Antonio Bruno
2007-01-30 13:47:59 UTC
A sentire i comunicati allarmati di vari scienziati, in questi giorni,
parrebbe proprio che la Terra stia vivendo un periodo alquanto critico. La
chiamano "la febbre del pianeta", ma le conseguenze per il genere umano, se
le cose vanno avanti così, potrebbero essere catastrofiche: terre sommerse,
milioni e milioni di profughi, fame, miseria, ecc...
Per quanto riguarda il paneta Terra, beh, una febbre si supera e possiamo
pensare che non finirà la sua esistenza però, il vero problema, è quanto
ancora potrà essere ospitale per noi o, comunque, a che genere di "sorprese"
il suo nuovo assetto (di cui siamo ampiamente responsabili) dobbiamo
prepararci. Conseguenzialmente, dobbiamo vedere se e cosa è possibile fare
per correre ai ripari. Da quanto dicono gli ultimi rapporti diffusi dai
massmedia, siamo vicini al "punto di non ritorno", ovvero, se la temperatura
media salirà ancora un po' nei prossimi decenni, diciamo attestandosi ad una
maggiorazione di due gradi, questo limite sarà raggiunto e per noi saranno
problemi molto grossi.
Mettiamo pure il filtro al culo delle vacche, ma resterà sempre un 80-70% di
responsabilità umane che non si possono negare. Forse sarà anche in parte
come dicono gli scientisti ed i tranquillizzatori di sistema, ossia che si
tratta più che altro di cicli naturali del pianeta ma non credo che nessuno
sia così cieco ed imprudente da escludere i danni forsennati che,
principalmente con le emissioni di anidride carbonica (CO2), l'uomo sta
arrecando al pianeta.
Mi piacerebbe sentire da voi qualche idea sugli interventi urgenti da fare
(a livello sia politico che sociale, individuale, culturale) e, magari, con
che scala di priorità.
Grazie
Antonio Bruno
http://www.edicolaweb.net/graal.htm
http://groups.msn.com/LaricercadelGraal/_homepage.msnw?pgmarket=it-it
Non sono io che frequento i posti dove sta AB, è AB che infesta i posti
dove sto io (un docente di Fisica che nel molto tempo libero si allena nel
rivoltamento acrobatico delle frittate)
parrebbe proprio che la Terra stia vivendo un periodo alquanto critico. La
chiamano "la febbre del pianeta", ma le conseguenze per il genere umano, se
le cose vanno avanti così, potrebbero essere catastrofiche: terre sommerse,
milioni e milioni di profughi, fame, miseria, ecc...
Per quanto riguarda il paneta Terra, beh, una febbre si supera e possiamo
pensare che non finirà la sua esistenza però, il vero problema, è quanto
ancora potrà essere ospitale per noi o, comunque, a che genere di "sorprese"
il suo nuovo assetto (di cui siamo ampiamente responsabili) dobbiamo
prepararci. Conseguenzialmente, dobbiamo vedere se e cosa è possibile fare
per correre ai ripari. Da quanto dicono gli ultimi rapporti diffusi dai
massmedia, siamo vicini al "punto di non ritorno", ovvero, se la temperatura
media salirà ancora un po' nei prossimi decenni, diciamo attestandosi ad una
maggiorazione di due gradi, questo limite sarà raggiunto e per noi saranno
problemi molto grossi.
Mettiamo pure il filtro al culo delle vacche, ma resterà sempre un 80-70% di
responsabilità umane che non si possono negare. Forse sarà anche in parte
come dicono gli scientisti ed i tranquillizzatori di sistema, ossia che si
tratta più che altro di cicli naturali del pianeta ma non credo che nessuno
sia così cieco ed imprudente da escludere i danni forsennati che,
principalmente con le emissioni di anidride carbonica (CO2), l'uomo sta
arrecando al pianeta.
Mi piacerebbe sentire da voi qualche idea sugli interventi urgenti da fare
(a livello sia politico che sociale, individuale, culturale) e, magari, con
che scala di priorità.
Grazie
Antonio Bruno
http://www.edicolaweb.net/graal.htm
http://groups.msn.com/LaricercadelGraal/_homepage.msnw?pgmarket=it-it
Non sono io che frequento i posti dove sta AB, è AB che infesta i posti
dove sto io (un docente di Fisica che nel molto tempo libero si allena nel
rivoltamento acrobatico delle frittate)