Dalgora Nulla
2006-08-18 19:10:25 UTC
La liberazione delle donne islamiche, dev'essere la priorità della
civiltà .
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LETTERA APPELLO INVIATA AL MINISTRO AMATO DA SOUAD SBAI Arabi liberali
All' attenzione del Ministro degli Interni, Giuliano Amato. - Roma
17.08.2006 Signor Ministro, Le chiedo di voler dare priorità
nell'ordine del giorno della riunione della Consulta Islamica,
prevista per ottobre, al problema della condizione della donna
immigrata musulmana in Italia. Quante Hania, Kadija, Kawtar, Samira, e
forse domani anche Paola, Francesca, Daniela, moriranno in nome della
estremismo islamico?
Abbiamo visto dalla vicenda della ragazza di origini pakistane uccisa
a Brescia come la religione diventi una seconda legge, diversa da
quella dello Stato italiano, inculcata nelle menti di molti genitori
musulmani che vivono nel nostro paese da imam "fai da te" senza
cultura. Estremisti religiosi secondo i quali le donne non hanno alcun
diritto. Per quanto tempo signor Ministro dovremo ancora far finta di
niente, a discapito delle nostre donne che subiscono questo tipo di
violenze? Aspettare altre violenze, segregazioni, avere altre donne
umiliate se non addirittura sgozzate? Vedere donne obbligate alla
poligamia, anche se la legge italiana lo vieta? Vedere donne musulmane
schiave del giogo maschilista o paternalista degli estremisti?
Le donne musulmane, arrivando in Italia, diventano schiave, sepolte
vive nelle loro case, spesso soggiogate dall'ignoranza in cui sono
tenute. Le donne musulmane oggi vivono nel terrore, si nel terrore! I
documenti vengono loro sottratti dai mariti o padri all'arrivo in
Italia, o peggio ancora non viene richiesto per loro il rinnovo del
permesso di soggiorno, per ridurle alla clandestinità ed impedire
qualsiasi denuncia da parte loro per maltrattamenti o violenze subite.
Ed inoltre quante donne minori musulmane devono ancora subire la
malvagità del rimpatrio forzato appena raggiunta l'età del matrimonio
(14-15 anni) marocchine, pakistane ecc..? Esse sono obbligate dai
genitori, contro la loro volontà , al ritorno nel paese di origine e
divengono vittime di matrimoni combinati. La motivazione è sempre
quella di impedire che diventino occidentali. Italiane non solo sui
documenti ma soprattutto nella cultura e nella condivisione dei nostri
valori.
Queste bambine, signor Ministro, non hanno nessuna patria che le
difenda: immigrate in Italia e straniere nel paese di origine. Noi
donne musulmane non vogliamo tribunali paralleli alla giustizia
italiana. Noi donne musulmane non vogliamo la pena di morte comminata
da giustizieri strumentalizzati da religiosi estremisti ed imam "fai
da te", che da garage o macellerie trasformati in centri islamici non
adeguati da anni hanno alimentato, ed ancor oggi alimentano, l'odio
contro le donne, che terrorizzano le nostre comunità islamiche e che
hanno rallentato il processo di integrazione degli immigrati.
Signor Ministro, ci appelliamo alla sua sensibilità ed al richiamo
universale dei diritti umani affinché tale situazione, inaccettabile
in un paese come l'Italia, venga immediatamente affrontata dalla
consulta islamica.
Souad Sbai http://www.acmid-donna.it/menu.html
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
SOSTENIAMO LA BATTAGLIA DI CIVILTA' E DI DIRITTO CONDOTTA DA SOUAD
SBAI E FACCIAMO IN MODO CHE LA COSCIENZA COLLETTIVA ABBIA A SVEGLIARSI
E AD INTERVENIRE SU QUELLO CHE E' UNO SCENARIO CHE SI STA CONFIGURANDO
SPAVENTOSAMENTE ATTUALE ANCHE NELLA CIVILE EUROPA, DICIAMO BASTA A
TUTTO QUESTO E DENUNCIAMO ALLE AUTORITA' CIO' DI CUI POTREMMO VENIRE A
CONOSCENZA PER LE NOSTRE SORELLE ISLAMICHE CHE SONO VITTIME DELLA
BRUTALITA' CON LA QUALE E' USATO IL CORANO DAI MASCHI, NELLA LORO
FOLLE MISOGINIA Queste sono immagini di donne, la cui storia potete
trovare nel dossier della guerra alle donne, pubblicato su lisistrata
e sempre in aggiornamento, perché le tragedie per le donne continuano
ad accadere, grazie agli uomini.
http://www.lisistrata.com/cgi-bin/tgfhydrdeswqenhgty/index.cgi?action=viewnews&id=11
l
civiltà .
