi in un altro pippone, e me ne sono concessi già troppi.
Cito solo un caso; Vittorio Gassman ha fatto un mucchio di film, buoni e
meno buoni, in cui ostentava più di una pronuncia marcatamente dialettale
(non sempre il romanesco; Sordi poi ha fatto addirittura il veneto, con
risultati esilaranti). Pronuncia che di sicuro non usava a teatro, o in film
differenti. Un caso è I soliti ignoti, un altro La famiglia (in cui fra
l'altro è un professore di Lettere) di Scola, un altro ancora Shakespeare a
teatro in una buona traduzione. In un caso era sincero e negli altri
ipocrita? Nella vita parlava un buon italiano, come attestano decine di
interviste radiotelevisive.
E si noti che non è questione di vero e proprio realismo, perché i
sottoproletari dei soliti ignoti dovrebbero parlare romanesco stretto,
mentre quel che si sente è un compromesso, un italiano regionale: altrimenti
il film sarebbe partito svantaggiato. Controesempio: i film di Pasolini
dedicati alle borgate romane sono assai più sconcertanti, al primo
approccio, anche per questo. Al di là dello stile particolarissimo di
ripresa e montaggio, all'inizio non si capisce nulla di quel che dicono, o
comunque poco. Perché Pasolini fa parlare i suoi personaggi in modo più
realistico che nei vari filoni regionali del neorealismo più o meno
all'acqua di rose.
Post by Zaz
ah sì, quella ha moltissime varianti.
Lì c'è una difficoltà oggettiva legata al fatto che la storia delle vocali è
molto diversa nei vari idiomi dialettali. E correggere la pronuncia delle
vocali è più difficile.
Post by Zaz
ah ecco. E caserma e esercito?
Idem, direi.
Sostanzialmente, sì.
Post by Zaz
Il francese è una lingua che, a parte le varianti linguistiche (e non
dialettali, proprio linguistiche. infatti il basco o il bretone o il corso
sono vere e proprie lingue, non dialetti. Il basco non è nemmeno una
lingua indo-europea, se non erro...)
Non erri. E' antichissimo, preindoeuropeo.
Viene a mancare il criterio di base, per parlare di rapporto
dialetto-lingua: l'affinità genetica.
Post by Zaz
Non ci si può stupire più di tanto se è fortemente centralizzato ed è
stato unificato.
Verissimo. Proprio per quello potrebbero fare a meno di preoccuparsi. Anche
se un po' di attenzione non guasta mai, a pensarci bene.
Post by Zaz
Tuttavia, i tedeschi, che come noi hanno parecchie varianti dialettali di
pronuncia, accettano una forma standard corrispondente al tedesco
"corretto", se così possiamo chiamarlo.
Tutte conferme che è la storia a favorire certe dinamiche.
Post by Zaz
la persona che mi ha contestato il desserto credo insegni...vedi tu.
Non mi stupisce.
Post by Zaz
bravo, vaglielo a spiegare....
Ci sono svariati buoni libri che ti fanno leggere da matricola, al primo
anno di lettere, a spiegare queste cose. Assieme allo Stussi. :-))
Il dialetto regredisce inevitabilmente, e si parla di dialetto; non di koiné
dialettale o di italiano regionale, che sono altra cosa. Il veicolo
espressivo delle culture locali è il dialetto puro e semplice, e questo
idioma si parlava in condizioni e situazioni che non esistono più, sono
uscite dalla vita delle persone; mi viene da dire per fortuna. Dove c'è una
tradizione letteraria dei dialetti, ci si può occupare di quella. Ma nella
pratica quotidiana è destinato ad una sussistenza limitata, nella migliore
delle ipotesi; o alla sopravvivenza come koiné dialettale, cioè come varietà
di interferenza. A meno che non si voglia tornare a condizioni sociali in
cui la gente non si spostava mai dal proprio borgo, non andava a scuola (le
femmine soprattutto), lavava i panni al lavatoio (vedi altra parentesi), si
riforniva di acqua alla fontana (vedi altra parentesi), portava gli animali
al pascolo e si fabbricava ogni strumento e ogni utensile praticamente da
sé, non sapeva o quasi cosa fossero radio e giornali...come dire, non è che
sia una società molto giusta, comoda e piacevole, fra le altre cose. Non
vedo chi si possa considerare oppresso perché le cose sono cambiate.
Probabilmente in Iran e Afaghanistan le donne parlano, soprattutto fra loro,
in modo diverso dagli uomini. Come nella Russia dell'Ottocento (i ceti
subalterni). Come in certi dialetti italiani. E' una componente sociale da
ripristinare?
Vengono a mancare il veneto, il romanesco, il napoletano "autentici"? E'
venuto a mancare il latino; anche il provenzale, che ha espresso una
letteratura altissima e raffinata, non è che sia proprio quello di secoli
fa. Sono scomparse del tutto anche lingue romanze, come il dalmatico, di una
certa importanza.
La pronuncia italiana con una forte (e inelegante) coloritura regionale non
significa proprio nulla, nel contesto proprio del discorso.

dR
Zaz
2010-09-25 11:11:22 UTC
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Post by Shapiro used clothes
Post by Zaz
il mio esempio era: "l'esercito marcia nel deserto ma vuole tornare in
caserma".
Tutte esse sonore, secondo i dizionari.
La pronuncia con le s sonore è sicuramente giusta.
Nel dettaglio (ho sul tavolo un'edizione dello Zingarelli che ha una
decina d'anni, ma per queste cose è il più curato, imho, a meno di non
guardare il Cortellazzo Zolli): esercito ha una forma preceduta da una
croce, e quindi desueta, scritta "essercito", e quindi con la sorda. C'è
ma è desueta; sarebbe un po' come dire "diserto", "ignudo", "conscienza" e
via dicendo, pretendendo che siano le forme attuali e corrette. Per
se leggo bene fra le righe caserma con la s sorda esiste per un errore,
per la precisione un'interpretazione paraetimologica. Probabilmente
qualcuno la connette a "casa", che, come dicevamo ieri, ha la s sorda. Ma
"caserma" non deriva da casa. La parola ha una forma intricata, sembra
derivare dal latino attraverso il provenzale e il francese. Non è un
composto di casa, storicamente. Anche se i parlanti possono averlo inteso
così.
anvedi
se ne imparano però di cose, solo a discutere su una pronuncia....
Post by Shapiro used clothes
E' il colmo.
beh, il padre (Father McKenzie) qui ci spiega che ricordava l'etimo greco
della parola attore.
Post by Shapiro used clothes
etimologicamente sì: hypokrites in greco significava attore.
http://www.etimo.it/?term=ipocrita&find=Cerca
ottimo.
Ma l'esempio era quello di un italiano standard. Oltre agli attori, non
saprei chi esattamente (i doppiatori, ovviamente) prendere a modello.
Non certo gli annunciatori radio-tv, che parlano romanesco, in genere...
Post by Shapiro used clothes
Dovrei imbarcarmi in un altro pippone, e me ne sono concessi già troppi.
Cito solo un caso; Vittorio Gassman ha fatto un mucchio di film, buoni e
meno buoni, in cui ostentava più di una pronuncia marcatamente dialettale
(non sempre il romanesco; Sordi poi ha fatto addirittura il veneto, con
risultati esilaranti). Pronuncia che di sicuro non usava a teatro, o in
film differenti. Un caso è I soliti ignoti, un altro La famiglia (in cui
fra l'altro è un professore di Lettere) di Scola, un altro ancora
Shakespeare a teatro in una buona traduzione. In un caso era sincero e
negli altri ipocrita? Nella vita parlava un buon italiano, come attestano
decine di interviste radiotelevisive.
E si noti che non è questione di vero e proprio realismo, perché i
sottoproletari dei soliti ignoti dovrebbero parlare romanesco stretto,
altrimenti il film sarebbe partito svantaggiato. Controesempio: i film di
Pasolini dedicati alle borgate romane sono assai più sconcertanti, al
primo approccio, anche per questo. Al di là dello stile particolarissimo
di ripresa e montaggio, all'inizio non si capisce nulla di quel che
dicono, o comunque poco. Perché Pasolini fa parlare i suoi personaggi in
modo più realistico che nei vari filoni regionali del neorealismo più o
meno all'acqua di rose.
e poi c'è il dialetto buonista politically correct in salsa volemose bene e
com'è bello essere sfigati, vedi l'albero degli zoccoli.
Il dialetto come simbolo di una condizione che nella realtà era orrenda, ma
che il regista ci vuol far apparire come quella di un "buon selvaggio".
Belah.
Post by Shapiro used clothes
Post by Zaz
ah sì, quella ha moltissime varianti.
Lì c'è una difficoltà oggettiva legata al fatto che la storia delle vocali
è molto diversa nei vari idiomi dialettali. E correggere la pronuncia
delle vocali è più difficile.
difficilissimo.
Io ancora non riesco a pronunciare Como (la città) come andrebbe, con la o
larga.
La pronuncio stretta e in questo caso, la mia pronuncia è smaccatamente
errata...
Post by Shapiro used clothes
Post by Zaz
Il francese è una lingua che, a parte le varianti linguistiche (e non
dialettali, proprio linguistiche. infatti il basco o il bretone o il
corso sono vere e proprie lingue, non dialetti. Il basco non è nemmeno
una lingua indo-europea, se non erro...)
Non erri. E' antichissimo, preindoeuropeo.
Viene a mancare il criterio di base, per parlare di rapporto
dialetto-lingua: l'affinità genetica.
il bretone invece è una lingua del gruppo del gaelico irlandese.
Anche qui, col francese non c'azzecca.
C'azzecca il corso, che però assomiglia molto di più all'italiano e ad
alcune varianti di dialetti sardi che non al francese, francamente.
Post by Shapiro used clothes
Post by Zaz
bravo, vaglielo a spiegare....
Ci sono svariati buoni libri che ti fanno leggere da matricola, al primo
anno di lettere, a spiegare queste cose. Assieme allo Stussi. :-))
eh eh :-)
Post by Shapiro used clothes
Il dialetto regredisce inevitabilmente, e si parla di dialetto; non di
koiné dialettale o di italiano regionale, che sono altra cosa. Il veicolo
espressivo delle culture locali è il dialetto puro e semplice, e questo
idioma si parlava in condizioni e situazioni che non esistono più, sono
uscite dalla vita delle persone; mi viene da dire per fortuna. Dove c'è
una tradizione letteraria dei dialetti, ci si può occupare di quella. Ma
nella pratica quotidiana è destinato ad una sussistenza limitata, nella
migliore delle ipotesi; o alla sopravvivenza come koiné dialettale, cioè
come varietà di interferenza. A meno che non si voglia tornare a
condizioni sociali in cui la gente non si spostava mai dal proprio borgo,
non andava a scuola (le femmine soprattutto), lavava i panni al lavatoio
(vedi altra parentesi), si riforniva di acqua alla fontana (vedi altra
parentesi), portava gli animali al pascolo e si fabbricava ogni strumento
e ogni utensile praticamente da sé, non sapeva o quasi cosa fossero radio
e giornali...come dire, non è che sia una società molto giusta, comoda e
piacevole, fra le altre cose.
concordo, vedi mia annotazione su l'Albero degli zoccoli.
Per fortuna non esistono più quei tempi...
Post by Shapiro used clothes
Non vedo chi si possa considerare oppresso perché le cose sono cambiate.
Probabilmente in Iran e Afaghanistan le donne parlano, soprattutto fra
loro, in modo diverso dagli uomini. Come nella Russia dell'Ottocento (i
ceti subalterni). Come in certi dialetti italiani. E' una componente
sociale da ripristinare?
ARGH
Post by Shapiro used clothes
Vengono a mancare il veneto, il romanesco, il napoletano "autentici"? E'
venuto a mancare il latino; anche il provenzale, che ha espresso una
letteratura altissima e raffinata, non è che sia proprio quello di secoli
fa. Sono scomparse del tutto anche lingue romanze, come il dalmatico, di
una certa importanza.
La pronuncia italiana con una forte (e inelegante) coloritura regionale
non significa proprio nulla, nel contesto proprio del discorso.
oh, meno male che qualcuno è d'accordo :-))))
Der Bildungsphilister
2010-09-25 19:32:33 UTC
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Post by Zaz
e poi c'è il dialetto buonista politically correct in salsa volemose bene e
com'è bello essere sfigati, vedi l'albero degli zoccoli.
Il dialetto come simbolo di una condizione che nella realtà era orrenda, ma
che il regista ci vuol far apparire come quella di un "buon selvaggio".
Belah.
Sei troppo severa, e come si sa sei gravemente allergica al "buonismo" :-)
Il mondo contadino raccontato da Olmi era sicuramente durissimo, ma non
direi che abbia indorato il racconto più di tanto, anzi direi che
proprio la sobrietà con cui lo racconta sia una delle qualità migliori
del film.
Zaz
2010-09-26 09:17:27 UTC
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Post by Der Bildungsphilister
Sei troppo severa, e come si sa sei gravemente allergica al "buonismo" :-)
Il mondo contadino raccontato da Olmi era sicuramente durissimo, ma non
direi che abbia indorato il racconto più di tanto, anzi direi che proprio
la sobrietà con cui lo racconta sia una delle qualità migliori del film.
è vero che è sempre sobrio, ne convengo.
Ma conosco il personaggio, e la sua teoria del "ritrovare le vere radici",
come se nella civiltà contadina di una volta albergasse chissà quale mistica
bontà.
Era una civiltà durissima, fare il contadino era massacrante, non vedo cosa
potesse esserci di bello.
Io, contrariamente a Olmi, sono felice che quella condizione di
semi-schiavitù non esista più, e non riesco a trovarci del bello,
francamente.
Shapiro used clothes
2010-09-26 22:29:53 UTC
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Post by Zaz
se ne imparano però di cose, solo a discutere su una pronuncia....
Se ne imparano a scartabellare sui dizionari, storico-etimologici in
particolare.
Ho controllato sul Cortellazzo-Zolli.
Allora, se la cosa ti incuriosisce la trafila sarebbe:
*quaterna(m) > cazerna > caserne (francese, XVI sec.; indi l'italiano)
la prima forma è latino volgare (cioè parlato) preceduta da asterisco perché
non attestata ma ricostruita in via storico comparativa (è comunque
attendibile perché, come saprai, la ricostruzione storico comparativa è cosa
complessa, e un termine ipotizzato deve soddisfare molteplici requisiti; non
viene ricostruito come comoda). La seconda fase è quella del provenzale.
Il termine significa "ogni quattro", l'acquartieramento era in origine di
quattro soldati.
Post by Zaz
Post by Shapiro used clothes
etimologicamente sì: hypokrites in greco significava attore.
Sì, ed etimologia significa, più o meno, "vero significato" (Zingarelli dice
"intimo").
Il che ci porterebbe a concludere che una buona parte delle parole che
usiamo, le usiamo con un significato improprio. Perché, nel tempo, esistono
anche gli slittamenti semantici. E le caserme ospitano un po' più di quattro
soldati, per esempio.
Questo per dire che la sua mi pare una battuta, ecco.
Post by Zaz
Ma l'esempio era quello di un italiano standard.
Se ci mettiamo l'aggettivo standard, le cose si complicano un tantino.
L'italiano standard, o di uso corrente, secondo alcuni linguisti anche
autorevoli, ospita cose che la Grammatica non consentirebbe, ma che i
parlanti fanno (il che polivalente, la presunta scomparsa del congiuntivo, i
periodi ipotetici con l'indicativo, che peraltro sono di tradizione e si
trovano nella lingua del trecento ma usati a certe condizioni, la riduzione
della flessione nei pronomi obliqui e via dicendo...comprese alcune
semplificazioni fonetiche, come quelle di cui stiamo parlando; andando
proprio nella direzione che dicevamo noi, però, almeno per quest'ultima
caratteristica, cioè sonorizzazione di un buon numero di sibilanti
intervocaliche). Ci sono state gagliarde polemiche. Secondo alcuni esistono
certe varietà e per altri non esistono affatto, ad esempio. In una società
in cui tutti parlano con tutti continuamente è difficile parlare di varietà
distinte. Ci sono competenze diversificate in ragione della situazione di
comunicazione e più o meno curate, quello sì.
Post by Zaz
Oltre agli attori, non saprei chi esattamente (i doppiatori, ovviamente)
prendere a modello.
E loro dovrebbero usare un buon italiano letterario. Soprattutto quando
recitano la traduzione o l'adattamento di un classico.
Quello, scusa se insisto, che si dovrebbe usare in Parlamento, in Tribunale,
nelle aule universitarie, e, perché no, nei telegiornali e nei dibattiti
politici.
Post by Zaz
e poi c'è il dialetto buonista politically correct in salsa volemose bene
e com'è bello essere sfigati, vedi l'albero degli zoccoli.
Il dialetto come simbolo di una condizione che nella realtà era orrenda,
ma che il regista ci vuol far apparire come quella di un "buon selvaggio".
A Olmi capita di dire cose molto meno interessanti dei suoi film. :-)

