*GB*
2011-07-16 20:48:14 UTC
Alla luce del crac dell'HSR e dei default dell'Islanda e del Minnesota
(e di quello prossimo, forse, degli interi Stati Uniti), invito tutti
a una riflessione critica.
Nell'Ottocento la ricerca scientifica costava poco, era relativamente
comprensibile alla gente comune, e dava un sacco di risultati.
Invece nell'ultimo mezzo secolo la Big Science è diventata costosissima,
totalmente incomprensibile e inaccessibile alla gente (la cosiddetta
divulgazione scientifica è di solito soltanto una presa per i fondelli),
e soprattutto dà risultati prossimi allo zero.
La scusa abituale per giustificare un simile spreco di risorse è quella
che tutto ciò che c'era di facile da scoprire è stato scoperto, e quindi
inevitabilmente oggi tutto è diventato difficilissimo.
Ebbene, che sia così o no, un fatto è ormai certo. La crisi sta riducendo
sul lastrico la popolazione: se la ricerca scientifica non è produttiva,
non dà risultati (la fusione nucleare controllata è un miraggio, la cura
definitiva del cancro è un miraggio, e così via), che senso ha continuare
a investirci? Sembrano soldi buttati in un buco nero.
E comunque... se gli USA faranno default, col cavolo che continueranno
a finanziare i mega-progetti di ricerca della Big Science! Forse è
per via di questa disperazione che gli scienziati della NASA, si dice,
si sono ridotti a sperare in uno come Andrea Rossi. Quindi non è detto
che siano cretini: sono semplicemente alla canna del gas (idrogeno?).
Bye,
*GB*
(e di quello prossimo, forse, degli interi Stati Uniti), invito tutti
a una riflessione critica.
Nell'Ottocento la ricerca scientifica costava poco, era relativamente
comprensibile alla gente comune, e dava un sacco di risultati.
Invece nell'ultimo mezzo secolo la Big Science è diventata costosissima,
totalmente incomprensibile e inaccessibile alla gente (la cosiddetta
divulgazione scientifica è di solito soltanto una presa per i fondelli),
e soprattutto dà risultati prossimi allo zero.
La scusa abituale per giustificare un simile spreco di risorse è quella
che tutto ciò che c'era di facile da scoprire è stato scoperto, e quindi
inevitabilmente oggi tutto è diventato difficilissimo.
Ebbene, che sia così o no, un fatto è ormai certo. La crisi sta riducendo
sul lastrico la popolazione: se la ricerca scientifica non è produttiva,
non dà risultati (la fusione nucleare controllata è un miraggio, la cura
definitiva del cancro è un miraggio, e così via), che senso ha continuare
a investirci? Sembrano soldi buttati in un buco nero.
E comunque... se gli USA faranno default, col cavolo che continueranno
a finanziare i mega-progetti di ricerca della Big Science! Forse è
per via di questa disperazione che gli scienziati della NASA, si dice,
si sono ridotti a sperare in uno come Andrea Rossi. Quindi non è detto
che siano cretini: sono semplicemente alla canna del gas (idrogeno?).
Bye,
*GB*