Discussione:
le liberalizzazioni solo per gli altri
(troppo vecchio per rispondere)
angus
2011-12-17 15:04:15 UTC
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molti si stanno riempiendo la bocca con la parola liberalizzazioni,
bisogna liberalizzare i tassì, i notai, le farmacie ecc.
poi ci si accorge che le liberalizzazioni sono sempre quelle degli
altri, mai quella del proprio settore.
Se si vogliona fare le cose in maniera equa , se liberalizzaizoni devono
essere, lo siano per tutti, con tutto quello che ne consegue

esempio di liberalizzazione già fatta:
licenza di panificare per gli ipermercati, gli ipermercati sono
diventati dei forni a tutti gli efetti e poichè fanno parte della
potente grande distribuzione, il risultato è stato che molto pane viene
semilavorato in romania e poi ultimato nell'ipermercato, il famoso pane
ad un euro al chilo,
inutile dire che i piccoli forni artigiani sono in crisi nera

esempio di liberalizzazione possibile: i tassì
supponete di liberalizzare il settore e chiunque mediante apertura di
partita iva e comunicazione di inizio attività, possa installare il
tassametro ed esercitare la professione ,
vedrete i tassi guidati da pachistani ed altri provenienti da paesi ad
un costo della vita un decimo del nostro, che praticheranno tariffe
bassissime buttando fuori dal mercato tutti gli italiani che in italia
devono continuarci a vivere

esempio di liberalizzazione nel lavoro dipendente privato
se liberalizzazione deve essere lo sia per tutti, come negli usa,
fissato il minimo salariale,
è l'azienda che decide la paga per gli eventuali dipendenti, se
l'accettano bene, altrimenti cerchino un altro posto meglio pagato

esempio di liberalizzazione nel settore dei dipendenti pubblici
se un ente ha bisogno di impiegati
puà decidere la paga ad esempio 900 euro al mese, chi l'acctta bene
altrimenti cercarsi un altro lavoro meglio pagato
Mariolino
2011-12-17 17:35:26 UTC
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Post by angus
molti si stanno riempiendo la bocca con la parola liberalizzazioni,
  bisogna liberalizzare i tassì, i notai, le farmacie ecc.
poi ci si accorge che le liberalizzazioni sono sempre quelle degli
altri, mai quella del proprio settore.
Se si vogliona fare le cose in maniera equa , se liberalizzaizoni devono
essere, lo siano per tutti, con tutto quello che ne consegue
licenza di panificare per gli ipermercati, gli ipermercati sono
diventati dei forni a tutti gli efetti e poichè fanno parte della
potente grande distribuzione, il risultato è stato che molto pane viene
semilavorato in romania e poi ultimato nell'ipermercato, il famoso pane
ad un euro al chilo,
inutile dire che i piccoli forni artigiani sono in crisi nera
esempio di liberalizzazione possibile: i tassì
supponete di liberalizzare il settore e  chiunque mediante apertura di
partita iva e comunicazione di inizio attività, possa installare il
tassametro ed esercitare la professione ,
vedrete i tassi guidati da pachistani ed altri provenienti da paesi ad
un costo della vita un decimo del nostro, che  praticheranno tariffe
bassissime buttando fuori dal mercato tutti gli italiani che in italia
devono continuarci a vivere
Premessa: appartengo alla pericolosissima lobbi dei tassinari......
Ovviamente sono perfettamente daccordo con te ma aggiungo:
la mia licenza e stata ceduta a titolo oneroso e su tale passaggio
sono state pagate imposte per circa 25.000 euro, pago inps, inail,
rate mutuo, bollo, rc auto (liberalizzate....), carburante e tasse
varie
che nemmeno ricordo alla faccia di chi dice che siamo evasori!!!
Lavoro 12 ore al giorno sabato, domenica, Natale, capodanno,
pasqua ecc ecc e non ho, e nemmeno voglio, la mutua per
malattia infortunio cassa integrazione mobilità ecc ecc.
Ovviamente ci sono come in tutte le categorie anche tassisti
scorretti e questo problema deve essere affrontato e risolto,
se però qualcuno si illude di poter incenerire il valore della
mia licenza senza capire quanto sopra, sappia che prima
dovrà passare sul mio cadavere e probabilmente quello di
altri migliaia di colleghi......
Dimenticavo: non muoio di fame ma non ho sicuramente
la villa in sardegna e nemmeno in provincia di Asti!
Ciao
cicap
2011-12-17 18:06:37 UTC
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Post by Mariolino
Dimenticavo: non muoio di fame ma non ho sicuramente
la villa in sardegna e nemmeno in provincia di Asti!
Se però c'hai il villino da 400 mila euro grazie al fatto che porti a
spasso dei clienti con la macchina, girano i coglioni comunque.
Carlo Camposano
2011-12-17 18:36:36 UTC
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Post by cicap
Post by Mariolino
Dimenticavo: non muoio di fame ma non ho sicuramente
la villa in sardegna e nemmeno in provincia di Asti!
Se però c'hai il villino da 400 mila euro grazie al fatto che porti a
spasso dei clienti con la macchina, girano i coglioni comunque.
Tranquillo vivo in un appartamento al primo piano con giardino
in provincia di Torino.......
Mi rendo conto che non serve un master particolare per portare
a spasso i clienti piuttosto che la troia a lavorare; considera però
che mi passo dalle 270 alle 290 ore al mese per la strada e ti
ripeto che non ho mutua, ferie, infortunio, cassa integrazione,
mobilità ecc ecc...... ti invito se non mi credi a farti anche un solo
turno (considera che faccio un turo notturno) con me in modo
che tu ti renda conto di cosa significa e magari lo spieghi ad altri
che ci considerano addirittura casta......
cicap
2011-12-17 18:58:24 UTC
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Post by Carlo Camposano
Post by cicap
Post by Mariolino
Dimenticavo: non muoio di fame ma non ho sicuramente
la villa in sardegna e nemmeno in provincia di Asti!
Se però c'hai il villino da 400 mila euro grazie al fatto che porti a
spasso dei clienti con la macchina, girano i coglioni comunque.
Tranquillo vivo in un appartamento al primo piano con giardino
in provincia di Torino.......
Mi rendo conto che non serve un master particolare per portare
a spasso i clienti piuttosto che la troia a lavorare; considera però
che mi passo dalle 270 alle 290 ore al mese per la strada e ti
ripeto che non ho mutua, ferie, infortunio, cassa integrazione,
mobilità ecc ecc...... ti invito se non mi credi a farti anche un solo
turno (considera che faccio un turo notturno) con me in modo
che tu ti renda conto di cosa significa e magari lo spieghi ad altri
che ci considerano addirittura casta......
Ma allora, se si guadagna appena il giusto ma si deve lavorare come
negri dall'alba al tramondo rischiando magari la vita, ma di che cazzo
avete paura?

Anche se togliete quella belissima lobby che vi protegge, a chi cazzo
verrà mai in mente di fare il lavoro del tassinaro visto che le
condizioni sono queste? Potete comunque piazzare tariffe da 200 euro
all'ora e vivere ricchi e felici: questo dice la legge della domanda e
dell'offerta.

Ridicoli. Siete RIDICOLI!
Dott.Eugenio Salvini
2011-12-17 19:08:13 UTC
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Post by cicap
Post by Carlo Camposano
Post by cicap
Post by Mariolino
Dimenticavo: non muoio di fame ma non ho sicuramente
la villa in sardegna e nemmeno in provincia di Asti!
Se però c'hai il villino da 400 mila euro grazie al fatto che porti a
spasso dei clienti con la macchina, girano i coglioni comunque.
Tranquillo vivo in un appartamento al primo piano con giardino
in provincia di Torino.......
Mi rendo conto che non serve un master particolare per portare
a spasso i clienti piuttosto che la troia a lavorare; considera però
che mi passo dalle 270 alle 290 ore al mese per la strada e ti
ripeto che non ho mutua, ferie, infortunio, cassa integrazione,
mobilità ecc ecc...... ti invito se non mi credi a farti anche un solo
turno (considera che faccio un turo notturno) con me in modo
che tu ti renda conto di cosa significa e magari lo spieghi ad altri
che ci considerano addirittura casta......
Ma allora, se si guadagna appena il giusto ma si deve lavorare come
negri dall'alba al tramondo rischiando magari la vita, ma di che cazzo
avete paura?
Anche se togliete quella belissima lobby che vi protegge, a chi cazzo
verrà mai in mente di fare il lavoro del tassinaro visto che le
condizioni sono queste? Potete comunque piazzare tariffe da 200 euro
all'ora e vivere ricchi e felici: questo dice la legge della domanda e
dell'offerta.
Ridicoli. Siete RIDICOLI!
Non capisci un cazzo ma non stupisce.
Milano; prosperano le ditte di meridionali, marocchini, brasiliani che
fan lavori edili a basso prezzo.
Aprono, vanno avanti 2-3 anni, chiudono e spariscono, riaprono con
altro nome, e avanti...
Risultato:
Aziende serie falliscono, gente capace a casa senza lavoro, fisco non
vede un euro perchè questi non pagano un cazzo poi falliscono, lavori
fatti col culo

Coraggio, metti i nordafrikani a fare i tassisti, già so come va a
finire.
In ogni caso sei un coglione, fidati.

Salvini
Mariolino
2011-12-17 19:18:19 UTC
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Post by Dott.Eugenio Salvini
Post by cicap
Post by Carlo Camposano
Post by cicap
Post by Mariolino
Dimenticavo: non muoio di fame ma non ho sicuramente
la villa in sardegna e nemmeno in provincia di Asti!
Se però c'hai il villino da 400 mila euro grazie al fatto che porti a
spasso dei clienti con la macchina, girano i coglioni comunque.
Tranquillo vivo in un appartamento al primo piano con giardino
in provincia di Torino.......
Mi rendo conto che non serve un master particolare per portare
a spasso i clienti piuttosto che la troia a lavorare; considera però
che mi passo dalle 270 alle 290 ore al mese per la strada e ti
ripeto che non ho mutua, ferie, infortunio, cassa integrazione,
mobilità ecc ecc...... ti invito se non mi credi a farti anche un solo
turno (considera che faccio un turo notturno) con me in modo
che tu ti renda conto di cosa significa e magari lo spieghi ad altri
che ci considerano addirittura casta......
Ma allora, se si guadagna appena il giusto ma si deve lavorare come
negri dall'alba al tramondo rischiando magari la vita, ma di che cazzo
avete paura?
Anche se togliete quella belissima lobby che vi protegge, a chi cazzo
verrà mai in mente di fare il lavoro del tassinaro visto che le
condizioni sono queste? Potete comunque piazzare tariffe da 200 euro
all'ora e vivere ricchi e felici: questo dice la legge della domanda e
dell'offerta.
Ridicoli. Siete RIDICOLI!
Non capisci un cazzo ma non stupisce.
Milano; prosperano le ditte di meridionali, marocchini, brasiliani che
fan lavori edili a basso prezzo.
Aprono, vanno avanti 2-3 anni, chiudono e spariscono, riaprono con
altro nome, e avanti...
Aziende serie falliscono, gente capace a casa senza lavoro, fisco non
vede un euro perchè questi non pagano un cazzo poi falliscono, lavori
fatti col culo
Coraggio, metti i nordafrikani a fare i tassisti, già so come va a
finire.
In ogni caso sei un coglione, fidati.
Salvini
Tranquillo Salvini, a Torino ci sono due nordafricani che appartengono
alla casta, lavorano e si fanno il mazzo come noi italiani ma grazie
alla
"casta" offrono un servizio come deve essere..........
Mai cambieranno le cose perchè non lo permetteremo MAI!
Saluti
Dott.Eugenio Salvini
2011-12-17 19:27:12 UTC
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Post by Mariolino
Post by Dott.Eugenio Salvini
Post by cicap
Post by Carlo Camposano
Post by cicap
Post by Mariolino
Dimenticavo: non muoio di fame ma non ho sicuramente
la villa in sardegna e nemmeno in provincia di Asti!
Se però c'hai il villino da 400 mila euro grazie al fatto che porti a
spasso dei clienti con la macchina, girano i coglioni comunque.
Tranquillo vivo in un appartamento al primo piano con giardino
in provincia di Torino.......
Mi rendo conto che non serve un master particolare per portare
a spasso i clienti piuttosto che la troia a lavorare; considera però
che mi passo dalle 270 alle 290 ore al mese per la strada e ti
ripeto che non ho mutua, ferie, infortunio, cassa integrazione,
mobilità ecc ecc...... ti invito se non mi credi a farti anche un solo
turno (considera che faccio un turo notturno) con me in modo
che tu ti renda conto di cosa significa e magari lo spieghi ad altri
che ci considerano addirittura casta......
Ma allora, se si guadagna appena il giusto ma si deve lavorare come
negri dall'alba al tramondo rischiando magari la vita, ma di che cazzo
avete paura?
Anche se togliete quella belissima lobby che vi protegge, a chi cazzo
verrà mai in mente di fare il lavoro del tassinaro visto che le
condizioni sono queste? Potete comunque piazzare tariffe da 200 euro
all'ora e vivere ricchi e felici: questo dice la legge della domanda e
dell'offerta.
Ridicoli. Siete RIDICOLI!
Non capisci un cazzo ma non stupisce.
Milano; prosperano le ditte di meridionali, marocchini, brasiliani che
fan lavori edili a basso prezzo.
Aprono, vanno avanti 2-3 anni, chiudono e spariscono, riaprono con
altro nome, e avanti...
Aziende serie falliscono, gente capace a casa senza lavoro, fisco non
vede un euro perchè questi non pagano un cazzo poi falliscono, lavori
fatti col culo
Coraggio, metti i nordafrikani a fare i tassisti, già so come va a
finire.
In ogni caso sei un coglione, fidati.
Salvini
Tranquillo Salvini, a Torino ci sono due nordafricani che appartengono
alla casta, lavorano e si fanno il mazzo come noi italiani ma grazie
alla
"casta" offrono un servizio come deve essere..........
Mai cambieranno le cose perchè non lo permetteremo MAI!
Saluti
Sperem, non far caso a cicap, non è cattivo è solo un pò ritardato.
Rompere il cazzo a uno solo perchè magari riesce a metter via mezzo
milione di euro lavorando, se ci riesce, è proprio una mentalità da
imbecille totale.

