NF
2003-10-24 00:07:40 UTC
Ho scritto ed inviato oggi una lettera al pm Felice Casson, prima di
inviarla anche ai giornali dopo averla adattata voglio chiedere un parere al
pubblico di questo ng.
grazie.
Le scrivo per dirle una cosa in particolare: è inutile che chieda al mio
avvocato se sono intenzionato a rispondere. Se c'è una persona a cui lo deve
chiedere, sono io e solo io. Forse lei crede ancora di aver trovato un
burattino così come lo credeva il suo compare Sorgato [nota per l' ng: il
mio ex avvocato]? Forse entrambi non avete mai capito che vi ho riconosciuti
subito come "il gatto e la volpe", ma ho comunque finto di assecondarvi.
Certo ho collaborato, perché l' ho voluto io, non certo per i suoi bluff ed
i ricatti di Sorgato. Ma mi aspettavo di aver a che fare con delle persone
oneste, se non intelligenti, cosa che ho continuato perlomeno a sperare.
Anzi, a dire la verità speravo che la persona giudicante lo fosse, non
conoscendola, e non che trovassi un vostro degno epigone. Alla luce di
questo mi rendo conto che le UNICHE parole che avrei dovuto dirvi fin dall'
inizio avrebbero dovuto essere solamente: "Lei è un disonesto". Così come
Sorgato, così come Manduzio. Anzi, forse per quest' ultimo la definizione
adatta è "ingenuo, pregiudizievole, succube vostro". Lo affermo avendone
ampie ed evidenti prove documentali, ovvero i verbali degli interrogatori e
le motivazioni della sentenza di Manduzio, non fatevi venire strane
intenzioni quindi. Non credo serva dire altro, no? Come "disonestà" si
intende disonestà morale, malafede, non disonestà monetaria, ovviamente.
Risibile poi per me il fatto che "ve la suonaste e ve la cantaste" (intendo
l' agiografica descrizione che il suo compare Sorgato mi decantava di Lei).
In ogni caso la sentenza di primo grado è stata una cosa INDECENTE.
Lo affermo e ne prendo le responsabilità, così come per gli aggettivi che vi
affibbio.
Il punto comunque non è questo, non me ne frega molto, ho già problemi più
impellenti perché queste cazzate possano toccarmi. Ho scritto si lettere al
csm ed al ministro, più per proforma che per altro.
Su cosa baso la definizione di "indecente"? Io continuo a leggere sui
giornali di assassini condannati a 4 anni (e ne conosco anche di persona),
non credo serva dire altro, vero? Poi, apoteosi del paradosso e dell'
illogicità, se avessi compiuto altri reati, e quindi avessi potuto parlarne,
sarei stato "premiato". Ma essendo io sempre stato una persona socialmente
ligia alle regole della società civile (che non necessariamente coincidono
con le leggi emesse dal sindaco), non certo per paura, ma per scelta
consapevole, non ho "purtroppo" avuto questa possibilità di assecondarvi, e
quindi sono stato punito, per un vostro capriccio personale, anzi, per
vostra vendetta personale. Lo so io e lo sa lei. A me non mi importa ora
tanto di me, oltre a generiche considerazioni. Ora a me interessa solo che
la gente venga a conoscenza di TUTTO. Non solo chi di dovere. Non per fare
un dispetto a lei o a Manduzio, perché ripeto, non mi interessa. Ma perché
io sono uno a cui piace la verità, lo avrete capito bene, non a caso faccio
riferimento a quell' area ideale che da sempre lotta proprio per il
ristabilimento della verità storica che da tempo è velata dalla propaganda
politica. Ed i miei studi seguono questa direzione, lo sapete bene.