Oh, non sarebbe il primo. Né la cosa tocca i soli registi. Dovresti sentire
gli attori.
Io citavo Pasolini, sopra. Se dovessimo applicare questa griglia
interpretativa a Pasolini... le cose non sarebbero affatto chiare. Perché il
sentimento di Pasolini per i suoi anti-eroi sottoproletari è tutt'altro che
chiaro, univoco, privo di ambiguità. Ed ha attraversato tutta la sua opera
(cfr i commenti sulla lavorazione dei film girati in Medio Oriente, compresi
i sopraluoghi in Egitto e Israele, che si trovano anche in un paio di
documentari, se ricordo bene); con una bella dose di demagogia irrazionale,
di miti terzomondisti che erano la koiné intellettuale di quegli anni anche
se in effetti non spiegavano nulla. Che poi il suo talento in qualche
modo -per me inconsciamente- superava, perché il suo non è un cinema
facilmente ideologico, anche se dopo tanti anni può fare quell'effetto.
Bisognerebbe ristabilire le proporzioni vedendo le cose veramente
ideologiche di quell'epoca (e il bello è che ce ne sono di esteticamente
rilevanti, come i film di Pontecorvo, da un lato, di Rosi dall'altro), e
allora si vedrebbero i legami di Pasolini con la cultura tardoromantica, con
quanto del decadentismo sopravisse a oltranza nella cultura italiana,
compresa una certa faciloneria, una certa approssimazione nell'avvicinarsi
al linguaggio del cinema; tanto la poesia redime tutto...
Post by Zaz
il bretone invece è una lingua del gruppo del gaelico irlandese.
Indoeuropee, queste, ma antichissime.
Post by Zaz
C'azzecca il corso, che però assomiglia molto di più all'italiano e ad
alcune varianti di dialetti sardi che non al francese, francamente.
E infatti per qualcuno è un idioma romanzo tout court.
Post by Zaz
eh eh :-)
Mi correggo: si leggeva. Con gli ordinamenti attuali non è proprio sempre
così.
Filologia italiana, per esempio, si è spesso ridotto da un anno a un modulo
(mezzo semestre, sei settimane). La parte obbligatoria, intendo.
Non aggiungo altro.

dR
Zaz
2010-09-27 06:55:09 UTC
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Post by Shapiro used clothes
Post by Zaz
se ne imparano però di cose, solo a discutere su una pronuncia....
Se ne imparano a scartabellare sui dizionari, storico-etimologici in
particolare.
Ho controllato sul Cortellazzo-Zolli.
*quaterna(m) > cazerna > caserne (francese, XVI sec.; indi l'italiano)
la prima forma è latino volgare (cioè parlato) preceduta da asterisco
perché non attestata ma ricostruita in via storico comparativa (è comunque
attendibile perché, come saprai, la ricostruzione storico comparativa è
cosa complessa, e un termine ipotizzato deve soddisfare molteplici
requisiti; non viene ricostruito come comoda). La seconda fase è quella
del provenzale.
Il termine significa "ogni quattro", l'acquartieramento era in origine di
quattro soldati.
interessantissimo, davvero.
Quattro soldati....ma pensa un po'.
Post by Shapiro used clothes
Post by Zaz
Post by Shapiro used clothes
etimologicamente sì: hypokrites in greco significava attore.
Sì, ed etimologia significa, più o meno, "vero significato" (Zingarelli
dice "intimo").
Il che ci porterebbe a concludere che una buona parte delle parole che
usiamo, le usiamo con un significato improprio. Perché, nel tempo,
esistono anche gli slittamenti semantici. E le caserme ospitano un po' più
di quattro soldati, per esempio.
Questo per dire che la sua mi pare una battuta, ecco.
sì, però anche polemica :-)))
Post by Shapiro used clothes
Post by Zaz
Ma l'esempio era quello di un italiano standard.
Se ci mettiamo l'aggettivo standard, le cose si complicano un tantino.
standard forse non è l'aggettivo corretto da usare.
Si potrebbe dire "corretto". Anche se suona male, sembra poi che la maggior
parte delle persone usi l'italiano scorretto (cosa che in effetti un po'
accade)
Post by Shapiro used clothes
L'italiano standard, o di uso corrente, secondo alcuni linguisti anche
autorevoli, ospita cose che la Grammatica non consentirebbe, ma che i
parlanti fanno (il che polivalente, la presunta scomparsa del congiuntivo,
orrore
Post by Shapiro used clothes
i periodi ipotetici con l'indicativo,
altro orrore
Post by Shapiro used clothes
che peraltro sono di tradizione e si trovano nella lingua del trecento ma
usati a certe condizioni, la riduzione della flessione nei pronomi obliqui
e via dicendo...comprese alcune semplificazioni fonetiche, come quelle di
cui stiamo parlando; andando proprio nella direzione che dicevamo noi,
però, almeno per quest'ultima caratteristica, cioè sonorizzazione di un
buon numero di sibilanti intervocaliche). Ci sono state gagliarde
polemiche. Secondo alcuni esistono certe varietà e per altri non esistono
affatto, ad esempio. In una società in cui tutti parlano con tutti
continuamente è difficile parlare di varietà distinte. Ci sono competenze
diversificate in ragione della situazione di comunicazione e più o meno
curate, quello sì.
beh, certo.
Tuttavia anche il linguaggio parlato richiederebbe un minimo di correttezza.
Diciamo pure che tutte le lingue hanno subito un po' la stessa sorte,
tuttavia con alcune varianti.
Il tedesco tende a semplificarsi sempre più, e ad abbandonare l'uso di
subordinate che è uno dei suoi marchi di fabbrica...:-)
Anche l'uso del congiuntivo tende a sparire. Meno aggredito appare il
francese, nel quale l'uso del congiuntivo è su per giù identico a quello
dell'italiano, ma resiste abbastanza gagliardamente. Mentre l'ortografia,
che è sempre stato lo scoglio maggiore di quella lingua, sta degenerando in
modo veramente preoccupante. Basta dare un'occhiata al web. Non c'è una
pagina, fatto salvo quelle dei quotidiani, che non riporti un errore di
ortografia. A volte persino sui quotidiani ne scappa uno.
Quello che mi interessa qui notare, è che si rischia un'involuzione: il
pericolo è di tornare a una situazione ottocentesca, dove l'uso appropriato
della lingua (e la corretta ortografia, nel caso francese) diventano
l'appannaggio di classi privilegiate, o perlomeno colte. Questo significa
che la scuola ha fallito miseramente, visto che l'istruzione oggi è gratuita
e obbligatoria per tutti, almeno nei paesi citati.
Ma imho ci si avvicina sempre di più a una situazione come quella descritta.
In parole povere, si tratta dell'analfabetismo di ritorno.
(ovviamente qui non stiamo parlando dei problemi di pronuncia, dai quali
siamo innocentemente partiti).
Si potrà presto discriminare in base all'uso della lingua. In Francia una
volta esisteva la figura dello "scriba" professionale. Era un signore al
quale la gente comune si rivolgeva per scrivere all'amministrazione (o
comunque quando doveva comunicare con qualche autorità). Costui, per poche
lire, garantiva una lettera corretta e soprattutto priva di errori di
ortografia.
Andiamo avanti così e tornerà sul mercato questa figura dickensiana....
Post by Shapiro used clothes
Post by Zaz
Oltre agli attori, non saprei chi esattamente (i doppiatori, ovviamente)
prendere a modello.
E loro dovrebbero usare un buon italiano letterario. Soprattutto quando
recitano la traduzione o l'adattamento di un classico.
Quello, scusa se insisto, che si dovrebbe usare in Parlamento, in
Tribunale, nelle aule universitarie, e, perché no, nei telegiornali e nei
dibattiti politici.
perfettamente d'accordo.
Anche qui, a me sembra che il livello sia parecchio degenerato.
I vecchi democristiani mi sembra parlassero assai più correttamente di
questi bifolchi che circolano in PArlamento oggi.
Post by Shapiro used clothes
Post by Zaz
e poi c'è il dialetto buonista politically correct in salsa volemose bene
e com'è bello essere sfigati, vedi l'albero degli zoccoli.
Il dialetto come simbolo di una condizione che nella realtà era orrenda,
ma che il regista ci vuol far apparire come quella di un "buon selvaggio".
A Olmi capita di dire cose molto meno interessanti dei suoi film. :-)
sì, davvero.
Post by Shapiro used clothes
Oh, non sarebbe il primo. Né la cosa tocca i soli registi. Dovresti
sentire gli attori.
Io citavo Pasolini, sopra. Se dovessimo applicare questa griglia
interpretativa a Pasolini... le cose non sarebbero affatto chiare. Perché
il sentimento di Pasolini per i suoi anti-eroi sottoproletari è tutt'altro
che chiaro, univoco, privo di ambiguità. Ed ha attraversato tutta la sua
opera (cfr i commenti sulla lavorazione dei film girati in Medio Oriente,
compresi i sopraluoghi in Egitto e Israele, che si trovano anche in un
paio di documentari, se ricordo bene); con una bella dose di demagogia
irrazionale, di miti terzomondisti che erano la koiné intellettuale di
quegli anni anche se in effetti non spiegavano nulla. Che poi il suo
talento in qualche modo -per me inconsciamente- superava, perché il suo
non è un cinema facilmente ideologico, anche se dopo tanti anni può fare
quell'effetto. Bisognerebbe ristabilire le proporzioni vedendo le cose
veramente ideologiche di quell'epoca (e il bello è che ce ne sono di
esteticamente rilevanti, come i film di Pontecorvo, da un lato, di Rosi
dall'altro), e allora si vedrebbero i legami di Pasolini con la cultura
tardoromantica, con quanto del decadentismo sopravisse a oltranza nella
cultura italiana, compresa una certa faciloneria, una certa
approssimazione nell'avvicinarsi al linguaggio del cinema; tanto la poesia
redime tutto...
sì, hai ragione. Infatti c'è sempre un qualcosa di fastidioso, e ora che
leggo quanto scrivi capisco meglio cos'è...:-)
Almeno nel mio caso personale.
Post by Shapiro used clothes
Mi correggo: si leggeva. Con gli ordinamenti attuali non è proprio sempre
così.
Filologia italiana, per esempio, si è spesso ridotto da un anno a un
modulo (mezzo semestre, sei settimane). La parte obbligatoria, intendo.
Non aggiungo altro.
eh. Andiamo con l'analfabetismo di ritorno?
Antero Petomainen
2010-09-27 08:42:20 UTC
Permalink
Chioso a caso.
Post by Zaz
Il tedesco tende a semplificarsi sempre più, e ad abbandonare l'uso di
subordinate che è uno dei suoi marchi di fabbrica...:-)
Ovviamente questa è colpa di noi stranieri che rendiamo "stupida" la
Germania. Così sostiene Sarrazin, almeno.

