tattoo
2015-10-15 08:16:19 UTC
I "live" a mio parere mettono a nudo la personalità del musicista, le
sue emozioni, i suoi sentimenti,la serata negativa, si
improvvisa...Quasi tutti i miei acquisti di Ellepì-CD sono live, alcuni
di questi con pochissime sovraincisioni da studio e quasi tutti questi
musicisti sono "PADRONI" del proprio strumento, insomma ci sanno fare.
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Solo una breve parentesi:
-- Sono gli anni d'oro della musica dove la comunicazione consisteva in
RAI 1 - 2 , RADIO 1 e 2 . Se volevi ascoltare qualcosa di musicalmente
diverso dalla canzone italiana dovevi aspettare le 21 della sera e
sintonizzarti su RadioLussemburgo in OM che trasmetteva musica
anglosassone in voga negli anni '60 e '70'. La frequenza ricordo
benissimo era 1440MHz. Trasmetteva in tutto il territorio nazionale,
quindi per logica anche in altri paesi con una potenza di watt notevole.
Le notizie che arrivavano ai fans erano principalmente i passa parola
dei grossisti di dischi che dalle mie parti rifornivano i negozi una
volta la settimana. L'unico giornale paludato politicamente DC che
argomentava su cantautori complessi e cantanti era *Per voi giovani*
un settimanale di programmi tv e pochissima musica. Di lì a poco inizio
70' irruppe nelle edicole il settimanale Ciao 2001 del compianto Saverio
Rotondi e fu altra storia sulle notizie della musica italiana. --
Chiusa parentesi :-)
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Il personaggio Lucio Battisti e i fatti che reputo salienti di una
carriera irripetibile con la fortuna odierna di avere da circa due
decenni la rete a disposizione che con il tempo ha arricchito i *nuovi
giovani fans* di "nuove sconosciute" notizie.
Nel 1966 si inizia a parlare insistentemente di un ragazzo dai capelli
riccioluti e non cotonati alla moda di allora che compone canzoni
bellissime, ma non le canta, le "offre" a complessi e a cantanti.
Musicalmente è un rivoluzionario, il classico giro armonico - do lam rem
sol7 - messo in soffitta, non esiste più nelle sue canzoni.
Nel pop e nel rock italiano da un punto di vista strettamente musicale
personalizza e innova in ogni senso la forma della canzone tradizionale
e melodica. Mogol "suo" pigmalione iniziale insiste nel farlo cantare e
a distinguersi dagli altri con un foulard al collo e ci riesce
Per il "nostro" nel 1968 solo qualche sporadica apparizione inTV con il
Cantagiro con un foular al collo cantando - Balla Linda - (un
successone) che diventa pure un Hit in Gran Bretagna. L'anno dopo va a
Sanremo in coppia con Wilson Pickett cantando un hit MONDIALE dal titolo
"Un'avventura" .
Nel 1969 fonda la casa discografica Numero Uno assieme a Mogol, Donida,
Colombini e Daldello
http://it.wikipedia.org/wiki/Numero_Uno_%28casa_discografica%29
ma la vera svolta artistica, il grande balzo a Battisti gliela offre
Arbore nel programma televisivo Bandiera Gialla inizio anni 70', dove in
diretta mette a tacere un rumoroso pubblico giovanile, un pò snob con la
puzzetta sotto il naso (non ha voce, è afona...). Arbore dopo i
convenevoli per il pubblico di casa e di studio gli da la parola e lui
senza alcuna soggezione davanti alla telecamera (vado a memoria): -- Sò
du ore che parlate sempre voi e non avete detto NIENTE esclama un pò
scazzato: -le mia canzoni vi emozionano o no?,( nessuno del pubblico
osa contraddirlo). , e allora attacca con la base maestro. .. e canta
qualche canzone accompagnadosi con il piano. Un trionfo. Arbore
gongola e afferma a microfoni spenti di aver portato in trasmissione un
talento che negli anni a venire si rivelerà tale.
sue emozioni, i suoi sentimenti,la serata negativa, si
improvvisa...Quasi tutti i miei acquisti di Ellepì-CD sono live, alcuni
di questi con pochissime sovraincisioni da studio e quasi tutti questi
musicisti sono "PADRONI" del proprio strumento, insomma ci sanno fare.
