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[Discussioni] EUCD e Commissione Cultura.
unknown
2003-03-03 02:46:03 UTC
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Ciao a tutti,

questa è la bozza della lettera da sottoscriversi da parte delle
associazioni, da inviare ai deputati della Commissione Cultura.

Mi pare che ci sia un certo interesse ad una possibile
sottoscrizione da parte di Assoli, BFSF, ILS e FSFE Italy.
Vorrei avere un riscontro.

Vorrei anche sapere se c'è interesse a sottoscrivere da parte
di OpenLabs, Lug Roma e altri.


A.


&&&&&&&&&&&&&&&&

Onorevole Deputato,

le Associazioni firmarie della presente le scrivono nella Sua veste di membro
della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.

Come certo Ella ricorderà, questa Commissione lo scorso 25 febbraio ha dato
parere favorevole rispetto allo schema di decreto legislativo che recepirà
la direttiva 2001/29/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo del 22 maggio
2001 su "armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti
connessi nella società dell'informazione". Considerato che questo schema
ha già avuto parere favorevole anche da parte della Commissione Giustizia
del Senato della Repubblica, ora si è in attesa solo della delibera del
Consiglio dei Ministri.

Le scriviamo per significarLe come, a nostro avviso, l'approvazione di questo
Decreto legislativo, nel testo presentato al Parlamento, sia un grave essore,
che porterà gravi peggioramenti nei diritti dei cittadini e degli utenti,
come fruitori di opere coperte da diritto d'autore e come titolari di libertà
civili.

La nuova normativa riconoscerà legittimità giuridica alla così detta autotutela
tecnologica, ovvero alla pratica delle grosse case di produzione di musica,
cinema, software di tutelarsi contro la pirateria utilizzando delle tecnologia
anti-copia. La legge considera efficaci misure tecnologiche quelle che consentono
ai titolari dei diritti di controllare l'uso dell'opera tramite l'applicazione
di un dispositivo di accesso o di un procedimento di protezione (come la
cifratura o la distorsione) oppure attraverso un meccanismo di controllo
delle copie. La elusione delle efficaci misure tecnologiche sarà vieata
da una serie di norme penali che attireranno nella sfera dell'illecito tutta
l'attività anche solo di studio dei sistemi di protezione. Non si punisce
più solamente la pirateria pura, la vendita abusiva di contenuti copiati.
Ora è punita la fabbricazione, la vendita, persino la semplice detenzione
di attrezzature volte alla elusione di misure tecnologiche, che spesso consistono
di apparecchiature informatiche o software utilizzabile anche per altra
attività del tutto lecite. È del tutto irrilevante se di quelle attrezzature
si intendesse fare un uso lecito o illecito: queste diventano materiale
di per se vietato, come se fossero degli stupefacenti.
E lo studio sui problemi della sicurezza, la ricerca sulla crittografia?
E il testing delle misure di protezione effettuato da esperti indipendenti?
Probabilmente dovremo mettere sopra a tutti questi diritti una pietra tombale.
Negli USA una norma parallela a quella che noi stiamo per inserire (ispirata
dai medesimi trattati WIPO del 1996) è stata interpretata nel senso di considerare
vietata la semplice diffusione di informazioni tecnologiche che potessero
risultare utili ad agirare misure tecnologiche. E la libertà scientifica?

Ma la portata di queste norme sulla libertà individuale di ciascuno di noi
non si comprende fino in fondo, se non le si guarda alla luce dello sviluppo
che stanno avendo le tecnologie informatiche oltre oceano. Il futuro dell'informatica
potrebbe chiamarsi Trusting Computing e potrebbe fondarsi sul Digital Rights
Managment. Le grosse case di informatica (Microsoft, Intel, AMD, IBM, HP,
etc.) unitamente ai grossi produttori e proprietari di contenuti (Disney,
MPAA, etc.) hanno formato un consorzio denominato TCPA composto da 170 aziende,
con lo scopo di sviluppare e in seguito adottare la piattaforma Trusting
Computing. Il computer del futuro, secondo il progetto di questi signori,
sarà molto più sicuro, mediante un uso massiccio di tecnologie crittografiche.
Le varie componenti hadware del PC prima si certificheranno a vicenda, scambiandosi
chiavi crittografiche di validazione sconosciute all'utente, poi controlleranno
anche la ''bontà'' dei programmi software, che a loro volta dovranno essere
certficati con delle chiavi per poter girare. I softare ''buoni'' che gireranno
su computer ''buoni'' saranno quelli che rispetteranno il Digital Rights
Management, ovvero avranno il diritto di leggere dei contenuti crittografati,
purché rispettino scrupolosamente le prescrizioni imposte dal titolare dei
diritti, che così ne controllerà a distanza il rispetto. La stessa Microsoft
nel presentare il proprio progetto in linea con il TCPA e il DRM, che porta
il nome in codice di Palladium ha parlato della possibilità di mandare mail
''a scadenza'' ovvero che durino per un certo periodo e poi si cancellino.
Esattamente come il messaggio che si autodistrugge dopo pochi secondi che
si vede nei film di spionaggio, con Palladium sarà possibile mandare messaggi
che dopo un certo tempo spariscano. Ci penserà il computer del destinatario
a cancellarle, senza che il proprietario possa opporvisi, senza che possa
ordinare al proprio PC di fare diversamente. Pare che a nessuno sia venuto
in mente che, forse, conservare la corrispondenza che è a noi indirizzata,
potrebbe essere un nostro diritto, anche contro la volontà del mittente.
E che forse è assolutamente illecito creare una piattaforma informatica
nella quale il mio computer obbdendo ad altri distrugga le lettere che io
ho ricevuto.
Se l'utente deciderà di utilizzare programmi non certificati, non avrà
la possibilità di leggere i contenuti crittografati, se li vorrà leggere
dovrà usare software certificati, che però non obbediranno a lui, ma obbediranno
al DRM. E siccome il futuro è fatto di software che vengono continuamente
aggiornati on-line, i PC comunicheranno in continuazione con le case madri
dei vari programmi che hanno dentro, senza che il titolare ne sappia nulla.
E oltre a aggiornarsi potrebbero mandare informazioni sull'attività del
proprio utente, su quali programmi usa, quali film in DVD vede e quali CD
ascolta al computer.
Nelle dichiarazioni dei suoi creatori il sistema Trusting Computing sarà
la soluzione finale contro i problemi di sicurezza, niente virus, transazioni
economiche in rete più sicure, possibilità di acquistare contenuti multimediali
anche in rete, garantendo i diritti dei loro proprietari. In realtà si profila
un futuro in cui ogni cittadino comprando un computer si metterà in casa
una spia, un controllore.
Se il Trusting Computing nascesse oggi, sarebbe ancora lecito per la concorrenza
delle case informatiche del consorzio almeno provare a fare dei programmi
che senza ''tradire'' il proprio utente consentano di accedere lecitamente
ai medesimi contenuti, o potrebbe essere lecito ad un utente tentare di
aggirare le restrizioni illegittime imposte o impedire le violazioni della
propria privacy.
Onorevole, il decreto legislativo al quale la Commissione Cultura ha forniro
parare favorevole renderà illecito ogni tentativo in questo senso. Renderà
illegale il materiale informatico che possa consentirlo, vietata la diffusione
di informazioni in merito.
E si noti che qui non stiamo parlando di nessun tentativo di pirateria o
di violazione del diritto d'autore, parliamo solo di utenti che pretendano
di accedere in maniera non controllata a contenuti che hanno legittimamente
acquistato o di difendersi da intrusioni nella loro vita privata.
La logica di questo nuovo paradigma di rapporti fra produttore e utente
è totalmente nuova. Ci troviamo di fronte ad una macchina che di volta in
volta deve decidere se funzionare o non funzionare a seconda del compito
che le viene richiesto. Se io acquisto una penna a sfera mi aspetto di poterci
scrivere o disegnare qualunque cosa, anche cose sgradite al fabbricante
della penna e al produttore dell'inchiostro, anche critiche alle loro aziende.
In futuro acquistando un PC potrei non avere la medesima garanzia e considerando
la centralità che questo strumento avrà nella vita quotidiana di tutti noi
e la centralità che l'informatica avrà nella vita democratica delle nazioni
evolute, non c'è da dormire sonni tranquilli.

