Discussione:
Le tipologie del collezionista di fumetti
(troppo vecchio per rispondere)
homesickhurricane
2006-07-21 21:20:18 UTC
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Ciao a tutti,

sarei curioso di individuare le varie tipologie di collezionisti di
fumetti o, per meglio dire, le tipologie di collezionismo di fumetti
entro cui si muovono i collezionisti.

Escludendo i lettori occasionali (che non sono collezionisti per
definizione), o i lettori abituali di una sola testata (per esempio
Tex, conosco molta gente che lo compra da anni e lo tiene nella sua
libreria, ma non credo possa essere definito collezionismo vero e
proprio), nella mia ignoranza individuo grosso modo queste categorie
di collezionisti:

1) Bonelliani - In senso lato, non solo testate Bonelli ma anche
quelle testate di altre case editrici che per formato, stile narrativo
ecc. si riconducono a quel modello.

2) Supereroinomani - Collezionisti di Supereroi

3) Mangalidi - Collezionisti di Manga

4) Antiquari - Collezionisti delle testate italiane grosso modo
antecedenti al 1970, partendo dall'anteguerra fino ai fumetti neri
anni '60. Idealmente il punto di arrivo lo individuo con Alan Ford.
(Le sottocategorie sono numerose ovviamente)

5) Preziosi - Gli amanti dei volumi rilegati da libreria
specializzata, spesso volumi d'autore. Una sottocategoria potrebbe
essere gli amanti dei fumetti franco-belgi, o è una categoria a sé?

6) Disneyani - Amanti di Topolino et similia (una sottocategoria sono
i Ridoloni, amanti dei fumetti comici minori come Geppo, Soldino ecc.).

Non mi viene in mente altro, forse ci sono fette più esigue di
Eroticanti (fumetti erotici anni '70) o cose così.


Naturalmente il collezionista può anche essere trasversale, e
appartenere a più categorie, ma normalmente si individua in una o al
massimo duue di esse, dico bene?

Voi che dite? Ho dimenticato qualcosa? Ci sono sottocategorie tra i
Supereroinomani e i Mangalidi (due categorie in cui sono
particolarmente ignorante)?

Ogni commento è ben accetto!

Ciao,
hom.
--
Per rispondere in privato: tatters chioccioletta
libero puntino it
Daniele
2006-07-21 22:04:09 UTC
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Post by homesickhurricane
Ciao a tutti,
sarei curioso di individuare le varie tipologie di collezionisti di
fumetti o, per meglio dire, le tipologie di collezionismo di fumetti
entro cui si muovono i collezionisti.
Ih ih ih!! Divertente! :-)

Dunque vediamo,ti porto la mia esperienza e vediamo dove ricado...

In passato ero "Periodico"...cioè avevo i "periodi"...il "periodo tex"...il
"priodo manga"...il "periodo supereroico",ecc...
Seguqndo non tanto la moda del momento ma i vieni alti e bassi di interesse.

Ora forse sono in fase più tranquilla....Tex (dalla cara infanzia!) fisso,
Corto Maltese e letture varie,principalmente straniere in effetti.
Non tiro più al fumetto seriale,se non come lettura-svago.
Ora preferisco prendere 1 solo fumetto al posto di 5,ma essere un po' più
incentrato sulla qualità.

Quindi direi che assomiglio di più alla categoria "Preziosi",anche se cerco
di non spendere una fortuna....un "Prezioso Esterofilo" più
precisamente...soprattutto autori anglofoni direi... (da Miller a Moore
passando per Schultz e Watterson)

Daniele
Djinn
2006-07-22 00:40:09 UTC
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Post by homesickhurricane
Ciao a tutti,
sarei curioso di individuare le varie tipologie di collezionisti di
fumetti o, per meglio dire, le tipologie di collezionismo di fumetti
entro cui si muovono i collezionisti.
Escludendo i lettori occasionali (che non sono collezionisti per
definizione), o i lettori abituali di una sola testata (per esempio
Tex, conosco molta gente che lo compra da anni e lo tiene nella sua
libreria, ma non credo possa essere definito collezionismo vero e
proprio), nella mia ignoranza individuo grosso modo queste categorie
1) Bonelliani - In senso lato, non solo testate Bonelli ma anche
quelle testate di altre case editrici che per formato, stile narrativo
ecc. si riconducono a quel modello.
2) Supereroinomani - Collezionisti di Supereroi
3) Mangalidi - Collezionisti di Manga
4) Antiquari - Collezionisti delle testate italiane grosso modo
antecedenti al 1970, partendo dall'anteguerra fino ai fumetti neri
anni '60. Idealmente il punto di arrivo lo individuo con Alan Ford.
(Le sottocategorie sono numerose ovviamente)
5) Preziosi - Gli amanti dei volumi rilegati da libreria
specializzata, spesso volumi d'autore. Una sottocategoria potrebbe
essere gli amanti dei fumetti franco-belgi, o è una categoria a sé?
6) Disneyani - Amanti di Topolino et similia (una sottocategoria sono
i Ridoloni, amanti dei fumetti comici minori come Geppo, Soldino ecc.).
Non mi viene in mente altro, forse ci sono fette più esigue di
Eroticanti (fumetti erotici anni '70) o cose così.
Naturalmente il collezionista può anche essere trasversale, e
appartenere a più categorie, ma normalmente si individua in una o al
massimo duue di esse, dico bene?
Io rientrerei in più di una categoria... Mi sento rappresentato più
dalla categoria che chiami Preziosi anche se la aggiusterei in: D'autore
in generale. Leggo volumi autoconclusivi e miniserie (pochissime serie
regolari), possibilmente a colpo sicuro (caldamente consigliati, o di
autori che mi piacciono molto). Degli altri generi leggo fumetti
procedendo monograficamente di autore in autore. Ultimamente pongo
attenzione anche alle case editrici (vaglio tutto quello che è della
Freebooks che mi piace molto).
Io ho letto tutti i generi che citi ma alcuni li ho abbandonati e non li
leggo più (supereroi solo batman e bonellidi solo MM non regolarmente).
Post by homesickhurricane
Voi che dite? Ho dimenticato qualcosa? Ci sono sottocategorie tra i
Supereroinomani e i Mangalidi (due categorie in cui sono
particolarmente ignorante)?
Io aggiungerei i fumetti sudamericani (anche se li puoi far rientrare
tra quelli d'autore).
I mangalidi credo che si potrebbero suddividere ulteriormente per genere
di argomento trattato.
ciao
Kurtz
2006-07-22 07:14:08 UTC
Permalink
homesickhurricane ha scritto:

----

Molto divertente!
Per quanto mi riguarda, sono nato Bonelliano, ma ben presto sono ferito
per amare anche i supereroi.. a quel punto, la curiosità, la voglia di
scoprire nuovi autori ecc mi hanno fatto finire anche nei preziosi...
Le prime due categorie sono comunque il mio luogo d'origine.

Ciao,
Kurtz.


PS: voi i lettori dei Bonellidi (Eura, ecc) li considerereste categoria
a parte o che rientrano nei Bonelliani?
matteghello
2006-07-22 10:13:18 UTC
Permalink
Post by Kurtz
PS: voi i lettori dei Bonellidi (Eura, ecc) li considerereste categoria
a parte o che rientrano nei Bonelliani?
io sotto bonelli metterei più o meno tutto il fumetto commerciale
italiano, perlopiù da edicola.
InvernoMuto
2006-07-28 13:14:22 UTC
Permalink
In una cella di un hotel alveare di Osaka, quando il display LCD indicava
Sat, 22 Jul 2006 02:40:09 +0200, l'hacker conosciuto nel cyberspazio col
Post by Djinn
Io aggiungerei i fumetti sudamericani (anche se li puoi far rientrare
tra quelli d'autore).
Al di la' dell'appurata insensatezza della categoria "fumetto d'autore",
perche' ci metti i sudamericani, pubblicati perlopiu' su settimanali
stra-economici?
--
Alessio Andreotti [InvernoMuto]
Che cazzo, ogni stronzo tira un imbroglio alle assicurazioni.
Per questo costano cosi' caro.
- Jimmy (100 Bullets, Brian Azzarello)
gabe
2006-07-22 13:24:09 UTC
Permalink
* homesickhurricane * (portatore sano di minchiate) in un contesto
surreale, spinto da curiosità morbosa, pronunciava le seguenti idiozie
Post by homesickhurricane
2) Supereroinomani - Collezionisti di Supereroi
io!

:-)
Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-07-22 15:10:55 UTC
Permalink
Dolcegramma per homesickhurricane!
Post by homesickhurricane
2) Supereroinomani - Collezionisti di Supereroi
LOL, bellissima! Propongo di utilizzarla in sostituzione di
marvelzombie... ^^

Parafrasando, andrebbe aggiunta "Euranomani", cioe' quelli che
conservano tutto il materiale Eura, hanno tutti gl'inserti eccetera.
Magari come sottocategoria dei Chicanos, collezionisti di materiale
sudamericano.
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
Douglas
2006-07-22 18:50:41 UTC
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Post by homesickhurricane
2) Supereroinomani - Collezionisti di Supereroi
Io sono "fumettisticamente nato" così (ormai 17 anni or sono, nel 1989,
quando acquistai il mio primo numero dei FQ Star, di UR Star e di Guerre
Segrete (albo che fece scoppiare in pieno il bubbone :DDD) ... :)

E a tutt'oggi rientro per un 80% buono in questa categoria...

La suddividerei però tra Marvelzombie (eccomi!!! :))) e "DCadaveri"

Di solito non vanno molto d'accordo tra loro (anche solo per motivi
meramente economici: tipicamente chi riesce (o tenta) di seguire uno dei due
universi, non ha il tempo di dedicarsi al secondo o terzo lavoro per
mantenere anche le testate dell'altro... :)))
Post by homesickhurricane
6) Disneyani - Amanti di Topolino et similia (una sottocategoria sono
i Ridoloni, amanti dei fumetti comici minori come Geppo, Soldino ecc.).
Non so in seguito a quale virus pernicioso, ma negli ultimi 2 anni sono
stato infettato anche da questa categoria (e non poco :)): così mi sono
recuperato tutti i numeri di Topolino dal 1000 ad oggi (praticamente la mia
vita in Topolini: dal Gennaio del 1975), i Grandi Classici dal 200 ad oggi e
le due serie complete dei Super Almanacchi di Paperino.
Ed ora seguo in edicola i Classici, PK Reloaded, le Imperdibili e i vari
librozzi allegati ai quotidiani (prima Topolino Story ed ora le grandi
parodie).