Salvini
cicap
2011-12-17 20:06:08 UTC
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Post by Dott.Eugenio Salvini
Non capisci un cazzo ma non stupisce.
Milano; prosperano le ditte di meridionali, marocchini, brasiliani che
fan lavori edili a basso prezzo.
Ah beh, allora lobizziamo tutti i mercati e sussidiamo tutte le imprese,
perchè è queto il modello vincente secondo Salvini Il Bonobo 2.0
(versione Lega Nord all'opposizione).
Mariolino
2011-12-17 19:12:17 UTC
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Post by cicap
Post by Carlo Camposano
Post by cicap
Post by Mariolino
Dimenticavo: non muoio di fame ma non ho sicuramente
la villa in sardegna e nemmeno in provincia di Asti!
Se però c'hai il villino da 400 mila euro grazie al fatto che porti a
spasso dei clienti con la macchina, girano i coglioni comunque.
Tranquillo vivo in un appartamento al primo piano con giardino
in provincia di Torino.......
Mi rendo conto che non serve un master particolare per portare
a spasso i clienti piuttosto che la troia a lavorare; considera però
che mi passo dalle 270 alle 290 ore al mese per la strada e ti
ripeto che non ho mutua, ferie, infortunio, cassa integrazione,
mobilità ecc ecc...... ti invito se non mi credi a farti anche un solo
turno (considera che faccio un turo notturno) con me in modo
che tu ti renda conto di cosa significa e magari lo spieghi ad altri
che ci considerano addirittura casta......
Ma allora, se si guadagna appena il giusto ma si deve lavorare come
negri dall'alba al tramondo rischiando magari la vita, ma di che cazzo
avete paura?
Anche se togliete quella belissima lobby che vi protegge, a chi cazzo
verrà mai in mente di fare il lavoro del tassinaro visto che le
condizioni sono queste? Potete comunque piazzare tariffe da 200 euro
all'ora e vivere ricchi e felici: questo dice la legge della domanda e
dell'offerta.
Ridicoli. Siete RIDICOLI!
Non si tratta di avere paura o meno, ma chiunque abbia intenzione
di incenerire il valore di decine di migliaia di licenze in italia non
ha
idea di che cosa stia facendo e di quali sarebbero le conseguenze.....
La lobby che ci protegge? Ma questo è ridicolo....
cicap
2011-12-17 20:03:23 UTC
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Post by Mariolino
Non si tratta di avere paura o meno, ma chiunque abbia intenzione
di incenerire il valore di decine di migliaia di licenze in italia non
ha
idea di che cosa stia facendo e di quali sarebbero le conseguenze.....
La lobby che ci protegge? Ma questo è ridicolo....
Sostanzialmente stai dicendo che andrebbero riviste le licenze, ma che
se lo facessero chi le detiene se la prende in cullo.

Stai insomma chiedendo allo stato una forma di sussidio alle imprese dei
tassinari, lautamente pagata dai contribuenti.

Ah, vedo che sta volta l'immondo Salvini è d'accordo con i sussidi e
lobby, e solo perchè lo dice Pellusconi e la Lega. ROTFL! Che coglioni
ridicolo.
Mariolino
2011-12-17 20:25:39 UTC
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Post by cicap
Post by Mariolino
Non si tratta di avere paura o meno, ma chiunque abbia intenzione
di incenerire il valore di decine di migliaia di licenze in italia non
ha
idea di che cosa stia facendo e di quali sarebbero le conseguenze.....
La lobby che ci protegge? Ma questo è ridicolo....
Sostanzialmente stai dicendo che andrebbero riviste le licenze, ma che
se lo facessero chi le detiene se la prende in cullo.
Se liberalizzano chi detiene le licenze se la prende in culo subito e
poi se la
prenderanno in culo tutti quelli che pensano sia giusto solo per
pregiudizzi
ed ignoranza....... a cominciare dalla nonnetta che deve fare 500
metri
per portare a casa la spesa!
Post by cicap
Stai insomma chiedendo allo stato una forma di sussidio alle imprese dei
tassinari, lautamente pagata dai contribuenti.
Non chiedo proprio una minchia allo stato ed anzi sono un forte
contribuente,
ho già tentato di spiegarti come nella sola cessione da una persona
all'altra
della licenza lo stato incassa 25.000....... lo capisci o no?
Post by cicap
Ah, vedo che sta volta l'immondo Salvini è d'accordo con i sussidi e
lobby, e solo perchè lo dice Pellusconi e la Lega. ROTFL! Che coglioni
ridicolo.
Scusami tanto ma da come ti poni il coglione qui sei tu......
Shylock
2011-12-18 10:42:17 UTC
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On 17 Dic, 21:25, Mariolino <***@gmail.com> wrote:
[...]
Post by Mariolino
Se liberalizzano chi detiene le licenze se la prende in culo subito e
poi se la
prenderanno in culo tutti quelli che pensano sia giusto solo per
pregiudizzi
quindi, preferisci continuare a prendertela in culo tu.

A me sta benissimo, in fondo è il tuo culo.
Barone Barolo
2011-12-18 11:43:14 UTC
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Post by Mariolino
Non si tratta di avere paura o meno, ma chiunque abbia intenzione
di incenerire il valore di decine di migliaia di licenze in italia non
ha
idea di che cosa stia facendo e di quali sarebbero le conseguenze.....
Il problema è che la tua licenza non ha alcun valore intrinseco. E' un
privilegio concesso dall'amministrazione pubblica a taluni privati (che
sventuratamente possono commercializzare questo oggetto immateriale e
fisicamente inesistente).

Nel mondo di domani, dovremo tutti cedere qualcosa: l'articolo 18, le
licenze, le pensioni di anzianità... Il peso dell'(inevitabile!) mercato
globale non può essere scaricato esclusivamente su lavoratori dipendenti
e imprese.

In sostanza la domanda è: preferisci perdere il valore della licenza, o
il paese in cui esercitarla?

-- bb
Fredo Corleone
2011-12-18 14:08:16 UTC
Permalink
Post by Barone Barolo
Post by Mariolino
Non si tratta di avere paura o meno, ma chiunque abbia intenzione
di incenerire il valore di decine di migliaia di licenze in italia non
ha
idea di che cosa stia facendo e di quali sarebbero le conseguenze.....
Il problema è che la tua licenza non ha alcun valore intrinseco. E' un
privilegio concesso dall'amministrazione pubblica a taluni privati (che
sventuratamente possono commercializzare questo oggetto immateriale e
fisicamente inesistente).
Se per questo neanche la cartamoneta ha valore intrinseco.
Dopo la liberalizzazione le licenze saranno carta da culo.
È importante togliere le barriere all'ingresso, ma bisogna anche
riconoscere che l'impatto patrimoniale sarà totalmente a carico
dei tassisti: chi si è indebitato per una licenza continuerà a essere
indebitato nonostante l'inutilità del pezzo di carta.
Barone Barolo
2011-12-18 14:28:42 UTC
Permalink
Post by Fredo Corleone
Post by Barone Barolo
Post by Mariolino
Non si tratta di avere paura o meno, ma chiunque abbia intenzione
di incenerire il valore di decine di migliaia di licenze in italia non
ha
idea di che cosa stia facendo e di quali sarebbero le conseguenze.....
Il problema è che la tua licenza non ha alcun valore intrinseco. E' un
privilegio concesso dall'amministrazione pubblica a taluni privati (che
sventuratamente possono commercializzare questo oggetto immateriale e
fisicamente inesistente).
Se per questo neanche la cartamoneta ha valore intrinseco.
Dopo la liberalizzazione le licenze saranno carta da culo.
È importante togliere le barriere all'ingresso, ma bisogna anche
riconoscere che l'impatto patrimoniale sarà totalmente a carico
dei tassisti: chi si è indebitato per una licenza continuerà a essere
indebitato nonostante l'inutilità del pezzo di carta.
Vero, ma la soluzione non è fare finta di niente.
Tra la situazione attuale e la liberalizzazione totale si può prevedere
un regime transitorio che permetta ai tassisti di ammortizzare il costo
delle loro licenze.

-- bb
Digit4
2011-12-19 01:15:31 UTC
Permalink
cut

riconoscere che l'impatto patrimoniale sarà totalmente a carico
dei tassisti: chi si è indebitato per una licenza continuerà a essere
indebitato nonostante l'inutilità del pezzo di carta.

====================

Dilla con il suo nome: avendo pagato per nulla... avrà subito una TRUFFA!

Quindi il truffatore dovrà essere punito... :-]
Dott.Eugenio Salvini
2011-12-17 18:37:09 UTC
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Post by cicap
Post by Mariolino
Dimenticavo: non muoio di fame ma non ho sicuramente
la villa in sardegna e nemmeno in provincia di Asti!
Se però c'hai il villino da 400 mila euro grazie al fatto che porti a
spasso dei clienti con la macchina, girano i coglioni comunque.
E perchè scusa?
Devono tutti essere pezzenti?
E devi per forza ridurre tutti a mangiare pane rumeno e miele cinese?
Ma sei scemo o mangi i sassi?
La professionalità avrà un alore o no?
O preferisci che sia l'albanese testa di cazzo a portarti in giro
guidando da albanese giusto perchè costa meno?
Cristo quanto sei cretino.

Salvini
cicap
2011-12-17 18:47:05 UTC
Permalink
Post by cicap
Post by Mariolino
Dimenticavo: non muoio di fame ma non ho sicuramente
la villa in sardegna e nemmeno in provincia di Asti!
Se però c'hai il villino da 400 mila euro grazie al fatto che porti a
spasso dei clienti con la macchina, girano i coglioni comunque.
E perchè scusa?to
Devono tutti essere pezzenti?
E chi fa le pulizie dei locali deve essere un pezzente?
E devi per forza ridurre tutti a mangiare pane rumeno e miele cinese?
Non so, se le donne che pulscono i pavimenti dei locali delle aziende
guadagnasssero 2-3000 euro al mese grazie ad una qualche lobby, sarebbe
tutto ok per te?
Ma sei scemo o mangi i sassi?
Non sono leghista e neppure mi chiamo Salvini.
La professionalità avrà un alore o no?
E chi ha detto che non ha valore?
O preferisci che sia l'albanese testa di cazzo a portarti in giro
guidando da albanese giusto perchè costa meno?
Cristo quanto sei cretino.
Il testa di cazzo no, ma che sia albanese o italiano non me ne può
fregar di meno perche' non sono un povero imbecille leghista.
Dott.Eugenio Salvini
2011-12-17 19:03:43 UTC
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Post by cicap
Post by cicap
Post by Mariolino
Dimenticavo: non muoio di fame ma non ho sicuramente
la villa in sardegna e nemmeno in provincia di Asti!
Se però c'hai il villino da 400 mila euro grazie al fatto che porti a
spasso dei clienti con la macchina, girano i coglioni comunque.
E perchè scusa?to
Devono tutti essere pezzenti?
E chi fa le pulizie dei locali deve essere un pezzente?
E devi per forza ridurre tutti a mangiare pane rumeno e miele cinese?
Non so, se le donne che pulscono i pavimenti dei locali delle aziende
guadagnasssero 2-3000 euro al mese grazie ad una qualche lobby, sarebbe
tutto ok per te?
Ma sei scemo o mangi i sassi?
Non sono leghista e neppure mi chiamo Salvini.
La professionalità avrà un alore o no?
E chi ha detto che non ha valore?
O preferisci che sia l'albanese testa di cazzo a portarti in giro
guidando da albanese giusto perchè costa meno?
Cristo quanto sei cretino.
Il testa di cazzo no, ma che sia albanese o italiano non me ne può
fregar di meno perche' non sono un povero imbecille leghista.
Imbecille, quella che pulisce i cessi fa un lavoro base, e comunque va
pagata.
Chi ha un taxi e fa il taxista ha INVESTITO SOLDI E NON HA GARANZIE,
NON FERIE, NON MALATTIA, NONUNCAZZO.
A fronte di questo è giusto che guadagni MOLTO di più.Imbecille.

Salvini
cicap
2011-12-17 19:18:10 UTC
Permalink
Post by Dott.Eugenio Salvini
Imbecille, quella che pulisce i cessi fa un lavoro base, e comunque va
pagata.
Chi ha un taxi e fa il taxista ha INVESTITO SOLDI E NON HA GARANZIE,
NON FERIE, NON MALATTIA, NONUNCAZZO.
A fronte di questo è giusto che guadagni MOLTO di più.Imbecille.
E chi ha detto che deve guadagnare uguale, bonobo. Ma ROTFL, con questo
bonobo parli di riscaldamento a gas e lui capisce lattine di coca cola.
Shylock
2011-12-18 10:53:41 UTC
Permalink
On 17 Dic, 20:03, "Dott.Eugenio Salvini" <***@tiscalinet.it> wrote:
[...]
Post by Dott.Eugenio Salvini
Chi ha un taxi e fa il taxista ha INVESTITO SOLDI E NON HA GARANZIE,
NON FERIE, NON MALATTIA, NONUNCAZZO.
Mica vero. L'associazione dei tassisti, in molte città, impone turni
di riposo obbligatori addirittura per il tassì, non per il tassista.

