[Su Dentista] ha scritto:
> dunque la copertura e il comportamento omertoso di fatto esisterebbe
> solo nei confronti della giustizia civile.
Il dunque e le considerazioni che seguono sono illazioni tue, basate sul
nulla e smentite dai fatti.
Il Crimen Solecitationis è un testo di diritto canonico, che si occupa
*anche* dei casi di pedofilia, ma in prima istanza di episodi che per la
giustizia civile sono probabilmente irrilevanti (proposte a sfondo sessuale
fatte dal sacerdote al penitente durante la coffessione).
Da nessuna parte (e sfido chiunque a provare il contrario) prescrive
l'omertà verso la giustizia civile da parte delle vittime e/o dei testimoni
degli abusi o anche un semplice invito alle vittime e ai testimoni a non
denunciare gli abusi alle autorità civili.
Si prescrive semplicemente la riservatezza del processo canonico (processi
di questo tipo a volte si svolgono a porte chiuse anche nell'ambito civile).
Tutti, compresi i testimoni e l'accusatore sono tenuti alla riservatezza
circa gli atti del processo canonico, ma per accusatori e testimoni è
espressamente prevista la non censurabilità.
Il testo "segreto" è qui.
http://news.bbc.co.uk/2/shared/bsp/hi/pdfs/28_09_06_Crimen_english.pdf
E' commentato e tradotto in italiano qui
http://it.wikipedia.org/wiki/Crimen_sollicitationis
> 2) Il Crimen Solecitationis non l'ha scritto Ratzinger.
>
> Vero, e nessuno glielo attribuisce.
Qualche sprovveduto ha fatto pure questo.
> 3) La lettera De delictis gravioribus di Ratzinger del 2001 non era
> affatto segreta e contiene solo norme attuative di disposizioni
> papali.
> Sulla segretezza di questo ultimo documento non saprei.
Io sì.
Era, ed, è pubblicata sul sito del vaticano, con tanto di riferimento al
"segretissimo" Crimen Solecitationis.
http://tinyurl.com/yk9gy5
qui in italiano
http://www.ratzinger.it/modules.php?name=News&file=article&sid=202
> Le disposizioni che aiutavano questi sacerdoti a sfggire
> alla giustizia ordinaria sono gravissime.
Sì, gravissime, ma inventate.
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En lo puro no hay futuro
la pureza está en la mezcla.
(Jarabe de Palo - De vuelta y vuelta)