Spero di essere (e rimanere) immune da tutti gli altri virus...sennò prima
devo cambiare casa (per farci stare tutto) e poi trovare il terzo e il
quarto impiego da qualche parte... :)))

D.
Laz
2006-07-22 18:55:45 UTC
Permalink
Post by Douglas
Non so in seguito a quale virus pernicioso, ma negli ultimi 2 anni
sono stato infettato anche da questa categoria (e non poco :)): così
mi sono recuperato tutti i numeri di Topolino dal 1000 ad oggi
(praticamente la mia vita in Topolini: dal Gennaio del 1975), i
Grandi Classici dal 200 ad oggi e le due serie complete dei Super
Almanacchi di Paperino.
Wow, molta bella roba (tranne una decina di anni di Topolino... 8-) )
Post by Douglas
Ed ora seguo in edicola i Classici, PK Reloaded, le Imperdibili e i
vari librozzi allegati ai quotidiani (prima Topolino Story ed ora le
grandi parodie).
I Classici? Strano, ristampano solo roba anni '90 (al massimo qualcosa
anni '80), che dovresti avere già altrove. Capirei i *Grandi* Classici,
che invece sono effettivamente imperdibili (mentre Le Imperdibili sono
ampiamente perdibili... quel materiale ce l'hai già sui Super Almanacchi
8-) )

Cmq Se segui PKNA Reloaded preparati che mese prossimo c'è il 15...
CAPOLAVORO *___*
--
Laz - [ http://www.dimensionedelta.net ]
[ http://www.josswhedon.it | http://www.miltoncaniff.net ]
"Well, I figured, what the hell!"
Daniele
2006-07-22 19:22:48 UTC
Permalink
Post by Laz
Cmq Se segui PKNA Reloaded preparati che mese prossimo c'è il 15...
CAPOLAVORO *___*
Che episodio è?
Io ne avevo letto qualcuno ai tempi della prima edizione (me li prestava un
conoscente...tra l'altro qualche numero è rimasto a me...)
Douglas
2006-07-22 19:52:30 UTC
Permalink
Post by Laz
Wow, molta bella roba (tranne una decina di anni di Topolino... 8-) )
:D
Mica per questo mi hanno messo in animazione sospesa per 10 anni... ;)
Post by Laz
I Classici? Strano, ristampano solo roba anni '90 (al massimo qualcosa
anni '80), che dovresti avere già altrove. Capirei i *Grandi* Classici,
che invece sono effettivamente imperdibili
Infatti ho scritto una cazzata, dato che ovviamente (?!?) intendevo i GRANDI
CLASSICI :)
Post by Laz
(mentre Le Imperdibili sono ampiamente perdibili... quel materiale ce
l'hai già sui Super Almanacchi 8-) )
Ehehehehehehe

Peccato che abbia deciso di recuperare tutti i Super Almanacchi solo DOPO
aver appurato la qualità decisamente medio-bassa de Le Imperdibili... :)

Diciamo che in questo senso sono servite anche loro... ;)

Un consiglio Laz: conviene andare avanti con i numeri di Paperino Mese (fino
al cambio di formato) o dopo il rename di SAP anche la qualità e scesa?
Post by Laz
Cmq Se segui PKNA Reloaded preparati che mese prossimo c'è il 15...
CAPOLAVORO *___*
Sono pronto!!! :)

(anche se credo che lo leggerò con diverse settimane di ritardo dato che
prima devo smaltire i 70 euro di comics Marvel che mi sono portato a casa
ieri :))) Andare in fumetteria a svuotare la casella una volta ogni mese e
mezzo è devastante... :)))

D.
Laz
2006-07-22 22:06:57 UTC
Permalink
Post by Douglas
Infatti ho scritto una cazzata, dato che ovviamente (?!?) intendevo i
GRANDI CLASSICI :)
Ah ecco, ora è chiaro 8-)
Post by Douglas
Peccato che abbia deciso di recuperare tutti i Super Almanacchi solo
DOPO aver appurato la qualità decisamente medio-bassa de Le
Imperdibili... :)
E pure questo trova la sua spiegazione 8-)
Post by Douglas
Un consiglio Laz: conviene andare avanti con i numeri di Paperino
Mese (fino al cambio di formato) o dopo il rename di SAP anche la
qualità e scesa?
I Paperino Mese grandi sono ancora, praticamente dei Super Almanacchi
"travestiti", per cui arrivaci tranquillamente se ne hai la possibilità.
In teoria anche i primi in formato tascabile erano okay, ma dopo un po'
in effetti degradano.
--
Laz - [ http://www.dimensionedelta.net ]
[ http://www.josswhedon.it | http://www.miltoncaniff.net ]
"You're all clear kid, now let's blow this thing and go home!"
Luca Brunori
2006-07-23 17:52:51 UTC
Permalink
On Fri, 21 Jul 2006 21:20:18 GMT, "homesickhurricane"
Post by homesickhurricane
1) Bonelliani
2) Supereroinomani
3) Mangalidi
4) Antiquari
5) Preziosi - Gli amanti dei volumi rilegati da libreria
specializzata, spesso volumi d'autore. Una sottocategoria potrebbe
essere gli amanti dei fumetti franco-belgi, o è una categoria a sé?
6) Disneyani
Le categorie sono tante che forse e' impossibile elencarle tutte.

Io per esempio colleziono riviste di fumetti d'autore (da Linus in
avanti).

Colleziono anche libri ma perche' da "libreria specializzata"? un
libro acquistato in edicola non e' un libro da collezionare?

C'e' chi colleziona albi in lingua originale e chi cerca le edizioni
straniere dei fumetti italiani.

Ci sono amanti delle pubblicazioni amatoriali, magari ristampe
anastatiche di vecchie pubblicazioni.

Dimentichi poi i fumetti "neri" anni '60 (Diabolik, Kriminal, ecc.).

Collezioni interessanti sono quelle legate alle ideologie. Ci sono
molte pubblicazioni di ispirazione cattolica, ma anche laiche.

Ogni genere narrativo puo' essere oggetto di collezioni trasversali e
particolari. Western, fantascienza, Storia, ecc...

Ogni periodo: c'e' chi colleziona l'anteguerra, chi gli anni '50, i
'60 e cosi' via.

Ogni collezionista fa storia a se!

Ciao

Luca Brunori
Luca Brunori
2006-07-23 17:54:52 UTC
Permalink
Sondaggio di mezz'estate:

Che cosa collezionate?

ognuno cerchi di definire bene i confini della propria o delle proprie
collezioni, che cosa cerca e cosa esclude, ne vedremo delle belle!

Luca Brunori
Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-07-24 20:04:30 UTC
Permalink
Dolcegramma per Luca Brunori!
Post by Luca Brunori
Che cosa collezionate?
Niente. ;)
O, per certi versi, tutto.

Semplicemente, in quella catasta che potremmo etichettare come
"collezione" in mancanza di un termine migliore c'e' quello che ho
letto e mi e' piaciuto, cioe' quello che ho ritenuto degno di esser
conservato (piu' un po' di roba che e' rimasta li' per inerzia ma che
prima o poi verra' data via...).

In pratica, potremmo dire che sono un "lettore/collezionista", se
vogliamo utilizzare il termine che hai coniato.
Non ho un criterio, non m'interessa la scuola d'origine, non
m'interessa l'eta' della pubblicazione, non m'interessa il genere.
Certo, ho i miei criteri per scegliere cosa leggere (ma questo non mi
preclude esperimenti), ma non cosa tenere.
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
Moreno Roncucci
2006-07-24 03:46:44 UTC
Permalink
On Fri, 21 Jul 2006 21:20:18 GMT, "homesickhurricane"
<***@mynewsgate.net> wrote:

[snip]

Non mi riconosco in nessuna di queste categorie di gentaglia.

E' tutta gente che comprerebbe una merda perche' appartiene ad una
categoria che collezione (c'e' magari un apparizione di Wolverine in
mutande, e lui DEVE averle tutte) piuttosto che un capolavoro "estraneo"
a questo ristretto ambito.

E' questa la gente che ha ridotto cosi' da schifo il fumetto. Sarebbe
stato meglio se si fossero dedicati alle figurine o alle Barbie.

Che imparino a leggere, piuttosto!

Io "colleziono" (e imbusto, e conservo, e proteggo, e ricerco, e
completo, e leggo e rileggo) le cose che mi piacciono. E dire "no, in
questa categoria anche se c'e' qualcosa di bello non voglio collezionare
niente" e' una vocazione alla martellata ai coglioni che lascio
volentieri agli altri.


--
Ciao,
/\/\oreno
Daniele
2006-07-24 10:05:56 UTC
Permalink
Post by Luca Brunori
On Fri, 21 Jul 2006 21:20:18 GMT, "homesickhurricane"
[snip]
Non mi riconosco in nessuna di queste categorie di gentaglia.
Fortunatamente almeno da queste parti vedo che in molti siamo "trasversali"
e apparteniamo a più "categorie",e questo è un buon segno, no?
Luca Brunori
2006-07-24 14:40:17 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
Non mi riconosco in nessuna di queste categorie di gentaglia.
Non sei un collezionista, come non lo sono io.
Post by Moreno Roncucci
E' tutta gente che comprerebbe una merda perche' appartiene ad una
categoria che collezione
Questa e' la definizione di collezionista. Per lo meno per quanto
riguarda
le collezioni "organizzate", quelle che sai dove iniziano e dove
finiscono.
Hai mai visto un collezionista di francobolli "italiani della
Repubblica"
che ne scarta qualcuno, benche' italiano e successivo al 1948, solo
perche'
non gli piace?
Post by Moreno Roncucci
E' questa la gente che ha ridotto cosi' da schifo il fumetto. Sarebbe
stato meglio se si fossero dedicati alle figurine o alle Barbie.
Che il fumetto sia ridotto a schifo e' una tua opinione non totalmente
condivisibile. Rispetto a 20 anni fa (ricordi quando Lucca era biennale
e
usciva il primo numero di Dylan Dog?) molte cose sono meglio oggi.
Io, comprando solo cio' che mi piace non riesco a prendere tutto causa
insufficienza del portafoglio. 20 anni fa prendevo molte merde perche'
non c'era altro. Dovevo fare un'ora di strada per arrivare ad un negozio
di fumetti pieno di pubblicazioni "amatoriali" molte delle quali
edizioni pirata. Oggi raggiungo a piedi una fumetteria dove trovo il
l'80 o il 90% di quello che cerco.
Post by Moreno Roncucci
Che imparino a leggere, piuttosto!
Se nel corso dei decenni ci fossero stati piu' "lettori / collezionisti"
che "lettori e basta" forse Un uomo un'avventura continuerebbe
tutt'oggi.
Se la Eura potesse contare solo su lettori e non anche su collezionisti,
quanto sarebbe durata la Euracomix?
Non saremmo costretti a mettere insieme albi o libri di tre o quattro
editori diversi per avere tutto quanto pubblicato di certi personaggi.

Il lettore e' (o dovrebbe essere) quello che si aggira furtivo in
libreria,
scorge una copertina stimolante, sfoglia velocemente ed acquista...

Ma puo' essere anche quello che dopo aver letto se ne frega di tutto,
non
cerca altri titolo dello stesso autore, dello stesso genere o magari
dello stesso editore.

Il collezionista e' quella persona ottusa che tu descrivi, ma e' anche
uno informato, che sa cosa cercare, che pretende...

Occhio quindi a demonizzare una categoria e divinizzare l'altra.
la "collezione" spesso e' una cosa dai confini molto labili.
Se io sono un amante di Giraud / Moebius e compro tutto quello che
trovo del mio idolo, sono un collezionista?
Esiste "collezionare Moebius"? (io rispondo di si ed anche tu, visto
quello che hai virgolettato sotto)
Post by Moreno Roncucci
Io "colleziono" (e imbusto, e conservo, e proteggo, e ricerco, e
completo, e leggo e rileggo) le cose che mi piacciono. E dire "no, in
questa categoria anche se c'e' qualcosa di bello non voglio collezionare
niente" e' una vocazione alla martellata ai coglioni che lascio
volentieri agli altri.
Questo e' piuttosto un conflitto generazionale ^_^
Quelli della nostra generazione "collezionavano" Tex o Diabolik, non
"tutto quanto esce della Bonelli" o "tutti i fumetti neri".