E multano abbastanza ferocemente i tassisti che non rispettano i
turni.
Mariolino
2011-12-17 19:04:10 UTC
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Post by cicap
Post by cicap
Post by Mariolino
Dimenticavo: non muoio di fame ma non ho sicuramente
la villa in sardegna e nemmeno in provincia di Asti!
Se però c'hai il villino da 400 mila euro grazie al fatto che porti a
spasso dei clienti con la macchina, girano i coglioni comunque.
E perchè scusa?to
Devono tutti essere pezzenti?
E chi fa le pulizie dei locali deve essere un pezzente?
E devi per forza ridurre tutti a mangiare pane rumeno e miele cinese?
Non so, se le donne che pulscono i pavimenti dei locali delle aziende
guadagnasssero 2-3000 euro al mese grazie ad una qualche lobby, sarebbe
tutto ok per te?
Sei sicuro che il tassista guadagna 2-3000 euro al mese? Grazie alla
lobby? Guarda che la licenza me la sono comprata grazie ai risparmi
dei miei genitori e la sto pagando con il lavoro, guarda che per il
passaggio della licenza ho pagato io e chi me l'ha ceduta una bella
mazzata in tasse sai?
Il mercato poi è libero, i valori della licenza salgono e scendono in
funzione
della domanda, se puoi te la compri.....
no?
cicap
2011-12-17 20:07:25 UTC
Permalink
Post by Mariolino
Sei sicuro che il tassista guadagna 2-3000 euro al mese?
Secondo Albertini quelli di Milano viaggiano a 5-6 mila euro. Ma
ovviamente sono tutte menzogne per abbattare la Santa Casta dei Tassinari.
Shylock
2011-12-18 10:54:33 UTC
Permalink
On 17 Dic, 20:04, Mariolino <***@gmail.com> wrote:
[...]
Sei sicuro che il tassista guadagna  2-3000 euro al mese? Grazie alla
lobby? Guarda che la licenza me la sono comprata grazie ai risparmi
dei miei genitori e la sto pagando con il lavoro, guarda che per il
passaggio della licenza ho pagato io e chi me l'ha ceduta una bella
mazzata in tasse sai?
Pure i fruttivendoli. Ma non per questo abbiamo vietato l'apertura di
nuovi negozi di fruttarolo.
cicap
2011-12-18 11:23:55 UTC
Permalink
Post by Mariolino
Sei sicuro che il tassista guadagna 2-3000 euro al mese? Grazie alla
lobby? Guarda che la licenza me la sono comprata grazie ai risparmi
dei miei genitori e la sto pagando con il lavoro, guarda che per il
passaggio della licenza ho pagato io e chi me l'ha ceduta una bella
mazzata in tasse sai?
Il mercato poi è libero, i valori della licenza salgono e scendono in
funzione
della domanda, se puoi te la compri.....
no?
Per inciso, visto che le licenze effettivamente costano attorno ai
150-200 mila euro (parecchio) le cose sono due:

1. tuo padre è un tasssista

2. sei un pirla oppure no?

Ecco, io credo che la 2 con quell' "oppure no" si avvicini alla
questione. Visti quei costi, evidentemente l'appropriazione della
licenza ti permette una rendita di posizione notevole (oltre al fatto
che la rivendi a fine carriera).

In entrambi i casi questa storia la stanno padando sopratutto i clienti
dei tassisti.
Lazarus
2011-12-19 14:19:00 UTC
Permalink
Post by Dott.Eugenio Salvini
E perchè scusa?
Devono tutti essere pezzenti?
E devi per forza ridurre tutti a mangiare pane rumeno e miele cinese?
Ma sei scemo o mangi i sassi?
La professionalità avrà un alore o no?
O preferisci che sia l'albanese testa di cazzo a portarti in giro
guidando da albanese giusto perchè costa meno?
Disse quello che da da lavorare al rumeno perche' l'italiano costa
troppo.
Quanto sei stupido Salvi'?

L.
cicap
2011-12-17 18:04:10 UTC
Permalink
Post by angus
licenza di panificare per gli ipermercati, gli ipermercati sono
diventati dei forni a tutti gli efetti e poichè fanno parte della
potente grande distribuzione, il risultato è stato che molto pane viene
semilavorato in romania e poi ultimato nell'ipermercato, il famoso pane
ad un euro al chilo,
inutile dire che i piccoli forni artigiani sono in crisi nera
E chissenefrega dei piccoli fortni artigiani. Ma zio cane, liberalizzare
serve anche a questo: favorire la concorrenza e buttare fuori dal
mercato chi fa prezzi troppo alti.

Sei ridicolo.
Albion of Avalon
2011-12-18 15:27:17 UTC
Permalink
Post by angus
molti si stanno riempiendo la bocca con la parola liberalizzazioni,
bisogna liberalizzare i tassì, i notai, le farmacie ecc.
poi ci si accorge che le liberalizzazioni sono sempre quelle degli
altri, mai quella del proprio settore.
Se si vogliona fare le cose in maniera equa , se liberalizzaizoni devono
essere, lo siano per tutti, con tutto quello che ne consegue
licenza di panificare per gli ipermercati, gli ipermercati sono
diventati dei forni a tutti gli efetti e poichè fanno parte della
potente grande distribuzione, il risultato è stato che molto pane viene
semilavorato in romania e poi ultimato nell'ipermercato, il famoso pane
ad un euro al chilo,
inutile dire che i piccoli forni artigiani sono in crisi nera
Bene. Ottimo. Così il prezzo del pane scende ad 1 euro al chilo.
Liberalizziamo e di corsa.
Post by angus
esempio di liberalizzazione possibile: i tassì
supponete di liberalizzare il settore e chiunque mediante apertura di
partita iva e comunicazione di inizio attività, possa installare il
tassametro ed esercitare la professione ,
vedrete i tassi guidati da pachistani ed altri provenienti da paesi ad
un costo della vita un decimo del nostro, che praticheranno tariffe
bassissime buttando fuori dal mercato tutti gli italiani che in italia
devono continuarci a vivere
Spettacolare!
Così si potranno utilizzare i taxi con tariffe europee!
Liberalizziamo!
Post by angus
esempio di liberalizzazione nel lavoro dipendente privato
se liberalizzazione deve essere lo sia per tutti, come negli usa,
fissato il minimo salariale,
è l'azienda che decide la paga per gli eventuali dipendenti, se
l'accettano bene, altrimenti cerchino un altro posto meglio pagato
No.
E' una contrattazione. Informati.
Se vali ti paghi se non vali non ti pagano.
Post by angus
esempio di liberalizzazione nel settore dei dipendenti pubblici
se un ente ha bisogno di impiegati
puà decidere la paga ad esempio 900 euro al mese, chi l'acctta bene
altrimenti cercarsi un altro lavoro meglio pagato
Andrebbe benissimo. Si paga in base alla professionalità espressa. In
teoria quello che fanno negli USA ove mediamente i salari sono
piùelevati che in Italia.

Ottimo. Dove si deve firmare?
--
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=gebyJHJS3Dw
Ampelio
2011-12-19 09:20:24 UTC
Permalink
Post by angus
molti si stanno riempiendo la bocca con la parola liberalizzazioni,
Suggerisco: http://tinyurl.com/d4e2vnh

Dopodiché, venendo alle cose serie, le cosiddette "liberalizzazioni"
fatte finora hanno per lo più avuto effetti negativi per i cittadini,
con servizi peggiori a prezzi più alti, come ha ben dimostrato lo
studio della CGIA di Mestre (http://tinyurl.com/cus2huh), per cui ci
andrei piano...

Esistono settori in cui, per ottime ragioni, non ha alcun senso
introdurre "liberalizzazioni", altri in cui, l'effetto, ammesso che
esista, sarebbe comunque minimo (penso alla "liberalizzazione" delle
edicole di cui ho sentito parlare nei giorni scorsi: ha senso? Che
benefici porterebbe?).

Anche i tanto vituperati taxisti: io ne conosco qualcuno, e nessuno di
loro mi risulta sia miliardario...
In generale è gente che si fa un culo quadro, per portare a casa non
molto di più di un qualsiasi artigiano.
Immagino che una completa liberalizzazione porterebbe ad un modello
"americano", con grosse compagnia e autisti pagati a cottimo: è quello
che vogliamo?

Mi pare ci sia molta demagogia in materia, anche se, sicuramente,
qualcosa si potrebbe anche fare: sbaglierò, ma non credo che sarà
colle liberalizzazioni che risolveremo i problemi del Paese.

Non entro nel merito di quelle che proponi tu, perché mi sembrano cosa
abbastanza disparate e discutibili.

P.
Roberto Deboni DMIsr
2011-12-19 21:00:53 UTC
Permalink
On Mon, 19 Dec 2011 01:20:24 -0800, Ampelio wrote:

...snip...
Post by Ampelio
Anche i tanto vituperati taxisti: io ne conosco qualcuno, e nessuno di
loro mi risulta sia miliardario...
In generale è gente che si fa un culo quadro, per portare a casa non
molto di più di un qualsiasi artigiano.
Credo che nessuno voglia negare che il lavoro del tassista e' un
lavoro duro.

Ma quando alla stazione ferroviaria si e' costretti, perche' non
ci sono servizi autobus per la propria destinazione (per la
localita' o per l'orario, in genere, dopo le 19:00 sembra che
ci sia il coprifuoco) ad attendere un'ora ma anche di piu',
per l'arrivo di un tassista, arrivande alle risse tra
clienti in attesa, bhe', mi scusi, ma qualcosa non va'.
E poi francamente, dove sta scritto che un lavoro sicuro
e senza particolari esigenze intellettive o di impegno
fisico, debba prendere come un "qualsiasi artigiano" ?

Ha idea di quanti artigiani verserebbero volentieri 250'000
Euro per passare dall'idraulica al fare il tassista ?
Peccato che i 250'000 Euro non ci sono e poi anche se ci
fossero, occorre "conoscere" ed essere "amico" di un
tassista anziano o che altrimenti ha deciso di parcheggiare
il taxi a casa per gli anni a venire.

Insomma, potete scrivere tutto quello che volete, ma e'
evidente che quello del settore dei taxi, in molte citta' e'
un settore di privilegiati, da "ceto nobiliare".
Ho letto: ma come fanno i tassisti, senza rappresentanti
in Parlamento ad avere ottenuto di piu' dei farmacisti ?
E dai, igenui! Semplice, chi e' in grado di anticipare
250'000 Euro non e' un poveretto, se poi e' associato
con un'altro migliaio di colleghi, e' ben in grado di
finanziare in modo "convincente" financo la campagna elettorale
del futuro sindaco e di qualche consigliere comunale importante.
E questo senza dimenticare la possibile forza corruttiva
nei confronti dei dirigenti incaricati di stabilire
(e suggerire agli assessori competenti) il numero di
licenze da assegnare in una citta'. In alcune citta' e' da
anni che si parla di aumentare il numero delle licenze
(una possibile soluzione graduale verso la liberalizzazione),
ma non si fa alcun progresso. Ora viene da domandarsi,
ma chi comanda ? L'elettorato, che in maggioranza ormai
vede come il fumo agli occhi questi privilegi, specialmente
dopo essere stato "spazzolato" da un tassista o averlo
atteso invano quando necessitava.

In ogni caso, ai lettori, c'e' una alternativa interessante,
quando le corse sono programmabili, ed e' l'autonoleggio con
conducente. Se siete fortunati, dalle vostre parti c'e'
ne' uno, telefonate al suo cellulare, e se libero
risparmiate e viaggiate da signori.
Uhmmm ... una centrale di servizio potrebbe gestire le
chiamate con una potenziale rete di conduttori ... ?
Post by Ampelio
Immagino che una completa
liberalizzazione porterebbe ad un modello "americano", con grosse
compagnia e autisti pagati a cottimo: è quello che vogliamo?
Hmmm ... ma oggi come e' pagato un tassista ? A salario fisso ?
In quanto alla grossa compagnia ... mi scusi, prendiamo
due italiani:
- Caio con 250'000 Euro di capitale ed una certa capacita'
imprenditoriale o almeno di intrallazzare
- Sempronio nulla tenente, con tanta voglia di lavorare, ma
a parte guidare o sbadilare non sa fare altro

Chi non ha alternative ?
Il "povero" tassista come lo descrive lei, ha tante altre
possibili alternative (inclusa quella di vivere di rendita),
cosi' non e' per il poveretto assunto dalla grossa
centrale taxi. Negli Stati Uniti, molti sono passati per
un certo periodo dalla attivita' di tassista, che ha permesso
loro di stare dignitosamente a galla, mentre si preparavano
a svilpuppare i loro sogni oppure a superare un periodo di
crisi economica.
In Italia invece c'e' questa logica di caste, per cui chi
ha il lavoro fisso e' intoccabile, non importa quanti sono
quelli senza lavoro, che soffrono di inedia fuori dalla porta.
Facile scrivere di "diritto al lavoro" quando si e' al sicuro
e rassicurati dall'esperienza che le cose non cambieranno ...
Post by Ampelio
Mi pare ci sia molta demagogia in materia,
... POCO, MA SICURO !!!
Post by Ampelio
anche se, sicuramente,
qualcosa si potrebbe anche fare: sbaglierò, ma non credo che sarà colle
liberalizzazioni che risolveremo i problemi del Paese.
E quali sarebbero le origini dei problemi del Paese Italia ?
Troppe liberta' ?
Poca fiscalita' ?
Poche regole ?
--
Roberto Deboni

[Messaggio Usenet via Tiscali su text.giganews.com. Se leggete via Web
il sottoscritto informa che non conosce o partecipa al sito/forum Web.]
Digit4
2011-12-19 21:33:43 UTC
Permalink
cut
Post by Ampelio
Mi pare ci sia molta demagogia in materia,
... POCO, MA SICURO !!!
Post by Ampelio
anche se, sicuramente,
qualcosa si potrebbe anche fare: sbaglierò, ma non credo che sarà colle
liberalizzazioni che risolveremo i problemi del Paese.
E quali sarebbero le origini dei problemi del Paese Italia ?
Troppe liberta' ?
Poca fiscalita' ?
Poche regole ?
--
=====================

Se ne sentono di tutti i colori, ma proprio tutti.