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Solo una breve parentesi:
-- Sono gli anni d'oro della musica dove la comunicazione consisteva in
RAI 1 - 2 , RADIO 1 e 2 . Se volevi ascoltare qualcosa di musicalmente
diverso dalla canzone italiana dovevi aspettare le 21 della sera e
sintonizzarti su RadioLussemburgo in OM che trasmetteva musica
anglosassone in voga negli anni '60 e '70'. La frequenza ricordo
benissimo era 1440MHz. Trasmetteva in tutto il territorio nazionale,
quindi per logica anche in altri paesi con una potenza di watt notevole.
Le notizie che arrivavano ai fans erano principalmente i passa parola
dei grossisti di dischi che dalle mie parti rifornivano i negozi una
volta la settimana. L'unico giornale paludato politicamente DC che
argomentava su cantautori complessi e cantanti era *Per voi giovani*
un settimanale di programmi tv e pochissima musica. Di lì a poco inizio
70' irruppe nelle edicole il settimanale Ciao 2001 del compianto Saverio
Rotondi e fu altra storia sulle notizie della musica italiana. --
Chiusa parentesi :-)
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Il personaggio Lucio Battisti e i fatti che reputo salienti di una
carriera irripetibile con la fortuna odierna di avere da circa due
decenni la rete a disposizione che con il tempo ha arricchito i *nuovi
giovani fans* di "nuove sconosciute" notizie.
Nel 1966 si inizia a parlare insistentemente di un ragazzo dai capelli
riccioluti e non cotonati alla moda di allora che compone canzoni
bellissime, ma non le canta, le "offre" a complessi e a cantanti.
Musicalmente è un rivoluzionario, il classico giro armonico - do lam rem
sol7 - messo in soffitta, non esiste più nelle sue canzoni.
Nel pop e nel rock italiano da un punto di vista strettamente musicale
personalizza e innova in ogni senso la forma della canzone tradizionale
e melodica. Mogol "suo" pigmalione iniziale insiste nel farlo cantare e
a distinguersi dagli altri con un foulard al collo e ci riesce
Per il "nostro" nel 1968 solo qualche sporadica apparizione inTV con il
Cantagiro con un foular al collo cantando - Balla Linda - (un
successone) che diventa pure un Hit in Gran Bretagna. L'anno dopo va a
Sanremo in coppia con Wilson Pickett cantando un hit MONDIALE dal titolo
"Un'avventura" .
Nel 1969 fonda la casa discografica Numero Uno assieme a Mogol, Donida,
Colombini e Daldello
http://it.wikipedia.org/wiki/Numero_Uno_%28casa_discografica%29
ma la vera svolta artistica, il grande balzo a Battisti gliela offre
Arbore nel programma televisivo Bandiera Gialla inizio anni 70', dove in
diretta mette a tacere un rumoroso pubblico giovanile, un pò snob con la
puzzetta sotto il naso (non ha voce, è afona...). Arbore dopo i
convenevoli per il pubblico di casa e di studio gli da la parola e lui
senza alcuna soggezione davanti alla telecamera (vado a memoria): -- Sò
du ore che parlate sempre voi e non avete detto NIENTE esclama un pò
scazzato: -le mia canzoni vi emozionano o no?,( nessuno del pubblico
osa contraddirlo). , e allora attacca con la base maestro. .. e canta
qualche canzone accompagnadosi con il piano. Un trionfo. Arbore
gongola e afferma a microfoni spenti di aver portato in trasmissione un
talento che negli anni a venire si rivelerà tale.