Avevamo pochi soldi in tasca e ci siamo abituati a fare delle scelte.

Luca Brunori
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Moreno Roncucci
2006-07-28 19:42:29 UTC
Permalink
On Mon, 24 Jul 2006 14:40:17 +0000 (UTC), "Luca Brunori"
Post by Luca Brunori
Post by Moreno Roncucci
E' questa la gente che ha ridotto cosi' da schifo il fumetto. Sarebbe
stato meglio se si fossero dedicati alle figurine o alle Barbie.
Che il fumetto sia ridotto a schifo e' una tua opinione non totalmente
condivisibile.
Al riguardo sono molto ambivalente.

Vedo da una parte un OFFERTA di fumetti di un livello altissimo, di gran
lunga la migliore (sia per quantita' che per qualita') che si sia mai
vista. Oggi come oggi trovo sia la ristampa cronologica di Gasoline
Alley (roba che decenni e' stata fantascienza) che nuove opere che fino
a pochissimi anni fa sarebbero state inimmaginabili. Dal punto di vista
dell'offerta, questa e' la vera "golden age" del fumetto (e la crisi di
idee di alcune case editrici anche grandi e importanti come Marvel, DC e
Bonelli e' una goccia nel mare di nuove proposte che ogni lettore ha a
disposizione.

Dall'altra, vedo una DOMANDA di fumetti ai minimi termini. Mai in
passato il pubblico dei fumetti e' stato piu' rappresentato dalla figura
del fan beota che non si lava e vive nel mondo dei suoi eroi. Se l'ampia
offerta di opere ti farebbe dire "i fumetti non sono piu' solo per
bambini", un occhiata al pubblico tipico delle fumtterie o delle mostre
ti farebbe aggiungere "ora sono anche per cretini". Una folla di
esaltati vocianti e ottusi che vede solo il loro personaggio preferito e
che rappresenta il pubblico peggiore possibile per opere profonde e
attuali come quelle che sempre piu' spesso vengono pubblicate ora.

Il meglio del fumetto, attualmente, e' troppo di qualita' per poter
essere apprezzato da gente che legge fumetti, si potrebbe dire...

Poi, magari e' vero (come spero tantissimo) che sia solo un impressione,
che quelli di cui parlavo prima siano una esigua minoranza e che la
maggior parte dei lettori non sia riconducibile a questo stereotipo. Ma
vedo come tutte le mostre e fiere corteggino sempre di piu' questo
pubblico (che compra acriticamente ogni schifezza) degnando di sempre
minore interesse qualunque valenza artistica o culturale del fumetto.

E' questo andazzo che definivo "uno schifo". Non per il fatto che non ci
siano ottimi fumetti, ma per il fatto che si tratti troppo spesso di
vere perle ai porci.

E non si puo' liquidare questo con la classica frasetta "lasciali fare,
che fastidio ti danno?" perche' e' una frase imbecille. Di fastidio ne
danno tantissimo perche', esattamente come in economia la mometa cattiva
scaccia quella buona, nell'ambito dell'editoria a fumetti questo tipo di
pubblico premia e promuove edizioni tirate via fatte con i piedi,
incuria totale nella produzione e importazione delle opere, riduce lo
spazio per la vera cultura a fumetti fino ad eliminarlo dalla maggior
parte delle mostre, allontana il pubblico evoluto di cui il fumetti ha
uno stramaledetto bisogno, spinge gli autori a cagare le solite
schifezze a macchinetta che rende molto di piu' che il cercare di
produrre opere sincere.
Post by Luca Brunori
Post by Moreno Roncucci
Che imparino a leggere, piuttosto!
Se nel corso dei decenni ci fossero stati piu' "lettori / collezionisti"
che "lettori e basta" forse Un uomo un'avventura continuerebbe
tutt'oggi.
Non credo. Non aveva il personaggio fisso. Non ci puoi fare nemmeno
cosplaying.

Il vero lettore-collezionista-bampa non poteva soffrire la collana Un
Uomo Un Avventura. Vedeva Bonelli pubblicare opere di Toppi e
Battaglia, invece di pubblicare in quello stesso formato storie di Tex,
Zagor, Akim (sarebbe stata l'occasione giusta per mostrare le origini
segrete del perizoma di Akim, o del fazzoletto di Tex. Dubbi
esistenziali su cui hanno dibattuto intere generazioni)

Ma per fortuna all'epoca i collezionisti-bampa erano ancora un esigua
minoranza, e questo ha consentito non solo Un uomo Un avventura, ma
anche la rivoluzione umanoide, e prima ancora il fumetto underground

Oggi come oggi, il fumetto underground non se lo cagherebbe nessuno
perche' non hanno le cover metallizzate e non sono collector's item con
le segrete origini delle mutande di Wolverine. E Bonelli si e' adeguato
ai tempi e invece di un uomo, un avventura adesso pubblica i volumi
giganti di Dylan Dog e Tex (con le faccine ridisegnate da Monti sui
disegni di Wilson per non turbare il bampa texiano)

Quello che riesce a salvare il fumetto e a permettere questa relativa
"golden age" nell'offerta non e' il pubblico, ridotto ormai ad uno
stereotipo sconsolante, quanto la tecnologia di stampa, la distribuzione
e i prezzi. Ora come ora puoi riuscire ad andare in pari con 300 copie.
Per fortuna, perche' ora col cavolo che trovi il buon numero di lettori
che negli anni 80 leggeva Ken Parker...
Post by Luca Brunori
Se la Eura potesse contare solo su lettori e non anche su collezionisti,
quanto sarebbe durata la Euracomix?
Credo che tu stia equivocando. A chiedere un edizione COMODA in volume
e' il lettore, non il collezionista.

Il collezionista NON VUOLE ristampe in volume: diminuiscono il valore
dei suoi albi originali!!

il collezionista non e' chi conserva i fumetti, magari imbustandoli, o
ne cerca un edizione migliore. Questo e' semplicemente un cercare le
cose belle e cercare di mantenerle belle senza rovinarle con incuria e
disattenzione.

Esattamente come il lettore non e' chi compra e legge solo manga.

Anche a livello intuitivo, "lettore" suona meglio di "collezionista", e
quindi in questo strampalato sogno bampesco che ha preso il pubblico
(residuo) dei fumetti, il comportamento seguito dalla "massa" (comprare
sempre e solo la stessa roba, non essere mai curiosi su niente,
rifiutare a priori qualunque cosa che non sia uguale a quello che hai
gia' letto, non ragionare mai sul valore artistico di quello che compri
ma dare per scontato che sia il meglio del meglio a priori) viene
chiamato "essere lettori" (anche se e' l'apoteosi del bampismo piu'
becero), mentre il cercare buone edizioni delle cose valide
artisticamente, il conservarle con cura, l'essere disposti a pagare di
piu' per avere le cose di qualita', e il seguire gli autori e non una
fede cieca nei personaggi e' chiamao (essendo "strano" per l'ottuso
lettore di fumetti medio) "collezionismo".

Basta non essere totalmente rimbambiti per vedere che invece e' l'esatto
contrario.
Post by Luca Brunori
Il lettore e' (o dovrebbe essere) quello che si aggira furtivo in
libreria,
scorge una copertina stimolante, sfoglia velocemente ed acquista...
Ma puo' essere anche quello che dopo aver letto se ne frega di tutto,
non
cerca altri titolo dello stesso autore, dello stesso genere o magari
dello stesso editore.
Mischi fischi con fiaschi.

Prima di tutto, se un lettore apprezza molto un opera, per lo stile
dell'autore, o per la qualia' editoriale, e poi NON FA CASO AI NOMI e
non ne tiene conto nei suoi prossimi aquisti, potra' anche essere un
lettora, ma e' un lettore pirla. Non mi pare il caso di portarlo ad
esempio.
Post by Luca Brunori
Il collezionista e' quella persona ottusa che tu descrivi, ma e' anche
uno informato, che sa cosa cercare, che pretende...
Mi danno l'idea che tu veda solo due stereotipi, quello del
"collezionista informato" e quello del "lettore pirla".

A parte che sono proprio solo stereotipi da mettere a pari con il
"genovese avaro" e "i giapponesi che sanno tutti il kung fu", sono anche
due stereotipi incredibilmente rari e contraddittori.

Non e' l'essere pirla che fa il lettore. Le due cose sono completamente
slegate. Anzi, il lettore pirla tende in genere dopo un po' a
estinguarsi per eccessiva accumulazione di delusioni (diventando un
lettore un po' meno pirla iniziando a far caso a quello che compra, o
smettendo di leggere), mentre il collezionista "informato" in genere e'
uno che della sua "informazione" se ne fa una pippa, vistro che potra'
anche sapere che il numero 34532 di pinzopanzo l'ha disegnato Pratt e il
numero 3245 l'ha disegnato Caghino de Caghinis, ma di questa
informazione non se ne fa nulla perche' gli tocca comprarseli entrambi.

Forse cerchi rifugio in questi stereotipi per non affrontare la realta'
(e non saresti il solo, a leggere certi commenti in giro), per cercare
di definire i collezionisti ancora in qualche maniera come la minoranza,
e i lettori come la maggioranza. E allora colleghi i lettori ai pirla,
che sono sempre in gran numero.

Ma la maggior parte degli acquirenti attuali di fumetti, sia che siano
pirla sia che non lo siano, con le loro "collezioni complete" e il "non
leggo manga" o "non leggo Bonelli", o "leggo solo Bonelli", sono
collezionisti. Anche se quello che comprano lo leggono. Non e' questo
che li contraddistingue dal semplice lettore. E' tutto l'approccio con
l'opera.
Post by Luca Brunori
Se io sono un amante di Giraud / Moebius e compro tutto quello che
trovo del mio idolo, sono un collezionista?
No, perche' Moebius e' un autore. Un lettore ha sempre autori preferiti
di cui compra ragionevolmente tutto.

Ma tu compri tutto di Blueberry? Anche se lo disegnasse Cassaro? E ti
rifiuti di comprare Il Garage Ermetico perche' non e' Blueberry?

Ritieni questi comportamenti aberranti legati ad una minoranza? Beh,
allora da' un occhiata a quanto vendono di Dampyr di Dotti, e quanto
vendono invece i volumi di Dotti non bonelliani...
Post by Luca Brunori
Questo e' piuttosto un conflitto generazionale ^_^
Quelli della nostra generazione "collezionavano" Tex o Diabolik, non
"tutto quanto esce della Bonelli" o "tutti i fumetti neri".
La differenza fondamentale e' che quando arrivava Alan Ford non si
diceva "no, non lo provo nemmeno, non e' Bonelli"
Post by Luca Brunori
Avevamo pochi soldi in tasca e ci siamo abituati a fare delle scelte.
Se fosse solo questo, allora perche' alla fine di roba ne leggiamo di
piu?