Ora scusate, che devo togliermi un cono gelato dalla narice destra.
Post by Zaz
Anche l'uso del congiuntivo tende a sparire.
Ok, ma qui la colpa è degli stessi tedeschi. L'uso corretto del
Konjunktiv I e II è talmente complicato che non lo conoscono neppure i
professori universitari di facoltà diverse da quelle di lettere. Se si
fanno una grammatica così complicata che non riescono a padroneggiarla
loro stessi nonostante il loro noto amore per le cose complesse (i
tedeschi hanno sempre avuto un'estetica basata sulla quasi-identità di
bellezza e complessità)... chi è causa del proprio mal pianga se
stesso, insomma.
Post by Zaz
Mentre l'ortografia, che è sempre stato lo scoglio maggiore di quella
lingua, sta degenerando in modo veramente preoccupante. Basta dare
un'occhiata al web. Non c'è una pagina, fatto salvo quelle dei
quotidiani, che non riporti un errore di ortografia.
Due professori di matematica hanno scritto un articolo sulle lingue
francesi e inglesi. Si fa un grafo i cui nodi sono tutte le possibili
parole del dizionario francese (risp. inglese), e sono collegati nel
caso esista un modo alternativo di scriverle tale che esistano
pronunzie alternative di queste grafie che sono foneticamente
identiche. Il grafo è in entrambi i casi connesso. In parole povere
trattasi di una dimostrazione matematica che in francese "puoi scrivere
quello che vuoi e pronunciarlo come vuoi" non è poi così distante dalla
realtà (credo al massimo 9 passi dalla realtà, in quel grafo). E in
inglese è sostanzialmente lo stesso: puoi scrivere "ghoti" e
pronunciare "fish".
Post by Zaz
Post by Shapiro used clothes
E loro dovrebbero usare un buon italiano letterario. Soprattutto quando
recitano la traduzione o l'adattamento di un classico.
Quello, scusa se insisto, che si dovrebbe usare in Parlamento, in
Tribunale, nelle aule universitarie, e, perché no, nei telegiornali e
nei dibattiti politici.
perfettamente d'accordo.
Anche qui, a me sembra che il livello sia parecchio degenerato.
I vecchi democristiani mi sembra parlassero assai più correttamente di
questi bifolchi che circolano in PArlamento oggi.
Oh si. La classe politica attuale è formata in gran parte da
analfabeti. Del resto, è formata da imprenditori che si sono fatti da
se (con i soldi della mafia), da escort e veline...

Se uno confronta anche trasmissioni televisive senza pretese come "Chi
vuol diventare Milionario" tra Germania e Italia, nota una differenza
non da poco. Gerri Scotti, che pur nel panorama televisivo italiano
sembra un membro dell'accademia della crusca, non si può certo dire che
sia ineccepibile. Al contrario, Günther Jauch è una persona di grande
cultura.
Post by Zaz
Post by Shapiro used clothes
Mi correggo: si leggeva. Con gli ordinamenti attuali non è proprio sempre così.
Filologia italiana, per esempio, si è spesso ridotto da un anno a un
modulo (mezzo semestre, sei settimane). La parte obbligatoria, intendo.
Non aggiungo altro.
eh. Andiamo con l'analfabetismo di ritorno?
Io speriamo che me la cavo.


Antero Petomainen
Zaz
2010-09-27 09:35:45 UTC
Permalink
Post by Antero Petomainen
Chioso a caso.
Post by Zaz
Il tedesco tende a semplificarsi sempre più, e ad abbandonare l'uso di
subordinate che è uno dei suoi marchi di fabbrica...:-)
Ovviamente questa è colpa di noi stranieri che rendiamo "stupida" la
Germania. Così sostiene Sarrazin, almeno.
geneticamente stupidi. Così dice. Soprattutto i turchi.
Post by Antero Petomainen
Ora scusate, che devo togliermi un cono gelato dalla narice destra.
ghhh, urgh, ggggg
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Anche l'uso del congiuntivo tende a sparire.
Ok, ma qui la colpa è degli stessi tedeschi. L'uso corretto del
Konjunktiv I e II è talmente complicato che non lo conoscono neppure i
professori universitari di facoltà diverse da quelle di lettere. Se si
fanno una grammatica così complicata che non riescono a padroneggiarla
loro stessi nonostante il loro noto amore per le cose complesse (i
tedeschi hanno sempre avuto un'estetica basata sulla quasi-identità di
bellezza e complessità)... chi è causa del proprio mal pianga se stesso,
insomma.
mah. Mi dicono che il finlandese sia oltremodo complesso, eppure tutti i
finlandesi lo parlano correttamente. C'è da aggiungere però che la Finlandia
è prima al mondo per il livello scolastico....qualcosa vuol dire.
Post by Antero Petomainen
Due professori di matematica hanno scritto un articolo sulle lingue
francesi e inglesi. Si fa un grafo i cui nodi sono tutte le possibili
parole del dizionario francese (risp. inglese), e sono collegati nel caso
esista un modo alternativo di scriverle tale che esistano pronunzie
alternative di queste grafie che sono foneticamente identiche. Il grafo è
in entrambi i casi connesso. In parole povere trattasi di una
dimostrazione matematica che in francese "puoi scrivere quello che vuoi e
pronunciarlo come vuoi" non è poi così distante dalla realtà (credo al
massimo 9 passi dalla realtà, in quel grafo). E in inglese è
sostanzialmente lo stesso: puoi scrivere "ghoti" e pronunciare "fish".
sì, ma mentre gli inglesi hanno questi problemi (di ignoranza di una parola
scritta se non la conosci prima) sostanzialmente coi nomi propri e di luogo
(perché francamente, credo che tutti gli anglofoni scrivano fish e dish
correttamente), in francese questo non vale.
Qualsiasi parola può avere quattro o cinque grafie diverse, altrettanto
corrette. Per sapere come si scrive devi conoscerla. E poi c'è il problema
degli accenti, che in inglese non esiste. Problema non da poco.
I giapponesi hanno lo stesso identico problema (per motivi diversi:
complessità dell'uso di tre diversi alfabeti) ma imparano a scuola a
scrivere.
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
perfettamente d'accordo.
Anche qui, a me sembra che il livello sia parecchio degenerato.
I vecchi democristiani mi sembra parlassero assai più correttamente di
questi bifolchi che circolano in PArlamento oggi.
Oh si. La classe politica attuale è formata in gran parte da analfabeti.
Del resto, è formata da imprenditori che si sono fatti da se (con i soldi
della mafia), da escort e veline...
e da scimmioni cerebrolesi (Bossi)
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
eh. Andiamo con l'analfabetismo di ritorno?
Io speriamo che me la cavo.
ghhh, bau, miao
Antero Petomainen
2010-09-27 20:01:04 UTC
Permalink
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Chioso a caso.
Ovviamente questa è colpa di noi stranieri che rendiamo "stupida" la
Germania. Così sostiene Sarrazin, almeno.
geneticamente stupidi. Così dice. Soprattutto i turchi.
Che hanno un gene in comune con gli ebrei, eh, ma almeno gli ebrei sono
più operosi e quindi sanno fare bene gli affari. Sempre Sarrazin,
questo.
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Ora scusate, che devo togliermi un cono gelato dalla narice destra.
ghhh, urgh, ggggg
Fa male. È ancora li, e non so come ci sia finito.
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Anche l'uso del congiuntivo tende a sparire.
Ok, ma qui la colpa è degli stessi tedeschi. L'uso corretto del
Konjunktiv I e II è talmente complicato che non lo conoscono neppure i
professori universitari di facoltà diverse da quelle di lettere. Se si
fanno una grammatica così complicata che non riescono a padroneggiarla
loro stessi nonostante il loro noto amore per le cose complesse (i
tedeschi hanno sempre avuto un'estetica basata sulla quasi-identità di
bellezza e complessità)... chi è causa del proprio mal pianga se
stesso, insomma.
mah. Mi dicono che il finlandese sia oltremodo complesso, eppure tutti
i finlandesi lo parlano correttamente. C'è da aggiungere però che la
Finlandia è prima al mondo per il livello scolastico....qualcosa vuol
dire.
La scusa degli italiani, me la dicono in tanti "ma noi abbiamo un buon
clima, stiamo all'aperto a goderci il sole, loro invece non possono
fare altro che stare al chiuso". Non è vero, i finlandesi come è noto
vagano per i boschi per farsi catturare da gruppi di ricerca che ne
vogliono controllare la dentatura, come ci informa la tv. Così almeno
credono gli italiani. Intanto snocciolano compositori, direttori,
scrittori, direttori, architetti, oh si, architetti e tutti
cazzutissimi a non finire.

La loro grammatica è infame. Peggio che fare studi talmudici. Un solo
genere, 21 o 22 casi, come l'essivo, l'inessivo, e ci mancano solo
l'ablatico, il gualivo e il balivo. Almeno QUATTRO forme
dell'infinito. Il "carattere potenziale" dei verbi attivi, passivi,
deponenti, semideponenti, decadenti e perversi. Koirat olivat
huoneessa, cara, non dimenticare, specialmente se huoneet olivat suuria.

E poi è fottutamente agglutinante. Il tutto complicato dall'armonia
vocalica. Capace di sfornare pitoni lessicali come

lentokonesuihkuturbiinimoottoriapumekaanikkoaliupseerioppilas

Sergente maggiore del genio militare specializzato in motori a reazione
di aviogetti

o qualcosa del genere. Parola effettivamente in uso nelle forze armate,
non sto scherzando.