Lo schema di Decreto lesiglativo introdurra una nuova nozione, quella di
"messa a disposizione del pubblico di opere in modo che ciascuno possa avervi
accesso dal luogo e nel momento scelti individualmente". Il titolare dei
diritti non si limiterà più a vedere un diritto di fruizione di quell'opera,
come accade ora ogni volta che si acquista un libro, un disco, un programa,
ma potrà determinare una vendita di questo diritto in termini delimitati
nel tempo, nello spazio, nelle modalità di fruizione e nell'identità dei
fruitori.
Questo sta a significare, essenzialmente, che nel bilanciamento di poteri
e possibilità di scelta fra il titolare dei diritti e il fruitore, si arriva
ad uno squilibrio totale di forze a favore del primo. In base al Suo schema
di decreto, Onorevole Ministro, chi acquista un diritto d'uso secondo questa
modalità di messa a disposizione non si vede riconosciuto nessun contenuto
legale mimimo del suo diritto; non ha, cioè, alcun diritto che gli viene
riconosciuto ex lege, nessuno a parte quelli contrattualmetne stabiliti
da chi gli trasferisce l'opera. Questa nuova modalità fa cadere anche il
tradizionale diritto a effettuare una copia di sicurezza, così come sparisce
il c.d. ''esaurimento dei diritti conseguente alla prima vendita''. Questa
formula tecnica sta a significare che, con la disciplina attuale, quando
acquistiamo un libro, la vendita fa cadere i diritti del titolare su quell'unico
esamplare, che non possiamo riprodurre in più copie ma che per il resto
è nostro a tutti gli effetti, possiamo rivenderlo, prestarlo, farne l'uso
che preferiamo fino a quando vogliamo, i nostri nipoti potranno tramandarselo
fino a quando non si ridirrà a polvere di carta. La messa a disposizione
nel luogo e nel momento scelti individualmente cancella questi diritti.
È teoricamente possibile vendere un libro vietandone la rivendita; oppure
a scadenza: ''questo CD musicale si autodistruggerà fra un anno''; oppure
ad personam: ''questo videocassetta potrai leggerla solo tu, se inviti un
amico a vederla a casa tua commetti un illecito''.
Ipotesi fantasiose? Per la diffusione tradizionale forse, ma per la diffusione
di contenuti multimediali per via informatica è realtà. Negli Stati Uniti
sono in vendita manuali universitari in formato E-Book, cioè dei libri elettronici
che anziché essere su carta vengono spediti via mail e visualizzati sul
monitor. Peccato che sia impossibile stamparli, che possano essere usati
solo sul computer originale e quindi sia impossibile rivenderli o prestarli
e soprattutto, che alla fine del semestre accademico si autodistruggano.
Scopo dichiarato dell'operazione: impedire che gli studenti più anziani
degli anni successivi passino i loro vecchi libri ai più giovani.
Onorevole, l'approvazione dello schema di decreto legislativo modificherà
radicalmente il concetto di fair use, ovvero di uso lecito e lo farà lasciando
mano completamente libera alle grandi case proprietarie di diritti (case
discografiche, major cinematografice, case editrici), senza nessun elemento
di tutela legislativa a favore del fruitore.

Onorevole, per tutte le ragioni fin qui esposte, Le chiediamo di voler riconsiderare
questa materia, forse licenziata troppo frettolosamente. La invitiamo a
farsi promotore di un nuovo esame parlamentare dello schema legislativo
e/o di una mozione di indirizzo che vincoli il Governo, nell'azione legislativa
delegata, a inserire una serie di esclusioni e di contrappesi normativi
nello schema.
Le realtà della società civile impegnate su questi fronti saranno ben liete
di confrontarsi con le forze parlamentari sul tema di un recepimento non
dannoso della direttiva in questione.

La salutiamo cordialmente.
unknown
2003-03-03 03:44:03 UTC
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Il dom, 2003-03-02 alle 20:54, adriano.sponzilli a virgilio.it ha scritto:

Qualche correzione ortografica a titolo di collaborazione...
Post by unknown
Le scriviamo per significarLe come, a nostro avviso, l'approvazione di questo
Decreto legislativo, nel testo presentato al Parlamento, sia un grave essore,
errore
Post by unknown
che porterà gravi peggioramenti nei diritti dei cittadini e degli utenti,
come fruitori di opere coperte da diritto d'autore e come titolari di libertà
civili.
[...]
Post by unknown
E che forse è assolutamente illecito creare una piattaforma informatica
nella quale il mio computer obbdendo
obbedendo
Post by unknown
Se l'utente deciderà di utilizzare programmi non certificati, non avrà
la possibilità di leggere i contenuti crittografati, se li vorrà leggere
dovrà usare software certificati, che però non obbediranno a lui, ma
[...]
Post by unknown
Onorevole, il decreto legislativo al quale la Commissione Cultura ha forniro
parare favorevole renderà illecito ogni tentativo in questo senso.
fornito parere
Post by unknown
Renderà illegale il materiale informatico che possa consentirlo, vietata la diffusione
di informazioni in merito.
E si noti che qui non stiamo parlando di nessun tentativo di pirateria o
di violazione del diritto d'autore, parliamo solo di utenti che pretendano
pretendono
Post by unknown
di accedere in maniera non controllata a contenuti che hanno legittimamente
acquistato o di difendersi da intrusioni nella loro vita privata.
[...]
Post by unknown
accesso dal luogo e nel momento scelti individualmente". Il titolare dei
diritti non si limiterà più a vedere
vendere
Post by unknown
un diritto di fruizione di quell'opera,
come accade ora ogni volta che si acquista un libro, un disco, un programa,
programma
Post by unknown
ma potrà determinare una vendita di questo diritto in termini delimitati
nel tempo, nello spazio, nelle modalità di fruizione e nell'identità dei
fruitori.
Bye
--
Emanuele Cerroni <e.cerroni a i-node.it>
I-node S.r.l.
unknown
2003-03-03 06:17:02 UTC
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Post by unknown
Ciao a tutti,
questa è la bozza della lettera da sottoscriversi da parte delle
associazioni, da inviare ai deputati della Commissione Cultura.
Mi pare che ci sia un certo interesse ad una possibile
sottoscrizione da parte di Assoli, BFSF, ILS e FSFE Italy.
Vorrei avere un riscontro.
Vorrei anche sapere se c'è interesse a sottoscrivere da parte
di OpenLabs, Lug Roma e altri.
[...]

Scusa, ma *perche'* solo le associazioni? che senso ha questa distinzione?
francamente mi sfugge qualcosa: una lettera da inviare ad un partito
politico (chissa' poi perche' solo ai DS...) firmabile solo da singoli
(perche' le "associazioni" non si devono certamente "sporcare" non la
politica...) ed una lettera, invece, molto piu' giustamente inviata
trasversalmente ai deputati di tutti gli schieramenti della commissione
competente, che pero' non puo' essere sottoscritta da singoli ne' tanto meno
da societa' o aziende?... boh, magari mi sfugge qualcosa, ma a me pare una
specie di cerchiobottismo miope.


ciao
--
Marco Ermini
http://macchi.markoer.org - ICQ 50825709 - GPG KEY 0x64ABF7C6 - L.U. #180221
Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale è stato rimosso....
Nome: non disponibile
Tipo: application/pgp-signature
Dimensione: 189 bytes
Descrizione: non disponibile
URL: <http://lists.softwarelibero.it/pipermail/discussioni/attachments/20030303/354e61c7/attachment.sig>
unknown
2003-03-03 06:26:03 UTC
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Post by unknown
Ciao a tutti,
questa è la bozza della lettera da sottoscriversi da parte delle
associazioni, da inviare ai deputati della Commissione Cultura.
Mi pare che ci sia un certo interesse ad una possibile
sottoscrizione da parte di Assoli, BFSF, ILS e FSFE Italy.
Vorrei avere un riscontro.
Vorrei anche sapere se c'è interesse a sottoscrivere da parte
di OpenLabs, Lug Roma e altri.
Ne ho parlato Venerdi' scorso con i componenti dello Slug
(http://siena.linux.it), e siamo d'accordo a sottoscriverlo.
Mi accingo a mettere il banner di Massimiliano Meschia anche nella nostra
Homepage.

Ciao
--
XDatap1 - Paolo Sammicheli
EMail: xdatap1(at)siena.linux.it
Slug - Siena Linux User Group
http://siena.linux.it
- Non ho paura dei computer, ho paura della loro mancanza. (I. Asimov) -
unknown
2003-03-03 07:17:03 UTC
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Post by unknown
Come certo Ella ricorderà, questa Commissione lo scorso 25
febbraio ha dato parere favorevole rispetto allo schema di
decreto legislativo che recepirà la direttiva 2001/29/CE del
Parlamento e del Consiglio Europeo del 22 maggio 2001 su
"armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei
diritti connessi nella società dell'informazione". Considerato
che questo schema ha già avuto parere favorevole anche da
parte della Commissione Giustizia del Senato della Repubblica,
ora si è in attesa solo della delibera del Consiglio dei
Ministri.
Ah! Ma allora non ci sara` un altro passaggio al Senato? Vuol dire
che i giochi sono praticamente fatti?

Ero convinto che il decreto avrebbe dovuto superare ancora l'esame
di qualche commissione del Senato --- per esempio della VII
Commissione (Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca
scientifica, spettacolo e sport).
Post by unknown
Le scriviamo per significarLe come, a nostro avviso, [...]
La lettera mi sembra ben scritta (anche se forse e` un po' lunga, e
un po' troppo incentrata su scenari ancora ipotetici legati a
Palladium).