Se intervenisse una liberalizzazione, per far sì che essa non sia una truffa
nei confronti di chi ha soggiaciuto alla precedente normativa, delle due
una:

- o che il denaro dell'acquisto della licenza venga restituito con gli
interessi da chi lo ha, a suo tempo incamerato,
- o che il denaro dell'acquisto della licenza venga trasformato in
versamento contributivo diminuendo l'età pensionabile.

Poi sul nuovo mercato liberalizzato si dovrebbe vigilare per garantire un
minimo di tutela del consumatore.

Ma giuro che, al di là di davvero bieche e politologiche recriminazioni non
vedo dove stia esattamente il problema, anche perché mi pare che non lo si
sia mai chiaramente definito nel thread.

D4
Roberto Deboni DMIsr
2011-12-20 01:41:56 UTC
Permalink
Post by Digit4
Se ne sentono di tutti i colori, ma proprio tutti.
Se intervenisse una liberalizzazione, per far sì che essa non sia una truffa
nei confronti di chi ha soggiaciuto alla precedente normativa, delle due
- o che il denaro dell'acquisto della licenza venga restituito con gli
interessi da chi lo ha, a suo tempo incamerato,
- o che il denaro dell'acquisto della licenza venga trasformato in
versamento contributivo diminuendo l'età pensionabile.
Primo: sbaglio ma una volta era un reato "vendere" la licenza ?

Ma sorvoliamo, in base alla logica espressa, se io, possessore di
azioni di un grosso ed antico gruppo editoriale mi vedo improvvisamente
crollare il valore perche' l'avento della informatica (dal digitale
alla rete mondiale) riduce la richiesta di libri, giornali, CD e DVD,
dovrei pretendere un qualche risarcimento o compensazione ?

Secondo: ma per quale motivo il tassista ha comperato le licenze ?
Per potere lavorare, giusto ? Ed allora, il lavoro c'e' l'ha,
cosa vuole di piu' ?
Post by Digit4
Poi sul nuovo mercato liberalizzato si dovrebbe vigilare per garantire un
minimo di tutela del consumatore.
I direi: si deve COMUNQUE vigilare, come su tutte le liberta'.

Liberta' non si significa il diritto all'omicidio, alla violenza,
all'appropriazione, etc. che sia riferito alla persona o al mercato.
Post by Digit4
Ma giuro che, al di là di davvero bieche e politologiche recriminazioni non
vedo dove stia esattamente il problema, anche perché mi pare che non lo si
sia mai chiaramente definito nel thread.
Il problema e' prima di tutto un "razionamento" delle licenze.
Un primo passo sarebbe ad esempio, il raddoppio delle stesse,
prima di una totale liberalizzazione. Questo non farebbe crollare
il mercato illegale delle licenze (anche se subirebbe un forte
taglio)

In ogni caso, detto fuori dai denti, chi spende 250'000 Euro per
acquistare la licenza di un taxi non ha per nulla la mia
simpatia, e' solo uno dei tanti corruttori che impestano l'Italia.
--
Roberto Deboni

[Messaggio Usenet via Tiscali su text.giganews.com. Se leggete via Web
il sottoscritto informa che non conosce o partecipa al sito/forum Web.]
Digit4
2011-12-20 20:02:37 UTC
Permalink
cut

Ma sorvoliamo, in base alla logica espressa, se io, possessore di
azioni di un grosso ed antico gruppo editoriale mi vedo improvvisamente
crollare il valore perche' l'avento della informatica (dal digitale
alla rete mondiale) riduce la richiesta di libri, giornali, CD e DVD,
dovrei pretendere un qualche risarcimento o compensazione ?

===================

Certamente: guarda bene, lo fanno di già... google-a e troverai tutte le
risposte al riguardo...

===================

Secondo: ma per quale motivo il tassista ha comperato le licenze ?
Per potere lavorare, giusto ? Ed allora, il lavoro c'e' l'ha,
cosa vuole di piu' ?

===================

No, figliuolo: il lavoro lo ha se ha i clienti, non se ha comprato la
licenza. Quella gli serve soltanto per esercitare il lavoro senza essere
sanzionato.

Usiamo i concetti in modo corretto, per favore!

===================
Post by Digit4
Poi sul nuovo mercato liberalizzato si dovrebbe vigilare per garantire un
minimo di tutela del consumatore.
I direi: si deve COMUNQUE vigilare, come su tutte le liberta'.

Liberta' non si significa il diritto all'omicidio, alla violenza,
all'appropriazione, etc. che sia riferito alla persona o al mercato.

====================

Vabbè, diamoci una calmata e rendiamoci conto che non abbiamo quattro anni e
mezzo: un certo criterio lo avremmo ben maturato, o no?
E allora certe cose dovremmo considerarle come autoevidenti.

==================
Post by Digit4
Ma giuro che, al di là di davvero bieche e politologiche recriminazioni non
vedo dove stia esattamente il problema, anche perché mi pare che non lo si
sia mai chiaramente definito nel thread.
Il problema e' prima di tutto un "razionamento" delle licenze.
Un primo passo sarebbe ad esempio, il raddoppio delle stesse,
prima di una totale liberalizzazione. Questo non farebbe crollare
il mercato illegale delle licenze (anche se subirebbe un forte
taglio)

===================

Enuncia chiaramente in cosa consisterebbe il "mercato illegale" delle
licenze, così ne parliamo con maggiore cognizione di causa.

http://it.wikipedia.org/wiki/Autorizzazione_(diritto)

http://www.comune.cremona.it/bd_ui-viewContent-id_info_form-608.phtml

http://www.informagiovani-italia.com/Come%20aprire%20un%20negozio.htm

Se per caso tu intendessi questo:

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2011/04/19/news/scoperto_un_mercato_nero_delle_licenze_per_i_taxi-15127597/

Avrei un distinguo da fare: la licenza si può vendere o in vendita è stata
messa soltanto l'azienda con relativo avviamento?

Di fatti, se si vanno a leggere i commenti contenuti qui...

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2011/19-aprile-2011/mercato-nero-licenze-taxi-190468685763.shtml

... si vede che l'illegalità di cui tu genericamente parli, parrebbe
esplicarsi su due fronti: uno di diritto amministrativo (nel rapporto con
l'ente pubblico rilasciante la licenza), l'altro di diritto tributario (nel
rapporto privato di compravendita dell'attività commerciale esercitabile
soltanto su rilascio di tale licenza).

===================

In ogni caso, detto fuori dai denti, chi spende 250'000 Euro per
acquistare la licenza di un taxi non ha per nulla la mia
simpatia, e' solo uno dei tanti corruttori che impestano l'Italia.

===================

Questa frase è del tutto vaga: vedi quanto ho precisato sopra.
Soltanto dopo averne chiarito il reale contenuto con gli opportuni
approfondimenti concettuali, l'efficace soluzione al problema potrà emergere
senza inghippi .
Roberto Deboni DMIsr
2011-12-21 05:15:22 UTC
Permalink
cut
Ma sorvoliamo, in base alla logica espressa, se io, possessore di azioni
di un grosso ed antico gruppo editoriale mi vedo improvvisamente
crollare il valore perche' l'avento della informatica (dal digitale alla
rete mondiale) riduce la richiesta di libri, giornali, CD e DVD, dovrei
pretendere un qualche risarcimento o compensazione ?
===================
Certamente: guarda bene, lo fanno di già... google-a e troverai tutte le
risposte al riguardo...
Ma non scriva assurdita'.
Neanche i commercianti, quando sono state abolite le licenze,
hanno avuto risarcimenti. Ma chi vi credete di essere ?
Dei privilegiati a cui spetta cio' che non e' stato
concesso ad altri milioni e milioni di operatori ?
===================
Secondo: ma per quale motivo il tassista ha comperato le licenze ? Per
potere lavorare, giusto ? Ed allora, il lavoro c'e' l'ha, cosa vuole di
piu' ?
===================
No, figliuolo: il lavoro lo ha se ha i clienti, non se ha comprato la
licenza. Quella gli serve soltanto per esercitare il lavoro senza essere
sanzionato.
E' quello che ho scritto io, non meni il cane per l'aia ...
Usiamo i concetti in modo corretto, per favore!
Appunto.
===================
Post by Digit4
Poi sul nuovo mercato liberalizzato si dovrebbe vigilare per garantire
un minimo di tutela del consumatore.
I direi: si deve COMUNQUE vigilare, come su tutte le liberta'.
Liberta' non si significa il diritto all'omicidio, alla violenza,
all'appropriazione, etc. che sia riferito alla persona o al mercato.
====================
Vabbè, diamoci una calmata e rendiamoci conto che non abbiamo quattro
anni e mezzo: un certo criterio lo avremmo ben maturato, o no? E allora
certe cose dovremmo considerarle come autoevidenti.
Spieghi meglio il discorso della calmata e dei quattro anni
e mezzo, perche' non riesco ad afferrare l'attinenza.
Il tono non era ne' esagitato, ne' esaltato.
Inolte non si capisce cosa intende avere maturato un certo
criterio e che quali sono le "cose" da considerare
autoevidenti.
==================
Post by Digit4
Ma giuro che, al di là di davvero bieche e politologiche recriminazioni non
vedo dove stia esattamente il problema, anche perché mi pare che non lo
si sia mai chiaramente definito nel thread.
Il problema e' prima di tutto un "razionamento" delle licenze. Un primo
passo sarebbe ad esempio, il raddoppio delle stesse, prima di una totale
liberalizzazione. Questo non farebbe crollare il mercato illegale delle
licenze (anche se subirebbe un forte taglio)
===================
Enuncia chiaramente in cosa consisterebbe il "mercato illegale" delle
licenze, così ne parliamo con maggiore cognizione di causa.
http://it.wikipedia.org/wiki/Autorizzazione_(diritto)
Questo e' generico e non e' attinente al problema.
http://www.comune.cremona.it/bd_ui-viewContent-id_info_form-608.phtml
Il cosidetto "subingresso" e' la fesseria.
Qualcuno riesce a scoprire quanto e' stata "inventata" ?
http://www.informagiovani-italia.com/Come%20aprire%20un%20negozio.htm
In quel link ha ricordato il crollo del mercato delle licenze
del libero commercio. Ora, per quale motivi i tassisti dovrebbero
essere "privilegiati" ?
Cosa intendeva enunciare menzionando questo sito ?
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2011/04/19/news/scoperto_un_mercato_nero_delle_licenze_per_i_taxi-15127597/
Avrei un distinguo da fare: la licenza si può vendere o in vendita è
stata messa soltanto l'azienda con relativo avviamento?
Ma per favore, l'avviamento di una azienda e' tutt'altra cosa!

Una azienda porta con su un valore di avviamento, perche' si e'
fatto un nome ed una immagine e con la vendita si porta un certo
numero di potenziali clienti.

Un tassista non ha clienti "SUOI", bensi' il valore delle licenze
che si e' creato e' una conseguenza del numero chiuso.
Una situazione simile, e' quella dei medici, ma sicome sono
dei laureati, non sono caduti nella trappola della catena
di san antonio che hanno creato i tassisti.

Il fatto che si e' arrivati a 300'000 Euro la dice lunga su due
cose:
- a che livelli di illegalita' si arriva nel settore (e' come
per le tangenti, quando alcuni sono stati presi e portati in
carcere, piangevano come bambini, dicendo che non sapevano
di fare male)
- sui livelli di ricavi, perche' con cifre del genere, il reddito
deve essere almeno dai 30'000 Euro in su' (altrimenti e'
meglio intascare le rendite), che aggiungendo i costi, le imposte
la benzina, etc. significa ricavi dell'ordine dei 200'000-500'000 Euro
all'anno (scusate l'ordine della cifra, ma dipende anche dal
traffico della citta'). Ora, cosa dichiarano questi tassisti ?

L'avviamento di una azienda commerciale mantiene il suo valore,
quale che sia la concorrenza, nuova o vecchia. Invece le licenze
commerciali, per esempio, sono crollate da un giorno all'altro.
Idem per i tassisti: il valore che si sono dati delle loro
licenze (fregando l'ultimo arrivato secondo la migliore
regola della catena di san antonio, perche' in realta' le
licenze negli ultimi dieci anni avrebbero dovuto perdere
di valore, vista la sempre maggiore pressione dall'Unione
Europea per rimuovere i vincoli alla concorrenza) invece dipende
strettamente dal numero chiuso.
Salta il numero chiuso, quella licenza non vale piu' uno straccio.
Insomma e' una valore fittizio, non e' un'avviamento che dietro
di se' si porta una fedele clientela, quale che sia la
condizioni di mercato.
Il problema e' che per tenere in piedi quel numero chiuso,
prima ancora che un problema di tariffe elevate, c'e quello
di un servizio inefficiente. Ripeto, quando giravo come
consulente, tante volte ho aspettato inutilmente un taxi.
Alcune volte, mi sono fatto 3-4 km a piedi, altre volte,
mi sono avventurato ad usare i mezzi collettivi (il taxi
e' necessario ad un "forestiero" perche' altrimenti rischia
di finire chissa dove - capitato di trovarmi dalla parte
opposta).

