Don Baget Bozzo lo spiega in "Contro i cristiani": perchÚ si rifutavano "di
sacrificare agli dei""! E gli dei offesi facevano perdere le guerre....
I pagani non erano scemi. Il fatto è che, scovare i cristiani era difficile, le
catacombe erano dei cimiteri, per cui anche se si beccava qualcuno che ne
usciva, quello poteva dire: "Sono andato a far visita ai morti"
Fu allora che Decio (249-251) e poi Valeriano (253-260) idearono il sistema di
costringere a sacrificare agli dei tutti i sudditi.
I cristiani si divisero in tre categorie: Gli irriducibili, non sacrificarono,
e furono martirizzati o si diedero alla macchia. I frodi, coloro che
acquistarono falsi attestati di aver compiuto il sacrificio. E i lapsi, coloro
che sacrificarono. Fra l'altro i romani almeno a idea sapevano chi erano i
cristiani, per cui ogni cristiano che sacrificava, veniva riaccompagnato a casa
da un corteo di ragazzotti che suonavano improvvisati tamburi e lanciavano
lazzi.
Entrambi gli imperatori morirono presto, e i successori lasciarono perdere. In
entrambe le occasioni la Chiesa decise di riammettere, dopo una congrua
penitenza, chi aveva ceduto. Anche Diocleziano per un ventennio aveva aderito
alla linea della tolleranza. Poi non si sa perché, nel 305 scatenò una
persecuzione più dura delle precedenti.
Il primo decreto di tolleranza fu emesso il 27 aprile 311 (sarebbe il 280°
anniversario della morte di Cristo, anche se alcuni dicono che il decreto è dei
primi di maggio)dall'imperatore Galerio, il quale, affetto da una malattia
schifosa, aveva creduto potesse essere una maledizione del Dio Cristiano.
Quello di Costantino, fu solo un rescritto, la novità è che questo imperatore
resosi conto di quanto i cristiani fossero ormai numerosi e potenti, non si
limitò a tollerarli, ma prese le loro parti. Ci furono ancora in Oriente brevi
persecuzioni da parte di Massimo Daia e di Licinio, ma in sostanza col decreto
di Galerio la grande persecuzione ebbe termine.
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Arduino d'Ivrea