Io ci avevo provato ad imparare qualcosina del finlandese. Ci ho
rinunciato, l'alternativa era il suicidio. Ora mi accontento di sapere
a memoria qualche testo che Sibelius ha messo in musica (tipo "Olipa
impi, ilman tyttö, / Kave Luonnotar korea, / Ouostui elämätään, / Aina
yksin ollessansa, / Avaroilla autioilla." dovresti sentirmi mentre la
canto. Fa venire i brividi, anche se non proprio come intendeva
Sibelius).
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
perfettamente d'accordo.
Anche qui, a me sembra che il livello sia parecchio degenerato.
I vecchi democristiani mi sembra parlassero assai più correttamente di
questi bifolchi che circolano in PArlamento oggi.
Oh si. La classe politica attuale è formata in gran parte da
analfabeti. Del resto, è formata da imprenditori che si sono fatti da
se (con i soldi della mafia), da escort e veline...
e da scimmioni cerebrolesi (Bossi)
Il Senatùr replica al leader di Confindustria: «È facile parlare».
Evidentemente si sta riprendendo bene.
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
eh. Andiamo con l'analfabetismo di ritorno?
Io speriamo che me la cavo.
ghhh, bau, miao
Schland!

Antero Petomainen
Zaz
2010-09-27 20:11:32 UTC
Permalink
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
geneticamente stupidi. Così dice. Soprattutto i turchi.
Che hanno un gene in comune con gli ebrei, eh, ma almeno gli ebrei sono
più operosi e quindi sanno fare bene gli affari. Sempre Sarrazin, questo.
ah ma basta guardarlo in faccia. Mi è anche toccato seguire i dibattiti alla
tv tedesca (impostami dal marito....)
Affanculo è stato però mandato molto bene sia da una turca che da un ebreo,
una sera...
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Ora scusate, che devo togliermi un cono gelato dalla narice destra.
ghhh, urgh, ggggg
Fa male. È ancora li, e non so come ci sia finito.
prova a scendere dall'albero, magari ti si sfila
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Anche l'uso del congiuntivo tende a sparire.
Ok, ma qui la colpa è degli stessi tedeschi. L'uso corretto del
Konjunktiv I e II è talmente complicato che non lo conoscono neppure i
professori universitari di facoltà diverse da quelle di lettere. Se si
fanno una grammatica così complicata che non riescono a padroneggiarla
loro stessi nonostante il loro noto amore per le cose complesse (i
tedeschi hanno sempre avuto un'estetica basata sulla quasi-identità di
bellezza e complessità)... chi è causa del proprio mal pianga se stesso,
insomma.
mah. Mi dicono che il finlandese sia oltremodo complesso, eppure tutti i
finlandesi lo parlano correttamente. C'è da aggiungere però che la
Finlandia è prima al mondo per il livello scolastico....qualcosa vuol
dire.
La scusa degli italiani, me la dicono in tanti "ma noi abbiamo un buon
clima, stiamo all'aperto a goderci il sole, loro invece non possono fare
altro che stare al chiuso". Non è vero, i finlandesi come è noto vagano
per i boschi per farsi catturare da gruppi di ricerca che ne vogliono
controllare la dentatura, come ci informa la tv.
ROTFL hahahah sì quella pubblicità demenziale!!!!
Post by Antero Petomainen
Così almeno credono gli italiani. Intanto snocciolano compositori,
direttori, scrittori, direttori, architetti, oh si, architetti e tutti
cazzutissimi a non finire.
eh, già
Ma noi, sai, c'abbiamo la *fantasia*. Vuoi mettere????
Post by Antero Petomainen
La loro grammatica è infame. Peggio che fare studi talmudici. Un solo
genere, 21 o 22 casi, come l'essivo, l'inessivo, e ci mancano solo
l'ablatico, il gualivo e il balivo.
LOL, avevo sentito infatti una cosa del genere. Ma come diavolo fanno????
Post by Antero Petomainen
Almeno QUATTRO forme dell'infinito.
cosa cosa???
Post by Antero Petomainen
Il "carattere potenziale" dei verbi attivi, passivi, deponenti,
semideponenti, decadenti e perversi.
e bacati :-)))
Post by Antero Petomainen
Koirat olivat huoneessa, cara, non dimenticare, specialmente se huoneet
olivat suuria.
dica dica, caro
iksi kaksi, la mia conoscenza lì si ferma.
Post by Antero Petomainen
E poi è fottutamente agglutinante. Il tutto complicato dall'armonia
vocalica. Capace di sfornare pitoni lessicali come
lentokonesuihkuturbiinimoottoriapumekaanikkoaliupseerioppilas
cioè??????????????????????
Post by Antero Petomainen
Sergente maggiore del genio militare specializzato in motori a reazione di
aviogetti
ROTFL ma è peggio del tedesco, io che pensavo che più perverso del tedesco
non ci fosse! Ho scoperto di peggio. Evviva. Finalmente i tedeschi non sono
il peggio in qualche cosa!
Post by Antero Petomainen
o qualcosa del genere. Parola effettivamente in uso nelle forze armate,
non sto scherzando.
dal che si evince che fare il militare in Finlandia è diverso che in tutto
il resto del mondo. Devi avere un QI almeno superiore a 14.
Nel resto del mondo se è superiore a 12 il militare non lo riesci a fare.
Post by Antero Petomainen
Io ci avevo provato ad imparare qualcosina del finlandese. Ci ho
rinunciato, l'alternativa era il suicidio.
t'è rimasto il nick (che vuol dire, poi?)
Post by Antero Petomainen
Ora mi accontento di sapere a memoria qualche testo che Sibelius ha messo
in musica (tipo "Olipa impi, ilman tyttö, / Kave Luonnotar korea, / Ouostui
elämätään, / Aina yksin ollessansa, / Avaroilla autioilla." dovresti
sentirmi mentre la canto. Fa venire i brividi, anche se non proprio come
intendeva Sibelius).
spero tu non la canti al tuo bambino.
Se lo fai, comincio a mettere da parte i soldini per pagargli l'analista da
grande.
Post by Antero Petomainen
Il Senatùr replica al leader di Confindustria: «È facile parlare».
beh, per lui nemmeno quello.
Post by Antero Petomainen
Evidentemente si sta riprendendo bene.
magari il trota gli canta delle canzoncine padane rigeneranti
Post by Antero Petomainen
Schland!
ARGH, NO!
Antero Petomainen
2010-09-27 21:00:11 UTC
Permalink
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
geneticamente stupidi. Così dice. Soprattutto i turchi.
Che hanno un gene in comune con gli ebrei, eh, ma almeno gli ebrei sono
più operosi e quindi sanno fare bene gli affari. Sempre Sarrazin, questo.
ah ma basta guardarlo in faccia. Mi è anche toccato seguire i dibattiti
alla tv tedesca (impostami dal marito....)
Schadenfreude, si chiama.
Post by Zaz
Affanculo è stato però mandato molto bene sia da una turca che da un
ebreo, una sera...
I soliti stranieri che attaccano i tedeschi.
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Ora scusate, che devo togliermi un cono gelato dalla narice destra.
ghhh, urgh, ggggg
Fa male. È ancora li, e non so come ci sia finito.
prova a scendere dall'albero, magari ti si sfila
Cosa, l'albero? Da dove?
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Così almeno credono gli italiani. Intanto snocciolano compositori,
direttori, scrittori, direttori, architetti, oh si, architetti e tutti
cazzutissimi a non finire.
eh, già
Ma noi, sai, c'abbiamo la *fantasia*. Vuoi mettere????
Mettere cosa? L'albero? Il cono gelato?
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
La loro grammatica è infame. Peggio che fare studi talmudici. Un solo
genere, 21 o 22 casi, come l'essivo, l'inessivo, e ci mancano solo
l'ablatico, il gualivo e il balivo.
LOL, avevo sentito infatti una cosa del genere. Ma come diavolo fanno????
Alla fine non credo che sia più difficile dell'uso delle preposizioni
in tedesco con i vari casi. Ormai credo di essere restato solo io nel
mio dipartimento ad usare il genitivo con wegen. Dico pure
"meinetwegen, ihretwegen" quando qui ormai le persone di cultura
(matematici, come i musicisti, capirai che cultura che hanno di solito)
dicono "wegen mir, wegen ihr" e per strada qui nel Pott si sente "wegen
mich". Insomma, cose che si possono anche dimenticare. Il finlandese
ha pochissime preposizioni. Hanno sei declinazioni, ma prima di urlare
dall'orrore, devi sapere che hanno pochissimi verbi irregolari. E meno
tempi di italiano, francese, spagnolo, o tedesco. Anche se hanno CINQUE
infiniti.

Si, cinque.

Il problema, per me, del finlandese, é il lessico. Non hai appigli.
Praticamente solo i nomi vengono dal latino e dal sassone, grazie alla
cristianizzazione forzata (legge dell'ammore: convertiti o ti
impaliamo). Tutto il resto è meravigliosamente astratto.

On lähes mahdotonta löytää indoeurooppalaista juurta suomen kieltä!

Mahdotonta per "impossibile". Non é stupendo?

Mahdotonta. È una lingua mahdotonta.
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Almeno QUATTRO forme dell'infinito.
cosa cosa???
Sono cinque, ho ricontrollato nella grammatica. Uno è desueto però.
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Il "carattere potenziale" dei verbi attivi, passivi, deponenti,
semideponenti, decadenti e perversi.
e bacati :-)))
Post by Antero Petomainen
Koirat olivat huoneessa, cara, non dimenticare, specialmente se huoneet
olivat suuria.
dica dica, caro
iksi kaksi, la mia conoscenza lì si ferma.
kolme, nejiä... mai riuscito ad impararli.
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
E poi è fottutamente agglutinante. Il tutto complicato dall'armonia
vocalica. Capace di sfornare pitoni lessicali come
lentokonesuihkuturbiinimoottoriapumekaanikkoaliupseerioppilas
cioè??????????????????????
Post by Antero Petomainen
Sergente maggiore del genio militare specializzato in motori a reazione
di aviogetti
ROTFL ma è peggio del tedesco, io che pensavo che più perverso del
tedesco non ci fosse! Ho scoperto di peggio. Evviva. Finalmente i
tedeschi non sono il peggio in qualche cosa!
Il finlandese è più perverso del tedesco.

Hanno anche delle parole come kokkokokokokokkokokkokkokokokko, e a
seconda di dove metti le doppie k il significato cambia totalmente.
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
o qualcosa del genere. Parola effettivamente in uso nelle forze armate,
non sto scherzando.
dal che si evince che fare il militare in Finlandia è diverso che in
tutto il resto del mondo. Devi avere un QI almeno superiore a 14. Nel
resto del mondo se è superiore a 12 il militare non lo riesci a fare.
Plausibile. Scherzi a parte, negli usa in alcune contee fanno davvero
un test di intelligenza a chi si vuole arruolare nella polizia e se è
troppo alto ti scartano...
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Io ci avevo provato ad imparare qualcosina del finlandese. Ci ho
rinunciato, l'alternativa era il suicidio.
t'è rimasto il nick (che vuol dire, poi?)
Ispirato ad Antenore la Bestia, in vaga traduzione finnica. Antero
Vipunen, eroe della mitologia finlandese, un gigante deceduto,
protettore della magia e del sapere. Petomainen vuol dire "il
bestiale", e ovviamente ha anche un sapore, diciamo, un poco borlotto.
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Ora mi accontento di sapere a memoria qualche testo che Sibelius ha
messo in musica (tipo "Olipa impi, ilman tyttö, / Kave Luonnotar korea,
/ Ouostui elämätään, / Aina yksin ollessansa, / Avaroilla autioilla."
dovresti sentirmi mentre la canto. Fa venire i brividi, anche se non
proprio come intendeva Sibelius).
spero tu non la canti al tuo bambino.
Gli piace da matti, ma preferisce Skogsrået (gli canto la melodia con
parole "quanto carino `´questo bambino si chiama leonardino il nostro
fagottino").

Mozart di solito lo fa arrabbiare, ma gli è piaciuto (senza esagerare)
il concerto per clarinetto. Mahler lo rende nervoso (ma è normale che
Mahler renda nervosi). Gli è piaciuto Castiglioni, Schubert, gli piace
molto Reich (ululava di gioia durante la Musica per 18 musicisti) e
anche alcuni pezzi pianistici di Chopin (in piccole dosi).

Quando improvviso cose minimaliste allo xilofono sta per delle mezz'ore
ipnotizzato ad ascoltarmi.
Post by Zaz
Se lo fai, comincio a mettere da parte i soldini per pagargli
l'analista da grande.
Ottimo.