Consiglierei di citare anche il caso della Finlandia: la` il
parlamento ha bocciato la legge che recepiva l'EUCD, anche dopo
essersi fatto aprire gli occhi dal famoso documento "Four Years
Under the DMCA" di EFF:

http://www.effi.org/julkaisut/tiedotteet/pressrelease-2003-01-31.html
http://www.eff.org/IP/DMCA/20030102_dmca_unintended_consequences.html

Inoltre, se possibile, metterei un link alle pagine sull'EUCD di
AsSoLi (beh, esistono proprio per dare riferimenti e documentazione,
senno` a che servono? :-)

Mi dispiace non poter contribuire oltre questi pochi consigli, ma
proprio non ce la faccio...

Ciao,

alceste
--
This .signature is free software; you can redistribute it and/or modify it
under the terms of the GNU General Public License as published by the Free
Software Foundation; either version 2 of the License, or (at your option)
any later version. ___________________________________
______________________________________) PGP information in e-mail header |
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale è stato rimosso....
Nome: non disponibile
Tipo: application/pgp-signature
Dimensione: 189 bytes
Descrizione: non disponibile
URL: <http://lists.softwarelibero.it/pipermail/discussioni/attachments/20030303/440c5d7a/attachment.sig>
unknown
2003-03-03 15:19:04 UTC
Permalink
Post by unknown
questa è la bozza della lettera da sottoscriversi da parte delle
associazioni, da inviare ai deputati della Commissione Cultura.
Chiedo anch'io la ragione per la quale questa lettera debba essere
firmata solo da "associazioni" e non anche da singoli.
Post by unknown
Mi pare che ci sia un certo interesse ad una possibile
sottoscrizione da parte di Assoli, BFSF, ILS e FSFE Italy.
Vorrei avere un riscontro.
Concordo con quanti hanno detto che la lettera è troppo lunga,
aggiungendoci una sottolineatura, la lettera è _troppo_ lunga; è anche
troppo legata a scenari ipotetici (Palladium proprio non lo citerei); e
manca di far sapere chi ha votato cosa, punto per me molto importante.

Provo a dare qualche indicazione.
Post by unknown
Come certo Ella ricorderà, questa Commissione lo scorso 25 febbraio ha
dato parere favorevole rispetto allo schema di decreto legislativo che
recepirà la direttiva 2001/29/CE del Parlamento e del Consiglio
Europeo del 22 maggio 2001 su "armonizzazione di taluni aspetti del
diritto d'autore e dei diritti connessi nella società
dell'informazione".
Considerato che questo schema ha già avuto parere favorevole anche da
parte della Commissione Giustizia del Senato della Repubblica, ora si
è in attesa solo della delibera del Consiglio dei Ministri.
Perché scriviamo una cosa del genere, che dà solo sconforto? Eliminerei
questo paragrafo.
Post by unknown
Le scriviamo per significarLe come, a nostro avviso, l'approvazione di
questo Decreto legislativo, nel testo presentato al Parlamento, sia un
grave essore, che porterà gravi peggioramenti nei diritti dei
cittadini e degli utenti, come fruitori di opere coperte da diritto
d'autore e come titolari di libertà civili.
Io qui userei un tono molto più marcato.