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LETTERA APPELLO INVIATA AL MINISTRO AMATO DA SOUAD SBAI Arabi liberali
All' attenzione del Ministro degli Interni, Giuliano Amato. - Roma
17.08.2006 Signor Ministro, Le chiedo di voler dare priorità
nell'ordine del giorno della riunione della Consulta Islamica,
prevista per ottobre, al problema della condizione della donna
immigrata musulmana in Italia. Quante Hania, Kadija, Kawtar, Samira, e
forse domani anche Paola, Francesca, Daniela, moriranno in nome della
estremismo islamico?
Abbiamo visto dalla vicenda della ragazza di origini pakistane uccisa
a Brescia come la religione diventi una seconda legge, diversa da
quella dello Stato italiano, inculcata nelle menti di molti genitori
musulmani che vivono nel nostro paese da imam "fai da te" senza
cultura. Estremisti religiosi secondo i quali le donne non hanno alcun
diritto. Per quanto tempo signor Ministro dovremo ancora far finta di
niente, a discapito delle nostre donne che subiscono questo tipo di
violenze? Aspettare altre violenze, segregazioni, avere altre donne
umiliate se non addirittura sgozzate? Vedere donne obbligate alla
poligamia, anche se la legge italiana lo vieta? Vedere donne musulmane
schiave del giogo maschilista o paternalista degli estremisti?
Le donne musulmane, arrivando in Italia, diventano schiave, sepolte
vive nelle loro case, spesso soggiogate dall'ignoranza in cui sono
tenute. Le donne musulmane oggi vivono nel terrore, si nel terrore! I
documenti vengono loro sottratti dai mariti o padri all'arrivo in
Italia, o peggio ancora non viene richiesto per loro il rinnovo del
permesso di soggiorno, per ridurle alla clandestinità ed impedire
qualsiasi denuncia da parte loro per maltrattamenti o violenze subite.
Ed inoltre quante donne minori musulmane devono ancora subire la
malvagità del rimpatrio forzato appena raggiunta l'età del matrimonio
(14-15 anni) marocchine, pakistane ecc..? Esse sono obbligate dai
genitori, contro la loro volontà , al ritorno nel paese di origine e
divengono vittime di matrimoni combinati. La motivazione è sempre
quella di impedire che diventino occidentali. Italiane non solo sui
documenti ma soprattutto nella cultura e nella condivisione dei nostri
valori.
Queste bambine, signor Ministro, non hanno nessuna patria che le
difenda: immigrate in Italia e straniere nel paese di origine. Noi
donne musulmane non vogliamo tribunali paralleli alla giustizia
italiana. Noi donne musulmane non vogliamo la pena di morte comminata
da giustizieri strumentalizzati da religiosi estremisti ed imam "fai
da te", che da garage o macellerie trasformati in centri islamici non
adeguati da anni hanno alimentato, ed ancor oggi alimentano, l'odio
contro le donne, che terrorizzano le nostre comunità islamiche e che
hanno rallentato il processo di integrazione degli immigrati.
Signor Ministro, ci appelliamo alla sua sensibilità ed al richiamo
universale dei diritti umani affinché tale situazione, inaccettabile
in un paese come l'Italia, venga immediatamente affrontata dalla
consulta islamica.
Souad Sbai http://www.acmid-donna.it/menu.html
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
SOSTENIAMO LA BATTAGLIA DI CIVILTA' E DI DIRITTO CONDOTTA DA SOUAD
SBAI E FACCIAMO IN MODO CHE LA COSCIENZA COLLETTIVA ABBIA A SVEGLIARSI
E AD INTERVENIRE SU QUELLO CHE E' UNO SCENARIO CHE SI STA CONFIGURANDO
SPAVENTOSAMENTE ATTUALE ANCHE NELLA CIVILE EUROPA, DICIAMO BASTA A
TUTTO QUESTO E DENUNCIAMO ALLE AUTORITA' CIO' DI CUI POTREMMO VENIRE A
CONOSCENZA PER LE NOSTRE SORELLE ISLAMICHE CHE SONO VITTIME DELLA
BRUTALITA' CON LA QUALE E' USATO IL CORANO DAI MASCHI, NELLA LORO
FOLLE MISOGINIA Queste sono immagini di donne, la cui storia potete
trovare nel dossier della guerra alle donne, pubblicato su lisistrata
e sempre in aggiornamento, perché le tragedie per le donne continuano
ad accadere, grazie agli uomini.
http://www.lisistrata.com/cgi-bin/tgfhydrdeswqenhgty/index.cgi?action=viewnews&id=11
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