--
Ciao,
/\/\oreno
nda
2006-07-29 13:20:41 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
Ma per fortuna all'epoca i collezionisti-bampa erano ancora un esigua
minoranza, e questo ha consentito non solo Un uomo Un avventura, ma
anche la rivoluzione umanoide, e prima ancora il fumetto underground
Tralasci però di sottolineare come il secondo e terzo (Humanoidi e
underground statunitense) siano però fenomeni solo parzialmente
fumettistici con radici culturale (e appeal) diverso rispetto
all'iniziativa Un Uomo Un'Avventura.
--
Nicola D'Agostino
<!-- http://www.nicoladagostino.net -->
Moreno Roncucci
2006-07-30 02:01:40 UTC
Permalink
Post by nda
Tralasci però di sottolineare come il secondo e terzo (Humanoidi e
underground statunitense) siano però fenomeni solo parzialmente
fumettistici con radici culturale (e appeal) diverso rispetto
all'iniziativa Un Uomo Un'Avventura.
Infatti, il senso del paragone era un "rilancio" con rivoluzioni e
innovazioni ben piu' importanti del fatto che Bonelli avesse pubblicato
volumi in formato francese...

Il paragone con i fumetti underground e' il piu' illuminante. Perche'
li' la rivoluzione non parti' da una qualche "elite" socioculturare, in
grado di apprezzare meglio l'arte "nobile" del disegno. Anzi, a parte
Crumb e pochi altri, la maggior parte degli autori underground disegnava
veramente male, le storie non erano granche' ed erano fumetti rivolti ad
un pubblico non particolarmente piu' acculturato di quello che leggeva i
fumetti Marvel (se non sull'uso di certe sostanze...)

Eppure, fu un successo clamoroso, con un pubblico di LETTORI COMUNI che
fu entusiasta di questa rivoluzione. Eppure, cambiarono veramente in
maniera sostanziale la storia del fumetto (molto piu' di quanto abbiano
mai fatto francesi e "fumetti d'autore").

Oggi, quello che chiamiamo(a sproposito) "lettore di fumetti" di fronte
a ZAP n. 1, lo comprerebbe incuriosito, o lo scarterebbe a priori
perche' non e' della Marvel o non ci sono supereroi (e non e' ovviamente
un manga)?

Tornando ad esempi piu' "piccoli", io appena usci' Rat-Man lo comprai
incuriosito (avendo anche gia' letto cose di ortolani su Made in USA), e
lo stra-consigliai a tutti i miei amici. Lo segnalai all'edicolante. Gli
feci una gran pubblicita'.

Come "premio" ne ho avuto un certo tornaconto economico (le doppie copie
dei primi numeri che avevo comprato sono state vendute in seguito a buon
prezzo, anche se non tanto buono quanto potrei ottenere oggi) e il vanto
di essere stata la prima persona ad essere stata pubblicata sulla posta
di Rat-man (controllare, please: nel numero 2 spillato), ma non la
soddisfazione di vedere aumentare le vendite, nell'edicola, del Rat-man
della edizioni BD. Quasi tutti i miei amici non hanno manco voluto
leggerlo (un buon 75% perche' non era Bonelli, il resto perche' non era
"fumetto d'autore"), e quei pochi che l'hanno letto hanno detto "carino,
ma non e' xxxxx (con xxxx quello che "collezionano")

Poi Rat-Man passa alla Panini, viene pubblicizzato, diventa un fumetto
"serio" (secondo certa gente), e diversi di quegli stessi amici l'hanno
comprato e ne sono diventati fans (alcuni di loro mi hanno comprato le
copie doppie. Fargli pagare di piu' mi ha dato un certo gusto ulteriore,
non lo nascondo)

Cos'era cambiato? Niente. Le storie erano le stesse (la collection ha
ristampato all'inizio le storie dello spillato). Era solo cambiato il
marchio.

Con quel marchio, la gente con il cervello colonizzato dai marchi ha
avuto il "permesso", finalmente, di leggerlo e divertirsi.

Quando vedete un "collzonista" svenarsi per comprare un albo che gli
manca, non state a compatirlo tanto e a criticare chi glielo vende. Chi
glielo vende magari fece l'immane sforzo di comprarlo quando ancora non
l'albo non era "collezionabile". Il collezionista ha dovuto attendere il
permesso, e non avrebbe mai e poi mai sostenuto un opera che piacesse
gia' (certificata e garantita) a tutti gli altri. Ora e' giusto che
paghi.


--
Ciao,
/\/\oreno
nda
2006-08-04 22:03:00 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
Oggi, quello che chiamiamo(a sproposito) "lettore di fumetti" di fronte
a ZAP n. 1, lo comprerebbe incuriosito, o lo scarterebbe a priori
perche' non e' della Marvel o non ci sono supereroi (e non e' ovviamente
un manga)?
Rispondo con una domanda: quanti hanno comprato Mondo Mongo?
--
Nicola D'Agostino
<!-- http://www.nicoladagostino.net -->
Moreno Roncucci
2006-08-05 01:42:02 UTC
Permalink
Post by nda
Post by Moreno Roncucci
Oggi, quello che chiamiamo(a sproposito) "lettore di fumetti" di fronte
a ZAP n. 1, lo comprerebbe incuriosito, o lo scarterebbe a priori
perche' non e' della Marvel o non ci sono supereroi (e non e' ovviamente
un manga)?
Rispondo con una domanda: quanti hanno comprato Mondo Mongo?
E comunque, Mondo Mongo non era comunque innovativo come Zap. Perche'
Zap (e non solo lui) era arrivato prima :-)


--
Ciao,
/\/\oreno
Speck
2006-07-30 16:35:13 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
Vedo da una parte un OFFERTA di fumetti di un livello altissimo
[...]
Post by Moreno Roncucci
Dall'altra, vedo una DOMANDA di fumetti ai minimi termini
Da che mondo e' mondo domanda e offerta vanno di pari passo, quindi
rispiegami un po' il concetto, che non mi e' molto chiaro...

<profusione di faccine, prima che ti rioffendi, neh?>
--
Ciao,
Speck
Moreno Roncucci
2006-07-30 17:45:59 UTC
Permalink
Post by Speck
Post by Moreno Roncucci
Vedo da una parte un OFFERTA di fumetti di un livello altissimo
[...]
Post by Moreno Roncucci
Dall'altra, vedo una DOMANDA di fumetti ai minimi termini
Da che mondo e' mondo domanda e offerta vanno di pari passo, quindi
rispiegami un po' il concetto, che non mi e' molto chiaro...
Domanda e offerta vanno di pari passo in un mercato stabile in cui la
domanda e' incontrata dall'offerta (e viceversa)., e quindi solo in
rarissimi casi (altro che "da che mondo e' mondo"). Nella maggior parte
dei casi le due cose non si incontrano per nulla, e l'equazione torna
solo variando i prezzi (cosa che appunto succede anche ai fumetti)

In particolare, non vanno di pari passo in un "mercato" dove la domanda
si intruppa sempre nelle stesse quattro cazzate, che non importa nemmeno
piu' chi le fa o le disegna perche' tanto il bampa le compra lo stesso.

Non in "mercato" dove le vendite prevedibili di qualunque cosa di
originale sono passate in relativamente pochi anni da 30.000 a 300
copie.

Ma per fortuna dove non arriva la cultura del lettore, arriva la
tecnologia e l'organizzazione (e l'aumento dei prezzi). Oggi, con quei
300 lettori, una testata può sopravvivere mentre prima con 20.000
chiudeva. Da qui l'attuale "eta' d'oro" del fumetto di qualita.
Finalmente, il fumetto non e' piu' tanto dipendente dalla variabile che
piu' lo costringeva ad essere spesso brutto, infantile e stupido: il
dover piacere ad un sacco di lettori.

Parlare di "domanda e offerta che vanno di pari passo" nel mercato del
fumetto non e' solo sbagliato. E' tanto ridicolo da risultare
esilarante.


--
Ciao,
/\/\oreno
Speck
2006-07-31 07:01:22 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
Oggi, con quei
300 lettori, una testata può sopravvivere mentre prima con 20.000
chiudeva. Da qui l'attuale "eta' d'oro" del fumetto di qualita.
Insomma il solito discorso: apro una pizzeria e faccio 300 coperti al
giorno da 15 euro oppure un ristorante tristellato e ne faccio solo 15
da 300.
Post by Moreno Roncucci
Parlare di "domanda e offerta che vanno di pari passo" nel mercato del
fumetto non e' solo sbagliato. E' tanto ridicolo da risultare
esilarante.
Da come me lo descrivi tu, mi pare che le cose siano piuttosto
coerenti, invece. A patto di disgiungere l'elite dei 300 dalla marea
dei 20000 e vedere le due cose separatemente.
Per capire: tu, oggi come oggi, se decidessi di investire in fumetti,
cosa faresti?
--
Ciao,
Speck
R: Perche' incasina l'ordine con cui la gente normalmente legge un messaggio
D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
R: Quotare sotto.
D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-07-31 20:05:26 UTC
Permalink
Dolcegramma per Speck!
Post by Speck
Post by Moreno Roncucci
Oggi, con quei
300 lettori, una testata può sopravvivere mentre prima con 20.000
chiudeva. Da qui l'attuale "eta' d'oro" del fumetto di qualita.
Insomma il solito discorso: apro una pizzeria e faccio 300 coperti al
giorno da 15 euro oppure un ristorante tristellato e ne faccio solo 15
da 300.
Non credo sia quello il discorso. Mi sembra che piu' o meno sia: ieri
facevo pagare 300 a 15 persone, oggi ho i mezzi tecnologici per far
pagare 30 alle stesse 15 e avere pure un margine.
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
Moreno Roncucci
2006-08-01 02:31:06 UTC
Permalink
On Mon, 31 Jul 2006 22:05:26 +0200, "Giovanni \"il_pellegrino\" Scanzo"
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
Dolcegramma per Speck!
Post by Speck
Post by Moreno Roncucci
Oggi, con quei
300 lettori, una testata può sopravvivere mentre prima con 20.000
chiudeva. Da qui l'attuale "eta' d'oro" del fumetto di qualita.
Insomma il solito discorso: apro una pizzeria e faccio 300 coperti al
giorno da 15 euro oppure un ristorante tristellato e ne faccio solo 15
da 300.
Non hai capito il discorso...
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
Non credo sia quello il discorso. Mi sembra che piu' o meno sia: ieri
facevo pagare 300 a 15 persone, oggi ho i mezzi tecnologici per far
pagare 30 alle stesse 15 e avere pure un margine.
... mentre invece Giovanni si' !! :-)

Se i fumetti ancora oggi avessero la stessa distribuzione (in edicola) o
gli stessi tipi di stampa di allora, le opere migliori con le tirature
attuali non sopravvivrebbero nemmeno a farli pagare 200 euro a volume.

Vent'anni fa Ken Parker chiuse, in perdita, con 50.000 lettori.

Oggi, la ristampa di Ken Parker della panini se li sogna la notte 50.000
lettori, ma e' considerata un clamoroso successo.

E non pensare che sia la solita storia del "i giovani non leggono piu'
fumetti": le tirasture generali sono calate, e' vero, ma non in maniera
uniforme. La percentuale di lettori curiosa, interessata a
sperimentare, interessata a leggere opere personali, e' letteralmente
crollata. Quella interessata alle solite quattro vaccate molto meno.

Per fortuna, si riesce a raggiungere ogni tanto lettori piu' aperti che
cercano letture stimolanti e non solo una sterile nostalgia di quello
che leggevano da bambini. Basta cercarli fra quelli che normalmente non
leggono fumetti.