E tutto per un bastardo privilegio !
Di fatti, se si vanno a leggere i commenti contenuti qui...
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2011/19-aprile-2011/mercato-nero-licenze-taxi-190468685763.shtml
I commenti lasciano il tempo che trova, perche' parte
dalla logica deformata della "prassi", del "dato di fatto",
del "fatto compiuto", rendo l'idea ?

L'errore numero uno e' stato limitare le licenze, una
conseguenza della mentalita' fascista del tempo.

L'errore numero due e' stato di spostare l'assegnazione
da un concorso aperto a tutti, ad un cessione da tassista
a tassista, tagliando fuori chiunque non volesse accettare
le regole criminali della vendita di una licenza (che non e'
un'avviamento !!!). Si rende conto che del ridicolo della
menzione del Comune di Cremona di:

"Le licenze per l'esercizio del servizio taxi sono assegnate
a seguito di espletamento di pubblico concorso per titoli, ai
soggetti iscritti nel ruolo dei conducenti."

Quando e' stato concesso il subingresso ?
Per curiosita', nel Comune di Cremona, quando e' stato
tenuto l'ultimo concorso per tassisti e quanti erano i posti ?
... si vede che l'illegalità di cui tu genericamente parli, parrebbe
esplicarsi su due fronti: uno di diritto amministrativo (nel rapporto
con l'ente pubblico rilasciante la licenza), l'altro di diritto
tributario (nel rapporto privato di compravendita dell'attività
commerciale esercitabile soltanto su rilascio di tale licenza).
???
===================
In ogni caso, detto fuori dai denti, chi spende 250'000 Euro per
acquistare la licenza di un taxi non ha per nulla la mia simpatia, e'
solo uno dei tanti corruttori che impestano l'Italia.
===================
Questa frase è del tutto vaga: vedi quanto ho precisato sopra. Soltanto
dopo averne chiarito il reale contenuto con gli opportuni
approfondimenti concettuali, l'efficace soluzione al problema potrà
emergere senza inghippi .
A pensarci meglio, quelli che hanno acquistato la licenza nel 2011 o
poco prima, sono piu' che altro i polli che si trovano alla fine
della catena di san antonio.
--
Roberto Deboni

[Messaggio Usenet via Tiscali su text.giganews.com. Se leggete via Web
il sottoscritto informa che non conosce o partecipa al sito/forum Web.]
Shylock
2011-12-20 04:28:18 UTC
Permalink
Post by Roberto Deboni DMIsr
...snip...
Post by Ampelio
Anche i tanto vituperati taxisti: io ne conosco qualcuno, e nessuno di
loro mi risulta sia miliardario...
In generale è gente che si fa un culo quadro, per portare a casa non
molto di più di un qualsiasi artigiano.
Credo che nessuno voglia negare che il lavoro del tassista e' un
lavoro duro.
2 andate/ritorno e mezzo Termini-Fiumicino al giorno sarebbero "lavoro
duro"?

Qualsiasi rappresentante di commercio viaggia di più e, per giunta,
oltre a guidare, deve produrre vendite.

Maddai...
Albion of Avalon
2011-12-20 07:41:52 UTC
Permalink
Post by Ampelio
Post by angus
molti si stanno riempiendo la bocca con la parola liberalizzazioni,
Suggerisco: http://tinyurl.com/d4e2vnh
Dopodiché, venendo alle cose serie, le cosiddette "liberalizzazioni"
fatte finora hanno per lo più avuto effetti negativi per i cittadini,
con servizi peggiori a prezzi più alti, come ha ben dimostrato lo
studio della CGIA di Mestre (http://tinyurl.com/cus2huh), per cui ci
andrei piano...
La risposta è dipende.
La liberalizzazione in campo della telefonia, che in Italia è stata
fatta bene, ha portato a un calo notevole dei costi.
Le liberalizzazioni nei mercati delle RC, fatte male, hanno portato
solamente a rincari spesso ingiustificati.
La liberalizzazione del traffico aereo ha portato a notevoli risparmi.
Quindi il tutto sta nel vedere di cosa si sta parlando.
Post by Ampelio
Esistono settori in cui, per ottime ragioni, non ha alcun senso
introdurre "liberalizzazioni", altri in cui, l'effetto, ammesso che
esista, sarebbe comunque minimo (penso alla "liberalizzazione" delle
edicole di cui ho sentito parlare nei giorni scorsi: ha senso? Che
benefici porterebbe?).
Maggiore diffusione dei giornali per esempio?
Post by Ampelio
Anche i tanto vituperati taxisti: io ne conosco qualcuno, e nessuno di
loro mi risulta sia miliardario...
In generale è gente che si fa un culo quadro, per portare a casa non
molto di più di un qualsiasi artigiano.
Culo quadrato. Suvvia, non esageriamo.
Fai una cosa. Vai a Malpensa e cerca di prendere un taxi per Samarate e
vedrai come si fanno il culo quadrato. Innanzi tutto alcuni si
rifiuteranno e passeranno il servizio a qualche collega se non
direttamente a qualche ncc perché, te lo dicono candidamente loro
stessi, trovano più lucrativo un transfert a Milano.
Post by Ampelio
Immagino che una completa liberalizzazione porterebbe ad un modello
"americano", con grosse compagnia e autisti pagati a cottimo: è quello
che vogliamo?
Se mi abbassa i costi e mi aumenta la disponibilità si.
Poi fra il modello americano e quello del monopolio italiano esistono
infinite alternative.
Tanto per dirne una se assumi il tassista come dipendente lo devi
inquadrare nella categoria dei autotrasportatori e pagare come un
autista di autobus di linea. Non mi pare che siano alla fame.
In ogni caso una società grossa potrebbe far girare la macchine in
maniera più efficiente, per esempio una macchina con 2 o 3 autisti nelle
24 ore aumenterebbe la resa del mezzo.
Inoltre finirebbe la pratica, illegale, della vendita delle licenze.
Post by Ampelio
Mi pare ci sia molta demagogia in materia, anche se, sicuramente,
qualcosa si potrebbe anche fare: sbaglierò, ma non credo che sarà
colle liberalizzazioni che risolveremo i problemi del Paese.
Invece si risolleverebbero molti problemi.
Liberalizzando i taxi si eliminerebbe il problema dell'abusivismo per
dirne una. Con le liberalizzazioni si avrà una diminuzione dei costi.
Già con le parafarmacia i prodotti da banco sono diminuiti di prezzo. Se
si liberalizzazioni gli ordini e si aboliscono merdate come tariffe
minime i costi di molti servizi diminuiranno. Inoltre si possono creare
nuove opportunità di lavoro. Per esempio liberalizzando le farmacie
potremmo avere più farmacie e meglio distribuite.
In Italia si devono abolire ordini e corporazioni ed introdurre una
serie di misure liberali e liberiste (oddio sembro a Pannella) per
stimolare l'economia.
--
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=gebyJHJS3Dw
Marcello
2011-12-20 22:16:31 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
Post by Ampelio
Dopodiché, venendo alle cose serie, le cosiddette "liberalizzazioni"
fatte finora hanno per lo più avuto effetti negativi per i cittadini,
...
La risposta è dipende.
Bel thread... Ogni tanto fa piacere leggere it.politica...

Nel merito, la cosa più significativa secondo me è poprio nell'oggetto
di questo thread. Più o meno tutti (dico tra i partiti dell'arco
costituzionale) vanno in giro dicendo da anni (alcuni da sempre) che il
mercato sia la soluzione di tutti i problemi.
In un modo o nell'altro stiamo di fatto assistendo alla penetrazione
delle regole del mercato in settori che solo pochi anni fa mai avremmo
immaginato. Le scuole devono avere i bilanci e le performance di
produttività, così gli ospedali, e i Comuni vendono e comprano strumenti
finaziari. In America anche le carceri vengono gestite con questo
criterio e credo che anche in Italia non manchi molto... Insomma questo
è il dogma di questo tempo, per tutti.

Però poi, quando c'è da andare nello specifico, quando si tratta
sopratutto della propria situazione - sarà per interesse, sarà per
conoscenza maggiore della materia - iniziano i distinguo, i "così non si
tutela il consumatore e neppure il lavoro", il "libero mercato
causerebbe questo e questo, con ricadute negative per tutti..."

L'altro giorno ero alla festa di natale del mio consiglio professionale,
stessi discorsi. Da gente che magari è convintamente liberista per tutto
il resto!

Ma allora questo mercato? Non dovrebbe tutelare il consumatore? E
migliorare la società? Solo negli altri campi funziona?

Non sarebbe allora il caso di interrogarsi seriamente sul dogma invece?
Albion of Avalon
2011-12-20 22:35:34 UTC
Permalink
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Post by Ampelio
Dopodiché, venendo alle cose serie, le cosiddette "liberalizzazioni"
fatte finora hanno per lo più avuto effetti negativi per i cittadini,
...
La risposta è dipende.
Bel thread... Ogni tanto fa piacere leggere it.politica...
Nel merito, la cosa più significativa secondo me è poprio nell'oggetto
di questo thread. Più o meno tutti (dico tra i partiti dell'arco
costituzionale) vanno in giro dicendo da anni (alcuni da sempre) che il
mercato sia la soluzione di tutti i problemi.
In un modo o nell'altro stiamo di fatto assistendo alla penetrazione
delle regole del mercato in settori che solo pochi anni fa mai avremmo
immaginato. Le scuole devono avere i bilanci e le performance di
produttività, così gli ospedali, e i Comuni vendono e comprano strumenti
finaziari. In America anche le carceri vengono gestite con questo
criterio e credo che anche in Italia non manchi molto... Insomma questo
è il dogma di questo tempo, per tutti.
Ed è giusto che ogni ente sia reso responsabile del proprio bilancio e
della propria produttività.
Per far questo bisogna dare potere ad i dirigenti.
Mi spiego con un esempio.
Prendiamo la scuola. Inutile che cianciamo di autonomia finanziaria,
offerta formativa e stronzate varie.
Come prima cosa bisogna mettere un criterio di valutazione del
"prodotto". Nel nostro caso il modello britannico è perfetto. Hanno un
sistema di valutazione nazionale unico ove tutti gli studenti vengono
valutati e le scuole vengono classificate. In base a questi risultati si
calcolano i bonus per gli insegnati.
Se una scuola fallisce di raggiungere i standard minimi nazionali in
maniera consecutiva il preside viene sbattuto fuori.
Se un insegnate fallisce di raggiungere gli obiettivi viene sbattuto fuori.
Ecco in questo contesto l'autonomia finanziaria ha un senso.
Si responsabilizzano le persone che sono chiamate a gestire la struttura.
In Italia invece non abbiamo niente di simile e se ci si prova si
sciopera. Vedi quello che è successo quando ci ha provato la Gelmini.
Post by Marcello
Però poi, quando c'è da andare nello specifico, quando si tratta
sopratutto della propria situazione - sarà per interesse, sarà per
conoscenza maggiore della materia - iniziano i distinguo, i "così non si
tutela il consumatore e neppure il lavoro", il "libero mercato
causerebbe questo e questo, con ricadute negative per tutti..."
Il libero mercato non è la panacea di tutti i mali. E' solo il male minore.
Io sento le critiche dei farmacisti alla liberalizzazione. Non
mercifichiamo il farmaco dicono. Si, infatti nelle farmacie non vendo
tonnellate di paccottiglia a caro prezzo. Il cliente si confonde, in
effetti rischio seriamente di confondermi fra le banane e le aspirine.
Ma come mai in UK o USA non si confondono i clienti dei supermercati?
Come mai l'italiano dovrebbe scambiare per caramelle gli antipiretici e
gli americani no?
La realtà è che in UK compro un pacco di 24 aspirine a 1,4£ in Italia a
almeno 5 euro.
Post by Marcello
L'altro giorno ero alla festa di natale del mio consiglio professionale,
stessi discorsi. Da gente che magari è convintamente liberista per tutto
il resto!
Ma allora questo mercato? Non dovrebbe tutelare il consumatore? E
migliorare la società? Solo negli altri campi funziona?
Non sarebbe allora il caso di interrogarsi seriamente sul dogma invece?
Il mercato è l'incontro fra domanda è offerta. Punto.
E' la politica che stabilisce le regole.
In Italia ci sono troppe corporazioni e ordini che limitano la
concorrenza. Notai, sono veramente necessari? E se si che differenza
c'è, a livello di conoscenza, fra un notaio ed un avvocato cassazionista
con 20 anni di esperienza?
Faccio un altro esempio. Un tizio è per 10 anni responsabile finanza e
controllo di una società. Perché non può fare il revisore? Perché non ha
dato culo per 3 anni aggratis più un esame che dura 1 anno più o meno?
Togliamo i freni che rallentano l'economia italiana e apriamo le
professioni.
Fornirebbe una parte delle risposte ad i problemi dell'Italia.
Ne creerebbe altri, ma a mio avviso sarebbero minori di quelli che
andrebbe a risolvere.
--
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=gebyJHJS3Dw
Marcello
2011-12-21 14:19:30 UTC
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Post by Albion of Avalon
Ed è giusto che ogni ente sia reso responsabile del proprio bilancio e
della propria produttività.
Secondo me è giusto che sia reso responsabile dei propri risultati, che
non corrispondono necessariamente per un ente pubblico con i risultati
di un'azienda. Quest'ansia del risultato tipicamente mercantilistica non
si può applicare pari pari a enti che dovrebbero tendere solo a
risultati come il benessere dei cittadini, la salute, le nozioni e la
capacità di analisi critica degli studenti. Ad esempio: la scuola
italiana e l'università italiane sono tra le migliori del mondo, nel
senso che il prodotto finale è molto buono (basti guardare gli italiani
che dirigono dipartimenti di esperimenti scientifici nel mondo), ma se
applichiamo però un metodo puramente mercantilistico la scuola italiana
risulta pessima; e infatti è in corso da anni la sua completa
ristrutturazione sul modello americano. Scuole con bilanci perfetti e
studenti capre.
Post by Albion of Avalon
Come prima cosa bisogna mettere un criterio di valutazione del
"prodotto".
Il prodotto della scuola si chiama uomo e la sua "produzione"
(ahhrrgg... io non parlo così!! :-)) non segue necessariamente criteri
economicistici.
Post by Albion of Avalon
Nel nostro caso il modello britannico è perfetto. Hanno un
sistema di valutazione nazionale unico ove tutti gli studenti vengono
valutati e le scuole vengono classificate. In base a questi risultati si
calcolano i bonus per gli insegnati.
Se una scuola fallisce di raggiungere i standard minimi nazionali in
maniera consecutiva il preside viene sbattuto fuori.
Se un insegnate fallisce di raggiungere gli obiettivi viene sbattuto fuori.
Ecco in questo contesto l'autonomia finanziaria ha un senso.
Però i teenager inglesi si ubriacano dieci volte più degli italiani e le
ragazze rimangono incinte a tredici anni. Sarà solo un problema di
famiglia o anche di scuola?
Post by Albion of Avalon
Il libero mercato non è la panacea di tutti i mali. E' solo il male minore.
Forse è il male minore per produrre bistecche (e anche lì non ne sono
così certo) ma diventa certamente un male se si pensa che la vita
dell'uomo sia solo mercato e tutti gli aspetti della sua vita debbano
seguire le sue logiche.