Antero Petomainen
Giuseppe Sottotetti
2010-09-28 06:05:34 UTC
Permalink
Petomainen vuol dire "il bestiale",
Ai finlandesi deve piacere il doppio senso (guarda il mare). Io sono
stato in Finlandia sei anni fa e mi sono reso conto di essere
linguisticamente in un altro mondo (tanto che mi riducevo a seguire il
televideo e i tg sottotitolati della tv svedese). Ho imparato giusto
ravintola, kavila, kakkao e keskusta. Il suono del finlandese è
straordinariamente bello. Vero per altro che ho imparato nel tempo ad
apprezzare la musicalità di ogni lingua. Io riesco ad assimilare le
lingue molto in fretta e mi mimetizzo rapidamente come uno Zelig. Sulla
grammatica tedesca sono di un'ignoranza badiale, però me la cavo bene
con la pronuncia e quindi c'è chi arriva a dire che il mio tedesco è
davvero eccellente. Un amico sostiene che è proprio la mia musicalità
innata (sic!) a consentirmi di muovermi tanto bene con le lingue. E
sarebbe forse interessante in un ng di musica classica, verificare se
davvero esiste un rapporto tra amore per la musica ed abilità linguistica.
--
Giuseppe Sottotetti
***@alice.it
http://SottotettiGiuseppe.ilcannocchiale.it/
http://betasom.blogspot.com/
cap
2010-09-28 06:39:15 UTC
Permalink
sono stato in Finlandia sei anni fa e mi sono reso conto
di essere linguisticamente in un altro mondo
Spero che conosciate tutti il racconto di Robert Sheckley intitolato
_Shall We have a Little Talk?_ -- nella traduzione italiana _Mun
mun_.
:)))
Zaz
2010-09-28 08:52:00 UTC
Permalink
Petomainen vuol dire "il bestiale",
Ai finlandesi deve piacere il doppio senso (guarda il mare). Io sono stato
in Finlandia sei anni fa e mi sono reso conto di essere linguisticamente
in un altro mondo (tanto che mi riducevo a seguire il televideo e i tg
sottotitolati della tv svedese). Ho imparato giusto ravintola, kavila,
kakkao e keskusta. Il suono del finlandese è straordinariamente bello.
Vero per altro che ho imparato nel tempo ad apprezzare la musicalità di
ogni lingua. Io riesco ad assimilare le lingue molto in fretta e mi
mimetizzo rapidamente come uno Zelig. Sulla grammatica tedesca sono di
un'ignoranza badiale, però me la cavo bene con la pronuncia e quindi c'è
chi arriva a dire che il mio tedesco è davvero eccellente. Un amico
sostiene che è proprio la mia musicalità innata (sic!) a consentirmi di
muovermi tanto bene con le lingue. E sarebbe forse interessante in un ng
di musica classica, verificare se davvero esiste un rapporto tra amore per
la musica ed abilità linguistica.
sì, sono convinta che un buon orecchio sia indispensabile sia per la musica
che per la pronuncia delle lingue, è vero.
Antero Petomainen
2010-09-28 10:18:14 UTC
Permalink
Post by Giuseppe Sottotetti
Petomainen vuol dire "il bestiale",
Ai finlandesi deve piacere il doppio senso (guarda il mare). Io sono
stato in Finlandia sei anni fa e mi sono reso conto di essere
linguisticamente in un altro mondo (tanto che mi riducevo a seguire il
televideo e i tg sottotitolati della tv svedese). Ho imparato giusto
ravintola, kavila, kakkao e keskusta. Il suono del finlandese è
straordinariamente bello.
Infatti io mi guardo i film di Kaurismäki in lingua originale
(sottotitolati :-)
Post by Giuseppe Sottotetti
Vero per altro che ho imparato nel tempo ad apprezzare la musicalità di
ogni lingua. Io riesco ad assimilare le lingue molto in fretta e mi
mimetizzo rapidamente come uno Zelig. Sulla grammatica tedesca sono di
un'ignoranza badiale, però me la cavo bene con la pronuncia e quindi
c'è chi arriva a dire che il mio tedesco è davvero eccellente. Un amico
sostiene che è proprio la mia musicalità innata (sic!) a consentirmi di
muovermi tanto bene con le lingue. E sarebbe forse interessante in un
ng di musica classica, verificare se davvero esiste un rapporto tra
amore per la musica ed abilità linguistica.
Può darsi... se leggo testi in finlandese persino i nativi non riescono
a credere che io non sappia la lingua e si convincono che io menta
loro. Mentre, oggettivamente, non ci capisco una cippa.

Antero Petomainen
Federico Spano`
2010-09-28 14:25:52 UTC
Permalink
On Tue, 28 Sep 2010 08:05:34 +0200, Giuseppe Sottotetti
Post by Giuseppe Sottotetti
verificare se
davvero esiste un rapporto tra amore per la musica ed abilità linguistica.
nel mio caso sì, non ho mai fatto miracoli nell'apprendimento delle
lingue ma assimilo immediatamente la cantilena, con conseguenze
imbarazzanti quando sono stato in Austria.

--
Federico Spano`
cap
2010-09-28 06:42:33 UTC
Permalink
ma è normale che Mahler renda nervosi
GIA' >-[

(A questo punto dovrebbe entrare in scena Steve Martin che grida come
un ossesso "Das Lied von der Erde! Das Lied von der Erde!" e tenta di
strangolare Rachel Ward...)
Zaz
2010-09-28 08:51:02 UTC
Permalink
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
ah ma basta guardarlo in faccia. Mi è anche toccato seguire i dibattiti
alla tv tedesca (impostami dal marito....)
Schadenfreude, si chiama.
sì, è una cosa orribile
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
LOL, avevo sentito infatti una cosa del genere. Ma come diavolo fanno????
Alla fine non credo che sia più difficile dell'uso delle preposizioni in
tedesco con i vari casi. Ormai credo di essere restato solo io nel mio
dipartimento ad usare il genitivo con wegen. Dico pure "meinetwegen,
ihretwegen" quando qui ormai le persone di cultura (matematici, come i
musicisti, capirai che cultura che hanno di solito) dicono "wegen mir,
wegen ihr"
anch'io dico meinetwegen.
Siamo completamente out, delle vecchie baracche da rottamazione, caro mio
Post by Antero Petomainen
e per strada qui nel Pott si sente "wegen mich". Insomma, cose che si
possono anche dimenticare. Il finlandese ha pochissime preposizioni.
Hanno sei declinazioni, ma prima di urlare dall'orrore, devi sapere che
hanno pochissimi verbi irregolari. E meno tempi di italiano, francese,
spagnolo, o tedesco. Anche se hanno CINQUE infiniti.
ma scusa, a cosa corrispondono? Cioè, un infinitivo è infinitivo. Non
capisco l'eventuale differenza fra l'infinitivo uno e il due, per non
paralre del cinque
Post by Antero Petomainen
Il problema, per me, del finlandese, é il lessico. Non hai appigli.
beh, come l'ungherese e l'ebraico
dopo un po' ti abitui
Post by Antero Petomainen
Praticamente solo i nomi vengono dal latino e dal sassone, grazie alla
cristianizzazione forzata (legge dell'ammore: convertiti o ti impaliamo).
Tutto il resto è meravigliosamente astratto.
On lähes mahdotonta löytää indoeurooppalaista juurta suomen kieltä!
Mahdotonta per "impossibile". Non é stupendo?
bellissimo!
In ebraico si dice "ee efshar". Fico, eh?
Post by Antero Petomainen
Mahdotonta. È una lingua mahdotonta.
:-)
Post by Antero Petomainen
Hanno anche delle parole come kokkokokokokokkokokkokkokokokko, e a seconda
di dove metti le doppie k il significato cambia totalmente.
ma dai, non è possibile...
Post by Antero Petomainen
Plausibile. Scherzi a parte, negli usa in alcune contee fanno davvero un
test di intelligenza a chi si vuole arruolare nella polizia e se è troppo
alto ti scartano...
ah ecco, mi pareva...
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
t'è rimasto il nick (che vuol dire, poi?)
Ispirato ad Antenore la Bestia, in vaga traduzione finnica. Antero
Vipunen, eroe della mitologia finlandese, un gigante deceduto, protettore
della magia e del sapere. Petomainen vuol dire "il bestiale", e
ovviamente ha anche un sapore, diciamo, un poco borlotto.
:-) carino
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
spero tu non la canti al tuo bambino.
Gli piace da matti, ma preferisce Skogsrået (gli canto la melodia con
parole "quanto carino `Žquesto bambino si chiama leonardino il nostro
fagottino").
che raffinatezza...
Post by Antero Petomainen
Mozart di solito lo fa arrabbiare, ma gli è piaciuto (senza esagerare) il
concerto per clarinetto. Mahler lo rende nervoso (ma è normale che Mahler
renda nervosi). Gli è piaciuto Castiglioni,
ha già dei problemi. Così piccolo....
Post by Antero Petomainen
Schubert, gli piace molto Reich (ululava di gioia durante la Musica per 18
musicisti) e anche alcuni pezzi pianistici di Chopin (in piccole dosi).
Quando improvviso cose minimaliste allo xilofono sta per delle mezz'ore
ipnotizzato ad ascoltarmi.
sì, ha dei problemi seri...
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Se lo fai, comincio a mettere da parte i soldini per pagargli l'analista
da grande.
Ottimo.
Stai attento. Sai, quelle pagine di cronaca che si leggono goni tanto sui
giornali di provincia: "Uccide il padre a roncolate: l'aveva obbligato ad
ascoltare improvvisazioni allo xilofono per 18 ore di seguito".
Antero Petomainen
2010-09-28 11:35:15 UTC
Permalink
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
ah ma basta guardarlo in faccia. Mi è anche toccato seguire i dibattiti
alla tv tedesca (impostami dal marito....)
Schadenfreude, si chiama.
sì, è una cosa orribile
Indistinguibile spesso dal sadismo, come il mio piacere a sapere che ti
pieghi in due dai crampi intestinali quando scrivo "SCHLAAAAAND!",
tanto per fare un esempio. Però nobilitato, con una bella parola ormai
internazionale, come Angst, Gestalt...
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
LOL, avevo sentito infatti una cosa del genere. Ma come diavolo fanno????
Alla fine non credo che sia più difficile dell'uso delle preposizioni
in tedesco con i vari casi. Ormai credo di essere restato solo io nel
mio dipartimento ad usare il genitivo con wegen. Dico pure
"meinetwegen, ihretwegen" quando qui ormai le persone di cultura
(matematici, come i musicisti, capirai che cultura che hanno di solito)
dicono "wegen mir, wegen ihr"
anch'io dico meinetwegen.
Siamo completamente out, delle vecchie baracche da rottamazione, caro mio
... unseretwegen ...
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
e per strada qui nel Pott si sente "wegen mich". Insomma, cose che si
possono anche dimenticare. Il finlandese ha pochissime preposizioni.
Hanno sei declinazioni, ma prima di urlare dall'orrore, devi sapere che
hanno pochissimi verbi irregolari. E meno tempi di italiano, francese,
spagnolo, o tedesco. Anche se hanno CINQUE infiniti.
ma scusa, a cosa corrispondono? Cioè, un infinitivo è infinitivo. Non
capisco l'eventuale differenza fra l'infinitivo uno e il due, per non
paralre del cinque
Fondamentalmente in finlandese gli infiniti sono un po' tutti i tempi
senza forme, qui chi la lingua è riuscita a decifrarla magari mi può
aiutare.