L'approvazione di questo testo è un grave errore perché porterà...
Post by unknown
La nuova normativa riconoscerà legittimità giuridica alla così detta
autotutela tecnologica, ovvero alla pratica delle grosse case di
produzione di musica, cinema, software di tutelarsi contro la
pirateria utilizzando delle tecnologia anti-copia.
La legge considera efficaci misure tecnologiche quelle che consentono
ai titolari dei diritti di controllare l'uso dell'opera tramite
l'applicazione di un dispositivo di accesso o di un procedimento di
protezione (come la cifratura o la distorsione) oppure attraverso un
meccanismo di controllo delle copie.
Eliminerei mettendo un link alle pagine di Assoli in cui si spiegano
queste cose.
Post by unknown
La elusione delle efficaci misure tecnologiche sarà vieata da una
serie di norme penali che attireranno nella sfera dell'illecito tutta
l'attività anche solo di studio dei sistemi di protezione. Non si
punisce più solamente la pirateria pura, la vendita abusiva di
contenuti copiati. Ora è punita la fabbricazione, la vendita, persino
la semplice detenzione di attrezzature volte alla elusione di misure
tecnologiche, che spesso consistono di apparecchiature informatiche o
software utilizzabile anche per altra attività del tutto lecite. È del
tutto irrilevante se di quelle attrezzature si intendesse fare un uso
lecito o illecito: queste diventano materiale di per se vietato, come
se fossero degli stupefacenti.
E lo studio sui problemi della sicurezza, la ricerca sulla
crittografia? E il testing delle misure di protezione effettuato da
esperti indipendenti? Probabilmente dovremo mettere sopra a tutti
questi diritti una pietra tombale.
Eviterei questo paragrafo.
Post by unknown
Negli USA una norma parallela a quella che noi stiamo per inserire
(ispirata dai medesimi trattati WIPO del 1996) è stata interpretata
nel senso di considerare vietata la semplice diffusione di
informazioni tecnologiche che potessero risultare utili ad agirare
misure tecnologiche.
E la libertà scientifica?
Eviterei anche questa domanda (troppo) retorica.
Post by unknown
Ma la portata di queste norme sulla libertà individuale di ciascuno di
noi non si comprende fino in fondo, se non le si guarda alla luce
dello sviluppo che stanno avendo le tecnologie informatiche oltre
oceano. Il futuro dell'informatica potrebbe chiamarsi Trusting
Computing e potrebbe fondarsi sul Digital Rights Managment. Le grosse
case di informatica (Microsoft, Intel, AMD, IBM, HP, etc.) unitamente
ai grossi produttori e proprietari di contenuti (Disney, MPAA, etc.)
hanno formato un consorzio denominato TCPA composto da 170 aziende,
con lo scopo di sviluppare e in seguito adottare la piattaforma
Trusting Computing. Il computer del futuro, secondo il progetto di
questi signori, sarà molto più sicuro, mediante un uso massiccio di
tecnologie crittografiche. Le varie componenti hadware del PC prima
si certificheranno a vicenda, scambiandosi chiavi crittografiche di
validazione sconosciute all'utente, poi controlleranno anche la
''bontà'' dei programmi software, che a loro volta dovranno essere
certficati con delle chiavi per poter girare. I softare ''buoni'' che
gireranno su computer ''buoni'' saranno quelli che rispetteranno il
Digital Rights Management, ovvero avranno il diritto di leggere dei
contenuti crittografati, purché rispettino scrupolosamente le
prescrizioni imposte dal titolare dei diritti, che così ne controllerà
a distanza il rispetto. La stessa Microsoft nel presentare il proprio
progetto in linea con il TCPA e il DRM, che porta il nome in codice di
Palladium ha parlato della possibilità di mandare mail ''a scadenza''
ovvero che durino per un certo periodo e poi si cancellino.
Esattamente come il messaggio che si autodistrugge dopo pochi secondi
che si vede nei film di spionaggio, con Palladium sarà possibile
mandare messaggi che dopo un certo tempo spariscano. Ci penserà il
computer del destinatario a cancellarle, senza che il proprietario
possa opporvisi, senza che possa ordinare al proprio PC di fare
diversamente. Pare che a nessuno sia venuto in mente che, forse,
conservare la corrispondenza che è a noi indirizzata, potrebbe essere
un nostro diritto, anche contro la volontà del mittente. E che forse
è assolutamente illecito creare una piattaforma informatica nella
quale il mio computer obbdendo ad altri distrugga le lettere che io ho
ricevuto. Se l'utente deciderà di utilizzare programmi non
certificati, non avrà la possibilità di leggere i contenuti
crittografati, se li vorrà leggere dovrà usare software certificati,
che però non obbediranno a lui, ma obbediranno al DRM. E siccome il
futuro è fatto di software che vengono continuamente aggiornati
on-line, i PC comunicheranno in continuazione con le case madri dei
vari programmi che hanno dentro, senza che il titolare ne sappia
nulla. E oltre a aggiornarsi potrebbero mandare informazioni
sull'attività del proprio utente, su quali programmi usa, quali film
in DVD vede e quali CD ascolta al computer. Nelle dichiarazioni dei
suoi creatori il sistema Trusting Computing sarà la soluzione finale
contro i problemi di sicurezza, niente virus, transazioni economiche
in rete più sicure, possibilità di acquistare contenuti multimediali
anche in rete, garantendo i diritti dei loro proprietari. In realtà si
profila un futuro in cui ogni cittadino comprando un computer si
metterà in casa una spia, un controllore. Se il Trusting Computing
nascesse oggi, sarebbe ancora lecito per la concorrenza delle case
informatiche del consorzio almeno provare a fare dei programmi che
senza ''tradire'' il proprio utente consentano di accedere lecitamente
ai medesimi contenuti, o potrebbe essere lecito ad un utente tentare
di aggirare le restrizioni illegittime imposte o impedire le
violazioni della propria privacy.
No, troppo vaga e quindi troppo attacabile. Non possiamo scrivere qui
tutte le conseguenze (probabili ma troppo lontane) di una cosa legata ma
non direttamente scritta nel testo che stiamo attaccando.
Post by unknown
Onorevole, il decreto legislativo al quale la Commissione Cultura ha
forniro parare favorevole renderà illecito ogni tentativo in questo
senso. Renderà illegale il materiale informatico che possa
consentirlo, vietata la diffusione di informazioni in merito.
E si noti che qui non stiamo parlando di nessun tentativo di pirateria
o di violazione del diritto d'autore, parliamo solo di utenti che
pretendano di accedere in maniera non controllata a contenuti che
hanno legittimamente acquistato o di difendersi da intrusioni nella
loro vita privata.
La logica di questo nuovo paradigma di rapporti fra produttore e
utente è totalmente nuova. Ci troviamo di fronte ad una macchina che
di volta in volta deve decidere se funzionare o non funzionare a
seconda del compito che le viene richiesto. Se io acquisto una penna a
sfera mi aspetto di poterci scrivere o disegnare qualunque cosa, anche
cose sgradite al fabbricante della penna e al produttore
dell'inchiostro, anche critiche alle loro aziende. In futuro
acquistando un PC potrei non avere la medesima garanzia e considerando
la centralità che questo strumento avrà nella vita quotidiana di tutti
noi e la centralità che l'informatica avrà nella vita democratica
delle nazioni evolute, non c'è da dormire sonni tranquilli.
Eviterei questo paragrafo.
Post by unknown
Lo schema di Decreto lesiglativo introdurra una nuova nozione, quella
di "messa a disposizione del pubblico di opere in modo che ciascuno
possa avervi accesso dal luogo e nel momento scelti individualmente".
Il titolare dei diritti non si limiterà più a vedere un diritto di
fruizione di quell'opera, come accade ora ogni volta che si acquista
un libro, un disco, un programa, ma potrà determinare una vendita di
questo diritto in termini delimitati nel tempo, nello spazio, nelle
modalità di fruizione e nell'identità dei fruitori.
Questo sta a significare, essenzialmente, che nel bilanciamento di
poteri e possibilità di scelta fra il titolare dei diritti e il
fruitore, si arriva ad uno squilibrio totale di forze a favore del
primo. In base al Suo schema di decreto, Onorevole Ministro, chi
acquista un diritto d'uso secondo questa modalità di messa a
disposizione non si vede riconosciuto nessun contenuto legale mimimo
del suo diritto; non ha, cioè, alcun diritto che gli viene
riconosciuto ex lege, nessuno a parte quelli contrattualmetne
stabiliti da chi gli trasferisce l'opera. Questa nuova modalità fa
cadere anche il tradizionale diritto a effettuare una copia di
sicurezza, così come sparisce il c.d. ''esaurimento dei diritti
conseguente alla prima vendita''. Questa formula tecnica sta a
significare che, con la disciplina attuale, quando acquistiamo un
libro, la vendita fa cadere i diritti del titolare su quell'unico
esamplare, che non possiamo riprodurre in più copie ma che per il
resto è nostro a tutti gli effetti, possiamo rivenderlo, prestarlo,
farne l'uso che preferiamo fino a quando vogliamo, i nostri nipoti
potranno tramandarselo fino a quando non si ridirrà a polvere di
carta. La messa a disposizione nel luogo e nel momento scelti
individualmente cancella questi diritti.
È teoricamente possibile vendere un libro vietandone la rivendita;
oppure a scadenza: ''questo CD musicale si autodistruggerà fra un
anno''; oppure ad personam: ''questo videocassetta potrai leggerla
solo tu, se inviti un amico a vederla a casa tua commetti un
illecito''. Ipotesi fantasiose? Per la diffusione tradizionale forse,
ma per la diffusione di contenuti multimediali per via informatica è
realtà. Negli Stati Uniti sono in vendita manuali universitari in
formato E-Book, cioè dei libri elettronici che anziché essere su carta
vengono spediti via mail e visualizzati sul monitor. Peccato che sia
impossibile stamparli, che possano essere usati solo sul computer
originale e quindi sia impossibile rivenderli o prestarli e
soprattutto, che alla fine del semestre accademico si autodistruggano.
Scopo dichiarato dell'operazione: impedire che gli studenti più
anziani degli anni successivi passino i loro vecchi libri ai più
giovani. Onorevole, l'approvazione dello schema di decreto
legislativo modificherà radicalmente il concetto di fair use, ovvero
di uso lecito e lo farà lasciando mano completamente libera alle
grandi case proprietarie di diritti (case discografiche, major
cinematografice, case editrici), senza nessun elemento di tutela
legislativa a favore del fruitore.
Toglierei questo paragrafo.
Post by unknown
Onorevole, per tutte le ragioni fin qui esposte, Le chiediamo di voler
riconsiderare questa materia, forse licenziata troppo frettolosamente.
La invitiamo a farsi promotore di un nuovo esame parlamentare dello
schema legislativo e/o di una mozione di indirizzo che vincoli il
Governo, nell'azione legislativa delegata, a inserire una serie di
esclusioni e di contrappesi normativi nello schema.
Le realtà della società civile impegnate su questi fronti saranno ben
liete di confrontarsi con le forze parlamentari sul tema di un
recepimento non dannoso della direttiva in questione.
E se li invitassimo ad un pubblico dibattito sulla questione per vedere
chi ci risponde positivamente?
--
Ciao
leandro
Lei è come tutti i dilettanti: le importa far qualcosa piuttosto che
qualcosa sia fatto.
(Goethe - Le affinità elettive)
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2003-03-03 15:59:02 UTC
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Mi aggrego a quelli che dicono che è troppo lunga.
Toglierei la parte sul Trustworthy Computing (mi sembra sia così non
Trusting).
Post by unknown
Onorevole Deputato,
Le scriviamo per significarLe come, a nostro avviso, l'approvazione di questo
Decreto legislativo, nel testo presentato al Parlamento, sia un grave essore,
essore -> errore
Post by unknown
Le varie componenti hadware del PC prima si certificheranno a vicenda, scambiandosi
hadware -> hardware
Post by unknown
chiavi crittografiche di validazione sconosciute all'utente, poi controlleranno
anche la ''bontà'' dei programmi software, che a loro volta dovranno essere
certficati con delle chiavi per poter girare. I softare ''buoni'' che gireranno
softare -> software
Post by unknown
nella quale il mio computer obbdendo ad altri distrugga le lettere che io
obbdendo -> obbedendo
Post by unknown
Onorevole, il decreto legislativo al quale la Commissione Cultura ha forniro
parare favorevole renderà illecito ogni tentativo in questo senso. Renderà
forniro -> fornito
parare -> parere
Post by unknown
Lo schema di Decreto lesiglativo introdurra una nuova nozione, quella di
introdurra -> introdurrà
Post by unknown
come accade ora ogni volta che si acquista un libro, un disco, un programa,
programa -> programma
Post by unknown
fino a quando non si ridirrà a polvere di carta. La messa a disposizione
ridirrà -> ridurrà



Simo.
--
Simo Sorce - simo.sorce a xsec.it
Xsec s.r.l.
via Durando 10 Ed. G - 20158 - Milano
tel. +39 02 2399 7130 - fax: +39 02 700 442 399
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2003-03-03 17:36:03 UTC
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Post by unknown
Ciao a tutti,
questa è la bozza della lettera da sottoscriversi da parte delle
associazioni, da inviare ai deputati della Commissione Cultura.
Mi pare che ci sia un certo interesse ad una possibile
sottoscrizione da parte di Assoli, BFSF, ILS e FSFE Italy.
Vorrei avere un riscontro.
Vorrei anche sapere se c'è interesse a sottoscrivere da parte
di OpenLabs, Lug Roma e altri.
Do anch'io il mio appoggio e mi unisco al coro di coloro che vorrebbero una
sottoscrizione anche dei privati.
Perche' non aprirne una come e' gia' stato fatto in passato?