Ciao, M.
Albion of Avalon
2011-12-21 19:00:37 UTC
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Il 21/12/2011 15:19, Marcello ha scritto:
della propria produttività.
Post by Marcello
Secondo me è giusto che sia reso responsabile dei propri risultati, che
non corrispondono necessariamente per un ente pubblico con i risultati
di un'azienda. Quest'ansia del risultato tipicamente mercantilistica non
si può applicare pari pari a enti che dovrebbero tendere solo a
risultati come il benessere dei cittadini, la salute, le nozioni e la
capacità di analisi critica degli studenti. Ad esempio: la scuola
italiana e l'università italiane sono tra le migliori del mondo,
Ti fermo qui.
E' falso.
Non esiste una sola università italiana fra le top 100. Nei test
internazionali le scuole italiane si piazzano sempre fra le ultime
rispetto ad i paesi di riferimento. Una breve ricerca su internet
confermerà quello che sto affermando.
Sanità, vanno bene le punte di eccellenza del nord ma ricordiamoci che
in Italia si muore perché in sala operatoria viene a mancare la corrente
elettrica.
Post by Marcello
nel
senso che il prodotto finale è molto buono (basti guardare gli italiani
che dirigono dipartimenti di esperimenti scientifici nel mondo), ma se
applichiamo però un metodo puramente mercantilistico la scuola italiana
risulta pessima; e infatti è in corso da anni la sua completa
ristrutturazione sul modello americano. Scuole con bilanci perfetti e
studenti capre.
Questa è un'altra fesseria che si dice in giro.
In USA esistono le migliori università del mondo:

http://www.universando.com/blog/classifica-delle-migliori-universita-al-mondo-top-50/
http://it.wikipedia.org/wiki/Classifica_accademica_delle_universit%C3%A0_mondiali
http://www.universita.it/classifica-arwu-2011-universita-mondo/

Gli italiani che all'estero dirigono qualcosa sono una piccola
minoranza. Proporzionalmente ci sono più israeliani in giro.
Se come me ti ritrovi ad avere a che fare con neolaureati il panorama è
desolante.
Non parliamo di quelli che escono dalle superiori. Su due piedi io li
definirei analfabeti.
L'italiano che spesso ha successo al mondo è un italiano che ha studiato
all'estero non in Italia.
Dici che non si può misurare il sapere? Eppure le prime 19 universalità
mondiali sono americane e inglesi. Loro misurano il sapere, guardano i
bilanci e producono. Sicuramente anche quei sistemi non sono perfetti.
Ma in UK o USA non esiste il baronaggio, non esistono i tempi di laurea
italiani e la preparazione mediamente è superiore.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Come prima cosa bisogna mettere un criterio di valutazione del
"prodotto".
Il prodotto della scuola si chiama uomo e la sua "produzione"
(ahhrrgg... io non parlo così!! :-)) non segue necessariamente criteri
economicistici.
Ma deve seguire criteri di efficacia ed efficienza delle risorse impiegate.
In Italia si sono sprecati milioni e milioni di euro aprendo facoltà e
sedi distaccate se non addirittura nuove università con il solo scopo di
piazzare gli amici.
Una regione come la Sicilia ha 4 università e tutte e quattro scadenti.
Non sarebbe meglio una sola università che si concentri in un unico polo
e si concentrino le risorse su quella?
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Ecco in questo contesto l'autonomia finanziaria ha un senso.
Però i teenager inglesi si ubriacano dieci volte più degli italiani e le
ragazze rimangono incinte a tredici anni. Sarà solo un problema di
famiglia o anche di scuola?
O di benefits?
Se rimani incinta a 16 anni lo Stato ti da una paccata di soldi. A 18
anni ti da la casa che aumenta in funzione del numero di figli.
Quindi cosa è più facile? Rompersi la testa a studiare per poi fare la
segretaria o allagare le cosce a vivere coi benefits?
Ti consiglio in materia la serie Shameless. Li ti fanno vedere i trucchi
base per far lavorare il sistema a tuo vantaggio. Quando l'hai vista ti
spiego i sistemi un filino più evoluti come per esempio farsi assegnare
due televisioni ma una ti verrà considerata come mobile.
E' una realtà britannica di cui non si parla ma che fa sembrare il
proverbiale napoletano un trentino bacchettone.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Il libero mercato non è la panacea di tutti i mali. E' solo il male minore.
Forse è il male minore per produrre bistecche (e anche lì non ne sono
così certo) ma diventa certamente un male se si pensa che la vita
dell'uomo sia solo mercato e tutti gli aspetti della sua vita debbano
seguire le sue logiche.
Per questo dico che serve la politica. Il compito della politica è
regolamentare i mercati per evitare che il darwinismo economico
prevalga. Ma per fare questo bisogna responsabilizzare le persone.
--
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=gebyJHJS3Dw
Marcello
2011-12-21 21:13:02 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
Ti fermo qui.
E' falso.
Non esiste una sola università italiana fra le top 100. Nei test
internazionali le scuole italiane si piazzano sempre fra le ultime
rispetto ad i paesi di riferimento. Una breve ricerca su internet
confermerà quello che sto affermando.
Ne sono certo. Ma un conto è la classifica delle migliori università, un
conto è il sistema universitario nel suo complesso. Inteso anche come
possibilità per un figlio di fornaio di diventare fisico o ingegnere ai
massimi livelli.
Post by Albion of Avalon
Sanità, vanno bene le punte di eccellenza del nord ma ricordiamoci che
in Italia si muore perché in sala operatoria viene a mancare la corrente
elettrica.
In America invece si muore perché si ha un'infezione polmonare senza
polizza assicurativa.
Post by Albion of Avalon
Questa è un'altra fesseria che si dice in giro.
Ripeto, non metto in dubbio questi dati ma il sistema è basato sul fatto
che puoi studiare a ottimi livelli solo se hai un sacco di soldi oppure
sei un supergenio già a diciott'anni. In Italia puoi studiare a buoni e
anche ottimi livelli pagando meno di mille euro l'anno; e anche se non
sei un supergenio.
Post by Albion of Avalon
Gli italiani che all'estero dirigono qualcosa sono una piccola
minoranza. Proporzionalmente ci sono più israeliani in giro.
Questo non lo so, non credo. I Fisici italiani dirigono i più importanti
esperimenti nel mondo e all'Università hanno studiato tutti in Italia.
Post by Albion of Avalon
Se come me ti ritrovi ad avere a che fare con neolaureati il panorama è
desolante.
Lo è molto di più con un laureato medio alla UCLA.
Post by Albion of Avalon
Non parliamo di quelli che escono dalle superiori. Su due piedi io li
definirei analfabeti.
La scuola italiana è peggiorata moltissimo negli ultimi anni. Resta che
esistono ancora scuole superiori di ottimo livello e in classe si
trovano insieme figli di camionisti e figli di primari.
Post by Albion of Avalon
L'italiano che spesso ha successo al mondo è un italiano che ha studiato
all'estero non in Italia.
Dopo l'Università. Perché all'estero pagano, in Italia no. In pratica
paghiamo l'istruzione universitaria a quelli che poi vanno ad arricchire
la cultura e il progresso degli altri paesi!
Post by Albion of Avalon
Dici che non si può misurare il sapere? Eppure le prime 19 universalità
mondiali sono americane e inglesi.
Quanto costa la retta? Pensi che un laureato a una di queste università
sia molto meglio di uno laureato alle Università statali di Pisa,
Firenze o Milano?