--
Ciao,
/\/\oreno
KaosMaster
2006-08-01 06:49:41 UTC
Permalink
Il 01 Ago 2006, 04:31, Moreno Roncucci <***@tiscali.it> ha scritto:

snip
Post by Moreno Roncucci
Se i fumetti ancora oggi avessero la stessa distribuzione (in edicola) o
gli stessi tipi di stampa di allora, le opere migliori con le tirature
attuali non sopravvivrebbero nemmeno a farli pagare 200 euro a volume.
Vent'anni fa Ken Parker chiuse, in perdita, con 50.000 lettori.
Oggi, la ristampa di Ken Parker della panini se li sogna la notte 50.000
lettori, ma e' considerata un clamoroso successo.
Bhe editare ristampe costa molto meno suppongo :-)

Al di la di questo, concordo, è possibile fare fumetto se non altro senza
perderci, anche con un parco lettori molto ridotto.
Post by Moreno Roncucci
E non pensare che sia la solita storia del "i giovani non leggono piu'
fumetti": le tirasture generali sono calate, e' vero, ma non in maniera
uniforme. La percentuale di lettori curiosa, interessata a
sperimentare, interessata a leggere opere personali, e' letteralmente
crollata. Quella interessata alle solite quattro vaccate molto meno.
Bhe per quanto riguarda la componente giovanile i trend demografici ci hanno
messo del loro, non è solo il fatto che i giovani leggono di meno (non credo
sia più una questione di fumetti o meno) è che proprio i giovani non ci sono
:-)

Ciao, Mauro.

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-08-01 17:03:13 UTC
Permalink
Dolcegramma per KaosMaster!
Post by KaosMaster
Post by Moreno Roncucci
Oggi, la ristampa di Ken Parker della panini se li sogna la notte 50.000
lettori, ma e' considerata un clamoroso successo.
Bhe editare ristampe costa molto meno suppongo :-)
Certo, ma il punto e' che, fatta salva l'inflazione, editare ristampe
costa molto meno che editare ristampe 20 anni fa.
Cioe': vent'anni fa una ristampa di Ken Parker allo stesso presso
(tolta sempre l'inflazione) probabilmente avrebbe dovuto vendere il
doppio, per garantire un margine all'editore. Se non di piu'.
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
Speck
2006-08-01 06:59:27 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
Vent'anni fa Ken Parker chiuse, in perdita, con 50.000 lettori.
Oggi, la ristampa di Ken Parker della panini se li sogna la notte 50.000
lettori, ma e' considerata un clamoroso successo.
Beh, non credo si possano paragonare originali e ristampe, visto che
lo stipendio a disegnatore/sceneggiatore/soggettista/letterista non lo
devi pagare. Cmq, tanto per mettere giu' dei numeri, quanto vende la
ristampa di KP? Tiro ad indovinare: 6/7mila copie? Ristampa che,
peraltro, vedo in edicola, cioe' stesso canale distributivo della
versione originale. E allora la riduzione dei costi dove e', vendita
via internet? Stampa di peggiore qualita' o a costo inferiore
(macchinari, ecc.)? Costi di distribuzione piu' bassi? Costi inferiori
delle materie prime? (Impossibile, a meno che il Sergione non menta
spudoratamente da decenni ^__^). Strutture aziendali piu' snelle?

Francamente, ogni tanto ho l'impressione che qualcuno ciurli nel
manico. Cioe', come cacchio puo' essere che la SBE, nonostante la
riluttanza del Sergione alle chiusure, chiuda una testata come
Jonathan Steele che vende 25000 copie e la Star campa ugualmente con
lo steso personaggio a 17000? Veramente, e' facile che sia gia' stato
discusso e che io semplicemente segua iaf da troppo poco, ma la cosa
mi perplime assaissimo... :-))
Post by Moreno Roncucci
E non pensare che sia la solita storia del "i giovani non leggono piu'
fumetti": le tirasture generali sono calate, e' vero, ma non in maniera
uniforme. La percentuale di lettori curiosa, interessata a
sperimentare, interessata a leggere opere personali, e' letteralmente
crollata.
Tu parli di percentuali, ma le percentuali non sempre spiegano bene
quanto i numeri assoluti. Mi pare di capire che restano invendute cose
che una volta si vendevano. Ma quello che vorrei sapere e': la
quantita' assoluta di denaro che entra nella cassa di una fumetteria
sul fumetto costoso e di qualita' e' scesa o no?
--
Ciao,
Speck
R: Perche' incasina l'ordine con cui la gente normalmente legge un messaggio
D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
R: Quotare sotto.
D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
KaosMaster
2006-08-01 09:06:02 UTC
Permalink
Il 01 Ago 2006, 08:59, Speck <***@hotmail.com> ha scritto:

snip
Post by Speck
Francamente, ogni tanto ho l'impressione che qualcuno ciurli nel
manico. Cioe', come cacchio puo' essere che la SBE, nonostante la
riluttanza del Sergione alle chiusure, chiuda una testata come
Jonathan Steele che vende 25000 copie e la Star campa ugualmente con
lo steso personaggio a 17000? Veramente, e' facile che sia gia' stato
discusso e che io semplicemente segua iaf da troppo poco, ma la cosa
mi perplime assaissimo... :-))
Bhe lo ha detto Federico Memola stesso, nel 3d "SBE, quale futuro dopo il
Sergione?" da te iniziato :

1) Salari più bassi per gli autori, non dimentichiamoci che la Bonelli è un
editore che paga molto bene gli autori.

2) Minori costi generali, in Bonelli Memola aveva una redazione di supporto
qui invece è lui che fa quel lavoro (quindi pagano meno Memola che in più fa
anche un altro lavoro oltre all'autore in senso stretto).

3) La star una stampa in proprio quindi ha un evidente abbattimento dei
costi, dovuti all'integrazione tra le due attività. (Quindi la Bonelli non
stampa in proprio, il che mi ha veramente stupito)

Dopo di che riguardo alla faccenda chiusura di JS la mia personale e ripeto
personale opinione è che in Bonelli vi siano dei "senatori" cioè degli
autori che per motivi "storici" (serie precedenti, maggiore fama personale
etc) e "personali" (stima da parte della dirigenza, magari un maggior
rapporto di conoscenza tra editori e autore etc) abbiano alla fine dei
trattamenti privilegiati rispetto ai poveri peones (cioè giovani autori o
autori con rapporti meramente lavorativi con la casa editrice).
Il che ovviamente si riflette anche sulle politiche editoriali delle varie
testate (es restyling, rilancio della serie, bimestralità etc) dopo è chiaro
che i numeri valgono per tutti, per cui se una serie non inverte il trend
chiude come quella che non ha avuto questa possibilità, pero non fosse altro
per motivi di tempi, avere o non avere una certa possibilità non si puo dire
che non abbia un suo peso.


Ciao, Mauro.

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Speck
2006-08-01 10:26:44 UTC
Permalink
Post by KaosMaster
1) Salari più bassi per gli autori, non dimentichiamoci che la Bonelli è un
editore che paga molto bene gli autori.
2) Minori costi generali, in Bonelli Memola aveva una redazione di supporto
qui invece è lui che fa quel lavoro (quindi pagano meno Memola che in più fa
anche un altro lavoro oltre all'autore in senso stretto).
3) La star una stampa in proprio quindi ha un evidente abbattimento dei
costi, dovuti all'integrazione tra le due attività. (Quindi la Bonelli non
stampa in proprio, il che mi ha veramente stupito)
Mi mancano troppi dati per poter fare dei conti seriamente, ma vorrei
tanto sapere cosa incide di piu' delle tre cose che riportava
Federico: a naso il costo del personale. Ma al di la' di questioni
etiche, non capisco come mai la SBE, con tali esempi sotto al naso non
si muova a sua volta per ridurre i costi. Che in fin dei conti
significano un mucchio di quattrini. Magari pero' l'hanno fatto e
hanno raddoppiato l'utile netto... :-)
--
Ciao,
Speck
R: Perche' incasina l'ordine con cui la gente normalmente legge un messaggio
D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
R: Quotare sotto.
D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
KaosMaster
2006-08-01 11:51:21 UTC
Permalink
snip
Post by Speck
Mi mancano troppi dati per poter fare dei conti seriamente, ma vorrei
tanto sapere cosa incide di piu' delle tre cose che riportava
Federico: a naso il costo del personale. Ma al di la' di questioni
etiche, non capisco come mai la SBE, con tali esempi sotto al naso non
si muova a sua volta per ridurre i costi. Che in fin dei conti
significano un mucchio di quattrini. Magari pero' l'hanno fatto e
hanno raddoppiato l'utile netto... :-)
Bhe non è che in Italia sia facilissimo ridurre il costo del personale...
Pero credo che una riduzione del personale ci sia stata, visto che non
tutte le serie (o mini serie) nuove coprono le professionalità delle
vecchie chiuse e di quelle che sono passate alla bimestralità.

Bisogna considerare che poi la Star è avvantaggiata da questo punto di
vista se nasci piccolo e cresci puoi cercare di crescere senza
irrigidirti troppo sul costo del personale, se certe rigidità te le
porti a dietro da tempo mica semplice cambiare le cose.
--
Ciao, Mauro.


Le storie sono il collante del mondo.
Jane Yolen.
Moreno Roncucci
2006-08-03 00:56:06 UTC
Permalink
Post by Speck
Ma al di la' di questioni
etiche, non capisco come mai la SBE, con tali esempi sotto al naso non
si muova a sua volta per ridurre i costi. Che in fin dei conti
significano un mucchio di quattrini.
A parte che probabilmente ci saranno un sacco di maniere "spiciole" con
cui ridurre di qualche punto percentuale i costi risparmiando su
qualcosa, per poter raggiungere le spese della Star bisogna pagare gli
autori come la Star.

Questo significa far cambiare mestiere almeno alla meta' degli autori di
fumetti italiani (che a quel punto guadagnerebbe molto di piu' lavorando
in fabbrica che facendo fumetti) tranne quei pochi che troverebbero
lavoro all'estero per la francia e gli USA, e gli altri rimasti per
campare dovrebbero macinare almeno 50-60 tavole al mese rispetto alle
10-15 che fanno ora, con le ovvie conseguenze sulla qualita' dei
fumetti.

Inoltre, senza la prospettiva di poter un giorno finire a lavorare da
Bonelli con paghe decenti, anche molti autori che adesso lavorano per la
Star per un tozzo di pane per far gavetta o farsi conoscerere, non
avrebbero piu' alcun motivo per farlo.



--
Ciao,
/\/\oreno
Federico memola
2006-08-03 10:45:57 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
Inoltre, senza la prospettiva di poter un giorno finire a lavorare da
Bonelli con paghe decenti, anche molti autori che adesso lavorano per la
Star per un tozzo di pane per far gavetta o farsi conoscerere, non
avrebbero piu' alcun motivo per farlo.
Scusa, Moreno, io non so a chi ti riferisci e nemmeno quanto prendano gli
autori di Lazarus Ledd,
se devo essere sincero. Però ci terrei a precisare che i disegnatori di
Jonathan Steele prendono
circa la metà di qul che venivano pagati in Bonelli (il compenso è uguale
per tutti, non ci sono
differenze), che non è molto, sono io il primo a dirlo (anche perché pure
io prendo la metà scarsa
di quel che venivo pagato in Bonelli quindi siamo tutti nella stessa
barca), però non è nemmeno un
tozzo di pane. Quasi tutti i disegnatori di Jonathan producono fra le 15 e
le 25 tavole al mese, e
riescono a camparci (soprattutto se non vivono a Milano!), qualcuno riesce
anche a seguire
progetti personali (vedi Ponchione con l'Obliquomo, io e Pueroni con Harry
Moon). Poi non so che
cosa intenda tu per "tozzo di pane", io ho sentito dei compensi per altre
serie (però non sta a me
riferirli) e posso farmi un'idea...