Davide
Post by unknown
A.
&&&&&&&&&&&&&&&&
Onorevole Deputato,
le Associazioni firmarie della presente le scrivono nella Sua veste di membro
della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.
Come certo Ella ricorderà, questa Commissione lo scorso 25 febbraio ha dato
parere favorevole rispetto allo schema di decreto legislativo che recepirà
la direttiva 2001/29/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo del 22 maggio
2001 su "armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti
connessi nella società dell'informazione". Considerato che questo schema
ha già avuto parere favorevole anche da parte della Commissione Giustizia
del Senato della Repubblica, ora si è in attesa solo della delibera del
Consiglio dei Ministri.
Le scriviamo per significarLe come, a nostro avviso, l'approvazione di questo
Decreto legislativo, nel testo presentato al Parlamento, sia un grave essore,
che porterà gravi peggioramenti nei diritti dei cittadini e degli utenti,
come fruitori di opere coperte da diritto d'autore e come titolari di libertà
civili.
La nuova normativa riconoscerà legittimità giuridica alla così detta autotutela
tecnologica, ovvero alla pratica delle grosse case di produzione di musica,
cinema, software di tutelarsi contro la pirateria utilizzando delle tecnologia
anti-copia. La legge considera efficaci misure tecnologiche quelle che consentono
ai titolari dei diritti di controllare l'uso dell'opera tramite l'applicazione
di un dispositivo di accesso o di un procedimento di protezione (come la
cifratura o la distorsione) oppure attraverso un meccanismo di controllo
delle copie. La elusione delle efficaci misure tecnologiche sarà vieata
da una serie di norme penali che attireranno nella sfera dell'illecito tutta
l'attività anche solo di studio dei sistemi di protezione. Non si punisce
più solamente la pirateria pura, la vendita abusiva di contenuti copiati.
Ora è punita la fabbricazione, la vendita, persino la semplice detenzione
di attrezzature volte alla elusione di misure tecnologiche, che spesso consistono
di apparecchiature informatiche o software utilizzabile anche per altra
attività del tutto lecite. È del tutto irrilevante se di quelle attrezzature
si intendesse fare un uso lecito o illecito: queste diventano materiale
di per se vietato, come se fossero degli stupefacenti.
E lo studio sui problemi della sicurezza, la ricerca sulla crittografia?
E il testing delle misure di protezione effettuato da esperti indipendenti?
Probabilmente dovremo mettere sopra a tutti questi diritti una pietra tombale.
Negli USA una norma parallela a quella che noi stiamo per inserire (ispirata
dai medesimi trattati WIPO del 1996) è stata interpretata nel senso di considerare
vietata la semplice diffusione di informazioni tecnologiche che potessero
risultare utili ad agirare misure tecnologiche. E la libertà scientifica?
Ma la portata di queste norme sulla libertà individuale di ciascuno di noi
non si comprende fino in fondo, se non le si guarda alla luce dello sviluppo
che stanno avendo le tecnologie informatiche oltre oceano. Il futuro dell'informatica
potrebbe chiamarsi Trusting Computing e potrebbe fondarsi sul Digital Rights
Managment. Le grosse case di informatica (Microsoft, Intel, AMD, IBM, HP,
etc.) unitamente ai grossi produttori e proprietari di contenuti (Disney,
MPAA, etc.) hanno formato un consorzio denominato TCPA composto da 170 aziende,
con lo scopo di sviluppare e in seguito adottare la piattaforma Trusting
Computing. Il computer del futuro, secondo il progetto di questi signori,
sarà molto più sicuro, mediante un uso massiccio di tecnologie crittografiche.
Le varie componenti hadware del PC prima si certificheranno a vicenda, scambiandosi
chiavi crittografiche di validazione sconosciute all'utente, poi controlleranno
anche la ''bontà'' dei programmi software, che a loro volta dovranno essere
certficati con delle chiavi per poter girare. I softare ''buoni'' che gireranno
su computer ''buoni'' saranno quelli che rispetteranno il Digital Rights
Management, ovvero avranno il diritto di leggere dei contenuti crittografati,
purché rispettino scrupolosamente le prescrizioni imposte dal titolare dei
diritti, che così ne controllerà a distanza il rispetto. La stessa Microsoft
nel presentare il proprio progetto in linea con il TCPA e il DRM, che porta
il nome in codice di Palladium ha parlato della possibilità di mandare mail
''a scadenza'' ovvero che durino per un certo periodo e poi si cancellino.
Esattamente come il messaggio che si autodistrugge dopo pochi secondi che
si vede nei film di spionaggio, con Palladium sarà possibile mandare messaggi
che dopo un certo tempo spariscano. Ci penserà il computer del destinatario
a cancellarle, senza che il proprietario possa opporvisi, senza che possa
ordinare al proprio PC di fare diversamente. Pare che a nessuno sia venuto
in mente che, forse, conservare la corrispondenza che è a noi indirizzata,
potrebbe essere un nostro diritto, anche contro la volontà del mittente.
E che forse è assolutamente illecito creare una piattaforma informatica
nella quale il mio computer obbdendo ad altri distrugga le lettere che io
ho ricevuto.
Se l'utente deciderà di utilizzare programmi non certificati, non avrà
la possibilità di leggere i contenuti crittografati, se li vorrà leggere
dovrà usare software certificati, che però non obbediranno a lui, ma obbediranno
al DRM. E siccome il futuro è fatto di software che vengono continuamente
aggiornati on-line, i PC comunicheranno in continuazione con le case madri
dei vari programmi che hanno dentro, senza che il titolare ne sappia nulla.
E oltre a aggiornarsi potrebbero mandare informazioni sull'attività del
proprio utente, su quali programmi usa, quali film in DVD vede e quali CD
ascolta al computer.
Nelle dichiarazioni dei suoi creatori il sistema Trusting Computing sarà
la soluzione finale contro i problemi di sicurezza, niente virus, transazioni
economiche in rete più sicure, possibilità di acquistare contenuti multimediali
anche in rete, garantendo i diritti dei loro proprietari. In realtà si profila
un futuro in cui ogni cittadino comprando un computer si metterà in casa
una spia, un controllore.
Se il Trusting Computing nascesse oggi, sarebbe ancora lecito per la concorrenza
delle case informatiche del consorzio almeno provare a fare dei programmi
che senza ''tradire'' il proprio utente consentano di accedere lecitamente
ai medesimi contenuti, o potrebbe essere lecito ad un utente tentare di
aggirare le restrizioni illegittime imposte o impedire le violazioni della
propria privacy.
Onorevole, il decreto legislativo al quale la Commissione Cultura ha forniro
parare favorevole renderà illecito ogni tentativo in questo senso. Renderà
illegale il materiale informatico che possa consentirlo, vietata la diffusione
di informazioni in merito.
E si noti che qui non stiamo parlando di nessun tentativo di pirateria o
di violazione del diritto d'autore, parliamo solo di utenti che pretendano
di accedere in maniera non controllata a contenuti che hanno legittimamente
acquistato o di difendersi da intrusioni nella loro vita privata.
La logica di questo nuovo paradigma di rapporti fra produttore e utente
è totalmente nuova. Ci troviamo di fronte ad una macchina che di volta in
volta deve decidere se funzionare o non funzionare a seconda del compito
che le viene richiesto. Se io acquisto una penna a sfera mi aspetto di poterci
scrivere o disegnare qualunque cosa, anche cose sgradite al fabbricante
della penna e al produttore dell'inchiostro, anche critiche alle loro aziende.
In futuro acquistando un PC potrei non avere la medesima garanzia e considerando
la centralità che questo strumento avrà nella vita quotidiana di tutti noi
e la centralità che l'informatica avrà nella vita democratica delle nazioni
evolute, non c'è da dormire sonni tranquilli.
Lo schema di Decreto lesiglativo introdurra una nuova nozione, quella di
"messa a disposizione del pubblico di opere in modo che ciascuno possa avervi
accesso dal luogo e nel momento scelti individualmente". Il titolare dei
diritti non si limiterà più a vedere un diritto di fruizione di quell'opera,
come accade ora ogni volta che si acquista un libro, un disco, un programa,
ma potrà determinare una vendita di questo diritto in termini delimitati
nel tempo, nello spazio, nelle modalità di fruizione e nell'identità dei
fruitori.
Questo sta a significare, essenzialmente, che nel bilanciamento di poteri
e possibilità di scelta fra il titolare dei diritti e il fruitore, si arriva
ad uno squilibrio totale di forze a favore del primo. In base al Suo schema
di decreto, Onorevole Ministro, chi acquista un diritto d'uso secondo questa
modalità di messa a disposizione non si vede riconosciuto nessun contenuto
legale mimimo del suo diritto; non ha, cioè, alcun diritto che gli viene
riconosciuto ex lege, nessuno a parte quelli contrattualmetne stabiliti
da chi gli trasferisce l'opera. Questa nuova modalità fa cadere anche il
tradizionale diritto a effettuare una copia di sicurezza, così come sparisce
il c.d. ''esaurimento dei diritti conseguente alla prima vendita''. Questa
formula tecnica sta a significare che, con la disciplina attuale, quando
acquistiamo un libro, la vendita fa cadere i diritti del titolare su quell'unico
esamplare, che non possiamo riprodurre in più copie ma che per il resto
è nostro a tutti gli effetti, possiamo rivenderlo, prestarlo, farne l'uso
che preferiamo fino a quando vogliamo, i nostri nipoti potranno tramandarselo
fino a quando non si ridirrà a polvere di carta. La messa a disposizione
nel luogo e nel momento scelti individualmente cancella questi diritti.
È teoricamente possibile vendere un libro vietandone la rivendita; oppure
a scadenza: ''questo CD musicale si autodistruggerà fra un anno''; oppure
ad personam: ''questo videocassetta potrai leggerla solo tu, se inviti un
amico a vederla a casa tua commetti un illecito''.
Ipotesi fantasiose? Per la diffusione tradizionale forse, ma per la diffusione
di contenuti multimediali per via informatica è realtà. Negli Stati Uniti
sono in vendita manuali universitari in formato E-Book, cioè dei libri elettronici
che anziché essere su carta vengono spediti via mail e visualizzati sul
monitor. Peccato che sia impossibile stamparli, che possano essere usati
solo sul computer originale e quindi sia impossibile rivenderli o prestarli
e soprattutto, che alla fine del semestre accademico si autodistruggano.
Scopo dichiarato dell'operazione: impedire che gli studenti più anziani
degli anni successivi passino i loro vecchi libri ai più giovani.
Onorevole, l'approvazione dello schema di decreto legislativo modificherà
radicalmente il concetto di fair use, ovvero di uso lecito e lo farà lasciando
mano completamente libera alle grandi case proprietarie di diritti (case
discografiche, major cinematografice, case editrici), senza nessun elemento
di tutela legislativa a favore del fruitore.
Onorevole, per tutte le ragioni fin qui esposte, Le chiediamo di voler riconsiderare
questa materia, forse licenziata troppo frettolosamente. La invitiamo a
farsi promotore di un nuovo esame parlamentare dello schema legislativo
e/o di una mozione di indirizzo che vincoli il Governo, nell'azione legislativa
delegata, a inserire una serie di esclusioni e di contrappesi normativi
nello schema.
Le realtà della società civile impegnate su questi fronti saranno ben liete
di confrontarsi con le forze parlamentari sul tema di un recepimento non
dannoso della direttiva in questione.
La salutiamo cordialmente.
_______________________________________________
Discussioni mailing list
Discussioni a softwarelibero.it
http://lists.softwarelibero.it/mailman/listinfo/discussioni
Totale iscritti: 201
unknown
2003-03-03 18:52:07 UTC
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Post by unknown
Scusa, ma *perche'* solo le associazioni?
Il senso delle due lettere è che la prima (quella
che esplicitamente parla dei DS) è sicuramente
un documento molto più schierato. Chi lo
sottoscrive dice chiaramente di essere deluso
dalla linea tenuta da questo partito, anche in
relazione a segnali di sensibilità passati.