Loro misurano il sapere, guardano i
Post by Albion of Avalon
bilanci e producono. Sicuramente anche quei sistemi non sono perfetti.
Ma in UK o USA non esiste il baronaggio, non esistono i tempi di laurea
italiani e la preparazione mediamente è superiore.
Sulla preparazione ti ho detto, bisogna misurarla in base alle
possibilità economiche, allora mi sta bene. Sul baronaggio e i difetti
in genere dell'Univeristà italiane sono d'accordo.
Post by Albion of Avalon
Una regione come la Sicilia ha 4 università e tutte e quattro scadenti.
Non sarebbe meglio una sola università che si concentri in un unico polo
e si concentrino le risorse su quella?
Anche in questo ci sono pro e contro. Sarebbe comunque meglio averne
quattro che funzionano bene! :-D
Post by Albion of Avalon
O di benefits?
Se rimani incinta a 16 anni lo Stato ti da una paccata di soldi. A 18
anni ti da la casa che aumenta in funzione del numero di figli.
Quindi cosa è più facile? Rompersi la testa a studiare per poi fare la
segretaria o allagare le cosce a vivere coi benefits?
Forse può sembrare una buona prospettiva se non hai la cultura per
capire a cosa ti ritroverai dopo qualche anno.
Post by Albion of Avalon
Per questo dico che serve la politica. Il compito della politica è
regolamentare i mercati per evitare che il darwinismo economico
prevalga.
E il compito della politica dovrebbe essere anche quello di provare a
pensare nuove strade per il benessere generale. Invece è ormai asservita
completamente agli interessi del capitale, tanto da svendergli anche gli
aspetti della vita delle persone che non dovrebbero essere regolate
dalla legge della domanda e dell'offerta.
Post by Albion of Avalon
Ma per fare questo bisogna responsabilizzare le persone.
Cosa impossibile da fare insegnando fin da bambini soltanto che la vita
è fatta per chi riesce a comprare e vendere meglio degli altri.
Albion of Avalon
2011-12-21 21:56:03 UTC
Permalink
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Ti fermo qui.
E' falso.
Non esiste una sola università italiana fra le top 100. Nei test
internazionali le scuole italiane si piazzano sempre fra le ultime
rispetto ad i paesi di riferimento. Una breve ricerca su internet
confermerà quello che sto affermando.
Ne sono certo. Ma un conto è la classifica delle migliori università, un
conto è il sistema universitario nel suo complesso. Inteso anche come
possibilità per un figlio di fornaio di diventare fisico o ingegnere ai
massimi livelli.
Guarda le borse di studio negli USA o in UK.
Sono molte di più che in Italia.
Inoltre esistono moltissimi modi per laurearsi. Per esempio arruolandosi
nelle forze armate. Se meriti ti mandano loro all'università. Ti ricordo
che la percentuale di laureati fra la truppa USA è a due cifre.
Vero, è un sistema costoso che obbliga a molti a prendere dei prestiti
per potersi laureare. Ma è anche vero che un laureato negli USA o UK
prende molto di più che in Italia.
Ti faccio un esempio. Se un laureato (BA) si arruola nella polizia di
Los Angeles prende: $50,342. (<http://www.joinlapd.com/salary.html>)
Qui quando prende un ufficiale dei carabinieri che esce dall'accademia?
Il figlio del fornaio può, quindi, prendere una borsa di studio per
merito scolastico o per meriti sportivi o perché fa parte di una
minoranza (esistono leggi federali in materia). Come alternativa può
arruolarsi nelle FFAA e gli pagano l'università, tanti medici lo fanno e
tanti ingegneri, oppure andare in una azienda ove è prassi prendere i
migliori non laureati e farli laureare a spese dell'azienda.
Infine può pagare. In UK la legge in materia di tasse universitarie è
chiara. Lo stato ti fa un prestito per pagare le tasse. Prestito che
devi rimborsare se e solo se superi le 40.000£ di reddito.
Francamente tutta questa stortura non la vedo. Non è perfetto.
Ma vuoi mettere con l'Italia? Si iscrivono cani e porci. Con il
professore non hai nessun rapporto se non in sede di esame. Paghi tasse
basse ma hai in cambio un servizio scadente.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Sanità, vanno bene le punte di eccellenza del nord ma ricordiamoci che
in Italia si muore perché in sala operatoria viene a mancare la corrente
elettrica.
In America invece si muore perché si ha un'infezione polmonare senza
polizza assicurativa.
Eh si. Negli USA tutti che schiattano perché sono senza assicurazione
medica.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Questa è un'altra fesseria che si dice in giro.
Ripeto, non metto in dubbio questi dati ma il sistema è basato sul fatto
che puoi studiare a ottimi livelli solo se hai un sacco di soldi oppure
sei un supergenio già a diciott'anni. In Italia puoi studiare a buoni e
anche ottimi livelli pagando meno di mille euro l'anno; e anche se non
sei un supergenio.
Veramente anche negli USA.
Ma le percentuali di laureati USA le conosci?
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Gli italiani che all'estero dirigono qualcosa sono una piccola
minoranza. Proporzionalmente ci sono più israeliani in giro.
Questo non lo so, non credo. I Fisici italiani dirigono i più importanti
esperimenti nel mondo e all'Università hanno studiato tutti in Italia.
Chi?
Post by Marcello
La scuola italiana è peggiorata moltissimo negli ultimi anni. Resta che
esistono ancora scuole superiori di ottimo livello e in classe si
trovano insieme figli di camionisti e figli di primari.
Ed allora?
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
L'italiano che spesso ha successo al mondo è un italiano che ha studiato
all'estero non in Italia.
Dopo l'Università. Perché all'estero pagano, in Italia no. In pratica
paghiamo l'istruzione universitaria a quelli che poi vanno ad arricchire
la cultura e il progresso degli altri paesi!
Ed impoveriscono l'Italia.
Morale della favola l'Italia aveva e oggi non ha.
Quindi qualcosa bisogna cambiare, o no?
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Dici che non si può misurare il sapere? Eppure le prime 19 universalità
mondiali sono americane e inglesi.
Quanto costa la retta? Pensi che un laureato a una di queste università
sia molto meglio di uno laureato alle Università statali di Pisa,
Firenze o Milano?
La verità?
Parlo per economia.
Nessun laureato italiano mi ha mai veramente impressionato.
Tanto bla bla ma se gli chiedo cose pratiche mi casca dalle nuvole.
E non dico di cose che puoi imparare solo lavorando ma proprio delle
basi. Prendi 10 laureati in economia e chiedigli di fare un REA di un
progetto. Ti guarderanno basiti.
Adesso prendi 10 laureati inglesi, sempre in economia, e chiedigli il
REA di un progetto. Te lo faranno velocemente e te lo sapranno pure
commentare.
Chiedi a 10 laureati italiani come calcolare un mutuo alla tedesca e te
lo sapranno fare (per tua informazione è un metodologia così astrusa che
nessuno la usa).
Chiedi a 10 laureati inglesi e ti guarderanno basiti chiedoti che
diamine vuoi ma poi, poiché sono stati inquadrati con il concetto di
deliver now ti calcoleranno qualcosa e gli metteranno un allegato di
3.000 parole per spiegare cosa hanno fatto.
Post by Marcello
Loro misurano il sapere, guardano i
Post by Albion of Avalon
bilanci e producono. Sicuramente anche quei sistemi non sono perfetti.
Ma in UK o USA non esiste il baronaggio, non esistono i tempi di laurea
italiani e la preparazione mediamente è superiore.
Sulla preparazione ti ho detto, bisogna misurarla in base alle
possibilità economiche, allora mi sta bene. Sul baronaggio e i difetti
in genere dell'Univeristà italiane sono d'accordo.
Post by Albion of Avalon
Una regione come la Sicilia ha 4 università e tutte e quattro scadenti.
Non sarebbe meglio una sola università che si concentri in un unico polo
e si concentrino le risorse su quella?
Anche in questo ci sono pro e contro. Sarebbe comunque meglio averne
quattro che funzionano bene! :-D
E tutti un cazzo di 20cm visto che ci siamo.
Purtroppo non si può avere.
Meglio una, buona che 10 scarse.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
O di benefits?
Se rimani incinta a 16 anni lo Stato ti da una paccata di soldi. A 18
anni ti da la casa che aumenta in funzione del numero di figli.
Quindi cosa è più facile? Rompersi la testa a studiare per poi fare la
segretaria o allagare le cosce a vivere coi benefits?
Forse può sembrare una buona prospettiva se non hai la cultura per
capire a cosa ti ritroverai dopo qualche anno.
Una casa popolare, assegno settimanale da incassare il venerdì, ed una
cultura sulla legislazione sociale inglese da far concorrenza a un
funzionario ministeriale.
I conti se li fanno bene, molto bene.
I miei occhietti azzurri hanno visto cose che ti lascerebbero allibito.
--
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=gebyJHJS3Dw
Roberto Deboni DMIsr
2011-12-22 03:05:09 UTC
Permalink
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Ti fermo qui.
E' falso.
Non esiste una sola università italiana fra le top 100. Nei test
internazionali le scuole italiane si piazzano sempre fra le ultime
rispetto ad i paesi di riferimento. Una breve ricerca su internet
confermerà quello che sto affermando.
Ne sono certo. Ma un conto è la classifica delle migliori università,
un conto è il sistema universitario nel suo complesso. Inteso anche
come possibilità per un figlio di fornaio di diventare fisico o
ingegnere ai massimi livelli.
Guarda le borse di studio negli USA o in UK. Sono molte di più che in
Italia.
Inoltre esistono moltissimi modi per laurearsi. Per esempio arruolandosi
nelle forze armate. Se meriti ti mandano loro all'università. Ti ricordo
che la percentuale di laureati fra la truppa USA è a due cifre. Vero, è
un sistema costoso che obbliga a molti a prendere dei prestiti per
potersi laureare. Ma è anche vero che un laureato negli USA o UK prende
molto di più che in Italia.
L'Italia e' un paese alla rovescia.

Pare giusto spendere 250'000 Euro per la licenza di tassista.
Ma non per una vera professionalita' ai massimi livelli
del mondo.
Percio' lo stato italiano mette i bastoni come puo' ad ogni
tentativo delle universita' italiane di elevarsi al di sopra
della media. L'Universita' di Padova per sceglierne una antica,
e che una volta era un faro della conoscenza in Europa, per
esempio, negli anni 1968-69 e' stata lasciata da sola ad
affrontare le proteste studentesche, con le conseguenze di
compromessi a scapito della qualita' dello studio. E non
dimentichiamo i gravi danni causati dal fascismo, che hanno
decapitato una parte importante del corpo insegnante.
E poi, la Repubblica ha portato l'eredita' dei cosidetti "baroni"
docenti con potenti appoggi politici, che hanno spesso
allontanato giovani ricercatori che potevano prendere il
loro posto. E non dimentichiamo l'eccessivo affollamento,
causato dal fatto che, visto che mantenere lo studente
costa di fatto solo il mantenimento (che in ogni caso
i genitori devono pagare anche vita natural durante, se
resta disoccupato - vedi sentenze dementi della Cassazione),
tanto vale parcheggiarlo all'universita', una volta
raggiunta la maggiore eta', sperando che magari trovi
un lavoro di suo "gradimento".

Puo' essere interessante capire come avviene la classificazione,
ad esempio, un sito indica il "peso" nel punteggio assegnato:
- 40% reputazione accademica (tramite sondaggio mondiale)
- 10% reputazione dai datori di lavoro (t.s.m.)
- 20% citazioni per docente (da una vasta base dati di sommari scientifici)
- 20% rapporto studenti per docente
- 5% proporzione di studenti internazionali
- 5% proporzione di docenti internazionali

Si capisce subito dove sta il problema. Universita' come
Politecnico di Milano
Gymnasium Omnium Disciplinarum di Padova
Universita' di Bologna
Normale di Pisa
La Sapienza di Roma

hanno un buon punteggio accademico, ma come la mettiamo per
il resto ?
Per esempio, fanno tutte "zero" come opinione dei datori
di lavoro ... e cosi' perdono subito un 10% di punteggio.
E poi un 20% si perde per le aule affollate, il che
significa che molti corsi sono degli "esamifici", ove
e' gia' molto che un docente ha l'impressione di avere
visto una volta quella faccia che e' un suo studente.
Figurarsi come puo' avvenire un'utile scambio di
conoscenze.
Lasciamo perdere per il resto ...
--
Roberto Deboni

[Messaggio Usenet via Tiscali su text.giganews.com. Se leggete via Web
il sottoscritto informa che non conosce o partecipa al sito/forum Web.]
Marcello
2011-12-23 15:18:36 UTC
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Post by Albion of Avalon
Guarda le borse di studio negli USA o in UK.
Sono molte di più che in Italia.
L'università e la scuola in genere deve essere accessibile a tutti,
senza borse di studio. Le borse di studio servono per chi non ha nemmeno
UNA lira. Casi rari dovrebbero essere.
Post by Albion of Avalon
Inoltre esistono moltissimi modi per laurearsi. Per esempio arruolandosi
nelle forze armate. Se meriti ti mandano loro all'università. Ti ricordo
che la percentuale di laureati fra la truppa USA è a due cifre.
Se voglio laurearmi senza sparare a nessuno??
Post by Albion of Avalon
Vero, è un sistema costoso che obbliga a molti a prendere dei prestiti
per potersi laureare. Ma è anche vero che un laureato negli USA o UK
prende molto di più che in Italia.
Sì la splendida corsa ad handicap... Come dicevo tutta la vita segnata
da debiti e crediti, budget e break even point. La legge del mercato non
può condizionare in questo modo TUTTA la vita delle persone. IMHO
ovviamente!!
Post by Albion of Avalon
Il figlio del fornaio può, quindi, prendere una borsa di studio per
merito scolastico o per meriti sportivi o perché fa parte di una
minoranza (esistono leggi federali in materia). Come alternativa può
arruolarsi nelle FFAA e gli pagano l'università, tanti medici lo fanno e
tanti ingegneri, oppure andare in una azienda ove è prassi prendere i
migliori non laureati e farli laureare a spese dell'azienda.
Qui invece il figlio del fornaio o dell'operaio possono andare
all'università perché è una cosa normale che lo stato garantisce.
Post by Albion of Avalon
Infine può pagare. In UK la legge in materia di tasse universitarie è
chiara. Lo stato ti fa un prestito per pagare le tasse. Prestito che
devi rimborsare se e solo se superi le 40.000£ di reddito.
Francamente tutta questa stortura non la vedo. Non è perfetto.
Parlavo più che altro del sistema americano, che è quello a cui sempre
si fa riferimento. Quello inglese non lo conosco abbastanza per giudicare.
Post by Albion of Avalon
Ma vuoi mettere con l'Italia? Si iscrivono cani e porci. Con il
professore non hai nessun rapporto se non in sede di esame. Paghi tasse
basse ma hai in cambio un servizio scadente.
Non è vero che il servizio è scadente. Sicuramente non ci sono piscine
olimpioniche e stadi da trentamila posti per fare allenamento di
atletica, ma sticazzi. Non è vero che ci sono solo classi pollaio e
baroni, dovremmo smetterla di essere sempre così negativi.
Post by Albion of Avalon
Post by Marcello
In America invece si muore perché si ha un'infezione polmonare senza
polizza assicurativa.
Eh si. Negli USA tutti che schiattano perché sono senza assicurazione
medica.
Be', probabilmente ne muoiono più in USA per quel motivo che in Italia
per la mancanza della luce elettrica...
Post by Albion of Avalon
Veramente anche negli USA.
Ma le percentuali di laureati USA le conosci?
Ma il laureato medio USA lo conosci?
Post by Albion of Avalon
Post by Marcello
Questo non lo so, non credo. I Fisici italiani dirigono i più importanti
esperimenti nel mondo e all'Università hanno studiato tutti in Italia.
Chi?
Al Cern ad esempio.
Post by Albion of Avalon
Ed impoveriscono l'Italia.
Morale della favola l'Italia aveva e oggi non ha.
Quindi qualcosa bisogna cambiare, o no?
Non ho mai detto il contrario! Ma la strada non penso sia quella della
(s)vendita al mercato di tutti i servizi pubblici. Questo è quello che è
passato invece e io questo contesto.
Post by Albion of Avalon
La verità?
Parlo per economia.
Nessun laureato italiano mi ha mai veramente impressionato. ...
Non conosco la situazione in Economia, ma credo a quello che dici. Anche
perché ricordo alcuni amici laureati tranquillamente alla Bocconi non mi
sono mai sembrati dei gran geni...
Post by Albion of Avalon
Una casa popolare, assegno settimanale da incassare il venerdì, ed una
cultura sulla legislazione sociale inglese da far concorrenza a un
funzionario ministeriale.
I conti se li fanno bene, molto bene.
I miei occhietti azzurri hanno visto cose che ti lascerebbero allibito.
Non metto in dubbio, ma continua a non sembrarmi una grande prospettiva.
L'ultima volta che sono stato in Scozia ho fatto un giro per Glasgow e
devo dire che sono rimasto abbastanza impressionato dal livello medio
della disperazione che la grande economia inglese aveva prodotto negli
occhi della gente.