Mi domando, alla luce di tutto ciò, come lei possa lontanamente pensare che
io, la persona di Andrea Nardo, possa FIDARSI della persona di Felice
Casson. Lei ha dimostrato AMPIAMENTE E CONSAPEVOLMENTE (verbali di
interrogatorio) il suo pregiudizio politico, credo nemmeno lei lo possa
negare. E questo è anche accettabile, lei è l' accusa. Quello contro cui mi
scaglio è tutta la cerchia di suoi fans, a partire dai giornalisti, e con
orrore constato come la gente abbia creduto alle fandonie da Lei (dalla sua
mente) ideate e poi diffuse dai giornali. Sappiamo entrambi come purtroppo
funzioni la psicologia delle masse. Ma nemmeno questo è il punto, non ho mai
avuto una rispettabilità pubblica da mantenere, se credete anche in futuro
magari di giocare questa carta vi avverto subito: avete trovato la persona
sbagliata. Io non sono Carlo Trevisan o Thomas Trevisanato. Però alla luce
di quanto avreste potuto farmi, ammetto che siete stati anche buoni. O
forse, alla luce di quanto il vostro posto vi permette? Non lo so, so solo
che Lei per me, generalmente, è comunque una persona moralmente indegna,
tanto quanto i giornalisti che le danno corda. Questo non per vago rancore,
perché come ripeto, non me ne frega, io ho sofferto come nessun altro per
una vita, l' ultimo anno e mezzo è stato migliore del precedente,
generalmente. Quindi sotto un certo punto di vista anche vi ringrazio di
questo periodo, non dico per scherzo. Solo che mi rendo conto che questo
vale per me, ma per un'altra persona per la quale ciò non sarebbe valso, voi
vi sareste comportati ugualmente, presumo. Questo è il motivo per cui mi
scaglio contro di voi. Voi consapevolmente fate "il male". Solo
involontariamente nel mio caso ciò non è stato. Ed io con persone che
perseguono il male come scopo di vita, non voglio aver a che spartire. Tra l
' altro, in tale frangente verrebbe da dire che "due ingiustizie non fanno
una giustizia", ma paradossalmente non essendoci stata un ingiustizia
pratica da parte mia, qui l' unica ingiustizia è la vostra verso l' imputato
di questo processo, che sia io o che fosse stato chiunque altro. Non c' era
quindi nemmeno un ingiustizia a cui pareggiare!!!! Forse solo la diffusione
di un falso allarme sociale da parte vostra e dei veri terroristi quali sono
i giornalisti. Spero che questo ragionamento sia comprensibile. L' unica
ingiustizia che ho commesso finora è stata proprio il collaborare con le
vostre MESCHINE TRAME. Spero che per questo Dio mi perdoni.
Questa è l' unica cosa di cui sono pentito, L' UNICA. Ditelo a Sorgato ed a
Manduzio.
Il tutto, sia chiaro, perché io riesco a comprendervi, in fondo. Avevo le
armi, e di questo non me ne levo la responsabilità. Io in queste frasi tengo
conto solamente del vostro comportamento, del vostro arrivismo, del vostro
fanatismo ideologico (qualunque esso sia), e mi baso soprattutto sulle
parole che si leggono sui giornali, da chiunque siano dettate. La "piccola
cellula neofascista". Mi piacerebbe potermi immedesimare nel lettore. Per
quel che riguarda me, mi viene solo da ridere per non piangere, perché se
anche tutti gli altri casi di cronaca sono trattati alla stessa stregua,
allora questa società è proprio messa male.
Per quel poco che me ne importa, lei in privato potrebbe anche essere la
persona più squisita di questo mondo. Ma io mi baso solo per quel che
riguarda l' ambito professionale.
Una cosa che mi rode e sulla quale non darò tregua è quella farsa della
"motivazione della sentenza". Se Manduzio avesse avuto l' onestà morale di
scrivere solamente "la pena è stata basata così perché sennò stasera non mi
si erige. E poi Nardo e Vianello sono brutte persone, sono fascisti
(qualunque cosa significhi mai quest' etichetta), e sono invidioso perché
loro hanno ancora i capelli", avrei anche compreso, ma l' ipocrisia e i
falsi scrupoli sono una cosa che davvero mi fa girare le ppalle!!!
E che non si azzardi a querelarmi su queste frasi, perché io posso portare a
mio sostegno FIOR DI STUDI SOCIO-ANTROPOLOGICI E PSICANALITICI empiricamente
provati ed accettati dalla comunità scientifica internazionale!
Sul secondo grado niente da dire, ha dovuto basarsi ed adattarsi a quell'
indegnità, quel "linciaggio mediatico" che è stato il primo. Non poteva
certo discostarsi più ragionevolmente di così.
Ovviamente, il mantenimento degli arresti domiciliari anziché la revoca, è
si un atto di ingiustizia, dato che a questo punto alla luce di tutto credo
proprio che sia ora e tempo di piantarla con le vostre paranoie
ossessivo-compulsive. E questo vale anche per altre intenzioni, quelle che
riguardano i miei ex amici, od ex camerati, se preferite. E' ora e tempo
che vi fate una bella ed accurata autoanalisi di coscienza! Ma non poco!
Io capisco il dover aver rispetto per una persona posta in posti di
responsabilità, ma a tutto c'è un limite!!! Se mi si attacca è legittimo
difendermi, e questa vostra è un aggressione, non certo giustizia. E se devo
difendermi, cerco almeno di rappresentare "pane per i vostri denti".
Tutto questo per chiederle di non importunare il mio avvocato. Io non sono
un burattino.
