Post by alfdibPost by moePost by AlfdibPost by franco fxQui è lo stesso, non fai il vaccino, rischi di infettare una persona
che > per motivi di salute non può farlo. E solitamente queste
persone sono le > più fragili, quelle che poi secondo la vulgata in
salsa negazionista non > sono morti PER ma CON. E che scoperta, ma
SENZA sarebbero vivi. E > adesso, spero, abbiamo modo di non
contagiarli.cazzogliene, LUI paga le tasse
Ho solo anticipato la classica banale questione del: e ma se poi
non ti fai il vaccino paghiamo noi...
La questione è un altra moe.
Non ti appigliare a queste stupidaggini. Entra nel cuore della
questione se vuoi discutere.
Ti aspetto lì... Qui non ti rispondo neanche.
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non ti appigliare a stupidaggini detto da chi mi propone come valida
alternativa al vaccinarsi il non vaccinarsi, mi fa
molto ridere, entrando nel cuore della questione trovo che il tuo sia un
comportamento ed una scelta molto egoistica e vigliacca
e non pensare che chi si faccia vaccinare lo faccia a cuor leggero senza
averci pensato, solo che è meno codardo di te e di quelli come te
Perché tu, pensi che io, e come me molti altri, non mi voglia vaccinare
per paura delle reazioni avverse.
Ma, te lo dico molto chiaramente, la questione non è così, è molto più
articolata di così... però devi andare in profondità alla questione,
perché arrivare ad essere free-vax significa avere fatto un percorso
cognitivo sull'argomento non banale senza aver dato tutto per scontato
come ci viene servito.
Allora il fatto delle questioni avverse che tu dici sia la questione
trainante, è vera, ma solo in parte. Alla base e ben prima, c'è una
questione più importante, e qui serve un minimo di attenzione, perché c'è
una questione filosofica alla base, che è la vera motrice di tutta la
questione. Te la metto prima dal lato pratico operativo, così dopo è più
chiara la lettura ontologica-filosofica.
Dal lato pratico le persone come me sostengono che madre natura è la
migliore guaritrice per qualsiasi malattia e che per qualsiasi essere
vivente, sostituirsi al potere di madre natura non solo è pericoloso, ma
ci porta su una strada, come specie umana, a lungo andare pericolosa.
Chiariamoci, nessuno nega le capacità della medicina in alcuni settori,
tipo di interventi chirurgiche e di diagnosi e altri settori della
medicina che danno un vantaggio tangibile e positivo alla vita, insomma
ove sicuramente l'utilità è palese... ma voler vivere bene sostituendo un
corretto stile di vita, di alimentazione, di sonno, etc... con medicinali
e pensare che questo funzioni senza problemi non va bene. E questa è
invece la realtà e il trend a crescere dell'uomo d'oggi. Veniamo al punto
dei vaccini: nel passato dove la situazione igienica era bassa, c'era
povertà e ci si cibava di alimenti non controllati o di acqua non
trattata era doveroso usare i vaccini, come ancora oggi in africa e altre
zone. Ma, in condizioni di corretta igiene e controllo dei cibi, non
permettere al nostro sistema immunitario di fronteggiare i virus e
batteri che ci sono su questo pianeta, a medio-lungo termine significa
renderci sempre più deboli e attaccabili dagli stessi. Questo è un dato
di fatto inconfutabile. I virus e i batteri sono in perenne evoluzione, e
se non riusciamo ad adeguare la ns risposta immunitaria in egual misura,
prima o poi il destino dell'uomo è segnato, è solo questione di tempo.
Usare i vaccini non solo rende i virus e batteri sempre più selettivi ed
efficaci con velocità accelerate, ma destabilizza e indebolisce il nostro
sistema immunitario. Questo verrà trasmesso, potenzialmente sempre di più
alle ns generazioni future, e un domani questo significherà che l'uomo
per vivere dovrà imbottirsi di vaccini ( ci stiamo già arrivando con i 12
vaccini obbligatori per i bimbi, lascio a te decidere se ha senso o meno
proseguire in questo trend... ) per semplicemente sopravvivere, a meno di
non vivere sotto una campana di vetro, come il lockdown di oggi. Virus e
batteri sono nel mondo, fanno parte del mondo ed è impossibile pensare di
fronteggiarli a suon di iniezioni di vaccini, prima lo capiamo meglio è.
L'unica risposta sostenibile nel lungo periodo è lavorare sull'educazione
delle persone: alimentazione, cura del corpo, dormire correttamente e
igiene e, soprattutto nel riuscire a fronteggiare l’ambiente esterno con
il ns sistema immunitario anche a costo di qualche milione di morti a
causa di un virus, come è già successo innumerevoli volte nel passato.
Madre natura ci ha permesso di sopravvivere per centinaia di migliaia di
anni in questo modo. Io mi fido più di lei che della scienza dell’uomo,
con tutto il rispetto, semplicemente perché a prescindere da intangibili
discorsi spirituali, i fatti mi dicono che la natura ci ha portato fino
al 2020 con una popolazione in continua crescita. Da questo punto di
vista, per me rischiare di vedermi morire per il Covid se significa alla
fine avere una popolazione mondiale che riesce a conviverci naturalmente,
e quindi ad avere un sistema immunitario più forte, per me va benissimo,
nessuna paura di morire. Vogliamo sostituire alla natura i medicinali e i
vaccini? Io non sono d‘accordo e credo sia mettersi in un vicolo cieco.