Ciao, M.
Albion of Avalon
2011-12-23 18:30:13 UTC
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Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Guarda le borse di studio negli USA o in UK.
Sono molte di più che in Italia.
L'università e la scuola in genere deve essere accessibile a tutti,
senza borse di studio. Le borse di studio servono per chi non ha nemmeno
UNA lira. Casi rari dovrebbero essere.
No.
La scuola dell'obbligo deve essere accessibile e gratuita per tutti. In
UK i ragazzi non pagano i libri che gli vengono forniti dalle scuole.
Le istituzioni non obbligatorio come l'università devono essere
riservate ad i più meritevoli ed i più motivati.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Inoltre esistono moltissimi modi per laurearsi. Per esempio arruolandosi
nelle forze armate. Se meriti ti mandano loro all'università. Ti ricordo
che la percentuale di laureati fra la truppa USA è a due cifre.
Se voglio laurearmi senza sparare a nessuno??
Infatti un laureato in sociologia lo mandano nei reparti d'assalto.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Vero, è un sistema costoso che obbliga a molti a prendere dei prestiti
per potersi laureare. Ma è anche vero che un laureato negli USA o UK
prende molto di più che in Italia.
Sì la splendida corsa ad handicap... Come dicevo tutta la vita segnata
da debiti e crediti, budget e break even point. La legge del mercato non
può condizionare in questo modo TUTTA la vita delle persone. IMHO
ovviamente!!
E quindi in Italia ci si accontenta di una massa di "laureati"
analfabeti che nessuno vuole in quanto totalmente impreparati al ruolo
che devono ricoprire.
Ma del resto a te pare normale pagare 250.000 euro una licenza di taxi
ma non pagare 250.000 per un titolo di studio.
Alla fine tutti e due investimenti sono.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Il figlio del fornaio può, quindi, prendere una borsa di studio per
merito scolastico o per meriti sportivi o perché fa parte di una
minoranza (esistono leggi federali in materia). Come alternativa può
arruolarsi nelle FFAA e gli pagano l'università, tanti medici lo fanno e
tanti ingegneri, oppure andare in una azienda ove è prassi prendere i
migliori non laureati e farli laureare a spese dell'azienda.
Qui invece il figlio del fornaio o dell'operaio possono andare
all'università perché è una cosa normale che lo stato garantisce.
e poi frigna perché non trova lavoro o lo trova per ruoli non da
laureato. La perdita di competività dell'Italia è anche frutto di una
classe di laureati scadente.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Infine può pagare. In UK la legge in materia di tasse universitarie è
chiara. Lo stato ti fa un prestito per pagare le tasse. Prestito che
devi rimborsare se e solo se superi le 40.000£ di reddito.
Francamente tutta questa stortura non la vedo. Non è perfetto.
Parlavo più che altro del sistema americano, che è quello a cui sempre
si fa riferimento. Quello inglese non lo conosco abbastanza per giudicare.
Neanche quello usa eh.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Ma vuoi mettere con l'Italia? Si iscrivono cani e porci. Con il
professore non hai nessun rapporto se non in sede di esame. Paghi tasse
basse ma hai in cambio un servizio scadente.
Non è vero che il servizio è scadente. Sicuramente non ci sono piscine
olimpioniche e stadi da trentamila posti per fare allenamento di
atletica, ma sticazzi. Non è vero che ci sono solo classi pollaio e
baroni, dovremmo smetterla di essere sempre così negativi.
Io parlo per le facoltà maggiori.
Classi pollaio ed esami ove si presentano 300 studenti a botta che a
stento hanno visto il professore in faccia.
Professori anonimi che leggono da slide il contenuto del libro.
Professori di età media elevata che non producono nulla a livello di
ricerca e che raramente danno un valore aggiunto alla lezione.
Questa è la realtà Italiana. Realtà che viene fotografata da quelle
classifiche. Non una sola università italiana nelle top 100 mondiali.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Post by Marcello
In America invece si muore perché si ha un'infezione polmonare senza
polizza assicurativa.
Eh si. Negli USA tutti che schiattano perché sono senza assicurazione
medica.
Be', probabilmente ne muoiono più in USA per quel motivo che in Italia
per la mancanza della luce elettrica...
Dovresti fare il paragone stato per stato. Italia con California direi.
Vedi dove sono i maggior numero di morti per malasanità.
Io i miei soldini li metto sul pari.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Veramente anche negli USA.
Ma le percentuali di laureati USA le conosci?
Ma il laureato medio USA lo conosci?
Si visto che ci lavoro giornalmente.
Altamente preparati e professionali nel loro campo. Capre ignoranti nel
resto. Ma visto che a me interessa solo lavorativamente per me sono
eccellenti.
Il loro metodo di studio li forma ad una mentalità inquisitiva e
reattiva. Loro si chiedono perché una cosa funziona in una data maniera
e continuano a chiedertelo fino a che non lo capiscono.
Il laureato italiano è più a 360 gradi sa un po' di tutto ma bene un
cazzo. Mi saprà discettare tranquillamente di diritto costituzionale
comparato mentre analizziamo un p&L ma quando iniziamo ad analizzare
seriamente e gli chiedo i dettagli rimane smarrito e basito. E' stato
formato a rispondere ad un esame ove la via sicura è citare il libro.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Post by Marcello
Questo non lo so, non credo. I Fisici italiani dirigono i più importanti
esperimenti nel mondo e all'Università hanno studiato tutti in Italia.
Chi?
Al Cern ad esempio.
Si, ma è uno tedesco che lo dirige. Rolf-Dieter Heuer. Prima Aymar che è
francese.
La favola che gli Italiani all'estero sono ricercati da tutti è una favola.
I migliori sono ricercati ma sono presenti in misura minore di quello
che si pensa.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Ed impoveriscono l'Italia.
Morale della favola l'Italia aveva e oggi non ha.
Quindi qualcosa bisogna cambiare, o no?
Non ho mai detto il contrario! Ma la strada non penso sia quella della
(s)vendita al mercato di tutti i servizi pubblici. Questo è quello che è
passato invece e io questo contesto.
Non è una svendita. E' una responsabilizzazione da parte di tutti.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
La verità?
Parlo per economia.
Nessun laureato italiano mi ha mai veramente impressionato. ...
Non conosco la situazione in Economia, ma credo a quello che dici. Anche
perché ricordo alcuni amici laureati tranquillamente alla Bocconi non mi
sono mai sembrati dei gran geni...
Ehhh la bocconi. Secondo alcuni mi dovrei impressionare al sentirla
nominare.
Onestamente mi hanno sempre impressionato in senso negativo.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Una casa popolare, assegno settimanale da incassare il venerdì, ed una
cultura sulla legislazione sociale inglese da far concorrenza a un
funzionario ministeriale.
I conti se li fanno bene, molto bene.
I miei occhietti azzurri hanno visto cose che ti lascerebbero allibito.
Non metto in dubbio, ma continua a non sembrarmi una grande prospettiva.
L'ultima volta che sono stato in Scozia ho fatto un giro per Glasgow e
devo dire che sono rimasto abbastanza impressionato dal livello medio
della disperazione che la grande economia inglese aveva prodotto negli
occhi della gente.
ROTFL
--
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=gebyJHJS3Dw
Marcello
2011-12-24 10:04:37 UTC
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Post by Albion of Avalon
No.
La scuola dell'obbligo deve essere accessibile e gratuita per tutti. In
UK i ragazzi non pagano i libri che gli vengono forniti dalle scuole.
Le istituzioni non obbligatorio come l'università devono essere
riservate ad i più meritevoli ed i più motivati.
I più motivati che si indebitano fino al collo per laurearsi. Scusa ma
questo sistema non mi piace. Mi sa che sono le nostre diverse visioni
del mondo... :-)
In generale, credo che continueremo a sostenere le nostre tesi
all'infinito da questi punti di vista opposti senza trovare una
soluzione... Risponderò quindi soltanto su alcuni punti. Ho comunque il
massimo rispetto per le tue idee e per il modo che hai di esporle; se un
decimo dei frequentatori di questo posto fosse come te si potrebbe
discutere in modo molto migliore!
Post by Albion of Avalon
Ma del resto a te pare normale pagare 250.000 euro una licenza di taxi
ma non pagare 250.000 per un titolo di studio.
Guarda che io non ho mai detto questo! Anzi, sono proprio contrario a
questo commercio...
Post by Albion of Avalon
Altamente preparati e professionali nel loro campo. Capre ignoranti nel
resto.
A me uno Stato fondato su queste persone sinceramente mi fa abbastanza
paura!
Post by Albion of Avalon
Ma visto che a me interessa solo lavorativamente per me sono
eccellenti.
Eccellenti per fare funzionare meglio la macchina: per spremere sempre
di più l'uomo. E gli spremitori e gli spremuti si confondono in una
macabra danza...
Post by Albion of Avalon
Post by Marcello
Non metto in dubbio, ma continua a non sembrarmi una grande prospettiva.
L'ultima volta che sono stato in Scozia ho fatto un giro per Glasgow e
devo dire che sono rimasto abbastanza impressionato dal livello medio
della disperazione che la grande economia inglese aveva prodotto negli
occhi della gente.
ROTFL
Cosa ti fa ridere?
Albion of Avalon
2011-12-24 11:06:04 UTC
Permalink
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
No.
La scuola dell'obbligo deve essere accessibile e gratuita per tutti. In
UK i ragazzi non pagano i libri che gli vengono forniti dalle scuole.
Le istituzioni non obbligatorio come l'università devono essere
riservate ad i più meritevoli ed i più motivati.
I più motivati che si indebitano fino al collo per laurearsi. Scusa ma
questo sistema non mi piace. Mi sa che sono le nostre diverse visioni
del mondo... :-)
E cosa è meglio? Quei "leader dei studenti" di 28 anni?
Per laurearsi bisogna essere motivati.
Post by Marcello
In generale, credo che continueremo a sostenere le nostre tesi
all'infinito da questi punti di vista opposti senza trovare una
soluzione... Risponderò quindi soltanto su alcuni punti. Ho comunque il
massimo rispetto per le tue idee e per il modo che hai di esporle; se un
decimo dei frequentatori di questo posto fosse come te si potrebbe
discutere in modo molto migliore!
Il rispetto è la base del funzionamento della democrazia. Rispetto e
responsabilità.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Ma del resto a te pare normale pagare 250.000 euro una licenza di taxi
ma non pagare 250.000 per un titolo di studio.
Guarda che io non ho mai detto questo! Anzi, sono proprio contrario a
questo commercio...
Quindi liberalizziamo e facciamo si che chi vuole fare il tassista vada
al comune e si registri in un apposito albo. Nelle città capoluogo di
provincia e a interesse turistico io metterei l'obbligo di conoscenza di
una lingua straniera con revisione annuale di tale conoscenza.
Punto.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Altamente preparati e professionali nel loro campo. Capre ignoranti nel
resto.
A me uno Stato fondato su queste persone sinceramente mi fa abbastanza
paura!
A me no.
A me che il ragazzino laureato in legge conosca le istituzioni di
diritto romano ma non sappia cosa è una catastazione mi fa pena.
Il sistema americano produce il più grande numero di tecnici con una
preparazione eccellente che sono richiesti in tutto il mondo.
Non sapranno chi è Pindaro o Tucidide. Ma manco il laureato medio
italiano lo sa. Con l'aggravante che spesso è laureato male.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Ma visto che a me interessa solo lavorativamente per me sono
eccellenti.
Eccellenti per fare funzionare meglio la macchina: per spremere sempre
di più l'uomo. E gli spremitori e gli spremuti si confondono in una
macabra danza...
Una macabra danza che consente all'americano medio di godere di un
reddito maggiore ed una maggiore mobilità sociale rispetto alle
controparti italiche.
Post by Marcello
Post by Albion of Avalon
Post by Marcello
Non metto in dubbio, ma continua a non sembrarmi una grande prospettiva.
L'ultima volta che sono stato in Scozia ho fatto un giro per Glasgow e
devo dire che sono rimasto abbastanza impressionato dal livello medio
della disperazione che la grande economia inglese aveva prodotto negli
occhi della gente.
ROTFL
Cosa ti fa ridere?
Hai scritto la tipica cosa del turista americano. Un giretto a Roma e
sanno che i romani sono felici, amichevoli e non hanno preoccupazioni.
Glasgow è una splendida città per viverci. Giovane, vibrante, piena di
iniziative culturali di ogni livello, una eccellente università
umanistica con una economia in pieno boom che è sempre alla ricerca di
nuovi talenti che sono disposti a pagare bene.
Si nelle periferie degradate, dove tu sicuramente non sei stato, esiste
anche la disperazione, delinquenza ed amenità simili. Ma parliamo di
piccole porzioni della popolazione che vive di dole, benefits e l'attesa
per il jaro del venerdì.
--
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=gebyJHJS3Dw
Marcello
2011-12-25 19:50:32 UTC
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Post by Albion of Avalon
Il sistema americano produce il più grande numero di tecnici con una
preparazione eccellente che sono richiesti in tutto il mondo.
Non sapranno chi è Pindaro o Tucidide. Ma manco il laureato medio
italiano lo sa. Con l'aggravante che spesso è laureato male.
Non è questione di conoscere Pindaro è questione di avere quel minimo di
conoscenze del mondo per essere cittadini.
Ho davvero grande simpatia per il popolo americano, ma il sistema
educativo IMHO è funzionale all'abbassamento dell'intelligenza media.
Tranne che per far funzionare la macchina, ca va sans dire...
Post by Albion of Avalon
Una macabra danza che consente all'americano medio di godere di un
reddito maggiore ed una maggiore mobilità sociale rispetto alle
controparti italiche.
Non si vive di solo denaro.
Post by Albion of Avalon
Glasgow è una splendida città per viverci.
Possibilissimo. Io ci sono stato solo tre giorni, ma ho visto un sacco
di cose che mi hanno fatto pensare a quanto sia bello il nostro
vituperato paese e il nostro stile di vita così poco efficiente!
Ragazzine (quindici sedici anni) a spasso con carrozzina e sigaretta,
ubriachi ovunque a tutte le ore (non solo disperati ma gente con tanto
di giacca e cravatta), agenzie di scommesse intervallate da fastfood per
intere strade, supermercati con quattro quinti di reparti frigo...
Se il futuro è questo, voglio scendere!! :)

PS: Buon Natale!

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