Le associazioni non lo sottoscrivono, perché è bene
che nessuna associazione appaia eccessivamente
schierata politicamente, per il bene di tutto il sw
libero, che bisogna assolutamente evitare sia
etichettato come idea di parte.
Le persone fisiche, invece, possono fare quello che
gli pare, se si sentono vicine ad una certa area
politica, ma deluse dalla sua linea su un certo tema
possono e devono farlo presente.

La seconda lettera è più "istituzionale", parla a tutte
le forze politiche.
La sottoscrivono le associazioni, ma non vedo nulla
di sbagliato a farla sottoscrivere anche ad imprese.
Per le persone fisiche, ho qualche perplessità
invece. Mi limiterei a soggetti organizzati di vario
genere.


A.
unknown
2003-03-03 20:42:03 UTC
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Post by unknown
Post by unknown
Scusa, ma *perche'* solo le associazioni?
Il senso delle due lettere è che la prima (quella
che esplicitamente parla dei DS) è sicuramente
un documento molto più schierato. Chi lo
sottoscrive dice chiaramente di essere deluso
dalla linea tenuta da questo partito, anche in
relazione a segnali di sensibilità passati.
E questo posso capirlo... anche se continua a non piacermi questa "coloritura
politica" del software libero, e non capisco perche' uno debba essere piu'
deluso dai DS che non da AN o qualsiasi altro partito, ma comunque questa
potremmo al limite vederla come una "questione personale" o per lo meno
"gestita a livello personale" - anche se tutto cio' mi lascia molto
perplesso...
Post by unknown
Le associazioni non lo sottoscrivono, perché è bene
che nessuna associazione appaia eccessivamente
schierata politicamente, per il bene di tutto il sw
libero, che bisogna assolutamente evitare sia
etichettato come idea di parte.
Scusa, ma tu chi sei per decidere per le altre associazioni? se una
associazione si volesse schierare tu glielo impedisci? al massimo deciderai
per la *tua*...
Post by unknown
Le persone fisiche, invece, possono fare quello che
gli pare, se si sentono vicine ad una certa area
politica, ma deluse dalla sua linea su un certo tema
possono e devono farlo presente.
Ovviamente ciascuno a livello personale fa quello che vuole, ma resta il fatto
che non puo' essere visto comunque come un "atto politico" - o comunque il
fatto che ci sia chi cerchi di dare una "interpretazione" o "coloritura"
politica - il fatto che in questa lista si pensino e realizzino petizioni
mirate "ad hoc" ad un partito - a meno che, ovviamente, non ci sia dietro una
qualche "strategia" di piu' ampio respiro, ma se e' cosi' mi e' sfuggita...
Post by unknown
La seconda lettera è più "istituzionale", parla a tutte
le forze politiche.
La sottoscrivono le associazioni, ma non vedo nulla
di sbagliato a farla sottoscrivere anche ad imprese.
Per le persone fisiche, ho qualche perplessità
invece. Mi limiterei a soggetti organizzati di vario
genere.
Mah, a me pare che manchino dei presupposti fondamentali: ovvero, la chiarezza
su *cosa* si vuole /fare/ ed /ottenere/ con queste due petizioni: francamente
mi sfugge il /senso/ di tutto cio'...

Potrei forse capire un atto mirato in modo specifico ai DS se ce ne fossero
dei presupposti di qualsiasi tipo (una preferenza o sensibilita' particolare
di questo partito verso le nostre questioni, cosa mai avvenuta, correggimi se
sbaglio...), o magari se si pensasse che anche solo ci *potrebbero* essere dei
presupposti di qualche tipo, ma francamente io vedo negativo su tutti i fronti
- anzi, forse se c'e' qualcuno che si e' mostrato _un minimo_ sensibile e'
stato proprio il Governo in carica...

Mi sembra anzi forse poco opportuno dare una "coloritura politica", e
"sbilanciarci" in ambiti molto spinosi come quelli della politica...


saluti perplessi


---
Marco Ermini
http://macchi.markoer.org - ICQ 50825709 - GPG KEY 0x64ABF7C6 - L.U. #180221
Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)
unknown
2003-03-03 21:44:03 UTC
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Post by unknown
Mi sembra anzi forse poco opportuno dare una "coloritura politica", e
"sbilanciarci" in ambiti molto spinosi come quelli della politica...
La FSF, FSF Europe e Assoli *sono* schierate politicamente: a favore, in
sostegno, per la diffusione del software libero e dei suoi valori. Non
dovrebbe generare perplessita` questo fatto. Delle questioni tecniche
ci si occupa di rimando o in parallelo, ma l'attivita` politica non e`
secondaria.

Per questo ben vengano lettere e comunicazioni diretta ai nostri
rappresentanti. Se altri si sentono delusi dal comportamento di AN, FI,
Lega e tutti gli altri inclusi il Sud-tiroler volkspartei e il partito
d'azione sarda, proponga pure una bozza di lettera e chieda pure a
fsfe-italia e assoli di firmarla.

a presto
stef
-------------- parte successiva --------------
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unknown
2003-03-03 23:23:04 UTC
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Post by unknown
Post by unknown
Post by unknown
Scusa, ma *perche'* solo le associazioni?
Il senso delle due lettere è che la prima (quella
che esplicitamente parla dei DS) è sicuramente
un documento molto più schierato. Chi lo
sottoscrive dice chiaramente di essere deluso
dalla linea tenuta da questo partito, anche in
relazione a segnali di sensibilità passati.
E questo posso capirlo... anche se continua a non piacermi questa "coloritura
politica" del software libero, e non capisco perche' uno debba essere piu'
deluso dai DS che non da AN o qualsiasi altro partito, ma comunque questa
potremmo al limite vederla come una "questione personale" o per lo meno
"gestita a livello personale" - anche se tutto cio' mi lascia molto
perplesso...
Personalmente apprezzo invece che la proposta di Adriano sia stata
divisa in due diversi documenti.

Ne consegue che chi sottoscrive la petizione ai DS alle passate
elezioni ha votato DS e probabilmente li rivoterà anche alle prossime
...

Posso anche dire che da non simpatizzante dei DS trovo personalmente
fastidioso che la faccenda sia gestita in ML. Non so, mi fa sentire
fuori luogo ma sopporto perché nonostante tutto in questa ML passano
tanti buoni post.

Sicuro che se per caso un rappresentante di un qualsiasi partito si
iscrivesse a questa ML gli sembrerebbe di essere in un'organizzazione
gestita dalla sinistra, visto che quando si parla di iniziative dei
politici sembra passino solo quelle dei DS o comunque dell'ulivo
... non è bello ma è così ...

