Post by Lady of the RingsCaspita, orpheus ha formulato un pensiero coerente! O è solo apparenza?
Post by orpheusIo sono di parere diverso, vale a dire che i riti di iniziazione
stanno compeltamente sparendo, ed il loro posto è occupato da riti
fasulli, come assumere droghe oppure mandare l'auto
a pazzi attraversando semafori rossi..
Appunto...
Post by orpheusQuello che poi dici sulla besti feroce, mi pare non colga la
complessità che avevano i rituali, nella loro valenza simbolica..
Non era solo il coraggio di afrontare bestie feroci esterne,
ma soprattutto qualla di affrontare la "bestialità" nell'uomo
stesso..
Certo. All'epoca veniva imposta una prova di coraggio a chi del
coraggio doveva avere bisogno: quelle prove avevano un senso, e
quello che intendevo dire è che servivano per dimostrare di essere
uomini, per l'appunto.
Post by orpheusSenza contare che far diventare melassa morale
tutti i vari ritualismi esistenti, metterà in pace le nostre
"civili" coscienze, ma distrugge il tessuto etnico e l'identità
di intere popolazioni, come è stato fatto con i nativi
di america...
No, io dico soltanto che un popolo che si definisce civile, non può
permettersi certi eccessi. Pensando ai nativi d'America, quelli dei
riti di iniziazione con la meditazione, con il totem, con lo
squartare una bestia o quant'altro, quelli erano gli stessi che poi
arrivavano a togliere lo scalpo a un avversario. Il taglio dei
capelli e del cuoio capelluto avevano, naturalmente, una valenza
importante che oggi non viene più riconosciuta perché non più
necessaria. Una iniziazione violenta, a prescindere che sia contro
gli animali o contro altri uomini, per me è barbarie. Cacciare per
mangiare è un altro discorso invece, allevare per mangiare è un
altro ancora: tecnicamente l'uomo non ha bisogno né di carne né di
pesce per vivere, potrebbe essere tranquillamente vegetariano e
cavarsela. Almeno nei paesi occidentali. Questo è un rito che viene
da migliaia di anni del passato e che probabilmente per noi è
immutabile... Da qui, pru comprendendo quello che dici,
Post by orpheusla mia problematicità, che vuol dire rilanciare queste
prolematiche, rendendosi conto che forse il grande
fratello non è molto distante dall'imposizione delle
nostre regole democratiche costi quello che costi..
Non parlo di imporre regole democratiche costi quello che costi.
Non voglio abrogare la corrida per legge. La trovo semplicemente
uno spettacolo barbaro e non tanto per il toro quanto per la
voglia di sangue della gente che sta attorno, che mi ricorda i
giochi dell'antica Roma che avevano come protagonisti sia le fiere
che i gladiatori. Hai presente il libro" il signore delle mosche"?
conosci la scena dell'agguato?
Post by orpheusE non per andare "contro" la democrazia, ma perchè
pure la democrazia a questa maniera può diventare
una specie di guerra santa molto simile ai fanatismi
ed alle dittature dalle quali è sorta... Non a caso i
più avveduti missionari cattolici ad esempio, non
parlano di "acculturazione" ma di "inculturazione",
come lievito che fa crescere, e non moralismo
che reprime, guerreggia, impone, distrugge
le culture "diverse"..
Ma io non solo con le culture "diverse", delle zone dove vanno i
missionari. In quegli ambienti, tra quelle persone, in quelle
condizioni di vita, c'è tutto il diritto alla diversità. E c'è
anche più bisogno dei riti di iniziazione. E qui nel conforto
dell'era moderna che viviamo la corrida, per rimanere in tema, con
l'esatto spirito con cui andiamo a fare paracadutismo o corse in
macchina: non c'è più niente di naturale che ci dia adrenalina e
allora la ricerchiamo in spettacoli di sangue o in cui si rischia sangue.