Il primo infinito è il nostro infinito da dizionario, come "dire", in
questo caso sanola. Si usa anche per costruire il futuro. Is secondo
infinito si usa per esprimere aspetti di contemporaneità o modo,
sanoessa vuol dire "mentre si parla" (ed esiste in modo attivo inessivo
"sanoesassi", passivo inessivo "sanottaessa", attivo istruttivo
"sanoen", ossia "tramite il parlare").
Il terzo infinito è la forma sostantivata del verbo, e si declina
quindi in un fottio di casi (abessivo: sanomatta, senza parlare). Il
quarto infinito è l'infinito coercitivo, mai capito come si usa (Sinne
ei sanomistä - non si può parlare, o qualcosa del genere). Il quinto
infinito esprime l'immediatezza dell'azione (olin sanomaisillani -
stavo per leggere). Se noti in italiano si traducono tutti con
"parlare". Ci sono qualcosa come 40 forme dell'infinito tra i 5 tipi
principali e le loro declinazioni. Roba da convertirsi al chassidismo
pur di scapparne.
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Il problema, per me, del finlandese, é il lessico. Non hai appigli.
beh, come l'ungherese e l'ebraico
dopo un po' ti abitui
Infatti l'ungherese e il finlandese appartengono allo stesso ceppo
linguistico, solo che le due lingue hanno cominciato a divergere circa
7000 anni fa, e ora il lessico non ha praticamente alcuna radice in
comune.
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Praticamente solo i nomi vengono dal latino e dal sassone, grazie alla
cristianizzazione forzata (legge dell'ammore: convertiti o ti
impaliamo). Tutto il resto è meravigliosamente astratto.
On lähes mahdotonta löytää indoeurooppalaista juurta suomen kieltä!
Mahdotonta per "impossibile". Non é stupendo?
bellissimo!
In ebraico si dice "ee efshar". Fico, eh?
Mahdotonta!
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Hanno anche delle parole come kokkokokokokokkokokkokkokokokko, e a
seconda di dove metti le doppie k il significato cambia totalmente.
ma dai, non è possibile...
Si, un professore di crittografia finlandese, Arto (Arturo, eh)
Salomaa, scriveva alla lavagna una di queste parole e chiedeva agli
studenti di descriverne quanti più significati possibile (dipende
ovviamente anche da dove la spezzi, la parola composta).
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
t'è rimasto il nick (che vuol dire, poi?)
Ispirato ad Antenore la Bestia, in vaga traduzione finnica. Antero
Vipunen, eroe della mitologia finlandese, un gigante deceduto,
protettore della magia e del sapere. Petomainen vuol dire "il
bestiale", e ovviamente ha anche un sapore, diciamo, un poco borlotto.
:-) carino
Forte eh? C'é anche uno zampino di mia moglie nella nascita di questo
nick. Leggiamo volentieri Arto (un altro Arturo) Tapio Paasilinna.
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
spero tu non la canti al tuo bambino.
Gli piace da matti, ma preferisce Skogsrået (gli canto la melodia con
parole "quanto carino `´questo bambino si chiama leonardino il nostro
fagottino").
che raffinatezza...
Altre pregiate rime "ora va nel suo lettino, a farsi un bel pisolino,
così anche mamma e papino, si fanno un pisolino."
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Mozart di solito lo fa arrabbiare, ma gli è piaciuto (senza esagerare)
il concerto per clarinetto. Mahler lo rende nervoso (ma è normale che
Mahler renda nervosi). Gli è piaciuto Castiglioni,
ha già dei problemi. Così piccolo....
A proposito, va matto per "Das irdische leben". Quando glielo canto
urla di gioia come un ossesso. Fortuna che non capisce le parole.
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Schubert, gli piace molto Reich (ululava di gioia durante la Musica per
18 musicisti) e anche alcuni pezzi pianistici di Chopin (in piccole
dosi).
Quando improvviso cose minimaliste allo xilofono sta per delle mezz'ore
ipnotizzato ad ascoltarmi.
sì, ha dei problemi seri...
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Se lo fai, comincio a mettere da parte i soldini per pagargli
l'analista da grande.
Ottimo.
Stai attento. Sai, quelle pagine di cronaca che si leggono goni tanto
sui giornali di provincia: "Uccide il padre a roncolate: l'aveva
obbligato ad ascoltare improvvisazioni allo xilofono per 18 ore di
seguito".
Ci sono modi peggiori che morire a roncolate...


Antero Petomainen
Zaz
2010-09-28 12:21:12 UTC
Permalink
Post by Antero Petomainen
Indistinguibile spesso dal sadismo, come il mio piacere a sapere che ti
pieghi in due dai crampi intestinali quando scrivo "SCHLAAAAAND!", tanto
per fare un esempio. Però nobilitato, con una bella parola ormai
internazionale, come Angst, Gestalt...
ma vero?
vedo che sei stato contaminato dalle peggiori degenerazioni teutoniche...
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
anch'io dico meinetwegen.
Siamo completamente out, delle vecchie baracche da rottamazione, caro mio
... unseretwegen ...
eh eh rottamazione!
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
ma scusa, a cosa corrispondono? Cioè, un infinitivo è infinitivo. Non
capisco l'eventuale differenza fra l'infinitivo uno e il due, per non
paralre del cinque
andiamo bene.
Vedo che nella mia precedente si è glissato (:-) un orrendo gallicismo.
Ovviamente infinito in italiano, ma infinitif in francese.
Figurati che confondo francese e italiano, pensa se dovessi imparare il
finlandese.
Dopo tre lezioni girerei con un imbuto in testa pretendendo di essere Paavo
Nurmi...
Post by Antero Petomainen
Fondamentalmente in finlandese gli infiniti sono un po' tutti i tempi
senza forme, qui chi la lingua è riuscita a decifrarla magari mi può
aiutare.
Il primo infinito è il nostro infinito da dizionario, come "dire", in
questo caso sanola. Si usa anche per costruire il futuro. Is secondo
infinito si usa per esprimere aspetti di contemporaneità o modo, sanoessa
vuol dire "mentre si parla" (ed esiste in modo attivo inessivo
"sanoesassi", passivo inessivo "sanottaessa", attivo istruttivo "sanoen",
ossia "tramite il parlare").
Il terzo infinito è la forma sostantivata del verbo, e si declina quindi
in un fottio di casi (abessivo: sanomatta, senza parlare). Il quarto
infinito è l'infinito coercitivo, mai capito come si usa (Sinne ei
sanomistä - non si può parlare, o qualcosa del genere). Il quinto infinito
esprime l'immediatezza dell'azione (olin sanomaisillani - stavo per
leggere). Se noti in italiano si traducono tutti con "parlare". Ci sono
qualcosa come 40 forme dell'infinito tra i 5 tipi principali e le loro
declinazioni. Roba da convertirsi al chassidismo pur di scapparne.
interessante, davvero.
Pazzesco....
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Il problema, per me, del finlandese, é il lessico. Non hai appigli.
beh, come l'ungherese e l'ebraico
dopo un po' ti abitui
Infatti l'ungherese e il finlandese appartengono allo stesso ceppo
linguistico, solo che le due lingue hanno cominciato a divergere circa
7000 anni fa, e ora il lessico non ha praticamente alcuna radice in
comune.
settemila?
Caspita, tantini, in effetti.
Per quelle tre parole di ungherese che so, in effetti, il finlandese non
c'entra proprio nulla...
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
bellissimo!
In ebraico si dice "ee efshar". Fico, eh?
Mahdotonta!
no no, è vero :-)))
però quello che è più fico è che in ebraico si dice così ma si scrive -
(lettera muta)-i- lettera muta-p-s-r
Almeno in finlandese si pronuncia come si scrive o no? non è che la e si
legge r?
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Mozart di solito lo fa arrabbiare, ma gli è piaciuto (senza esagerare)
il concerto per clarinetto. Mahler lo rende nervoso (ma è normale che
Mahler renda nervosi). Gli è piaciuto Castiglioni,
ha già dei problemi. Così piccolo....
A proposito, va matto per "Das irdische leben". Quando glielo canto urla
di gioia come un ossesso. Fortuna che non capisce le parole.
per fortuna. Poveretto
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Stai attento. Sai, quelle pagine di cronaca che si leggono goni tanto sui
giornali di provincia: "Uccide il padre a roncolate: l'aveva obbligato ad
ascoltare improvvisazioni allo xilofono per 18 ore di seguito".
Ci sono modi peggiori che morire a roncolate...
ah beh, chi si accontenta gode
Der Bildungsphilister
2010-09-25 19:34:41 UTC
Permalink
Shapiro used clothes ha scritto:


Un gran bel post, come spesso gli capita. Non conoscevo l'esistenza del
Dalmatico e sono andato a leggere l'articolo su Wikipedia: affascinante...
Shapiro used clothes
2010-09-26 22:31:48 UTC
Permalink
Post by Der Bildungsphilister
Un gran bel post, come spesso gli capita.
Troppo buono.
Post by Der Bildungsphilister
Non conoscevo l'esistenza del Dalmatico e sono andato a leggere l'articolo
su Wikipedia: affascinante...
Io ne lessi sul manuale di Tagliavini (bel libro, ma pesantuccio). Mi
affascinò il fatto che fosse documentata la scomparsa dell'ultimo parlante,
se ricordo bene. Una cosa abbastanza rara.

dR
cap
2010-09-24 10:38:20 UTC
Permalink
caratteristica la pronuncia enfatica della -i- anche quando
è un puro segno diacritico, come la pronuncia napoletana
delle parole "cielo", "scienza" e così via; la -i- non dovrebbe
sentirsi affatto, è il segno della palatalizzazione delle
consonanti precedenti;
In "cielo" sì, in "scienza" no, direi: la -i- è presente nel latino
"scientia", e in latino non mi sembra che esistano lettere con valenza
meramente fonetica. Per questo stesso motivo la seconda -i- del
vocabolo "provincia" dovrebbe essere conservata nel plurale, a mio (e
non solo mio) parere, appunto perché sillabica.
Ma queste sono nugae, piccole cose senza importanza :)
Anzi, chiedo scusa per essermi intromesso in una discussione che non
ho potuto seguire dall'inizio.
Anche perché una cultura unitaria, anche una storia
unitaria ci sono eccome
Eccome, sì! :)
Io ad esempio resto convinto che il colossale equivoco che
circonda i Promessi Sposi dipenda anche dall'affermazione
quasi monopolistica di una forma di cultura cattolica che
non è affatto quella propugnata da Manzoni. Il discorso si
potrebbe estendere ad altri autori, a mio modo di vedere.
Quoto.

c.
Antero Petomainen
2010-09-24 12:45:27 UTC
Permalink
Post by cap
caratteristica la pronuncia enfatica della -i- anche quando
è un puro segno diacritico, come la pronuncia napoletana
delle parole "cielo", "scienza" e così via; la -i- non dovrebbe
sentirsi affatto, è il segno della palatalizzazione delle
consonanti precedenti;
In "cielo" sì, in "scienza" no, direi: la -i- è presente nel latino
"scientia", e in latino non mi sembra che esistano lettere con valenza
meramente fonetica.
Mi hai messo curiosità, e sono andato a vedere nello Zingarelli.

Se si scrive "scienza" la i non si pronuncia, se si scrive
"scienzia" la prima i si può pronunciare come no. La seconda
variante sta cadendo in disuso.

In effetti, perché l'inglese dovrebbe essere l'unica lingua
in cui la stessa parola si può pronunciare in modi diversi
(ad esempio "either"?)

Tra l'altro, per far inorridire la Zaz e causarle un crampo
agli intestini, il che é sempre cosa buona e giusta, vorrei
far notare un obbrobrio che sta infestando la lingua tedesca.
Molti correttori grammaticali mal configurati o mal fatti,
come quelli di word, spezzano il gruppo |tsch| dopo la t.
Quindi deut-schland. Al punto che di recente è diventato
di moda urlare "Schland" alle partite di calcio della nazionale.
E alcuno giovani hanno cominciato a dire "Deut-schland",
dico davvero, pronunciato "doit-sc-land" con la sc di scena,
al posto del corretto doi-c-land, con la c di cielo. E si
tratta di giovani tedeschi, mica di migranti turchi o italiani.
Post by cap
Per questo stesso motivo la seconda -i- del
vocabolo "provincia" dovrebbe essere conservata nel plurale, a mio (e
non solo mio) parere, appunto perché sillabica.
Infatti per lo Zingarelli "provincie" è corretto, anche se
in disuso.

Antero Petomainen
Zaz
2010-09-24 16:15:42 UTC
Permalink
Post by Antero Petomainen
Tra l'altro, per far inorridire la Zaz e causarle un crampo
agli intestini, il che é sempre cosa buona e giusta, vorrei
far notare un obbrobrio che sta infestando la lingua tedesca.
Molti correttori grammaticali mal configurati o mal fatti,
come quelli di word, spezzano il gruppo |tsch| dopo la t.
Quindi deut-schland. Al punto che di recente è diventato
di moda urlare "Schland" alle partite di calcio della nazionale.
E alcuno giovani hanno cominciato a dire "Deut-schland",
dico davvero, pronunciato "doit-sc-land" con la sc di scena,
al posto del corretto doi-c-land, con la c di cielo. E si
tratta di giovani tedeschi, mica di migranti turchi o italiani.
AH
ASSASSINO!
mi hai fatta inorridire davvero.
Che scempio, che orrore.
Non c'è più religione. In Germania parlano male, in Francia non san più
scrivere, in Italia manco si mettono d'accordo sulle parole.
Fra un po' basterà grugnire...
Antero Petomainen
2010-09-24 20:45:42 UTC
Permalink
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
Tra l'altro, per far inorridire la Zaz e causarle un crampo
agli intestini, il che é sempre cosa buona e giusta, vorrei
far notare un obbrobrio che sta infestando la lingua tedesca.
Molti correttori grammaticali mal configurati o mal fatti,
come quelli di word, spezzano il gruppo |tsch| dopo la t.
Quindi deut-schland. Al punto che di recente è diventato
di moda urlare "Schland" alle partite di calcio della nazionale.
E alcuno giovani hanno cominciato a dire "Deut-schland",
dico davvero, pronunciato "doit-sc-land" con la sc di scena,
al posto del corretto doi-c-land, con la c di cielo. E si
tratta di giovani tedeschi, mica di migranti turchi o italiani.
AH
ASSASSINO!
mi hai fatta inorridire davvero.
Che scempio, che orrore.
Non c'è più religione. In Germania parlano male, in Francia non san più
scrivere, in Italia manco si mettono d'accordo sulle parole.
Fra un po' basterà grugnire...
SCHLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAND!

