The Sentinel
2008-04-07 22:35:33 UTC
...dall'articolo introduttivo presente sul primo numero della rivista, alla
rubrica sulle opere classiche piu' o meno "metal" che consigliava il
Signorelli su Power Zone.
Stralci vari.
"Che esista una connessione musica classica-heavy metal e' decisamente la
scoperta dell'acqua calda. Mai come in questo momento i gruppi heavy portano
su disco il loro bagaglio di esperienze auditive nel reame delle orchestre e
delle voci d'opera. Ma come funziona questa "eredita'"? Quali sono i
compositori da sentire? Ve lo spiega Luca Signorelli!"
"Andiamo non fate finta di non saperlo. La musica classica e il metallo se
ne sono sempre andati a braccetto, come se uno fosse stato la continuazione
moderna dell'altro. Dinamica, melodia, impatto, sono cose che accomunano i
due generi. E c'e' - naturalmente - il fattore tradizione. Il rispetto di
certe regole (ovvero, il restringere il gioco musicale ad un campo ben
delimitato per poter sfruttare meglio gli ingredienti a disposizione) e'
cosa che appartiene alla musica classica come (e solo come) al metal. Molti
storcono il naso, ricordando che questa e' l'epoca della caduta delle
barriere. Non sara' solo l'epoca della confusione piu' totale?"
"[...] Dopo il 1976 il motto e' "ritorniamo alle radici", e fare musica piu'
complessa dei classici riff di quattro note e' considerata una bestemmia.
Dal 1977 e per tutti gli anni '80 il verbo classico viene, semplicemente,
relegato ad esercizio colto per bands poco piu' che marginali, e i gruppi
che continuano ostinatamente a tentare una connessione fra i 2 generi sono
universalmente derisi come dinosauri.
L'unico genere che sembra deciso a fare sempre i conti con il passato
classico e le orchestre e' -indovinate un po'- il metallo. [...]"
"[...] E' la stessa visione che mi sembra abbia spinto a "riscoprire" il
mondo classico gruppi come Blind Guardian, Dream Theater o Rhapsody e con
loro centinaia di altre band, per non parlare di tutto il sottobosco
progressive.
In un certo senso, non sono tanto i suoni tradizionali ad attirare queste
(modernissime!) band, bensi' quello che noi associamo con queste atmosfere.
[...]"
"[...] Con il power/epic trionfante, inserire orchestrazioni classiche o
giri medievaleggianti nel proprio repertorio e' diventato quasi
obbligatorio. Quale puo' essere il futuro di questa tendenza
quando -inevitabilmente - il metal sterzera' verso lidi meno nostalgici?
Sono convinto che la "classical connection" restera' in piedi, perche' il
legame fra le due musiche non e' solo questione di immagine o moda, ma e',
come si suol dire, una questione di DNA. E quale dimostrazione migliore puo'
essere il fatto che un gruppo non certo accusabile di tradizionalismo come i
Death abbia fatto uscire di recente un fantastico disco ("The Sound Of
Perseverance") che - in modo sottile ma evidente - riscopre il gusto delle
mini sinfonie contro la legge imperante della canzone? That's classic!"
Chiaramente quoto tutto, quando ci vuole ci vuole!
CLASSICAL MUSIC IS THE LAW!!
LOL...
--
"Dire ke Halford è il cantante metal per antonomasia, lo posso accettare
solo se si parla in termini "iconografici".
Acuti allucinanti, abiti in pelle, moto sul palco, tatuaggi. Ma tecnicamente
è molto inferiore a tanti suoi "figliocci" e purtroppo ha un registro
espressivo davvero limitato."
Un certo "Alberto", in un commento ad una recensione sul portale
"Verorock.it" (garanzia di qualita' e competenza, tra l'altro...).
rubrica sulle opere classiche piu' o meno "metal" che consigliava il
Signorelli su Power Zone.
Stralci vari.
"Che esista una connessione musica classica-heavy metal e' decisamente la
scoperta dell'acqua calda. Mai come in questo momento i gruppi heavy portano
su disco il loro bagaglio di esperienze auditive nel reame delle orchestre e
delle voci d'opera. Ma come funziona questa "eredita'"? Quali sono i
compositori da sentire? Ve lo spiega Luca Signorelli!"
"Andiamo non fate finta di non saperlo. La musica classica e il metallo se
ne sono sempre andati a braccetto, come se uno fosse stato la continuazione
moderna dell'altro. Dinamica, melodia, impatto, sono cose che accomunano i
due generi. E c'e' - naturalmente - il fattore tradizione. Il rispetto di
certe regole (ovvero, il restringere il gioco musicale ad un campo ben
delimitato per poter sfruttare meglio gli ingredienti a disposizione) e'
cosa che appartiene alla musica classica come (e solo come) al metal. Molti
storcono il naso, ricordando che questa e' l'epoca della caduta delle
barriere. Non sara' solo l'epoca della confusione piu' totale?"
"[...] Dopo il 1976 il motto e' "ritorniamo alle radici", e fare musica piu'
complessa dei classici riff di quattro note e' considerata una bestemmia.
Dal 1977 e per tutti gli anni '80 il verbo classico viene, semplicemente,
relegato ad esercizio colto per bands poco piu' che marginali, e i gruppi
che continuano ostinatamente a tentare una connessione fra i 2 generi sono
universalmente derisi come dinosauri.
L'unico genere che sembra deciso a fare sempre i conti con il passato
classico e le orchestre e' -indovinate un po'- il metallo. [...]"
"[...] E' la stessa visione che mi sembra abbia spinto a "riscoprire" il
mondo classico gruppi come Blind Guardian, Dream Theater o Rhapsody e con
loro centinaia di altre band, per non parlare di tutto il sottobosco
progressive.
In un certo senso, non sono tanto i suoni tradizionali ad attirare queste
(modernissime!) band, bensi' quello che noi associamo con queste atmosfere.
[...]"
"[...] Con il power/epic trionfante, inserire orchestrazioni classiche o
giri medievaleggianti nel proprio repertorio e' diventato quasi
obbligatorio. Quale puo' essere il futuro di questa tendenza
quando -inevitabilmente - il metal sterzera' verso lidi meno nostalgici?
Sono convinto che la "classical connection" restera' in piedi, perche' il
legame fra le due musiche non e' solo questione di immagine o moda, ma e',
come si suol dire, una questione di DNA. E quale dimostrazione migliore puo'
essere il fatto che un gruppo non certo accusabile di tradizionalismo come i
Death abbia fatto uscire di recente un fantastico disco ("The Sound Of
Perseverance") che - in modo sottile ma evidente - riscopre il gusto delle
mini sinfonie contro la legge imperante della canzone? That's classic!"
Chiaramente quoto tutto, quando ci vuole ci vuole!
CLASSICAL MUSIC IS THE LAW!!
LOL...
--
"Dire ke Halford è il cantante metal per antonomasia, lo posso accettare
solo se si parla in termini "iconografici".
Acuti allucinanti, abiti in pelle, moto sul palco, tatuaggi. Ma tecnicamente
è molto inferiore a tanti suoi "figliocci" e purtroppo ha un registro
espressivo davvero limitato."
Un certo "Alberto", in un commento ad una recensione sul portale
"Verorock.it" (garanzia di qualita' e competenza, tra l'altro...).