Copia adattata di questa lettera sono state inviate ai due giornali locali,
al ministro della giustizia, al CSM, per quanto a questi ne possa fregare.
inviarla anche ai giornali dopo averla adattata voglio chiedere un parere al
pubblico di questo ng.
grazie.
Le scrivo per dirle una cosa in particolare: è inutile che chieda al mio
avvocato se sono intenzionato a rispondere. Se c'è una persona a cui lo deve
chiedere, sono io e solo io. Forse lei crede ancora di aver trovato un
burattino così come lo credeva il suo compare Sorgato [nota per l' ng: il
mio ex avvocato]? Forse entrambi non avete mai capito che vi ho riconosciuti
subito come "il gatto e la volpe", ma ho comunque finto di assecondarvi.
Certo ho collaborato, perché l' ho voluto io, non certo per i suoi bluff ed
i ricatti di Sorgato. Ma mi aspettavo di aver a che fare con delle persone
oneste, se non intelligenti, cosa che ho continuato perlomeno a sperare.
Anzi, a dire la verità speravo che la persona giudicante lo fosse, non
conoscendola, e non che trovassi un vostro degno epigone. Alla luce di
questo mi rendo conto che le UNICHE parole che avrei dovuto dirvi fin dall'
inizio avrebbero dovuto essere solamente: "Lei è un disonesto". Così come
Sorgato, così come Manduzio. Anzi, forse per quest' ultimo la definizione
adatta è "ingenuo, pregiudizievole, succube vostro". Lo affermo avendone
ampie ed evidenti prove documentali, ovvero i verbali degli interrogatori e
le motivazioni della sentenza di Manduzio, non fatevi venire strane
intenzioni quindi. Non credo serva dire altro, no? Come "disonestà" si
intende disonestà morale, malafede, non disonestà monetaria, ovviamente.
Risibile poi per me il fatto che "ve la suonaste e ve la cantaste" (intendo
l' agiografica descrizione che il suo compare Sorgato mi decantava di Lei).
In ogni caso la sentenza di primo grado è stata una cosa INDECENTE.
Lo affermo e ne prendo le responsabilità, così come per gli aggettivi che vi
affibbio.
Il punto comunque non è questo, non me ne frega molto, ho già problemi più
impellenti perché queste cazzate possano toccarmi. Ho scritto si lettere al
csm ed al ministro, più per proforma che per altro.
Su cosa baso la definizione di "indecente"? Io continuo a leggere sui
giornali di assassini condannati a 4 anni (e ne conosco anche di persona),
non credo serva dire altro, vero? Poi, apoteosi del paradosso e dell'
illogicità, se avessi compiuto altri reati, e quindi avessi potuto parlarne,
sarei stato "premiato". Ma essendo io sempre stato una persona socialmente
ligia alle regole della società civile (che non necessariamente coincidono
con le leggi emesse dal sindaco), non certo per paura, ma per scelta
consapevole, non ho "purtroppo" avuto questa possibilità di assecondarvi, e
quindi sono stato punito, per un vostro capriccio personale, anzi, per
vostra vendetta personale. Lo so io e lo sa lei. A me non mi importa ora
tanto di me, oltre a generiche considerazioni. Ora a me interessa solo che
la gente venga a conoscenza di TUTTO. Non solo chi di dovere. Non per fare
un dispetto a lei o a Manduzio, perché ripeto, non mi interessa. Ma perché
io sono uno a cui piace la verità, lo avrete capito bene, non a caso faccio
riferimento a quell' area ideale che da sempre lotta proprio per il
ristabilimento della verità storica che da tempo è velata dalla propaganda
politica. Ed i miei studi seguono questa direzione, lo sapete bene.