AP
Zaz
2010-09-25 11:13:19 UTC
Permalink
Post by Antero Petomainen
SCHLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAND!
SBLENG /me caduta dalla sedia
Antero Petomainen
2010-09-25 18:53:31 UTC
Permalink
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
SCHLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAND!
SBLENG /me caduta dalla sedia
aspetto che ti rialzi e...

SCHLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAND!

(è divertente)

Antero Petomainen
Zaz
2010-09-26 09:17:58 UTC
Permalink
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Post by Antero Petomainen
SCHLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAND!
SBLENG /me caduta dalla sedia
aspetto che ti rialzi e...
SCHLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAND!
(è divertente)
se continui così, ti metto nel killfile.
Mi stai uccidendo
cap
2010-09-28 07:27:10 UTC
Permalink
Post by Antero Petomainen
Mi hai messo curiosità, e sono andato a vedere
nello Zingarelli.
Ogni tanto servo a qualcosa :)
Post by Antero Petomainen
Se si scrive "scienza" la i non si pronuncia, se si
scrive "scienzia" la prima i si può pronunciare come
no.  La seconda variante  sta cadendo in disuso.
Curioso.
Ribadisco però che in teoria - c'è mai stato nella storia dell'umanità
un periodo in cui, come oggi, la teoria sia stata *così tanto* lontana
dalla pratica? - in "scienza" il gruppo -ie- dovrebbe fare iato in
quanto, etimologicamente, la parola proviene dal latino "scire" =
conoscere, sapere.
E, francamente, devo dire che non ricordo di aver mai sentito
pronunciare "scenza", almeno da persone acculturate.
Post by Antero Petomainen
In effetti, perché l'inglese dovrebbe essere l'unica lingua
in cui la stessa parola si può pronunciare in modi diversi
(ad esempio "either
Altro esempio: "live".
E poi: perché -oo- si pronuncia u in quasi tutte le parole, tranne
"blood" e derivati?

Una volta, a proposito della -i- (ma non solo) un anglofono mi spiegò
che la pronuncia è diversa a seconda che si trovi in una sillaba
aperta o in una sillaba chiusa.
Ok.
Dunque "live" (sostantivo) = làiv perché la sillaba è aperta: li-ve.
Invece "to live" = tu liv (con quella -i- posteriore che solo gli
inglesi e i turchi sanno pronunciare bene) perché in questo caso la
prima sillaba è chiusa: liv-e.
D'accordo (più o meno).
Ma allora perché quella maledettissima -i- si pronuncia diversamente
in "mild", in "wild" e in "guild"? Sillaba chiusa in tutti e tre i
casi, perciò: mild, uild e ghild. Invece no: "mild" si pronuncia
màild, "wild" -> uàild.

Ho un cd di ayres elisabettiani cantati "con la pronuncia dell'epoca":
ricostruita prendendo in considerazione soprattutto le rime nelle
poesie di quel tempo. La cosa mi ha fatto ridere non poco, perché è
noto che i verseggiatori di lingua inglese (e non solo) da sempre si
divertono a giocare con il suono delle rime. In una delle più note
creazioni di Poe, _Israfel_, "melody" fa rima con "sky". E in una
parodia di _British Grenadiers_ scritta all'epoca della guerra
d'indipendenza americana, "liberty" va pronunciata, a seconda della
parola con cui deve far rima, ora lìbeti ora libetài :)
Post by Antero Petomainen
Molti correttori grammaticali mal configurati o mal fatti,
come quelli di word, spezzano il gruppo |tsch| dopo la t.
Quindi deut-schland.
Il perché è... chiaro! :)
(Cioè deut-lich.)
Post by Antero Petomainen
è diventato di moda urlare "Schland" alle partite di
calcio della nazionale.
Schland über alles :D

c.
Antero Petomainen
2010-09-28 13:00:02 UTC
Permalink
Post by cap
Curioso.
Ribadisco però che in teoria - c'è mai stato nella storia dell'umanità
un periodo in cui, come oggi, la teoria sia stata *così tanto* lontana
dalla pratica? - in "scienza" il gruppo -ie- dovrebbe fare iato in
quanto, etimologicamente, la parola proviene dal latino "scire"
conoscere, sapere.
E, francamente, devo dire che non ricordo di aver mai sentito
pronunciare "scenza", almeno da persone acculturate.
Facendoci caso, a me vien da dire sc-i-enza, sc-i-entifico, e così via.
Post by cap
Post by Antero Petomainen
In effetti, perché l'inglese dovrebbe essere l'unica lingua
in cui la stessa parola si può pronunciare in modi diversi
(ad esempio "either
Altro esempio: "live".
Beh, ma ha significati diversi in "to live" (liv) è verbo e in "live
event" (laiv ivent) è aggettivo.
Più morboso è il paradigma di "to read": "read/read/read" pronunciato
"riid/red/red".

Ma ogni lingua ha le sue peculiarità. In tedesco esiste la parola "das
Wort" nel senso di vocabolo, il cui plurale è "die Wörter", ma "das
Wort" nel senso di parola parlata ha il plurale "die Worte". Analogo
come i due plurali di "der Mann": "die Männer" sono gli uomini in senso
generale, ma "die Mannen" si riferisce a soldati di una truppa. E c'é
di peggio: una parola che cambia significato a seconda del genere "der
See" è il lago, ma "die See" è il mare.
Post by cap
E poi: perché -oo- si pronuncia u in quasi tutte le parole, tranne
"blood" e derivati?
Aggiungi flood ;-)

Perché? Perché secondo me, e qui lo dico con intento un po'
provocatorio, l'inglese va imparato come il cinese: le parole sono, di
fatto, degli ideogrammi, e vanno imparate a memoria associandole ai
suoni. C'é una tenue correlazione tra scritto e parlato, ma non bisogna
farci troppo affidamento...
Post by cap
Una volta, a proposito della -i- (ma non solo) un anglofono mi spiegò
che la pronuncia è diversa a seconda che si trovi in una sillaba
aperta o in una sillaba chiusa.
Ok.
Dunque "live" (sostantivo) = làiv perché la sillaba è aperta: li-ve.
Invece "to live" = tu liv (con quella -i- posteriore che solo gli
inglesi e i turchi sanno pronunciare bene) perché in questo caso la
prima sillaba è chiusa: liv-e.
D'accordo (più o meno).
Ma allora perché quella maledettissima -i- si pronuncia diversamente
in "mild", in "wild" e in "guild"? Sillaba chiusa in tutti e tre i
casi, perciò: mild, uild e ghild. Invece no: "mild" si pronuncia
màild, "wild" -> uàild.
Dearest creature in creation
Studying English pronunciation,
I will teach you in my verse
Sounds like corpse, corps, horse and worse
I will keep you, Susy, busy,
Make your head with heat grow dizzy.
...

la conosci? Può mettere in crisi anche dei madrelingua, specialmente
se ne riunisci diversi assieme da vari paesi. Una volta ho tirato
fuori questo testo in presenza di un inglese, un americano (e per di
più ebreo niuiorchese), dei canadesi e un aussie. Ovviamente, non
erano d'accordo su diverse pronunce.

Eccolo http://www.jokes2go.com/poems/7237.html

Ne circolano numerose varianti, alcune più brevi, alcune più lunghe. Ho
trovato una versione con la pronuncia interlineare

http://mural.uv.es/kaposzta/Dearest%20Creature%20in%20creation.htm
Post by cap
ricostruita prendendo in considerazione soprattutto le rime nelle
poesie di quel tempo. La cosa mi ha fatto ridere non poco, perché è
noto che i verseggiatori di lingua inglese (e non solo) da sempre si
divertono a giocare con il suono delle rime. In una delle più note
creazioni di Poe, _Israfel_, "melody" fa rima con "sky".
Curiosamente, in tedesco poetico si può dire "Melodei" (pronunciato
come "me lo dai") al posto di "Melodie" (più fantozzianamente "me lo
dii")
Post by cap
E in una
parodia di _British Grenadiers_ scritta all'epoca della guerra
d'indipendenza americana, "liberty" va pronunciata, a seconda della
parola con cui deve far rima, ora lìbeti ora libetài :)
Post by Antero Petomainen
Molti correttori grammaticali mal configurati o mal fatti,
come quelli di word, spezzano il gruppo |tsch| dopo la t.
Quindi deut-schland.
Il perché è... chiaro! :)
(Cioè deut-lich.)
Post by Antero Petomainen
è diventato di moda urlare "Schland" alle partite di
calcio della nazionale.
Schland über alles :D
SCHLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAND!

Antero Petomainen
Federico Spano`
2010-09-28 14:31:27 UTC
Permalink
On Tue, 28 Sep 2010 15:00:02 +0200, Antero Petomainen
Post by Antero Petomainen
Post by cap
E, francamente, devo dire che non ricordo di aver mai sentito
pronunciare "scenza", almeno da persone acculturate.
Facendoci caso, a me vien da dire sc-i-enza, sc-i-entifico, e così via.
Siete settentrionali.

--
Federico Spano`
Federico Spano`
2010-09-28 15:51:54 UTC
Permalink
Post by Federico Spano`
On Tue, 28 Sep 2010 15:00:02 +0200, Antero Petomainen
Post by Antero Petomainen
Post by cap
E, francamente, devo dire che non ricordo di aver mai sentito
pronunciare "scenza", almeno da persone acculturate.
Facendoci caso, a me vien da dire sc-i-enza, sc-i-entifico, e così via.
Siete settentrionali.
ps - o anche meridionali (sciéénza). Io sono centrale :)

--
Federico Spano`
Antero Petomainen
2010-09-28 17:12:57 UTC
Permalink
Post by Federico Spano`
On Tue, 28 Sep 2010 15:00:02 +0200, Antero Petomainen
Post by Antero Petomainen
Post by cap
E, francamente, devo dire che non ricordo di aver mai sentito
pronunciare "scenza", almeno da persone acculturate.
Facendoci caso, a me vien da dire sc-i-enza, sc-i-entifico, e così via.
Siete settentrionali.
Allora si tratta di una fiera scelta settentrionalista ;-)

Antero "Schlaaaand" Petomainen

Shapiro used clothes
2010-09-24 20:10:37 UTC
Permalink
Post by cap
In "cielo" sì, in "scienza" no, direi: la -i- è presente nel latino
"scientia",
Sotto questo profilo hai perfettamente ragione, ho fatto confusione.
Volevo dire (l'ho fatto assai male) che per l'italiano quelle due i sono
segni diacritici; indicano semplicemente che il suono precedente va
realizzato come palatale, e non come velare. Lo Zingarelli indica per
entrambe, nella trascrizione fonetica, una palatale seguita dalla
vocale -e-, affricata alvelolare in un caso, fricativa palatale (sibilante)
nell'altro. Della -i- non c'è traccia.
Poi, la pronuncia con la i rilevata nel caso di scienza ha una
giustificazione etimologica, nel caso di cielo no. In un caso non c'era,
nell'altro è sparita.
Paradossalmente, è un argomento di cui mi sono interessato a partire dalla
metrica e dall'italiano dei testi in versi. Perché anche una -i- non
etimologica, nei generi poetici che contemplano versi sdruccioli
obbligatori, a volte viene sfruttata...come se ci fosse. Quello che il
D'Ovidio chiamava "salire una scala a pioli dipinta sul muro". Il fatto è
che dal '500 in poi lo fanno un po' tutti.
Post by cap
Per questo stesso motivo la seconda -i- del
vocabolo "provincia" dovrebbe essere conservata nel plurale, a mio (e
non solo mio) parere, appunto perché sillabica.
E infatti quella è una norma ortografica un po' astrusa, regolata per
convenzione. Il primo a intervenire sull'argomento in epoca moderna (non
ricordo il nome preciso e non voglio sbagliare di nuovo :-) sosteneva che
la -i- va conservata solo dove è etimologica, ed è un criterio non facile ma
sensatissimo. La regola che si è affermata in seguito è diversa, e un po'
incoerente. Una pura convenzione, per quel che ne ho capito.
Post by cap
Ma queste sono nugae, piccole cose senza importanza :)
Non direi. Nel contesto dell'argomento sono importanti e ti ringrazio. Devo
finirla di scrivere all'una di notte. :-)))