Ciao,

Federico
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Moreno Roncucci
2006-08-03 13:22:14 UTC
Permalink
Post by Federico memola
Però ci terrei a precisare che i disegnatori di
Jonathan Steele prendono
circa la metà di qul che venivano pagati in Bonelli (il compenso è uguale
per tutti, non ci sono
differenze), che non è molto, sono io il primo a dirlo (anche perché pure
io prendo la metà scarsa
di quel che venivo pagato in Bonelli quindi siamo tutti nella stessa
barca), però non è nemmeno un
tozzo di pane.
"tozzo di pane" era una frase da vedere nel contesto della discussione a
cui rispondevo (in cui si stava praticamente proponendo di ridurre le
paghe dei disegnatori Bonelli al livello di quelle Star- Eura). Poi e'
ovvio che se riesci a fare 20 tavole al mese o più di pane te ne compri
ben più di un tozzo, ma come farebbero quelli che in Bonelli fanno 7-10
tavole al mese (e sono spesso i piu' amati dai lettori per il loro
disegno dettagliato) come per esempio Venturi?

Riguardo alle cifre, non ho "nformazioni dall'interno" e quindi notizie
dirette non ne ho. Mi devo basare quindi sulle voci che si sentono in
giro, che hanno la validità che possono avere queste voci. Ma da quello
che ho sentito, e dalle notizie che hai postato, credo che i disegnatori
di Jonathan Steele allora siano trattati piuttosto bene rispetto a
quelli di altre serie di "bonellidi" che si vedono in edicola.

Ma anche se le paghe fossero ridotte solo al livello di quelle di
Jonathan Steele... non pensi anche tu che un buon numero di disegnatori
cercherebbe immediatamente lavoro all'estero, o cambierebbe mestiere?
(anche qui, "lavorare in fabbrica" è una frase ad effetto - anche se
conosco almeno un paio di disegnatori che lo farebbero se gli
dimezzassero la paga - ma quanti si darebbero, se non trovano lavoro per
altre case editrici all'estero, all'illustrazione, alla pubblicita', al
design, etc.?), e che in ogni caso un raddoppiamento della produzione
delle tavole porterebbe SICURAMENTE ad una peggiore qualità delle
stesse, con effetti di ulteriore riduzione delle vendite?


--
Ciao,
/\/\oreno
Federico memola
2006-08-03 13:40:30 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
Ma anche se le paghe fossero ridotte solo al livello di quelle di
Jonathan Steele... non pensi anche tu che un buon numero di disegnatori
cercherebbe immediatamente lavoro all'estero, o cambierebbe mestiere?
(anche qui, "lavorare in fabbrica" è una frase ad effetto - anche se
conosco almeno un paio di disegnatori che lo farebbero se gli
dimezzassero la paga - ma quanti si darebbero, se non trovano lavoro per
altre case editrici all'estero, all'illustrazione, alla pubblicita', al
design, etc.?), e che in ogni caso un raddoppiamento della produzione
delle tavole porterebbe SICURAMENTE ad una peggiore qualità delle
stesse, con effetti di ulteriore riduzione delle vendite?
Ti riporto questo brano che ho scritto in un altro messaggio:

Su una cosa hai ragione: la struttura e i compensi della Bonelli
permettono solo a lei di far lavorare
al meglio la gente, ottenendo dei risultati formalmente superiori a
chiunque altro (sottinteso che
poi l'ottimo disegnatore -magari fuori dai canoni stilistici bonelliani-
lo puoi trovare anche in altre
case editrici e che in Bonelli lavorano molti "onesti artigiani" necessari
a coprire la produzione), ma
proprio per questo le serie edite dalle altre case editrici possono
trasformare nei loro punti di
forza quelle carartteristiche che la Bonelli, per sua scelta filosifica,
non offre: grafica e stili di
disegno più liberi, storie e situazioni meno convenzionali. Poi, ripeto,
ognuno è libero di scegliere
che cosa leggere: anche se non è un momento esaltante per il fumetto, c'è
ancora spazio per tutti.

Ciao,

Federico
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Speck
2006-08-03 11:43:47 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
A parte che probabilmente ci saranno un sacco di maniere "spiciole" con
cui ridurre di qualche punto percentuale i costi risparmiando su
qualcosa,
Beh, la SBE, nel '98, aveva un fatturato di circa 65 miliardi. Su
cifre del genere, un punto percentuale sono parecchi soldini. "Qualche
punto percentuale" sono parecchissimi soldini: visto che ci sono "un
sacco di maniere" e che il Sergione non ne vede una, ti consiglierei
di proporti alla SBE come consulente: puoi chiedere dai 600 ai 2500
euro al giorno. :-))
Post by Moreno Roncucci
per poter raggiungere le spese della Star bisogna pagare gli
autori come la Star.
Numeri, plis.
--
Ciao,
Speck
R: Perche' incasina l'ordine con cui la gente normalmente legge un messaggio
D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
R: Quotare sotto.
D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
Moreno Roncucci
2006-08-03 13:27:29 UTC
Permalink
Post by Speck
Post by Moreno Roncucci
A parte che probabilmente ci saranno un sacco di maniere "spiciole" con
cui ridurre di qualche punto percentuale i costi risparmiando su
qualcosa,
Beh, la SBE, nel '98, aveva un fatturato di circa 65 miliardi. Su
cifre del genere, un punto percentuale sono parecchi soldini. "Qualche
punto percentuale" sono parecchissimi soldini: visto che ci sono "un
sacco di maniere" e che il Sergione non ne vede una, ti consiglierei
di proporti alla SBE come consulente: puoi chiedere dai 600 ai 2500
euro al giorno. :-))
Speck, ci sei o ci fai? Se non sai cosa vuol dire "probabilmente" ti
consiglio di consultare un buon vocabolario.

E se vuoi continuare a rispondere in questa maniera, dimmelo che smetto
di perdere tempo a spiegarti le cose e ti lascio nella tua ignoranza.
Post by Speck
Post by Moreno Roncucci
per poter raggiungere le spese della Star bisogna pagare gli
autori come la Star.
Numeri, plis.
Non e' educato andare in giro in un newsgroup a dire esattamente quanto
quadagna qualcun altro in valore assoluto, ma un valore relativo l'ha
dato Memola nell'altra risposta: si parla di _paghe dimezzate_

E per quanto ne so, altri pagano ancora meno.


--
Ciao,
/\/\oreno
Speck
2006-08-03 13:55:13 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
Speck, ci sei o ci fai?
Ci faccio, mi sembra ovvio. Ma ti rigiro a domanda pari pari. Moreno,
ci sei o ci fai? Non basta un "probabilmente" a inizio frase a
giustificare un'affermazione cosi' palesemente superficiale. E siccome
non mi sei mai sembrato superficiale, ho presunto che fosse una
provocazione, una delle tante. Mi stupisce che ti inca##i se qualcuno
ci fa dell'ironia sopra. Piu' che altro perche' viene il dubbio che
*non* fosse una provocazione...
Post by Moreno Roncucci
E se vuoi continuare a rispondere in questa maniera, dimmelo che smetto
di perdere tempo a spiegarti le cose e ti lascio nella tua ignoranza.
Mi dispiacerebbe, sai molte cose che io non so e che mi interessa
sapere.
Post by Moreno Roncucci
Non e' educato andare in giro in un newsgroup a dire esattamente quanto
quadagna qualcun altro in valore assoluto, ma un valore relativo l'ha
dato Memola nell'altra risposta: si parla di _paghe dimezzate_
La mia mail e' valida.
--
Ciao,
Speck
R: Perche' incasina l'ordine con cui la gente normalmente legge un messaggio
D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
R: Quotare sotto.
D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
skalda
2006-08-03 14:46:42 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
Non e' educato andare in giro in un newsgroup a dire esattamente quanto
quadagna qualcun altro in valore assoluto, ma un valore relativo l'ha
dato Memola nell'altra risposta: si parla di _paghe dimezzate_
Se vogliamo fare un esempio di stipendio da fame (oltre al mio attuale
;-) ), posso portare quello di un disegnatore che conosco che ha
lavorato per un certo periodo per un noto (e trentennale) fumetto
tascabile da edicola.
Il suo compenso era di ben 5 (diconsi cinque) euro a pagina. Dato che
ogni albetto consta di 128 pagine il conto e' presto fatto. Non si
dimentichi, pero', la ritenuta d'acconto alla fonte che deve essere
tolta per le "collaborazioni occasionali".

Quando gli e' stato proposto di abbassare ulteriormente il compenso il
mio conoscente ha ovviamente alzato i tacchi.

Skalda
Speck
2006-08-03 17:10:27 UTC
Permalink
Post by skalda
Il suo compenso era di ben 5 (diconsi cinque) euro a pagina. Dato che
ogni albetto consta di 128 pagine il conto e' presto fatto.
=:-0
Uno che sia veloce, veloce al limite del sovrannaturale, contando di
lavorare 12 ore al giorno quante tavole puo' arrivare a fare? Diciamo
cinque in una giornata? Fanno la bellezza di 60mila delle vecchie
lire, lorde. Seppure il Sergione paghi doppio, la fame non si sfama, a
queste cifre... Pero' ho il sospetto che non siano queste le paghe
della Star (e della SBE, di conseguenza)...
--
Ciao,
Speck
Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-08-03 20:16:31 UTC
Permalink
Dolcegramma per Speck!
Post by Speck
Post by skalda
Il suo compenso era di ben 5 (diconsi cinque) euro a pagina. Dato che
ogni albetto consta di 128 pagine il conto e' presto fatto.
=:-0
Uno che sia veloce, veloce al limite del sovrannaturale, contando di
lavorare 12 ore al giorno quante tavole puo' arrivare a fare? Diciamo
cinque in una giornata?
Senza entrare nel merito (perche' la cifra offerta e' comunque bassa)
conta pero' che si parla di un tascabile, quindi di tavole da 2
vignette.
Post by Speck
Seppure il Sergione paghi doppio, la fame non si sfama, a
queste cifre... Pero' ho il sospetto che non siano queste le paghe
della Star (e della SBE, di conseguenza)...
Beh, no dovrebbero esser somme piu' alte.
Forse c'e' un vecchio post di Memola o di RRobe che riportava alcune
cifre...
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
Skalda
2006-08-03 20:24:56 UTC
Permalink
Post by Speck
Pero' ho il sospetto che non siano queste le paghe
della Star (e della SBE, di conseguenza)...
Ovviamente no, infatti ho specificato che si trattava della paga per
un fumetto *tascabile*.
Le tavole di quel tipo di fumetto si realizzano velocemente anche se
non sei un fulmine di guerra, dato che sono di solito disegnate su
fogli piu' piccoli (anche semplici A4) e di solito sono costituite da
due grandi *vignettone* che suddividono la pagina orizzontalmente.
Quattro, cinque tavole di questo tipo sono alla portata di molti
disegnatori trattandosi spesso di volti in primo piano dei personaggi
principali, senza o con pochi sfondi.
Come avrai capito anche tu, pero', anche ricevendo la commissione di
realizzare una storia di questo tipo al mese non si campa molto bene,
se non hai altri introiti.

