Post by andy cappQuello che serve adesso è CHIAREZZA,partendo dal presidente,passando per il
mister e i giocatori,sino all'ultimo dei tifosi.
Il mio parere per oggi l'ho espresso qui:
www.druidi.it
E ora ... tutti affanculo !
Riprendo da queste righe, dopo un'interruzione forzata dagli eventi, che
mi hanno più volte portato ad estraniarmi, per quanto possibile,
dall'ambiente Genoa, solo per puro spirito di sopravvivenza.
Ne ho viste troppe in questi anni, molte belle e molte brutte, ma
situazioni così imbarazzanti non ne ho vissute mai; una squadra che
nella prima metà del campionato dava spettacolo e creava aspettative
altissime, e che poi crolla in maniera così fragorosa, pur sotto i colpi
degli errori societari, degli errori della TO e della sfiga, mai me la
sarei aspettata. Una stagione maledetta in cui è successo tutto e il
contrario di tutto.
Analizziamola.
Non possiamo non partire dagli errori della società: innanzitutto la
squadra è stata assemblata male fin dall'inizio; o meglio, è stata
assemblata come se in panca ci fosse stato ancora Gasp, al quale dai una
ventina di giocatori mediamente buoni, senza una attenta analisi dei
ruoli, che tanto lui sa come schierarli in campo, inventandosi, per
esempio, il miglior esterno destro del campionato scorso partendo da un
mediocre terzino sinistro. Alla squadra mancava almeno un difensore,
mancava un viceregista e mancava almeno una punta in più. Poi, a fronte
della decisione di lasciar andare Rincon e Pavoletti, si è perpetrato
l'errore, acquisendo giocatori probabilmente non scarsi ma sicuramente
con caratteristiche ben diverse da chi se n'era andato. Ma Gasp non
c'era più, e Juric quella capacità unica ovviamente non ce l'ha. Poi
l'allontanamento di Juric a favore di uno che si sapeva prima che era
uno scappato di casa, mentre io sarei sceso negli spogliatoi dopo
Pescara e avrei fatto firmare al croato un contratto decennale davanti a
tutti; questo avrebbe dovuto fare una società presente, e non alla mercè
di 4 giocatori strapagati. Invece la società si è assentata, con la
convinzione che tanto i giochi erano fatti e non si rischiava nulla. Se
non fosse successa la stessa cosa ai cugini pochi anni orsono, nella
stessa città e nello stesso stadio, sarebbe stato comunque grave; così è
stato diabolico.
Passiamo alla squadra: vedere una prestazione a tutto cuore come quella
di oggi, sull'orlo del precipizio, non può non fare rabbia a pensare
anche solo a quella di domenica scorsa in Sicilia, ma anche a quasi
tutte quelle del girone di ritorno; unidici ectoplasmi a passeggiare per
il campo, senza correre, senza picchiare, amorfi e senza alcuna reazione
agli stimoli della classifica sempre più carente. Non è stato
tollerabile. L'allenatore, che si sperava cazzuto in panca quanto lo era
in campo, si è fatto trascinare dagli eventi come una mammoletta
impaurita. Il gioco non mancava, ma mai una scelta coraggiosa, mai uno
spunto vincente.
La sfiga. Non si può non riservare un capitolo a questa componente, che
mai come quest'anno ci ha guardato molto da vicino. L'infortunio di
Perin ci è costato 7-8 punti, e i due di Veloso (su muscoli differenti)
ci sono costati la scomparsa di ogni geometria in campo; insieme alla
partenza di Rincon è anche venuta meno, con questi due, quella colonna
portante che fa si che una squadra sia tale nello spogliatoio prima
ancora che in campo. Il solo Burdisso col suo asado non bastava più a
garantire un leader in campo.
Poi la sua parte l'ha anche fatta il pubblico, o meglio quella netta
minoranza rumorosa che ha deciso, commettendo lo stesso errore di
sottovalutazione dei rischi della società, di alzare i toni di una
contestazione suicida fin dalle prime difficoltà, prefiggendosi come
obiettivo unico l'allontanamento del nemico disinteressandosi
completamente della squadra, fornendo loro inizialmente un formidabile
alibi a prestazioni indecorose, e gettandoli successivamente in
confusione totale al cospetto di uno stadio diviso prima ancora che
ostile. Non è un caso che le due vittorie decisive, nel finale, siano
venute al cospetto di uno stadio finalmente compatto e portentoso, come
sempre dovrebbe essere.
Ce n'è per tutti quindi ... come dite ? E io ? Eh no cari miei ! Io,
come la stragrande maggioranza dei Genoani, tutte queste cose le ho
subite, e ora siamo gli unici ad avere pieno diritto al titolo:
incassate TUTTI (sfiga compresa) il nostro cordiale VAFFANCULO e datevi
una regolata per il futuro, che in questo modo non si va da nessuna parte.
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Saluti
Liaigh
www.druidi.it
"Se qualcosa può andar male lo farà"
(Quel gran portasfiga di Murphy)