dR
Zaz
2010-09-25 11:12:52 UTC
Permalink
Post by Shapiro used clothes
Poi, la pronuncia con la i rilevata nel caso di scienza ha una
giustificazione etimologica, nel caso di cielo no. In un caso non c'era,
nell'altro è sparita.
Paradossalmente, è un argomento di cui mi sono interessato a partire dalla
metrica e dall'italiano dei testi in versi. Perché anche una -i- non
etimologica, nei generi poetici che contemplano versi sdruccioli
obbligatori, a volte viene sfruttata...come se ci fosse. Quello che il
D'Ovidio chiamava "salire una scala a pioli dipinta sul muro". Il fatto è
che dal '500 in poi lo fanno un po' tutti.
ah, molto interessante!!!
che bella, l'espressione di Ovidio!
Antero Petomainen
2010-09-23 16:53:48 UTC
Permalink
Post by Walt Kowalski
Post by Zaz!
Però un muratore turco deve sapere cos'è una Repubblica federale, deve
sapere cos'è il Bundestag e a cosa serve.
Non sono d'accordo Zaz, a lui serve la pagnotta, non credo gli freghi
molto del resto.
Non basta pre diventare cittadino. Neppure italiano, o francese, direi.
Post by Walt Kowalski
Se poi si interesserà di diritto pubblico tedesco si
informerà da solo, se vorrà fare politica nessuno glielo impedirà, ma
porre come condizione che per avere diritto di cittadinanza si debba
superare una prova di cultura giuridico-politica mi sembra disumano.
Una prova, scusa, del cazzo. (scusate il francese eh.)
Post by Walt Kowalski
Inoltre, come quasi nessun italiano ha sufficienti nozioni di diritto
pubblico, immagino che non le abbiano nemmeno i tedeschi: allora
dovremmo fare l'esame a tutti, ed espellere chi non lo passa?
Questo no, ma direi che ogni tedesco, tranne casi critici,
ne fa almeno 17. Abbiamo avuto dei vicini, un tempo, davvero
allucinanti. Tedeschi, lei lavora in uno centro abbronzatura,
lui saldatore alla Nokia, tutti fermi alla quinta elementare
se é tanto. Tre bambine, di cui due alla Sonderschule (scuola
speciale per ragazzi con problemi di apprendimento, eh) e una
alla Realschule, sarebbe la più sveglia, ma una volta ho
provato a spiegarle la moltiplicazione lunga e come si calcola
l'area del triangolo, dopo a casa ho pianto. Parlavano tedesco
non solo peggio di me, ma anche del pizzaiolo lucano che vive
di fronte. Gli errori di grammatica che facevano erano tipo
"bei misch zu Hause ich rauche, auch wenn die Mädken sind zu
Hause, isch mein Rescht, rauche wo isch will, wat soll denn da"
(a casa mia fumo come cazzo mi pare e piace, é un mio diritto,
anche se le bimbe sono in casa - non riesco a tradurre gli
errori di grammatica). Alla festa dell'asparago di quartiere
giravano copie del test, loro ne hanno fatti circa 25 giusti.
Post by Walt Kowalski
A me sembra una misura vessatoria (infatti guarda chi la propone da
noi)
Forse l'unica cosa sensata...
Post by Walt Kowalski
con lo scopo di disincentivare l'immigrazione, quindi pure
inutile, visto che per avere la cittadinanza di un paese ricco la
gente è disposta a ben altro.
Certo, ho trovato un sito russo che ti da tutte le risposte
giuste. Basta imparare a memoria graficamente....
Post by Walt Kowalski
Post by Zaz!
Non ci siamo spaccati il culo (con permesso) per secoli per cercare (non
dico riuscire) di costruire dei sistemi di società civile
E pensi che riducendo i nostri valori filosofico politici a formulette
da mandare a memoria per passare un quiz a crocette contribuiamo in
qualche modo al raggiungimento di una maggiore civiltà?
No, ma un test va fatto, e parlare con un funzionario lascia
troppa arbitrarietà.

Soluzione perfetta? Niente affatto. Come migliorarla? Boh.

Antero Petomainen
Post by Walt Kowalski
ciao
WK
Antero Petomainen
2010-09-23 16:45:13 UTC
Permalink
Post by Zaz!
A mio modo di vedere il test è troppo facile.
Infatti. Si ha a disposizione un'ora di tempo per completare il
questionario (risata) e bisogna fare giuste 17 domande su 33. Insomma,
anche se si scrive che Alina (13 anni) e Tim (37 anni) possono
sposarsi, e che la Germania è una dittatura, che la bandiera tedesca è
quella papale, che il Giappone ha occupato la Germania dopo la fine di
WW2 e che il nome di un gruppo parlamentare è Ältestenrat - consiglio
degli anziani, ma si fanno giuste le altre, si passa.

Ma che, siamo citrulli?
Post by Zaz!
I test francesi sono molto più duri dal punto di vista della con
oscenza della costituzione e del funzionamento degli organi della
Repubblica.
Mi sembra il minimo.
Post by Zaz!
Post by Walt Kowalski
E non mi sento di dire
che il turco che si fa il mazzo 10 ore al dì in cantiere, paga le
tasse e rispetta la legge, non sia degno di risiedere lì solo perchè
non sa rispondere a 30 domande scritte (lo riconosci anche tu) da un
sadico cerebroleso.
non sono sadiche
Sono solo comiche
Alcune.
Infatti. O sono comiche o sono troppo facili.

Antero Petomainen
Giuseppe Sottotetti
2010-09-23 21:38:31 UTC
Permalink
Post by Zaz!
I test francesi sono molto più
duri dal punto di vista della con oscenza della costituzione e del
funzionamento degli organi della Repubblica.
Molti nostri politici non passerebbero un esame del genere. A parte che
in fatto di cultura generale Sarkozy ha attribuito le pitture di Lascaux
agli uomini di Neandertal.
--
Giuseppe Sottotetti
***@alice.it
http://SottotettiGiuseppe.ilcannocchiale.it/
http://betasom.blogspot.com/
Zaz
2010-09-24 09:25:06 UTC
Permalink
Post by Zaz!
I test francesi sono molto più
duri dal punto di vista della con oscenza della costituzione e del
funzionamento degli organi della Repubblica.
Molti nostri politici non passerebbero un esame del genere. A parte che in
fatto di cultura generale Sarkozy ha attribuito le pitture di Lascaux agli
uomini di Neandertal.
Sarkozy è desolante.
E' il simbolo del crollo di una civiltà, imho, e non sto esagerando.
Antero Petomainen
2010-09-24 12:47:38 UTC
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Post by Zaz
Post by Giuseppe Sottotetti
Post by Zaz!
I test francesi sono molto più
duri dal punto di vista della con oscenza della costituzione e del
funzionamento degli organi della Repubblica.
Molti nostri politici non passerebbero un esame del genere. A parte che
in fatto di cultura generale Sarkozy ha attribuito le pitture di
Lascaux agli uomini di Neandertal.
Sarkozy è desolante.
E' il simbolo del crollo di una civiltà, imho, e non sto esagerando.
Ieri un crittografo francese lo ha definito "un tappo che di napoleone
ha solo l'altezza e che si é ridotto a sposarsi una italiana refurbished
anziché un italiana vera - epic fail". Fa sempre un effetto sentire un
francese dire (parlando in inglese) "refurbished" e "epic fail".

Antero Petomainen
Zaz
2010-09-24 16:16:59 UTC
Permalink
Post by Antero Petomainen
Post by Zaz
Sarkozy è desolante.
E' il simbolo del crollo di una civiltà, imho, e non sto esagerando.
Ieri un crittografo francese lo ha definito "un tappo che di napoleone
ha solo l'altezza e che si é ridotto a sposarsi una italiana refurbished
anziché un italiana vera - epic fail". Fa sempre un effetto sentire un
francese dire (parlando in inglese) "refurbished" e "epic fail".
LOL
gli sta bene.
Qualche anno di Sarkozy e impareranno rivalutare De Gaulle (sembro il mio fu
nonno quando parlo così...).
Federico Spano`
2010-09-24 19:54:21 UTC
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Post by Zaz
Post by Zaz!
I test francesi sono molto più
duri dal punto di vista della con oscenza della costituzione e del
funzionamento degli organi della Repubblica.
Molti nostri politici non passerebbero un esame del genere. A parte che in
fatto di cultura generale Sarkozy ha attribuito le pitture di Lascaux agli
uomini di Neandertal.
Sarkozy è desolante.
E' il simbolo del crollo di una civiltà, imho, e non sto esagerando.
Speriamo che si riprendano, qualche segnale c'è:

http://www.facebook.com/photo.php?pid=31508724&l=d702cd3f68&id=1142271274
http://www.facebook.com/photo.php?pid=31592069&l=b56b844039&id=1142271274

--
Federico Spano`
Zaz
2010-09-24 20:11:22 UTC
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Post by Federico Spano`
Post by Zaz
Sarkozy è desolante.
E' il simbolo del crollo di una civiltà, imho, e non sto esagerando.
http://www.facebook.com/photo.php?pid=31508724&l=d702cd3f68&id=1142271274
http://www.facebook.com/photo.php?pid=31592069&l=b56b844039&id=1142271274
oh ma una gran parte dei francesi è ancora estremamente civile.
Ma non vorrei cominciasse ad essere minoritaria..
Antero Petomainen
2010-09-18 13:29:27 UTC
Permalink
Questa invece è una barzelletta austriaca.


Arzt zum Patienten: "Es tut mir leid, aber ich habe eine äusserst
schlechte Nachricht für Sie: Sie sind HIV-positiv!"

Patient: "Was ist das bloss für eine Welt, in der man nicht einmal mehr
seiner eigener Tochter trauen kann..."


Antero Petomainen
Zaz!
2010-09-18 19:45:42 UTC
Permalink
Post by Antero Petomainen
Questa invece è una barzelletta austriaca.
Arzt zum Patienten: "Es tut mir leid, aber ich habe eine äusserst
schlechte Nachricht für Sie: Sie sind HIV-positiv!"
Patient: "Was ist das bloss für eine Welt, in der man nicht einmal mehr
seiner eigener Tochter trauen kann..."
che orrore!!!!!!!!!!!!!!!! dopo quella terribile storia.......
Invece io te ne racconto una italiana, sempre sui dottori.
Dott.:"Senta, purtroppo ho due pessime notizie per lei"
Paz."o santo cielo! dica, dica"
Dott."La prima è che lei ha lun brutto cancro"
PAz. "che orrore!!!! povero me!!!!"
Dott. "La seconda è che ha l'Alzheimer"
Paz. "L'Alz che cosa? Beh, meno male che non è un cancro, comunque"
Walt Kowalski
2010-09-19 09:25:32 UTC
Permalink
On Sat, 18 Sep 2010 15:29:27 +0200, Antero Petomainen
Post by Antero Petomainen
Arzt zum Patienten: "Es tut mir leid, aber ich habe eine äusserst
schlechte Nachricht für Sie: Sie sind HIV-positiv!"
Patient: "Was ist das bloss für eine Welt, in der man nicht einmal mehr
seiner eigener Tochter trauen kann..."
fantastica! :-)

Come va la vita lassù? La prole?


ciao

WK
DISTILLERIA TOMATO
2010-09-19 11:45:49 UTC
Permalink
Walt Kowalski schrieb:
( 19.09.2010 - 11:25:32 )
Post by Walt Kowalski
fantastica! :-)
santo cielo, sono una peggio dell'altra! :-S
Antero Petomainen
2010-09-19 16:00:54 UTC
Permalink
Post by Walt Kowalski
On Sat, 18 Sep 2010 15:29:27 +0200, Antero Petomainen
Post by Antero Petomainen
Arzt zum Patienten: "Es tut mir leid, aber ich habe eine äusserst
schlechte Nachricht für Sie: Sie sind HIV-positiv!"
Patient: "Was ist das bloss für eine Welt, in der man nicht einmal mehr
seiner eigener Tochter trauen kann..."
fantastica! :-)
Come va la vita lassù?
Si campa.
Post by Walt Kowalski
La prole?
Meravigliosamente. Leonardo è spettacolare.

Antero Petomainen
अश्वमित्रः
2010-09-18 00:45:56 UTC
Permalink
Post by Antero Petomainen
Che cosa è che è grande, alto, bianco, vive sull'himalaya e parla
italiano?
Giuseppe Tucci.
Antero Petomainen
2010-09-18 07:58:30 UTC
Permalink
Post by अश्वमित्रः
Post by Antero Petomainen
Che cosa è che è grande, alto, bianco, vive sull'himalaya e parla
italiano?
Giuseppe Tucci.
:)

Antero Petomainen
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