Un altro mio amico ha recentemente venduto in Belgio delle sue storie
realizzate per una serie di autoproduzioni (quindi gia' disegnate, non
fatte ad hoc) a 25 euro a tavola. Ma ripeto, in questo caso si tratta
semplicemente dei diritti esteri per storie gia' realizzate.
Per una storia nuova mi sembrerebbe ancora poco.
--
Le regole della scrittura si possono violare tutte,
ma lo fai perche' le trascendi, non perche' non ne hai
mai sentito parlare. Skalda
Gray Mouser
2006-08-01 09:16:36 UTC
Permalink
Mentre mi aggiro circospetto nel Castello Chiamato Nebbia, il pipistrello
Hugin mi raggiunge, portandomi un messaggio scritto in data Tue, 01 Aug
Post by Speck
E allora la riduzione dei costi dove e', vendita
via internet? Stampa di peggiore qualita' o a costo inferiore
(macchinari, ecc.)? Costi di distribuzione piu' bassi? Costi inferiori
delle materie prime? (Impossibile, a meno che il Sergione non menta
spudoratamente da decenni ^__^). Strutture aziendali piu' snelle?
Fondamentalmente credo nuove tecnologie di stampa, mi sembra che Moreno
l'abbia scritto chiaramente. Ma anche un'attenta gestione della
distribuzione e un po' di buon senso in generale.
Post by Speck
Francamente, ogni tanto ho l'impressione che qualcuno ciurli nel
manico. Cioe', come cacchio puo' essere che la SBE, nonostante la
riluttanza del Sergione alle chiusure, chiuda una testata come
Jonathan Steele che vende 25000 copie e la Star campa ugualmente con
lo steso personaggio a 17000? Veramente, e' facile che sia gia' stato
discusso e che io semplicemente segua iaf da troppo poco, ma la cosa
mi perplime assaissimo... :-))
La Star ha i cordoni della borsa più tirati. Gli autori vengono pagati
molto meno che alla Bonelli. Non che sia più cattiva o cose così, imho.
Semplicemente, i tempi sono quelli che sono... In più, pur essendo imho ben
distribuita, la Star non attua quella distribuzione capillare e
onnipresente propria della Bonelli, e questo le permette di avere una
tiratura (e vari tipi di costi) inferiori.
Post by Speck
Tu parli di percentuali, ma le percentuali non sempre spiegano bene
quanto i numeri assoluti. Mi pare di capire che restano invendute cose
che una volta si vendevano. Ma quello che vorrei sapere e': la
quantita' assoluta di denaro che entra nella cassa di una fumetteria
sul fumetto costoso e di qualita' e' scesa o no?
A parer mio, sì, complice anche il discorso della assenza del diritto di
resa da parte delle fumetterie.
--
Ciao!
Marco "Gray Mouser" Guasti
http://grabnebula.altervista.org/
http://www.oltrecosmo.org/
pellegrino at work
2006-07-31 09:29:55 UTC
Permalink
Post by Speck
Da che mondo e' mondo domanda e offerta vanno di pari passo
Domanda e offerta vanno di pari passo in situazioni ideali, quindi in un
contesto di concorrenza perfetta (offerta atomica e prodotto indifferenziato9 o
di monopolio perfetto. del resto l'osservazione e' imprecisa in quanto riguarda
la quantita' e il prezzo del bene offerto, e non la sua varieta'.

Domanda e offerta, anche in queste situazioni ideali, non vanno di pari passo
istantaneamente: fra le prime lezioni dei corsi basilari di economia
8principalmente in macroeconomia) viene insegnato il teorema della ragnatela,
che illustra COME (in una concorrenza perfetta) domanda e offerta si vengono
incontro, in una serie di passi in cui la domanda segue l'offerta, poi
l'offerta segue la domanda, poi la domanda segue l'offerta e cosi' via fino al
punto d'equilibrio. E ancora una volua in termini di quantita' e presso e non
di varieta'. Ma comunque non in tempo istantaneo.

Quindi anche in situazioni ideali si hanno dei periodi in cui l'offerta e'
superiore alla domanda, o viceversa.
In situazioni reali, con molte altre variabili a complicare la cosa, molto
difficilmente domanda e offerta vanno di pari passo...
--
Buon cammino!
***@work

"Pigiama rosso+McCoy.
Non mi salva piu' neanche il televoto."
Speck
2006-07-31 10:18:00 UTC
Permalink
Post by pellegrino at work
Domanda e offerta, anche in queste situazioni ideali, non vanno di pari passo
istantaneamente: fra le prime lezioni dei corsi basilari di economia
principalmente in macroeconomia) viene insegnato il teorema della ragnatela,
che illustra COME (in una concorrenza perfetta) domanda e offerta si vengono
incontro, in una serie di passi in cui la domanda segue l'offerta, poi
l'offerta segue la domanda, poi la domanda segue l'offerta e cosi' via fino al
punto d'equilibrio.
E ancora una volua in termini di quantita' e presso e non
di varieta'. Ma comunque non in tempo istantaneo.
Cmq, il concetto e' chiaro. Teoria dei Sistemi applicata
all'economia... Mi pare, da ingegnere, non da economista che modelli
computazionalmente accettabili siano troppo semplificati perche'
possano essere presi per una rappresentazione seria della realta'. Sia
come sia, se non per predire l'immediato futuro, almeno per "leggere"
la situazione attuale e' assolutamente necessaria una visione storica,
almeno su un periodo di osservazione pari ad un ciclo completo, magari
due. Quello che mi domando e' quanto ondivago e' il pubblico, quanto
tempo ci vuole perche' significative percentuali di un mercato o di
una sua nicchia si spostino da un prodotto ad un altro.
Quoto Moreno qui sotto per espandere il concetto e reinquadrarlo nella
discussione:

|Moreno Roncucci:
|================
|
|come in economia la mometa cattiva scaccia quella buona, nell'ambito
|dell'editoria a fumetti questo tipo di pubblico premia e promuove
|edizioni tirate via fatte con i piedi, incuria totale nella produzione
|e importazione delle opere, riduce lo spazio per la vera cultura a
|fumetti fino ad eliminarlo dalla maggior parte delle mostre, allontana
|il pubblico evoluto di cui il fumetti ha uno stramaledetto bisogno,
|spinge gli autori a cagare le solite schifezze a macchinetta che rende
|molto di piu' che il cercare di produrre opere sincere.

Voglio dire: colui che compra volumi da 25 euro e' un appassionato
oggi e lo sara' anche tra 5 anni. Imo, quello del fumetto di qualita',
quello che con 300 copie rimane in attivo, e' un mercato piu' stabile,
molto piu' stabile. In my opinion, e' ovvio. E' per questo che non
condivido molto la visione pessimistica di Moreno.
Che poi siano elucubrazioni ed impressioni solo mie, beh, e'
possibilissimo ed addirittura probabile: e' troppo poco che mi
interesso dell'argomento. ;-)
--
Ciao,
Speck
R: Perche' incasina l'ordine con cui la gente normalmente legge un messaggio
D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
R: Quotare sotto.
D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
Gray Mouser
2006-07-31 11:34:54 UTC
Permalink
Mentre mi aggiro circospetto nel Castello Chiamato Nebbia, il pipistrello
Hugin mi raggiunge, portandomi un messaggio scritto in data Mon, 31 Jul
Post by Speck
Voglio dire: colui che compra volumi da 25 euro e' un appassionato
oggi e lo sara' anche tra 5 anni. Imo, quello del fumetto di qualita',
quello che con 300 copie rimane in attivo, e' un mercato piu' stabile,
molto piu' stabile. In my opinion, e' ovvio. E' per questo che non
condivido molto la visione pessimistica di Moreno.
Non un _mercato_ più stabile, ma una _domanda_ più stabile. Rileggi quelo
che tu stesso hai scritto: il numero di appassionati disposti a spendere le
cifre che sappiamo è quello che è, e rimane tale, così come le risorse
economiche che questi appassionati (globalmente o come individui) possono
impiegare nell'acquisto di fumetti.
Parlando invece dell'_offerta_, siamo oggi nella condizione, descritta da
Moreno, per cui legioni di nuovi editori si affacciano sulla scena...
proponendo tutte materiale indirizzato proprio a questi pochi lettori.
Capisci? _Nuovi_ editori, e _nuove_ costose proposte, messe di fronte a un
pubblico piuttosto ristretto e "stabile". L'offerta cresce velocemente,
mentre la domanda non lo fa. Stando così le cose, è facile prevedere (anzi,
neanche una previsione, dato che succede da tempo) che non tutte queste
iniziative ce la faranno, e che l'offerta subirà un ridimensionamento.
--
Ciao!
Marco "Gray Mouser" Guasti
http://grabnebula.altervista.org/
http://www.oltrecosmo.org/
Speck
2006-07-31 12:46:10 UTC
Permalink
Post by Gray Mouser
Capisci?
Forte e chiaro. :-)
--
Ciao,
Speck
R: Perche' incasina l'ordine con cui la gente normalmente legge un messaggio
D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
R: Quotare sotto.
D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-07-31 20:16:33 UTC
Permalink
Dolcegramma per Speck!
Post by Speck
Voglio dire: colui che compra volumi da 25 euro e' un appassionato
oggi e lo sara' anche tra 5 anni. Imo, quello del fumetto di qualita',
quello che con 300 copie rimane in attivo, e' un mercato piu' stabile,
molto piu' stabile. In my opinion, e' ovvio. E' per questo che non
condivido molto la visione pessimistica di Moreno.
Mi sembra, paradossalmente, una visione antistorica. Gli stessi 300
non durano in eterno, e bisogna vedere quanti di questi se ne andranno
e quanti arriveranno a coprire il buco.
In altre parole: quali sono le barriere all'entrata in questo gruppo?

L'osservazione sembra offrire elementi alla tesi pessimistica di
Moreno: basta dare un'occhiata alla fauna delle fumetterie e vedere
cosa viene comprato e per quali motivi.
E' vero, comunque, che per ora non abbiamo mai fatto uno studio
documentato (anche a livello amatoriale, scambiandoci qualche _dato_
qui) a lungo termine della cosa, ma abbiamo perlopiu' scambiato
impressioni. E' un lavoro che potremmo fare.

Tra l'altro lo stesso Moreno ha postato un argomento che potrebbe
essere a favore di una tesi piu' ottimistica: il progresso tecnologico
che permette un presso piu' accettabile rispetto al passato anche per
basse tirature.

Certo, bisogna vedere come si va a usare questo vantaggio tecnologico.
Con questo si possono recuperare opere del passato poco o mai
ristampate, scovare nuovi talenti, promuovere fumetto di qualita'a un
prezzo minore che in passato, esplorare i generi.
Oppure tirare in 1000 copie l'ennesima bampata.
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
Luca Brunori
2006-07-31 21:53:17 UTC
Permalink
On Mon, 31 Jul 2006 22:16:33 +0200, "Giovanni \"il_pellegrino\"
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
L'osservazione sembra offrire elementi alla tesi pessimistica di
Moreno: basta dare un'occhiata alla fauna delle fumetterie e vedere
cosa viene comprato e per quali motivi.
La fauna delle fumetterie e' quanto di più vario ci possa essere.

Stiamo parlando di oggetti che vendono 300 copie e dovendo "osservare"
un notevole numero di fumetterie troveremo la fumetteria della grande
citta' che non vende una copia del Dracula di Breccia e la piccola
fumetteria di provincia che ne vende 2 copie.

