Post by Giorgio_84Post by m***@gmail.comPost by m***@gmail.comIn radiofrequenza? In radio si dovrebbero chiamare "radioni": ma la
quantistica nessuno mai l'ha introdotta a frequenze radio... a proposito fammi
sapere qualcosa ... Aspetto il tuo trattato sui "radioni"...che non vedrò mai.
Non conosci bene la materia, per cui dovresti almeno informarti o
chiedere a chi ne sa + di te.
Di sicuro anche in rete puoi trovare l'inversione di spin-elettronico
provocato da fotoni con lunghezza d'onda di 21cm.
Siamo nel campo delle microonde...
Post by m***@gmail.comPost by m***@gmail.comLa "quaatistica" non Ú roba di Planck, sennò non parlava di ONDE - che
implicano l'oscillazione di un medium, l'etere di Maxwell; che lui rasojò col
rasoio di Occam...(in vecchiaia però si pentiva)(cfr. Einstrein e l'etere di
Kostro)
Fu proprio Planck, nel cercare di risolvere una divergenza matematica
che emergeva nello studio del corpo nero, che penso' di quantizzare
l'energia della radiazione elettromagnetica in fotoni. Scomparve cosi'
la divergenza e le equazioni che ne risultarono furono dimostrate
sperimentalmente con estrema precisione ed ancora oggi sono del tutto
valide.
e purtroppo si vede, per tua sfortuna.
Non mi piace il tuo atteggiamento critico su materie che non conosci e
poco aperto nei confronti di chi non la pensa come te.
Non ti accorgi ma ormai stai solo seguendo un argomento in modo
dogmatico che non portera' mai ad alcunche' di positivo.
Con questa chiudo la discussione almeno finche' non ti aprirai ad una
critica seria su quello che misuri aprendoti alla possibilita' che
potresti sbagliare anche tu.
Giorgio
Mi sei stato utile come avvocato del diavolo. Io sono molto diffidente con me tesso...
Oggi ho fatto l'esperimento: il cortocircuito non cambia molto. Ma non come dici te perchè i condensatori siano uno shunt, ma perchè l'induttanza del filo è essa egualmente alterata dalla forza di Poynting. (Per me "vettore " non è fisica. Sono "ignorante" (ma non bevitore) e coi piedi nella realtà a tre dimensioni. Le altre le lascio ai metafisici.)
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Non ho studiato a scuola come te ma ho rubato il sapere. Sono un ladro...
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Scriveva Heaviside nel suo Electromagnetic Theory (cap.II° § 70 ) a proposito del flusso di energia di Poynting :
“(…) Il prof. Poynting ed io, congiuntamente ma indipendentemente , siamo giunti a stabilire che … se W è il flusso di energia di un’onda elettromagnetica che si propaga nello spazio , esso è legato al campo elettrico E ed a quello magnetico H dalla relazione
W = ∇ E H
(Oggi è P = E X H . X è prodotto vettoriale e P diviene vettore di Poynting e non più flusso di energia…)
Aggiungendo che
( ...) Il flusso di energia deriva dalla struttura intrinseca dell’etere. Esso è analogo all’azione di uno stress….”
“Analogo”e non eguale , dice Heaviside… nell’Ottocento si cercavano analogie nella meccanica per spiegarsi questi fenomeni nuovi.
Maxwell per primo, per spiegare l’azione a distanza, ricorse all’analogia inerzia = magnetismo ed elasticità = coefficiente dielettrico. Il suo “vento dell’etere” veniva come logica conseguenza dell’esistenza di un medium supposto immobile in tutto lo spazio, tanto da pensare che sia la stessa cosa.
Su quel medium ipotetico , confuso collo spazio vuoto di cui conosceva la permeabilità magnetica e la permittenza dielettrica, applicò le leggi del suono per calcolare la velocità di propagazione e , visto che era quella della luce, dedusse che la luce è un’onda elettromagnetica.
Ed aggiungeva delle possibili analogie:
(…) “ Ma l’unica analogia dinamica soddisfacente di questo stress è quella fornita da Sir W.Thomson di un etere rotazionale, interpretando E come un “torque” (forza torcente) ed H come la velocità del medium, col risultato che ∇ E H sia il flusso di
Quindi Heaviside parla di flusso di energia e non di vettore. Inoltre tenta di materializzare questa energia con un’analogia meccanica presa da Thomson: uno stress su un medium che chiama etere, ed una velocità in cui il flusso di energia abbia la stessa equazione. Ma non ne sembra convinto…
Cosa sia questo W , oggi P , sino a ieri era un mistero. Un “vettore” è un generico termine matematico e non un concetto fisico…
Resta il fatto che l’energia spariva anche come concetto, invece di dissipare fisicamente (waste)…e quindi TRASFORMARSI.
In ciò viene violato il principio di conservazionedell’energia.
Ho molto riflettuto su questo waste. Ma la definizione ottocentesca di forza (forcive) mi ha aiutato a chiarirlo. Una forza deve essere applicata a qualcosa: all’etere dice la fisica di allora Ma cosa sia l’etere nessuno lo sa , e tantomeno nell’Ottocento… Ma la prevista pressione di radiazione meccanica non è mai stata sperimentata.
Allora in che si trasforma? E’ la domanda che si fanno tutti i radiotecnici che sanno quanti Watt mettono nel medium, di cui conoscono anche la resistenza di 337 Ohm:
E/H = ε/μ = 377 Ω , una costante universale. Pure questo concetto senza l’etere è insensato.
Ma la struttura intrinseca dell’etere, cioè la sua capacità di contenere energia sotto le due forme, magnetica ed elettrica ?
L’ipotesi di Thomson , un torque che deve modificare l’etere in maniera non meccanica – quindi solo nei suoi coefficienti permeabilità μ e permittenza ε .
Ed è là che viene trasferita l’energia, trovando una resistenza di radiazione
Il flusso di energia senza l’etere!
Soppresso l’ etere sparisce il significato del passo. Si giunge a dire che quell’energia va nei campi stessi… per crearli! Un non senso. (vedere la lezione del prof.Lewiss che mena il can per l’aja con passaggi circolari inutili di equazioni per concludere colla suddetta frase …). E’ un ragionamento circolare del tipo “c’è perché c’è”.
W è il risultato di un prodotto , simile ad EI. Una tensione che produce una corrente, che viene dissipata in un’energia termica o cinetica. W - o P - va a lavorare su una sostanza che c'è ma è sfuggente.
Ed arrivai a Poynting.
Del medium si conoscono solo la permeabilità μ e la permittenza ε . Che il Poynting modifica. Quindi una capacità o un’induttanza irradiate da un’onda devono cambiare di valore. Come infatti cambiano.
Ma il rapporto ε/μ , il waste , la dissipazione, o resistenza di radiazione, deve restare costante .
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