Mi domando, alla luce di tutto ciò, come lei possa lontanamente pensare che
io, la persona di Andrea Nardo, possa FIDARSI della persona di Felice
Casson. Lei ha dimostrato AMPIAMENTE E CONSAPEVOLMENTE (verbali di
interrogatorio) il suo pregiudizio politico, credo nemmeno lei lo possa
negare. E questo è anche accettabile, lei è l' accusa. Quello contro cui mi
scaglio è tutta la cerchia di suoi fans, a partire dai giornalisti, e con
orrore constato come la gente abbia creduto alle fandonie da Lei (dalla sua
mente) ideate e poi diffuse dai giornali. Sappiamo entrambi come purtroppo
funzioni la psicologia delle masse. Ma nemmeno questo è il punto, non ho mai
avuto una rispettabilità pubblica da mantenere, se credete anche in futuro
magari di giocare questa carta vi avverto subito: avete trovato la persona
sbagliata. Io non sono Carlo Trevisan o Thomas Trevisanato. Però alla luce
di quanto avreste potuto farmi, ammetto che siete stati anche buoni. O
forse, alla luce di quanto il vostro posto vi permette? Non lo so, so solo
che Lei per me, generalmente, è comunque una persona moralmente indegna,
tanto quanto i giornalisti che le danno corda. Questo non per vago rancore,
perché come ripeto, non me ne frega, io ho sofferto come nessun altro per
una vita, l' ultimo anno e mezzo è stato migliore del precedente,
generalmente. Quindi sotto un certo punto di vista anche vi ringrazio di
questo periodo, non dico per scherzo. Solo che mi rendo conto che questo
vale per me, ma per un'altra persona per la quale ciò non sarebbe valso, voi
vi sareste comportati ugualmente, presumo. Questo è il motivo per cui mi
scaglio contro di voi. Voi consapevolmente fate "il male". Solo
involontariamente nel mio caso ciò non è stato. Ed io con persone che
perseguono il male come scopo di vita, non voglio aver a che spartire. Tra l
' altro, in tale frangente verrebbe da dire che "due ingiustizie non fanno
una giustizia", ma paradossalmente non essendoci stata un ingiustizia
pratica da parte mia, qui l' unica ingiustizia è la vostra verso l' imputato
di questo processo, che sia io o che fosse stato chiunque altro. Non c' era
quindi nemmeno un ingiustizia a cui pareggiare!!!! Forse solo la diffusione
di un falso allarme sociale da parte vostra e dei veri terroristi quali sono
i giornalisti. Spero che questo ragionamento sia comprensibile. L' unica
ingiustizia che ho commesso finora è stata proprio il collaborare con le
vostre MESCHINE TRAME. Spero che per questo Dio mi perdoni.
Questa è l' unica cosa di cui sono pentito, L' UNICA. Ditelo a Sorgato ed a
Manduzio.
Il tutto, sia chiaro, perché io riesco a comprendervi, in fondo. Avevo le
armi, e di questo non me ne levo la responsabilità. Io in queste frasi tengo
conto solamente del vostro comportamento, del vostro arrivismo, del vostro
fanatismo ideologico (qualunque esso sia), e mi baso soprattutto sulle
parole che si leggono sui giornali, da chiunque siano dettate. La "piccola
cellula neofascista". Mi piacerebbe potermi immedesimare nel lettore. Per
quel che riguarda me, mi viene solo da ridere per non piangere, perché se
anche tutti gli altri casi di cronaca sono trattati alla stessa stregua,
allora questa società è proprio messa male.
Per quel poco che me ne importa, lei in privato potrebbe anche essere la
persona più squisita di questo mondo. Ma io mi baso solo per quel che
riguarda l' ambito professionale.
Una cosa che mi rode e sulla quale non darò tregua è quella farsa della
"motivazione della sentenza". Se Manduzio avesse avuto l' onestà morale di
scrivere solamente "la pena è stata basata così perché sennò stasera non mi
si erige. E poi Nardo e Vianello sono brutte persone, sono fascisti
(qualunque cosa significhi mai quest' etichetta), e sono invidioso perché
loro hanno ancora i capelli", avrei anche compreso, ma l' ipocrisia e i
falsi scrupoli sono una cosa che davvero mi fa girare le ppalle!!!
E che non si azzardi a querelarmi su queste frasi, perché io posso portare a
mio sostegno FIOR DI STUDI SOCIO-ANTROPOLOGICI E PSICANALITICI empiricamente
provati ed accettati dalla comunità scientifica internazionale!
Sul secondo grado niente da dire, ha dovuto basarsi ed adattarsi a quell'
indegnità, quel "linciaggio mediatico" che è stato il primo. Non poteva
certo discostarsi più ragionevolmente di così.
Ovviamente, il mantenimento degli arresti domiciliari anziché la revoca, è
si un atto di ingiustizia, dato che a questo punto alla luce di tutto credo
proprio che sia ora e tempo di piantarla con le vostre paranoie
ossessivo-compulsive. E questo vale anche per altre intenzioni, quelle che
riguardano i miei ex amici, od ex camerati, se preferite. E' ora e tempo
che vi fate una bella ed accurata autoanalisi di coscienza! Ma non poco!
Io capisco il dover aver rispetto per una persona posta in posti di
responsabilità, ma a tutto c'è un limite!!! Se mi si attacca è legittimo
difendermi, e questa vostra è un aggressione, non certo giustizia. E se devo
difendermi, cerco almeno di rappresentare "pane per i vostri denti".
Tutto questo per chiederle di non importunare il mio avvocato. Io non sono
un burattino.
Copia adattata di questa lettera sono state inviate ai due giornali locali,
al ministro della giustizia, al CSM, per quanto a questi ne possa fregare.