Chi di noi avra' osservato la prima sara' necessariamente pessimista,
chi invece frequenta la seconda sara' euforicamente ottimista.

Non possiamo basarci su questo.

Luca Brunori
Moreno Roncucci
2006-08-01 02:37:37 UTC
Permalink
Post by Luca Brunori
Stiamo parlando di oggetti che vendono 300 copie e dovendo "osservare"
un notevole numero di fumetterie troveremo la fumetteria della grande
citta' che non vende una copia del Dracula di Breccia e la piccola
fumetteria di provincia che ne vende 2 copie.
Chi di noi avra' osservato la prima sara' necessariamente pessimista,
chi invece frequenta la seconda sara' euforicamente ottimista.
Non possiamo basarci su questo.
No, non possiamo basarci sulla piccola fumetteria.

Ma vogliamo vedere la fauna presente a Lucca?

E, parlando di cifre, non so quanto ha venduto Dracula di Breccia (spero
molto più di 300 copie, ma sono pessimista. Ho visto come Breccia non lo
riesci piu' a vendere a nessuno. I "vecchi" che lo conoscono ormai hanno
gia' tutto o quasi, i giovani non lo conoscono e quindi non lo comprano
per principio. Una copia nuova perfetta degli "incubi" mi e' rimasta
invenduta oltre due anni fra annunci, impact, etc.), ma io ricordo come
Breccia anni fa era venduto dalla Mondadori e dalla Rizzoli, non dalla
Comma 22....


--
Ciao,
/\/\oreno
skalda
2006-08-01 12:22:34 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
No, non possiamo basarci sulla piccola fumetteria.
Tieni anche conto che la piccola fumetteria una volta venduti quei 2
volumi di Breccia difficilmente ne ordinera' altri, se non su richiesta
di un cliente.

Il problema con l'attuale sistema distributivo e' anche questo:
l'assenza totale della possibilita' di _spingere_ un volume un po' piu'
di nicchia, ma costoso, col sistema delle rese.
Se compri 5 copie di Breccia, perchè vuoi *spingerlo* spendi:
28*5 = 140-42 = 98 euro

Se non riesci a venderle, o ne vendi solo 2, il resto rimarra' per anni
a *magazzino* (sul quale devi pagare le tasse, dato che e' considerato
un utile).
Dico per anni, perche' conosco un poco i frequentatori delle
fumetterie, per i quali gli scaffali diversi da quelli delle novità
quasi non esistono...

Skalda
Luca Brunori
2006-08-02 20:49:49 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
Ma vogliamo vedere la fauna presente a Lucca?
No! Secondo me la fauna presente a Lucca rappresenta solo se stessa, un
mondo a parte.
Post by Moreno Roncucci
per principio. Una copia nuova perfetta degli "incubi" mi e' rimasta
invenduta oltre due anni fra annunci, impact, etc.), ma io ricordo come
Breccia anni fa era venduto dalla Mondadori e dalla Rizzoli, non dalla
Comma 22....
E io ricordo Breccia nel 1992 che si aggirava per gli stand del palazzetto
di Lucca (accompagnato da Alessandrini) nella totale indifferenza. Nessuno
che lo salutasse, che gli chiedesse un autografo...

Luca Brunori
Moreno Roncucci
2006-08-03 00:48:50 UTC
Permalink
Post by Luca Brunori
E io ricordo Breccia nel 1992 che si aggirava per gli stand del palazzetto
di Lucca (accompagnato da Alessandrini) nella totale indifferenza. Nessuno
che lo salutasse, che gli chiedesse un autografo...
Forse perche' non lo riconoscevano... ;-)

Vabbe' che nel 92 la decadenza era gia' iniziata e fra gli stand era
gia' pieno di bampa, ma non e' stato l'anno della standing ovation
quando e' stato premiato?


--
Ciao,
/\/\oreno
Luca Brunori
2006-08-03 09:10:47 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
Vabbe' che nel 92 la decadenza era gia' iniziata e fra gli stand era
gia' pieno di bampa, ma non e' stato l'anno della standing ovation
quando e' stato premiato?
Praticamente lo stesso giorno o quello prima.

Luca Brunori
Moreno Roncucci
2006-08-13 23:11:15 UTC
Permalink
Post by Luca Brunori
Post by Moreno Roncucci
Vabbe' che nel 92 la decadenza era gia' iniziata e fra gli stand era
gia' pieno di bampa, ma non e' stato l'anno della standing ovation
quando e' stato premiato?
Praticamente lo stesso giorno o quello prima.
E allora, come fai a dire che era ignorato, lo stesso giorno in cui si è
preso la piu' lunga standing ovation della storia delle premiazioni a
Lucca?

Non sara' che semplicemente la gente non lo _riconosceva_?

(nei primi anni 80 il fatto di conoscere la faccia di diversi autori
veniva sfruttato abbastanza biecamente dal gruppo di fans di cui facevo
parte. Non c'erano ancora riviste di fumetti con foto a colori, e gente
come Pazienza, Liberatore, o Serpieri girava tranquillamente fra gli
stand nel totale anonimato. E quando li si tampinava chiamandoli per
nome a bassa voce, si sbrigavano a fare un disegnino purche' fosse in un
angolo nascosto, per non farsi riconoscere dalla folla... :-)


--
Ciao,
/\/\oreno

Andy Roid
2006-08-10 15:28:33 UTC
Permalink
In data Wed, 2 Aug 2006 22:49:49 +0200, "Luca Brunori"
Post by Luca Brunori
E io ricordo Breccia nel 1992 che si aggirava per gli stand del palazzetto
di Lucca (accompagnato da Alessandrini) nella totale indifferenza. Nessuno
che lo salutasse, che gli chiedesse un autografo...
neanche te?
--
Andy Roid,
"- Ambizioni particolari dalla vita?
- Uscirne vivo."
Don De Lillo, Americana.
Luca Brunori
2006-08-11 12:07:04 UTC
Permalink
Post by Andy Roid
In data Wed, 2 Aug 2006 22:49:49 +0200, "Luca Brunori"
Post by Luca Brunori
E io ricordo Breccia nel 1992 che si aggirava per gli stand del palazzetto
di Lucca (accompagnato da Alessandrini) nella totale indifferenza. Nessuno
che lo salutasse, che gli chiedesse un autografo...
neanche te?
Andai a procurarmi un foglio (anzi un suo libro) lasciando un amico a
seguirlo, ma quando tornai, dopo pochi minuti, l'aveva perso e non
l'ho più ritrovato :-(

Luca Brunori
Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-08-01 17:05:21 UTC
Permalink
Dolcegramma per Luca Brunori!
Post by Luca Brunori
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
L'osservazione sembra offrire elementi alla tesi pessimistica di
Moreno: basta dare un'occhiata alla fauna delle fumetterie e vedere
cosa viene comprato e per quali motivi.
La fauna delle fumetterie e' quanto di più vario ci possa essere.
Stiamo parlando di oggetti che vendono 300 copie e dovendo "osservare"
un notevole numero di fumetterie troveremo la fumetteria della grande
citta' che non vende una copia del Dracula di Breccia e la piccola
fumetteria di provincia che ne vende 2 copie.
E' per questo che nello stesso post ho vagheggiato uno studio del
venduto in fumetteria meno basato sulle impressioni personali.
Se riuscissimo a raccogliere informazioni sia su un buon numero di
fumetterie di provincia che sulle fumetterie di citta' avremmo gia' un
campione piu' attendibile.
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
Luca Brunori
2006-08-02 20:55:44 UTC
Permalink
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
E' per questo che nello stesso post ho vagheggiato uno studio del
venduto in fumetteria meno basato sulle impressioni personali.
Se riuscissimo a raccogliere informazioni sia su un buon numero di
fumetterie di provincia che sulle fumetterie di citta' avremmo gia' un
campione piu' attendibile.
Facciamolo: stiliamo un elenco breve ma vario e rappresentativo di titoli:
testate, miniserie, singoli volumi, ecc.. poi ognuno di noi si impegna a
chiedere alla propria fumetteria di dire quante copie vende di ciascun
titolo.
Magari occorrera' calcolaer l'ampiezza del bacino di utenza di ciascuna
fumetteria ma non dovrebbe essere poi molto difficile.

Luca Brunori
skalda
2006-07-31 13:09:00 UTC
Permalink
Moreno Roncucci ha scritto:

[cut su tutto]
Post by Moreno Roncucci
Ritieni questi comportamenti aberranti legati ad una minoranza? Beh,
allora da' un occhiata a quanto vendono di Dampyr di Dotti, e quanto
vendono invece i volumi di Dotti non bonelliani...
Magari sbaglio, ma non e' che ti confondi con Baggi ?
Di Dotti non ho mai visto nulla al di fuori di Bonelli, Baggi ha fatto
1 volume con Phoenix e 2-3 con la Scuola del Fumetto di Milano.

Skalda
Moreno Roncucci
2006-08-01 02:38:24 UTC
Permalink
Post by skalda
Magari sbaglio, ma non e' che ti confondi con Baggi ?
Di Dotti non ho mai visto nulla al di fuori di Bonelli, Baggi ha fatto
1 volume con Phoenix e 2-3 con la Scuola del Fumetto di Milano.
Si', hai ragione, ho confuso i nomi.


--
Ciao,
/\/\oreno
Maurizio Villotta
2006-08-02 19:02:11 UTC
Permalink
Post by Moreno Roncucci
Si', hai ragione, ho confuso i nomi.
Moreno, 10 anni fa non li facevi questi errori :P
--
Maurizio Villotta
Andy Roid
2006-08-10 15:28:33 UTC
Permalink
In data Wed, 02 Aug 2006 21:02:11 +0200, Maurizio Villotta
Post by Maurizio Villotta
Moreno, 10 anni fa non li facevi questi errori :P
Prima sbaglia "100 bullets" con "stray bullets", poi Baggi con
Dotti....non ci sono piu' i Moreni di una volta. :-)
--
Andy Roid,

"1h e 1/2 per andare da Torino a Lione, a Milano 6 mesi per un'ecografia
alla prostata" - uno striscione anti-TAV (?)
ludapi
2006-08-05 06:57:19 UTC
Permalink
Post by homesickhurricane
Ciao a tutti,
sarei curioso di individuare le varie tipologie di collezionisti di
fumetti o, per meglio dire, le tipologie di collezionismo di fumetti
entro cui si muovono .............................
Dopo quasi un ventennio bonelliano (Nathan Never, Dylan Dog, Nick Raider e
Martin Mystère) ho provato il colore della marvel e devo dire che non è
male. Di Bonelli continuo ad acquistare MM, e ho letto i primi quattro
numeri di BuenaVista Lab. A proposito: qualcuno sa quando esce il prossimo o
se è già uscito o se è fallita la collana o cosa?

Ciao ciao

Ludapi.

Leggete Zannablù

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Andy Roid
2006-08-10 15:28:30 UTC
Permalink
Post by ludapi
Dopo quasi un ventennio bonelliano (Nathan Never, Dylan Dog, Nick Raider e
Martin Mystère) ho provato il colore della marvel e devo dire che non è
male.
Che cosa della Marvel? Non e' che la qualita' sia sempre la stessa.
--
Andy Roid,

I got the blues and I'm too damn mean to cry,
I got the blues and i just can't be satisfied...
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