Si, in realtà so che la classica risposta sarà "interessati anche tu a
livello personale e vedrai che passeranno anche più post per gli altri
partiti", però non è una soluzione a parer mio accettabile una simile
risposta.

Ciao
Ferdinando
unknown
2003-03-03 21:05:05 UTC
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Post by unknown
E questo posso capirlo... anche se continua a non piacermi questa
"coloritura politica" del software libero, e non capisco perche' uno
debba essere piu' deluso dai DS che non da AN o qualsiasi altro
partito, ma comunque questa potremmo al limite vederla come una
"questione personale" o per lo meno "gestita a livello personale" -
anche se tutto cio' mi lascia molto perplesso...
Mah, non mi sembra che sia stato colorato nulla... se uno si sente di scrivere un
appello ad un partito al quale si sente vicino e dal quale in questo frangente si sente
deluso, e non pretendendo (giustamente) di parlare a nome di tutti coloro che credono
nel SL, avvisa e invita chi la pensa come lui a firmare, che male c'è? A maggior
ragione se poi propone anche un testo politicamente non schierato da rivolgere a tutta
la commissione.
Trovo anche giusto che per questo usi questa lista, visto che è stata una proposta
fatta con garbo e civiltà.

ciaociao
Luca
_____________________
Luca Didonè
http://lucadido.com
http://prosa.it - http://freego.it
unknown
2003-03-03 21:20:06 UTC
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"Luca Didonè" <luca a prosa.it> wrote:
[...]
Post by unknown
Mah, non mi sembra che sia stato colorato nulla... se uno si sente di
scrivere un
appello ad un partito al quale si sente vicino e dal quale in questo
frangente si sente
deluso, e non pretendendo (giustamente) di parlare a nome di tutti
coloro che credono
nel SL, avvisa e invita chi la pensa come lui a firmare, che male c'è?
Sara', ma io rimango perplesso... e' un gesto che mi convince poco, e che mi
pare potrebbe essere avvertito negativamente da chi per questo partito puo'
non provare alcuna simpatia.


[..]
Post by unknown
Trovo anche giusto che per questo usi questa lista, visto che è stata
una proposta fatta con garbo e civiltà.
Ma ci mancherebbe altro!... e come la vuoi fare altrimenti una proposta, con
razzi e bombe a mano? :-)


ciao


---
Marco Ermini
http://macchi.markoer.org - ICQ 50825709 - GPG KEY 0x64ABF7C6 - L.U. #180221
Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)
unknown
2003-03-03 21:50:06 UTC
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Post by unknown
Post by unknown
Mi sembra anzi forse poco opportuno dare una "coloritura politica", e
"sbilanciarci" in ambiti molto spinosi come quelli della politica...
La FSF, FSF Europe e Assoli *sono* schierate politicamente: a favore, in
sostegno, per la diffusione del software libero e dei suoi valori.
[...]

Scusa, ma qui stai travisando di proposito il senso del mio discorso. Se vuoi
te lo preciso meglio: "coloritura partitica" e "sbilanciarsi" verso un partito
in particolare... comunque penso che tutti abbiano capito benissimo.

Se poi vogliamo divertirci a giocare come i bambini con le parole... apolitico
non e' apartitico e lo sappiamo bene, ma non stiamo scrivendo uno statuto...

Vedo che i commenti sull'argomento stanno andando sempre piu' nel senso della
profondita' e dell'acutezza... ho capito: devo smettere di insistere.


Saluti


---
Marco Ermini
http://macchi.markoer.org - ICQ 50825709 - GPG KEY 0x64ABF7C6 - L.U. #180221
Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)
unknown
2003-03-03 23:53:02 UTC
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Ferdinando <zappagalattica a inwind.it> wrote:
[...]
Post by unknown
Personalmente apprezzo invece che la proposta di Adriano sia stata
divisa in due diversi documenti.
Per me questa divisione e' una specie di foglia di fico... non so se mi sono
spiegato.
Post by unknown
Ne consegue che chi sottoscrive la petizione ai DS alle passate
elezioni ha votato DS e probabilmente li rivoterà anche alle prossime
..
Non e' detto... io ho votato DS (con la sua coalizione) alle passate elezioni,
ma non so ancora cosa rivotero' alle prossime. Gli esperti dicono che il "voto
ideologico" di una volta non va piu' di moda... oggi si cambia di piu'.

(personalmente non mi pare ci siano grandi alternative... per adesso)
Post by unknown
Posso anche dire che da non simpatizzante dei DS trovo personalmente
fastidioso che la faccenda sia gestita in ML. Non so, mi fa sentire
fuori luogo ma sopporto perché nonostante tutto in questa ML passano
tanti buoni post.
Questo vale anche per me che invece *sono* simpatizzante dei DS... ;-)
Post by unknown
Sicuro che se per caso un rappresentante di un qualsiasi partito si
iscrivesse a questa ML gli sembrerebbe di essere in un'organizzazione
gestita dalla sinistra, visto che quando si parla di iniziative dei
politici sembra passino solo quelle dei DS o comunque dell'ulivo
.. non è bello ma è così ...
Infatti la mia "perplessita'" era su questo aspetto. Purtroppo molti pensano,
per esempio, che "copyleft" sia una "versione di sinistra" del copyright...
bisognerebbe *sfatare* questi dubbi anziche' alimentarli - IMHO -, per
allargare i consensi.
Post by unknown
Si, in realtà so che la classica risposta sarà "interessati anche tu a
livello personale e vedrai che passeranno anche più post per gli altri
partiti", però non è una soluzione a parer mio accettabile una simile
risposta.
E io per chi dovrei scrivere un documento alternativo? per AN o FI che
personalmente... lasciamo perdere! Secondo me bisogna semplicemente evitare di
correre il rischio di sembrare strumentalizzabili da un partito o dall'altro,
anche se uno di questi partiti ci sta piu' simpatico o *sembra* essere piu'
interessato alle nostre iniziative.


ciao


---
Marco Ermini
http://macchi.markoer.org - ICQ 50825709 - GPG KEY 0x64ABF7C6 - L.U. #180221
Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)
unknown
2003-03-04 07:06:04 UTC
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Post by unknown
e non capisco perche' uno debba essere piu'
deluso dai DS che non da AN o qualsiasi altro partito
Perché i DS hanno presentato in PdL sul sw libero per
esempio... Oppure perché mentre in Comm. Cultura
votano a questo modo, oggi Folena scrive un articolo di
segno totalmente opposto.

Per quanto mi riguarda personalmente, sono deluso perché
i DS sono un partito che appartiene all'area politica alla quale
faccio riferimento, e verso la quale nutro delle aspettative.
Post by unknown
Mah, a me pare che manchino dei presupposti
fondamentali: ovvero, la chiarezza su *cosa* si vuole /fare/
ed /ottenere/ con queste due petizioni: francamente
mi sfugge il /senso/ di tutto cio'...
Mi pare evidente: cercare di limitare i danni il più possibile nel
recepimento della EUCD.


A.
unknown
2003-03-04 15:33:02 UTC
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Post by unknown
Post by unknown
Mah, a me pare che manchino dei presupposti
fondamentali: ovvero, la chiarezza su *cosa* si vuole /fare/
ed /ottenere/ con queste due petizioni: francamente
mi sfugge il /senso/ di tutto cio'...
Mi pare evidente: cercare di limitare i danni il più possibile nel
recepimento della EUCD.
E soprattutto diffondere conoscenza su questi temi. La conoscenza è
il presupporto per qualsiasi altra cosa. Le nefandezze spesso
avvengono nell'ombra e nell'ignoranza.

ciao,
carlo
--
For best reading please set the Courier font.
Freedom for Business: http://swpat.ffii.org
unknown
2003-03-04 15:39:02 UTC
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Mah, a me pare che manchino dei presupposti
fondamentali: ovvero, la chiarezza su *cosa* si vuole /fare/
ed /ottenere/ con queste due petizioni: francamente
mi sfugge il /senso/ di tutto cio'...
Mi pare evidente: cercare di limitare i danni il più possibile nel
recepimento della EUCD.
E soprattutto diffondere conoscenza su questi temi. La conoscenza è
il presupporto per qualsiasi altra cosa. Le nefandezze spesso
avvengono nell'ombra e nell'ignoranza.
Concordo con l'obiettivo. Ma mi chiedo perché chi scriveva
originariamente (non ricordo chi) riteneva che ci fosse mancanza di
chiarezza sugli obiettivi. Forse dovrebbe essere messo più in evidenza?

Appena passa in lista la versione nuova, invito a commentare, e se ci
fossero dei grossi difetti, a proporre correzioni.
unknown
2003-03-04 15:51:02 UTC
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Francesco Potorti` <pot a softwarelibero.it> wrote:
[...]
Post by unknown
Concordo con l'obiettivo. Ma mi chiedo perché chi scriveva
originariamente (non ricordo chi) riteneva che ci fosse mancanza di
chiarezza sugli obiettivi. Forse dovrebbe essere messo più in evidenza?
[...]