Come diceva Bergson, la ns civiltà ha una visione temporale di qualche
centinaia di anni. Madre natura gioca alla vita da Milioni da anni, la
sfida è impari e dobbiamo avere le idee ben chiare su dove schierarci ad
un bivio dove da una parte c’è Madre Natura e dall’altra le tecniche
dell’uomo che hanno, in campo medico scientifico circa 200 anni.
E qui scivoliamo sul lato ontologico-filosofico.
Il filosofo che andrebbe letto in questo periodo sull’argomento è
sicuramente Popper, in particolare il suo : “Logica della scoperta
scientifica”, per i più pigri vi posto un articolo che fa trasparire la
https://www.skuola.net/filosofia-contemporanea/popper-pensiero-critica-neopositivismo.html#:~:text=Popper%20%2D%20Pensiero%20e%20critica%20al,furono%20grandissime%20novit%C3%A0%20nelle%20scienze.&text=Lo%20fece%20attraverso%20il%20criterio,definire%20i%20limiti%20della%20scienza.
Il punto è che l’uomo d’oggi è purtroppo il prodotto ( o sottoprodotto?)
di un approccio filosofico figlio del positivismo e, soprattutto, del
neopositivismo del 900. Questa corrente non fa altro che asserire la
preminenza della scienza come soluzione non solo di tutti i problemi
dell’uomo attraverso la tecnica, ma anche e soprattutto come migliore via
di conoscenza della Verità nel senso epistemologico. Ma la base di fondo,
che la scienza abbia 2 caratteri necessari per troneggiare in questi 2
versanti è, secondo Popper fallace: la prima è che sia assoluta, ossia
che le sue risposte siano corrette in modo assoluto e inconfutabili in
qualsiasi condizione e tempo ( il classico esempio di ”poiché vedo tutti
i cigni binaco significa che tutti i cigni sono bianchi”), la seconda è
che essa sia raggiungibile - utilizzabile, nelle mani dell’uomo, un
essere chiaramente fallace sia oggettivamente (cioè fruitore di sensi
percettibili fallaci e limitati) che soggettivamente ( cioè in grado di
arrivare a concetti assoluti essendo scevro dalle opinioni e dalle
memorie che ne inficiano la correttezza sia teorica che operativa).
Popper pone questa seconda questione, partendo dalla fallacia del metodo
induttivo, e arriva a porre l’accento su come basare le proprie scelte
pensando che la scienza sia scevra degli errori che l’uomo, per sua
natura si porta dietro, è un errore essenziale.
Qualcuno sta cominciando ad accorgersene, di questa soggettività della
scienza, proprio vedendo come gli stessi esperti del settore hanno
visioni diametralmente opposte su praticamente tutto quanto riguarda il
Covid ( e questo in sé non è un male).
Tuttavia l’uomo non è ancora pronto per porre la scienza e la sua utilità
nel giusto contesto relativo anziché assoluto. Ancora oggi l’uomo,
tramite la sua scienza-tecnica, ha questo delirio di onnipotenza di poter
assolutizzare le proprie risposte scientifiche come il non plus ultra in
ogni situazione e necessità.
E questo è quello che si sta verificando nella situazione del Covid: la
strada giusta è quella del Vaccino, ossi la risposta tecnico-scientifica.
Non ci si chiede veramente cosa sia meglio fare, se ci sono altre vie o
altre possibilità, non si guarda la questione da una prospettiva di lungo
termine e non si valutano i potenziali rischi di una scelta sbagliata.
Io credo che la preminenza di cui gode oggi la scienza abbia il tempo
contato, un po' come il sistema capitalistico che veniva visto come il
vero e unico sistema economico sociale per l’umanità in ambito
finanziario. Ci vorrà più tempo con la scienza dato che ha una genesi più
profonda e solida filosoficamente del capitalismo, ma la sua
decentralizzazione arriverà, non escluderei iniziando persino proprio col
Covid, dato che la reputazione che il mondo scientifico si gioca su
questo tavolo è altissima. Personalmente sono ottimista, credo che l’uomo
arriverà a vedere il proprio errore, è solo questione di tempo ( anche
perché se così non fosse significa che come specie ci estingueremo molto
facilmente se pensiamo di trovare tutte le ns risposte nella scienza).
Sono ottimista perché sempre più persone sono critiche verso quanto sta
succedendo, cominciano sempre più a capire, si stanno informando sulla
strada intrapresa dei vaccini mRNA e tanto altro. Oggi sempre più persone
capiscono che questa strada non è esente da altissimi rischi per tutta
l’umanità e che questo approccio è forse estremo e debilitante. E’ un
processo con delle inerzie, ma magari di fronte all’evidenza di una
strategia che si rivelerà inefficace, le persone apriranno gli occhi e
metteranno in discussione questo sistema. Da questo punto di vista, non
come essere umano che vuole il meglio per se e i proprio simili, ma come
filosofo e studioso dell’umanità credo che andare avanti col vaccino sia
una cosa utile per tutti noi. Stiamo a vedere quando si scopriranno le carte.
Ciao coglione illetterato, ignorante e bestia mediocre e stupida. Quando
merdaccia.