Anche io concordo con gli obiettivi. E mi e' ancora e sempre piu' oscuro
/perche'/, per far conoscere l'EUCD ed i suoi rischi, si debba scrivere una
petizione /dedicata ai DS/ - il che *sicuramente* non c'entra nulla con il
contrastare l'EUCD ed il "diffondere la conoscenza", _anzi_, puo' dar adito a
*sospetti* di secondi fini.

Con questo comunque chiudo definitivamente la polemica. A questo punto, chi la
vuol capire l'ha capita.


ciao


---
Marco Ermini
http://macchi.markoer.org - ICQ 50825709 - GPG KEY 0x64ABF7C6 - L.U. #180221
Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)
unknown
2003-03-04 16:10:04 UTC
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Post by unknown
Post by unknown
e non capisco perche' uno debba essere piu'
deluso dai DS che non da AN o qualsiasi altro partito
Perché i DS hanno presentato in PdL sul sw libero per
esempio... Oppure perché mentre in Comm. Cultura
votano a questo modo, oggi Folena scrive un articolo di
segno totalmente opposto.
E perche' allora non, per esempio, a Berlusconi ed a Stanca, che hanno aperto
una commissione apposita? il che mi sembra molto piu' concreto di tanti
articoli sul giornale...
Post by unknown
Per quanto mi riguarda personalmente, sono deluso perché
i DS sono un partito che appartiene all'area politica alla quale
faccio riferimento, e verso la quale nutro delle aspettative.
[...]

*Questa* spiegazione mi pare _molto_ piu' realistica. Le idiosincrasie della
sinistra, tuttavia, non mi pare siano in topic con la lista.


ciao


---
Marco Ermini
http://macchi.markoer.org - ICQ 50825709 - GPG KEY 0x64ABF7C6 - L.U. #180221
Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)
unknown
2003-03-04 16:59:02 UTC
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Viste le numerose sensibilità urtate, a questo punto chiederei in via
personale (non come rappresentate di alcunchè) ad Adriano di spostare la
discussione sulla lettera dedicata specificamente ai DS su altra mailing
list più appropriata.

Io personalmente non ci vedo nulla di male a discutere anche mozioni
dirette a singoli partiti che si sono comportati male, ma devo
riconoscere che questo non è l'oggetto della lista (discussioni sul
software libero) e che oggettivamente se si dovesse fare la stessa cosa
per ogni partito la cosa creerebbe un rumore di fondo troppo elevato.

Simo.
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e non capisco perche' uno debba essere piu'
deluso dai DS che non da AN o qualsiasi altro partito
Perché i DS hanno presentato in PdL sul sw libero per
esempio... Oppure perché mentre in Comm. Cultura
votano a questo modo, oggi Folena scrive un articolo di
segno totalmente opposto.
E perche' allora non, per esempio, a Berlusconi ed a Stanca, che hanno aperto
una commissione apposita? il che mi sembra molto piu' concreto di tanti
articoli sul giornale...
Post by unknown
Per quanto mi riguarda personalmente, sono deluso perché
i DS sono un partito che appartiene all'area politica alla quale
faccio riferimento, e verso la quale nutro delle aspettative.
[...]
*Questa* spiegazione mi pare _molto_ piu' realistica. Le idiosincrasie della
sinistra, tuttavia, non mi pare siano in topic con la lista.
ciao
---
Marco Ermini
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Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)
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Un allegato non testuale è stato rimosso....
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Tipo: application/pgp-signature
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Descrizione: This is a digitally signed message part
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unknown
2003-03-04 17:42:04 UTC
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Post by unknown
Viste le numerose sensibilità urtate, a questo punto chiederei in via
personale (non come rappresentate di alcunchè) ad Adriano di spostare la
discussione sulla lettera dedicata specificamente ai DS su altra mailing
list più appropriata.
Mha.. La lettera è stata spedita, quindi la discussione può dirsi
terminata.

Comunque non intendevo utilizzare questa lista come perno organizzativo
di questa iniziativa, mi solo limitato a farne annuncio. Forse avrei
dovuto precisare che le risposte andavano mandate in privato...

Non vedrei nulla di male se analoghe iniziative politicamente rivolte a
soggetti diversi fossero egualmente annunciate in lista. Non credo alla
imparzialità politica fatta di segreti e censure.


A.
unknown
2003-03-04 17:51:03 UTC
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Post by unknown
Mha.. La lettera è stata spedita, quindi la discussione può dirsi
terminata.
Ottimo.
Post by unknown
Comunque non intendevo utilizzare questa lista come perno organizzativo
di questa iniziativa, mi solo limitato a farne annuncio. Forse avrei
dovuto precisare che le risposte andavano mandate in privato...
Anche io, come ho detto non ci vedo nulla di male, tanto meno negli
annunci.
Post by unknown
Non vedrei nulla di male se analoghe iniziative politicamente rivolte a
soggetti diversi fossero egualmente annunciate in lista. Non credo alla
imparzialità politica fatta di segreti e censure.
Qui non c'è imparzialità, ne voglia di segreti o censure, richiamavo
solo al fatto che non è il luogo per la discussione su un tale oggetto,
ovvio che, riguardando comunque qualcosa che può toccare il Software
Libero, l'annuncio di una tale iniziativa è totalmente in topic (non la
discussione però).

Se non ci diamo dei limiti si finisce a discutere di tutto e di niente.

Simo.

NB Quando dico non c'è imparzialità, non mi riferisco ad una parzialità
di tipo partitico, mi riferisco ovviamente al fatto che chi supporta e
discute il software libero ha ovviamente una posizione politica
cicoscritta al campo del software libero che è ovviamente non
imparziale.
--
Simo Sorce - simo.sorce a xsec.it
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unknown
2003-03-05 23:09:03 UTC
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Credo sia già stato spedito tutto comunque hai l'appoggio del
LUG Torino e il mio personale.
Grazie

Michele Lionetti
Post by unknown
Post by unknown
Viste le numerose sensibilità urtate, a questo punto
chiederei in via personale (non come rappresentate di
alcunchè) ad Adriano di spostare la discussione sulla
lettera dedicata specificamente ai DS su altra mailing list
più appropriata.
Post by unknown
Mha.. La lettera è stata spedita, quindi la discussione può
dirsi
Post by unknown
terminata.
Comunque non intendevo utilizzare questa lista come perno
organizzativo di questa iniziativa, mi solo limitato a farne
annuncio. Forse avrei dovuto precisare che le risposte
andavano mandate in privato...
Post by unknown
Non vedrei nulla di male se analoghe iniziative
politicamente rivolte a soggetti diversi fossero egualmente
annunciate in lista. Non credo alla imparzialità politica
fatta di segreti e censure.
unknown
2003-03-04 17:39:16 UTC
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Post by unknown
E perche' allora non, per esempio, a Berlusconi ed a Stanca, che hanno aperto
una commissione apposita? il che mi sembra molto piu' concreto di tanti
articoli sul giornale...
C'è dell'altro.
Come è scritto nella lettera, il 6 febbraio i DS hanno fatto, proprio in
vista del recepimento della direttiva, una conferenza a Roma, nella
quale sono state assunte alcune posizioni.
Quello che si chiede, ora, è coerenza rispetto a quelle. posizioni.

Mai avuto contatti espressamente sulla EUCD con Stanca (peraltro la
competenza in merito è di Urbani).


A.
unknown
2003-03-04 17:39:03 UTC
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Post by unknown
Viste le numerose sensibilità urtate, a questo punto chiederei in via
personale (non come rappresentate di alcunchè) ad Adriano di spostare la
discussione sulla lettera dedicata specificamente ai DS su altra mailing
list più appropriata.
Io personalmente non ci vedo nulla di male a discutere anche mozioni
dirette a singoli partiti che si sono comportati male, ma devo
riconoscere che questo non è l'oggetto della lista (discussioni sul
software libero) e che oggettivamente se si dovesse fare la stessa cosa
per ogni partito la cosa creerebbe un rumore di fondo troppo elevato.
[...]

Basterebbe fare una pagina web... non ci sarebbe nulla di male a
"sponsorizzarla" qui - magari aderirei anche io. Discuterne qui e' sbagliato,
perche' chi non si sente parte dell'iniziativa deve di cattivo occhio tutta la
lista - vi assicuro che e' cosi'; magari e' vero che non c'e' nulla di male,
io non so giudicare: ma so capire che non e' opportuno.


ciao


---
Marco Ermini
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Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)
unknown
2003-03-06 01:03:02 UTC
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Buona sera a tutti.
MI chiededvo se fosse possibile registrare un brano musicale utilizzando
GFDL o un'altra licenza della FSF. Lo scopo è ottenere una tutela dal
plagio senza alcuna retribuzione dei diritti d'autore. Qualcuno l'ha
mai fatto?
Grazie per le info che mi darete!
--
V a le<<<
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